In evidenza: N.43-2015 − Omesso versamento IVA: profili penali − Compensi amministratori: deducibili con delibera ad hoc − Auto dipendente: rimborso chilometrico − Abitazione principale: bonus e incentivi − Fondo patrimoniale e ipoteca esattoriale − Fiscal Focus risponde: IMU e TASI 2015 Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 www.fiscal-focus.it Sommario Legislazione e Prassi Risoluzione n. 101/E del 30 novembre 2015 - Edilcoop : codici tributo Risoluzione 102/E del 30 novembre 2015 - Assunzione detenuti C.M. 36/E del 2 Dicembre 2015 - Patent box: istruzioni e chiarimenti del Fisco Giurisprudenza Cassazione Tributaria, sentenza ordinanza depositata il 1° dicembre 2015 - Casa “di lusso”. Nel calcolo della superficie anche pilastri, tramezzi e finestre Cassazione Lavoro, sentenza depositata il 1° dicembre 2015 Associato che non partecipa alle perdite: utili in base al reddito netto dell’associante Cassazione Tributaria sentenza depositata il 2 dicembre 2015 Sottoscrizione accertamenti. Da dimostrare la validità della delega Cassazione Tributaria, sentenza depositata il 2 dicembre 2015 Obiettiva incertezza normativa. Non ricorre quando il fisco e la dottrina hanno opinioni divergenti Cassazione Tributaria, ordinanza depositata il 3 dicembre 2015 Partecipazioni societarie. Registro fisso sulla singola cessione Cassazione Tributaria, ordinanza pubblicata il 3 dicembre 2015 - Irap: costo attrezzature tecniche e locazioni finanziarie Cassazione Tributaria, sentenza depositata il 4 dicembre 2015 Iscrizione ipotecaria nulla senza preavviso Cassazione Tributaria, sentenza pubblicata il 4 dicembre 2015 - Liti fiscali. La sentenza favorevole alla società ha effetti nel giudizio intrapreso dal socio Commenti Fisco Omesso versamento IVA: profili penali Voluntary disclosure e obblighi antiriciclaggio Bed & breakfast: profili fiscali Acconto IVA 2015 Segnalazioni studi di settore 2015 Rivalutazione terreni e partecipazioni: riapertura dei termini Auto dipendente: rimborso chilometrico Bonus ristrutturazione: detrazione fiscale delle spese Compensi amministratori: deducibili con delibera ad hoc Fondo patrimoniale e ipoteca esattoriale Abitazione principale: bonus e incentivi Legge di Stabilità 2016: rivalutazione beni di impresa Adempimento IMU e TASI: saldo 2015 Società & Bilancio Legge di Stabilità 2016: la trasformazione agevolata Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 2 www.fiscal-focus.it Fiscal Focus risponde: IMU e TASI 2015 Scadenze settimana 07.12 – 11.12 Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 3 www.fiscal-focus.it Legislazione e prassi Edilcoop: codici tributo Fiscal Flash n. 209 del 1.12.2015 L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 101/E del 30 novembre 2015, ha istituito la causale contributo per la riscossione, tramite modello F24, dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale “EBILCOOP. Risoluzione n. 101/E del 30 novembre 2015 Assunzione detenuti Fiscal Flash n. 209 del 1.12.2015 Con la Risoluzione 102/E del 30 novembre 2015 invece è stato istituito il codice tributo per l’utilizzo in compensazione, mediante il modello F24, del credito d’imposta di cui all’articolo 3 della Legge 22 giugno 2000, n. 193, e successive modificazioni, a favore delle imprese che assumono detenuti o internati, anche quelli ammessi al lavoro esterno ai sensi dell’articolo 21 della Legge 26 luglio 1975, n. 354, ovvero detenuti semiliberi provenienti dalla detenzione, o che svolgono effettivamente attività formative nei loro confronti, ai sensi del Decreto del Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 24 luglio 2014, n. 148 con contestuale soppressione del codice tributo “6741. Risoluzione 102/E del 30 novembre 2015 Patent box: istruzioni e chiarimenti del Fisco Fiscal Flash n. 210 del 2.12.2015 Con la C.M. 36/E e il Provvedimento 154278 del 01.12.2015, l’Amministrazione Finanziaria ha fornito i primi chiarimenti per l’adesione al regime agevolato c.d. Patent box, oltre a fornire le istruzioni operative per l’accesso alla procedura di accordo preventivo. Tra i vari chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, si evidenzia quello relativo al caso in cui le modalità di determinazione dell’agevolazione portino ad un risultato negativo (perdita), derivante