Messa alle 11. Dopo il pranzo l’approfondimento del tema e il dibattito sino alle 16.45, per poi spostarsi al teatro Cardinal Massaia (via Sospello 32) per lo spettacolo teatrale della rassegna «Con occhi nuovi», rassegna pensata in parallelo al cammino «Nel saio di Francesco». Domenica 18 alle 18, sarà la volta «Della luce più chiara», che presenta la figura di santa Chiara d’Assisi. A fine percorso il pellegrinaggio ad Assisi dal 16 al 18 maggio. Info [email protected] Avvenire 10/13/2013 © RIPRODUZIONE RISERVATA coordinatore territoriale del Movimento in Spagna e Venezuela. Ingegnere elettronico, 66 anni, è al suo secondo mandato.Vice coordinatore Virginia Zalba, 57enne analista biochimica argentina. Terminata la ristrutturazione, staseraCopy la MessaReduced inaugurale to presieduta da Galantino con Bertolone, Graziani e Mugione © RIPRODUZIONE RISERVATA che sarà affiancato da tre predecessori sul soglio episcopale cassanese: Vincenzo Bertolone, oggi arcivescovo di Catanzaro-Squillace; Domenico 57% from original to fit Graziani, attuale arcivescovo di Crotone-Santa Severina e Andrea Mugione, arcivescovo di Benevento. Ha invece fatto durante i mesi di lavoro sono state custodite nella chiesa di Sant’Agostino. La Cattedrale di Cassano è stata oggetto di lavori dipage restauro finanziati dalla letter diocesi, dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dalla regione Calabria e dall’ufficio nazionale per i beni culturali piano stradale esterno, avevano indebolito le fondamenta, soprattutto della parte absidale e della cripta. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito diocesano www.diocesicassanoalloionio.it. Domenico Marino Page : A23 © RIPRODUZIONE RISERVATA SULLE STRADE DEL RISORTO Dall’Italia in tutto il mondo come cambia la missione Quarantatré in partenza per Africa e America Latina DI PAOLO ANNECHINI no 43 i nuovi partenti per la missione della Chiesa italiana che ieri hanno concluso la preparazione al Cum (Centro unitario per la cooperazione missionaria tra le Chiese) di Verona nell’ambito del 67° corso Africa e il 97° corso America Latina. Di questi, 18 partono per l’America Latina, 25 per l’Africa. A fianco di impegni che si consolidano, come Haiti per l’arcidiocesi di Milano, che invia don Levi Spadotto e don Claudio Mainini, ci sono novità importanti, come le suore Terziarie Francescane ElisaReligiosi e laici ai di Padova corsi di formazione bettine che aprono un nuovo impegno missioorganizzati nario nel Sud Sudan al Cum di Verona inviando 4 suore di 4 nazionalità diverParla il direttore se: Italia, Ecuador, don Cristino: Kenya, Egitto. Due una Chiesa attenta le coppie: Beatrice Romeo con il mariai segni dei tempi, to Francis Ndichu e pronta a nuove sfide la piccola Bakhita, già in Kenya con i Missionari della Consolata ci ritorneranno per gestire una casa famiglia a Nairobi. Angela e Salvatore Macca di Ragusa, appartenenti all’Ordine Francescano Secolare, invece andranno a Copiapò, nel nord del Cile, per impegnarsi nella pastorale familiare. La diocesi di Bergamo continua nell’invio di sacerdoti in Bolivia: è il caso di don Luca Ceresoli a Cochabamba e don Fabio Calvi a La Paz. Per don Enrico Rosa, sempre di Bergamo la destinazione sarà Serrinha, piccola diocesi brasiliana. Consistenza la presenza di laici del Pime, che hanno come meta Camerun e Guinea Bissau mentre due laiche del Centro missionario di Reggio Emilia rafforzano la presenza in Madagascar. Per la missionarietà della Chiesa italiana è una buona annata – sottolinea don Amedeo Cristino, S direttore del Cum –. Sommando i due corsi riservati ai partenti per la missione, in questo 2013 si sfiorano le settanta unità». Inizia, per molte diocesi, una fase di ricambio generazionale. «Le persone che hanno partecipano al 67° corso Africa o il 97° corso America Latina mostrano una realtà composita: sono