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Saluti di Natale.
Amici archibugieri,
un altro anno sta volgendo al termine ed è arrivato il
momento di tirar le somme.
La domanda che molti mi pongono è la seguente:
come và la CNDA?
Posso rispondere che
da un punto di vista
“politico” il rapporto con le
federazioni nazionali, con
le quali abbiamo rapporti,
procede tranquillamente.
Tenendo
conto
delle
nuove elezioni in ambito
UITS credo che i rapporti
non potranno che essere
molto più tranquilli di
quanto avvenuto in questi
ultimi miei due mandati.
Da un punto di
vista sportivo la novità
dell'anno deve considerarsi
l'apertura verso gare in
"campi aperti" ed un campionato
Middle Range (max mt.300) che
hanno dato vita alla "Coppa Italia".
Molti si sono posti la domanda:
perché svolgere gare in campi aperti,
scomodi, con coperture approssimate,
su campi in cui i risultati sono condizionati dalle condizioni atmosferiche?
La risposta è molto semplice.
Da esperienze personali fatte in vari
anni di partecipazione a gare internazionali, non ultima Vitrolles, mi sono
reso conto, e di questa mia perplessità
ho fatto partecipe il CD, che i tiratori
italiani, abituati ai "poligoni chiusi", riscontravano molte
difficoltà in "poligoni aperti" (luce, cariche, vento e
quant'altro), sedi frequenti di competizioni internazionali.
La Coppa Italia è nata per misurare il tiratore italiano in condizioni estreme,
condizioni a cui
lo stesso non è
abituato,
ed
alle quali si
deve adattare
nel più breve
tempo possibile per poter
primeggiare.
Per
darvi
esempi pratici:
a Vitrolles sulla
distanza
dei
100 mt le rosate
erano ”larghe” in quanto le normali cariche non erano
adeguate per limitare l’influenza delle violente raffiche di
vento; lo stesso dicasi per la specialità D. Malson; ad
Hamina sulla distanza a 100 mt lo stand di tiro era
costituito da una tenda militare e si sparava da terra
senza nessun “confort”, ovvero "comodi" banconi da tiro
presenti nei T.S.N.; in Australia lo stand per le armi corte
era, a detta dei tiratori, abituati ai poligoni italiani,
inadeguato in quanto il mirino era alla "luce" ed alle
intemperie. Se volessi potrei anche continuare con vari
esempi, ma credo che questo basti per capire l'importanza
di una serie di gare fuori dai "poligoni chiusi".
Se poi per alcuni andare a fare una gara
internazionale significhi fare la "scampagnata fuori porta"
indossando la maglia della nazionale, questo è un altro
discorso.
Solo per questo motivo nasce un
campionato, aperto a tutti i tiratori iscritti
alla CNDA, dove i partecipanti possono
cimentarsi sia con l’amato bersaglio, sia
con difficoltà oggettive che possono
influenzare pesantemente il risultato.
Ribadisco ancora che lo scopo è quello
di preparare i nostri tiratori ad affrontare
con successo (si spera) qualsiasi difficoltà.
Per agevolare i tiratori, quest'anno la
CNDA ha organizzato sia gare di
Campionato CNDA/UITS che di Coppa
Italia in maniera tale che tutti potessero
partecipare percorrendo distanze accettabili visti gli attuali costi dei carburanti.
Solo il nord-ovest
purtroppo è per ora svantaggiato, ma i tiratori di queste
zone hanno sempre dimostrato
attaccamento alla CNDA ed
alla nostra attività con massicce
presenze alle gare.
Spero che tra poco
riusciremo, anche con il loro
aiuto, a trovare una soluzione
a questo problema.
Colgo l’occasione per
porgere a voi tutti ed alle
vostre famiglie, anche a
nome del Consiglio Direttivo,
i migliori auguri per le
imminenti feste natalizie ed
un anno ricco di successi.
Il Presidente CNDA
Giovanni Gentile
Per chi volesse inviare materiale da pubblicare
(articoli, foto, disegni, ecc...) può scrivere, telefonare
oppure inviare una e-mail alla redazione:
Avancarica
Magazine
c/o X.mas srl
Viale della Lirica 61 - 48124 Ravenna
cell. 328.8290263
fax 0544.271417
e-mail: [email protected]
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A volte…meglio soli
di F. Fabbri
Giancarlo Moro, unico italiano in gara, vince il Gran Premio
di Tattendorf, (Austria) di tiro a volo.
Quando le cose belle nascono dall’amicizia. E’ quello che
è successo a Giancarlo Moro, iscrittosi al GP di Tattendorf, gara
di tiro a volo ad avancarica organizzata il 3 novembre
dall’Hubertusrunde e riservata ai tiravolisti austriaci e amici, sulla
distanza di 50 piattelli nella specialità “Lorenzoni”.
E come amico ed unico italiano in pedana, si è preso la
doppia soddisfazione di vincere 2 medaglie d’oro, nella gara
individuale, Giancarlo Moro ha vinto con 41 piattelli (23+18) mentre
nella classifica a squadre, inserito con gli esclusi dalla squadra di
Langau (Walter Wurm, Bert Kienast) ha vinto con 114 piattelli.
Com’è tradizione d’oltralpe, trattandosi di una gara tra
amici, la parte più importante è stata l’ospitalità ed i festeggiamenti
serali nella Schutzenhaus dell’Hubertusrunde di Tattendorf con
maialino allo spiedo e adeguate forniture di birra e vino che hanno
stemperato il naturale imbarazzo di Giancarlo, unico “forestiero” e
per di più vincitore di entrambe le classifiche.
Grande anche in questo!
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Finalmente…è festa!
di M.Elena Olante e F. Fabbri
Se all’improvvisazione tutto si può perdonare, anche l’approssimazione che segna le cose fatte
all’ultimo momento, è ben diverso per una cosa nata da un’idea precisa e maturata negli anni, quando
finalmente questa cosa va in porto sono tanti i dubbi che affiorano, e le difficoltà che di volta in volta si
presentano. Anche la prima festa nazionale della CNDA non è sfuggita a questa regola, la parte più
difficile è stata la data, trovare un varco nel calendario CNDA è stata un’impresa, la cosa più logica è
sembrata la concomitanza col “Trofeo delle Ceramiche” di Faenza anche per la sede, abbastanza baricentrica
e non è poco con questi chiari di luna. Un’altra incognita era rappresentata dal numero di partecipanti, alla
fine la risposta è andata oltre le previsioni, una sessantina i presenti tra soci e famigliari. Tra le certezze
della serata la tavola, la convivialità romagnola, la musica e la voce di Giulia, i premi messi in palio col
ricavato destinato all’aiuto ai terremotati dell’Emilia, la generosità della ditta Chiappa e delle ceramiste
faentine Maria Elena Boschi, Roberta Padovani e Azzurra Ciani, l’impegno della compagnia LARC, dei soci
del TSN Faenza e del TSN Forlì.
Tanta era la carne al fuoco che non si è riusciti a portare a termine tutto il programma, complice
anche la partenza ritardata causata dal ritardo del presidente, reduce da un Consiglio Direttivo dell’ultima
ora. Durante la serata, tra una portata e l’altra si sono alternate le estrazioni della lotteria, le premiazioni dei
vincitori del campionato italiano e le premiazioni dei vincitori della Coppa Italia 2011/12, il tutto a scapito
delle premiazioni del campionato italiano a squadre, dolorosamente rimandate ancora ad altra data. Nel
discorso di benvenuto ai partecipanti il presidente nazionale della CNDA ha sottolineato l’importanza di
questa festa, organizzata per rinsaldare lo spirito d’appartenenza alla famiglia dell’avancarica, non per
nulla il nome scelto per la festa era: “per il piacere di stare insieme”.
Una Consociazione come la CNDA trae la sua forza, non solo dai risultati sportivi ma anche e
principalmente dall’unione e dalla coesione degli iscritti, fieri e orgogliosi di farne parte contribuendone alla
crescita e al prestigio. Nel discorso iniziale il presidente Gentile non ha mancato di stigmatizzare l’assenza
di alcune compagnie e di alcuni tiratori che, pur distanti poche decine di chilometri hanno scelto di
partecipare a gare al di fuori del circuito ufficiale CNDA e ben più distanti, preferendo un piatto di “crauti”
al “piacere di stare insieme”, in questo caso non si può certo parlare di “spirito d’appartenenza” o di amore
per la CNDA. Per la cronaca il primo premio della lotteria, un fucile “Sharp cal.45/70” preparato per le gare
di Long Range, offerto dalla ditta Chiappa è stato vinto da Luciano Mancini, lasciamo ai lettori i personali
commenti sul “fortunato” vincitore.
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UN MARIO... DA RECORD!
Nella nona gara di campionato 2011/12 a
Santarcangelo di Romagna, il portacolori
del CUS Roma, Mario Chiappori,
ha eguagliato il record italiano
nella specialità Cominazzo R,
con 96/100 punti.
