Prudenza! “Sii prudente!”, mi diceva mia mamma quando ero piccolo e dovevo andare a scuola da solo a Milano. “E se hai paura di attraversare la strada”, aggiungeva, “aspetta che ci siano vicino a te altri compagni di scuola. E attraversate insieme”. Ah, le mamme! A volte penso a quei semplici consigli: un bambino che attraversa la strada può essere sbadato, disattento, imprudente. Ma se si è in tanti, sei, dieci o più ancora, non si va allo sbaraglio. E, nel caso, non si rischia di passare inosservati: dieci bambini che attraversano una strada tutti insieme, di solito, si vedono da lontano. È un modo diverso di suggerire che “uniti si vince”: è un suggerimento ispirato più dal buon senso che da opportunità politiche o da strategie di lobbying, ma il risultato è lo stesso. Non solo attendevo che fossimo in cinque o sei (dovevo attraversare via Nino Bixio, con i tram, e Via Bellotti, tanto larga da sembrare una piazza), ma ero addirittura più tranquillo se c’era anche qualche genitore dei bimbi più piccoli (quelli di prima, mentre io ero già in terza). Stavamo tutti dalla stessa parte, eravamo tutti una squadra sola: quelli che dovevano attraversare la strada. Che cosa c’entra tutto questo con la musica e con il mercato degli strumenti e delle edizioni musicali? Facile: anche noi, intesi come “filiera distributiva”, stiamo tutti dalla stessa parte. Anche noi dobbiamo andare tutti verso una stessa meta. E anche noi dobbiamo attraversare ponti, strade, piazze e passaggi a livello con rotaie e sbarre di vario tipo. Se stiamo tutti insieme, pur nelle nostre differenze strutturali (costruttori, dettaglianti, editori, distributori, agenti, riparatori… e via discorrendo), siamo più forti e più visibili, e forse è più facile che le istituzioni, i legislatori, le banche, le assicurazioni, i clienti e la gente che passa (cioè la pubblica opinione) si accorga di noi. Al di là dell’Oceano Atlantico esiste la NAMM, un’associazione che raccoglie tutti i soggetti del settore e che opera nel loro interesse e nell’interesse della musica. E anche qui in Italia si comincia a sentire l’esigenza di dare vita a qualcosa che le assomigli. Intanto, ritorno con il pensiero all’attraversamento di via Nino Bixio, a Milano, nel 1959. E alla voce di mia mamma che mi diceva accorata: “È giusto che impari ad andare a scuola da solo. Ma mi raccomando, sii prudente…”. Gianni Cameroni Venerdì 10 novembre, presso l’Unione del Commercio di Milano, GFK Italia ha presentato la ricerca di mercato effettuata su incarico di Dismamusica. E i risultati sono davvero … da leggere! Il primo censimento della distribuzione italiana degli strumenti e delle edizioni musicali, realizzato da GFK Marketing Services su incarico di Dismamusica, è stato realizzato nel mese di maggio del corrente anno su un campione molto significati- vo di 300 punti di vendita, che rappresentano una percentuale molto elevata del panorama distributivo al dettaglio. Considerando che di norma le rilevazioni statistiche fortemente rappresentative e dettagliate si fanno su campioni decisamen- te più contenuti (poche migliaia di persone per la popolazione di una nazione), ci si aspettava risultati particolarmente credibili. …E così è avvenuto. Preceduto da una brevissima presentazione di Antonio Monzino jr., Presidente Dismamusi- Dalle parole di un osservatore qualificato cerchiamo di cogliere il senso di una manifestazione come Music China: un fenomeno fieristico che sta balzando ai vertici dell’attenzione mondiale. REPORTAGE DISMAMUSICA MAGAZINE - Novembre 2006 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB Milano - Anno VI - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672 Stampa MK Editore srl - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003 - Contiene I.P. Organo ufficiale di DISMAMUSICA - Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali - Anno VII - n. 31 - NOVEMBRE 2006 *Titolare di Master Music, Presidente di Disma Servizi e responsabile per Dismamusica dei rapporti con Expocts. Iniziamo con i numeri: 971 espositori provenienti da 24 Paesi (+28%). I primi 10 in ordine di importanza sono stati: Cina, Germania, Francia, Italia, Corea del Sud, USA, Spagna, Taiwan, UK, Austria. 33.127 visitatori (+13%) di cui 2.649 esteri, provenienti da 89 Paesi. I primi dieci in ordine di importanza sono stati: Cina, Corea del sud, Giappone, USA, Germania, Taiwan, Singapore, Hong Kong, Russia, Malesia. Questi numeri –fatta eccezione per il numero dei visitatori che, pur crescendo, è secondo me ancora piuttosto basso– ci fanno capire chiaramente che il Music China, che si è tenuto a Shanghai dal 18 al 21 ottobre scorsi, è ormai uno dei tre avvenimenti di riferimento dell’industria degli strumenti musicali nel mondo. segue a pag. 10 ca, il relatore che ha brillantemente illustrato la ricerca (commentare numeri non è mai facile) è stato Antonio Besana, Business Director di GfK Marketing Services Italia. segue a pag. 4 AUGURI! La Redazione augura un sereno Santo Natale e un felice 2007! ISSN 1970-660X 08 9 7 7 1 9 7 0 6 6 03 1 0 Musica dal grigioverde Vecchia Volpe SOMMARIO ASSEMBLEA ANNUALE 2006 IL Sommario “Hey! Ma io ti conosco!”… Un attimo di imbarazzo e poi punto gli occhi su chi mi ha parlato: baffi neri, capelli brizzolati, forte accento bergamasco. Si vede così tanta gente, si incontrano così tante persone, che si finisce col confondere visi e fisionomie. è inevitabile che ti capiti quando incontri centinaia di persone viaggiando tra una fiera e un meeting per giungere a un salone ed essere di nuovo a un congresso o a un’altra fiera… Lo guardo meglio. Eppure il viso effettivamente non è un viso nuovo. “Ma come, non ti ricordi? In caserma!”, insiste il personaggio. In caserma? E chi ci andava, con la memoria, al servizio militare? Eppure ecco che di colpo si ridelinea un viso: è come una scansione, che si sovrappone al sorridente viso che mi guarda. Poi riecheggia un nome, nella memoria: Giulio. E poi ancora una chitarra jazz nera e le sue mani che mi mostrano gli accordi più semplici: il La, il Do, il Sol con il barré… E il ricordo esplode in un roboante “Giulio!”, e via, manate sulle spalle. Questo “ragazzo”, che è oggi prossimo alla pensione, mi ha insegnato a strimpellare Geordie o I giardini di marzo su una scalcinatissima chitarra che mi seguiva di caserma in caserma, incantandomi con il repertorio folk europeo e americano e con piccoli funambolismi chitarristici (con la sua chitarra jazz) all’ombra di una divisa grigioverde che ci lasciava tanto tempo a disposizione. Permettetemi dunque di abusare di questo spazio, per mandare un saluto speciale a chi mi è venuto a cercare perché ha visto una mia foto su un catalogo di SHG. È bello avere dei ricordi con la complicità della musica. QUINTA PRESIDENZA PER DEL RIO Lo scorso 19 novembre si è svolta a Torre Pedrera (RN) l’assemblea annuale AIARP 2006, un importante momento di incontro che ha avuto il suo culmine nel rinnovo delle cariche sociali. Al termine dell’intervento dell’ospite Vincent Niquex, direttore generale dell’ITEMM (del quale parliamo qui sotto), c’è stata la relazione di fine triennio del presidente Del Rio e del Consiglio Direttivo (nella foto in alto, da sinistra Papes, Tarantino, Del Rio, Brunello e Terravazzi). Dopo il pranzo sociale, nel pomeriggio si sono svolte le elezioni, con 57 votanti (una percentuale di soci presenti piuttosto elevata), 53 dei quali si sono espressi per la quinta volta consecutiva a favore della presidenza Del Rio. Quasi un plebiscito! Ringraziando per la riconferma, anche se ufficialmente non si era ricandidato, Del Rio ha subito proposto al suo Comitato Direttivo di riformare la “squadra”: ed è probabile che ciò avvenga, anche se i membri hanno chiesto qualche giorno per decidere. Nel suo discorso di accettazione, Del Rio ha comunque già delineato le caratteristiche del suo nuovo mandato, che sarà all’insegna del rinnovamento, con un ampliamento della base sociale verso operatori dello strumento musicale anche in senso lato (inclusi i fisici e gli specialisti in acustica), con la ricerca di alleanze strategiche importanti (ad esempio con Dismamusica) e con un deciso potenziamento della comunicazione verso l’esterno. COS’È L’ITEMM DI LE MANS? in questo numero: Istantanea dal mercato di Gianni Cameroni Segnali da Shanghai di Claudio Formisano Oltre ogni record di Antonio Cameri Voci dal basso di Gianni Cameroni Otto ore vibranti di Gianni Cameroni Leggendo qua e là di Caterina De Gregori Dalle aziende a cura della Redazione colophon pag. 1 pag. 10 pag. 6 pag. 8 pag. 12 pag. 17 pag. 18 A questa domanda ha risposto con competenza e simpatia Vincent Niqueux (nella foto), il direttore generale della prestigiosa realtà francese dell’ITEMM, l’Institut Technologique des Métiers de la Musique che ha sede a Le Mans, in Francia. L’istituto infatti provvede a un percorso formativo a più livelli di specializzazione per artigiani produttori di strumenti musicali, per riparatori e accordatori di strumenti musicali (inclusi ovviamente i pianoforti) con classi che si occupano anche di restauro di strumenti antichi e per addetti commerciali delle aziende.. Vicina all’industria, alla distribuzione e al commercio, la realtà dell’ITEMM si è imposta negli anni come realtà di riferimen- to per la Francia, “Anche se”, ha precisato Vincent Niqueux parlando agli associati AIARP lo scorso 19 novembre, “la nostra nascita come realtà didattica è avvenuta con un respiro decisamente europeo”. “A questo proposito”, ha aggiunto l’illustre relatore d’oltralpe “abbiamo deciso di mettere a disposizone di studenti provenienti da altri Paesi della Comunità Europea un certo numero di borse di studio per partecipare a questi corsi di formazione, e chiediamo la collaborazione di AIARP per individuare i potenziali candidati del vostro Paese da destinare a questi corsi”. Vincent Niqueux ha voluto poi trattenersi per la parte della giornata dedicata da AIARP al rinnovo delle cariche sociali, e al termine si è espresso con parole di grande apprezzamento per il clima di vera democrazia e di forte coesione che ha riscontrato nell’Associzione italiana. Al termine della giornata il didatta francese ha voluto donare al riconfermato Presidente Del Rio un Tablier de Travail de l’ITEMM, cioè un elegante e pratico grembiule da lavoro che è dotazione standard degli apprendisti riparatori formati dalla scuola francese. DISMAMUSICA MAGAZINE N. 31 - novembre 2006 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni Editore e proprietario: S&G Partners srl - Direzione e Amministrazione: Via Bainsizza, 30 - 20039 VAREDO - Tel. 0362 583672 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Stampa: MK Editore srl - Fino Mornasco (CO) Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003. ISSN 1970-660X Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro (Art Director). Hanno collaborato a questo numero: Alessandro De Cristoforis, Patrizio Vertuani, Vittorio Gallarotti, Caterina De Gregori Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected]. È vieteta la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati su DISMAMUSICA MAGAZINE senza espressa autorizzazione scritta della redazione. Manoscritti, foto o disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Legge sulla tutela dei dati personali I dati personali dei lettori in possesso della rivista verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi o utilizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati. In base alla legge n. 675, in qualsiasi momento l’abbonato potrà decidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione. DISMAMUSICA MAGAZINE SEGRETERIA A.I.A.R.P.: Piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Emilia Telefono: 0522-43.25.34 - www.aiarp.it - e-mail: [email protected] Dalla PRIMA Relativamente al vasto mercato dell’usato, la ricerca GFK ha evidenziato anche che il 63% dei punti di vendita effettua permute e vende strumenti usati, anche se l’analisi dei fatturati ha dimostrato che il commercio dell’usato ha un peso globale inferiore al 20% rispetto al fatturato complessivo dei negozi. Si tratta però di un fenomeno diffuso, che indica il gradimento da parte del consumatore finale. Chi sono i fornitori segue da pag. 1 La metodologia Dopo una brevissima introduzione che ha illustrato la dimensione e l’importanza di GFK, il relatore ha sottolineato che la ricerca è stata effettuata, sfruttando la metodologia CATI (Computer Aidded Telephone Interviews), attraverso interviste individuali ad un campione di dettaglianti di strumenti ed edizioni musicali rappresentativi della realtà italiana di settore. Come sono i negozi I risultati della ricerca mostrano una realtà distributiva costituita da negozianti tendenzialmente tradizionali. Si tratta di aziende spesso familiari, che gestiscono negozi qualificati di dimensione medio-piccola con una speciale propensione a garantire ai clienti un servizio di eccellenza. Per contro, i negozianti di strumenti musicali dimostrano, in generale, di disporre di una bassa cultura di marketing, in quanto utilizzano davvero poco strumenti di promozione, pubblicità ed Internet, soprattutto in relazione al comportamenti dei colleghi di altri settori merceologici. I risultati del censimento mo- strano peraltro una realtà piuttosto omogenea. Dal punto di vista della collocazione geografica, i punti di vendita che trattano strumenti ed edizioni musicali in Italia si trovano soprattutto in zone urbane al di fuori dei centri storici. Sono per lo più attività a gestione familiare (con 1-3 addetti oltre all’imprenditore: meno del 4% ha dichiarato di avere più di 5 addetti), poste sul piano stradale (91%) e con un numero di vetrine modesto (da 1 a 3). Solo l’1% dei negozi è localizzato all’interno di un centro commerciale o di un ipermercato. Un discorso diverso si deve fare per la superficie media occupata. L’universo dei punti di vendita è molto variegato, sotto questo punto di vista, con alcuni sporadici casi di superfici molto ampie e con una media nazionale di 117 metri quadrati, ma con un ampia dispersione intorno al valore medio. Per contro, quasi il 60 per cento degli intervistati ha dichiarato di aver rinnovato il punto vendita in tutto o in parte negli ultimi due anni. Segno evidente di una particolare attenzione alla qualità dell’esposizione e del servizio offerto ai clienti. Come sono i clienti e cosa si offre loro Mediamente il punto vendita di strumenti ed edizioni musicali gode di un bacino di utenza molto ampio: quasi il 50% ha dichiarato di operare in un raggio superiore a 70 chilometri. Questo indica con una certa chiarezza che il cliente (musicisti professionisti o insegnanti per il 59% e amatori per il 41%) non esita ad affrontare spostamenti anche importanti per servirsi dal negozio di fiducia. Nel 74% dei casi è risultato che il negozio si appoggia a un laboratorio di riparazione, e per la precisione il 30% si avvale di propri laboratori, il 21% di laboratori esterni e il 23% sia di laboratori interni che di laboratori esterni. È risultato anche che chi effettua direttamente le riparazioni è dotato di laboratori di liuteria (85%) o di elettronica (52%). GfK Group Sia per gli strumenti musicali (74%) che per l’editoria musicale (67%) la principale fonte di acquisto è l’importatore/distributore ufficiale presente sul territorio. L’altra principale fonte d’acquisto è il produttore nazionale, al quale ci si rivolge direttamente. Interessantissime le risposte relative ai principali criteri di acquisto che muovono il mercato italiano: la qualità del prodotto pesa per il 57 %, e la richiesta del cliente per il 54%. “Questa”, ha chiarito al riguardo Antonio Besana, “è una domanda a risposte multiple, e il totale delle risposte è certamente superiore a 100. Quello che però ha sorpreso è la constatazione che il margine di contribuzione e il prezzo siano stati relegati a fondo scala: qualità intrinseca e richiesta del cliente indicano l’elevato livello qualitativo dei punti vendita italiani, almeno per quanto riguarda l’assortimento presente in negozio”. Retail and Technology 06 November 2006 Censimento della distribuzione italiana di strumenti ed edizioni musicali Milano, 10 novembre 2006 Corso Venezia, 51 Circolo del Commercio 10.00-13.00 Antonio Besana – Business Director GfK Marketing Services Italia - Via Vigna 6 – 20123 Milano - Tel. 02-85505.243 www.gfk.it – www.gfkms.com I punti di vendita non sono tutti uguali, e molti vantano specializzazioni specifiche, che li vedono più “spostati” su tipologie di strumenti specifiche (pianoforti, liuteria classica, liuteria moderna, elettronica, percussioni, fiati, ecc.). Però c’è profondità di offerta nell’ambito dell’assortimento, e dalla ricerca risulta che, oltre agli strumenti musicali, i principali gruppi di prodotto trattati sono i componenti, gli accessori e i ricambi (91%), gli amplificatori singoli per strumenti (82%) e gli apparecchi per amplificazione voce (76%). Anche questa era una domanda a risposte multiple. Guardando più da vicino l’assortimento, è risultato che i prodotti maggiormente trattati sono le chitarre acustiche (89%), seguite dalle chitarre elettriche (83%) e dagli strumenti a percussione a pari merito con le tastiere portatili (77%). A livello di prezzi, la quasi totalità dei dettaglianti ha ammesso di aver avuto un cambiamento radicale con l’avvento dei prodotti provenienti dai Paesi emergenti, soprattutto parlando del prezzo finale. Le attività di promozione e comunicazione Questo argomento ha evidenziato invece una certa resistenza del rivenditore del nostro settore ad avvalersi delle nuove tecnologie di comunicazione: solo il 49% dei punti di vendita effettua infatti attività promozionali, di cui le più diffuse sono le dimostrazioni dei prodotti (58%) e le partecipazioni a fiere locali (48%). Sono invece poco diffuse le attività di comunicazione o pubblicità, tra le quali la principale sembra limi- tarsi ad essere la presenza del nominativo del punto di vendita all’interno delle Pagine Gialle (26%), seguita dalla pubblicità sulla stampa locale (17%). L’82,4% dei punti di vendita utilizza peraltro un PC principalmente per accedere ad Internet (94%) e per trovare informazioni sull’assortimento, sulle funzioni, sui cataloghi e via discorrendo, o per la gestione della posta elettronica (92%). Solo il 49% ha dichiarato di possedere un sito Internet, e, tra questi, solo il 40% lo utilizza per effettuare vendite on line: nel resto dei casi il sito è una semplice vetrina virtuale. Il panorama La “visione” che deriva da questa analisi (chi è interessato alla ricerca, se rivenditore o operatore, può richiederla alla Segreteria Dismamusica, anche a mezzo e-mail dal sito www. dismamusica.it) è da una parte piuttosto confortante, perché indica un comparto capace di interpretare i desideri e le aspettative della clientela e forte di una tradizione di credibilità e di continuità sul territorio. Mostra però anche un comparto che ha bisogno di guardare avanti per mettere a frutto tecnologie distributive nuove, strategie di comunicazione aggressive ed efficaci e logiche di marketing più attuali. Detto in altri termini, c’è molto spazio per crescere, possibilmente