persone impegnate, positive, che hanno già vissuto situazioni significative». Nelle 5 settimane di corso – prosegue don Cristino – «hanno potuto "sperimentarsi", in alcune dinamiche della missione che, lo ricordiamo sempre ai nostri corsisti, inizia non quando si sale sull’aereo ma quando si arriva a Verona per la preparazione. Ci sono, tra loro – continua –, "missionari" che saranno impegnati in sfide importanti. I primi che mi vengono in mente: Milano che rafforza la propria presenza ad Haiti, tra i Paesi più disastrati al mondo, o la nuova missione che viene aperta dalle suore francescane elisabettine di Padova aa Talì, posto dimenticato del Sud Sudan». È segno – prosegue don Cristino, di una dimensione missionaria che non si accontenta di gestire la grande eredità del passato, ma che si mostra attenta ai segni dei tempi pronta ad accettare nuove sfide. In questi posti la Chiesa italiana va «"a fare casa", invia missionari, pieni di entusiasmo ma anche di timore, pronti a percorrere le frontiere come luogo di missione, come ci ricorda papa Francesco». Altro elemento significativo è la presenza di missionari non italiani che si stanno preparando per la missione, inviati dalla Chiesa italiana, frutto della presenza attiva di stranieri nelle nostre comunità. «Noi la vediamo – continua il direttore del Cum – come una grande opportunità». Senza dimenticare i laici. «Quelli che incontriamo in questi corsi – conclude don Cristino – dimostrano che le parrocchie e i gruppi offrono ancora possibilità formidabili di avvicinamento e di contatto con la missione. Il che ci autorizza ad uno sguardo di speranza sulla nostra Chiesa, ancora capace di formare laici ad una fede adulta, inviarli in missione, sicuri che non si tratta di una perdita o di tempo sprecato, ma di un sicuro guadagno». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto di gruppo dei religiosi e laici in partenza per le missioni in vari Paesi del Sud del mondo: 18 sono destinati all’America Latina e 25 all’Africa, tra realtà di lunga tradizione e nuovi avamposti dell’annuncio l’incontro La preghiera e il sostegno del Papa per lottare contro la malattia del Papa che si è informato con delicatezza sulle condizioni di salute di Michael, per valutare se il giovane avrebbe potuto affrontare il viaggio a Roma. Il 14 settembre il Papa telefona a Michael, lo invita a Roma e il 9 ottobre avviene l’incontro durante il pellegrinaggio diocesano. Sul sagrato è stato riservato un posto per Michael. Sono con lui la mamma, la sorella e il vescovo Debernardi. Al termine dell’udienza , arriva il momento tanto atteso. «È stato un incontro ricco di affetto e simpatia – racconta DeDI DONATELLA COALOVA bernardi –. Papa Francesco si è chinato con tenerezza su Michael, l’ha benedetto e baciato più volte. Hanno detto insieme una preghiera. C’è stato fra loro un breve colloquio omenti di intensa commozione durante il pellepersonale, poi il Papa gli ha regalato un rosario». Il giovagrinaggio a Roma della diocesi di Pinerolo per l’Anne ha portato al Pontefice i disegni e le firme dei suoi comno della fede, guidato dal vescovo Pier Giorgio Depagni di classe e il Papa ha ricambiato i saluti a tutta la scobernardi. laresca. «Una famiglia segnata dalla sofferenza ha ricevuFra i fedeli erano anche presenti Michael Di Marco, il quinto dal Papa parole di speranza e di incoraggiamento – condicenne affetto da distrofia muscolare che ha ricevuto una clude Debernardi –. La Chiesa è vicina a questa famiglia, e telefonata di papa Francesco e Raffaele De Santis, presidente ad ogni famiglia». dell’ associazione Santa Monica a servizio delle persone Già da alcuni anni la diocesi di Pinerolo ha scelto la famiglia svantaggiate, che in una lettera inviata in Vaticano espresse come crocevia di tutta l’attività pastorale. A questo tema Deil desiderio di Michael di incontrare