Complimenti Mario!
Ufficio stampa C.N.D.A.
Un po di C.N.D.A. agli ASSOLUTI
Nelle finali dei campionati italiani assoluti di
tiro a segno a Milano, un po di C.N.D.A. sul
podio, grazie al titolo italiano Master di PGC
conquistato da Stefano Caruso, Alberto Lucchini
e Stefano Contessa.
Ufficio stampa C.N.D.A.
U.N.V.S. ed avancarica.
Ufficio stampa C.N.D.A.
Nell’annuale festa della sezione U.N.V.S. di Faenza è stata particolarmente applaudita l’avancarica,
rappresentata dai tesserati del TSN Faenza e della compagnia LARC. Nel corso del pranzo,
presente il presidente nazionale dell’UNVS, avvocato Gian Paolo Bertoni, è stato ufficializzata
l’assegnazione alla sezione di Faenza dell’organizzazione del 6° Campionato Italiano U.N.V.S.
d’avancarica.
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Avancarica
sarda
al rush finale
Ufficio stampa C.N.D.A.
A 2 gare dal termine del
campionato regionale sardo
sono già state emesse 2
“sentenze”.
Vittorio Serra si è aggiudicato
il titolo regionale nella specialità
Fucile avancarica a 100 metri
ed Antonello Valentini ha
conquistato il titolo nella
Pistola monocolpo a 25 metri.
Restano 4 i titoli
regionali ancora da assegnare,
Fucile avancarica a 50 metri
Fucile retrocarica a 100 metri
Revolver avancarica
e retrocarica a 25 metri.
pagina 8
Agna, un altro passo
verso il “long range”
Ufficio Stampa CNDA
Dopo le prime prove estemporanee e tanto “fai da te”, il “long range” entra nel vivo.
Nel programma della prima prova di Coppa Italia, disputata al campo di tiro “Le tre Piume” di
Agna il 29 e 30 settembre, è stata inserita la prima seduta teorico-pratica dell’avviamento alla pratica
del “long range”, grazie alla disponibilità dell’amico Giorgio Cavicchi. Una decina i partecipanti,
attratti da questa disciplina molto praticata oltre confine e
fortemente voluta da CNDA. Tanti gli argomenti trattati, dalla
balistica alla conoscenza delle armi, dal calcolo del vento al
munizionamento. La complessità e la particolarità di questa
disciplina non potevano certo essere evase in una sola seduta
ed altre ne seguiranno a breve, per questo, a beneficio di
tutti quelli che vorranno a conoscerla è stato pubblicato sul
nostro sito web, cnda.it, un testo molto esauriente curato da
Giorgio Cavicchi.
pagina 9
Ivo Angelini, buon lavoro.
di Francesco Fabbri
Premetto che questo è solo
un arrivederci, caro Ivo, arrivederci e buon lavoro nel tuo nuovo
incarico di Consigliere Nazionale
dell’UITS. Mi sarebbe piaciuto
titolare, “un po’ d’avancarica ai
vertici dell’UITS”, ma probabilmente avrei toccato qualche
nervo “sensibile” e perciò mi
astengo. Per i pochi che non lo
conoscono, Ivo è il presidente del
TSN di Ravenna, o per meglio dire,
era, per incompatibilità col nuovo
incarico di consigliere federale.
Nelle recenti elezioni di Mestre è
stato l’ultimo degli eletti, ma col
vanto e la consapevolezza di aver
corso con le proprie forze e con
l’appoggio dei presidenti amici, i numeri parlano da soli, senza aiuti caduti dall’alto.
Caro Ivo, arrivederci perché personalmente ti considero una preziosa risorsa per l’avancarica
italiana e per la CNDA, preziosa come uomo e come dirigente, quindi, considerati in prestito all’UITS dove
avrai certamente modo di farti apprezzare. Avremo finalmente la certezza di trovare in un interlocutore
che trae dal dialogo e dal buon senso la propria forza al posto di chi sin’ora ha praticato solo la strada
della contrapposizione e dell’astio. Tralascio la parte sportiva perché dovrei ricordare che sei Campione
Italiano UNVS d’avancarica e che la squadra di Ravenna, da te guidata, ha soffiato il titolo italiano proprio alla squadra di Faenza, e questo non va bene!
Per tutte le altre news,
classifiche e varie,
collegati al sito
www.cnda.it
TSN RAveNNA e
AvANCARiCA RAveNNATe
Ufficio stampa CNDA
Grandi applausi per la
compagnia Avancarica
Ravennate nel corso della
tradizionale festa del Tiro a
Segno ravennate. Sono stati
ricordati i risultati più importanti
conseguiti nella stagione
agonistica appena conclusa,
dal titolo italiano UNVS
d’avancarica di Ivo Angelini
al titolo a squadre UNVS della
compagnia A.R. alla
vittoria a squadre nel Trofeo
del Centocinquatenario
e altri successi individuali.
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Giffoni Valle Piana, dal
cinema all’avancarica.
Ufficio Stampa CNDA
Giffoni Valle Piana è famosa in tutto il mondo per il Festival Internazionale del
cinema per ragazzi ma, grazie all’inaugurazione del nuovo campo di tiro, gestito dalla
“shooting range” del presidente Giovanni Ciccarone, entrerà a pieno titolo nel mondo
del tiro a segno e tiro a volo e, grazie alla CNDA, entrerà a far parte del mondo
internazionale dell’avancarica.
All’inaugurazione del campo di tiro più grande del sud era presente il presidente
nazionale della CNDA, Giovanni Gentile, ed è proprio Gentile che ha avanzato la
proposta di organizzare al campo di Giffoni una gara internazionale come prova
per disputarvi il Campionato Mondiale MLAIC del 2016 che, come sapete, è stato
ufficialmente assegnato all’Italia.
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pagina 12
150 anni di
avancarica
L’arma antica
nel tiro a segno
8 dicembre 2012 - 24 febbraio 2013
Evento inserito nella XIII edizione
della Settimana di Maria Luigia
MUSEO GLAUCO LOMBARDI - PALAZZO DI RISERVA
Strada Garibaldi, 15 - 43121 PARMA (Italy)
La Società Parmense del Tiro ad Avancarica - S.P.T.A., ospite
del Museo Glauco Lombardi nelle nuove sale espositive, con l’aiuto
dei soci e il sostegno della Consociazione Nazionale Degli Archibugieri,
presenta l’evento 150 anni di avancarica. Vengono esposti oltre 250 oggetti del
mondo dell’avancarica (tiro a segno con armi antiche), pistole e fucili storici che sono
parte di collezioni e proprietà di tiratori agonisti.
La mostra raccoglie numerose testimonianze sulle tecnologie e sulla produzione
artistica europea di armi dal XIX al XX secolo usate prevalentemente per il tiro a segno.
Attraverso i numerosi oggetti, per la prima volta insieme (alcuni dei quali mai presentati
al pubblico), è possibile ripercorrere la storia dell’avancarica.
Questa rassegna si prefigge di far conoscere, attraverso l’esposizione di armi antiche
e oggetti attinenti (fiaschette per la carica delle armi, fondipalle, etc.) questo sport
particolare così poco conosciuto e praticato in Italia.
Oltre alle armi saranno esposti trofei, premi, bersagli particolari e curiosità.
Perché …“ad Avancarica” ?
Si definiscono ad avancarica tutte le armi nelle quali il proiettile viene inserito dalla cima della canna (vivo
di volata). Ne sono un esempio gli archibugi, i moschetti e
in genere i fucili, i cannoni e le pistole fino all'800.
Le prime armi da fuoco a miccia nascono nella seconda
metà del XIV secolo, da un'applicazione dell'uso della
polvere pirica o polvere da sparo che la tradizione vuole
arrivare dalla Cina. Le armi consistono in un tubo di ferro
con una parziale copertura in legno per proteggere le mani
del tiratore. L'accensione della polvere avviene tramite
una miccia di canapa. Questo sistema è piuttosto primitivo
ed è inficiato dalle avverse condizioni atmosferiche che
compromettono il funzionamento della miccia.
Nei secoli successivi, oltre al miglioramento delle
tecniche metallurgiche per ottenere composti ferrosi più
leggeri e resistenti, si sviluppano sistemi più sofisticati per
l'innesco della polvere: dal sistema a ruota, che avrà breve
vita, si passerà successivamente alle armi a pietra focaia,
dove una scheggia di selce sapientemente sagomata, a
seguito dell'abbattimento del cane produce una serie di
scintille che innescano l'accensione della polvere, e quindi, nell'ultima fase prima dell'avvento delle armi a
retrocarica, si avranno le armi dette a percussione dove una capsula di materiale esplodente (fulminato di
mercurio) verrà posata sul luminello in contatto con il focone (camera di scoppio) della canna. Il cane dell'arma,
percuotendo la capsula, causerà la fiammata che andrà ad accendere la polvere all'interno della canna.