trasformando il comparto in una realtà più compatta, capace di esprimere coesione (anche attraverso un percorso associativo) e capace di affrontare, vincendole, le nuove sfide distributive che ci si parano davanti in questo primissimo scorcio del nuovo millennio. Gianni Cameroni “CHI È” IL GRUPPO GfK Alla ricerca degli Amati FORMAT CREMONA La Triennale internazionale degli strumenti ad arco di Cremona ha avviato un progetto estremamente ambizioso: la creazione, da qui ad un anno, del più completo catalogo mai realizzato degli strumenti costruiti dal “padre del violino” Andrea Amati, di cui si festeggia l’anno venturo il quinto centenario dalla nascita. Il lavoro di ricerca coinvolgerà liutai, musicisti, orchestre, case d’asta e musei di tutto il mondo; e la speranza, naturalmente, è quella di imbattersi in uno strumento non ancora ufficialmente censito. La Triennale ha realizzato una cartolina, che riproduciamo qui a lato, da distribuire a tutti i soggetti interessati dalla ricerca in tutte le parti del mondo. Lo scopo è quello di raggiungere i proprietari di tutti gli Amati in circolazione perché ciascuno di essi segnali storia e caratteristiche del proprio strumento all’Ente cremonese. I dati raccolti verranno analizzati da un comitato scientifico internazionale formato da grandi liutai ed espertissimi restauratori, fra cui Bruce Carlson, Fausto Cacciatori, Charles Beare e Carlo Chiesa. Una volta accertata l’originalità degli strumenti, gli stessi potranno essere esposti a Cremona nell’autunno del 2007 o pubblicati all’interno del catalogo. Il carattere della ricerca, come sottolinea nel comunicato ufficiale di presentazione dell’iniziativa il Presidente della Triennale, Senatore Paolo Bodini, è “puramente scientifico e culturale e a beneficio di tutti gli studiosi e amanti della liuteria e dell’arte musicale”. La triennale, naturalmente, garantisce a tutti coloro che segnaleranno il possesso di uno strumento Amati la massima discrezione, onde evitare di ledere gli interessi di chi è legato a queste opere inestimabili. Inoltre, proprio perché si tratta di un progetto di ricerca che nasce a Cremona, la Triennale si è già impegnata a sostenere tutti i costi concernenti il progetto, dalla spedizione all’assicurazione degli strumenti. Per ulteriori informazioni sul programma è possibile consultare il sito della Triennale all’indirizzo www.entetriennale.it o contattare la Segreteria dell’ente cremonese, al numero di telefono 0372 21454. I prodotti Il Gruppo GfK, multinazionale tedesca con sede a Norimberga, con oltre 7.500 dipendenti ed un fatturato globale di un miliardo di Euro, è la quinta società di ricerche di mercato nel mondo. Il Gruppo è composto da 130 società, operative in 63 Paesi, con una presenza capillare in Europa, Asia, Pacifico, USA, America Latina, Medio Oriente ed Africa. In Italia il Gruppo opera attraverso 4 società (GfK Marketing Services, GfK-Eurisko, GfK IHA, GfK IFR) ed in termini di fatturato è la prima società di ricerche di mercato in Italia (fonte: Mediakey, stima fatturato anno 2006). La divisione Retail & Technology (GfK Marketing Services) è il leader mondiale delle ricerche di mercato per il settore della Consumer Technology. GfK Marketing Services Italia è operativa dal 1986. Con 120 addetti gernera un fatturato di oltre 19 milioni di Euro (previsione 2006) e fornisce servizi a oltre 180 aziende clienti del settore dei beni durevoli di consumo. Nel settore della rilevazione del mercato degli strumenti musicali opera in Italia ed in Gran Bretagna. DISMAMUSICA MAGAZINE Retrospettiva di Antonio Cameri 1 Dal comunicato finale diramato dalla direzione della manifestazione al termine di Mondomusica traspare il legittimo orgoglio di chi ha fatto di nuovo centro, di chi ha compiuto scelte coraggiose, ma giuste, e di chi ha saputo dare piena soddisfazione sia ai suoi clienti (gli espositori) sia al suo pubblico di visitatori. L’edizione 2006 conferma quindi la posizione leader di Mondomusica nel panorama mondiale delle mostre dedicate alla liuteria classica, nel quale si pone come riferimento imprescindibile per l’intero settore. Anche la scelta di dedicare alla mostra il padiglione più grande di Cremona Fiere, mantenendo la prerogativa cromatica che ormai da anni contraddistingue quella che molti definiscono “la bomboniera” degli strumenti musicali, ha avuto un ruolo importante nel successo della manifestazione, con spazi più confortevoli, rinnovati servizi accessori (con un netto miglioramento anche a livello di punti di ristoro) e un efficace e funzionale parcheggio sia per espositori che per visitatori. 8 Chi c’era Un grande lavoro A Mondomusica si sono dati convegno i più importanti artigiani costruttori provenienti da quattro continenti, affiancati a grandi aziende che hanno scelto di portare a Cremona solo la parte più raffinata della propria offerta (come Yamaha, Casale Bauer, Croson o Gewa Med), a editori attenti alle esigenze culturali del contesto espositivo (come Schott, Curci o Fuzeau) e a fornitori di semilavorati di pregio, come Ciresa o Rivolta, da sempre molto sensibili alle esigenze dei liutai di eccellenza in fatto di legni per strumenti musicali. Tutti hanno dichiarato di essere entrati in contatto con un pubblico professionale altamente specializzato e dal profilo fortemente internazionale. La risposta globale che ne è scaturita è anche la sintesi dell’edizione di quest’anno: incremento del 20 per cento a livello di visitatori (che hanno superato le 9.000 presenze) e incremento (clamoroso) dei visi3 tatori esteri qualificati, che hanno fatto registrare l’impressionante valore del +35 per cento. Dietro questi numeri si nascondono il grande lavoro svolto per le 19 edizioni di questa manifestazione, la stretta collaborazione tra ente fiera e municipalità di Cremona (che anche quest’anno ha risposto con l’organizzazione di 3 settimane di appuntamenti di alto valore artistico e culturale, quali il Concorso Triennale Internazionale per gli Strumenti 2 ad Arco) e naturalmente l’impegno degli espositori, che hanno saputo mantenere come sempre elevato (anzi, di eccellenza) il profilo dell’offerta. Numerosi, peraltro, anche i cosiddetti eventi collaterali della manifestazione: convegni e incontri con temi tecnici di grande interesse e attualità, alternati a momenti concertistici di alto valore. 5 Margini di crescita “Questa edizione segna il passo nella storia di Mondomusica.”, ha dichiarato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere proprio in occasione della conclusione di questa diciannovesima edizione, “Gli aumenti a doppia cifra degli spazi espositivi e del numero dei visitatori sono la conferma che stiamo lavorando bene, che ci sono ancora margini di crescita e, soprattutto, che il mercato degli strumenti musicali artigianali è molto vivace. Con la presenza di così tanti stranieri abbiamo fatto partire un meccanismo non solo commerciale, ma di vero e proprio scambio culturale e di valorizzazione delle eccellenze artigianali italiane e del Marchio Cremona.” MONDOMUSICA 2007 La prossima edizione di Mondomusica si svolgerà a Cremona dal 5 al 7 Ottobre 2007. Sarà un appuntamento speciale, per il quale sono già allo studio numerose iniziative di grande richiamo: un vero e proprio “must” in quanto si tratterà della ventesima edizione del riuscitissimo salone. Nel frattempo, l’intero staff di Mondomusica è al lavoro per creare relazioni sempre più strette con le maggiori fiere estere; un esempio di questo impegno è la partecipazione, alla fine dello scorso mese di ottobre, a MusicChina, dove è stato portato addirittura uno Stradivari nell’ambito di un progetto di partenariato Italia-Cina volto a migliorare le relazioni commerciali reciproche per quanto attiene al mercato degli strumenti musicali. 4 7 6 1) Uno strumento eccezionale: un pianoforte Gran Coda Ibach del 1909, che propone un brevetto del 1907. Si tratta della tastiera dell’Ing. Clutsam presentata per la prima volta a Berlino proprio nel 1909. Il restauro è di Marco Barletta. 2) Anche un rivenditore storico come Scaramuzza era presente, soprattutto per la sua vastissima offerta di custodie ed accessori per liuteria. Eccolo insieme al figlio. 3) Il grande stand Schott il primo giorno di fiera, quando c’erano ancora gli scaffali pienamente riforniti. “Moltissimi stranieri, quest’anno a Cremona”, ha commentato Laura Patrizia Rossi, “e soprattutto molti spagnoli: buon segno!”. 4) Una raffinata mostra di chitarre antiche faceva da corollario alla sala convegni del padiglione 2. 5) Un imponente soffietto d’organo perfettamente restaurato: anche organi, clavicembali e fortepiani erano presenti a Cremona, con un particolare occhio al segmento del restauro. 6) Lo stand Rivolta. Come lui molti altri offerenti di legni e semilavorati per liuteria sono stati letteralmente presi d’assalto sia da giovani apprendisti, sia da maturi ed affermati liutai. A Mondomusica si trova l’offerta più raffinata per questo particolarissimo settore. 7) Antonio Monzino jr., Presidente Dismamusica, si intrattiene con Giambattista Corti presso lo stand Yamaha. 8) D’Addario era presente con il nuovo distributore (Bode, di Milano) che ha anche presentato un curioso ed elegante stick di pece per archi (in basso) dalla linea elegante e compatta, che si richiude nella sua custodia e viene mantenuto elastico e sempre pronto all’uso. DISMAMUSICA MAGAZINE Anniversario austriaco d’autore con Bösendorfer Il 26 ottobre, nella splendida cornice dell’Oratorio tardo-barocco S. Filippo Neri, nel cuore di Bologna a pochi passi da Piazza Maggiore, si sono celebrati due eventi: la Festa Nazionale Austriaca (che coincide con l’anniversario della proclamazione della neutralità permanente dell’Austria al termine dell’occupazione sovietica, nel 1955) e i 40 anni di distribuzione dei pianoforti austriaci Bösendorfer in Italia da parte di M. Casale Bauer. Introdotta da Patrizia Bauer, il console d’Austria a Bologna Dott.ssa Maria Letizia Costantini Cocchieri ha tratteggiato il significato della ricorrenza storica, evidenziando l’importanza che essa riveste non solo per il mondo austriaco ma per tutta l’Europa, mentre la giovane e appassionata musicologa Silvia Mei ha inquadrato il programma del concerto pianistico della serata, “vera e propria sintesi alchemica” grazie al mirato accostamento tra brani di Brahms, Berg e Beethoven: “Beethoven non è austriaco, ma vive a Vienna. La Patetica viene composta proprio a Vienna (…) Brahms è un erede spirituale di Beethoven (…) Berg è un epigone di Brahms. Nelle sue composizioni gli ultimi strali del Romanticismo sono inquadrati in strutture formali rigorose”. A dare voce all’ardore romantico classicamente inquadrato dei 6 Klavierstücke dell’opera 118 di Brahms, alla rigorosa archi- DALL’Italia Una serata pregnante, intessuta di storia, di arte e di musica, che ha avuto come colonna sonora il magnifico suono dell’elegante pianoforte a coda Bösendorfer Senator. tettura formale della Sonata in Si minore, opera 1 di Berg e alla forte carica espressiva della Patetica di Beethoven è stato chiamato un pianista d’eccezione: il tedesco Oliver Kern, “astro luminoso nella galassia degli artisti di prim’ordine” – come lo ha definito Silvia Mei –, apprezzato e rinomato interprete di Beethoven e di Brahms, che si è esibito sul pianoforte a coda Bösendorfer Senator. I ripetuti e scroscianti applausi dell’attento e selezionato pubblico che affollava l’Oratorio San Filippo Neri confermano il successo della raffinata iniziativa congiunta di M. Casale Bauer e del Consolato d’Austria a Bologna. In alto, a fianco del titolo: il pianista tedesco Oliver Kern durante un momento dell’intensa serata all’oratorio San Filippo Neri. Oltre allo strumento utilizzato per il concerto, facevano bella mostra di sé sul palco anche il Bösendorfer modello Chopin 225 (sulla destra), costruito per commemorare i 150 anni dalla scomparsa del compositore polacco, e lo Yacht 170, in legno pavona (dietro lo strumento suonato da Kern). Qui sopra: Il prestigioso costruttore austriaco di pianoforti Bösendorfer, ormai da 178 anni vera icona della cultura musicale viennese, era rappresentato a Bologna anche dalla giovane e brillante Marketing Manager Claudia Schubert. A sinistra: un primo piano del Bösendorfer Chopin 225, e il momento dell’introduzione del concerto, in cui Patrizia Bauer si rivolge al pubblico. SICA RSI NELLA MU Collana PERCO La nuova dida ttica Tony Arco MASTER ZZ 1 IN BATTERIA JA Volume + DVD ,00 MLR 692 - € 22 Lucio Terzano Tony Arco MASTER ZZ 1 IN RITMICA JA Volume + CD ,00 MLR 693 - € 20 an Alexandre TansmPAPA JE JOUE POUR i per pianoforte 12 pezzi facilissim - MAX ESCHIG CHILDREN SERIES,00 10 € 0 00 ME 10 Paolo Birro llo Rossano Sportie MASTER 1 IN PIANO JAZZ CD + e m lu Vo ,90 MLR 686 - € 20 an Alexandre TansmMAMAN JE JOUE POUR i per pianoforte 12 pezzi facilissim - MAX ESCHIG CHILDREN SERIES,00 10 € 1 00 ME 10 Gi pubblicati: Giulio Visibelli MASTER IN SAX JAZZ 1 Volume + CD MLR 688 € 20,90 Laura Conti MASTER IN CANTO JAZZ Vocal Ki, l Arte del Suono Volume + CD ,90 MLR 687 - € 20 Roberto Rossi MASTER JAZZ 1 IN TROMBONE e + CD Volum MLR 694 € 20,00 E LESSON Collana PRIVAT Vincenzo Bellini LA LA SONNAMBU Partitura in formato studio,00 PR 1394 - € 22 Giuseppe˚Verdi OTELLO Opera completa forte per canto e piano 5 05 CP 5210 € 28,00 gotti Be a cura di Donato Tony De Gruttola Michele Quaini NIQUE! 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Via Liguria, 4 - Fraz. Sesto Ulteriano - 20098 San Giuliano Milanese - Milano tel. 0039 02.98813 4279 / 4314 - fax 0039 02.98813 4280 / 4317 www.ricordi.it - www.ricordi.com [email protected] DISMAMUSICA MAGAZINE Dall’ITALIA Eurobass Day 2007: un appuntamento denso di attività, avvenimenti e incontri che si svolgono attorno al momento espositivo. Grazie a un intraprendente rivenditore… Il patron della manifestazione è Giambattista Zerpelloni (Giamba per gli amici), difficile da rintracciare durante la manifestazione (è sempre altrove rispetto a chi lo sta cercando), ma onnipresente e al corrente di ogni singolo dettaglio. Gli espositori sono gli specialisti delle note più gravi e dei registri più bassi dello spettro sonoro, e rappresentano quanto di meglio offre il mercato sia come proposte industriali, sia come proposte artigianali. Con in più (quest’anno) una nutrita sezione di elaborazione informatica dei segnali e con la nota un po’ in sordina (e vedremo perché) del vintage di rango. Oltre 1.000 visitatori Mille visitatori appassionati e attenti sono un eccellente risultato per una manifestazione come Eurobass Day, che non vuole riempirsi la bocca di numeri più o meno sparati per far colpo. Mille appassionati tra il pomeriggio del sabato e la giornata di domeni- ca, a Verona, sono un grande successo, anche in relazione alla sede (il palazzo della Gran Guardia prospiciente l’Arena, in Piazza Bra) che ospitava, in contemporanea a Eurobass Day, anche una mostra speciale sul Mantegna. L’unico rilievo, se si può dire qualcosa, il livello dei volumi, che ogni dimostratore (nella sala espositiva) tendeva a “spingere” al limite dei decibel per mettere in evidenza strumenti e virtuosismi. Francamente una maggiore attenzione all’ascoltabilità dei vari brani demo avrebbe premiato la qualità globale del momento espositivo: pressioni sonore più contenute significano ascolto più confortevole, e significano maggiore capacità di cogliere i dettagli da parte del pubblico, che è anche motivato a non lasciare la scena prima della fine. Per il resto gli espositori avevano un tacito accordo di alternanza, per cui erano pochi i momenti di sovrapposi- zione di bassisti e computer a pieno volume. I prodotti esposti erano il meglio dell’offerta in fatto di bassi di qualità, con liutai italiani (quali Nardelli, con uno splendido e maneggevolissimo nuovo modello verde Irlanda, Laurus, con un basso rosso fuoco che incorpora tutte le innovazioni di Pierluigi Cazzola o con i modelli suggestivi, anche di innovativi contrabbassi, del liutaio piacentino Jacoland), con prodotti dell’Est europeo, con prodotti USA e “made in China” (ma belli!) e con prodotti, naturalmente, giapponesi. Su tutti, prevalevano i colori ambrati dei legni pregiati, le curve sinuose delle forme più morbide e l’austera aggressività di amplificatori estremamente convincenti. Davanti ai Gallien Krueger, Trace Elliott, Fender, Epifani, SWR, Behringer, Hartke e via discorrendo si esibivano gli endorser più rappresentativi, quali Dario Deidda, Oteil Burbridge, Lincoln Goines e Andrei Gouche (Epifani), Andrea Rosatelli (Nardelli), Martin Engelien (Behringer), Woitek Plichowkj (Ashdown), Stu Hamm (Fender), Steve Lawson (Looperlative), Gianfranco Gullotto e Marco Siniscalco (St. Louis School), Roberto Di Bella (Laurus), Marcus Setzer (Warwick) e Gianni Selino (Jacoland). Una gamma di performer di grande caratura (e ne ho sicuramente dimenti- “Ciao Gianni!” Il richiamo è rivolto a me, che mi sto avvicinando. Ed è bello scoprire di essere riconosciuti da chi, di norma, è abituato ad essere riconosciuto. L’amichevole appellativo viene infatti da Alex Britti, appena giunto a Verona come importante testimonial di questo avvenimento dedicato davvero alla musica. “Non sono bassista”, mi confida sorridendo (e sfogliando Dismamusica Magazine, che lo scorso anno ha ospitato una sua intervista), “Ma mi piace provare a cimentarmi anche con questo strumento. Ne apprezzo il suono, la corposità e la voce”. Se infatti il “chitarrista” Alex Britti non si esibirebbe probabilmente mai con un basso, il “compositore” Britti deve invece necessariamente provare a sentire lo strumento su di sé, trovare un feeling e una consuetudine, ascoltarne le vibrazioni e farlo “suo” per utilizzarlo poi al meglio nelle sue produzioni e creazioni. Commentiamo la manifestazione, parliamo di qualche marchio… ma siamo al bar di EuroBassDay. Alex è spesso interrotto da fan un po’ intimiditi e sorpresi, che gli chiedono un autografo o una foto. Fa piacere vedere che i giovani visitatori (musicisti) guardano più al musicista che al personaggio. Poi Alex scivola via, verso gli stand. E verso la jam session che questa sera lo vedrà impegnato in Auditorium. Peccato che, per il secondo anno consecutivo, un appuntamento a Milano mi impedisca di rimanere ad ascoltare… cati) che ha giustificato ampiamente i pochi euro chiesti come fee di ingresso a ogni visitatore. Affollati tutti gli stand, a partire dallo spazio Fodera/Epifani per arrivare a Yamaha, Takamine, Peavey, Washburn/Gallien Krueger, Eko/Manne e via dicendo. Anche l’elettronica era ampiamente rappresentata, con Looperlative e Midiware in pole position a dimostrare i sistemi di gestione del segnale e di notazione, e con un seguito altrettanto attento di appassionati e di musicisti. Molti i giovani “Importante il numero di giovani e giovanissimi che si è visto in questi due giorni”, ha commentato Giambattista Zerpelloni al termine della manifestazione, “anche accompagnati da genitori un po’ intimiditi, ma decisi. Ho visto quattordici-quindicenni ascoltare con attenzione e porre domande intelligenti e pertinenti. E qualcuno ha anche provato a mettere le mani su questi strumenti: è un fatto