Ambiente, paesaggio
e governo del territorio
Giovedì 14 Aprile 2011
Istituto Tecnico Agrario Statale
“D. Anzilotti” Pescia
• Confini
Bacino
Idrografico
• Superficie
57.000 Ha
• 5 Province
Firenze
Lucca
Pisa
Pistoia
Prato
Il comprensorio consortile
• 27 Comuni
Capannori
Altopascio
Montecarlo
Villa Basilica
Pescia
Uzzano
Chiesina Uzzanese
Ponte Buggianese
Buggiano
Massa e Cozzile
Piteglio
Marliana
Montecatini Terme
Pieve a Nievole
Serravalle Pistoiese
Monsummano Terme
Larciano
Lamporecchio
Vinci
Carmignano
Cerreto Guidi
Fucecchio
Santa Maria a Monte
Castelfranco di Sotto
Santa Croce sull’Arno
Calcinaia
Limite sull’Arno
Le competenze del Consorzio
• Corsi d’acqua classificati in IDRAULICA
1.287km
• Corsi d’acqua classificati in BONIFICA
256km
TOTALE CORSI D’ACQUA IN GESTIONE
1.543 km
DI CUI
• In aree montane e collinari
921 km
• In area di pianura
589 km
• Nel cratere palustre
33 km
Il Padule di Fucecchio
• Nel cuore del comprensorio,
si trova il Padule di Fucecchio,
l’area umida interna più grande
d’Italia.
• Il Padule di Fucecchio risulta
importantissimo dal punto di
vista ecologico - ambientale,
costituendo l’habitat ottimale
per le molte specie presenti.
Motivi di collaborazione tra Consorzio e UNIFI
 Formazione continua
La collaborazione con l’Università rappresenta sicuramente una
possibilità di formazione ed aggiornamento continuo grazie al
confronto con le competenze e le sperimentazioni accademiche.
 Applicazioni dello studio
1. Piano Generale di Bonifica
2. Piano di Classifica e Contribuenza
1. Piano Generale di Bonifica
a) Visione unitaria del territorio
Visione comune ed unitaria dell’intero bacino idrografico a
differenza dei Comuni che invece hanno una visione
frammentata e localistica.
Rappresenta il passaggio, l’evoluzione, da una molteplicità di
visioni locali ad un unicum di visione d’insieme
b) Piano di coordinamento
Armonizza in un unico piano le politiche urbanistiche dei singoli
Comuni sul territorio.
Non è un qualcosa che sovrasta i piani urbanistici già esistenti,
ma un qualcosa che integra, coordina il tutto in un unicum.
c) Piano che nasce dal dentro
Essendo un qualcosa che armonizza, integra i singoli piani
urbanistici territoriali, frutto a loro volta di percorsi partecipativi
localistici, il piano non si sviluppa come un qualcosa di
estraneo, calato dall’alto, bensì come un qualcosa che nasce dal
basso, da dentro il territorio armonizzando in un unicum le
singole realtà, esigenze e prospettive del territorio.
d) Sviluppo sostenibile
Il piano si inserisce a pieno titolo nel contesto delle politiche
finalizzate ad una forma di sviluppo della società che non
comprometta la possibilità delle future generazioni di perdurare
nello sviluppo stesso, preservando la qualità e la quantità del
patrimonio e delle risorse naturali, operante quindi in regime
di equilibrio ambientale.
Visione Assemblata dei
Piani Strutturali
Il semplice assemblaggio dei
Piani Strutturali dei 27 Comuni
restituisce un quadro di difficile
interpretazione, senza alcuna
direttiva comune comprensibile
per l’intera area. A prima vista
appaiono fra loro difficilmente
confrontabili per normativa
(peraltro riferiti a due leggi
diverse LR 5/95 ed LR 1/05) e
tipologia di suddivisione dei
territori.
Mosaico Ragionato dei
Piani Strutturali
E’ stato definito un mosaico
ponderato dei Piani Strutturali in
modo da poter comprendere il
quadro delle relazioni e delle
direttrici comuni di sviluppo
ipotizzate sul territorio dai diversi
Comuni. In questo modo è stato
possibile codificare una lettura
se non unificata almeno
relazionabile del territorio per
aree sovra comunali.
2. Piano di Classifica e Contribuenza
a) Uso del suolo
Il piano di suddivisione e classifica in zone del comprensorio e
quindi di contribuenza può essere aggiornato e soprattutto
calibrato nello specifico delle singole peculiarità territoriali in
funzione dell’uso che viene fatto del suolo, del territorio e
quindi del beneficio che la popolazione, a cui viene richiesto il
contributo consortile, trae dallo sfruttamento del territorio in cui
ricade la relativa proprietà.
Individuazione della categoria sintetica “uso del suolo” come
parametro oggettivo, reale e soprattutto localistico, espressione
delle peculiarità delle diverse realtà che formano il
comprensorio di bonifica.
Parametro “uso del suolo” , essendo basato su principi
oggettivi, può essere continuamente aggiornato così da
restituire continuamente al meglio la realtà che rappresenta.
b) Manutenzione del territorio
Possibilità di programmare ed eseguire interventi di
manutenzione ordinaria specifici e soprattutto mirati nelle
diverse aree del bacino idrografico in funzione delle relative
peculiarità e criticità.
Una manutenzione tagliata su misura per ciascuna zona,
avendo come parametro fondamentale l’uso che viene fatto del
suolo in quella specifica zona (p.e. un vigneto dà luogo a
problematiche diverse rispetto ad un castagneto).
Carta Geologica
Rappresentazione, avendo come
base i confini del comprensorio
di bonifica ovvero il bacino
idrografico n.14, mediante carta
tematica, dei differenti tipi di
rocce che affiorano sulla
superficie terrestre ed i contatti
tra loro. Le rocce sono
rappresentate con colori diversi
ed il loro contatto è figurato con
diversi tipi di linee.
Carta Uso del Suolo
Rappresentazione, avendo come
base i confini del comprensorio
di bonifica ovvero il bacino
idrografico n.14, mediante carta
tematica, dello stato attuale
dell’utilizzo del territorio. Le
differenti classi di uso del suolo
sono rappresentate con diversi
colori.
Prospettive
 Progetto Pilota
Il presente studio, sulla base anche degli obiettivi raggiunti,
costituisce sicuramente una esperienza di successo
riproducibile, un progetto pilota che può essere preso ad
esempio anche dagli altri Consorzi di Bonifica.
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Diapositiva 1 - Consorzio Bonifica