Nel 1835 l'americano Samuel Colt brevetterà per primo un sistema a rotazione per pistola che permetterà
alle armi ad avancarica di disporre fino a sei colpi per volta, mentre in precedenza i colpi venivano caricati e
sparati uno alla volta.
Successivamente, l'inserimento della capsula di innesco direttamente nella cartuccia, prima con i sistemi
ad ago tipo Dreyse e poi con le cartucce metalliche a percussione anulare e a percussione centrale, decretarono
la fine delle armi ad avancarica per uso bellico.
Sistema accensione della polvere nera
Le armi ad avancarica sono il primo esempio di armi da fuoco e il sistema di accensione può essere
sostanzialmente di quattro tipi.
pagina 13
Miccia
Il meccanismo di accensione, a differenza dei sistemi
successivi, richiede necessariamente che la miccia (normalmente di canapa arrotolata) sia già accesa. Il bacinetto posto
all'apertura esterna del focone viene riempito di polvere. La
miccia viene agganciata al cane, che altro non è che una
specie di morsetto con un perno che lo vincola alla calciatura.
Tirando con il dito la parte inferiore del cane questo ruota
verso il basso portando l'estremità accesa della miccia a
contatto della polvere del bacinetto.
Ruota
Si tratta sostanzialmente di una evoluzione del sistema
a miccia: anziché utilizzare un semplice sistema a perno
azionato dalla forza del dito del tiratore, si carica un congegno
a molla che, all'atto della pressione sul grilletto, rilascia tutta
la propria energia sulla pirite,creando le scintille, garantendo
una migliore accensione della polvere.
Fiasche per caricamento della polvere da sparo (XIX sec.)
Pietra
Questo sistema è il primo che non prevede parti da
accendere prima dell'uso. Il cane somiglia sempre di più ad
un morsetto, ma trattiene un pezzo di selce (pietra focaia).
Premendo il grilletto il cane si abbatte sull'acciarino (martellina)
che si apre lasciando cadere le scintille così prodotte dentro il
bacinetto ed accendendo la polvere.
Percussione
La scoperta delle proprietà detonanti del fulminato di
mercurio e del clorato di potassio consentono la creazione di
capsule esplosive con cui sostituire la pietra focaia. Il bacinetto
viene modificato da un camino del focone (luminello) su cui la
capsula viene inserita. Il cane non è nient'altro che un martello
percussore che si abbatte sulla capsula determinandone l'esplosione e la conseguente accensione della polvere da sparo.
Pistole ad avancarica per uso tiro a segno (XIX sec.)
Appuntamenti con la storia
Pare che in Italia la prima gara di cui sia rimasta documentazione certa sia un “Tiro con lo schioppo”
organizzata nel 1427 ma la prima Società di Tiro a Segno, voluta da re Carlo Alberto, viene costituita
ufficialmente a Torino in data 26 giugno 1837 e la possiamo considerare la più antica d’Italia.
A Parma la Società del Tiro a Segno viene inaugurata
ufficialmente nel marzo 1862 da Giuseppe Garibaldi con un
colpo di fucile (… non centra perfettamente il bersaglio ma ottiene
comunque un buon punteggio!).
Nel tiro a segno con armi ad avancarica si spara per
colpire un bersaglio di carta o di legno dipinto posto a diversa
distanza a secondo dell’arma utilizzata: 25 metri per le pistole e
revolver, 50/100 metri per i fucili.
Sono state mantenute, ad eccezione della “ruota”, le stesse
specialità all’origine dell’avancarica, ossia “a miccia”, “a pietra”,
“a percussione”, sia per armi originali, sia per le repliche. A
partire dagli ultimi decenni del XX secolo il tiro ad avancarica ha
conosciuto una nuova giovinezza: grazie all'impegno di alcuni
appassionati, preziosi reperti storici sono stati rimessi in linea di tiro.
Boccali da birra commemorativi di gare tiro a segno (XIX sec.)
Associazioni
Facendo riferimento ai vari impianti di tiro a segno sul territorio sono nate, in oltre trenta località d’Italia,
parecchie asso- ciazioni di appassionati di tiro ad avancarica; queste si riconoscono, in Italia, nella Consociazione
Nazionale Degli Archibugieri (CNDA) e, a livello internazionale, nel Muzzle Loaders Associations International
Committee (MLAIC) che organizza o coordina gli eventi internazionali e stabilisce le norme e i regolamenti.
A Parma, la Società Parmense del Tiro ad Avancarica, fondata nel 1986, partecipa con i suoi tiratori al Campionato
Italiano e gareggia, grazie ad alcuni suoi tiratori, al Campionato Europeo e Mondiale con lusinghieri successi.
MUSEO GLAUCO LOMBARDI
ORARI di APERTURA:da martedì a sabato ore 9,30 - 15,30 - domenica e festivi ore 9,00 - 18,30
tel. 0521 233727
- INGRESSO LIBERO -
pagina 14
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riceviamo e pubblichiamo
“Complimenti davvero
per il calendario gare
C.N.D.A. 2012 - 2013... da
metà novembre si riprende
a metà marzo!
Lo avrete fatto sicuramente per farci passare
l'inverno in letargo e vista
l'età media dei partecipanti,
può essere anche corretto
non esporli al freddo.
Peccato che piano
piano il gruppo inevitabilmente si assottiglierà. Sarà
sempre più difficile che
entrino nuovi partecipanti
perché ci sono sempre
meno motivi per farlo.
Arrivare ad essere in pochi
... è stata questa la vostra
principale preoccupazione
in questi ultimi 2 o 3 anni ?
Alessandro Colotto - iscritto
alla C.N.D.A.
Risponde F. Fabbri
Caro Alessandro, mi
sembra che il calendario sia
comunque fitto, 14 gare di
campionato e 7 di Coppa Italia
non sono poche.
Se la memoria non mi
inganna non ricordo gare di
campionato d'avancarica in
dicembre o gennaio, tranne un
“flop” a Cerea per una gara
fuori tempo fortemente voluta
da UITS, si riprende già il 23
febbraio.
Comunque la risposta
alla tua osservazione la darà
C.N.D.A. la mia è solo una nota
a margine.
Cordialmente,
Francesco Fabbri
E qui si chiude
come addetto stampa della
E qui si chiude la mia avventura ncarica Magazine”, organo
ta “Ava
CNDA e responsabile della rivis
nostra vetrina verso il mondo.
ufficiale della Consociazione, la
Magazine, quella che si sta
Cari amici e lettori di Avancarica , sicuramente impegnativa
erienza
chiudendo è stata una bella esp di questa opportunità non posso
e
te
man
sias
entu
nte
ame
cert
ma
ttivo della CNDA per la fiducia
che ringraziare il Consiglio Direavermi dato l’opportunità di fare
per
e
fa
i
accordatami quattro ann
gratifica e mi piace, scrivere.
la cosa che maggiormente mi Avancarica Magazine (anche se
L’organo ufficiale della CNDA, continua a chiamarlo “giornalino”,
qualcuno ai piani alti della CNDA ti!) è la finestra aperta verso il
ma ogni pianta da i propri frut è attraverso questa finestra che
mondo esterno all’avancarica ed ica, ci conosce e ci apprezza,
questo mondo ci guarda, ci giud
cchio dell’anima” della CNDA,
Avancarica Magazine è “lo spe bile poter lavorare con serenità,
nsa
spe
e proprio per questo è indi
stato attuale delle cose.
cosa non più possibile alloper la sua particolare delicatezza
L’incarico di addetto stampa
la dirigenza, con trasparenza e
richiede una completa sintonia con ndo anche una sola di queste
lealtà da entrambe le parti e qua
farsi da parte per non perdere la
condizioni viene meno, è meglio
propria credibilità.
tralascio, quello che mi ha
Oltre ai motivi personali che
sione di buona parte della
divi
con
convinto a dire basta è la non
sti ultimi tempi, chiusa e sorda alle
linea adottata dalla CNDA in que personale di una insofferenza da
one
sazi
a
istanze della base, e la sen
confronti. Tanto è stato fatto nellin
parte della presidenza nei miei
ne,
buo
o
men
e
buone e altr
CNDA in questi anni, tante cosemai creduto e non credo tutt’ora
ho
non
e
altr
in
uto,
cred
ho
tante
tinuare a dipingerle e raccontarle
e per questo non mi sento di con
.
itivo
in modo forzatamente pos
Magazine in questi anni,
Ringrazio chi ha letto Avancaricatri apprezzamenti, mi scuso
i vos
ringrazio per la vostra stima e percoli e con chi si è a volte sentito
arti
i
mie
i
ito
grad
ha
non
con chi
e trasparenza nei confronti della
“tirato in ballo”, ma la mia lealtà rica sono state totali e assolute.
nca
’ava
CNDA e di tutti gli amici dell
sincero a Giovanni Zauli
Un ringraziamento doveroso e
itrice X.mas, senza la loro
e Giuseppe Santino dell’ed grado di portare avanti questo
in
professionalità non sarei stato
delicato e prestigioso incarico.
urio di buon lavoro a chi
Un caro saluto a tutti e un aug
prenderà il mio posto.