positivo”. E positivo è stato anche il risultato della grande sala demo destinata a concerti, clinics e presentazioni che a turno impegnava i vari artisti: ambiente confortevole, pubblico attento e capace anche di interloquire e proposte artistiche che erano, secondo un visitatore evoluto e preparato, “fantastiche”. Poi gli spettacoli, con Gegé Telesforo, i fratelli Deidda e, a sorpresa, l’apparizione di Alex Britti, per nulla bassista ma appassionato di musica e curioso anche dei bassi: è il secondo anno che lo vediamo qui a Verona. Un suggerimento EuroBassDay è una manifestazione di successo. Creata con fatica e dedizione da un rivenditore molto intraprendente quale è Giambattista Zerpelloni, si è ritagliata una dimensione di attenzione davvero importante nel panorama fieristico nazionale e internazionale (l’evento è segnalato, ad esempio, sul sito internazionale di Behringer tra i più importanti appuntamenti del settore). È la dimostrazione del fatto che, se si vuole e se si hanno fantasia e intraprendenza (le risorse poi si trovano), si possono organizzare momenti importanti per il pubblico di chi fa musica o di chi ad essa si vuole avvicinare. Arrivederci dunque al prossimo anno a Verona. Con l’obiettivo di ripetere almeno il successo che è stato registrato in quest’ultima edizione. DISMAMUSICA MAGAZINE DALL’Italia Un convegno di IULM ed Eikon Spa per comprendere i mutamenti della comunicazione sociale e aziendale e le emozioni del Sistema Paese trasmesse dai media. È possibile, agli albori del terzo millennio, “misurare la comunicazione”? Come può un’azienda monitorare il feedback della sua clientela, comprendere quali emozioni suscita sul pubblico, verificare il successo di un marchio o di un prodotto? Attraverso quali strumenti un comunicatore può conoscere e utilizzare in modo tempestivo i quotidiani cambiamenti degli stati d’animo dell’opinione pubblica? A queste domande si è cercato di rispondere in occasione del convegno Misurare la comunicazione, tenutosi a Milano lo scorso 9 novembre e organizzato da IULM ed Eikon spa, società specializzata in metodologie di ricerca qualitative e quantitative ai fini delle statistiche aziendali e del monitoraggio del pubblico. Il problema di “quantificare” la risposta del pubblico e di sondarne le reazioni è antico quanto l’uomo. Già uno dei padri fondatori della sociologia, Émile Durkheim, che aveva trovato nel fatto sociale il meccanismo fondante della società umana, aveva cercato di “studiare” l’opinione pubblica basandosi su quegli aspetti della vita quotidiana che influenzano le azioni compiute dagli individui. Ma con lo sviluppo dei new media e il diffondersi capillare della comunicazione, il fatto sociale non è più sufficiente a dipingere un quadro completo e convincente dell’opinione pubblica. I rapporti sociali si trasformano in un fluido, un agglomerato mutabile di svariati input comunicativi. Come fare, dunque, a misurare questo fluido all’epoca dei new media? Le risposte Enrico Pozzi, presidente Eikon e docente di psicologia all’Università di Roma “La Sapienza”, ha presentato alcuni innovativi metodi di ricerca e di sondaggio, come “Moodscape”, sistema complesso di analisi della comunicazione sociale, che consente di monitorare in tempo reale lo stato d’animo attribuito a eventi, istituzioni, aziende, politici o manager. Pozzi ha mostrato i risultati di un’analisi degli stati d’animo del “sistema Paese” veicolati dalle prime pagine di nove testate italiane negli ultimi cinque mesi, e organizzati in griglie di confronto. Anche alcune importanti aziende italiane ed internazionali sono intervenute alla conferenza, mostrando i loro rispettivi sistemi di monitoraggio del pubblico. Pfizer ad esempio, azienda leader nel settore farmaceutico, utilizza il sistema Monimedia per definire la propria immagine a livello comunicativo. Per un’azienda che si occupa di salute, è più che mai indispensabile conoscere il responso del pubblico, per migliorarsi e per battere la concorrenza. Pfizer dedica quindi uno spazio importante all’aspetto comunicativo e al sondaggio dell’opinione pubblica. Giuliano Zoppis, Direttore del Centro relazioni esterne dell’ABI, preferisce per la sua azienda la classica analisi della rassegna stampa per misurare al meglio il feedback del pubblico, così come Gerardo Orsini, Responsabile Relazioni con i Media dell’ENEL, ha raccontato quanto sia fondamentale, per un azienda come la sua, valorizzare i dati positivi ottenuti dall’analisi degli articoli che compaiono sui quotidiani. Con una battuta, ha affermato che se si dovesse guardare solo alle critiche che ogni giorno sono mosse all’ENEL, il feedback del pubblico percepito dall’azienda sarebbe quasi sempre negativo. Tuttavia partendo dalle critiche positive riscontrate proprio dal monitoraggio dei media, la sua azienda riesce a valorizzare i propri punti di forza. All’incontro è intervenuto anche Vittorio Meloni, Responsabile relazioni Esterne di Banca Intesa, che ha sottolineato quanto le strategie di comunicazione siano fondamentali per l’importante gruppo bancario. Studio dei competitors, Advertising Tracking, indagini Eurisko sono solo alcune delle ricerche sulle quali il gruppo Intesa punta ogni giorno per migliorare la propria immagine. Interessante anche l’intervento di Cristina Cenci, sociologa e Partner Eikon, che ha sottolineato l’importanza di forum di discussione e chat per analizzare la risposta del pubblico. Il web infatti non solo è un new medium, ma è un vero e proprio “Nuovo Mondo” virtuale nel quale gli esseri umani stanno costruendo una società. Sul web gli uomini vivono una seconda vita tramite un nick-name o un avatar (il “corpo” che utilizziamo su Internet), condividono emozioni e sentimenti, si lasciano andare a confidenze. Dunque studiando il web, un’azienda può effettuare un efficace sondaggio tra il pubblico, e conoscendo profondamente il vocabolario di Internet e i suoi meccanismi sociali di partecipazione, può promuovere la sua immagine in modo sempre più efficace. Per questo sono nati dei veri e propri “antropologi del web”, che si occupano di studiare l’essere umano nel suo comportamento in rete, e che possono mettersi al servizio delle aziende che si affacciano ogni giorno di più su questo nuovo scenario. Va naturalmente citato anche l’intervento di Alberto Abruzzese, Direttore del Dipartimento di Comunicazione dello IULM, che in collaborazione con Eikon ha presentato un nuovo master proposto dall’Università, intitolato proprio “Misurare la comunicazione”, che si prefigge di formare proprio gli esperti nel campo della comunicazione aziendale, e soprattutto nell’arte di “misurare” la risposta del pubblico. L’Accademia musicale dei bambini Gli ultimi giorni del mese di ottobre hanno visto l’inaugurazione dell’undicesima edizione di “Tutti a Santa Cecilia!”, la stagione di concerti, spettacoli ed iniziative di carattere didattico e divulgativo che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedica ai bambini, ai giovani, alle scuole, alle famiglie ed in generale al nuovo pubblico che vuole avvicinarsi all’universo della musica. Dalle lezioni-concerto al babysitting musicale Colonna portante della stagione è, come sempre, il ricco calendario di lezioni–concerto. Sono, questi, appuntamenti con i quali il pubblico ha ormai preso confidenza: attraverso di essi vengono esplorate di volta in volta le caratteristiche della musica, le peculiarità di una particolare famiglia di strumenti musicali o i meccanismi fondamentali del “lavoro” di un gruppo vocale. Il tutto, naturalmente, in modo divertente, attraverso uno spettacolo musicale ricco di sorprese e all’interno del quale viene spesso richiesta la partecipazione attiva del pubblico. DISMAMUSICA MAGAZINE Il “pacchetto speciale” di iniziative dedicate alle famiglie comprende quest’anno il programma “E se domenica...”, una sorta di contenitore musicale con iniziative per il pubblico di tutte le età. Per i genitori che non vogliono rinunciare al concerto sinfonico del sabato pomeriggio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stato istituito un servizio di babysitting musicale: è “Vengo anch’io”, e prevede una serie di attività musicali specifiche destinate ai bambini finalizzate all’organizzazione di un concertino finale dedicato ai genitori. I programmi per le scuole Numerose, inoltre, le iniziative su misura per le scuole: si va dai laboratori che insegnano a costruire gli strumenti dell’orchestra ai corsi di introduzione all’uso degli strumenti stessi; dai laboratori di canto ai corsi di direzione e di composizione... In pratica, come gli organizzatori sottolineano nel comunicato stampa di presentazione delle diverse iniziative, so- no rappresentati tutti gli aspetti della didattica e della produzione musicale, in uno sforzo “a tutto tondo” che comprenderà quest’anno anche “Musigiocando!”, un laboratorio di propedeutica musicale orientato ai bambini delle scuole materne. In orchestra Per i più dotati, l’Accademia di Santa Cecilia ha dato vita a progetti specifici di inserimento nell’orchestra. Anche qui si va per gradi: il livello base prevede la semplice partecipazione, in veste di ascoltatori, alle prove aperte dell’orchestra, ma via via diventa possibile sedersi accanto agli orchestrali, entrare nel coro di voci bianche ed essere ammessi alla JuniOrchestra, la giovanissima formazione che viene spesso ospitata anche in produzioni di grande prestigio. Musica & Salute In questo ampio quadro di promozione della musica non mancano, infine, i progetti improntati al rapporto virtuoso fra musica e salute: corsi di musicoterapia, concerti in ospedale, corsi per i ragazzi diversamente abili e laboratori per le mamme in attesa. Music CHINA segue da pag. 1 L’esposizione, rispetto allo scorso anno, è stata ampliata e migliorata, soprattutto come suddivisione merceologica: quest’anno era strutturata su cinque padiglioni, di cui tre su un’ala della fiera (dedicati all’elettronica e alle percussioni) e due sull’ala opposta (dedicati agli strumenti acustici e tradizionali cinesi). I padiglioni, affiancati anche da tensostrutture esterne, erano ricolmi di espositori e offrivano una impressionante quantità di strumenti e accessori provenienti da ogni angolo del mondo. essere considerato seriamente come marchio internazionale, oggi, bisogna essere presenti alle fiere internazionali di tendenza, e Music China è senz’altro una di queste”. Il programma collaterale Come accade per ogni fiera che si rispetti, Music China non era solo un momento espositivo: quest’anno a Shanghai si sono potuti vedere un gran numero di show dal vivo e si è assistito a numerosi seminari specialistici e workshop, nel segno della formazione, della dimostrazione e dell’intrattenimento di visitatori ed espositori. Power of Rhythm è un concorso tra vari duetti composti da un batterista (molte donne!) e un bassista che si svolge in tutto il Paese nei mesi precedenti la manifestazione, durante i quali una apposita commissione procede a una attenta selezione dei finalisti. La fase finale, poi, si svolge in occasione della manifestazione e ad essa si affiancano performance di batteristi e bassisti famosi provenienti da tutto il mondo e, naturalmente, fuori concorso. La NAMM University Ma ancora più importanti sono i corsi di formazione e di sviluppo professionale che sono stati tenuti nella cornice del Music China dalla NAMM University a seguito di un recente accordo tra la NAMM e la CMIA (China Music Instrument Association) così commentato da Joe Lamond, Presidente e Direttore Generale della NAMM: “Questa partnership è una estensione naturale dell’impegno rappresentato dalla missione NAMM per incrementare la La mostra Grazie alla sua eccellente posizione logistica in Asia e in particolare a Shanghai, il Music China consente all’industria, da una parte, di promuovere i propri prodotti presso nuovi clienti e/o distributori per giungere così alla fresca e nuova audience della Cina, e dall’altra rimane contemporaneamente un efficace rendez-vous per i mercati europeo ed americano. Per molti produttori partecipare al Music China non è solo occasione per un business immediato ma è anche, e forse soprattutto, occasione per mettere in atto progetti e strategie a lungo termine, per creare stimolo e domanda per i marchi su di un mercato che oggi è ancora molto giovane, ma che ha una potenzialità futura immensa, difficile da quantificare e proprio per questo irrinunciabile. Durante la manifestazione, il parere che più spesso si coglieva tra gli espositori era: “Per 10 Tra questi spicca in particolare il Power Of Rhythm, organizzato dalla rivista Modern Player nella tensostruttura esterna e abbinato allo Shanghai International Drum Festival, che era alla sua terza edizione. Il partecipazione attiva nel fare musica in tutto il mondo. In soli 5 anni Music China è cresciuto fino a diventare uno dei più importanti eventi mondiali della nostra industria e la piattaforma giusta per raggiungere un ampio numero di dettaglianti cinesi. Ora che la nascita di queste nuove attività viene promossa direttamente da Music China, il modello NAMM del circolo virtuoso nel quale una parte dei proventi del Trade Show sono reinvestiti per far promuovere e far crescere il mercato prende forma concreta”. Questi corsi sono stati presentati da esperti dell’industria e da preparatissimi consulenti legali provenienti dalla Cina e da tutto il mondo e hanno richiamato un’audience di oltre cento partecipanti, attratti dalla possibilità di avere le ultime informazioni su quello che è stato il primo forum dell’educazione al business musicale in Cina. La NAMM University, al Music China, si prefigge di raggiungere due scopi: innanzitutto consentire ai partecipanti di incontrarsi e di ascoltare le opinioni degli esperti sui grandi temi che il mercato cinese è chiamato ad affrontare, poi aiutare i presenti ad apprendere nuove pratiche e idee di business che possano essere usate per ottenere maggiore successo. Erano previsti due diversi tipi di corsi: due sessioni di due ore riguardanti le tematiche più importanti sull’impatto della crescita del mercato (Dove sta andando il mercato cinese? e Tematiche sulla proprietà intellettuale) oppure otto sessioni di 45 minuti su temi più legati alla quotidianità del mercato, con sei sessioni tagliate sul misura per i dettaglianti cinesi e due per le aziende internazionali, e più precisamente: Come massimizzare le vendite L’importanza del training sulla redemption da parte dello staff - Come aumentare la professionalità con il merchandising, le promozioni e il customer service - Come comprendere il sistema distributivo cinese – Come fare entrare i tuoi prodotti nei negozi al dettaglio cinesi - Come organizzare un reparto di riparazioni e assistenza - Come organizzare un programma di lezioni di musica - Come competere con le grandi catene di vendita - Come fare produrre i tuoi prodotti in Cina. Al di là di numeri e cronaca In definitiva, possiamo certamente affermare che Music China si muove con rapidità impressionante e dimostra di avere ben chiari i suoi obiettivi: e di questo la partnership con la NAMM è una palese dimostrazione. Emerge da parte degli organizzatori la volontà di ricerca di sinergie e di alleanze come momento fondante di una forte presenza sul mercato mondiale. È un argomento, questo, che ci induce a ripensare alle nostre associazioni nazionali e ad una auspicabile maggiore e più concreta collaborazione tra di esse che possa aprirsi a un cammino comune, nel prossimo futuro, a sostegno di una maggiore rappresentatività e nell’ottica del raggiungimento di un sempre maggiore “peso politico” nell’impostazione di un possibile rapporto paritetico tra il nostro comparto e le istituzioni. Sempre parlando di sinergie, viene spontaneo, a margine di Music China, parlare di MEET Milano e di MIV. Un’epoca completamente nuova Il 21 settembre 2007 potrebbe essere non solo la data di inaugurazione di questa nuova manifestazione, ma anche il vero spartiacque di un’epoca nuova nei suoi concetti e nei suoi contenuti. Per la prima volta nel nostro Paese si sta delineando il coinvolgimento sempre maggiore di tutta la filiera di chi opera all’insegna della parola “musica”: dallo strumento musicale alle edizioni, dai rivenditori ai discografici, dalla SIAE all’UNCLA, dagli artigiani alle scuole di musica all’AFI, e via di questo passo sino ai luoghi istituzionali della pubblica amministrazione. Un solista, per quanto bravo, non potrà mai farsi sentire quanto un coro… DISMAMUSICA MAGAZINE SHG 29 Il riferimento è alle vibrazioni delle corde di chitarre e bassi, alle vibrazioni dei coni degli altoparlanti, alle vibrazioni delle distorsioni e al vociare di chi, gridando, riusciva a stento a comunicare con il proprio vicino. Stiamo parlando di SHG 29. Supplemento editorial e a DISMAMUSICA MAGAZINE - Organo Ufficiale Associazione Dismamusica - Anno VIII n. XXXI - Direttore Resp. Gianni Cameroni Alcatraz, Milano, 12 novembre. Alle 9 del mattino arriviamo in macchina portando, come tutti gli altri espositori, la nostra mercanzia. Il nostro non è però un assortimento di chitarre: è un carico di riviste. Per l’esattezza siamo arrivati con il catalogo ufficiale di SHG 29 (lo stesso che trovate allegato a questo numero). È un’edizione un po’ speciale, con una parte interamente dedicata a Roberto Pistolesi, uno dei grandi fondatori e ispiratori dell’avventura di Accordo, scomparso la scorsa primavera. Questa parte è stata scritta a più mani con il tacito coordinamento di Alberto Biraghi e la collaborazione di alcuni amici di Roberto. Un dovuto omaggio o, come si dice in musica, un Tribute assolutamente doveroso a un grande liutaio, la cui genialità era universalmente riconosciuta. La costola di SHG Simpaticamente battezzata in questo modo da un sempre esuberante Alberto Biraghi (esuberante come idee, spinta ed entusiasmo), sabato 11 novembre si è svolta una specie di anteprima di SHG. Esposte un po’ di chitarre (grazie a Prina e Fornasero) e alcune elettroniche (soprattutto grazie a I-Spira) alla Bluehouse di Milano, si è fatta musica, si sono tenuti workshop e si è poi suonato a lungo (al pomeriggio e alla sera) in un vivace e convincente “assaggio” di quello che il 12 sarebbe stato SHG 29. 