Camogli – San Fruttuoso – Porto Fino –
Santa Margherita Ligure : 3 – 5 giugno 2014
I paesaggi che ammireremo
fanno parte di due bellissimi golfi genovesi:
golfo Paradiso e golfo del Tigullio
mattino
circa ore 08.30
La chiesa
parrocchiale fu
costruita,
nel XII secolo
su uno scoglioIsolotto
nelle immediate
vicinanze
del porticciolo
del borgo
marinaro.
Immagini tipiche di Camogli :
la Basilica di S.Maria Assunta
Il castello della Dragonara
la spiaggia a sabbia nera
CAMOGLI : castello della Dragonara sul roccione
a picco sul mare
La famosa
TONNARA
di Camogli
e tutti attorno
a magna’
Antichi
padelloni per
le sagre
del pesce
Se il mare sarà così… niente traghetto,
quindi andata e ritorno a e da San Fruttuoso a piedi…
auguri…!
ore 09.00
partenza
trekking
Camogli
San
Fruttuoso
La linea blu ci indica un bell’anello di trekking
di cui noi percorreremo solo la metà:
Camogli – San Rocco (scalinata in salita)
San Rocco – incrocio Gaixella (leggera salita su strada sterrata)
Gaixella – Pietre Strette (pianeggiante su strada sterrata)
Pietre Strette – San Fruttuoso (discesa su sentiero fino al mare)
Il nostro percorso a piedi (qui linea rossa) :
San Rocco – Gaixella – Pietre Strette – San Fruttuoso
Per motivi di sicurezza
non possiamo percorrere
questo sentiero
Il terzo sentiero, la via dei tubi, antico acquedotto
che riforniva Camogli, scavato nella roccia, molto
suggestivo, aperto al passaggio per soli piccoli
gruppi guidati.
Anche di qui
noi non
possiamo
passare
perché
servirebbe
un permesso
speciale
L’incrocio di Pietre Strette, inizio della discesa
La nostra strada sarà come si vede qui, comoda e sicura
Sentiero in discesa
e vista del torrione
di guardia innalzato
dai Signori Doria
intorno al 1562
Ore 12 circa - Seconda tappa:
L’abbazia e la sua baia viste dal sentiero in discesa
L'abbazia è dedicata a san Fruttuoso di Tarragona,
vescovo e santo catalano del III secolo,
le cui ceneri sono conservate presso la chiesa,
dove sarebbero state traslate a seguito
dell'invasione araba della Penisola Iberica.
Bellissima
vista mare
da una delle
trifore
dell’abbazia
Secondo la passio tradizionale Fruttuoso venne arrestato allo
scoppio della persecuzione di Valeriano ( 280 d.C.) e, dopo
essersi rifiutato di abiurare la fede cristiana, condannato dal
governatore Emiliano ad essere bruciato vivo insieme ai suoi
diaconi che ne condivisero la sorte.
L'abbazia sorse alla metà del X secolo
ad opera di monaci greci e fu ricostruita
tra la fine del secolo e l'inizio dell'XI
per volere di Adelaide di Borgogna,
vedova dell'imperatore Ottone I.
chiostro
Fin dall'epoca longobarda ( VIII sec)
nel territorio operavano i monaci
dell'abbazia di San Colombano di
Bobbio; essi in Liguria si erano
espansi con varie abbazie,
monasteri e celle,
fra le quali appunto quella di San
Fruttuoso di Capodimonte.
Sarcofago di epoca romana
La primaria torre nolare,
considerata tra i più antichi
elementi architettonici
della Liguria,
fu realizzata intorno
al X secolo
con calotta sferica
e leggermente ovale,
secondo il canone artistico
dei Bizantini.
Solo in seguito la struttura
fu sovrapposta con
un nuova torre ottagonale
con lesene a vista.
L'altare maggiore racchiude un piccolo cofano
argenteo contenente le reliquie dei martiri Fruttuoso
e dei suoi due collaboratori diaconi Augurio ed
Eulogio, martirizzati insieme
Antico dipinto
raffigurante il martirio
ed il trasporto
via mare delle reliquie
Nel 2014 l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
conierà delle monete dal valore di 5 euro in argento
per l'abbazia di San Fruttuoso (serie Italia delle Arti)
Chiostro e sepolcro dei Doria
Il chiostro superiore, costruito nel XII secolo,
fu ricostruito nel corso del XVI secolo
per volere del celebre ammiraglio genovese
Andrea Doria.