Francesco Fabbri
Per tutte le altre
news, classifiche e varie
collegati al sito
www.cnda.it
pagina 15
UNA CASSETTA CONTENENTE UNA
COPPIA DI PISTOLE COSTRUITE
DA GASTINNE_RENETTE
ARMAIOLO DELL’IMPERATORE
di Gualtiero Fabbri (e G.C)
Ne “L’Art du Duel” di Adolphe
Tavernier, edizione C.Marpon et
Flammarion 26, rue de Racine, pres
l’Odeon, in prefazione l’autore così si
esprime: “ Je dédie cet Essai sur le
Duel Pratique qui n’a d’autre ambition
que de chercher à étre utile à ceux
qu’une affaire d’honneur oblie à aller
sur
le
Terrain,
soit
comme
Combattants, soit comme Témoins”.
(Dedico questo saggio sul Duello
Pratico che non ha altra ambizione se
non quella di cercare di essere utile a
coloro che una questione d’onore li
obbliga a recarsi sul Terreno, sia come
Combattenti, sia come Testimoni).
Si tratta in sostanza del testo
che regolava la pratica del duello, sul
tipo del nostro “Codice Cavalleresco
Italiano” di Jacopo Gelli, manuale Hoepli.
Ora, quando il Tavernier passa a
trattare del duello con la pistola, dopo
avere manifestato apertamente la sua
antipatia rispetto alla più nobile scherma,
dichiara: “Alors que pour devenir
d’une jolie force en escrime, avec des
dispositions, de nombreuses années
sont necessaries, il vous sera possible, après quelque mois d’exercice
quotidian chez Gastinne-Renette,
d’atteindre à une force très suffisante
pour ètre proclamè tireur de pistolet
redutable” (mentre per
conseguire una certa
abilità nella scherma,
avendone disposizione,
sono necessari numerosi
anni, vi sarà possibile,
dopo qualche mese di
esercizio
quotidiano
presso Gastinne Renette,
il raggiungimento di
un’efficacia più che
sufficiente da essere
proclamati formidabili
tiratori di pistola).
(prosegue nelle pagine successive)
pagina 16
È evidente da questa
citazione la reputazione
che questo armaiolo
godeva
già
nella
seconda metà del XIX
secolo, non solo come
tale, ma anche come
istruttore al tiro. La
sua produzione di fucili
e pistole da tiro, da
duello, da esposizione
in fiere internazionali o
come dono di rappresentanza per i Potenti
dell’epoca, giustifica la
grande fama di cui è
ancora oggi depositario.
La ragione di questa
premessa deriva dal
desiderio di illustrare
una cassetta contenente una coppia di
pistole a percussione,
firmate per l’appunto da Gastinne-Renette, operante negli anni 1850-90, con sede a
PARIS, 1 Rond-point des Champs-Elysées.
È difficile in generale distinguere le pistole da duello da quelle da tiro, infatti, ogni
Nazione aveva particolari regole, per esempio quasi tutte non ammettevano la rigatura
della canna, altre non accettavano il salvadito provvisto di appendice, ma possiamo
riassumere le caratteristiche di una pistola da duello come segue:
Mirino fisso, mancanza della regolazione dello scatto, canna sprovvista
di rigatura, mancanza di zone lucide
che potrebbero abbagliare l’avversario.
Le pistole erano inoltre fornite in
coppia, con uguali caratteristiche e
dovevano essere rigorosamente sconosciute ai duellanti. Solo in casi eccezionali, ammessi dai padrini per motivi
estremamente validi e documentati nel
verbale dello scontro obbligatoriamente
redatto dagli stessi, un duellante poteva
usufruire delle sue pistole. In questo
caso all’altro spettava per primo la
scelta della pistola.
I due testi citati possono certamente soddisfare le domande di chi
volesse approfondire l’argomento.
Gli Inglesi, sono certamente i
primi, tra il 1770 e il 1780, a definire la
tipologia delle pistole da duello.
Famoso per tutti l’armaiolo Robert
Wogdon di Haymarket, Londra.
Verso il 1800 le pistole da duello
inglesi diventano estremamente specializzate: canne a sezione esterna
pagina 17
ottagonale, non più, come prima, la regolazione dello scatto, niente rigatura delle
canne, considerata antisportiva per la precisione che conferiva alle pistole, ma introducendo l’appendice al salvadito
e i calci saw handled (a manico
di sega) che dando maggior
rigidità e rendendole quasi una
estensione del braccio del duellante, andrebbero, a rigor di
logica, anch’esse considerate
antisportive.
L’avvento della percussione
non modificò più di tanto le
pistole da duello inglesi che,
però, non furono più prodotte
dopo il 1840 La pratica del duello
continuò, specialmente tra gli
ufficiali, ancora per qualche
anno per cessare a seguito di
un “amendment of the Articles
of War del 1844”.
La Francia è il Paese che ha
prodotto pistole da duello con
caratteristiche nazionali. Anche
altre Nazioni hanno prodotto
pistole che, anche se possibili di
utilizzo nei duelli, vanno classificate come armi da tiro.
In ogni caso, tutte le pistole
da duello sono di alta qualità e
contenute a coppia in apposita
cassetta completa di tutti gli
accessori.
Alla luce di quanto noto,
noi possiamo tranquillamente
definire “da tiro” la coppia di
pistole in questione, augurandoci che mai siano state usate
per altri scopi, se non
quello di partecipare a
gare di tiro a bersaglio.
Le pistole in
questione hanno le
seguenti caratteristiche.
Lunghezza totale
mm.420.
Calibro mm.11,2.
Canna ottagonale
rigata di lunghezza
mm.270.
Mirino regolabile su
slitta a coda di rondine.
(prosegue nella pagina successiva)
pagina 18
Alzo regolabile tramite
apposita vite micrometrica.
Acciarino a molla avanti con
tacca di mezzo cane.
La cassa non ha la sede
per le bacchette.
Salvadito provvisto di
appendice.
Gli
accessori
composti da:
sono
Una pinza fondipalle
completa di taglia materozze.
Un dosatore per la polvere.
Un cacciavite.
Uno svita luminelli.
Due bacchette per il
caricamento e la pulizia.
Una scatola di legno per le
pezzuole per avvolgere le
palle.
Una scatola di legno per le
capsule di accensione.
Un mazzuolo di legno per
forzare la palla nella canna
Le parti metalliche sono
brunite.
Il tutto è contenuto in
una cassetta in noce nella
quale sono ricavate le sedi
riproducenti perfettamente
le forme degli oggetti da
contenere, conformemente
alla moda francese.
pagina 19
TROFEO delle CERAMICHE
un trofeo in... salita
La decima edizione del
Trofeo delle Ceramiche, al traguardo,
ma… col fiato grosso.
Purtroppo è un’amara realtà.
La situazione economica attuale frena
gli spostamenti e comprime le spese
non indispensabili e questo va a scapito anche delle gare e manifestazioni
sportive in genere.
Anche il mondo dell’avancarica non è esente da questo problema,
se le gare di campionato, bene o male
reggono, a farne le spese sono soprattutto i trofei. Specialmente quelli dal
montepremi “importante”, come il
Trofeo delle Ceramiche di Faenza
organizzato dalla compagnia LARC in
collaborazione col TSN Faenza.
La scelta fatta dalla compagnia di premiare con ceramiche artistiche e non da “premiazione” è stata
portata avanti con coerenza anche in
questa edizione, ma i numeri sono
impietosi, 72 prestazioni a fronte di
un montepremi di circa 800/900 euro
per 21 pezzi in palio la dicono lunga
sullo sforzo sostenuto dalla compagnia
e per questo ancora più meritoria.
Per ricordare la prima festa
della C.N.D.A., organizzata in concomitanza col decennale del trofeo,
la C.N.D.A. ha messo in palio una
“festsheibe” realizzata dall’artista
Valentina Poggiali. A contendersela i
vincitori delle gare di Pistola, sfida
vinta da Antonio Ferrerio di Somma
Lombardo.
I vincitori delle specialità
premiati con le ceramiche artistiche della
bottega Roberta Padovani sono stati:
Leonardo Nicoli compagnia AV
specialità Vetterli e Lamarmora
Dario Cortini compagnia AR
specialit Kuchenreuter
Stefano Caruso compagnia GTA
specialit Mariette
Antonio Ferrerio compagnia 3L
specialit D. Malson
Walter Olante compagnia 3L
specialit Miniè/Witworth
Andrea Mariotti compagnia STETA
specialit Lorenzoni.
di Francesco Fabbri
pagina 20
La nascita degli A.P.
ed i primi anni del tiro ad avancarica in italia
di Giorgio Sifletto
Eravamo a metà degli Anni Sessanta. In quel periodo un buon numero di
collezionisti di armi d'epoca faceva capo all'Accademia di San Marciano per le Armi
Antiche, associazione con sede a Torino.
