alimentazione NON EVITA I COLPI, MA AIUTA A SUPERARLI. C'È ACQUA... Salvatore Vaccaro Ambulatorio Dietetico Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova (Reggio Emilia) Già nell’antichità si era intuito che alcune acque svolgessero particolari ruoli medicamentosi, con buoni risultati se utilizzate per trattare specifiche patologie. La cosiddetta idropinoterapia (scienza medica che studia il possibile ruolo terapeutico dell’acqua) evidenzia come le diverse proprietà terapeutiche dell’acqua siano legate alla diversa quantità e qualità dei singoli minerali in essa disciolti. Le acque vengono quindi classificate a seconda dei componenti minerali (vedi tabella) in esse presenti e, a partire da queste differenze, le si associa alle diverse patologie che possono trarne beneficio. Vediamole in dettaglio: Obesità Associata a ipertensione, richiede acque minimamente mineralizzate e oligominerali (cioè a basso contenuto di sali), con basso pH e sodio < 20 mg/l. Negli obesi anziani, acque ricche in calcio e povere di sodio, a supporto dell’osteoporosi. Breve Guida per il corretto impiego delle acque minerali LIOT LIOTONTRAUMA CON TE CONTRO TRAUMI E CCONTUSIONI. ON Grazie G Gr raz aziie ie ai ai suoi s oi su o principi pri rinc n ip nc ipi attivi, a ti at t vi vi, i, Escina Esci Es cina ina + D Dietilamina Die i ti ie t ila tila l mi mina naa salicilato, ssal allic icil illat ilat ato, Liotontrauma Lio iotto tonttraum aum ma 2%+5% 2% 2 %+5% 5% gel è utile u in caso di traumi. È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Liotontrauma è a base di escina + dietilamina salicilat salicilato. Attenzione: i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate e solo per pe le indicazioni riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. Autorizzazione del 18/10/2010. Il fabbisogno giornaliero di acqua varia a seconda dell’età, della composizione corporea, dei fattori ambientali, dello stile di vita, di particolari condizioni (come gravidanza e allattamento) e dello stato di salute. Per garantire un buono stato di idratazione in un adulto sedentario si richiede un’assunzione idrica giornaliera media di 2900 ml (uomini) e 2200 ml (donne), cioè un apporto giornaliero pari a 1 ml/kcal di energia spesa, in grado di bilanciare le perdite attraverso i polmoni e la pelle (variabili per temperatura, altitudine e umidità dell’aria). Tuttavia in chi pratica sport, data la forte sudorazione, si può aumentare fino a 1,5 ml/kcal. È infatti ben più importante il riequilibro idrico negli “sportivi”, dove una sudorazione continua, se non reintegrata con la giusta quantità di liquidi, può ridurre il volume totale del sangue sino a livelli molto pericolosi. Dispepsia Acque salse e salso-solfate-bicarbonatealcalino-terrose (1-4 bicchieri a digiuno a temperatura ambiente). Anche le carbonate attenuano i disturbi dispeptici. Il loro effetto sulla secrezione e sulla motilità gastrica si esplica soprattutto durante i pasti. Stipsi Acque fortemente mineralizzate, con un’azione chimico-fisica in specie sull’ultima parte del processo digestivo. In particolare, acque cloruro-sodiche e con un buon residuo fisso di ioni solfato, magnesio e calcio. 