1 12 La mostra La domenica, dopo i febbrili preparativi delle prime ore, alle 11.00 in punto si aprono i cancelli, ed entrano gli appassionati. L’Alcatraz comincia a vivacizzarsi, con i primi assoli, le scale insistite, le variazioni sulla prima corda e il battere incalzante dei maghi dello slap-bass. Le valvole non sono ancora caldissime, e la birra non ha ancora cominciato a fluire: ma già si vede l’entusiasmo di appassionati e neofiti alla ricerca dello strumento giusto, dell’accessorio originale, della novità o semplicemente dell’amicizia condivisa. I vari espositori hanno, come sempre, dato il meglio di sé. All’ingresso, Lenzotti campeggia con un’offerta come sempre molto completa, su fasce di prezzo abbordabili e con la possibilità di provare e riprovare gli strumenti. Poco più a destra, sulla balconata, la raffinatezza della gamma presentata da Prina si staglia contro le grigie pareti dell’Alcatraz: veri oggetti “Vintage” attraggono l’attenzione, siano essi ampli blasonati o chitarre scintillanti. Poco sotto, l’offerta di Music Gallery, con parti e componenti per ogni possibile richiesta, impegnerà i titolari per otto ore filate, senza soluzione di continuità. Di fronte, Luciano da Varese e Lucky Music (che gioca in casa) richiamano l’attenzione dei presenti con una vasta gamma di prodotti di ogni prezzo. E, dietro di loro, Guitarsland (da Lecce) risponde con offerte davvero golosissime, mentre Merula (sempre sorprendente) offre prodotti, promette champagne (vero: per chi va a Rorato con il buono distribuito a Milano c’è una bottiglia di vero champagne in omaggio) e distribuiOltre la chitarra : Pietro Nobile Remembering Roberto 4 5 6 Tutti gli espositori 2 7 8 9 10 11 Nelle foto di queste pagine una carrellata “a volo d’angelo” sul recente SHG 29, ritratto, in alto, in una efficace panoramica. Per facilitare il riconoscimento delle varie situazioni, facciamo riferimento a una numerazione di riferimento: 1) Il workshop di Luca Villani alla Blueshouse 2) Cominciamo a sentire un po’ di vibrazioni: ampli, chitarra e pedali 3) Già alla Blueshouse l’offerta di Prina primeggia in qualità 4) Alberto Biraghi (a sinistra), ancora febbricitante, all’anteprima presso la Blueshouse 5) Marco Checchi (MKM), impegnatissimo con le Dean, saluta... i lettori 6) Willy Davoli insieme a Jacques Charbit, il costruttore francese dei mitici pedali Jacques, che si è trattenuto a SHG per l’intera giornata 7) I due endorser Master Music Patrick Abbate e Roberto Di Bella in azione 8) Roberto Di Bella non ha resistito alla tentazione di provare il grande basso acustico di Liuteria d’Insieme 9) Daniele Fierro (Jacaranda) guarda perplesso l’obiettivo. Il suo stand era arricchito dal totem in legno che riproduciamo qui in basso. 10) Gabriele Manfrin (Guitar’s Center) finalmente presente a SHG anche come espositore 11) Glen (una delle grandi “anime” di Accordo) e Claudio Formisano (responsabile dei rapporti tra Dismamusica ed Expocts) parlano a lungo... 3 DISMAMUSICA MAGAZINE In questa pagina: sce gli immancabili calendari firmati. Al centro, Chitarremancine guarda... a sinistra e, poco distante, Cris Music presenta l’intera gamma di accessori originali Fender, e tre liutai italianissimi: Colombo con due modelli acustici da antologia, Viola con due semiacustiche dai dettagli perfetti e Lunardelli (Lunart), il liutaio che collabora strettamente con Cris e che ha presentato, in prima assoluta, una gamma di hawaiane Lap Steel decisamente scintillanti. La grande esposizione La cronaca potrebbe continuare così, con ritmo incalzante: c’è l’accoppiata Jacaranda – Masotti, per una catena di suoni tutta italiana, c’è la fantasia della gamma MKM (Dean e altre “asce cattive”) e, di nuovo al centro, troviamo S.R. con le sue casse ormai affermatissime affiancato da due liutai raffinati: Canova e Cordova (al primo, alla sera, hanno “soffiato” due chitarre dalla macchina aperta). E non è finita: sulla balconata altri (tanti) espositori e altri (tanti) prodotti, a partire dalla gamma australiana Cole Clark per arrivare all’offerta di specializzatissimi punti vendita quali Guitar’s Center di Bovisio Masciago, Music Island di Rho, Liuteria Alvermann di Cirè o Music Metak di Milano. E come non citare Wilder, con la gamma Trussart e mille altri prodotti, 21 Master Music che ha portato, oltre a Gallien Krueger, Washburn, Heritage e Aria, anche endorser d’eccezione, con Roberto Di Bella e Patrick Abbate o i produttori italiani di elettroniche, quali I-Spira, Petertools e altri ancora (tra cui di nuovo Jacaranda, con pedali davvero interessanti). 18 DISMAMUSICA MAGAZINE 19 12 SHG 29 12) M auro De Nadai (Lucky Music) non ha avuto un attimo di tregua per l’intera giornata. 13) E lettroniche Masotti e chitarre Jacaranda hanno fatto coppia in questa edizione: uno degli stand più frequentati di SHG 29. 14) Una delle grandi novità presentate a SHG 29 sono le Lap Steel Guitars prodotte per Cris Music dal liutaio Martino Lunardelli, che ce le presenta di persona. 15) PeterTools ha presentato invece una gamma di pedali ed effetti molto completa. Qui a lato presentiamo i suoi esclusivi software musicali che hanno già riscosso notevole interesse anche a Francoforte. 16) Liutai raffinati sempre in prima linea: qui la gamma Cordova Guitars. 17) Alessio Ambrosi, sempre presente, con i progetti musicali, culturali ed espositivi per Sarzana. 18)L’impegnatissima Daniela Terragni, sempre disponibile a risolvere i problemi di esigentissimi clienti e appassionati. 19) Due raffinate chitarre acustiche di un giovanissimo liutaio italiano: Colombo. Insieme a Viola (altro giovane talento) era ospitato da Cris Music. 20) Dall’Australia un notevole successo per Cole Clark, che unisce perizia artigianale e soluzioni tecnologiche CNC. 21)Nel tondo, un superlativo Pietro Nobile durante il suo seguitissimo workshop sul fingerpicking. 14 13 L’atmosfera Il lungo elenco, che “dimentica” certamente moltissimi presenti, sottolinea però, insieme alle foto di questa pagina, lo spirito e l’atmosfera. Appassionati si sono aggirati tra i tavoli tutto il giorno, salutandosi, riconoscendosi o semplicemente conoscendosi per la prima volta. C’era chi riconosceva nella folla William Stravato, Donato Begotti, Gigi Cifarelli, Pietro Nobile, e chi stringeva mani, chi chiedeva e restituiva pacche sulle spalle o semplicemente chi si fermava a sentire. C’erano i diversi “workshop” organizzati da Luca “Jurgen” Friso, i performer improvvisati presso gli stand, tanta e tanta musica dal vivo… un clima di festa nel nome del chitarrismo in tutte le sue forme. E c’era anche posto per la Liuteria con la L maiuscola, con le opere, oltre che dei già citati liutai, anche di altri personaggi davvero interessanti. Un esempio per tutti: i ragazzi della Liuteria d’Insieme di Milano che hanno portato a SHG nientemeno che un superlativo liuto imponente e severo, una raffinata chitarra classica tutta in massello e un grandissimo (fisicamente molto grande) basso acustico realizzato con misure e proporzioni che sono state studiate partendo dal diapason delle chitarre acustiche Martin. SHG è in questo senso luogo di incontro tra musica, musiche, strumenti e persone, con la soddisfazione di chi ha partecipato come espositore (più di uno ha detto che è stata l’edizione più vivace degli ultimi anni, anche a livello di contrattazioni e affari) e con l’emozione e la soddisfazione di chi ha ricoperto il ruolo di visitatore. Arrivederci al prossimo SHG, dunque, nella certezza di ritrovare clima, tendenze e vantaggi di una kermesse che la prossima volta potrà fregiarsi del titolo di “trentesima edizione”. 15 16 17 20 13 Dall’ITALIA Yamaha incontra AIARP L’AIARP da oltre dieci anni organizza corsi di formazione di altissimo livello per i propri iscritti. L’incontro di laboratorio dello scorso 9 e 10 luglio, organizzato in collaborazione con Yamaha, per tradizione molto sensibile alla corretta assistenza tecnica ai pianoforti, rappresenta in ordine di tempo solo l’ultima di una serie di manifestazioni previste per l’anno sociale corrente. Oltre 70 partecipanti si sono riuniti a Torre Pedrera (Rimini) e Gian Piero Terravazzi, Product Specialist per il settore pianoforti e tecnico accordatore di Yamaha Musica Italia, ha intrattenuto i partecipanti sul tema della regolazione e registrazione meccanica di un pianoforte a coda nel pieno rispetto degli standard consigliati dal costruttore. Attraverso un percorso nell’ambito di una operazione di sostituzione di un’intera martelliera, Terravazzi ha mostrato come effettuare manualmente i diversi interventi, suggerendo anche il corretto utilizzo di una specifica attrezzatura mirata a facilitare il lavoro del tecnico. Durante la prima giornata, ai partecipanti è stato mostrato il servizio esclusivo messo a disposizione da Yamaha per i tecnici di pianoforti: parti di ricambio per le meccaniche dei pianoforti verticali e a coda, componenti originali mirati a favorire un servizio di qualità a vantaggio degli utilizzatori di pianoforti. “La possibilità di ordinare parti di ricambio originali”, ha sottolineato Terravazzi, “non è stata sufficientemente compresa: non tutti i tecnici di pianoforti, per esempio, sono al corrente della possibilità di far ricorso alle martelliere originali Yamaha messe a disposizione in oltre 10 versioni a seconda del modello di pianoforte”. Altro argomento chiave dell’incontro è stato l’accordatura del pianoforte, effettuata sia secondo la procedura tradizionale, ‘a orecchio’, sia con l’ausilio di dispositivi elettronici. Per l’occasione è stato presentato per la prima volta il PT-S1, il nuovo software Yamaha per l’accordatura dei pianoforti, dotato non solo di curve di accordatura preimpostate per pianoforti verticali, a coda e grancoda, ma capace anche di memorizzare curve di accordatura personalizzate create dai tecnici stessi. Curiosa è risultata a questo proposito l’applica- zione dei dispositivi elettronici utilizzati in modo complementare al loro scopo, cioè come misuratori di una accordatura, con la possibilità di sviluppare dei grafici che sintetizzano l’andamento di una accordatura effettuata ad orecchio. Dall’Italia al Giappone, per imparare Il tema dell’accordatura ha aperto nella giornata successiva un dibattito sulle metodologie adoperate dai tecnici nell’affrontare questo tipo di intervento e sulle difficoltà associate ad una operazione così importante, che implica conoscenze di acustica e di fisica spesso sottovalutate. Grande interesse hanno suscitato le immagini della Piano Technical Academy di Yamaha, la più famosa scuola per tecnici di pianoforti al mondo. La PTA è una Accademia specifica di alto livello, voluta per trasmettere l’esperienza maturata dai tecnici Yamaha nell’ambito della regolazione e accordatura dei pianoforti. Collocata in una zona residenziale sulle colline di Hamamatsu, la PTA ospita diversi corsi di formazione per i tecnici del pianoforte che operano all’interno del circuito commerciale di Yamaha. Terravazzi ha illustrato la propria esperienza, maturata in tre diversi soggiorni in Giappone della durata di oltre un mese ciascuno, per la frequentazione dei corsi di tre livelli successivi, denominati GP Course, Master Course e CF Course. Nel corso dell’incontro Terravazzi ha anche presentato ai partecipanti un pianoforte a coda Disklavier Mark IV dell’ultima generazione, uno strumento concepito da Yamaha per valorizzare le possibilità meccaniche e timbriche dei propri pianoforti a coda abbinate alle possibilità interattive offerte dalla più recente tecnologia. I Disklavier Mark IV sono dotati di sensori a fibre ottiche e di un computer in grado di memorizzare e riprodurre le più raffinate esecuzioni pianistiche. Non solo: il Disklavier Mark IV riesce a riprodurre ensemble “live” con tracce strumentali e vocali, diventando un ottimo pianoforte per usi didattici e professionali. Nella sua esposizione Terravazzi ha infine mostrato come gestire con le dovute cautele le operazioni di rimozione della parte meccanica e delle barre sensori di questi pianoforti definiti “ibridi” per il loro alto contenuto tecnologico. Grande successo per il concorso organistico “Marcello Galanti” La settima edizione del Concorso Organistico Internazionale “Marcello Galanti” si è svolta a Mondaino (Rimini) fra il 7 e l’8 ottobre scorsi all’interno della suggestiva cornice dell’Antica Fabbrica di strumenti musicali “Galanti”. A contendersi l’ambito primo premio c’erano giovani organisti provenienti da Russia, Romania, Polonia, Australia, Corea, Lituania, Inghilterra e Italia. Nella prima giornata sono stati eseguiti i brani d’obbligo tratti dal repertorio di Sweelinck, Lefebury-Wely e Mawby. Nel corso della seconda giornata, invece, i concorrenti ammessi alla fase finale hanno eseguito un programma a libera scelta, che ha impegnato ciascuno di essi per circa venti minuti. La sera di domenica 8 ottobre, al termine del concerto dei tre vincitori, si è tenuta la cerimonia della premiazione, con il primo premio assegnato a Kryzstof Lukas, un giovane organista proveniente dalla Repubblica Ceca (a destra nella foto in alto mentre riceve il premio dalle mani del Sindaco di Mondaino). La giuria, coordinata dal Direttore Artistico Andrea Angelini, vedeva la partecipazione di importanti personalità del mondo organistico europeo, con nomi del calibro di Petr Plany (Rep. Ceca), Colin Mawby (Inghilterra), James Sherlock (Inghilterra) e Bianca Maria Furgeri (Italia). Quest’anno, a testimonianza della sempre maggiore autorevolezza di cui gode, il concorso “Galanti” ha ricevuto i patrocini del Presidente della Commissione Europea, del Presidente della Repubblica Italiana, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini e del Comune di Mondaino. Forti di questi riconoscimenti, e sostenuti con generosità da Mauro e Floriana Galanti, eredi di Marcello Galanti e titolari della Viscount, gli organizzatori hanno già reso note anche le date della prossima edizione del Concorso. L’appuntamento è per il 6 e il 7 ottobre 2007, naturalmente sempre presso l’Antica Fabbrica di strumenti musicali “Galanti”. Per informazioni è possibile visitare il sito www.concorsomarcellogalanti.org. Magic Music per fare musica da 20 mesi a 3 anni L’Associazione Musicale e Culturale senese Diapason (www.circolodiapason.it), che è anche Centro di formazione e perfezionamento musicale, presenta un innovativo corso di musica aperto ai bambini dai venti mesi ai tre anni con il metodo Magic Music, che si propone di insegnare la musica attraverso l’ascolto avvalendosi di metodologie didattiche ritenute più efficaci di metodi tradizionali quali il metodo Orff. L’idea è dei responsabili Diapason che hanno “toccato con mano” la precocità di apprendimento dei fratellini minori degli allievi dei corsi Yamaha per bambini e ragazzi dai 3-4 anni ai 15 anni ormai proposti presso l’associazione senese da oltre un decennio. L’iniziativa è tutta in divenire. Per informazioni, ci si può rivolgere alla segreteria dell’Associazione Diapason allo 0577 49386 (dalle 16.00 alle 19.30). Grande successo per il Roland Piano Festival Si è tenuta sabato 18 novembre alla Ca’ Bianca di Milano la finale della prima edizione del concorso Roland Piano Festival. Sul palco del Ca’ Granda Café, la più ampia delle sale dello storico locale sul Naviglio Grande, si sono alternati i sei finalisti selezionati dalla giuria. Ad ascoltare le loro esibizioni c’era un pubblico numerosissimo, che ha seguito con attenzione il repertorio proposto dai sei pianisti provenienti da tutta Italia e che ha contribuito con il proprio voto alla scelta dei vincitori. Un’atmosfera intensa Nonostante l’alto numero di presenze (con tutti i posti a sedere occupati e un certo numero di persone che ha seguito in piedi lo svolgimento del concorso), l’atmosfera della sala si è mantenuta su alti livelli di intensità grazie alla sapiente regia che ha integrato in modo intelligente le luci del teatro e le riprese video. Al centro del palco, illuminato da un intenso occhio di bue, troneggiava un pianoforte a coda Roland; e proprio su questo strumento si sono alternati i sei finalisti. Per tutto il tempo delle loro esibizioni, diverse telecamere hanno ripreso la scena da varie angolazioni, riproponendo sui monitor al plasma ai lati del palcoscenico i dettagli delle mani e delle intense espressioni dei concorrenti. 14 Una giuria qualificata Ciascuno di loro ha ricevuto gli applausi del pubblico e il sincero plauso della giuria, della quale facevano parte, oltre agli organizzatori (con Bruno Barbini e il direttore della rivista Suonare News Filippo Michelangeli), anche apprezzatissimi musicisti del calibro di Enrico Intra e di Sergio Scappini. Intra, in particolare, ha voluto ringraziare personalmente i sei concorrenti per le loro frequenti “irruzioni” nel repertorio e nello stile jazz. La sorpresa Al termine dell’audizione, la giuria si è ritirata per elaborare la propria graduatoria e nell’intervallo di circa un quarto d’ora che è stato necessario per lo svolgimento di questa operazione il pubblico ha potuto contribuire alla votazione finale attraverso le schede di valutazione distribuite all’ingresso. Le luci si sono quindi abbassate, e sul palco è comparso Sergio Scappini, che ha imbracciato una fisarmonica digitale Roland e si è lanciato in una esibizione che ha letteralmente stregato il pubblico in sala. La premiazione Al termine della sfavillante performance di Scappini, e nonostante le reiterate richieste di bis, sono stati annunciati i nomi dei primi tre classificati, che hanno ricevuto il premio dalle mani dei giurati. Grandissima, naturalmente, la soddisfazione del vincitore, che si è aggiudicato, oltre al titolo, anche il prezioso pianoforte a coda Roland HP-109 in palio. Nel consegnare il riconoscimento, Bruno Barbini ha preso la parola e ha voluto concludere la serata con un grande ringraziamento rivolto al pubblico. “Questo concorso”, ha detto Barbini, “è stato un grande successo; al punto che, oltre alla seconda edizione -alla quale stiamo già lavorando- sono in programma altre edizioni nazionali in diversi Paesi europei. L’idea del Piano Festival è nata in Ungheria quattro anni fa; e sono contento di constatare che in Italia abbiamo introdotto questa competizione in un anno del tutto particolare. Il 2006 è infatti l’anno del duecentocinquantesimo anniversario dalla nascita di Mozart, ma è anche l’anno del ventesimo anniversario della fondazione di Roland Italy. E io penso che questo sia di buon auspicio, sia per Roland che per la musica in senso più ampio”. Una iniziativa indovinata Al termine, pubblico e operatori hanno lasciato la sala con il ricordo di una iniziativa particolarmente indovinata, che premia un genere musicale trasversale e che va a posizionarsi in un settore per il quale mancava un concorso specifico. Un settore -quello dell’intrattenimento- che rappresenta la parte meno visibile del panorama dello show business italiano, ma che merita tutte le attenzioni degli operatori perché è capace di esprimere, insieme a talenti come quelli dei pianisti sentiti alla Ca’ Bianca, un entusiasmo costante per la musica e per lo strumento musicale. DISMAMUSICA MAGAZINE Rassegna STAMPA di Caterina De Gregori Senza strumenti? E Stradivari incanta ancora “Tra le carte del museo di Cremona è stato trovato un disegno del Maestro che raffigura un curioso strumento”, scrive Andrea Silla su Il Corriere della Sera dell’8 ottobre; “non è il bozzetto di un violino, ma lo schizzo di una strana viola da gamba, con caratteristiche uniche”. Parrebbe una sorta di chitarra allungata, uno strumento rivoluzionario forse mai realizzato da Stradivari; motivo per cui un’équipe della Scuola Internazionale di Liuteria si è cimentata nella sua costruzione. Responsabili dell’iniziativa sono stati il professor Andrea Mosconi, esperto di liuteria cremonese, e il Maestro Claudio Amighetti: una squadra di esperti ha studiato le viole da gamba ancora esistenti (tre, di cui una sola di Stradivari), gli affreschi e le iconografie cremonesi (per scovare uno strumento analogo a quello del disegno). E quando i quattro liutai incaricati di costruire