ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ G. Marconi ” Viale della Libertà, 14 - 47100 Forlì Sede Unica in Forlì Dati dell’Istituto DENOMINAZIONE E RAGIONE SOCIALE ISTITUTO TECNICO “G. MARCONI” Indirizzo Viale della Libertà n° 14 CAP e Comune 47100 – Forlì Telefono/fax 054328620/054326363 fax E-Mail [email protected] Superficie totale (m2) ~ 13400 Numero di dipendenti 134 Numero Studenti ~ 1000 Azienda U.S.L. competente C.so della Repubblica 171/d tel. 0543.731000 Comando V.V.F. competente Viale Roma, 97 (FC) tel. 0543.400800 Ufficio I.N.A.I.L. competente Viale della Liberta’, 1 (FC) tel. 0543.451611 Ispettorato del Lavoro competente Via Paradiso, 7 (FC) tel. 0543.29155 Camera di Commercio competente C.so della Repubblica,5 (FC) tel. 0543.713111 Personale Il personale è suddiviso secondo la seguente organizzazione: ADDETTI N° Dirigente Scolastico 1 Dirigente Servizi Generali Amministrativi 1 Assistenti amministrativi 8 Docenti 110 Assistenti Tecnici 7 Collaboratori Scolastici 15 Studenti ~ 1000 Totale 142 Lavoratori + 1000 Studenti 1 Caratteristiche generali L’edificio in cui sono collocati i locali della Scuola è sito nel Comune di Forlì, in Viale della Libertà; data la sua posizione, la scuola è collegata in maniera efficiente tramite mezzi pubblici (autobus, ecc.) al resto della città. Essa é inoltre facilmente raggiungibile anche tramite automezzi privati. Il numero di Alunni presenti è di 923 , di età compresa indicativamente tra 14 e 19 anni. La scuola è sita in località identificabile sotto il profilo urbanistico come centrale, interessata da traffico veicolare urbano e zone a traffico limitato o pedonali, medio/alta densità di popolazione, presenza di attività commerciali e uffici, limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività industriali. Il fabbricato si riferisce comunque ad un ambito prettamente residenziale che consente, nella normalità dei casi, il raggiungimento a piedi. L’edificio, sin dall’origine destinato ad ospitare attività scolastiche e concepito come un organismo architettonico omogeneo, è situato sul fronte strada di Viale della Libertà, con ingressi pedonali sia dal marciapiede principale sia dal lato delle vie Marconi e Galilei, che nel complesso garantiscono un rapido accesso al sito. In pratica i tre varchi esterni praticati nel lotto (lato Viale della Libertà, lato Via Galilei e lato Via Marconi ) vengono utilizzati tutti sia come ingresso – uscita che come vie di esodo in caso di emergenza. Una parte della struttura dell’edificio è di costruzione prebellica (1928-1935), distribuita strutturalmente in maniera indipendente, a differenza del cortile interno che è condiviso con altre strutture di tipo scolastico. Il fabbricato, a tre piani fuori terra ed uno cantinato, è circondato da un cortile composto da campi da gioco ad uso degli studenti, strada carrabile, camminamento pedonale e spazi verdi. In origine l'istituto comprendeva tutto il lotto delimitato dalle vie Marconi, Galilei, Viale della Libertà e Buonarroti, mentre attualmente il lato est dello stesso (lato Via Buonarroti) con il corpo di fabbrica ivi eretto trovasi in gestione all'Istituto Tecnico Commerciale "Ivo Oliveti", senza che le diverse ragioni siano separate dal barriere di tipo fisico. I diversi livelli sono messi in comunicazione reciproca principalmente mediante tre trombe di scale collocate alle estremità del corridoio che scorre parallelo a Viale della Libertà, in corrispondenza degli spigoli dell'edificio, ed al centro dello stesso, tutte utilizzate per l’accesso ordinario ed in grado di garantire la perfetta intercomunicabilità tra i piani, permettendo il normale passaggio da un piano all’altro del personale quotidianamente presente presso lo stabile. Tali scale presentano sbocco diretto a ciascun piano sempre mediato da serramento a doppia anta. Ad integrazione delle scale suddette, al fine di consentire un efficace deflusso in caso di emergenza, è stata realizzata in tempi recenti una scala esterna, lato cortile, utilizzabile come via d’esodo in caso di evacuazione, con piede nelle adiacenze della Centrale Termica e sul retro della stessa. A tale cortile si accede tramite un cancello, tuttavia non adeguatamente dimensionato per il passaggio dei mezzi d’emergenza, che immette su Via Galilei. L'edificio, con struttura portante in laterocemento rivestito in travertino, ha pianta a manubrio con due corpi principali collegati tramite un camminamento coperto al lato del quale sono disposti biblioteca e bar. I fabbricati, entrambi con il lato lungo parallelo a Viale della Libertà, sono fusi assieme ma con altezze sfalsate, essendo il volume lato ovest, prospettante la strada, il solo a svilupparsi in altezza oltre il piano terra. La distribuzione interna consta di disimpegni comuni e corridoi per tutta la loro lunghezza che sono illuminati con luce naturale proveniente dalle ampie finestre ubicate nel cortile, a lato delle quali si sviluppano i locali per le attività didattiche normali e speciali nonché per le attività parascolastiche collettive e per le attività complementari legate alla gestione della struttura. Aule per la didattica normale si trovano sostanzialmente distribuite in modo uniforme per tutta la struttura, ad eccezione del braccio al piano terra, lato sud, principalmente adibito ad uffici. 