9 alimentazione Gastriti croniche Bere acqua è importante, perché agisce sui meccanismi di secrezione e motilità gastrica. Nelle gastriti croniche, le acque bicarbonatoalcaline deprimono la secrezione gastrica e modulano la peristalsi; poi bere le acque bicarbonato-alcalino-terrose, meglio se lontano dai pasti. Nelle gastriti iposecretive si consigliano acque che stimolino la secrezione peptica, come le carboniche da bere ai pasti, oppure le salse salso-solfate o le sulfuree. Le acque bicarbonato esercitano, poi, un’azione di stimolo sulla secrezione e motilità gastrica, purché assunte durante i pasti. Scompenso cardiaco Se si è a rischio di un evento acuto: oltre a una terapia diuretica cronica, bisogna monitorare il bilancio sodico dietetico, riducendo il cloruro di sodio aggiunto agli alimenti. Acque da preferire: quelle a scarso contenuto di sodio e a basso residuo fisso. Calcolosi della colecisti L’acqua è importante, purché con caratteristiche ioniche mirate e assunta lontano dagli episodi colici. Non si pretende di eliminare i calcoli, bensì di favorire il flusso biliare, creando condizioni sfavorevoli alla formazione o all’aumento del volume dei calcoli. Indicate, quindi, acque bicarbonato-alcaline, acque bicarbonato-alcalinoterrose e acque salse e salso-solfate. Epatopatie croniche Le acque ad assetto ionico sono l’unica terapia: tra le più indicate le solfate, che agiscono su sistema vascolare, metabolismo della cellula epatica a livello di membrana e livello degli enzimi ossido riduttivi, glicogeno sintesi e sintesi proteica e degli aminoacidi. Dislipidemie Recenti ricerche cliniche hanno dimostrato che alcune acque possiedono un’azione ipolipemizzante, tra cui le salso-solfate, le solfato-calciche e le bicarbonato-calciche. 10 alimentazione Alcuni parametri che permettono la classificazione delle acque minerali TEMPERATURA In base alla temperatura dell’acqua alla sorgente, le acque minerali vengono classificate in: Acque Fredde Acque Ipotermali Acque Omeotermali Acque Ipertermali sotto ai 20°C compresa tra i 20°C e i 30°C compresa tra i 30°C e i 40°C al di sopra dei 40°C GAS DISCIOLTI In base alla quantità presente di CO2, le acque minerali vengono classificate in: Acque Lisce o Piatte Acque Naturalmente Gasate Acque Effervescenti Naturale Acque Degasate Acque Parzialmente Degasate Acque Rinforzate con gas di sorgente Acque Addizionate con CO2 CO2 minore di 250 mg/l CO2 superiore a 250 mg/l CO2 superiore a 250 mg/l CO2 totalmente eliminata CO2 parzialmente eliminata CO2 aggiunta proveniente dalla stessa falda o giacimento CO2 aggiunta non proviene dalla stessa falda o giacimento A seconda della quantità aggiunta si hanno“Acque Minerali Lievemente Frizzanti” (aggiunti fino a 5.000 mg/l di CO2) oppure “Acque Minerali Frizzanti” (aggiunti fino a 6.500 mg/l di CO2). DUREZZA La Durezza esprime la quantità di elementi alcalino-terrosi (sali di calcio e di magnesio) sotto forma di carbonati, bicarbonati e altri sali (solfati, cloruri). Acque Dolci o Molli Acque Medie Acque Dure inferiore a 15°F compresa tra 15°F e 25°F superiore a 25°F RESIDUO FISSO A 180 °C Il Residuo Fisso (RF) esprime la quantità totale dei soluti presenti nell'acqua minerale, in particolar modo delle sostanze inorganiche. Acque Minimamente Mineralizzate Acque Legg. Min. od Oligominerali Acque Mediominerali o Minerali Acque Ricche di Sali Minerali RF a 180°C inferiore a 50 mg/litro RF a 180°C compreso tra 50 e 500 mg/litro RF a 180°C compreso tra 501 e 1500 mg/litro RF a 180°C superiore a 1500 mg/litro COMPOSIZIONE IONICA In base alla Composizione Ionica prevalente, le acque minerali vengono classificate in: Acque Bicarbonate Acque Solfate Acque Clorurate Acque Magnesiache Acque Fluorate Acque Calciche Acque Ferruginose Acque Sodiche Acque Carboniche Bicarbonato superiore a 600 mg/litro Solfati superiore a 200 mg/litro Cloro superiore a 200 mg/litro Magnesio superiore a 50 mg/litro Fluoro superiore a 1 mg/litro Calcio superiore a 150 mg/litro Ferro bivalente superiore a 1 mg/litro Sodio superiore a 200 mg/litro Anidride Carbonica superiore a 300 cc/litro Calcolosi urinaria Diluire le urine inibisce sviluppo e accrescimento di calcoli. Inoltre, il lavaggio delle vie urinarie ne favorisce la progressione e l’espulsione. Bisogna però bere