In questo contesto alcuni appassionati
decisero di costituire una sezione dedicata al
tiro ad avancarica ispirandosi a precedenti
storici, il gruppo prese il nome di Archibusiè 'd
Piemont, (Archibugieri di Piemonte) e con l'aiuto
dell'allora vicepresidente del TSN ai Torino,
Audino, questa nuova e strana specialità riuscì a
inserirsi nel locale poligono. Il 22 gennaio 1967
venne perciò organizzata la prima gara.
Asti 1975
Non molti i competitori, una dozzina, e le
specialità erano al momento solo tre: fucili a
pietra focaia, a luminello a canna liscia e a
luminello a canna rigata. Tra le armi in linea si
poteva contare su qualche pezzo interessante e
raro: moschettone da Cacciatori a Cavallo del
Regno Italico Mod. Anno 9 (dell'arsenale di
Brescia), un fucile da Fanteria Piemontese 1782,
una carabina Bernerstuzen 1842 ed una perfetta
carabina Lamarmora Mod. 44.
Madrid
I punteggi, alla luce attuale, furono
molto modesti: nei fucili a pietra, primo
Sterrantino con 36 punti e secondo Morre con
32; Nei fucili a percussione a canna liscia,
primo Gibbone con 62 e secondo Nebbia con
58; In quelli a percussione con canna rigata,
primo Colanzi con 70, e secondi ex-equo
Vergnano e Torello con 37 punti.
La rivista di settore Tac, (fascicolo del
marzo 1967), dedicò ben tre pagine all'avvenimento, con dovizia di dettagli tecnici, come si
confaceva, sottolineando che si era aperta una
nuova era: la nascita del tiro ad avancarica in
Italia.
Nei mesi seguenti furono organizzate un
paio di altre competizioni, che dovevano servire
per attrarre nuovi adepti oltre che stimolare il
livello qualitativo.
Si ebbe così la presenza del primo tiratore
"straniero", il lombardo Gianfranco Simone.
Pietro Vergnano, che si era addossata la
responsabilità orgarizzativa della nuova attività,
con la collaborazione di Francesco Sterrantino,
grazie ai frequenti viaggi in Francia ed in
Inghilterra aveva potuto stringere i primi legami
con i veri "esperti", gli inglesi della Muzzle
Loading Association of Great Britain nata nel
1952 riunendo club locali attivi fin dall'anteguerra
e gli Arquebusiers de France nati ufficialmente
nel 1962, ma composti da tiratori già veterani.
Novi Ligure 1978
pagina 21
Fu per primo con i francesi che si tenne il
confronto. La trasferta di una decina di tiratori
torinesi ebbe luogo a Lione il 7 e 8 ottobre dello,
stesso anno e se i risultati furono inevitabilmente
inferiori a quelli degli avversari, l'esperienza fu
utile per imparare, per capire trucchi e segreti e
per dare entusiasmo.
E fu in effetti così che il match di ritorno,
avvenuto a Torino dal 25 al 27 ottobre 1968, oltre
ad assumere un aspetto di un certo livello con
presenza della televisione italiana, visite ed incontri
ufficiali, vide anche il nostro team competere
egregiamente, aggiudicandosi la specialità a
pietra focaia sia nell'individuale che a squadre e
ottenere dei punteggi competitivi nei "luminello
rigati".
La febbre dell’orgoglio fu non poco
stimolata dall'organo ufficiale degli Arquebusiers il quale scrisse: “i
progressi della squadra italiana sono rapidi (Vergnano 84, Audino
77, Sterrantino 71) e bisognerà tener seriamente conto di loro nei
prossimi incontri”. Ma la strada per portare i nostri colori ai vertici
delle classifiche sarebbe stata ancora lunga.
Torino 1967
Gli anni che seguirono videro gli Archibusiè 'd Piemont
impegnati nella miglior messa a punto della combinata arma-munizionamento uomo, tenendo presente che la specialità era nata da
collezionisti divenuti tiratori, passo più difficile del reciproco per
l'ottenimento di punteggi elevati. In altri poligoni dell'Italia
settentrionale intanto comparivano i primi sporadici tiratori di
polvere nera, ma non ancora riuniti in club.
Il campo dell'avancarica aveva nel frattempo raggiunto una
diffusione europea di tutto riguardo e i francesi furono i primi,
anche per la loro posizione geografica centrale, a patrocinare un
vero incontro internazionale. Il 19 ed il 20 giugno 1971, a Vaudoyen-Brie, poco lontano da Parigi, in un piccolo poligono privato, si
diedero convegno 16 tiratori provenienti da Inghilterra, Germania,
Spagna, Francia, Italia e Stati Uniti.
I tre italiani presenti (i soliti noti) portarono a casa un terzo
posto a squadre nei fucili rigati, ma la cosa importante fu la
nascita del Comitato Internazionale delle
Associazioni di Tiro ad Avancarica (M.L.A.I.C.).
Torino 1987
Finalità fondamentali di questo organo
erano la formulazione, indispensabile, di un
regolamento comune e l'organizzazione di un
campionato mondiale.
Presidente venne eletto il francese
Landry e segretario generale fu nominato Paul
Marchand.
La posizione di delegato italiano venne
assunta da Vergnano, come sempre assistito da
Sterrantino.
Con il 1972 nacquero finalmente nuovi
gruppi quali l'alessandrino Liberi Archibugieri di
Marengo e la Società Lombardo Veneta del Tiro
ad Avancarica, che si sviluppò grazie all'azione di
Enrico Arrigoni, oplologo di chiara fama, da Egidio
Cattaneo, tiratore già presente da anni nelle
fila degli Archibusie' 'd Piemont e da Enrico
Tettamanti.
Valance 1978
pagina 22
Utilizzo di olii fatti in casa
By Circius (Sandro Circi)
ò essere
quella di maggior pregio e pu
La finitura dei calci ad olio è
rciali o
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le senza ricorrere a prodotti
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o motivo,
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l'uso solo per lavori di pregio
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presenza di calci di acero, pro
in precedenza.
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dell'olio, si consiglia caldament
un fornello
- Fase 1
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Con un tampone di ovatta avv
ora calda.
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non assorbe più la soluzione
Continuare fino a che il legno
e secco,
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a riposo in luogo caldo, are
A questo punto porre il calcio
be essere ben
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asciutto ed ossidato.
pagina 23
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- Fase 2
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disciogliendo la
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intervalli di almeno 12 ore,
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Lo scopo
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impedendo che i successivi tra
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successivamente, scuriscano
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- Fase 3
ioni precedenti occorrerà pro
Una volta completate le operaz
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questa volta fredda, cosparger
Riutilizzando la prima mistura,
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calcio con una goccia per vol
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di legno per volta con il pal
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mano.
ici minuti, al
nerà per almeno dieci/quind
Questa operazione ci impeg
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24 ore.
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Il trattamento può essere rip
desiderato.
al raggiungimento dell'effetto
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All'inizio del trattamento inf
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l'ottenimento dello scopo.
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Un'occasionale passata del pro
fucile (o pistola).
in perfetta "forma" il nostro
Per tutte le altre
news, classifiche
e varie
collegati al sito
www.cnda.it
pagina 24
Viterbo…casa!
di Francesco Fabbri
Trecento kilometri e non
sentirli, si torna dopo un anno
abbondante al “Fosso Luparo”
com’è storicamente conosciuto
il poligono di tiro di Viterbo,
ed a prima vista avere la
sensazione di non essersi mai
allontanati.
Lo scenario sembra sempre
lo stesso, da una parte il Fosso
Luparo, dall’altra la parete di
peperino, sul fondo una fitta
muraglia di alberi ed arbusti, i
blocchi di tufo ed i muri a
secco.
E’ vero, anche i colori
sono gli stessi, è la stessa
sensazione che si prova ad
aprire la porta di casa quando,
a occhi chiusi, si sa già cosa ci
si trova.
L’allegria, la cordialità,
l’amicizia che s’incontra e che
ti avvolge stempera anche i
risultati sportivi più miseri, e
chi scrive ne sa qualcosa! Non
per niente ci si trova nel capoluogo della “Tuscia” e poiché
Viterbo era chiamata la “città
dei Papi”, le libagioni non
potevano che essere “a misura
di Papa”!
pagina 26
Medaglie e nuovi record
mondiali per Pedersoli
In occasione del venticinquesimo campionato mondiale di tiro con armi ad avancarica,
svoltosi dal 12 al 19 agosto 2012 a Pforzheim, in Germania, la Davide Pedersoli ha
potuto annoverare nel proprio palmares altre quarantadue medaglie: dodici d’oro,
quattordici d’argento e sedici di bronzo.