dell’eccesso di costi sostenuti per il bene immateriale rispetto ai ricavi ad esso attribuibili. In tale caso, tali perdite concorreranno alla formazione del reddito d’impresa di periodo. C.M. 36/E del 2 Dicembre 2015 Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 4 www.fiscal-focus.it Giurisprudenza Associato che non partecipa alle perdite: utili in base al reddito netto dell’associante Quotidiano Fiscal Focus del 2.12.2015 Nel contratto di associazione in partecipazione, se l’apporto è costituito esclusivamente da prestazione di lavoro, il parametro per determinare la percentuale di attribuzione degli utili può benissimo essere il reddito netto (e non lordo) dell’associante. È quanto emerge dalla sentenza n. 24427/15 della Sezione Lavoro della Suprema Corte. Il Giudice territoriale, avuto riguardo alla scrittura privata oggetto di causa, in cui era stato specificamente precisato che l’apporto era costituito esclusivamente da prestazione di lavoro (non essendo previsto in capo all’associato né un potere gestorio né un potere di controllo), ha giustamente rilevato che l’accordo aveva natura di contratto misto, associativo in parte e di collaborazione per l’altra, sicché erano state proprio le parti, nonostante il contrario assunto del ricorrente, ad assumere il reddito dell’associante quale parametro per determinare la percentuale di attribuzione degli utili. La Corte territoriale, quindi, trattandosi di contratto a causa mista, ha ritenuto legittimo il riferimento al reddito dell’associante (laddove l’art. 2549 C.c. prevede che l’associante attribuisce all’associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più affari verso il corrispettivo di un determinato apporto), ritenendo, tuttavia, che la condizione di partecipazione agli utili potesse essere soddisfatta nel tener conto del reddito netto dell’associante. Cassazione Lavoro, sentenza depositata il 1° dicembre 2015 Casa “di lusso”. Nel calcolo della superficie anche pilastri, tramezzi e finestre Quotidiano Fiscal Focus del 2.12.2015 In tema di agevolazioni fiscali “prima casa”, il calcolo della superficie rilevante per la qualificazione dell’immobile come di lusso deve essere effettuato considerando anche le murature, i pilastri, i tramezzi e i vani di porte e finestre. È quanto emerge dall’ordinanza 1° dicembre 2015, n. 24469, della Corte di Cassazione (Sesta Sezione Civile – T). La sua superficie utile complessivamente superiore a mq. 240 - va calcolata alla stregua del d.m. Lavori Pubblici n. 1072/1969 e va determinata in quella che - dall'estensione globale riportata nell'atto di acquisto sottoposto all'imposta - residua una volta detratta la superficie di balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e del posto macchina, non potendo invece applicarsi i criteri di cui al d.m. Lavori Pubblici n. 801/1977, richiamato dall'art. 51 della legge n. 47 del 1985. L’art. 6 del d.m. 1072/69 va interpretato nel senso che nel calcolo della superficie utile devono essere fatti rientrare anche parti non calpestabili quali i muri perimetrali e divisori. In termini si veda la sentenza 21287 del 2013, secondo cui vanno escluse dal beneficio fiscale di cui al D.P.R. n. 131 del 1986, tariffa I, art. 1, nota II bis, le unità immobiliari “aventi superficie utile complessiva superiore a mq. 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine)”, e tale norma va interpretata nel senso di dover escludere dal dato quantitativo globale della superficie dell’immobile indicata nell’atto di acquisto (in essa Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 5 www.fiscal-focus.it compresi, dunque, i muri perimetrali e quelli divisori) solo i predetti ambienti e non l’intera superficie non calpestabile”. Cassazione Tributaria, sentenza ordinanza depositata il 1° dicembre 2015 Sottoscrizione accertamenti. Da dimostrare la validità della delega Quotidiano Fiscal Focus del 3.12.2015 Sono affetti da nullità, per violazione dell’art. 42 del D.P.R. 600/73, gli avvisi di accertamenti sottoscritti da soggetto diverso dal Capo dell’ufficio in assenza d’indicazione alcuna in ordine alla qualifica e ai poteri a esso conferiti e in mancanza di prova circa l’esistenza di un provvedimento di delega da parte del Capo dell’ufficio. A fronte della tempestiva