gli strumenti (seguendo rigorosamente misure, numero di corde e L’orchestra si esibisce ancora malgrado tutto È l’ora di MEET Milano Una pagina intera di Guitar club di novembre è dedicata al nuovo, atteso appuntamento di MEET Milano: “la prima edizione della manifestazione dedicata alla musica, agli strumenti e alle edizioni musicali, alla discografia, alle tecnologie professionali per l’intrattenimento e alle tecnologie digitali di consumo”, che avrà luogo dal 21 al 24 settembre 2007 nel nuovo quartiere di Fieramilano a Rho-Pero. Il Dizionario della Canzone Italiana È una notizia Ansa dell’11 novembre: nelle librerie italiane è arrivato il Dizionario Completo della Canzone Italiana, edito dalla Giunti Editore e curato da Enrico Deregibus. Il volume contiene circa 600 voci che ricostruiscono “dalle fondamenta le storie artistiche dei protagonisti della musica in Italia (…) Si va dalla stagione della musica leggera degli anni Sessanta alla rivoluzione dei complessi beat, passando per i cantautori storici e la canzone d’autore, la scena Progressive, le mutazioni del pop anni Ottanta” e via discorrendo… 16 Mentre in tutto il mondo ci si batte per stimolare lo studio della musica e diffondere la cultura dello strumento, c’è chi si impegna nella direzione contraria. È il caso degli scienziati dell’Ente australiano di ricerca CSIRO, che hanno presentato una maglietta con sensori tessili che permette di suonare... senza strumento. Collegata via radio ad un computer, la maglietta trasmette le rilevazioni sui movimenti delle braccia ad un generatore sonoro che rielabora i dati e permette così di suonare “con facilità” la chitarra elettrica o la batteria. In realtà l’imitazione degli strumenti musicali, come ha spiegato nel comunicato diffuso il 13 novembre scorso dall’Ansa il professor Richard Helmer, è servita come piattaforma per lo sviluppo di una tecnologia le cui applicazioni possibili sono di tutt’altra natura. Insomma, chi ama la musica può continuare a sognare di suonare uno strumento... vero. frequenza indicati sul disegno) hanno terminato il loro lavoro, hanno dato vita a quattro diverse soluzioni possibili, quattro strumenti musicali diversi: “Tutti di forma perfetta. E con un suono da lasciare a bocca aperta”. Il professor Mosconi, soddisfatto, spiega che con questa realizzazione si è dato corpo a un’idea, sottolineando che poco tempo fa le quattro viole erano soltanto un disegno in un museo. “Che funzione aveva questa chitarra allungata? Tante ipotesi, nessuna certezza. L’ultimo mistero del re dei liutai”. Un breve box è dedicato, poi, all’opinione di Salvatore Accardo: “Il fatto che al mondo non ci siano altri esemplari uguali allo strumento disegnato è fondamentale per capire Stradivari, per studiare il suo stile”. E aggiunge: “la scuola dovrebbe occuparsi di musica e di liuteria. Più musica, meno problemi tra i ragazzi. Perché la musica tira fuori il meglio di ciascuno”. È questo il titolo dell’articolo pubblicato su The New York Times, a firma di Edward Wong, riportato su La Repubblica il 9 ottobre. “Da oltre tre anni, da quando va avanti la guerra, l’orchestra si impegna per tenere alto il morale del Paese e offrire conforto attraverso l’arte. Ma i musicisti stanno scoprendo che se l’arte, in alcuni casi, può garantire un breve momento di evasione, non può rimanere in eterno un baluardo impenetrabile contro il conflitto”. Negli ultimi mesi quattro musicisti sono scappati oltre confine: “ora sono rimasti in 23. L’orchestra spesso è costretta a provare senza elettricità per i frequenti blackout”. E ora iniziano a scarseggiare anche ance e corde, e persino negozi di articoli musicali. In più “i musicisti devono preoccuparsi di non offendere i miliziani fondamentalisti e i vicini di casa islamisti”. Karim Wasfi, il 34enne direttore d’orchestra, spiega: “Le circostanze ci condizionano quotidianamente (…) ma voglio trasmettere il concetto che nonostante le difficoltà, i problemi e l’instabilità, noi esistiamo, noi ci esibiamo, noi diamo speranza”. Anche adesso, “con gli scontri settari, l’orchestra rimane uno specchio della società irachena, multietnica e multireligiosa. Suonano fianco a fianco arabi sanniti e sciiti, curdi, cristiani, laici e almeno un seguace della religione mandeista, fede gnostica che considera Adamo e Giovanni Battista come profeti”. La musica che ci circonda È a firma di Francesca Bellino, su Suono di ottobre, l’articolo dedicato all’evento “Suoni in transito”, che ha aperto la XIX edizione del festival Time in jazz diretto da Paolo Fresu. L’idea è stata quella di riprendere la performance Alla ricerca del silenzio perduto (giugno 1978, su un treno Milano-Bologna affollato di turisti e pendolari, con tanto di registrazione di stridio delle ruote, del soffio del vento, degli annunci alle stazioni), del compositore americano John Cage. È cambiato però il tragitto (ferrovia sarda, tratta Cagliari-Berchidda), così come sono cambiati il paesaggio e i protagonisti. Nove musicisti a bordo del treno e poi “cavalli, pecore, casolari in campagna, contadini al lavoro, agglomerati di case arroccati sui monti”, che sfrecciano dai finestrini. “Nelle stazioni, bande locali sono in attesa dei viaggiatori di Suono in transito. I musicisti passano da un vagone all’altro, abbracciando i loro strumenti. Si danno il cambio negli stretti corridoi del treno. Improvvisano, a occhi chiusi. I 146 passeggeri a bordo li osservano incuriositi. I loro sguardi appaiono rapiti dalla perfetta sincronia tra i suoni elettroacustici e il mutare del paesaggio”. In fondo, dichiara Alessandro Olla, coordinatore dell’evento, “la percezione del paesaggio viene influenzata dalla musica”. Ma, sottolinea Francesca Bellino, se è vero che la lettura del paesaggio può essere condizionata dalla musica, l’evento dimostra anche il contrario. Time in jazz prevede infatti esibizioni in luoghi differenti della Sardegna, che hanno “il potere di influenzare sia l’esecuzione dei jazzisti, sia la percezione dello spettatore proprio per la forte caratterizzazione territoriale”. DISMAMUSICA MAGAZINE Il Piccolo Giornale - Settimanale di Cremona “’O sole mio. Storia della canzone più famosa del mondo” La tua Home Page Aggiungi a preferiti Scrivici Domenica 22 ottobre 2006 E Mondomusica prende il volo Dopo l’ultimo successo, la kermesse guarda verso la Cina 22 Ottobre, 2006 Vai ricerca avanzata Il Giornale Editoriale Prima Pagina Dite la vostra Dal Mondo Dall'Italia Attualità di Matteo Volpi Mondomusica non finisce di stupire. L'importantissima kermesse destinata all'esposizione dei più importanti strumenti musicali di alto artigianato è ormai pronta a conquistare il panorama mondiale. Ammesso che non lo abbia già fatto. Con i suoi numeri da capogiro e il grado di eccellenza raggiunto dai prodotti esposti, quello che in pochi anni è diventato il vero e proprio fiore all'occhiello di Cremonafiere ha raggiunto, come grado di importanza, due mostri sacri in tema di rassegne nel settore, come Musikmesse di Francoforte e Music China di Shangai. Un successo esponenziale quello di Mondomusica, venutosi a consacrare proprio nell'anno dedicato alla musica, in concomitanza con i numerosi eventi di portata mondiale con cui è stato festeggiato il 250esimo anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart, che hanno visto coinvolti musicisti di primo piano e migliaia di visitatori e appassionati della grande musica classica. 3.500 metri di esposizione (60% in più rispetto al 2005), 315 espositori provenienti da 22 Paesi (con la presenza forte di Germania, Francia e Usa ma anche di realtà nuove quali Bulgaria, India e Israele), 18 eventi collaterali (concerti, presentazioni, masterclass, tavole rotonde). Il tutto accompagnato da un'affluenza-record di quasi diecimila visitatori. Senza tralasciare i numerosi avvenimenti che si sono alternati nelle tre settimane di avvicinamento al grande evento dell'ultimo week end: il Concorso Triennale, meglio definita dal senatore Paolo Bodini (presidente dell'Ente) come «l'Olimpiade del violino», per l'alta rappresentanza di stranieri (34 i Paesi in gara), la prestigiosa retrospettiva sugli Amati, i concerti e i convegni di Liuteria in Festival nel rinato Palazzo Pallavicino Ariguzzi di via Colletta. Questi i dati salienti di una manifestazione che ha raggiunto gradini di eccellenza sino a qualche anno fa difficilmente ipotizzabili. Numerose e, se vogliamo, variopinte le novità presenti nell'ultima edizione sia in termini numerici, sia dal punto di vista dei contenuti. La nuova collocazione, nel padiglione più grande dell'intero complesso di Cremonafiere, il rinnovato allestimento e i numerosi servizi offerti ad espositori e visitatori hanno confermati gli ambiziosi risultati attesi. Un aumento del 50% di espositori provenienti dall'estero (sui 200 complessivi) e soprattutto un aumento di pubblico pari al 20% per un totale di ben 9112 visitatori (di cui il 35% in più giunti dall'estero) al cospetto dei 7.470 fatti registrare nell'edizione 2005. E non finisce qui. Il matrimonio in via di sviluppo sull'asse Cremona-Cina, fortemente interessata al know-how cremonese, potrebbe davvero far spiccare definitivamente il volo ad una manifestazione che in termini di eccellenza ha raggiunto in pochi anni livelli straordinari. Anche perché non è più solo la tradizione liutaria cremonese a farla da padrone, ma l'astuto ampliamento diversificato operato nelle categorie merceologiche, che nell'ultimo week-end ha proposto anche ai quasi diecimila spettatori una diversa concezione del grande maestro Stradivari, forse ancora poco conosciuto come costruttore, non solo di violini dal valore inestimabile, ma anche dei cosiddetti strumenti a pizzico, come chitarre raffinate molto apprezzate dai veri intenditori. Un programma di eventi e dibattiti completo, che ha spaziato dall'implementazione del clavicembalo negli esperimenti musicali dei nostri giorni alla calda magia del flamenco, risonante nelle corde della chitarra del maestro Antonio Zarco Abellan, protagonista di un masterclass dedicato a intrigante genere musicale. Tutti aspetti significativi di un'unica, enorme rassegna, che negli anni intende perfezionarsi per poter diventare a tutti gli effetti un punto di riferimento, o forse il punto di riferimento su scala mondiale. Politica Economia e Lavoro Cremona Il Territorio Casalmaggiore Il Casalasco Inchiesta Salute Melting Pot Motori Sport Cultura e Spettacoli Speciali Sindacato Sondaggio Sondaggio Alla luce della campagna acquisti, dove arriverà la Cremonese? Promossa in serie B Playoff Rimarrà in serie C1 Playout Retrocessa in C2 Non so Vota Guarda i risultati Visualizza tutti i sondaggi (Invia ad un amico Stampa) http://www.ilpiccologiornale.it/wmview.php?ArtID=1699 (1 di 2)22/10/2006 22.48.45 Il... volo di Mondomusica Anche La Repubblica, con un articolo firmato da Carlotta Mismetti Capua, dedica ampio spazio al libro di Paquito Del Bosco sulla canzone più famosa del mondo, che “non è in classifica, non ha un video musicale, non gira nelle radio. Eppure la conoscono anche gli eschimesi”. ‘O Sole mio, sottolinea Paquito del Bosco, “è quasi un sedimento ancestrale, perché parla del sole. Ma è anche un inno universale, un’elegia, un canto alla natura: è cugina di quel fratello Sole di San Francesco”. Divertente scoprire l’equivoco della canzone, un mistero all’italiana, tutto racchiuso nella traduzione italiana – sbagliata – del ritornello. “Ma n’atu sole/cchiù bello, oj ne’ non significa affatto che ‘un altro sole più bello non c’è’. Oi n’è sta invece per oi nenna, vale a dire ragazza, e sarebbe quindi lei l’altro sole. Sbagliata una volta la traduzione italiana, a catena tutte le traduzioni del mondo, dal Brasile alla Corea, dalla Bulgaria alla Svezia, perpetuano l’equivoco tra il sole che c’è o non c’è”. SOS per le canne degli organi Cerca in Archivio Cremona All’indomani della conclusione dell’edizione 2006 di Mondomusica, sulle pagine online de Il Piccolo di Cremona sono comparsi diversi interventi a celebrazione del sempre più indiscusso successo che la manifestazione dedicata agli strumenti d’artigianato sta avendo non solo in Italia, ma nel mondo intero. Quello che “in pochi anni è diventato il fiore all’occhiello” dell’Ente Fiera cremonese “ha raggiunto” –secondo l’estensore dell’articolo che qui riproduciamo– “come grado di importanza, due mostri sacri in tema di rassegne nel settore, come Musikmesse di Francoforte e Music China di Shanghai”. La manifestazione, conclude l’articolista, può diventare a tutti gli effetti per il proprio settore “il punto di riferimento su scala mondiale.”. Didattica e musica Musica e Dischi di ottobre dedica un lungo articolo, a firma di Cristiana Vianello, alle prospettive È a firma di Massimo Spameditoriali della musica a scuola. pani, nell’inserto Scienza È uno sguardo approfondito “alle ultime novità e de Il Corriere della Sera del alle varie direzioni adottate dalle scuole e dalle 24 ottobre, l’articolo dedicase editrici in termini di metodi musicali”. Per cato alla –pessima– situaeffetto delle riforme scolastiche e dei programmi zione in cui si trovano gli orministeriali, il panorama, scrive Cristiana Vianelgani, strumenti unici per riclo, “non si profila semplicissimo”. chezza timbrica, imponenti, Ma “il dato interessante in questi ultimi anni è invenzione straordinaria per stato il proliferare significativo di metodi dedicati le orecchie e lo spirito (il priai bambini, la cui età di approccio allo strumento si è sensibilmente abbassata mo è del III sec. a.C.), che fino quasi ai quattro anni, aumentando quindi molto le possibilità di sperimenoggi non godono affatto di tazione in questo senso”. buona salute. Se Marco Volontè, amministratore delegato della Carisch, “sottolinea come il “Una serie di acciacchi hanmondo della scuola privata, in cui lo studio della musica leggera conta sempre no infatti minato legno e più adepti, sia referente principale dei metodi che compaiono sul mercato” e metallo” delle canne degli come sia difficile entrare nel circuito dei conservatori, presso i quali continuano organi più antichi e pregiati ad essere adottati i metodi più tradizionali, Ilaria di cui è ricca l’Europa. Narici, Managing Editor della BMG Publications La colpa è “delle condiziopunta il dito contro “l’illegalità dello scaricamenni microclimatiche all’interto da Internet come un’azione che danneggia conno delle chiese come il risiderevolmente l’economia della musica stampascaldamento (negli ultimi ta”, ed evidenzia che “la musica, nell’ambito sco30 anni), l’inquinamento, l’affollamento, il fumo delle candele e colpa anche di un fenomeno chimico messo in evilastico, ha progressivamente perso importanza ridenza in tempi recenti: la corrosione delle canne dovuta a composti organici volatili, in particolare l’acido acetico e spetto alle altre materie”. l’acido formico, rilasciati spontaneamente dal legno”. Con le nuove riforme, bisogna ripensare la didatC’è un progetto europeo per salvare gli organi, che coinvolge ricercatori italiani, svedesi, inglesi, polacchi e brasiliani. tica, e questo stimola diverse possibilità, “in cui “La ricerca è finalizzata sia a migliorare le condizioni di conservazione degli organi, sia ad effettuare interventi mirati nella pedagogia è molto più affidata alla sensibilità le chiese”. dell’insegnante”. Gianni Rugginenti, direttore generale della Rugginenti Editore, considera …Chi suona la campana? l’evoluzione del rapporto con i negoMaurizio ha sedici anni e una vera e propria passione per il “dinzianti: “Il negoziante era direttamendon-dan” delle campane. Passione nata, scrive Francesca Lozito te interessato alle novità, le cercava su Avvenire del 2 novembre, quando Francesco aveva due anni e e le diffondeva: ora il nostro contatto suo padre lo portò in cima al campanile del suo paese, Muggiano, è con gli insegnanti, che dobbiamo tealle porte di Milano. nere aggiornati il più possibile e inforE ora Francesco, insieme alle sorelle e ad un gruppo di amici, ha mare sulle nuove uscite”. fondato il Gruppo Campanari di Muggiano: una decina di ragazzi “L’importanza dell’interazione con i che da un anno, il lunedì pomeriggio, si ritrova in cima al campanidocenti è evidenziata anche da Laule per suonare melodie che sanno di devozione antica e popolare, ra Moro, direttore editoriale della Curdi richiamo per la messa domenicale, di donne e uomini che insieme si recavano a messa aspettando il rintocco”. ci, che ne considera fondamentale un Lo scampanio ha fatto gioire alcuni e ha infastidito altri (per le cui lamentele i ragazzi sono passati da un’ora di esercitazione a venrapporto costante, riferimento per riticinque minuti soltanto), ma non è mai mancato il sostegno del parroco, don Flavio Colombo, che, anzi, è tutto contento di questa chieste da sviluppare o sperimentabella esperienza che “è ancora agli inizi, ma si sta arricchendo anche attraverso i contatti che il gruppo sta prendendo con altri camre”; così come Giuliana Crevellente, panari più grandi”. di Mela Music, che ribadisce il ruolo Le campane, dichiara con entusiasmo il giovane Francesco, direttore del gruppo, “noi le suoniamo sia con rintocchi singoli (…) che centrale della comunicazione con gli insieme con un accordo, tre o cinque alla volta”. insegnanti, ai quali tocca spesso di Insomma, suonare le campane, per questi giovani, “è come essere sul palco di un concerto”. gestire materie musicali senza avere le basi necessarie per farlo. DISMAMUSICA MAGAZINE 17 RASSEGNA Stampa Stefano Salis, il 22 ottobre su Il Sole-24 Ore, presenta il libro di Paquito del Bosco, direttore dell’Archivio sonoro della canzone napoletana, che racconta la storia di ‘O sole mio, la canzone più famosa del mondo. “Un grande classico si nutre di elementi leggendari. Ne ha bisogno, li attira, li pretende (…) un vero classico è tale solo se è in grado di ‘costruirsi’ intorno (e leggerla) una leggenda che ne dica gli aspetti di unicità, universalità e irripetibilità”. Questo è proprio il caso di ’O sole mio: Paquito del Bosco, “riporta fedelmente gli elementi agiografici della canzone” e racconta aneddoti, dipana dubbi, fa luce su tutti i lati poco chiari. Così si scoprono gli autori, le questioni (intricate) dei diritti d’autore, gli interpreti, le occasioni in cui venne eseguita (durante le Olimpiadi di Anversa nel 1920, per esempio, come sostituto della Marcia Reale Italiana di cui non si trovavano più gli spartiti: il maestro si limitò ad accennarla e “la banda eseguì a memoria, il pubblico eseguì a gran voce…”). E di nuovo si racconta che la canzone è stata adottata “come lirica di pace intonata dai cinesi per Bush o dallo stesso leader cinese Jiang Zemin in un incontro con Chavez; come sottofondo musicale di un episodio della Recherche di Proust; come espressione di giubilo dei papa-boys a Ischia per Wojtyla, che la canta con loro, fino alle migliaia di incisioni, pregevoli o no, da Murolo a Sinatra”. ’O sole mio è “un inno alla vita, all’esserci –qui e ora, un sorriso di gioia perfetta, una lode d’amore e un raggio di speranza che arriva dritto all’anima”. | Home Page | La redazione | Contatti | Pubblicità | Email | Abbonamenti | Ultimo numero | Dalle AZIENDE