(a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli)
Per la Davide Pedersoli ogni appuntamento internazionale costituisce una importante
occasione per arricchire il proprio palmares, per verificare l’indice di gradimento e constatare la
fiducia che innumerevoli tiratori di tutto il mondo rivolgono alle armi della propria produzione.
Esse rappresentano oramai sinonimo di rinomate qualità tecnica e precisione balistica.
Le quarantadue medaglie vinte, fra le specialità individuali e quelle a squadre, costituiscono
un congruo bottino e permettono di valutare, ancora una volta, come eccellente il bilancio della
manifestazione internazionale. Se si aggiungono due nuovi record mondiali nelle specialità
individuali (in Minié e in Pennsylvania) e quattro nelle specialità a squadre Halikko, Magenta,
Amazons e Hawker, più quello eguagliato in Kossuth, la valutazione finale diventa ancora più
lusinghiera. E poi, la soddisfazione di vedere tiratori che hanno utilizzato armi Pedersoli su tutti
e tre gradini del podio delle specialità Miquelet, Cominazzo, Halikko, Lucca, Amazons, Kossuth
e Hawker. Le prestazioni nelle specialità individuali consentono quindi ottimi risultati anche nelle
specialità a squadre, dove, in molti casi, l’intero team è composto da tiratori che hanno utilizzato
armi Pedersoli.
Onore, quindi, ai tiratori autori di questi ulteriori prestigiosi successi.
Nelle discipline individuali tre medaglie d’oro sono state conquistate dai tedeschi Josef Mayr in
Miquelet con il moschetto Anno IX, Tania Heber in Minié con il fucile Enfield e Alfred Bailer in
Pennsylvania con il fucile Mortimer. Per Tania Heber e Alfred Bailer anche la soddisfazione di
avere fissato due nuovi record del mondo nelle due specialità, rispettivamente con 97 e con 99
punti. Una quarta medaglia ha cinto il collo del tiratore belga Willy Wanhille, vincitore in
Cominazzo con la pistola Le Page.
Grande successo per il fucile Enfield: presentato di recente dalla
Davide Pedersoli e già vincitore dell’oro in Minié e in Magenta.
Nuovo record mondiale sia in Minié, con 97 punti, sia in Magenta
con 281.
Si sono aggiudicati le medaglie d’argento sei tiratori di diversa nazionalità: il finlandese
Timo Aulis Näätänen in Miquelet con il moschetto Anno IX; i francesi Didier Brun in Cominazzo
con la pistola Le Page e Mathieu Ducellier in Pennsylvania con il fucile Swiss Match; il tedesco
Franz Lotspeich in Lorenzoni con il fucile Mortimer; lo spagnolo Josè Ramón Galán Talens in
Donald Malson e il belga Rudolph Lambert nella specialità combinata Remington con il revolver
Remington Pattern.
Otto, infine, le medaglie di bronzo nelle gare individuali. Cinque di esse sono state
assegnate ai tiratori tedeschi: Peter Käpernick in Miquelet con il moschetto Mod. 1777; Martin
Kloke in Cominazzo con la pistola Le Page e in Mariette con il Remington Pattern; Alfred Bailer
in Lamarmora con il fucile Württembergischen; Rita Pamer in Walkyrie con il fucile Gibbs.
Le altre tre medaglie sono state vinte dallo svizzero Hans-Peter Rüfenacht in Minié con il fucile
Württembergischen, dal francese Guy Vigouroux in Lorenzoni con il fucile Mortimer e dal belga
Rudolph Lambert in Donald Malson con il Remington Pattern.
Nelle discipline a squadre la medaglia d’oro ha visto la firma Pedersoli nelle specialità
riservate alle armi lunghe: sette trionfi per la Germania e uno per la Spagna. I tiratori tedeschi
hanno primeggiato in Halikko (Alfred Bailer, Peter Käpernick e Josef Mayr con il moschetto An
IX), in Pforzheim (Walter Massing con il Bristlen a Morges), in Lucca (Alfred Bailer con il
pagina 27
Il fucile Mortimer a pietra focaia in calibro .54 si è aggiudicato la medaglia d’oro in Pennsylvania.
Nella specialità Lucca ha vinto le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo e nella Kossuth quelle d’oro e
d’argento. Nella versione a canna liscia in calibro 12 oro, argento e bronzo nella Hawker, mentre il modello a
percussione a canna liscia ha vinto l’argento e il bronzo nella Lorenzoni e l’argento nella Batesville.
Mortimer), in Magenta (Tania Heber con l’Enfield e Josef Mayr e Wolfgang Virsik con il
Württembergischen), in Enfield (Alfred Bailer e Josef Mayr con il Württembergischen), in
Amazons (Rita Pamer con il Gibbs) e in Kossuth (Alfred Bailer con il Mortimer e Thomas
Baumhakl con lo Swiss Match).
L’oro spagnolo è stato conquistato in Hawker (Jaume Torras Roca con il Mortimer).
Nuovi record mondiali sono stati fissati nelle specialità Halikko (282 punti), Magenta (281),
Amazons (290) e Hawker (127 piattelli). In Kossuth, invece, è stato uguagliato l’attuale record
di 287 punti.
Le medaglie d’argento sono state assegnate: al Belgio in Wogdon (Eddy Desmet e Willy
Vanhille con la Le Page e Rudolph Lambert con la Mortimer); alla Finlandia in Halikko (Antero
Mustamäki, Timo Aulis Näätänen e Sakari Viertola con moschetto An IX); alla Svizzera in Lucca
(Hans-Peter Rufenacht con il Mortimer); alla Francia in Amazons (Virgine Decomble con il
Gibbs), in Magenta (Vèronique Tissier con il Württembergischen) e in Kossuth (Mathieu Ducellier
con lo Swiss Match e Noel Risch con il Mortimer); alla Germania in Hawker e in Batesville (Franz
Lotspeich con il Mortimer).
Anche le squadre premiate con la medaglia di bronzo sono state otto: la Germania in
Wogdon (Karl Hamman e Martin Kloke con la Le Page) e in Peterlongo (Rita Pamer con il
Remington Pattern); la
Polonia in Forsyth (Mariusz
Rychlik con la Kuchenreuter);
la Svizzera in Halikko
(Katharina Stierli con il
moschetto Mod. 1777);
l’Italia in Amazons (Giuliana
Casucci, Angelina Simone e
Adriana Tivelli con il Tryon
Creedmoor); la Francia in
Lucca (Noel Risch con il
Mortimer e Laurent Thomas
con lo Jäger); l’Austria in
La pistola Le Page a pietra focaia ha vinto le medaglie d’oro, d’argento e di Kossuth (Gerhard Reiter con
lo Swiss Match e Andreas
bronzo nella Cominazzo e quelle d’argento e di bronzo nella Wogdon.
Gassner con lo Jäger); alla
Gran Bretagna in Hawker (Richard Morris e David Elvin con il Mortimer).
Complessivamente le armi della Davide Pedersoli hanno conquistato circa il 44% delle medaglie
disponibili, considerando, naturalmente, soltanto le specialità in cui esse vengono impiegate.
È stata pari all’84% la presenza di armi Pedersoli nella specialità Miquelet, al 62% nella
Manton, al 59% nella Pennsylvania, al 57% nella Lorenzoni, al 56% nella Maximilian, al 52%
nella Minié e al 51% nella Cominazzo.
Altre specialità fanno registrare una percentuale inferiore al 50% di armi Pedersoli in gara.
Il 43% in Walkyrie, il 42% in Lamarmora, il 37% in Vetterli, il 19% in Kuchenreuter e il 13% in
Mariette. Nonostante ciò alcuni modelli simbolo della produzione Pedersoli come, per esempio,
i fucili Bristlen, Gibbs e Württembergischen o le pistole Le Page a percussione e Kuchenreuter
sono sempre amati da un folto numero di tiratori.
Da segnalare anche i piazzamenti dal quarto al decimo posto nella classifica finale di
svariate specialità: si va dai tre tiratori in Walkyrie ai sette in Pennsylvania e in Lamarmora.
La Davide Pedersoli ringrazia i tiratori saliti sul podio e tutti quelli che nel mondo sparano
con le armi ad avancarica, di qualsiasi produzione, sia essa moderna o antica. Se il tiro ad avancarica
si è sviluppato in tutto il mondo è anche merito loro e ci si augura, per il futuro, che più nazioni
si avvicinino a questo meraviglioso sport. Esso non deve apparire come folklore ma fare capire
che, grazie ai risultati ottenuti, costituisce attività di tiro di precisione.
pagina 28
COMPRO...
VENDO...
FUCILI
e CARABINE
Fucile ENFIELD (ex ordinanza)
anno 1910 SHT IV cal. 22 lr mono
matricola Nuova Zelanda) rigatura
canna in buone condizioni, tiro a 50
mt. preciso. € 450.
Giuliano 338.7654099
Vendo f u c i l e W e s s o n cal. 50
(Palmetto) come nuovo.