eccezione formulata dal contribuente/ricorrente, l’Ufficio finanziario è tenuto a fornire la prova del corretto esercizio del potere di delega. È quanto emerge dalla sentenza 2 dicembre 2015, n. 24492, della Quinta Sezione Civile della Corte di Cassazione. Cassazione Tributaria sentenza depositata il 2 dicembre 2015 Obiettiva incertezza normativa. Non ricorre quando il fisco e la dottrina hanno opinioni divergenti Quotidiano Fiscal Focus del 3.12.2015 Non si configura l’obiettiva incertezza normativa, che costituisce causa di esenzione del contribuente dalla responsabilità amministrativa tributaria, quando vi sia una divergenza di vedute tra l’Amministrazione finanziaria e gli “studiosi di notoria autorevolezza”. Il giudice può disapplicare le sanzioni irrogate al contribuente unitamente all’atto di accertamento solamente quando sussista un contrasto giurisprudenziale su una data questione, come ad esempio quella riguardante la rilevanza o meno a fini IRAP delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione di calciatori e di diritti di compartecipazione, da parte delle società sportive professionali. È quanto emerge dalla sentenza 2 dicembre 2015, n. 24588, della Corte di Cassazione – Sesta Sezione (T). Cassazione Tributaria, sentenza depositata il 2 dicembre 2015 Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 6 www.fiscal-focus.it Partecipazioni societarie. registro fisso sulla singola cessione Quotidiano Fiscal Focus del 4.12.2015 L’imposta di registro è dovuta in misura fissa per ciascuna partecipazione ceduta anche in caso di unicità dell’atto. È quanto emerge dall’ordinanza 3 dicembre 2015, n. 24672, della Sesta Sezione (Tributaria) della Cassazione. [Nel caso di specie, concernente il riassetto della compagine di una società di persone, l’Agenzia delle Entrate ha richiesto il versamento di tante imposte fisse quanto erano le partecipazioni cedute, considerando insufficiente il versamento di un’unica imposta fissa. La CTR della Lombardia ha però disatteso la pretesa dell’Ufficio assumendo la sostanziale unitarietà dell’atto: si trattava, infatti, di tre cessioni [pertinenti a soci differenti] funzionalmente collegate, per cui andava versata un’unica imposta in misura fissa. Approdata in Cassazione, la controversia si è chiusa a favore del fisco. Cassazione Tributaria, ordinanza depositata il 3 dicembre 2015 Irap: costo attrezzature tecniche e locazioni finanziarie Quotidiano Fiscal Focus del 4.12.2015 In tema di assoggettabilità all’IRAP dei redditi professionali, si deve ritenere che i costi, seppure elevati, delle attrezzature tecniche e delle locazioni finanziarie non siano di per sé indice di autonoma organizzazione. È quanto emerge dall’ordinanza 3 dicembre 2015, n. 24670, della Sesta Sezione Tributaria della Corte di Cassazione. [La CTR della Lombardia dovrà rivedere il proprio verdetto rispetto a un accertamento per IRAP spiccato nei confronti di un professionista. “Non è perciò coerente”, affermano i giudici del Palazzaccio, “con il presupposto d’imposta normativamente ipotizzato, l’enucleazione della pura e semplice componente capitalistica (desunta dal costo elevato delle attrezzature tecniche e delle locazioni finanziarie) che non è di per sé idonea a consentire di evincere, per presunzione, l’esistenza dell’autonoma organizzazione, nell’accezione ormai consolidata nella giurisprudenza di legittimità”]. Cassazione Tributaria, ordinanza pubblicata il 3 dicembre 2015 Iscrizione ipotecaria nulla senza preavviso Quotidiano Fiscal Focus del 5.12.2015 Equitalia deve comunicare preventivamente l’iscrizione ipotecaria per i debiti erariali non pagati, altrimenti il provvedimento è illegittimo per violazione del diritto del debitore alla partecipazione al procedimento, garantito anche dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (artt. 41,47 e 48). In ipotesi di omessa attivazione del contraddittorio endoprocedimentale, l’iscrizione mantiene la sua efficacia fino alla declaratoria giudiziale dell’illegittimità, attesa la natura reale dell’ipoteca. È quanto emerge dalla sentenza 24794/15 della Sesta Sezione Civile – T della Cassazione. Cassazione Tributaria, sentenza depositata il 4 dicembre 2015 Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 7 www.fiscal-focus.it Liti