2 Caratteristiche dimensionali Gli spazi necessari per lo svolgimento delle attività didattiche, con le corrispondenti caratteristiche tecniche, sono riportate nella tabella che segue, mentre per i dati di dettaglio (i.e. superfici dei singoli locali) si rimanda alla planimetrie. SUPERFICIE (m2) ALTEZZA (m) n. 17Aule 790 > 3.00m n. 2 Aule di Disegno 360 “ “ Servizi Igienici 110 “ “ Altri ambienti 340 “ “ Connettivo 800 “ “ n. 20Aule 900 Aula di Disegno 180 “ “ Aula Magna 290 “ “ Laboratorio Linguistico 110 “ “ Altri ambienti 225 “ “ Servizi igienici 110 “ “ Connettivo 800 “ “ PIANO Secondo [2400 mq] Primo [2400 mq] LOCALE SUPERFICIE (m2) ALTEZZA (m) Blocco Uffici 800 > 3.00m Biblioteca 100 “ “ Bar 80 “ “ Palestre 1200 “ “ n. 6 Aule 260 “ “ Laboratorio di Biologia 130 “ “ n. 2 Lab. di Fisica 90 “ “ Lab di Chimica Organica 110 “ “ Blocco Laboratori 4100 “ “ Servizi Igienici 110 “ “ Connettivo 1200 “ “ PIANO Terra* [7000 mq] + Palestra* [1200 mq] > 3.00m LOCALE 3 Cantinato [2700 mq] n. 1 Aula 40 n. 3 Lab. di Elettrotecnica 500 “ “ n. 3 Lab. di Informatica 170 “ “ n. 2 Lab. di Meccanica 250 “ “ 80 “ “ Aula Disegno 100 “ “ Aula di Musica 40 “ “ Sala Proiezioni 100 “ “ Servizi Igienici 100 “ “ Connettivo 1300 “ “ Laboratorio Linguistico > 3.00m (*) sola superficie edificata Descrizione generale del complesso scolastico Quanto alla destinazione d'uso l’attività didattica svolta presso l'ITIS “Marconi” si articola in lezioni di teoria per le materie umanistiche e di teoria e pratica per le materie scientifiche e tecniche; queste ultime sono principalmente legate alla chimica ed alla meccanica e in misura minore all'informatica ed al disegno. Tali lezioni pratiche vengono svolte in appositi laboratori adeguatamente attrezzati, nei quali gli studenti si esercitano nelle applicazioni inerenti la specializzazione sia assistendo alle applicazioni meccaniche con macchine e utensili effettuate dagli assistenti tecnici a titolo esemplificativo e dimostrativo di lezioni teoriche sia eseguendo loro stessi semplici simulazioni manuali di casi concreti. Per le applicazioni gestionali legate all'informatica ed al disegno CAD gli studenti fanno uso diretto di personal computer. Per le materie scientifiche e tecniche le esercitazioni sono svolte dagli studenti sempre guidati da docenti e assistenti, i quali hanno accesso privilegiato ma non esclusivo alle sostanze ed alle attrezzature presenti, che vengono gestite dagli studenti sotto la supervisione dei docenti e del personale tecnico. Relativamente alle sostanze chimiche ed alle colture microbiologiche gli studenti manipolano le soluzioni preparate dagli assistenti tecnici prima degli esperimenti, assistenti che sono gli unici assieme ai docenti ad avere accesso diretto ai reagenti che vengono manipolati nell'apposita area preparazione l'accesso alla quale è stato vietato agli studenti. Le esercitazioni sono sempre precedute dalla presentazione dei preparati e da una descrizione verbale delle loro caratteristiche e proprietà effettuate dai docenti. La normale attività didattica svolta nell'istituto avviene senza l'ausilio di particolari attrezzature a differenza delle attività didattiche applicative che vengono espletate in laboratori adeguatamente attrezzati. I laboratori di chimica sono attrezzati con banconi maiolicati serviti da apposite condotte per il gas e l'acqua alle terminazioni delle quali sono disposti dei becchi bunsen. Ciascun castello di erogazione ospita postazioni di lavoro corredate di rubinetti per l'acqua e per il gas metano, la cui combustione è necessaria per fornire energia alla reazione. Le condotte per gas ed acqua, realizzate con fasci tubieri fuori traccia o incapsulati in cordoni di inglobamento antiurto, sono provviste di valvola di sicurezza. Quale gas tecnico è utilizzato il metano, fornito dalla rete di distribuzione urbana. 4 Le pesate vengono effettuate nelle apposite bilance antivibrazioni che trovano spazio nella sala preparazioni, la quale non è accessibile agli alunni e che è utilizzata essenzialmente dal personale di laboratorio quale ufficio e magazzino attrezzature. Tra queste ultime sono essenzialmente presenti stufe elettriche termostatiche, bilance termiche e termomantelli. Nell’area dei laboratori di chimica sono altresì presenti cappe aspiranti sotto cui vengono manipolate le soluzioni volatili e pericolose. Le cappe aspiranti fisse, per la manipolazione di sostanze tossico-nocive in grado di esalare prodotti volatili (eteri, acidi e basi forti,ecc.), vengono altresì utilizzate per lo stoccaggio dei preparati di uso più comune. Presso magazzini ad uso specifico sono stoccati i reagenti ed i reattivi che vengono prelevati per l'occasione dagli addetti al laboratorio. I reagenti meno pericolosi utilizzati sono conservati in scaffalature ad elementi modulari nel magazzino apposito. Acidi, solventi organici e reattivi in genere sono invece custoditi in armadi di sicurezza, provvisti di collare per raccordo alla tubazione di aspirazione ed ubicati in altro deposito specifico. In alcuni laboratori del plesso modeste quantità di sali sono conservati in normali armadi a vetrinetta, come pure la vetreria, che viene detersa mediante appositi strumenti per il lavaggio. Per le esperienze di elettrotecnica di base, condotte in appositi ambienti ubicati al piano cantinato, viene fatto uso prevalentemente di potenziometri, reostati e condensatori per le applicazioni in elettrotecnica, ovvero di calorimetri e bilance di precisione per le applicazioni di termodinamica. Le applicazioni di elettrotecnica avanzate vengono invece compiute presso specifici laboratori di misure elettriche ed elettroniche, che ospitano le attrezzature necessarie ad illustrare i concetti ed i metodi utili per individuare e risolvere i problemi di rilevazione e misura delle grandezze elettriche, sia a livello di