Salvatore 338.9191096
Fucile ad avancarica marcato
“TURNER’ S PATENT” e “W. SCOTT&
SONS“ Birmingham, finemente inciso a motivi floreali, in condizioni
eccezionali di ferri e legni, canna a
specchio cal. 45, stecher regolabile
ottimizzato per il tiro.
Bruno Lofrese 347.7135689
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Angelo 339.2771512
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SPORT) allestimento per tiro 100 mt.
con canna svizzera, passo e rigature
(7 righe) identiche al mod. originale.
Luciano 347.7111480
MORTIMER hUNTER cal. 54 a
pietra, vendo causa inutilizzo, buone
finiture, legno eccezionale, seconda
batteria ed accessori, 600 palle pronte
per l’utilizzo. Possibilità di provarlo.
Valerio 329.4514155
Fucile VETTERLI Svizzero cal. 10,4
mod. 1881 percussione centrale, vendesi con o senza baionetta con fodero.
Andrea 335.8339881
Fucile avancarica ENFIELD 1869
corto, marina, due fascette, 5
righe, arsenali di TOWER, eccellenti
condizioni, vincitore campionato
italiano.
Bruno Lofrese 347.7135689
Fucile A LUMINELLO datato circa
1843 Arsenale Napoletano semi
restaurato con meccanica e canna al
95% e legno al 90%, manca di asta di
caricamento. € 900 trattabili
Luciano 347.5967086
Fucile SPRINGFIELD 1888, roundrod, sistema Allin, cal. 45/70, vincitore 4 campionati italiani Carcano
e primatista italiano. Eccellenti condizioni.
Bruno Lofrese 347.7135689
Fucile WESTLEY RIChARD (ZAR)
cal. 577/450 (coda di scimmia),
completo di n. 40 bossoli e dies.
Fucile in ottime condizioni.
Vincenzo 335.230211 ore p.
Fucile marca CARL GUSTAFS mod.
REMINGTON ROLLING BLOCK.
Bruno Lofrese 347.7135689
Fucile avancarica replica Pedersoli
cal. 45 mod. Tryon Match come
nuovo a € 600
Giuliano tel. 338.7654099
Fucile avancarica replica Investarm
cal. 50 mod. Country Hunter 150 A
come nuovo per motivi di salute.
€ 200 Giuliano tel. 338.7654099
DOPPIETTA ORIG. AVANCARICA a
luminello, cal. 16. Sulle cartelle:
BORDONI - BRESCIA Canne punzonate VINCENZO BERNARDELLI
(fondatore e capostipite dell'omonima
fabbrica d'armi). Condiz. eccellenti,
funzionante e completa (bacchetta
originale con cavastracci), anime
lisce senza corrosioni. € 1.700
Massimo Capone 338.8510997
Fucile originale per cat. G.N. cal.18,
con baionetta mono matricola, con
fodero in pelle e fondi palle. € 1.200
Fabio Bignotti 328.7527613
Fucile ad avancarica mod. 1842
belga per il mercato civile, assegnato
ai corpo volontari della guardia
nazionale di Venezia, marcato a Ch.
De Loneux-Liege. € 2.500
Gasbarri 339.2266136
RIGBY cal. 45 canna corta impost.
per categorie a 100 mt. WALKYRIEWHITWORTH con guanciale in
cuoio, diottra, cinghia, 2a batteria,
luminelli di ricambio e n. 200 palle
trafilate; vendo causa inutilizzo.
Possibilità di provarlo.
Valerio 329.4514155
ZUAVE cal. 54 fab. Euroarms con
fondipalle. € 350 trattabili
Plinio 347.2434123
Fucile ENFIELD modello Volonteer
cal. 451, 2 fascette Alexander Herny.
Replica Euroarms. Nuovo mai usato.
Luigi 339.2047464
MAUSER mod. 1871/84, cal. 11 x 60
R, con 1.000 palle, dies, 40 bossoli,
fondipalle, in condizioni ottime.
Vincenzo 335.230211 ore pasti
Fucile S. 223 Scout cal. 45 a
percussione + Pistola S. 305
Charles Moore Target cal. 45 a
percussione. Pedersoli, completi
di tutto l’occorrente per il tiro, comprese le stecche in dotazione. Armi
complete nuove, MAI USATE, ne
mai uscite dall’imballo originali.
Vendesi esclusivamente per motivi
di salute. Sono visibili sul sito:
www.davide-pedersoli.com
Il tutto a € 800
Stefano Sassoli 337.558500
Fucile ad avancarica modello
1842 francese, marcato Rochat a St.
Etienne. € 2.500
Gasbarri 339.2266136
Fucili numero 2 CARL GUSTAV,
modello 96 € 600
modello 63 con diottra € 750
Fabio Bignotti 328.7527613
Carabina Winchester mod.94 AE
cal. 30.30. € 1.200.
Per informazioni 339.74458281
dopo h. 18:00
Cantonale Svizzera originale anno
1845, rifinita finemente in argentone,
cal. 9,60, avancarica perfetta.
munita di diottra.
€ 2.700 tratt.
Massimo 347.9054841
Carabina Federale Svizzera a
percussione con diottra, pallottiere
e trafilatore cal. 10,50 originale
1851, tenuto bene, fabbricato
Winterthur - F. Bram. € 1.600
Massimo 347.9054841
Fucile MORTIMER PEDERSOLI
cal.54 a pietra, con diottra, mirino +
inserti intercambiabili e tutti gli accessori per sparare, praticamente nuovo,
vendo x inutilizzo.
E-mail: crotti.max@ libero.it
Massimiliano 0382.812305
Carabina CZ zkm 452 in calibro 22
sparati solo 100 colpi. Ottica Ptisan
Cobra 6-9x42. Scatto modificato
da Cicognani N° 2 caricatori, 1 in
dotazione da 5 colpi più 1 da 10
colpi. Custodia in plastica rigida.
€ 520 non trattabili.
Fulvio Strocchi 0544.423044
Fucile VETTERLI italiano fanteria
mod. 1870/87/16 cal. 6,5, Brescia
1881 e fucile CARCANO mod.
1891 lungo cal. 6,5 - Terni 1918 +
baionetta con fodero e dragona.
Andrea tel. 335. 8339881
Carabina da tiro G. Manzoni in
Lugano 1850, canna ottagonale rigata
a specchio cal. 9 mm, doppio grilletto
con stecher, lunga 120 cm. peso 6,5
kg. condizioni perfette. € 1.950.
Mauro 335.5062312
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Winchester mod. 1892 cal.44-40,
carabina del 1910 tutta originale,
non ribrunita, canna tonda cm. 51,
legni ottimi, brunitura 30%.
€. 2.100
Orazio 06.99674394
Carabina aria compressa DIANA
52 usata poco. Regalo il fodero.
€. 300
Valerio 349.1469267
Fucile da fanteria mod.1889 bellissimo, marcato C. Gustav, tipo rolling block, calibro 8x58R per inutilizzo. €. 1100 con dies e bossoli.
Piero 348.1384344
Fucile Pennsylvania “DIXI” a
percussione, cal. 45 ditta Pedersoli,
nuovo, con set di pulizia e caricamento e fodero in pelle, vendo.
€ 500. 328.5335849
Tryon Match con diottra cal. 45
replica Pedersoli con 100 palle e fondi
palle €. 900, come nuovo sparati
solo 100 colpi. [email protected].
Angelini 335.6627879
Sharps New Model 1863, carabina
convertita dal governo U.S.A. nel
1867 da percussione a cartuccia
metallica cal.50-70. Arma rara e in
ottime condizioni. €. 4.000
Orazio 06.99674394
Carabina Marlin mod. COWBOYS
competition 1894, cal. 45 i.c. completa di fodero in cuoio messicano
lavorato+dies, 500 bossoli. €. 600
Duranti 339.8190592
Doppietta Inglese cani esterni,
canne giustapp. Marcato oro hollis
& Son London 1880 ca. €. 800
Duranti 339.8190592
Fucile JAGER TARGET avancarica a
percussione replica Pedersoli cal. 54
con diottra in buone condizioni cedo
a € 600.
Massimo 347 9054841
PISTOLE
e
REVOLVER
Pistola a luminello originale, metà
800 bella e precisa cal. 395, calcio in
noce, compl. di cassetta e accessori.
Prezzo da concordare.
Fabio Bignotti 328.7527613
Pistola DA SALA origine belga,
cal. 22 short, chiusura tipo rolling
block, in eccellenti condizioni.
Revolver avancarica originale
REMINGTON 1858 New Model
cal. 44 in eccellenti condizioni,
ottimizzato per il tiro, precisissimo.
Pistola a luminello boema, epoca
1850 circa, finemente incisa, firmata
STOHR IN CARLSBAD, da duello,
stecher, in condizioni eccezionali
ferri e legni, canna a specchio cal.
11, precisissima.