fiscali. La sentenza favorevole alla società ha effetti nel giudizio intrapreso dal socio Quotidiano Fiscal Focus del 5.12.2015 Nel giudizio avente a oggetto l’avviso di accertamento relativo al socio di una società di capitali a ristretta base sociale deve riconoscersi l’efficacia riflessa del giudicato formatosi nel giudizio intercorso tra il fisco e la società, con cui è stata accertata la insussistenza di utili extracontabili della società. L’accertamento negativo dell’utile extracontabile della società rimuove, infatti, il presupposto da cui dipende l’accertamento del maggior utile da partecipazione del socio. È quanto si legge nella sentenza 24793/15, pubblicata il 4 dicembre dalla Sesta Sezione Civile – T della Cassazione. Cassazione Tributaria, sentenza pubblicata il 4 dicembre 2015 Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 8 www.fiscal-focus.it Commenti Fisco Omesso versamento IVA: profili penali Fiscal News n. 313 del 30.11.2015 Il novellato art. 10-ter, del D.Lgs. 74/2000 dispone che commette reato il contribuente che non versa l'IVA dichiarata, oltre l'importo di 250.000 €. Dunque, il prossimo 28 dicembre (il 27 dicembre cade di domenica) rappresenta il termine ultimo per il versamento dell’IVA risultante dalla Dichiarazione 2015 (periodo d’imposta 2014), onde evitare sanzioni penali, qualora l’imposta non versata sia superiore a 250.000 €. Dallo scorso 22 Ottobre, dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 158/2015, il limite che fa scattare la sanzione penale è passato da 50.000,00 euro a 250.000,00 euro. La nuova soglia si applica, in base al principio del favor rei, anche ai fatti commessi prima del 22 Ottobre 2015 a patto che non sia stata pronunciata una sentenza definitiva a tale data. La sanzione prevista è la reclusione da sei mesi a due anni e alla sentenza di condanna conseguono, oltre alla pena principale, le pene accessorie stabilite dall’art. 12, comma 1, del D.Lgs. n. 74/2000. Una possibile via di fuga sembra rinvenirsi in alcune pronunce giurisprudenziali che hanno ritenuto che la comprovata situazione di difficoltà economica escluda l'elemento psicologico del reato richiesto ai fini dell'integrazione della fattispecie penale di omesso versamento. Iva Voluntary disclosure e obblighi antiriciclaggio Fiscal News n. 314 del 30.11/2015 Scade oggi il termine per l’attivazione della procedura di collaborazione volontaria, prevista dall’art. 5-quater del D.L. n. 167/1990, convertito dalla Legge n. 227/1990, come sostituito dall’art. 2, comma 1 lett. a) del DL 30/09/2015, n. 153 (in corso di conversione). La documentazione integrativa dell’istanza potrà invece essere inviata entro il prossimo 30 dicembre. Una delle questioni maggiormente delicate per i commercialisti e consulenti tributari in genere è quella dei profili di responsabilità derivanti dall’assistenza fornita ai propri clienti nella procedura in argomento. Accertamento e riscossione Bed & breakfast: profili fiscali Fiscal Approfondimento n. 45 del 1.12.2015 I B&B sono definiti come attività ricettive a conduzione familiare. Questa tipologia di struttura è di solito avviata da privati che, avvalendosi della loro organizzazione familiare, destinano parte della propria abitazione, con periodi di apertura annuali o stagionali e con numero di camere e letti limitati. La normativa in materia di attività turistica extralberghiera, a partire dal 1997, è stata affidata alla legislazione regionale per cui per aprire un B&B occorre consultare la propria legge regionale. Tutte le leggi regionali, inoltre, fanno riferimento al Codice del Turismo definito a livello nazionale. Imprese Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 9 www.fiscal-focus.it Acconto IVA 2015 Fiscal News n. 315 del 1.12.2015 L’acconto IVA 2015, da versare entro il 28.12.2015, deve essere determinato utilizzando uno dei seguenti tre metodi: • metodo storico; • metodo previsionale; • metodo delle operazioni effettuate. Di seguito saranno trattate le metodologie di calcolo di ciascuno dei tre metodi. Iva Segnalazioni studi di settore 2015 Fiscal News n. 316 del 2.12.2015 È disponibile sul sito dell’Agenzia il software Segnalazioni studi di settore 2015 con cui il contribuente può segnalare eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti. In