• Regimi alimentari particolari • Gravidanza • Allattamento • Infanzia Cardini della Dieta in gravidanza e allattamento 1. Durante la gravidanza e l’allattamento non sono necessarie diete speciali. Alle donne si deve consigliare una dieta nutriente e bilanciata. Lo stato nutrizionale della madre non incide sulla capacità di allattare, fatta eccezione per i casi di estrema denutrizione. 2. Supplementi di ferro ed acido folico possono essere prescritti sulla base dei bisogni individuali o delle raccomandazioni locali. 3. In alcune regioni, se la prevalenza della carenza di iodio è elevata alle donne gravide e che allattano si deve consigliare di mangiare porzioni supplementari di pesce, di usare sale iodato (senza oltrepassare il massimo raccomandato di 5 g/die),o di prendere integrazioni di iodio (200-300 μg/die), 4. In alcune regioni, la latitudine, ed alcuni determinanti ambientali e culturali di esposizione alla luce del sole potrebbero portare ad un’insufficiente assunzione e livello di vitamina D queste devono ricevere delle integrazioni, 400 IU/die durante tutta la gravidanza o 1000 IU/die durante il terzo trimestre. 5. Alle donne che hanno deciso di allattare dev’essere consigliato di evitare l’alcool e devono essere fornite informazioni sui rischi per lo sviluppo del feto e le conseguenze avverse per il neonato e l’allattamento al seno. Nel caso di consumo occasionale, l’allattamento dev’essere evitato nelle due ore successive Regimi alimentari in Gravidanza –Allattamento e infanzia L’allattamento al seno è il modo naturale di alimentare il lattante ed il bambino. L’allattamento al seno esclusivo per i primi sei mesi consente la crescita, lo sviluppo ed una salute ottimali. Dopo quest’età, l’allattamento al seno, con l’aggiunta di altri alimenti appropriati, continua a contribuire alla crescita, allo sviluppo ed alla salute del lattante e del bambino Esclusività e durata dell’allattamento al seno sono ben al di sotto dei livelli raccomandati in quasi tutti i paesi del mondo, compresi quelli dell’UE Raccomandazioni standard per l’Unione Europea I tempi di eliminazione dell’alcol sono lunghi nella donna e per il feto . l’alcol e, soprattutto, l’acetaldeide (prodotto della metabolizzazione dell’alcol) giunge direttamente nel sangue del nascituro attraverso la placenta. Il feto è in grado di metabolizzare l’alcol per immaturità fegato. La probabilità di danneggiare il feto aumenta proporzionalmente al consumo di alcol da parte della madre: ad alto rischio sono i bambini la cui madre ha consumato almeno 80 grammi di alcol puro al giorno. Tuttavia anche l’assunzione abbondante, ma sporadica, di alcol rappresenta un pericolo per lo sviluppo del feto, può influire sul suo sviluppo in ogni momento della gravidanza. Dismorfologie facciali e i problemi cerebrali si devono all’esposizione all’alcol durante il primo trimestre di gravidanza Ritardo crescita prenatale (legato all’esposizione durante la seconda metà della gestazione) e postnatale Alterato sviluppo del cranio è dovuto all’effetto dell’alcol nella quarta settimana di gravidanza Difetti congeniti gravi subentrano nei primi tre mesi di gravidanza, periodo in cui si sviluppano gli organi del bambino e durante il quale spesso le donne sono ancora inconsapevoli del proprio stato. Il consumo di sale In tutti gli individui Non superare dai 5 g di sale, ovvero da 2 - 2,4 g di sodio al giorno (1 g di sale = 0,4 g di sodio) Prodotti caseari e ….pane Ipertensione gravidica non è legata al consumo di sodio, ma al peso Perdita di peso e malnutrizione Il calo fisiologico è normale, per la perdita di eccesso di liquido. Con il giusto sostegno all’allattamento esclusivo appena descritto, la perdita di peso è minima ed il peso ricomincia a crescere il quarto giorno, in media. Circa il 3% dei neonati a termine perdono più del 10% del loro peso alla nascita; que sti neonati devono essere osservati con cura e sostenuti per aumentare la frequenza e la efficacia dell’allattamento al seno.Visti da un pediatra per escludere ragioni mediche per la perdita di peso, ha bisogno di integrazioni di latte artificiale, per prevenire una perdita di peso eccessiva e/o una disidratazione ipernatremica. Se in un ospedale si osserva che più del 5% dei neonati perde più del 10% del peso alla nascita, si devono rivalutare ed eventualmente correggere le pratiche e le linee gui da del post-partum e dell’allattamento al seno Se un lattante alla nascita non aumenta in media di 200 g a settimana, un po’ meno dei maschi, si deve controllare l’efficacia dell’allattamento e correggerne la tecnica, se necessario. bibliografia -.Wright CM, Parkinson KN. Postnatal weight loss in term infants: what is normal and do growth charts allow for it? Arch Dis Child Fetal Neonatal Ed 2004;89:F254-F257 . Moritz ML, Manole MD, Bogen DL, Ayus JC. Breast feeding-associated hypernatremia: are we missing th e diagnosis? Pediatrics 2005;116:e343-e347 . Neifert MR. Prevention of breastfeeding tragedies. Pediatr Clin North Am 2001;48:273-97 Deficit di Iodio in gravidanza e nell’infanzia Nel mondo, circa 2 miliardi di persone (30% della popolazione totale) rischiano di sviluppare malattie da carenza iodica, la prima causa prevenibile di ritardo mentale. In Italia circa 6 milioni di abitanti sono esposti a carenza iodica ambientale ed in alcune aree il gozzo è ancora una patologia endemica (cioè, in più del 5% della popolazione) Inoltre la carenza favorisce aborto, Nel nostro Paese 1 kg di sale iodato =quantità iodio di 30 mg (range variano dal -20% al +40%); 5 gr apportano il fabbisogno Tabella - Composizione del colostro e del latte materno maturo • • • • • Colostro Latte maturo Calorie (kcal/dl) 55-60 70 Carboidrati (g/dl) 5-5,55 7-7,5 Proteine (g/dl) 2,5-3 1-1,2 Lipidi (g/dl) 2,5-3 3,5-4 Colostro prima settimana La vitamina D nel lattante • • • • La carenza di vitamina D può aver luogo in bambini allattati esclusivamente al seno e non esposti sufficientemente alla luce del sole, cioè confinati in casa durante il giorno, troppo coperti quando sono all’aperto, abitanti ad alte latitudini con variazioni stagionali delle radiazioni ultraviolette, o in centri urbani dove alti edifici ed aria inquinata • Brevi esposizioni di 15 minuti alla luce del sole molte volte a settimana sono un modo sufficiente e sicuro per garantire un’adeguata sintesi della vitamina D ed evitare scottature. La somministrazione di integrazioni di vitamina D ai bambini a rischio ne previene in ogni caso la carenza. • • I bambini alimentati artificialmente non hanno bisogno di queste integrazioni se il loro latte è arricchito con vitamina D. Gartner LM, Greer FR. Prevention of rickets and d vitamin D deficiency: new guidelines for vitamin D intake. Pediatrics 2003;111:908-10 Schemi di svezzamento