Bruno Lofrese 347.713568
Pistola avancarica modello NAVY,
come nuova, sparato pochissimo
con cassetta in legno ed accessori.
Angelo tel. 339.2771512
Pistola hAMMERLI mod. 280 cal. 22
e convers. in cal. 32 usata pochissimo
in valigetta orig. con tutti gli accessori e con 2 impugnature. € 3.500
Pistola BERNARDELLI modello P
ONE cal. 9x21 accuratizzata + vari
ricambi. € 500
Gasbarri 339.2266136
Pistola replica avancarica Pedersoli
REMINGTON PATTERN cal. 44.
mod. 1863-1875 catalog. sportiva,
perchè poco usata x inutilizzo.
Gianni 338.353447
REVOLVER ad avancarica “Roger
Spencer” cal. 44 Pedersoli. € 450
Massimo 347.9054841
Le Page (Armi Sport) cal.45 dotata
di stecher, come nuova. €. 180
334 6404373 Emanuele
Pistola monocolpo avanc. Pedersoli
Mortimer Match come nuova con
scatola originale, DVD ancora imballato+fondipalle nuovo. € 400 non tr.
Monti 338.3797464
Pistola semiautomatica 9x21
modello TECNEMA con 2 caricatori,
canna conica e scatola originale.
Sparati 600 colpi.
Luciano 347.5967086
Pistola avancarica Feinerkbau mod.
history 1 nuova in cassetta cal.36
in cassetta orig. + fondipalle. € 850
Duranti 339.8190592
Pistola avancar. replica hawkins
London 1780 pietra focaia, finiture
in argento. Nuova. € 700
Duranti 339.8190592
Pistola monocolpo ad avancarica a
pietra cal. mm.15, canna damasco,
scodellino, mirino e fascia sul vitone
rimessa in oro marcata Clark e Sons
62 Cheapside London. Canna liscia.
Arma antica.
Piero 348.1384344
Revolver Remington New Model
ricerca costruzione 1860 cal.36
preciso e pronto alle gare.
Revolver Roger & Spencer cal.44
preparato già alla gare.
Revolver WITNEY 1857 cal.36
molto preciso.
348.313466 Enrico Rabacchin
Pistola Charles Moore Cal. 45,
Pedersoli. Usata pochissimo, in
valigetta di legno con occorrente
per il tiro, (15 colpi) € 400.
Roberto 348.9149985
Revolver ROGER&SPENCER
(Pedersoli) cal.44 ver. gara: Ottime
finiture, precisissimo, altamente
competitivo. Ottimo stato. €. 480
334 6404373 Emanuele
hOWkEN RIVER (Pedersoli) cal.45,
diottra regolabile ed inserti stecher.
Ideale per il tiro di precisione.
Condizioni pari al nuovo. €. 550
334.6404373 Emanuele
Revolver Remington New Model
Army cal. 44 ad avancarica a percussione, arma antica, in buonissime
condizioni.
Piero 348.1384344
Revolver Remington Beals cal 36
ad avancarica a percussione, arma
antica, in buone condizioni.
Piero 348.1384344
Pistola monocolpo ad avancarica
da tiro a percussione, arma antica,
cal. mm.13 canna rigata marcata
Chaponen a Vignon.
Piero 348.1384344
Pistola Charles Moore cal.44
avancarica a pietra focaia,
Pedersoli moncolpo ad avancarica
da tiro a percussione, arma antica,
cal. mm.13 canna rigata marcata
Chaponen a Vignon. €. 300
Pistola kuchenreuter cal.44
Pedersoli da gara, nessun segno di
usura arma come nuova usata solo
500 colpi. €. 700
Giorgio 339.2845235
MISCELLANEA
Vendo splendida baionetta sistema
Lauckart per Fucile da Fanteria
kammerbuechse 1842. Oppure
cambio/compro con analoga ma per
Carabina Jaeger Kammerbuechse
1842 (il manicotto deve essere lungo
ca. cm 10) ottime condiz. € 400 tr.
Alberto tel. 051.6368004
Vendo GIACCA DA TIRO in stoffa
usata solo 3 volte, colore verde e blu,
taglia 46. € 200
Valerio tel. 329.4514155
Vendo volumi: “Winchester, una
leggenda americana” e “Colt, una
leggenda americana”, ed. Gremese.
Gian Luca 329.1116980
Bacchette acciaio per armi
avancarica, originali:
- marcata BF per fucile svizzero da
cacciatore “Jagergewehr mod.
1856” (lunghezza cm 91). € 120
- senza marchi, per carabina
svizzera rigata (Gewehr mod. 1863
o 1867) fornita di bellissimo puntale
portastracci, in ottone, svitabile,
marcato RC, lungo 8 cm. La lunghezza totale, compreso il porta
stracci, è di cm 95. € 100
- per fucile rigato tipo Enfield,
lunga cm 102,5. € 80
Massimo Capone 338.8510997
AVVISO AGLI INSERzIONISTI
LA REDAzIONE PER CERCARE DI
RIORDINARE qUESTE PAGINE, DAL
PROSSIMO NUMERO CANCELLA TUTTE LE
INSERzIONI
PREGANDO I LETTORI DI INVIARLE
AGGIORNATE ENTRO IL MESE DI
FEbbRAIO 2013, IN TEMPO
PER LA PROSSIMA EDIzIONE
DI AVANCARICA MAGAzINE.
“VECCHIE”
pagina 30
RHINO di Chiappa
Firearms, ora disponibile
con lunette anche nel
calibro .357 Magnum
Da ottobre 2012 i nuovi Rhino in calibro .357 Magnum che escono dalla fabbrica
di Azzano Mella presentano una interessante novità. Il tamburo riporta una lavorazione
particolare che ne permette l’uso sia con lunette che senza (nei calibri .40S&W e 9x21
Rhino può invece essere utilizzato esclusivamente con le apposite lunette).
Come mostra l’immagine, è stato ricavata una sede sul piano di culatta del tamburo,
all’interno del quale
viene ospitata la
lunetta. Grazie a
questa sede la
lunetta può alloggiare a quota zero
e mantenere quindi
le munizioni nella
corretta posizione;
allo stesso tempo
le munizioni possono contare anche
sull’appoggio di una
parte del tamburo,
permettendo quindi
l’uso del revolver
sia con che senza
lunetta. L’uso delle
lunette garantisce
un caricamento ed
un successivo scaricamento in modo
preciso e veloce,
particolarmente
apprezzato nelle
discipline agonistiche.
Nella confezione standard del revolver vengono quindi fornite 3 lunette ed un
particolare attrezzo da utilizzare nel momento in cui si devono “sganciare” i bossoli dalla
lunetta. Il montaggio dei bossoli invece avviene
senza nessuno strumento ma semplicemente
premendoli manualmente nell’apposita sede.
Questo upgrade dell’arma non ne ha però variato
il prezzo. Dall’esordio di questo revolver rivoluzionario ad oggi, nonostante i successi sportivi l’abbiano
consacrato come la migliore arma da competizione
di specialità, il prezzo è rimasto assolutamente
stabile. Rino Chiappa, Presidente del Gruppo
Chiappa, ci ha detto:
Sono contento di quello che stiamo dimostrando
col revolver Rhino. Dall’inizio della produzione ad
oggi, abbiamo costantemente apportato migliorie
pagina 31
tecniche; abbiamo aggiunto
nella confezione alcuni accessori, come la fondina di cuoio
col modello da 2” e le lunette
con l’attrezzo per scaricare i
bossoli. La gamma dei complementi si è enormemente
ampliata, con diverse guancette e fondine, e un kit di
scatto universale. E soprattutto,
il nostro Rhino ha acquisito
un’enorme celebrità e ottime
posizioni nelle competizioni.
Ma nonostante tutto questo, e
nonostante la richiesta superi
al momento la capacità
produttiva,
non
abbiamo
aumentato il prezzo, perseguendo la nostra decisione di
offrire un’arma eccezionale
ma “democratica”, disponibile
ad un pubblico il più ampio
possibile.
Le altre modifiche a cui
accenna Rino Chiappa includono
il “Kit di conversione”, un set
di tre componenti strutturato
in modo ingegnoso: variando
la composizione della leva
cane, della leva di ritorno
grilletto e della molla cane tra
la versione standard (cioè i
componenti forniti col revolver
standard) e la versione modificata (gli stessi tre componenti con lavorazione diversa) si ottiene una serie di 5 combinazioni che permettono
di ottenere diversi
pesi dello scatto e
diverse velocità di
ritorno del grilletto.
In questo modo
la performance della
singola e della doppia
azione viene ottimizzata per lo scopo desiderato, utilizzando chiaramente la cartuccia più
idonea.
Da idea rivoluzionaria e coraggiosa,
il revolver Rhino ha
ormai acquisito un
posto stabile nella
storia delle armi da
fuoco, essendo l’unico
revolver al mondo con
la canna allineata alla
camera cartuccia inferiore attualmente in
produzione.
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N°4 - 2012