particolare i contribuenti possono comunicare all’Amministrazione finanziaria informazioni o elementi giustificativi relativi a situazioni di non congruità, non normalità o non coerenza risultanti dall’applicazione degli studi di settore per il periodo d'imposta 2014, nonché segnalare informazioni o precisazioni relative all’indicazione in dichiarazione di cause di inapplicabilità o di esclusione dagli studi. Con l’utilizzo di tale software si semplifica la fase di comunicazione e di confronto tra il contribuente e l’Amministrazione finanziaria: la preventiva analisi delle informazioni pervenute permetterà agli uffici di escludere l’attivazione di controlli per tali soggetti. Studi di settore Rivalutazione terreni e partecipazioni: riapertura dei termini Fiscal News n. 317 del 2.12.2015 Il testo del disegno di Legge di Stabilità 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri prevede una nuova possibilità di rivalutazione di terreni edificabili e con destinazione agricola e partecipazioni societarie (qualificate e non qualificate) non quotate nei mercati regolamentati. In particolare, questi devono essere detenuti alla data del 1° gennaio 2016 e la rivalutazione deve essere perfezionata entro il 30 giugno 2016 con la presentazione della perizia giurata di stima ed il versamento dell'imposta sostitutiva in unica soluzione o come prima rata di tre rate annuali (sull'importo delle rate successive alla prima si applicano gli interessi nella misura del 3% annuo). Secondo la bozza della Legge di Stabilità da ultimo modificata in Commissione bilancio al Senato sia per i terreni che per le partecipazioni qualificate e non l’imposta sostitutiva sarà pari all’8%. Rivalutazione Auto dipendente: rimborso chilometrico Fiscal News n. 318 del 2.12.2015 L’impresa può autorizzare il dipendente ad utilizzare l’auto di sua proprietà per l’effettuazione di trasferte, con rimborso delle spese sostenute. Con la R.M. 92/E del 30.10.2015, l’Amministrazione Finanziaria ha chiarito che in presenza di trasferte “extracomunali”, se il rimborso chilometrico Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 10 www.fiscal-focus.it (riconosciuto a tariffe Aci) viene calcolato partendo non dalla sede di lavoro ma dalla propria abitazione, se quest’ultima, utilizzata nell’ambito del rimborso spese: • è inferiore a quella calcolata dalla sede di lavoro: il rimborso non è considerato reddito imponibile; • è maggiore rispetto a quella calcolata dalla sede di lavoro: al lavoratore viene erogato un rimborso chilometrico complessivo di importo eccedente rispetto a quello da considerare esente; la differenza è da considerarsi reddito imponibile ex art. 51 c. 1 TUIR. Auto Bonus ristrutturazione: detrazione fiscale delle spese Fiscal News n. 319 del 3.12.2015 La detrazione fiscale delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del D.P.R. 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, da cui risultino: causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del D.P.R. 917/1986); codice fiscale del soggetto che paga; codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere pagate con altre modalità. Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa, e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio fiscale. Irpef Compensi amministratori: deducibili con delibera ad hoc Fiscal G&S n. 89 del 3.12.2015 I compensi erogati dalla società di capitali agli amministratori sono deducibili ai fini IRES se determinati nello statuto oppure se deliberati preventivamente dall’assemblea. A tal proposito, con la sentenza n. 21953/15 la Corte di Cassazione ha sostenuto che la determinazione dei corrispettivi, assunta soltanto con la delibera di approvazione del bilancio di chiusura esercizio, comporta l’indeducibilità del relativo costo per difetto dei requisiti di certezza e determinabilità. Non è sufficiente che la liquidazione delle somme da erogare agli amministratori sia meramente indicata in una delle voci di spesa del bilancio di chiusura d’esercizio presentato all’approvazione dell'assemblea: la deducibilità dei compensi erogati agli amministratori richiede, infatti, che tali emolumenti siano stati deliberati esplicitamente dai soci in assemblea, non essendo sufficiente la semplice approvazione del bilancio in cui essi sono iscritti. La controversia è scaturita da un recupero d’imposte (Irpeg e Iva per il 2003) conseguente al disconoscimento dei costi portati in deduzione da una Srl – appartenente a un Gruppo societario – e relativi ai compensi corrisposti ai membri del consiglio d’amministrazione. Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 11 www.fiscal-focus.it Tesi dell’UF Indeducibili ai fini IRES i compensi versati agli amministratori se non determinati nello statuto né deliberati preventivamente dall'assemblea Tesi della CTR Legittimità della deduzione derivante dalla delibera assembleare di approvazione del bilancio di chiusura d’esercizio La SC ha condiviso la tesi dell’UF • • • La CTR è incorsa nella denunciata violazione dell’articolo 75 del TUIR (vigente ratione temporis), nonché dell’articolo 2389 Cod. civ. La determinazione dei corrispettivi assunta soltanto con la delibera di approvazione del bilancio di chiusura d’esercizio comporta l’indeducibilità del relativo costo per difetto dei requisiti di certezza e determinabilità. Per giungere a diversa conclusione la contribuente avrebbe dovuto provare che in sede di convocazione dell’assemblea, indetta per l’approvazione del bilancio esercizio, fosse all’ordine del giorno anche la determinazione del compenso da liquidare agli amministratori o che tale questione fosse stata, comunque, espressamente discussa in un’assemblea che prevedeva la partecipazione totalitaria dei soci. Ires Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 12 www.fiscal-focus.it Fondo patrimoniale e ipoteca esattoriale Fiscal G&S n.90 del 3.12.2015 L’orientamento della Cassazione in tema di debiti tributari contratti nell’esercizio di un’attività d’impresa Con riguardo ai debiti fiscali derivanti dall’attività d’impresa (o professionale) di uno dei coniugi, Equitalia può iscrivere legittimamente ipoteca sui beni immobili costituenti il fondo patrimoniale solamente se risulta che l’obbligazione è sorta per il soddisfacimento dei bisogni della famiglia. Va dunque accertato in fatto se il debito dell’imprenditore si possa dire contratto per soddisfare i bisogni della famiglia: se è vero che tale finalità non si può dire sussistente per il solo fatto che il debito è sorto nell’esercizio dell’impresa, è altrettanto vero che tale circostanza non è nemmeno idonea a escludere in via di principio che il debito si possa dire contratto, appunto, per soddisfare i bisogni della famiglia. È quanto emerge dalla sentenza 21 ottobre 2015, n. 21396, della Corte di Cassazione – Sezione Tributaria – che ha fatto proprio l’orientamento prevalente della giurisprudenza di legittimità in tema di opponibilità all’Amministrazione finanziaria della costituzione di un fondo patrimoniale, ex art. 167 C.c. Contribuenti Abitazione principale: bonus e incentivi Fiscal News n. 320 del 04.12.2015 Negli ultimi mesi, il comparto delle compravendite di immobili residenziali e non, ha registrato una netta ripresa; è opportuno quindi andare a fare il punto su quelle che sono le agevolazioni, nonché bonus ed incentivi, collegati alla proprietà immobiliare, in particolare all’abitazione principale, evidenziando quelle che sono le differenze invece con il concetto di “prima casa” e procedendo ad un’analisi delle diverse agevolazioni previste in termini di IRPEF, detrazione d’interessi passivi nonché l’esenzione del pagamento dell’Imu, ed altre agevolazioni definite da alcune amministrazioni comunali, come quelle per la stipula dei nuovi contratti relativi alle utenze domestiche (acqua, luce, gas). Immobili Legge di Stabilità 2016: rivalutazione beni di impresa Fiscal News n. 321 del 04.12.2015 Nel disegno di Legge di Stabilità 2016 è prevista la “riapertura dei termini” per effettuare la rivalutazione dei beni d’impresa presenti nei bilanci 2014 e 2015, sia ai fini civilistici che fiscali. Nel Disegno di Legge si richiamano, in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 11, 13, 14 e 15 della Legge n. 342/2000, quelle del D.M. 13 aprile 2001, n. 162, quelle del D.M. 19 aprile 2002, n. 86 nonché le norme previste dall’art. 1, commi 475, 477 e 478, Legge n. 311/2004. Tutte queste disposizioni, in sostanza, riguardano il regolamento recante le modalità di attuazione delle disposizioni tributarie in materia