segnale che di trasmissione di potenza. Nei laboratori per le applicazioni e le misure elettriche ed elettroniche si fa principalmente uso di amperometri, voltmetri, ponti, potenziometri, frequenzimetri nonché di tutte le attrezzature convenzionalmente utilizzate per l’esecuzione delle principali misure di verifica e collaudo su macchine ed impianti elettrici. Per l’esecuzione delle prove sono presenti simulatori di trasformatori, di generatori e motori in c.c. e c.a., nonché simulatori di reti di distribuzione. Tra le apparecchiature portatili di misura e collaudo nelle basse e medie tensioni sono principalmente utilizzati amperometri, cosfimetri, cassette a decadi, galvanometri. Nei laboratori TDP vengono costruiti i quadri e gli impianti collaudati nei laboratori di misure elettriche ed elettroniche, in appositi ambienti opportunamente attrezzati con banchi elettrificati atti alla manipolazione di circuiti sotto tensione. I banchi presentano piano in gomma ed alimentazione a 220 volt trifase. Gli altri laboratori di elettronica presenti in struttura sono attrezzati essenzialmente con PC e attrezzature elettroniche (oscilloscopi, multimetri, analizzatori di reti, ecc.). Tra le dotazioni fisse sono presenti motori e generatori elettrici, in un ambiente appositamente attrezzato per la didattica e la sperimentazione. Le esperienze di meccanica, sebbene condotte in diversi ambienti variamente identificati, trovano preferenziale applicazione nell'area officine, suddivisa in diverse zone le principali delle quali sono identificabili nel blocco macchine utensili, nel blocco macchine a fluido, nei laboratori di saldatura e termotecnica e nel laboratorio di tecnologia al piano cantinato. Il blocco macchine utensili si divide in tre settori: torneria (speciale e complementare), fresatrici e costruzioni meccaniche; non esiste di fatto una separazione ma ogni settore individua semplicemente l’area di collocazione di un certo tipo di macchine. Le attrezzature presenti nel Laboratorio di Tecnologia servono ad effettuare le prove d’usura, di durezza, resilienza, a compressione ed a trazione. Sono tutte esclusivamente manovrate dal personale docente, mentre gli studenti a debita distanza si limitano ad osservare. Il blocco macchine utensili è arredato con attrezzature convenzionali per officine a freddo (torni paralleli, torni CNC, frese, rettifiche, ecc.), utilizzate per lo studio pratico delle tecnologie meccaniche e dei principali processi ad asportazione di materia impiegati nella prassi industriale. 5 Il laboratorio macchine a fluido ospita essenzialmente propulsori per veicoli di varia natura (automobili, motoveicoli, aeromobili); il compito del docente è quello di mostrare allo studente i vari componenti che lo compongono eventualmente smontando e ricomponendo alcune parti. I numerosi laboratori di informatica e disegno CAD sono infine dotati di apparecchiature elettroniche anche munite di videoterminale, che realizzano postazioni di lavoro i cui tavoli e sedie sono generalmente del tipo comune ad uso delle aule didattiche, anche se non mancano eccezioni con la presenza di sedili di tipo ergonomico. Quanto viceversa all'inquadramento territoriale, oltre a quanto enunciato in precedenza, la presenza di specifici vincoli architettonici imposti dalla sovrintendenza dei beni artistici ed ambientali impone il rispetto delle caratteristiche spaziali dell’edificio e dei suoi valori stilistici rappresentativi dell'epoca di costruzione. Non sono presenti a carico della scuola né servitù passive dovute alla presenza di attività limitrofe ad elevato rischio potenziale né alla presenza di linee di trasporto di energia o di sostanze pericolose. Il contesto urbano delle aree limitrofe, adibite ad uso residenziale, ricettivo e commerciale, non determina la presenza di fasce di rispetto che possano essere legate alla destinazione d'uso delle attività prospicienti, non essendo presenti al contorno attività pericolose. Analisi delle caratteristiche dei luoghi di lavoro Prima di esaminare le varie aree omogenee, così come individuate precedentemente, viene presentata un’analisi generale della scuola con riferimento alle caratteristiche comuni a tutti i luoghi di lavoro. Aspetti relativi a singoli ambienti o aree omogenee vengono messi in evidenza nei paragrafi relativi all’analisi per aree. 1 Impianto elettrico In riferimento all’impianto elettrico dell’Istituto, dall’analisi a vista condotta in sede di sopralluogo, questo è risultato essere realizzato con materiali generalmente accettabili ed in alcuni ambienti rinnovato di recente. A partire dalla cabina MT/BT posta al livello del piano seminterrato l'impianto è articolato in dorsali principali e secondarie alloggiate in idonee canalizzazioni e confluenti in cassette o quadri elettrici dalle caratteristiche fisiche e dimensionali conformi alle specifiche normative ed adeguati a sopportare i carichi elettrici realizzati dai punti di elettrificazione degli apparecchi e dai punti luce. Sebbene a carico dell'impianto siano da segnalare alcune scatole di derivazione aperte ed interruttori non funzionanti, carenze dovute principalmente alle intemperanze della popolazione scolastica, non sono comunque stati rilevati conduttori scoperti o corpi illuminanti privi di protezione meccanica L'impianto è articolato in aree identificabili con i vari piani della struttura, serviti da quadri elettrici di zona ubicati in apposite nicchie incassate e quadretti elettrici a servizio di locali specifici. Ciascun laboratorio risulta infatti corredato di un quadretto prese di recente installazione in cui trovano spazio alcune interfacce per spina. Ciascun quadretto dispone di interruttore generale a monte. L’impianto originario è antecedente al ’90 ed è composto da una linea frazionata da diversi quadri elettrici posizionati per piano. Le linee posteriori al ’90 sono quelle riconducibili ai laboratori e a quanti locali sono stati muniti di un quadretto elettrico di riferimento. All'origine dell'impianto sono comunque presenti organi di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti, mentre le utenze periferiche sono protette da interruttori differenziali coordinati con l'impianto di terra. 