acqua, poiché altre bevande sono ricche di carbonati o ossalati. L’acqua deve essere a basso residuo fisso; da evitare quelle ricche in sodio, che favoriscono l’assorbimento del calcio e si oppongono a quello di acido ossalico. Le oligominerali potenziano la diuresi più delle acque a maggior concentrazione salina. La diluizione delle urine innalza il pH urinario, aumentando la frazione dissociata dell’acido urico, più idrosolubile e più facilmente eliminabile. Sindrome del colon irritabile Bisogna bere molto, in specie acque che abbreviano il tempo di transito intestinale grazie a sodio, cloro, calcio, magnesio e solfato. Tra queste, le acque bicarbonatoalcalino-terrose, le salso-solfato-alcaline e le bicarbonato-solfato-alcalino-terrose. In caso di diarrea, è importante reidratare. Osteoporosi La biodisponibilità del calcio (43,2%) contenuto nell’acqua minerale è paragonabile a quella del latte vaccino. Quindi le acque calciche possono colmare i fabbisogni di calcio, in specie quando siano aumentate le richieste, ma soprattutto in quelle patologie in cui è necessario controllare sia l’apporto di calorie, sia di grassi e di sodio. Avvertenze non riportate in etichetta… A parte particolari patologie in cui l’apporto idrico deve essere particolarmente contenuto (insufficienza renale, scompenso cardiaco, ecc.) ci sono controindicazioni nell’uso di alcuni tipi di acqua minerale legate sia alla loro composizione che alle condizioni individuali di chi le consuma. È molto importante sapere che le controindicazioni non sono riportate in etichetta. Bisogna quindi tenere ben presente che: il 30% delle acque minerali in commercio hanno elevato contenuto di sodio, Ipertensione arteriosa L’equilibrio idroelettrolitico (in particolare il sodio) è un importante fattore favorente l’insorgere dell’ipertensione arteriosa. Prima di iniziare un trattamento antiipertensivo si adottano misure igienico-comportamentali, come il calo di peso, l’aumento dell’attività fisica e la riduzione dell’apporto di sodio. Acque minerali a basso contenuto di sodio (< 20 mg/l) possono essere molto importanti nelle fasi iniziali come prevenzione in soggetti predisposti. quindi sono controindicate agli ipertesi; il contenuto massimo di fluoro di Legge per l’acqua potabile è di 1,5 mg/l, ma tale limite non vale per le acque minerali: sono infatti sei le acque minerali italiane che lo superano. L’eccesso di fluoro può condurre a fluorosi, con accumulo nei denti e nello scheletro: la formazione di macchie sullo smalto dei denti è il primo segno visibile di una eccessiva assunzione di fluoro durante l’infanzia, quindi se ne consiglia l’uso solo per brevi periodi; le acque con ferro superiore a 1 mg/l sono sconsigliate in chi soffre di gastroduodenite, in quanto irritanti; Gotta e calcolosi uratica Una corretta idratazione diluisce il sangue, mobilitando l’acido urico dai tessuti e favorendo l’escrezione renale. Molto indicate le acque minimamente mineralizzate e quelle oligominerali, dall’effetto diuretico. Fra queste, importanti quelle a basso contenuto di sodio e prevalenza di ioni calcio bicarbonato, per un’azione diuretica più intensa rispetto alle bicarbonato-sodiche. per chi soffre di gastrite, ulcera gastrica o iper-acidità sono controindicate le acque gassate, perché l’anidride carbonica stimola la secrezione gastrica; un pericolo in generale è la presenza di nitrati, che si riducono a nitriti e, a contatto con le amine, formano le nitrosammine, possibili agenti cancerogeni. Il limite massimo previsto dal Ministero della Salute è di 45 mg/l; Infine, è importante sapere che l’uso esagerato e improprio di acque minerali può causare alterazioni del metabolismo idroelettrolitico. Testo raccolto da Marina Dall’Olio 11