di rivalutazione dei beni delle imprese e del riconoscimento fiscale dei maggiori valori iscritti in bilancio, applicato nelle precedenti rivalutazioni. Rivalutazione Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 13 www.fiscal-focus.it Adempimento IMU e TASI: saldo 2015 Fiscal Adempimento n.42 del 30.11.2015 Il prossimo 16 dicembre, per i possessori di immobili è in scadenza il saldo IMU e TASI con riferimento al periodo d’imposta 2015. L’importo da versare sarà pari al restante 50% (dell’importo complessivo calcolato a giugno) qualora il comune di ubicazione dell’immobile non abbia modificato le aliquote rispetto a quelle utilizzate per il calcolo dell’acconto, oppure sarà pari al conguaglio ottenuto applicando le eventuali nuovi aliquote deliberate e pubblicate (sul MEF) entro il 28 ottobre 2015. Si ricorda che l’acconto, versato entro il 16 giugno 2015 (o successivamente con ravvedimento), è stato calcolato sulla base delle aliquote deliberate per il 2014, laddove il comune non avesse ancora deliberato le aliquote per il 2015. Con la presente fiscal, dopo una breve premessa, si analizza il versamento del saldo 2015 evidenziando le procedure operative, alcuni casi critici e le diverse possibilità di ravvedimento in caso di omesso versamento Imposte locali Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 14 www.fiscal-focus.it Società & Bilancio Legge di Stabilità 2016: la trasformazione agevolata F&C n. 44 del 2.12.2015 Il disegno di Legge di Stabilità 2016 prevede che le società in nome collettivo, in accomandita semplice, a responsabilità limitata, per azioni e in accomandita per azioni, possono, entro il 30 settembre 2016: - assegnare o cedere ai soci beni immobili (diversi da quelli strumentali) o beni mobili iscritti in pubblici registri non strumentali nell’attività propria dell’impresa; - trasformarsi in società semplice (ma solo se la società ha per oggetto esclusivo o principale la gestione dei beni sopra richiamati). In entrambi i casi è possibile applicare un’imposta sostitutiva sulla differenza tra il valore normale dei beni e il loro costo fiscalmente riconosciuto, pari al: - 10,5% per le società considerate non operative in almeno due dei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al momento dell’assegnazione, cessione o trasformazione; - 8 % negli altri casi; - 13 % per le riserve in sospensione d’imposta. Sarà possibile applicare le disposizioni appena richiamate a condizione che: tutti i soci risultino iscritti nel libro dei soci alla data del 30 settembre 2015; oppure vengano iscritti entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità, in forza di un titolo di trasferimento avente data certa anteriore al 1º ottobre 2015. Finanziaria Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 15 www.fiscal-focus.it Fiscal Focus risponde: IMU e TASI 2015 1. Calcolo e versamento IMU e TASI Quando scade il saldo IMU e TASI 2015? E come calcolare acconto e saldo? Esperto Risponde n. 42 del 1.12.2015 L’IMU e la TASI 2015 sono versate in due rate (acconto e saldo). L’acconto era da versarsi entro il 16 giugno 2015 e il saldo è da versarsi entro il 16 dicembre 2015. Fa eccezione l’IMU sui terreni agricoli (di qualsiasi categoria) per i quali il DL n. 78/2015 ha stabilito la proroga dell’acconto dal 16 giugno al 30 ottobre (resta, invece, invariata la scadenza del saldo). Sia per l’IMU sia per la TASI, per il calcolo dell’acconto 2015, occorreva considerare le aliquote deliberate dal comune per l’anno 2014 (salvo il caso in cui il comune per quella data avesse già reso noto le aliquote 2015). Per il calcolo del saldo, invece, occorrerà utilizzare le aliquote deliberate per il 2015, qualora il comune abbia emanato (entro il 30/07) e pubblicato la relativa delibera sul sito del MEF entro lo scorso 28 ottobre 2015. Qualora ciò non sia avvenuto, allora anche per il calcolo del saldo si dovranno considerare le aliquote deliberate per il 2014. Inoltre, qualora, il comune, avesse reso noto le aliquote 2015 già per la data di scadenza dell’acconto, il contribuente avrebbe potuto versare l’IMU e la TASI anche in unica soluzione entro il 16 giugno. 