6 Sebbene non sia stato possibile verificare la presenza in istituto degli adempimenti documentali quali la vecchia denuncia d’installazione dell’impianto di messa a terra (ex mod. B) e dei dispositivi contro le scariche atmosferiche (ex mod. A) l'edificio risulta corredato di gabbia di Faraday ed il quadro elettrico generale munito di collettore di terra quale punto di raccolta dei conduttori di terra diramatisi in direzione dei picchetti di terra a servizio della struttura. Non esiste inoltre impianto d’allarme acustico ad altoparlanti indipendente dall'impianto a campanelli usato normalmente per la scuola. L’impianto elettrico non necessita pertanto di interventi di manutenzione straordinaria diversi dalla periodica sostituzione dei componenti guasti (lampade, interruttori, prese, ecc.). L’assenza delle necessarie certificazioni rende tuttavia indispensabile richiedere alle imprese installatrici dell’impianto elettrico ovvero dei suoi componenti o porzioni, messi in opera dopo il 13.03.1990, di fornire apposita dichiarazione che quanto installato sia conforme alla regola dell'arte. 2 Superamento delle barriere architettoniche Grazie all’ascensore ubicato in prossimità dell'ingresso (lato blocco uffici) e due servoscala l’edificio scolastico è reso tale da assicurare una sua utilizzazione anche da parte di alunni in stato di minorazione fisica. L’intero piano terra è edificato ad una quota leggermente superiore a quella del piano stradale: la quota di passaggio tra esterno e interno è superata, al livello dell’ingresso principale, con una serie di alzate; inoltre, per l’accesso al blocco officine ed al piano seminterrato, sono presenti una serie di alzate corredate da servoscala che rendono accessibile il blocco principale dell'edificio, essendo la quota del blocco officine, posta ad un livello inferiore. Al fine di consentire l'accessibilità della struttura anche ad utenti su sedia a ruote vi è una rampa di raccordo con pendenza non superiore all’8% a collegamento tra il corridoio del piano seminterrato ed il cortile esterno ed un accesso diretto dal fronte strada al vano ascensore. Tutti i piani dell’edificio non presentano variazioni di livello significative per quanto riguarda la quota pavimento. Per utenti su sedia a ruote il collegamento tra i diversi livelli è garantito da un ascensore con vano corsa ricavato subito a ridosso della facciata su Via Libertà e con accesso a lato dell'atrio. Nell’edificio sono presenti servizi per portatori di handicap generalmente muniti del necessario corredo di accorgimenti specifici (accessibilità laterale della tazza, campanello di chiamata e di allarme, ecc.). 3 Servizi Igienici I servizi igienici per gli alunni sono in blocchi divisi per sesso posti, per ciascun piano superiore, alle due intersezioni tra il corridoio parallelo a Viale Libertà con quelli paralleli alle Vie Marconi e Galilei. Tutti i servizi della Scuola sono dotati di antibagno e di calpestio con rivestimenti verticali generalmente realizzati in piastrellato lavabile fino a metri due. I vasi per gli alunni installati nelle latrine risultano all’incirca uno per classe, ubicati in spazi comprensivi di antilatrina, direttamente aerati e ventilati nonché convenientemente protetti dai raggi del sole anche mediante vetri traslucidi ed opacizzati. Le latrine, attrezzate con sistemi a caduta d’acqua e scarichi opportunamente dimensionati, sono strutturate per box delimitati da pareti divisorie di idonea altezza, muniti di porte apribili verso l’esterno, sollevate dal pavimento e munite di chiusura dall’interno. 4 Illuminazione Le aule e gli altri locali fruiscono di un’adeguata illuminazione naturale grazie alla presenza di finestre ad ampia superficie. I locali frequentati dal personale amministrativo fruiscono inoltre di 7 tapparelle esterne e di persiane interne atte a filtrare la luce esterna qualora arrechi fastidio, sebbene l'orientamento ad ovest degli uffici di segreteria minimizzi il fenomeno. L’ingresso prende indirettamente luce naturale dal corridoio in cui sbocca, integrata da luce artificiale sempre presente. Non sono presenti edifici circostanti o prospicienti in grado di limitare il flusso luminoso proveniente dalla volta celeste. Sul cortile interno, a cielo libero, non si affacciano spazi adibiti ad uso didattico ma da questo prendono luce i corridoi di distribuzione orizzontale. L’illuminazione artificiale è fornita da lampade a fluorescenza (neon) adeguatamente protette da plafoniere e provviste di grigliatura nei locali in cui si fa uso di videoterminali. Non si evidenziano manchevolezze di rilievo per la parte relativa al rispetto dei valori di illuminamento previsti dalle norme tecniche e cogenti. La luce artificiale nell’istituto è fornita da lampade a fluorescenza generalmente protette da adeguate plafoniere; eventuali carenze in tal senso sono imputabili esclusivamente ad atti deliberati di manomissione da parte della popolazione scolastica. Gli