il Papa. bernardi ha dedicato tre Lettere pastoraDe Santis conosce bene la realtà della maUn quindicenne di li: una di carattere introduttivo, una su calattia: nel 1998 sua sorella Monica morì a techesi e famiglia, una sulla preghiera in 27 anni, colpita da sclerosi multipla proPinerolo, pellegrino famiglia. La prossima Lettera pastorale che gressiva e lui stesso ha dovuto lottare a luncon la diocesi e il sarà pronta per l’inizio dell’Avvento avrà go con un tumore. Ma non si è mai arreso, come titolo L’anfora di Rebecca e sarà detrasformando le sue prove in volontà devescovo Debernardi, dicata alla preparazione al matrimonio. cisa di mettersi a servizio dei sofferenti. A all’udienza di Bergoglio lui il 13 settembre è giunta una telefonata © M RIPRODUZIONE RISERVATA Oggi sugli altari 522 martiri spagnoli no uomini o donne di Chiesa, e per lo stesso motivo furono assassinati uomini e donne dell’Azione cattolica e di altri movimenti eccleggi a mezzogiorno a Tarragona, in Spasiali, ossia perché erano cattolici praticanti. gna, saranno beatificati - dal cardinaMa nessuno di loro fu implicato in lotte polile Angelo Amato, prefetto della Contiche o ideologiche, e tanto meno vi prese pargregazione delle cause dei santi, rappresente. La Chiesa li eleva agli onori degli altari con tante del Papa - 522 martiri del periodo della il titolo di martiri perché erano persone che Guerra civile. La grande maggioranza, 483, perlavoravano pacificamente in parrocchie, scuosero la vita a partire dal 20 luglio 1936 e tra ale, collegi, ospedali, ospizi e così via. Un’opegosto e novembre dello stesso anno. Ce ne sora sociale immensa, mai abno però due del 1934, venbastanza riconosciuta alla tinove del 1937, sei del 1938 Tarragona: col cardinale Chiesa, interrotta brutale altri due del 1939. Amato la beatificazione mente da quella persecuI martiri che saranno beatizione religiosa, senza preficati vennero uccisi in 33 delle vittime della Guerra cedenti nella storia della diocesi, tra le quali spicca civile alla fine degli anni ’30 Spagna. Quelle persone non quella di Tarragona, con 103 persero la vita in azioni di vittime, seguita da quella di guerra e non furono neppure vittime della reMadrid, con 82. Sorprende in questo gruppo pressione politica. Furono semplicemente tel’età in quanto si tratta di persone in maggiostimoni di Cristo e quindi "martiri della fede ranza molto giovani. Quasi due terzi, ossia 323, durante la persecuzione religiosa"». avevano meno di cinquant’ anni. Tra i nuovi Con la grande cerimonia di oggi saranno 1.512 beati ci sono cento sacerdoti diocesani e tre sei martiri beatificati e 11 quelli canonizzati in minaristi. Il gruppo più numeroso è composto Spagna durante gli anni della persecuzione conda religiosi: 411. I laici sono otto e tra questi un tro la Chiesa. I dati disponibili, anche se non operaio ventunenne dell’Azione cattolica di del tutto esatti, rivelano l’entità di quella carJaén. Come ha scritto monsignor Vicente Cárneficina: dei 6.832 morti, 4.184 appartenevano cel Ortí - autori di libri sulle storie dei cattolici al clero secolare, includendo dodici vescovi (nospagnoli uccisi nella guerra civile - «gli eccleve sono già stati beatificati) e un amministrasiastici e le religiose furono uccisi perché eraDI FABRIZIO MASTROFINI O Copyright © Avvenire tore apostolico, 2.365 erano religiosi e 283 religiose. «Non è possibile fornire cifre definitive dei laici cattolici uccisi per motivi religiosi perché non esistono statistiche affidabili ma probabilmente furono diverse centinaia», aggiunge Cárcel Ortí. Questi martiri sono e «saranno sempre memoria viva della Chiesa» ha scritto il cardinale Antonio Canizares Llovera, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, definendoli «insigni collaboratori della pace». © RIPRODUZIONE RISERVATA October 14, 2013 8:48 am / Powered by TECNAVIA