2. Ravvedimento acconto IMU e TASI Non ho versato l’acconto IMU del 16 giugno 2015. Come posso rimediare? Con riferimento all’acconto 2015, chi non si è ravveduto con la forma “sprint” o “breve” o “intermedio”, può ancora ravvedersi con il ravvedimento “lungo” versando entro il 30 giugno 2016 (termine entro cui è da presentarsi la dichiarazione IMU riferita al 2015): l’imposta dovuta; la sanzione pari al 3,75%; gli interessi al tasso legale (attualmente parti allo 0,5%) per ogni giorno di ritardo. Non è possibile ricorrere al ravvedimento “ultrannuale” e ravvedimento “lunghissimo”, poiché sono ipotesi che la legge di stabilità 2015, prevede solo per i tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate. 3. Responsabilità dei comproprietari Sono comproprietario con mia moglie di una seconda casa. Io ho versato l’acconto IMU e TASI 2015 mentre mia moglie non lo ha versato. Sono responsabile anche io del mancato versamento da parte di mia moglie? A differenza dell’IMU, in cui ogni comproprietario è responsabile autonomamente della propria obbligazione tributaria, per la TASI i comproprietari sono responsabili solidalmente. Dunque, per il mancato versamento dell’acconto IMU da parte della moglie non ne risponde anche il marito comproprietario. Per il mancato versamento dell’acconto TASI, invece, ne Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 16 www.fiscal-focus.it risponde solidalmente anche il marito. L’eventuale versamento della quota di acconto TASI (dovuto dalla moglie) da parte del marito comproprietario, pertanto, libererebbe anche la moglie. 4. Soggetti passivi IMU e TASI Sono nudo proprietario di un’immobile concesso in usufrutto a mio figlio. Devo versare IMU e TASI per il 2015? Sono tenuti al pagamento dell’IMU i soggetti che vantano diritti di proprietà o di reale godimento sull’immobile. Pertanto, sono soggetti passivi dell’IMU: il proprietario dell’immobile, l’usufruttuario; il titolare di diritto di abitazione, di enfiteusi, di superficie e d’uso; il locatario di bene in leasing e il concessionario di beni demaniali. E' soggetto passivo TASI sia il possessore dell’immobile (a titolo di proprietà o altro diritto reale: usufrutto, uso, abitazione, superficie, ecc.) che il detentore (es. inquilino) se per quest’ultimo il periodo di possesso si protrae per almeno 6 meni nel corso dell’anno. Dunque, il nudo proprietario non deve versare IMU e TASI 2015, sull’immobile in questione, ma del versamento deve preoccuparsi l’usufruttuario. 5. IMU e TASI del locatario Sono inquilino di un immobile in cui vivo e risiedo con la mia famiglia. Devo pagare l’IMU e la TASI su detto immobile? E se si quale aliquota occorre applicare? È soggetto passivo TASI sia il possessore dell’immobile (a titolo di proprietà o altro diritto reale: usufrutto, uso, abitazione, superficie, ecc.) che il detentore (es. inquilino) se per quest’ultimo il periodo di possesso si protrae per almeno 6 mesi nel corso dell’anno. La percentuale di TASI dovuta da quest’ultimo (inquilino) è quella fissata dalla stessa delibera comunale nel rispetto dei limiti di legge (tra il 10% e il 30% e se nulla prevede la delibera si deve intendere la misura del 10%). Pertanto, se per l’inquilino il possesso dell’immobile nel 2015 si è protratto per più di sei mesi, questi deve versare la TASI nella misura percentuale fissata dalla delibera (o nella misura del 10% se la delibera nulla stabilisce). Si considera per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più di 15 giorni. Anche se per l’inquilino l’abitazione in oggetto dovesse rappresentare la sua abitazione principale, l’aliquota da applicare, per il calcolo della quota TASI 2015 a suo carico, è quella ordinaria (altri immobili) stabilita dal comune di ubicazione o quella specificamente prevista per gli immobili concessi in affitto. Infatti, il comune potrebbe anche deliberare specifiche aliquote per gli immobili concessi in affitto (ad esempio potrebbe stabilire l’aliquota dell’1 per mille per contratti di locazione a canone concordato ed aliquota dell’1,3 per mille per quelli a canone libero e così via). L’inquilino non è invece soggetto passivo IMU Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 17 www.fiscal-focus.it L’agenda del professionista Scadenze dal 07.12.2015 al 11.12.2015 Nessuna scadenza da segnalare Informati Srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03426730796 18 www.fiscal-focus.it