ambienti sono realizzati ed orientati in modo da consentire, nelle giornate di cielo limpido, il raggiungimento di valori di illuminamento naturale di 500 lux o superiori. Tali valori illuminanti garantiti, dall’analisi strumentale mediante luxometro, sono apparsi quindi generalmente adeguati sia nelle aule didattiche e negli uffici, conformati in modo da prendere luce dalle finestrature laterali, come pure nei i vani scala, sia nei corridoi di passaggio, che prendono luce dal cortile interno relativamente al blocco principale e dai lucernari relativamente al blocco uffici. I corpi illuminanti sono alimentati grazie a conduttori collocati fuori traccia, presumibilmente entro tubi in PVC serie leggera confluenti nelle scatole di derivazione incassate a parete. L’impianto luce non necessita pertanto di lavori di ristrutturazione diversi dai normali interventi di ripristino dei componenti degradati o disancorati dalla propria sede. Del tutto insufficiente risulta viceversa il corredo di lampade a fluorescenza autoalimentate di emergenza, che occorrerà inoltre installare anche nelle aule. 5 Microclima Il mantenimento, nei mesi più freddi, di temperature accettabili presso tutti i locali, servizi compresi, è garantito da un sistema di radiatori a ricircolo d’acqua riscaldata dalla Centrale Termica responsabile della produzione del calore. In relazione all'ampia superficie vetrata presente ed alla volumetria generosa degli ambienti l’impianto termico nel suo complesso non può essere tuttavia ritenuto adeguatamente dimensionato in relazione al fabbisogno termico complessivo. La superficie radiante disponibile non risulta in grado di sviluppare una temperatura confortevole in tempi rapidi né a consentire il mantenimento di temperature interne adeguate a garantire il comfort termico in tutti i locali. Viceversa l'orientamento geografico degli uffici verso ovest rende il microclima, durante la stagione calda, accettabile per il mantenimento di adeguate condizioni di benessere termico, anche grazie ai possibili interventi mitigativi dovuti alla possibilità d’aerazione tramite le numerose finestre ed alla presenza di condizionatori carrellati monoblocco con manichetta flessibile per la ripresa dell'aria calda. La facile apribilità delle aperture finestrate garantisce comunque l’ottenimento di ventilazione ed aerazione naturale in misura adeguata e all'interno della struttura non sono svolte attività lavorative in grado di influenzare la temperatura dell'ambiente né attività fisiche pesanti in grado di rendere necessari livelli di temperatura inferiori a quelli previsti per i locali ad uso abitativo. 8 Gli ambienti del blocco officine risultano corredati di impianti autonomi di ventilazione ad aria soffiata, generata da appositi gruppi termoventilanti con batteria riscaldante e raffreddante collocati nei diversi locali ed in grado di distribuire l'aria climatizzata mediante anemostati alettati. Spazi per l’attività didattica normale All’interno di questa area omogenea sono presi in considerazione tutti gli spazi in cui vengono svolte attività didattiche ordinarie, cioè le comuni aule, indipendentemente dalla loro ubicazione all’interno della scuola. Gli spazi per le unità pedagogiche (aule), a prescindere da differenze dimensionali, presentano caratteristiche comuni per quanto riguarda le attività svolte e gli aspetti di igiene e sicurezza del lavoro. Le aule per la didattica normale hanno tutte peculiarità identiche. Il locale tipo ha un'unica porta di larghezza utile pari a 1.60 m , a due battenti apribili verso l'esterno. Le aule presentano un affollamento medio di 20-25 Alunni; gli arredi e le attrezzature didattiche presenti sono banchi e sedie in numero e dimensioni adeguate agli utenti, cattedra e lavagna. I tavoli sono di forma rettangolare e facilmente componibili tra loro. Le pareti sono tinteggiate in colore chiaro, con predominanza delle tonalità bianca media e caramel. Tutte le aule hanno un’ampia superficie finestrata che assicura l’illuminazione naturale; l’illuminazione artificiale è garantita da apposite lampade al neon opportunamente protette contro eventuali sganciamenti o contatti indiretti. Il riscaldamento delle aule nella stagione invernale é assicurato da radiatori in ghisa a ricircolo d’acqua calda serviti da impianto di riscaldamento centralizzato e comunque in grado di garantire accettabili condizioni di benessere. I radiatori sono tuttavia generalmente sporgenti dalla parete, specialmente nei corridoi, non coibentati e spesso privi delle protezioni delle valvole, in grado quindi di procurare danni anche rilevanti in caso di collisione e lievi scottature in caso di contatto prolungato. Spazi per attività didattica speciale Nella struttura sono stati individuati un insieme di spazi idonei per accogliere le attrezzature e gli arredi specializzati necessari per le attività correlate alla didattica normale, ordinati in modo da non consentire una loro facile rimozione o sostituzione. Queste aule occupano locali con caratteristiche talvolta identiche a quelle delle aule per la didattica normale ma generalmente, soprattutto per quello che riguarda i locali del blocco uffici, si estendono per ampiezze superiori a queste ultime. In particolare ci sono: - Laboratorio Macchine Utensili: l'ambiente è ricavato in un capannone a shed con lucernari provvisti di apertura di tipo elettrico in modo tale da garantire un'aerazione ottimale presso tale area sono presenti essenzialmente torni e frese. Il pavimento, in legno a blocchetti non perfettamente adiacenti, in quanto tale non può tuttavia