BIASIN compie venticinque anni. E festeggia. Un ampli in edizione limitata, da Fender Denis Biasin, titolare dell’omonimo punto vendita di Azzano Decimo (Pordenone) ha raggiunto i 25 anni di attività, e lo scorso settembre ha voluto segnare questa ricorrenza, tutt’altro che secondaria, con una serie di azioni “musicali” mirate a sottolinearne l’importanza. Biasin ha infatti dato vita a una serie davvero impressionante di appuntamenti con la musica, avendo a cuore soprattutto la possibilità di offrire qualcosa di significativo a ogni genere musicale. Ma non si è limitato a questo: come è sua abitudine, ha voluto anche Uno degli amplificatori combo Fender più apprezzati, il modello Hot Rod Deluxe, è disponibile dal mese di novembre in edizione limitata, con copertura tolex® “British Emerald” e griglia ereditata dal Cyber Twin SE. La scheda tecnica dell’Hot Rod Deluxe parla già da sola: i 40W di potenza vengono erogati attraverso un cono Celestion Vintage 30 da 12”, mentre il colore del suono viene gestito dalle tre valvole 12AX7 dello stadio di preamplificazione e dalle due 6L6 del finale. Autorevole nell’aspetto esteriore oltre che nella minuziosa circuiteria interna, l’edizione limitata dell’Hot Rod Deluxe può essere proposta con successo ad una clientela “trasversale” soprattutto nel periodo di vendita che va verso le festività natalizie. Il suo pubblico ideale è costituito infatti da tutti gli appassionati del marchio Fender, ma anche da chi, pur essendo già in possesso di un ampli “da battaglia”, desidera comunque confrontarsi con un apparecchio in grado di offrire contemporaneamente un sound di riferimento e un look capace di ispirare. coinvolgere gli amministratori locali, gli enti culturali del territorio e le scuole, realtà, quest’ultima. che da molti anni vede l’operatore azzanese impegnato in modo particolarmente significativo, Chiamando a raccolta tutti i suoi clienti (molti dei quali provengono anche da oltre confine, data la vicinanaza del suo punto vendita con la Slovenia e la Croazia) e chiedendo la partecipazione, l’incoraggiamento e il supporto dei suoi fornitori (e come fare a meno di succose demo, entusiasmanti clinics e presentazioni esclusive?), Denis Biasin non si è però dimenticato dei suoi più stretti collaboratori, dedicando ad essi anche una posizione di grande visibilità sia sulla comunicazione cartacea che sulla massiccia comunicazione via e-mail e su Internet. È per questa attenzione che anche da Dismamusica vi proponiamo i loro visi (sono, da sinistra, Cristian, Daniele, Didier, Fabio, Sandro e Vinicio (in rigoroso ordine alfabetico) ai quali ci uniamo anche noi con la nostra redazione per un doveroso e calorosissimo augurio. CASALE BAUER www.casalebauer.com Tutto... in uno Come “ciliegina” sulla torta dei festeggiamenti, la “CORALE GLORIA”, venuta da Tokyo e diretta dal Maestro Yutaro Kobayashi, è stata ospite della BIASIN Musical Instruments per il 25o Anniversario dalla sua fondazione. La corale si è esibita nella Chiesa Arcipetrale di Azzano Decimo con la partecipazione della soprano Mayumi Kobayashi e della mezzosoprano e contralto Yukie Suzuki. Al pianoforte c’era il maestro Sayaka Kojima. Oltre al Gloria RV589 di Antonio Vivaldi e ad alcune celebri partiture del repertorio sacro, il Coro ha eseguito una prima assoluta di un arrangiamento fatto proprio dal Maestro Yutaro di una celebre melodia popolare azzanese (il CAMPANIL D’AZZANO scritto nel 1955 dai Maestri Manias e Volpe), divenuto una bandiera per tutti gli abitanti di questa piccola città. La richiesta di questa inconsueta “contaminazione” musicale è di Denis Biasin, che in questo modo ha voluto sottolineare la sua appartenzenza, come operatore economico, alla comunità azzanese. Il brano, eseguito prima in versione originale, è poi stato riproposto anche in una versione gospel per quattro voci miste e due solisti, con un accompagnamento pianistico di eccezionale levatura. Grandi emozioni hanno suscitato le prime note originali di questo tradizionale brano popolare, e l’entusiasmo del pubblico presente, unito ad una visibile commozione, ha trasmesso nuova forza anche alla nuova melodia composta dal Maestro Yutaro. Gli applausi prolungati del pubblico che invitavano il “Coro Gloria” ad un ulteriore bis hanno voluto sottolineare l’apprezzamento dell’impegno della corale giapponese, soprattutto per aver realizzato una nuova e suggestiva versione di questa poesia in musica tanto cara agli azzanesi. Sull’allegra copertina di Uno per tutto campeggiano tre bambini che rappresentano rispettivamente Teoria, Solfeggio e Ear Training, ossia le tre materie che, con metodologie e strumenti complementari, si incaricano di formare la cultura musicale di base di ogni strumentista. Il metodo porta la firma di Paola Bertassi e appartiene alla collana Curci Young. Ricco di illustrazioni, grafici e di tracce audio con gli esercizi per lo sviluppo della percezione, Uno per tutto è destinato ai bambini dei primi corsi di teoria e solfeggio e agli alunni dei corsi di avviamento alla musica delle scuole primarie. Proprio in virtù di questa doppia “destinazione d’uso”, il libro gode di una organizzazione elastica delle unità didattiche, con capitoli nei quali si mescolano nozioni teoriche ed esperienze pratiche da svolgere da soli o in gruppo. Questa impostazione, che si discosta notevolmente dalla tradizione più antica, incarna un metodo di lavoro che si sforza di stimolare la creatività dei ragazzi e che intende interagire con la mentalità reticolare su cui si basa tutta la didattica più recente. Lo scopo di questa impostazione, che punta molto sul gioco e sul divertimento come “leve” dell’apprendimento, è quello di far sì che i bambini manipolino il materiale musicale con grande libertà fin dalle prime lezioni, in modo da acquisire con esso una grande familiarità. In questa prospettiva trovano una corretta collocazione anche le nozioni elementari di armonia contenute nell’ultima parte del libro: sono informazioni che servono a imbastire le strutture fondamentali delle esperienze creative. Queste ultime sono facilitate dalla presenza di schede di lavoro specifiche e da un vasto apparato sonoro di accompagnamento attraverso il quale si possono affrontare in modo facile e divertente anche gli esercizi di ear training. A conti fatti, quindi, Uno per tutto è una risorsa stimolante sia per i bambini che per i loro insegnanti; e non c’è alcun dubbio che possa diventare, se usato con intelligenza, il veicolo principale dell’introduzione alla musica per una intera generazione... EDIZIONI CURCI www.edizionicurci.it Milano 02 760361 La MIA premia Schott Schott Musik si è aggiudicata il prestigiosissimo premio assegnato dalla MIA (Music Industries Association, l’associazione britannica dei produttori e distributori di strumenti musicali) per le pubblicazioni della categoria “Pop”. L’importante riconoscimento, che è stato conferito all’editore tedesco nel corso di una serata di gala lo scorso 3 ottobre al Savoy di Londra, è stato attribuito in riferimento al teSCHOTT MUSIC INTERNATIONAL www.schott-music.com 18 sto Exploring Jazz Piano di Tim Richards. Il testo, in due volumi corredati da CD, rappresenta una delle più complete escursioni didattiche sul pianismo jazz; in esso convivono gli aspetti legati alla conoscenza del repertorio (con la trascrizione di alcune delle più celebri interpretazioni di molti standard), all’analisi armonica e formale delle composizioni e alla formazione teorica. Molto utili sia per lo studio individuale che per l’insegnamento, i due volumi di Exploring Jazz Piano sono ricchissimi di validi esempi offerti in trascrizione, e quindi rappresentano lo strumento ideale per provare ed interiorizzare i voicing, i lick e le sequenze legate alla più grande tradizione del pianismo jazz. Mainz [email protected] Cadriano di Granarolo (BO) 051 76.66.48 Donato Begotti e il ProTools LE Guitar Tour Si svolge fra la fine di novembre e la prima metà di dicembre il tour attraverso il quale Digidesign, in collaborazione con il chitarrista Donato Begotti, dimostrerà in tutta Italia le potenzialità del nuovo sistema ProTools LE usato in combinazione con il nuovissimo MBox 2 Pro. In occasione di ciascuna delle date in programma, Donato spiegherà passo per passo come realizzare un provino chitarristico da far ascoltare alla band o da inviare ad una casa discografica. Verranno poi mostrate le tecniche di chitarra funky su una base di batteria preparata con il batterista Strike, il virtual instrument di AIR, e verrà poi spiegato come fare delle parti di chitarra rock e come aggiungere al pezzo delle linee di basso o tastiere grazie a virtual instrument quali Xpand! o Hybrid. Begotti spiegherà infine come incidere parti di chitarra efficienti ed arrangiate nella maniera migliore per un intero brano svelando i segreti e i trucchi del chittarista in studio, per poi rifinire la registrazione con editing e mixing in Pro Tools. Questo il calendario completo del tour: Mercoledì 29 Novembre – All for Music (Bologna) Giovedì 30 Novembre – Lucky Music Network (Milano) Mercoledì 6 Dicembre – MusicalBox (Verona) Mercoledì 13 Dicembre – Musicarte (Roma) Giovedì 14 Dicembre – Cherubini (Roma) Venerdì 15 Dicembre – Music Rama (Firenze) Per informazioni, o per preregistrarsi ad uno degli appuntamenti in programma, è possibile visitare il sito digidesign, all’indirizzo: http://www.digidesign.com/it/eventi DIGIDESIGN www.digidesign.com/it Assago Milanofiori (MI) 02 57.78.971 Un libro per svelare il segreto del requiem È stato presentato giovedì 16 novembre, nel Ridotto dei palchi Toscanini del Teatro alla Scala di Milano, il volume pubblicato da Zecchini Editore con cui Piero Buscaroli svela l’imbroglio del Requiem di Mozart. Basandosi su di una partitura del 1826 di cui non sopravvivono che pochissime copie, e su di una lettera contenuta in essa, il musicologo è riuscito a ricostruire tutti i tasselli dell’opera incompiuta di Mozart e a restituire un “Omaggio alla Verità” – come lo definisce lui stesso– che getta nuova luce sulle pagine entrate nel mito del grande compositore austriaco. ZECCHINI EDITORE www.zecchini.com Varese 0332 331041 DISMAMUSICA MAGAZINE Aria di Novecento in Casa Ricordi BMG PUBLICATIONS www.ricordi.it San Giuliano Milanese (MI) 02 98813.4279 Red Records conquista iTunes Un intero POD a portata... di piede Mogar annuncia la disponibilità della nuova unità effetti a pedale firmata Line 6. È il Floor POD, una pedaliera compatta dal look aggressivo che contiene tutti i suoni e le funzioni di un POD 2.0, oltre ad una selezione di effetti originali di altissima qualità. Parlando di numeri, occorre ricordare che il Floor POD mette a disposizione del chitarrista dodici modelli di amplificatori, a ciascuno dei quali è possibile applicare i controlli di Drive, Bass, Treble Chan, Mid e Presence. La sezione effetti è equipaggiata con 64 preset di sicuro impatto: una sorta di “enciclopedia tascabile” del processing audio che accontenterà gli amanti dei setup semplici e chi desidera ottenere un suono pieno senza investire cifre ingenti nella costruzione della catena degli effetti. Nella dotazione elettronica sono incluse anche le funzioni di Tap Tempo e di accordatore, che, insieme all’ingresso CD/MP3, contribuiscono a “chiudere il cerchio” e a rendere il Floor POD una piccola stazione autosufficiente di elaborazione del suono. Un’unità che trova nelle dimensioni contenute, nel design ergonomico, nella presenza del pedale Volume/Wah e dei tre footswitch ulteriori motivazioni di vendita particolarmente indicate per la fascia di mercato in cui si colloca; e che per questo motivo si preannuncia fin d’ora come un autentico “power seller”. MOGAR MUSIC www.mogarmusic.it Lainate (MI) 02 93.59.61 Per plasmare le voci in libertà Dalla prima settimana di novembre sono disponibili per il mercato italiano i due nuovi Virtual Instruments Ueberschall dedicati alla voce. Liquid Voices vol. I e vol. II –questo il nome dei plugin– sono i due nuovi membri dell’apprezzatissima famiglia di “liquid instruments” costruiti intorno alla tecnologia Celemony Melodyne. Grazie al potente motore di sintesi su cui poggia il software, è possibile intervenire direttamente sui campioni in modo da modificare l’intonazione delle singole note, le formanti, la lunghezza delle note, le scale di riferimento dei vocalizzi, il tempo, gli attacchi e i rilasci dei singoli suoni. La raffinatezza del generatore sonoro permette addirittura, nel caso delle due collezioni Liquid Voices, di modificare le singole note degli accordi campionati dagli ensemble vocali per piegare l’armonia alle esigenze della produzione su cui si sta lavorando. I due volumi sono dedicati rispettivamente ai fraseggi vocali per produzioni pop, dance e RnB e ai fraseggi non verbali; ciascuno di essi contiene 3 Gb di registrazioni a 24 bit. MIDIWARE www.midiware.com DISMAMUSICA MAGAZINE Roma 06 30.36.34.56 L’Italia del pallone conta oggi su di una nuova Nazionale. Non nel settore degli sportivi di professione, naturalmente (chi mai oserebbe mettersi in competizione con i campioni del mondo?), ma in quello della musica. È nata infatti la Nazionale Italiana Pianisti, una squadra che intende promuovere e sostenere progetti di solidarietà, aiutare enti ed associazioni che operano nel campo del volontariato, dell’assistenza ai malati e della ricerca scientifica. La Nazionale Pianisti, che accetta nella propria “rosa” soltanto pianisti diplomati e che contribuirà con la propria attività alla diffusione dell’immagine positiva del fare musica, è attualmente in cerca di sponsor e di... ingaggi. Per informazioni è possibile contattare Mauro Bertoli, al numero 030-2751099. Il disco con cui Red Records, l’etichetta jazz italiana più prestigiosa, ha festeggiato i primi 25 anni di attività ha conquistato la Home Page di iTunes, dove è figurato alla fine del mese di ottobre fra i “dischi preferiti della settimana”. L’album in questione contiene tracce di Bobby Watson, Joe Henderson, Jerry Bergonzi, Cedar Walton, Steve Grossman, Billy Higgins, Roberto Gatto... insomma, un po’ tutti gli artisti riconosciuti a livello internazionale che hanno contribuito a rendere grande il nome dell’etichetta milanese. RED RECORDS www.redrec.net Milano 02 30.86.491 Proel apre a Milano L’apertura ufficiale dei locali è avvenuta il giugno scorso, ma la diffusione della notizia relativa all’apertura della nuova sede Proel di Milano è relativamente recente. Situata a Peschiera Borromeo, in via Walter Tobagi, la sede milanese di Proel sorge a pochi minuti dall’aeroporto di Linate e costituisce quindi un punto cruciale nello sviluppo delle attività logistiche e commerciali dell’azienda abruzzese. D’ora in avanti, Proel sarà collegata direttamente con l’area milanese, e potrà rispondere in maniera più immediata alle sollecitazioni provenienti dal ricchissimo mercato del Nord Italia e dai distributori esteri. Non è quindi un caso che i primi a prendere possesso della nuova sede milanese siano stati, oltre al responsabile commerciale export Hasna Nahdi, i tecnici della nuova divisione PROEL dedicata al Public Address: Franco Soana, progettista di sistemi con esperienza pluriennale, ed Erminio Ronchi, capo area del Centro Nord. “L’apertura di questa nuova sede” –ha dichiarato Fabrizio Sorbi, presidente Proel– “è strategica per le nostre attività nel settore dell’installazione, e ci permetterà di fornire sempre più una maggiore assistenza tecnica e progettuale ai nostri clienti”. Fra l’altro, sono già in programma i lavori per l’ampliamento della sede, che porteranno entro breve al completamento dello showroom dedicato all’esposizione dei prodotti che compongono l’offerta PROEL per l’installazione. PROEL www.proelgroup.com Sant’Omero (TE) 0861 81241 Chiamare gratis la EKO A partire dallo scorso 8 novembre, grazie ad un accordo fra Telecom Italia e il Pigini Group, gli uffici della Eko possono essere raggiunti telefonicamente a costo zero. Per usufruire di questa opportunità basterà collegarsi via internet a “paginebianche.it”, digitare “eko-montelupone” nel motore di ricerca e seguire le istruzioni che compariranno sul monitor, indicando il numero di telefono a cui si desidera essere richiamati. Entro pochi secondi la Telecom provvederà ad effettuare il collegamento: allo squillo del telefono sarà sufficiente sollevare la cornetta per stabilire la connessione con il centralino... l’intera telefonata non costerà nulla! EKO GROUP www.eko.it Recanati 0733 226271 Grande successo per il Roland Dealers’ Meeting 2006 Il Roland Dealers’ Meeting 2006 si è tenuto il 7 e l’8 ottobre scorsi presso il Park Hotel ai Cappucini di Gubbio. Lo scenario incantevole delle colline umbre ha accolto oltre 80 tra i principali rivenditori italiani, con il risultato che circa 180 persone hanno assistito alla presentazione che si è svolta nel pomeriggio di domenica. Si è trattato di uno spettacolo particolarmente coinvolgente, che ha dato ai presenti la possibilità di conoscere da vicino –e in modo emotivo– i nuovi strumenti musicali Roland. Fra questi, in particolare, la VIMA ha riscosso un grande successo. Guardata da molti come il primo rappresentante della nuova generazione di strumenti per l’home entertainment, la VIMA è in realtà un prodotto completamente innovativo, che inaugura una nuova famiglia di prodotti e che apre nuove opportunità di mercato. Capace di lavorare contemporaneamente con audio e video in maniera semplice ed intuitiva, VIMA è disponibile in due modelli: l’RK-500 e la sua “sorella minore” RK-100, più compatta. Per presentare VIMA al pubblico di Gubbio, Roland Italy ha coinvolto John Maul, ROLAND ITALY www.roland.it un dimostratore inglese molto attivo nel campo dell’insegnamento che, grazie alle sue competenze “incrociate” di didatta e di musicista elettronico, ha potuto studiare per primo un prodotto così nuovo proprio dal punto di vista concettuale. Al termine della presentazione di John Maul è stata la volta del nuovo kit V-Drums TD-6KX, che Roland introduce sul mercato per offrire il feel di una vera V-Drums ad un prezzo estremamente accessibile. La seconda parte del meeting ha portato sotto i riflettori il nuovo effetto a pedale RC-2, che trasferisce tutta la potenzialità delle loop station Boss nelle dimensioni contenute di un pedale singolo. Grazie ad esso, come hanno giustamente fatto notare i dimostratori, la famiglia delle loop station Boss può dirsi ora completa. Può contare infatti su di una “ammiraglia” (la RC-50), su di un prodotto di fascia media (la RC-20XL) e su di un modello entry-level capace di inserir- si con agilità nella pedaliera di qualsiasi chitarrista. Dopo questa piccola “star” dal colore rosso fuoco, l’attenzione è stata rivolta ai nuovi amplificatori per chitarra della serie Cube (con l’annuncio di una edizione limitata di colore bianco da proporre nel periodo degli acquisti natalizi) e ad un ultimo grande protagonista annunciato delle vendite future: il Micro BR, un multitraccia digitale poco più grande di un I-Pod. Al termine del Meeting, dopo il concerto della R& B Project band, i partecipanti hanno potuto scegliere se visitare il centro storico di Gubbio o tuffarsi nella