I promessi sposi 2
Percorsi all’interno dell’opera
Lezioni d'Autore
La struttura della trama
Quattro nuclei narrativi nei quali agiscono i
protagonisti (insieme o separatamente),
intervallati da tre digressioni in cui invece i
protagonisti sono assenti.
Esiste una perfetta simmetria: il primo e
l’ultimo nucleo vedono insieme i due
protagonisti, mentre i due nuclei centrali
seguono le loro vicende separatamente.
La partenza di Renzo e Lucia da Pescarenico,
autore anonimo, stampa a colori, seconda metà
dell’800, dal sito www.lombardiabeniculturali.it
I Nucleo (capp. I-IX): Avvio della vicenda 
minacce al curato, matrimonio mancato,
falliscono i tentativi di porre rimedio alla
questione, fuga dei protagonisti
I Digressione (capp. IX-X): Storia di
Gertrude
II Nucleo (capp. XI-XVII): Disavventure di
Renzo a Milano fino alla sua fuga
II Digressione (capp. XVIII-XIX): Piani per il
rapimento e descrizione dell’Innominato
III Nucleo (capp. XX-XXVII): Rapimento di
Lucia e conversione dell’Innominato
III Digressione (capp. XXVIII-XXXII):
Carestia, guerra e peste
IV Nucleo (capp. XXXIII-XXXVIII):
Ricongiungimento ed epilogo
Lo spazio
Importanza strutturale
 L’azione è legata a una precisa dimensione
spaziale con forti connotati simbolici.
Contrapposizione tra spazi aperti (la
strada, la città sono i luoghi dell’azione, del
pericolo, dell’avventura, ma anche
dell’evoluzione e della conoscenza di sé) e
spazi chiusi (la casa, il castello, il convento,
le osterie oggettivano via via la
caratterizzazione sociale e morale dei
personaggi) e tra città e paese.
Simmetrie spaziali
La valenza simbolica degli spazi è evidenziata
dalla simmetria con la quale Manzoni fa
muovere i suoi personaggi all’interno di essi.
A livello di macrosequenze si può osservare
che il primo nucleo si apre nel paese e si
chiude a Milano, l’ultimo nucleo si apre a
Milano e si chiude in paese.
Il secondo nucleo ha come sfondo lo spazio
aperto della strada ed è anticipato e seguito
da due spazi chiusi, il convento e il castello.
Il tempo
Due piani temporali: quello relativo al
contesto storico e quello relativo
all’intreccio.
Arco temporale, tra il 7 novembre 1628 e
il novembre 1630.
Nella ricostruzione delle vicende
pubbliche (carestia, guerra e peste): stile e
un ritmo omogenei, dettati dalla
scrupolosa documentazione storica.
Il piano temporale dell’intreccio è scandito
da un ritmo narrativo estremamente
vario, ottenuto mediante il ricorso a
tecniche molteplici.
Il sistema dei personaggi
Italo Calvino, I promessi sposi: il
romanzo dei rapporti di forza
Intorno ai due protagonisti si muovono
due terne di personaggi secondo un preciso
schema di forze in gioco: il potere sociale,
sempre negativo, il falso potere spirituale e
dal potere spirituale vero.
Questo schema si presenta identico per due
volte nel romanzo: I parte  don Rodrigo,
don Abbondio e padre Cristoforo II parte 
l’Innominato, la monaca di Monza e il
cardinal Borromeo.
Giuseppe
Molteni, La
Signora di
Monza, 1847
Simmetrie e asimmetrie
È possibile individuare una certa somiglianza
tra i due ‘antagonisti’ che rappresentano
il potere sociale (don Rodrigo e
l’Innominato) e i due ‘aiutanti’, esponenti
del potere spirituale (padre Cristoforo e il
cardinale).
Per quanto riguarda, invece, i due
rappresentanti della ‘cattiva chiesa’, il
parallelismo è interrotto e la diversità dei
personaggi caratterizza il tono della
narrazione, che si fa commedia di carattere
in presenza di don Abbondio e dramma di
coscienza intorno alla storia di Gertrude.
Il rapporto tra Storia e intreccio
Le istanze che muovono la Storia hanno una
portata ben diversa dalle motivazioni,
apparentemente insignificanti, dei personaggi.
Tuttavia, proprio questa distanza fornisce
all’autore l’argomento più valido di critica
della Storia e segna il profondo
rinnovamento che Manzoni opera sul
genere del romanzo storico.
La soluzione finale della vicenda vede
coincidere la volontà degli umili protagonisti
con il movente dei moventi, la
Provvidenza.
La pluralità stilistica
Il punto di vista è quello di un narratore
eterodiegetico, palese e onnisciente, che
tuttavia, utilizzando soluzioni stilistiche molto
varie, adatta il registro linguistico alla
situazione o al personaggio.
Molto vario è il registro delle scene collettive
caratterizzate da una pluridiscorsività (es.,
le reazioni del paese durante la “notte degli
imbrogli” o le voci della folla durante l’assalto
ai forni).
Tecniche per la variazione dei piani narrativi
Finzione della trascrizione del
manoscritto: conferisce al testo un alone di
veridicità e, grazie all’effetto di straniamento,
permette la presa di distanza del narratore
dalla materia narrata.
Inserimento delle vicende di padre
Cristoforo, di Gertrude e dell’Innominato
come possibili romanzi autonomi, all’interno di
un intreccio di passioni ‘medie’: segna il limite
estremo delle passioni negative e positive.
Pretesto narrativo della peste, come una
lente deformante, delinea un quadro grottesco
del mondo, in cui tutto appare rovesciato.
FINE
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