essere ritenuto in possesso dei requisiti minimi di lavabilità e percorribilità, sebbene sia in buone condizioni manutentive, anche in relazione all'utilizzo di liquidi viscosi (oli testa, oli da tornio, oli per ingranaggi, oli emulsionabili, ecc…) per la lubrificazione e l'ingrassaggio delle macchine. Gli oli vengono inoltre stoccati all'interno dei loro fusti originali, posti in posizione orizzontale su cavalletti o verticalmente a pavimento. Sebbene non siano circolanti mezzi di trasporto semoventi ed essendo pertanto i rischi di sfondamento dei suddetti fusti metallici minimo, tuttavia il permanere in via potenziale di rischi di sversamento durante gli spillaggi ed i travasi renderà necessaria l'adozione di appositi bacini di contenimento per i recipienti d'olio, anche in relazione ad una più efficiente igienizzazione dei pavimenti legata alla possibile presenza di colonie batteriche negli oli minerali e sintetici. Le macchine presenti sono state più volte visionate dai tecnici dell’azienda USL i quali hanno poi prodotto dei verbali con le 9 indicazioni degli interventi necessari per la messa a norma; in seguito è stato redatto da tecnico abilitato un progetto per la messa a norma in parte poi realizzato. Allo stato attuale, una parte delle macchine è stata messa a norma, una parte è stata messa a norma solo parzialmente, ad una terza parte è stata tolta l’alimentazione elettrica impedendo così di fatto l’utilizzo. I principali interventi fatti sulle macchine sono stati mirati alla introduzione di: • microinterruttore di interblocco che arresti la rotazione della macchina alla rimozione del manicotto stesso; • schermo trasparente fissato al carro portautensile o scorrevole su guida, in grado di resistere all'azione di urti violenti e che protegga anche la parte posteriore della macchina (tornio); • riparo fisso al basamento con portelli muniti di dispositivo di interblocco (per le frese); • protezione degli organi di trasmissione del moto con idonei carter dotati di interruttore a pulsante che determini automaticamente l'arresto della macchina all'atto dell'apertura del carter in questione; • organo di arresto di emergenza che può essere un pulsante a fungo rosso posto a facile portata di mano; • relè di minima tensione atto ad impedire il riavvio dopo l'interruzione e il successivo ripristino dell'alimentazione. In alcuni casi vista l’impossibilità di mettere a norma la macchina questa è stata messa fuori uso impedendo agli studenti di entrare in contatto con le parti in movimento. In generale i torni marca BREDA recano un quadretto comandi realizzato a regola d'arte, con portella interbloccata ed alimentati da cavi discendenti dalla blindosbarra a soffitto e racchiusi da calate in PVC rigido con raccordi curvi in corrugato flessibile serie pesante. I torni marca PASQUINO risultano invece di architettura più antiquata e dotati di quadri comando posti troppo in basso rispetto alla posizione di accessibilità ottimale da parte dell'operatore e soprattutto Sebbene generalmente i torni manchino di protezioni degli organi di trasmissione del moto alla torretta, tuttavia il rischio conseguente può essere ritenuto basso in relazione alla modestissima velocità del componente. In tutti i casi si segnala che lo spazio di azione per ciascuna macchina è solitamente ridotto e comunque tale da non consentire di operare in sicurezza. Le mole a disco sono generalmente in buone condizioni manutentive, anche se non sempre adeguatamente fissate a pavimento, e sono corredate dell'indicazione sulla velocità massima del disco, in modo da minimizzare i rischi di esplosione della mola. Le frese presenti si presentano in buone condizioni di uso e manutenzione, sebbene la diffusa assenza delle schermature a protezione dell'accessibilità dal retro concretizzi modesti pericoli di natura meccanica, tuttavia ridotti a livello accettabile dall'esiguità dello spazio accessibile al dito. La presenza di profili metallici stoccati verticalmente configura un rischio concreto di travolgimento dei possibili soggetti presenti nelle vicinanze, rischio che verrà minimizzato nell'immediato sia stoccando i profili lineari in posizione orizzontale su apposite incastellature, peraltro presenti ma inadeguate per dimensioni ad immagazzinare tutto, sia in alternativa utilizzando delle fascette e dei bacini di contenimento per lo stoccaggio a parete dei profili in posizione verticale. Le macchine presenti non richiedono l'adozione di dispositivi di protezione individuale diversi dagli occhiali, necessari per la protezione da trucioli o corpuscoli, in particolare durante la smerigliatura con mole non provviste di schermi per il disco. 10 - Laboratorio attrezzature speciali: l'ambiente, ubicato nel retro dei laboratori di chimica, ospita strumentazione analitica sofisticata (gascromatografi, spettrografi, ecc…) e due spettrofotometri ad assorbimento atomico, utilizzati per le analisi sui metalli pesanti vaporizzati in soluto, collocati sotto aspirazione. I gas per l'alimentazione delle apparecchiature presenti sono erogati da gassogeni ubicati in casamatta esterna ed in grado di fornire i gas, quali l’idrogeno, l’elio, il protossido di azoto, l’aria, l’azoto e l’acetilene. Lo spettrofotometro, che lavora in atmosfera acetilenica, utilizza solo gli ultimi tre gas mentre il gascromatografo utilizza elio, azoto, idrogeno ed aria. Sebbene i colori delle tubazioni siano non appropriati agli standard di unificazione tuttavia le stesse sono in buone condizioni manutentive, integre, corredate di manometri ed ubicate in percorsi per i quali i rischi