Al livello inferiore del chiostro
è presente il sepolcro della famiglia Doria,
concesso dagli stessi monaci benedettini.
Le tombe nobiliari - nelle quali alloggiano
le salme di sette membri Doria
morti tra il 1275 e il 1305 –
sono in marmo bianco e pietra grigia alternato,
come nella classica e tipica bicromia ligure.
Sono disposte a schiera sui tre lati del vano e costituite da arche in muratura
singole o a coppie - in gran parte con epigrafi - sormontate da arcosoli a
sesto acuto, sorretti da piccole colonne in marmo con tettuccio a capanna.
La torre, intitolata ad Andrea
Doria, fu eretta nell'agosto del
1562.
Fu costruita a rispetto della
clausola di giuspatronato
concesso da Giulio III
ad Andrea Doria per difendere il
borgo e la sua provvidenziale
sorgente di acqua, utilizzata dai
monaci, dalle eventuali
incursioni dei pirati barbareschi.
Dotata di artiglieria pesante e leggera, costando 2687 scudi d'oro.
Sulle due facciate è presente lo stemma dei Doria, l'aquila imperiale.
Cambia il suo aspetto nel XVII secolo quando viene
fatto costruire in nuovo tetto.
Nel 2014 l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
conierà delle monete dal valore di 5 euro in argento
per l'abbazia di San Fruttuoso (serie Italia delle Arti)
Nella baia, a 17 metri
di profondità,
è stata immersa
una statua di Gesù
con le braccia rivolte
verso l’alto
Il “CRISTO degli ABISSI”
Immagine d’epoca
quando nell’agosto 1954 la statua
venne deposta in mare
grazie alla marina militare
La statua nacque
La statua
da un'idea di
vista da una
Duilio Marcante
che,
imbarcazione
a seguito della
adibita
morte di Dario
con fondale
Gonzatti durante
vetrato
un'immersione
nel 1947, spinse
per la posa
di una statua di
Cristo sul fondale
marino;
il 29 agosto 1954
la statua del
Cristo degli abissi
viene posta nella
baia di fronte a
San Fruttuoso.
La statua, alta 2,50 metri e realizzata
dallo scultore Guido Galletti, venne
posta grazie alla Marina Militare
Italiana a circa 17 metri di profondità,
fu portata sul fondo grazie a molti
subacquei; le braccia del Cristo,
rivolte in alto idealmente a Dio in
cielo, sono aperte in segno di pace.
Per ottenere il bronzo
della statua
vennero fuse medaglie,
elementi navali (perfino
eliche di sommergibili
americani donati
dall'U.S. Navy)
e campane.
Nel 2003 la statua è stata restaurata
* per preservarla dalla corrosione e dalle incrostazioni
* per riattaccarle la mano staccata da un'ancora,
ritrovata dal subacqueo
Enea Marrone, per poi essere
riposizionata sott'acqua
il 17 luglio 2004.
ore 15.20 partenza in traghetto per Porto Fino…
Non con un mare agitatello come questo di sicuro
I paesaggi che ammireremo
fanno parte di due bellissimi golfi genovesi:
golfo Paradiso e golfo del Tigullio
Secondo Plinio il Vecchio, il borgo di Portofino fu fondato
durante l'Impero romano col nome di Portus Delphini dovuto, forse,
per la grande popolazione di questi animali (i delfini)
nel Golfo del Tigullio.
In traghetto aggiriamo
il promontorio di
Porto Fino con il faro
che raggiungeremo a piedi
Bellissime vedute del
promontorio di Porto Fino
Architettura
con la tipica
bicromia ligure
Stupendo belvedere dal
piazzale antistante la chiesa
di S.Giorgio situata a
strapiombo sul mare
La chiesa
di s.Martino
dalla caratteristica
BICROMIA
ligure
La chiesa di s.Martino
dalla caratteristica BICROMIA ligure
Castello BROWN
Nel 1867 fu
acquistato dal
console
del Regno Unito a
Genova
sir M.Yeats Brown,
che trasformò
l'antica piazza d'armi
in un giardino
pensile: furono
piantati i due pini
marittimi in
occasione delle
nozze del
proprietario.
Dal 1961 è di
proprietà
del Comune di
Portofino.
Quarta tappa :
ore 17.00 traghetto per S. Margherita Ligure
Villa Durazzo
Immersa in un
Bellissimo
Parco verde
ore 19.30
si riparte
per Cuneo !
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San Fruttuoso - Liceo Scientifico e Classico Statale