piscina del bellissimo centro benessere dell’hotel. La cena è stata allietata da alcuni brani suonati da John Maul e da uno spettacolo del cabarettista-musicista Stefano Nosei, che ha saputo coniugare cabaret, musica ed attualità in un mix davvero irresistibile. Lunedì mattina, tutti gli intervenuti hanno avuto modo di vedere da vicino i nuovi strumenti e di provarli con l’aiuto del personale Roland. Il rientro alle sedi rispettive è stato anche l’occasione per darsi un arrivederci al Dealers’ Meeting 2007. Arese 02 937781 19 DALLE aziende BMG Ricordi dedica una collana alla grande lirica italiana del primo Novecento. La nuova serie, che si intitola Novecento Opera, è organizzata in fascicoli dedicati alle singole voci: e a tutt’oggi sono stati pubblicati i volumi dedicati rispettivamente al repertorio per Soprano e per Tenore. Attraverso Novecento Opera, BMG Ricordi dà voce, per così dire, al repertorio sviluppato in Italia tra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento; vale a dire in quel periodo che i contemporanei ritenevano di progressivo declino della grande tradizione operistica italiana. La riscoperta di queste pagine dimostra però il contrario: anche dopo l’uscita dalle scene di un autore come Verdi, in Italia si scriveva ottima musica, che a posteriori si dimostra estremamente valida soprattutto in ragione della sua natura sperimentale. Da Alfano e Catalani a Ghedini e Zandonai, per arrivare a Respighi e Puccini, la “nuova musica” italiana del Novecento è ancora oggi in grado di offrire pagine indimenticabili, che spesso affiancano al grande spessore artistico il sapore esotico dell’aria non conosciuta dal grande pubblico. Sono quindi pagine che possono incontrare il favore di chi è alla ricerca di musica nuova per “svecchiare” i repertori più scontati, così come degli studenti che desiderano cimentarsi con un repertorio decisamente più vicino di quello classico alla sensibilità contemporanea. Una nazionale di... pianisti Dalle AZIENDE Per suonare con due casse Furto al Guitar Ranch: l’elenco degli strumenti É da poco disponibile per il mercato italiano il volume La doppia cassa e il sistema speculare firmato da Jeff Bowders e indirizzato nello specifico ai giovani batteristi della nuova generazione progressive. Il testo fa parte della collana “Musician’s Institute” che Carisch propone in versione italiana dagli originali statunitensi della Hal Leonard, ed è quindi già nelle premesse un volume autorevole, destinato senz’altro a fare scuola anche nel nostro Paese. Nelle oltre 100 pagine di cui si compone trovano spazio centinaia e centinaia di groove piccoli e grandi, grazie ai quali lo studente e l’appassionato potranno esplorare la tecnica della doppia cassa fino ai più piccoli dettagli. Il materiale è suddiviso in quattro sezioni precedute da una introduzione; e se quest’ultima si occupa di fornire uno sguardo d’insieme sulla materia, i quattro capitoli dedicati alla pratica sui groove sono intitolati rispettivamente ai pattern con i sedicesimi, ai fraseggi misti di sedicesimi e trentaduesimi, alle terzine di ottavi, e ai groove con terzine di ottavi e sedicesimi. Il volume, che è accompagnato da un cd con le registrazioni di supporto allo studio, verrà apprezzato da tutti i batteristi alla ricerca dello stile migliore per lavorare con la doppia cassa; e potrà essere consigliato con successo anche a chi –almeno per il momento– suona con un solo bass drum. A costoro, almeno in linea teorica, La doppia cassa e il sistema speculare potrà addirittura essere regalato dal rivenditore di strumenti musicali... purché, naturalmente, essi abbiano provveduto ad acquistare dallo stesso il “pezzo” mancante... La notte fra il 4 e il 5 ottobre scorsi, alcuni ignoti si sono introdotti nel punto vendita di MusicalBox, a Verona, e hanno trafugato gli strumenti di Pierpaolo Adda esposti nell’area del Guitar Ranch. Pochi giorni dopo, nello stesso negozio sono stati sottratti altri strumenti, per un totale di 157 chitarre vintage e 21 fra bassi e chitarre custom shop. Pubblichiamo di seguito le caratteristiche e i numeri di serie degli strumenti rubati, nella speranza che qualcuno di essi possa essere avvistato e possa quindi condurre agli autori del furto e alla restante parte della refurtiva. Chiunque avesse informazioni in merito è pregato di rivolgersi direttamente a Pierpaolo Adda e a Giambattista Zerpelloni, al numero di telefono 045 8205716. CARISCH www.carisch.com S. Giuliano Milanese (MI) 02 98.221.212 Neumann, la nuova famiglia è digitale Sul mercato internazionale sono noti già da qualche mese, perché sono stati presentati ufficialmente all’AES Pro Audio Expo & Convention che si è tenuto a Parigi dal 20 al 23 maggio scorsi. Ma i nuovi elementi della famiglia di microfoni Neumann Solution-D arrivano in Italia soltanto in queste settimane, e c’è da scommettere che non mancheranno di far parlare a lungo di sé. Sviluppati a partire dalla consolidatissimo know-how che Neumann ha accumulato nel corso degli anni con le capsule delle serie KM 183, KM 184 e KM 185, i nuovi nati affiancano alla leggendaria qualità della componentistica della Casa tedesca la versatilità propria delle soluzioni digitali. Ciascun microfono è infatti dotato di uno stadio di uscita A/D di altissima qualità realizzato con tecnologia proprietaria Neumann, di un raffinato DSP con filtro anticlip e di un compressore-limiter di grande capacità. Il segnale, una volta catturato e processato “a bordo” del microfono, viene inviato al “connection kit”, una unità di conversione dalle dimensioni contenute che permette il collegamento diretto a interfacce e console digitali con ingresso AES/EBU. Questa architettura permette di fatto l’eliminazione delle costose e ingombranti unità esterne di conversione AD/DA e dei preamplificatori microfonici dedicati; un dettaglio che, secondo il parere dei progettisti, permetterà anche agli utenti meno facoltosi di acquistare i microfoni Neumann e, allo stesso tempo, si risolverà in un ritorno dell’investimento decisamente sostanzioso anche per i cosiddetti “Power Users”. Questi ultimi potranno beneficiare inoltre dei numerosi accessori che Neumann ha in programma di realizzare per la famiglia Solution-D, prima fra tutte un’interfaccia AES da 8 canali che dovrebbe arrivare entro la fine del prossimo anno. EXHIBO www.exhibo.it Monza (MI) 039 2084.1 Piani elettrici per ProTools Digidesign ha di recente introdotto un nuovo plugin RTAS interamente dedicato alla riproduzione dei pianoforti digitali. Il nuovo strumento virtuale si chiama Velvet e propone le sonorità di quattro leggende della storia recente della musica: il Fender Rhodes Suitcase, i Fender Rhodes MKI e MKII Stage Pianos e il Wurlitzer A200. I 100 preset forniti con Velvet contengono già numerosissime impostazioni, ma è possibile personalizzare ulteriormente il suono grazie agli estesissimi controlli sui numerosi effetti on-board: dal classico overdrive valvolare al compressore, passando per chorus, riverbero, filtro, tape delay, wah/wah ed EQ. DIGIDESIGN www.digidesign.com/it 20 Assago Milanofiori (MI) 02 57.78.971 CHITARRE FENDER Telecaster (1952) Butterscotch - matr. 4095 - EXC Telecaster (1968) Oc.Turqoise - matr. 233427 - EXC Telecaster (1969) Sunburst - matr. 263088 - Bigsby - EXC Telecaster (1969) Pink Paisley - matr. 248219 - VG++ Telecaster J. Burton (1992) - Bl.Paisley - matr. N2 922165 - James’s autograph and dedication - EXC++ Stratocaster (1965) Torino Red - matr. L85285 - EXC Telecaster Nokie Edwards Ltd. Edition (1996) Transparent Yellow - matr. 0023 -Nokie’s autograph and dedication - Mint Stratocaster (1964) Foam Green - matr. L50716 - VG++ Stratocaster 1954 Ann. Custom Shop (2004) Two-tone Sunburst - matr. 4017 - Bill Carson’s autograph on scratchplate - Mint Jaguar (1964) Sunburst - matr. L52356 - EXC+ Stratocaster (1966) Sunburst - matr. 168999 - EXC Telecaster (1968) Olympic White - matr. 234015 - Bigsby - EXC Stratocaster (1965) Fiesta Red - matr. L94250 - EXCJazzmaster (1968) Olympic White - matr. 157024 - Golden hardware matching peghead - EXC Stratocaster (1994) Blue Marble - matr. N517603 - Aluminum body - EXC+ Jaguar (1963) Dakota Red - matr. L01540 - Matching peg-head - EXC Jaguar (1966) Candy Apple Red - matr. 183708 - Matching peg-head - EXC Stratocaster (1965) Olympic White - matr. L67833 EXC Jazzmaster (1963) Sunburst - matr. L31282 - EXCElectric-XII (1967) Sunburst - matr. 136735 - very good+ Stratocaster (1966) Sunburst - matr. 188197 - EXCStratocaster (1964) Sunburst - matr. L44016 - Clay dots - transition logo - EXCStratocaster (1966) Candy Apple Red - matr. 166574 - EXC Stratocaster (1973) Natural - matr. 369402 - EXC Mustang (1968) Daphne Blue - matr. 241701 - EXC Telecaster Thinline (1968) Natural - matr. 226739 - Mahogany body - EXCStratocaster Jimi Hendrix style! (1970) Sunburst - matr. 303025 - 4 bolts “with synchronized tremolo” - EXCStratocaster (1987) Olympic White - matr. E768690 - left handed - made in Japan - EXC Telecaster (1968) Sunburst - matr. 249519 - EXC Stratocaster Jimi Hendrix style! (1969) Sunburst - matr. 291890 - 4 bolts “with synchronized tremolo” - EXCStratocaster (1965) Sunburst - matr. L72240 - a repair around the bridge pickup cavity - everything else is OK - Very good++ Telecaster 60’s/70’s Black - matr. 250423 - ‘68 neck on 70’s body - Very good+ Stratocaster Jimi Hendrix style! (1970) Sunburst - matr. 274874 - 4 bolts “with synchronized tremolo” - all solder joints untouched - EXC+ Stratocaster (1971) Sunburst - matr. 322643 - Four bolts - autographed by Luther Allison - EXC Stratocaster (1966) Sunburst - matr. 169064 - EXC Stratocaster (1966) Sunburst - matr. 165688 - EXC Stratocaster (1966) Sunburst - matr. 166453 - EXC Stratocaster (1966) Sunburst - matr. 171863 - EXCStratocaster (1974) Sunburst - matr. 528302 - Dedicated and autographed by Stefano (“Le Vibrazioni”) - EXC Stratocaster (1974) Black - matr. 555353 - Non tremolo - EXC Telecaster (1968) Blonde - matr. 240821 - Bigsby - EXC Mustang Competition (1971) Candy Apple Red - matr. 327292 - EXC Jaguar (1965) Sunburst - matr. L95996 - EXC Stratocaster (Jan 1958) Two tone sunburst - matr. 023138 - Bakelite parts! - EXC Stratocaster (1990) Olympic White - matr. SE 90 1177 - Autograph and “Play loud!” by Yngwie Malmsteen and his band - Near mint Stratocaster “Dodi Battaglia” model prototype (1997) Sky blue - matr. A 030131 - Autograph and dedication by Dodi Battaglia - EXC+ Stratocaster Z.A.I. Verona model (2003) Black - 02/60 - Mint Stratocaster (1971) Black - matr. 322146 - EXC+ Stratocaster (1964) Sunburst - matr. L21569 - EXC Stratocaster Hank Marvin model (1996) Fiesta Red - matr. B002813 - Made in Japan - Mint Stratocaster (1982) Black - matr. E 212410 - EXC Stratocaster (1994) Pink Marble - matr. N3110517 - Near Mint Stratocaster Hellecasters - John Jorgenson model (1997) Gold Sparkle - matr. 0228 - Near Mint Starcaster (1976) Natural - matr. 76-08837 - EXC CHITARRE GIBSON GIBSON Byrdland (1965) Sunburst - matr. 346329 - Very good+ GIBSON Byrdland (1963) Sunburst - matr. 61657 - Later Gibson hard case - EXC+ GIBSON L 5S (1980) natural - matr. 81680021 - EXC+ GIBSON Byrdland (1963) sunburst - matr. 61657 - ex Roy Clark - EXC GIBSON ES 350 T (1957) natural - matr. A 25469 - P.A.F. p.u.’s - EXC GIBSON ES 320TD (1972) natural - matr. 970372 - non orig. Kluson tuners - EXC GIBSON Les Paul De Luxe (1975) cherry sunburst - matr. 99-123383 EXC+ GIBSON L.P.Custom (1978) Black - matr. 73548604 - ex Pino Daniele - EXC GIBSON Melody Maker (1960) sunburst - matr. 0-2018 - replacement tuners - EXC GIBSON L.P.Special (1960) cherry red - matr. 0-5868 - Ex Dodi Battaglia (POOH) - Very Good GIBSON Les Paul De Luxe (1971) cherry sunburst - matr. 120111 - Near mint GIBSON Firebird III reverse (1964) sunburst - matr. 228870 - EXC GIBSON Firebird III non reverse (1968) sunburst - matr. 887900 - EXC- GIBSON L.P. Custom (1972) cherry s/b - matr. 770430 - Grover tuners EXC GIBSON L.P. Custom (1971) Black - matr. 957126 - EXC GIBSON L.C. Custom (1971) Black - matr. 922853 - Grover tuners - EXCGIBSON L.P. Custom (1976) tobacco s/b - matr. 00-115756 - EXC GIBSON L.P. Standard (1978) Wine red - matr. 70458505 - EXC GIBSON L.P. Standard (1980) Natural - matr. 80030612 - EXC GIBSON L.P. 25/50 (1979) Black - matr. 70829035 - 3000 - Very rare finish - EXC GIBSON L.P. Standard (1976) wine red - matr. 00-236139 - EXC GIBSON SG Melody Maker (1967) black ref. - matr. 003481 - EXC GIBSON B.B.KING Lucile (2000) Black - matr. 02580531 - Ex Francesco Sarcina (“Le Vibrazioni”) - EXC+ GIBSON SG Special (1971) Cherry red - matr. 957789 - Ex Pino Daniele - Very good+ GIBSON L.P. Standard (1979) Tobacco sunburst - matr. 80280556 - Ex Maurizio Solieri - Very good+ GIBSON L.P. Standard (1989) Cherry sunburst - matr. 81729567 - Autographed by Jimmy Page (Name and Zoso) - EXC GIBSON L.P. Custom (1971) Cherry sunburst - matr. 728650 - EXC GIBSON L.P. De Luxe (1979) Gold top - matr. 72899605 - EXC- GIBSON L.P. Custom (1971) Black - matr. 126365 - EXC GIBSON Firebird III Reverse (1964) Sunburst - matr. 212542 - EXC+ GIBSON L.P. De Luxe (1979) Wine Red - matr. 72976585 - EXC+ GIBSON ES 300 (1952) Sunburst - matr. A 10605 - EXC+ GIBSON ES 150D (1973) Walnut - matr. 054735 - EXC GIBSON ES 175D (1968) Sunburst - matr. 506860 - EXC GIBSON ES 175D (1969) Sunburst - matr. 918235 - EXC GIBSON ES 175 (1961) Sunburst - matr. A 35906 - EXC+ GIBSON ES 125CD (1967) Sunburst - matr. 092447 - EXC GIBSON ES 330TD (1964) Sunburst - matr. 174826 - EXC GIBSON ES 335TD (1964) Cherry red - matr. 66211 - Very good GIBSON ES 335TD (1968) Cherry red - matr. 09645 - Excellent GIBSON ES 330TDC (1965) Cherry red - matr. 314141 - Excellent+ GIBSON ES 175D (1972) Sunburst - matr. 00006 - Very good+ GIBSON ES 330TD (1968) Sunburst - matr. 976438 - EXC- GIBSON ES 175D (1958) Sunburst - matr. A 27026 - EXC CHITARRE DIVERSE RICKENBACKER 355JL (1991) black - matr. G4-6949 - ex Ron - EXC RICKENBACKER 330 (1980) black - matr. A1-9867 - ex Omar Pedrini (Timoria) - EXC Silvertone 1448 (early 60’s) black - Ex “Capitan Fede” Poggipollini - Very Good GRETSCH 6120 C.Atkins (1956) western orange - matr. 20832 - ex Bryan Adams - EXC GRETSCH White Falcon (1967) White - matr. 57886 - Very good GRETSCH Jet Firebird (1963) Red - matr. 59876 - EXC GRETSCH Jet Firebird (1969) Red - matr. 89312 - EXC HOFNER Hollowbody (Early 60’s) sunburst - EXC MCI Guitorgan (Mid 60’s) Sunburst - Very good GUILD Starfire I (1961) Cherry red - matr. 15361 - EXC GRETSCH Jet Firebird (1958) Red - matr. 28052 - EXC EPIPHONE Riviera (1968) Sunburst - matr. 521827 - EXC+ GUILD Starfire IV (1966) Cherry red - matr. EL 1020 - EXC SILVERTONE 1419 (1959) Black - EXC GRETSCH 6120 Chet Atkins (1963) Western orange - matr. 80077 - EXC GRETSCH Round Up (1955) Dark brown knotty pine - matr. 13134 - EXC- EPIPHONE Casino (1966) Natural - matr. 820578 - EXC+ GRETSCH Tennessean (1967) Walnut - matr. 67793 - EXC+ GRETSCH Mod. 6129 Duo Jet (1962) Burgundy sparale - matr. 49988 EXC+ GRETSCH Country Gentleman (1968) Mahogany - matr. 28179 - EXC GRETSCH Nashville (1972) Western orange - matr. 2-2027 - EXC EPIPHONE Cajola (1964) Sunburst - matr. 236276 - EXC- GRETSCH Corvette (Mid 60’s) Redburst - EXC GRETSCH Country Gentleman (1960) Mahogany - matr. 35190 - EXC GRETSCH Country Club (1957) Sunburst - matr. 21290 EXC+ GRETSCH Duo Jet (1955) Jet Black - matr. 15051 - EXC GUILD T 100D (1963) Sunburst - matr. 25001 - Excellent GRETSCH 6120 (1994) Western orange - matr. 943120-994 - EXC+ CHITARRE ACUSTICHE NATIONAL Style O (Early 30’s) Nickelplate - matr. S5143 - Very good+ GIBSON Hummingbird (1967) Cherry sunburst - matr. 911378 - EXC MARTIN D 18 (1971) Natural - matr. 283419 - EXC MARTIN D 35 (1967) Natural - matr. 219151 - EXC MARTIN D 28 (1988) Natural - matr. 483929 - EXC+ GIBSON J 200 (1958) Sunburst - matr. A 27417 - Very good GUILD D 4-12-NT (1992) Natural - matr. CH000062 - EXC GUILD D 25-12-NT (1989) Natural - matr. D251499 - EXC GIBSON J 160E (1967) Cherry sunburst - matr. 531237 - EXC GRETSCH Rancher (1962) Amber - matr. 46698 - Good GIBSON L 3(1924) Sunburst - matr. 74494 Very good GRETSCH New Yorker (Late 40’s) Sunburst - matr. 2111 - Good MARTIN D 18 (1980) Natural - matr. 435498 - EXC GIBSON J 50 ADJ (1966) Natural - matr. 804558 - EXC GIBSON SJ De Luxe (1974) Natural - matr. B 006067 - EXC GRETSCH Rancher (1957) Western orange - matr. 23178 - EXC CHITARRE BASSO FENDER P.bass (1966) sunburst - matr. 190906 - EXC+ GIBSON EB 2D (1968) cherry - matr. 309325 - EXCFENDER Jazzbass (Early ‘68) sunburst - matr. 215288 - EXC GIBSON EB 2 (1969) sunburst - matr. 904805 - EXC++ FENDER P. bass (1968) sunburst - matr. 274264 - EXC FENDER P. bass (1965) sunburst - matr. L99286 - EXC FENDER Jazzbass (1974) black - matr. 548892 - EXC FENDER P. bass (1966) sunburst - matr. 147495 - EXC GIBSON EB0 (1968) cherry red - matr. 904805 - EXC+ FENDER Jazzbass (1978) sunburst - matr. S8847816 - EXC FENDER Jazzbass (1973) sunburst - matr. 504411 - EXC FENDER P. bass (1978) natural - matr. S861969 - EXC FENDER Jazzbass (1978) Olympic White - matr. S843185 - EXC FENDER P. bass (1969) Sunburst - matr. 292329 - EXC FENDER Jazzbass (1964) Olympic White - matr. L57191 - EXC DISMAMUSICA MAGAZINE La compagna di Slow Hand CASALE BAUER www.casalebauer.com Cadriano di Granarolo (BO) 051 76.66.48 Butterfly in tour con Cesare Cremonini Dopo il successo trionfale ottenuto in occasione del concerto tenuto da Roger Waters ad Hyde Park, il sistema Outline Butterfly ha suscitato un interesse sempre più intenso presso i fonici del nostro Paese. Gli ingegneri dell’azienda Nuovo Service di Bologna, in particolare, hanno deciso di adottare un sistema costituito da 14+14 CDH 483 Hi-pack, 8+8 subwoofer Victor Live e 8 monitor wedge H.A.R.D. 212 per il palcoscenico di Cesare Cremonini durante la sua recente tournée. Al termine del tour, che si è protratto per tre mesi e che ha visto spesso la partecipazione di un pubblico molto numeroso, i tecnici di Nuovo Service hanno espresso un giudizio lusinghiero a proposito del sistema Outline. Angelo “Pavarotti” Camporese, responsabile audio e PA Man, ha detto fra l’altro: “Butterfly mi appaga per la sua timbrica musicale, un aspetto che di solito lascia un po’ a desiderare nei moderni line-array. È una bella ‘marcia in più’ che ho riscontrato solo in alcuni sistemi di fascia alta che fino ad ora ho utilizzato.” OUTLINE www.outline.it Flero [email protected] Plug & Air Behringer entra da protagonista nel mercato dei prodotti per il podcasting con un bundle dedicato espressamente a questo tipo di produzione musicale. Podcastudio, questo il nome del pacchetto disponibile a partire da novembre, integra il microfono a condensatore da studio C-1, un’interfaccia audio FireWire completa di software per la registrazione e l’editing, il mixer analogico XENYX802, le cuffie ad alto rendimento HPS3000 e tutti i cavi necessari per il setup. Sulla carta, come nel nome, questo “pacchetto” è destinato esclusivamente a chi vuole inaugurare un podcast personale con un investimento contenuto... ma all’occhio del rivenditore non sfuggirà come questa stessa combinazione di prodotti rappresenti una soluzione