di urti sono minimi. Lo spettrofotometro ad infrarossi, di nuova concezione, soddisfa i requisiti di sicurezza relativi alle apparecchiature laser di classe II mentre le lampade di Wood presenti nello spettrofotometro ad ultravioletti non presentano elementi di rischio. L'alveografo, a coclea, presenta tale componente segregato mentre il farinografo, di architettura similare ma privo di protezioni, è detenuto sempre spento ed a scopo dimostrativo. - Laboratori di Chimica del blocco Officine: il laboratorio è attrezzato con banconi maiolicati che, sebbene privi dei vetri di separazione dei vari posti di lavoro, sono serviti da apposite condotte per il gas e l'acqua alle terminazioni delle quali sono disposti dei becchi bunsen muniti di termocoppia. Ciascun castello di erogazione ospita postazioni di lavoro corredate di un rubinetto per l'acqua e due rubinetti per il gas metano, la cui combustione è necessaria per fornire energia alla reazione. Il pavimento, in ceramica, presenta tuttavia caratteristiche di uniformità non ottimali, soprattutto in corrispondenza dei giunti con elementi estranei alla pavimentazione. L'alimentazione elettrica dei banchi di lavoro, realizzata secondo linee costruttive non conformi agli standard di buona tecnica (talune prese con asse di inserzione obliquo e tutte aventi grado di protezione inferiore ad IP4X, sezione dei conduttori apparentemente inadeguata ai carichi) è stata messa fuori servizio a scopo cautelativo. Le sale preparazioni non sono accessibili agli Alunni, che nel Laboratorio di Analisi Tecniche preparano i campioni che andranno poi letti nel laboratorio analisi strumentali. In laboratorio sono altresì presenti cappe aspiranti generalmente monofronte sotto le quali vengono manipolate le soluzioni volatili e pericolose. Tali cappe risultano tuttavia generalmente obsolete, realizzate con materiali non ignifughi, protette da vetri frontali a ghigliottina di tipo antiquato, privi di adeguate caratteristiche di resistenza e talvolta del tutto assenti. I motori delle cappe sono talvolta non funzionanti o tali da generare livelli di rumorosità eccessivi, come ad esempio la cappa marca FERRARO n. inventario 9819, caratterizzata da un Leq di 90 dB(A). La stessa presenta il corpo illuminante avulso dalla propria sede. Tutte le cappe presentano inoltre punti di elettrificazione auto costruiti e caratterizzati da grado di protezione meccanica inferiore all'IP55. Tali problemi a carico delle cappe aggravano le condizioni ambientali del laboratorio caratterizzate da una non ottimale ventilazione dovuta alla ridotta ampiezza delle finestrature presenti - Laboratorio di Saldatura: l'ambiente, adiacente al laboratorio macchine utensili e con esso comunicante mediante un varco ricavato nella parete, presenta una pavimentazione per gran parte dell'area dello stesso tipo. Opportunamente tuttavia la zona ospitante le operazioni di saldatura è costituita da platee di calcestruzzo, ignifugo ed impermeabile. Colà sono effettuate lavorazioni di saldatura sia a gas sia di tipo elettrico, in aree sufficientemente separate e tali da consentire un adeguato stoccaggio delle bombole di gas tecnico. Queste sono munite di riduttori di pressione e sono collegate ai cannelli mediante tubazioni e giunti di sicurezza. I diversi tipi di saldatura sono effettuati in box di tipo fisso o mobile adeguati ad impedire esposizioni indebite di terzi alle radiazioni UV ed IR emesse durante le lavorazioni. Ad 11 impedire la contaminazione dell'ambiente con fumi di saldatura sono presenti aspiratori fissi e carrellati in numero adeguato. L'impianto elettrico dell'ambiente si presenta in condizioni accettabili, fatta eccezione per le prese dell'angolo saldatura e per il dispositivo di aspirazione della cappa della fucina, comunque non più utilizzata. - Laboratori di Fisica: i Laboratori (adiacenti al Laboratorio di Saldatura) presentano dei banchi di lavoro in struttura metallica con piano in legno e formica (alcuni sono elettrificati e vengono utilizzati generalmente per la 220 e la 24 V, sotto la sorveglianza dei docenti e per applicazioni di breve durata e tali da limitare condizioni di stress per gli impianti elettrici dei banchi ); vi sono, inoltre i rispettivi banchi-cattedre muniti di prese con corrente da 380, 220 e 24 V, generalmente funzionanti. Nel laboratorio vengono effettuate applicazioni pratiche dimostrative legate a fenomeni di fisica tra cui anche quelle di natura elettrica ed elettromagnetica. I due Laboratori per le Classi del Biennio, sono divisi da un ambiente più piccolo che funge da magazzino per le esercitazioni da svolgere. - Laboratorio Linguistico: si tratta di due locali a pianta rettangolare, posti rispettivamente al primo piano ed al piano cantinato, sono dotati ciascuno di circa 20 postazioni. Le caratteristiche dei vani sono le stesse degli altri locali. - Laboratorio Controllo Numerico: ospita macchine a controllo numerico di moderna concezione e come tali esenti da rischi particolari. - Laboratorio di Pneumatica: ospita banchi metallici su cui sono montati pannelli ove vengono sistemati ( ad incastro ) gli elementi che compongono circuiti pneumatici di ridotte dimensioni comandati attraverso PLC ; inoltre è presente un robot (ubicato in una parte del laboratorio che funge da isola di lavoro opportunamente “ transennata “ rispetto al resto del laboratorio stesso) a tre assi di piccole dimensioni utilizzato per prove dimostrative – didattiche dai Docenti del laboratorio e come tale esente da rischi particolari. - Laboratorio di Telecomunicazioni: Il laboratorio