estremamente interessante anche per i piccoli gruppi intenzionati a produrre il primo provino fra le mura domestiche. A costoro si aggiunge anche il vasto pubblico rappresentato da insegnanti, studenti e semplici appassionati desiderosi di cimentarsi con la registrazione su PC; né si devono dimenticare, come acquirenti potenzialmente interessati al Podcastudio, i DJ che intendano riversare in digitale le proprie serate. Il mixer compreso nel pacchetto mette infatti a disposizione numerosi ingressi, che si possono utilizzare per il collegamento diretto di strumenti musicali, di ulteriori microfoni e di altri submixer... In altre parole, questo pacchetto rappresenta una importante opportunità di vendita non soltanto in riferimento ai creatori di podcast (che, almeno dalle nostre parti, sono ancora una piccolissima percentuale del totale), ma anche come prodotto di riferimento nella fascia entrylevel della registrazione digitale. Omar Hakim con Scott Tibbs: una grande serata per Roland Ha riscosso un grande successo il concerto che ha portato a Milano, il 20 ottobre scorso, il duo formato da Omar Hakim e Scott Tibbs (nella foto sotto, insieme all’amministratore delegato di Roland Italy, Manuele Barbini). I due musicisti, noti al grande pubblico per le loro straordinarie collaborazioni (con artisti del calibro di Sting, Madonna, Miles Davis, David Bowie, Beyonce, Backstreet Boys, Destiny’s Child e molti altri), hanno letteralmente entusiasmato la platea di 300 persone che si sono date convegno presso il Teatro Edi. I due funambolici artisti, fra i più grandi esperti al mondo nell’uso di strumenti musicali elettronici, hanno eseguito pezzi tratti dai rispettivi lavori discografici; e nel farlo hanno dimostrato tutta la potenza e la versatilità di cui le batterie V-Drum (utilizzate da Omar Hakim) e i sintetizzatori di ultima generazione Roland (programmati e suonati da Scott Tibbs) sono capaci. Di fronte alla loro bravura, molti fra il pubblico hanno voluto porre domande per capire meglio quale fosse l’approccio agli strumenti elettronici dei due musicisti; si è così instaurato un clima molto cordiale, che ha permesso un dialogo fitto e un intenso scambio di pareri e di “experience”. Al termine del concerto, il pubblico ha potuto incontrare Hakim e Tibbs per una “sessione” di autografi e foto con i due musicisti. Presso il “Barrio’s Cafè”, luogo dell’incontro, erano state precedentemente allestite delle postazioni hands on con tutti i modelli di V-Drums e degli ultimi sintetizzatori Roland, che il pubblico ha così potuto vedere e provare. Gli artisti hanno lasciato il Barrio’s a mezzanotte inoltrata, mentre ancora molti dei musicisti intervenuti si attardavano a provare gli strumenti. Arese 02 937781 ROLAND ITALY www.roland.it Alle chitarre, per Natale Più libri per tutti! Non è uno slogan populista né una rivendicazione, ma più semplicemente una constatazione. Con la pubblicazione dei nuovi volumi della serie Curci Jazz, i musicisti di tutta Italia hanno a disposizione una vera e propria biblioteca del sapere musicale che permetterà loro di allargare facilmente gli orizzonti culturali nella direzione della grande musica di matrice afro-americana. A fare da apripista della nuova serie editoriale c’è un vero e proprio classico della tradizione didattica del jazz: The Jazz Theory Book di Mark Levine. Si tratta di un volume poderoso, che supera abbondantemente le quattrocento pagine e che fornisce una panoramica completa sull’armonia, sulle forme e sul repertorio che ogni buon jazzista deve conoscere. Il tutto spiegato con un linguaggio diretto, colloquiale, che facilita l’apprendimento e che spesso, come fa notare in una nota il traduttore Fabio Jegher, è “di una semplicità disarmante” e contribuisce a EDIZIONI CURCI www.edizionicurci.it DISMAMUSICA MAGAZINE Germania +49 2154 9206 0 BEHRINGER www.behringer.com rendere più chiare anche le più complesse regole armoniche. Non mancano gli esempi tratti dalla discografia storica, di cui l’autore dà una trascrizione facilitata in modo che tutti –non solo i pianisti– possano recuperare facilmente il senso delle invenzioni melodiche e delle combinazioni armoniche dei grandi jazzisti. Accanto al testo di Mark Levine, la collana offre numerosi altri titoli che si pongono, per così dire, a corollario del primo testo per affrontare nello specifico le particolarità stilistiche di altri linguaggi e le linee evolutive del percorso che dalla tradizione jazz si è propagato agli altri generi musicali moderni, primi fra tutti il pop e il rock. In questo senso, non mancheranno di destare l’interesse degli addetti ai lavori come degli studenti i testi firmati da Dick Grove e dedicati rispettivamente allo studio più “generalista” dell’armonia moderna (Concetti fondamentali dell’armonia moderna, in due volumi) e delle relazioni armoniche (Relazioni armoniche moderne, in due volumi). Sono testi che si rivolgono ad un pubblico già preparato e che, grazie ai molti esercizi di scrittura previsti, sono di fatto propedeutici alla composizione vera e propria. La serie si completa infine con i tre volumi di How to play bebop, di David Baker: un vero e proprio prontuario delle tecniche compositive e dei motivi bebop che si rivela uno strumento straordinario per tutti coloro che intendono affrontare questo repertorio. Milano 02 760361 Sulla copertina di questo volume troneggiano due angeli “armati” di chitarra; e per quanto l’illustrazione possa apparire inconsueta, descrive meglio di qualsiasi altra parola il contenuto del libro. Guitars for Christmas è infatti una interessante raccolta di Carols che si aggiunge alle analoghe collezioni per pianoforte, strumenti ad arco e strumenti a fiato già presenti nel catalogo Schott. I venti brani del repertorio tradizionale sono qui proposti nell’arrangiamento per due chitarre soliste curato da Barrie Carson Turner. Tutte le melodie sono notissime, presentate in una veste semplice particolarmente adatta ai bambini e, più in genere, a chi si è avvicinato da poco alle sei corde classiche. Il duo può quindi essere formato dall’allievo e dal maestro, o, ancora meglio, da due allievi di pari livello; la complessità delle due linee melodiche è infatti quasi sempre pressoché identica. Non manca nemmeno l’ormai tradizionale CD audio con la registrazione delle parti chitarristiche accompagnate e del solo accompagnamento orchestrale; grazie a queste registrazioni ciascun componente del duo potrà esercitarsi a fondo nell’esecuzione d’insieme anche in assenza del partner. Gli acquirenti ideali di Guitars for Christmas sono i giovani studenti di chitarra, ma anche le scuole e gli stessi insegnanti, che possono trovare tra queste pagine degli stimoli “stagionali” particolarmente indicati per le... dita dei loro allievi. SCHOTT MUSIC INTERNATIONAL Mainz www.schott-music.com [email protected] 21 DALLE aziende La notizia è di quelle che lasciano il segno. Dopo due anni di meticoloso lavoro, il Custom Shop di Fender ha lanciato sul mercato l’edizione limitata della Blackie, la leggendaria chitarra elettrica di Eric Clapton. Costruita personalmente da Slow Hand sul finire degli anni Sessanta grazie alla combinazione degli elementi migliori di tre stratocaster vintage, la Blackie autentica è stata protagonista della stagione più prolifica della produzione musicale del grande bluesman. Raffigurata sulle copertine dei dischi, è passata attraverso centinaia di concerti e sessioni di registrazione... e ha accumulato per anni i segni di questa vita intensa. Dopo essere stata venduta, nel 2004, a scopo benefico (e dopo essere diventata la chitarra più cara della storia, con un prezzo all’acquisto di 950.000 dollari), la Blackie è stata portata nei laboratori del Custom Shop Fender, dove è stata analizzata millimetro per millimetro. E dove le sapienti mani degli artigiani, che hanno lavorato a stretto contatto con Eric Clapton, hanno riprodotto questo strumento leggendario in 275 esemplari. Non è stato tralasciato nessun dettaglio: dal corpo consumato fino al legno al manico risagomato dalla mano di Clapton che vi ha suonato col cuore migliaia di assoli. Dall’inconfondibile bruciatura di sigaretta sulla paletta al flight case consumato in giro per il mondo. Tutte le parti, i pickup e l’elettronica sono stati invecchiati e selezionati secondo le specifiche uniche ed originali della Blackie. Il risultato è quello di una serie di strumenti capaci di restituire ai pochi fortunati che potranno acquistarli –in Europa è prevista la commercializzazione di solo 90 pezzi– il feeling e la personalità più autentici della fedelissima “compagna” di Mr. Slow Hand. Tre giorni di grande jazz Prestito a tasso zero per l’acquisto di strumenti musicali Dalle AZIENDE L’acquisto del primo strumento musicale rappresenta sempre un investimento importante per le famiglie che incoraggiano allo studio della musica i propri figli. Un investimento rispetto al quale spesso si è indecisi, costretti fra il dubbio sulla costanza dei futuri studenti e il prezzo non sempre accessibile dello strumento prescelto. Da oggi c’è però un aiuto in più per chi si avvicina per la prima volta a uno strumento. Le banche del Gruppo Veneto (Veneto Banca, Banca di Bergamo, Banca del Garda e Banca Meridiana) hanno infatti inserito nel carnet di Si è recentemente conclusa la seconda edizione con la formula dell’Expo che Jazz in Sardegna ha collaudato nel novembre del 2004, quando 15.000 persone affollarono le diverse sale appositamente allestite. E anche per questa edizione Jazz in Sardegna ha fatto le cose in grande allestendo una vera e propria Città del- la Musica completa di 5 sale concerti (3.200 posti a sedere) un ampio jazz club e una sala per esposizioni e merchandising attrezzata con uno spazio da 100 posti a sedere per show-case e presentazioni. Proiezioni video, presentazioni di Cd, libri e film, mostre fotografiche, progetti collaterali hanno segnato l’incontro tra teatro, letteratura e musica jazz con un palinsesto di eventi in sequenza quasi simultanea, dalle 17.00 alle 02.00, che ha invitato lo spettatore a trovare il proprio personale percorso non solo tra le numerose e diverse proposte ma anche tra le diverse location proposte. Al pianoforte con Schott Sono senz’altro particolarmente indicati per le vendite del periodo prenatalizio i due volumi che Schott dedica ai pianisti. Come sempre, l’attenzione dell’editore tedesco si orienta sia ai cultori della musica classica che ai frequentatori della musica moderna e pop. Così, quasi a rappresentare entrambe le “anime” della produzione musicale, i due testi che si affacciano al mercato italiano nell’ultimo trimestre dell’anno sono dedicati rispettivamente alla grande musica cinematografica e ad un’affascinante opera per bambini. Movie Classics, in alto a sinistra, propone 18 arrangiamenti firmati da Carsten Gerlitz e tratti da altrettante colonne sonore. I brani contenuti nell’indice sono estremamente noti, ma non per questo meno stimolanti per l’esecutore e per l’ascoltatore; ogni tema è arricchito da una armonizzazione che, pur rimanendo fedele all’originale, introduce nuove idee e nuova luce. E l’intero volume gode di una scrittura brillante, che riesce a coniugare scelte stilistiche estremamente gradevoli e passaggi tecnici relativamente semplici da eseguire. È quindi particolarmente indicato per gli allievi dei corsi medi e per gli amatori evoluti, che potranno affrontare con grande soddisfazione un repertorio universalmente apprezzato. Hansel and Gretel, invece, propone in una veste grafica sognante le atmosfere da favola della celebre opera di Engelbert Humperdinck. L’arrangiamento per pianoforte solo è curato da Hans-Günter Heumann, e le trentadue pagine sono impreziosite dai disegni di Brigitte Smith. La breve trama, come il testo che accompagna ogni pezzo, è in inglese; ma questo, lungi dal rappresentare un ostacolo, può essere visto come un’interessante opportunità da sfruttare, ad esempio, nelle scuole per dare vita ad attività multidisciplinari che possono essere presentate in forma teatrale proprio in occasione delle festività natalizie. SCHOTT MUSIC INTERNATIONAL www.schott-music.com Mainz [email protected] I cartoni animati sbarcano sul pianoforte Sono ventinove i brani che, lungo un arco di tempo che va dagli anni Trenta al giorno d’oggi, si affacciano dalle pagine di Cartoni al pianoforte, la raccolta curata da Franco Concina e proposta da Carisch al pubblico dei pianisti... in erba. I quali, perlomeno a giudicare dalla scelta del repertorio, comprendono probabilmente una vasta percentuale di adulti –un dato, questo, che emerge peraltro da tutte le analisi sul mercato attuale della didattica musicale. Accade così che, accanto a motivetti di film e serial contemporanei (come Harry Potter e I Simpson), figurino classici come l’Ape Maia, Lupin, Ufo Robot o Amico è. Tutti i brani, naturalmente, condividono l’impostazione che ha reso note le antologie di Franca Concina: sono versioni facilitate, di veloce lettura, che non presentano particolari difficoltà tecniche e che per questo possono essere inserite nel programma dei primi anni di studio come divertissement da affiancare agli autori della tradizione. CARISCH www.carisch.com 22 prodotti finanziari in vendita presso i propri sportelli un prestito gratuito per l’acquisto di strumenti musicali. Il prestito, che viene erogato per un importo minimo di 250 Euro e per un massimo di 2.000 Euro, è destinato a finanziare a tasso zero l’acquisto di strumenti destinati a studenti regolarmente iscritti alle scuole elementari, medie, superiori, alle università e alle scuole di musica. Per informazioni ulteriori, o per ricevere un prospetto informativo completo, è possibile rivolgersi presso gli sportelli di uno qualsiasi degli istituti del Gruppo Veneto. S. Giuliano Milanese (MI) 02 98.221.212 I vincitori del PIMI si danno convegno a Faenza I vincitori del Premio Italiano per la Musica Indipendente (PIMI) si troveranno a Faenza in occasione della decima edizione del Meeting delle Etichette Indipendenti, in programma nella città romagnola dal 25 al 26 novembre prossimi. I vincitori del PIMI sono stati selezionati da una giuria composta da giornalisti e redazioni provenienti dal settore dell’editoria cartacea, dal mondo della radio e dalla televisione; il loro lavoro è stato supervisionato da Federico Guglielmi, Valerio Corzani, Daniel Marcoccia, Enrico Deregibus e John Vignola. Il premio per il miglior album indipendente dell’anno andrà agli Assalti Frontali per il disco “Mi sa che stanotte”, uscito e distribuito per i tipi del Manifesto e registrato a Casasonica con Max Casacci. Nelle altre categorie, il miglior tour è risultato essere quello di Petra Magoni & Ferruccio Spinetti; mentre il titolo di miglior gruppo indipendente è andato agli Afterhours. Il solista più votato è stato Marco Parente, e l’etichetta indipendente riconosciuta come migliore dell’anno è stata la Urtovox di Paolo Naselli Flores. Per ulteriori informazioni: www.meiweb.it Ricordi per Torino Settembre Musica Sono usciti per i tipi di BMG Ricordi due interessanti volumi curati da Enzo Restagno e pubblicati in collaborazione con Torino Settembre Musica, la manifestazione organizzata dal Teatro Regio di Torino per la Regione Piemonte e la Città di Torino. Entrambi i titoli si propongono di diffondere una conoscenza di carattere musicologico, e sono destinati in primo luogo al pubblico della manifestazione; ma possono essere apprezzati molto anche da chi, pur non avendo preso parte alle iniziative torinesi, si rivolge alla “musica raccontata” per ragioni di studio o come complemento dei propri ascolti. I due volumi che qui presentiamo trattano generi musicali molto lontani: l’unico tratto che li accomuna sembra essere il fatto che entrambi sono stati pensati e realizzati per sottolineare i due momenti di approfondimento del festival torinese, dedicati rispettivamente all’opera di Peter Maxwell Davies e alla musica vietnamita. La parentela dei due volumi, se così si può dire, va però oltre la coincidenza dell’occasione che ne ha permesso la pubblicazione, anche perché il curatore di entrambe le pubblicazioni è la stessa persona. Si ha così l’impressione, pur nella lontananza degli argomenti trattati, che sia possibile, attraverso questi volumi, arrivare ad una forma di conoscenza sincretica della musica, che va al di là delle tradizioni e dei loro attriti per approdare ad una visione culturale molto più ampia, dove le differenze agiscono da stimolo costante. Nel testo dedicato a Davies le atmosfere quiete delle isole Orcadi si mescolano al racconto emozionante della formazione del compositore inglese, dei suoi colloqui con Petrassi, della sua ispirazione all’architettura romana del Borromini; mentre nel volume dedicato alla musica del Viet-Nam –che esce nell’ambito della collana “Popoli & Musiche”– si sentono risuonare flauti di legno, strani strumenti ad una corda, voci sinuose che si rifanno ad un’eredità musicale antica di mille anni. Nel complesso, quindi, si tratta di due volumi destinati ad un pubblico maturo, abituato a frequentare le sale da concerto e attento ai messaggi che provengono dalle altre culture. in altre parole, lo stesso pubblico di professionisti, insegnanti e studenti che frequenta i punti vendita di tutta Italia... BMG PUBLICATIONS www.ricordi.it San Giuliano Milanese (MI) 02 98813.4279 Musica & Video: un nuovo modo di fare entertainment Roland Italy ha di recente annunciato la disponibilità per il mercato italiano di VIMA, l’innovativa gamma di tastiere pensate per rivoluzionare l’entertainment musicale. Disponibile in due modelli da 88 e 61 tasti, la serie VIMA mette a disposizione dell’utente finale una vera e propria “stazione dell’entertainment” che affianca ad un generatore sonoro dell’ultima generazione un lettore CD, un’interfaccia video per il collegamento diretto di videocamere, DVD e macchine fotografiche digitali e un’uscita video che permette di proiettare su televisori e videoproiettori la partitura, le immagini memorizzate o il pianoforte a rullo. Nel caso di una sequenza di immagini, poi, è possibile interagire con il software di controllo per passare da un file all’altro direttamente dalla tastiera. Non mancano, naturalmente, le funzioni dedicate al karaoke (con la visualizzazione dei testi sul display), l’ingresso microfonico dotato di effetti di alta qualità e un comodissimo telecomando per la gestione completa dello strumento, che si affianca all’ampio display LCD touch-screen nel mettere a disposizione con facilità anche le funzioni più complesse della tastiera. ROLAND ITALY www.roland.it Arese 02 937781 DISMAMUSICA MAGAZINE Roland Italy ringrazia tutti i rivenditori che hanno partecipato al Roland Dealers’ Meeting 2006 e con l’augurio di Buon Natale dà loro appuntamento al Meeting 2007. Roland Italy spa - Viale delle Industrie, 8 - 20020 Arese (MI) tel. 02 937781 fax 02 93581312 www.roland.it - [email protected] STUDIO CONTI 2006 Tutti per uno. Uno per tutti ! Un’unica firma per tre linee di diffusori acustici, tutti con prestazioni altamente professionali, tutti costruiti in polipropilene. 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