presenta dei banchi di lavoro con struttura metallica con piano in legno e formica; i vari banchi presentano punti di corrente a 220 V, generalmente funzionanti, e presentano dei cavi elettrici canalizzati sotto schiene d'asino. Vi sono diversi armadi in legno con ante in vetro non di sicurezza, contenenti attrezzature elettroniche quali oscilloscopi, frequenzimetri, analizzatori di spettro, generatori di funzioni e simili, prive di parti in movimento o caratteristiche di pericolosità. - Laboratorio di Macchine a Fluido: ospita motori di macchine di varie dimensioni (automobili differenti ed aerei); il compito del docente è quello di fare vedere allo studente i vari pezzi che lo compongono eventualmente smontando e ricomponendo alcune parti ovvero di illustrarne il funzionamento dinamico sui banchi prova. Il rischio legato alla presenza di parti in movimento, comunque minimizzato dalla bassa velocità dei cinematismi ovvero dalla presenza di protezioni fisiche nei casi di maggior rischio, rende tuttavia necessario il mantenimento di adeguate distanze di sicurezza durante l'esecuzione delle prove, anche per attenuare l'esposizione a rumore e a gas di scarico. Relativamente a quest'ultimo aspetto la modesta efficienza degli evacuatori di gas di scarico comunque presenti rende generalmente necessario eseguire le occasionali prove sui motori all'aperto. La turbina per le prove di portata ed il compressore per le prove ad alta pressione non determinano elementi apprezzabili di rischio. - Laboratorio di Termotecnica: nell'ambiente sono svolte tutte le applicazioni pratiche legate alle problematiche di riscaldamento e condizionamento degli ambienti. Vengono montate pompe, valvole di sicurezza, condutture idrauliche e vengono elaborati progetti termotecnica. Sono inoltre presenti modelli in scala ridotta degli impianti tecnologici a corredo delle abitazioni, utilizzati per l'indagine scientifica e non in grado di determinare rischi apprezzabili per i presenti. Le palette dei ventilatori non rappresentano un pericolo concreto mentre la presenza di attrezzature, utensili e qualche macchina come ad esempio il trapano BIMAK, in 12 non ottimali condizioni manutentive può costituire una fonte di pericolo per l'incolumità dei presenti. L'impianto elettrico è alimentato ad una tensione di 220 V e, sebbene sia consigliabile procedere ad una trasformazione delle utenze a 24 V qualora sia consentito da esigenze tecniche, sono adottate opportune misure precauzionali d'esercizio finalizzate alla riduzione del rischio elettrico a valori modesti. - Laboratorio di Misure Elettriche: ospita le attrezzature necessarie ad illustrare i concetti ed i metodi utili per individuare e risolvere i problemi di rilevazione e misura delle caratteristiche costruttive e di funzionamento delle macchine elettriche rotanti e dei trasformatori. A tal fine sono presenti, per l’esecuzione delle prove, generatori e motori in c.c. e c.a., trasformatori di varie dimensioni nonché simulatori di reti di distribuzione. Le macchine elettriche sono in buone condizioni manutentive, così da minimizzare i possibili rischi di elettrocuzione, ulteriormente ridotti dalla presenza di pedane isolanti attorno alle macchine elettriche. Durante il funzionamento la zona di operatività è inoltre segregata tramite catene trattenute da paletti amovibili, in grado di imporre ai presenti una distanza di sicurezza sufficiente in relazione alle effettive condizioni di pericolo. L'impiantistica per l'alimentazione dei banchi prova e per la generazione di corrente continua è collocata in apposito box schermato da impennate inaccessibili. In armadi a parete sono conservati strumenti di misura (voltmetri, amperometri, cosfimetri, wattmetri, ecc.) altresì utilizzati in altri laboratori di misure elettriche tuttavia arredati similmente alle aule ordinarie, privi di attrezzature e macchine e destinati allo svolgimento delle lezioni teoriche di elettrotecnica ed all'esecuzione di misure elementari su apparecchiature portatili. - Laboratorio di Chimica Organica: il laboratorio è attrezzato con banconi maiolicati muniti di becchi a gas. Le cappe, di tipo monofronte e bifronte, sono in parte obsolete e quelle meno efficienti sono utilizzate come armadi aspirati per lo stoccaggio dei preparati di uso comune. Nel laboratorio di chimica organica si fa occasionalmente uso di sostanze cancerogene e durante le reazioni possono svilupparsi aerosoli in grado di comportare un'esposizione a fenoli ed esteri aromatici. Per ridurre ulteriormente l'esposizione a tale fattore di rischio, comunque estemporanea, i gruppi motore delle cappe e le loro condizioni di tenuta verranno sistematicamente verificati da parte di personale specializzato. Verrà altresì valutata la possibilità di sostituire le cappe presenti con altre maggiormente efficienti e corredate di certificazione da parte di organismi tecnici specializzati. - Laboratorio di Tecnologia Meccanica: nell'ambiente vengono effettuate prove legate al comportamento a fatica di un materiale, facendo uso di attrezzature generalmente caratterizzate da modesta pericolosità (macchine per prove di torsione, di flessione rotante, ecc.). Per ridurre ulteriormente i rischi meccanici presenti tuttavia si valuterà di racchiudere il pendolo di Charpy all'interno di una gabbia metallica, interbloccata e con serraggio dall'esterno, come pure la macchina per le prove di trazione e compressione), in modo che l’operatore, una volta inserito fissato il pezzo alla macchina, possa attivarne il funzionamento dall’esterno. - Laboratori Informatica e CAD/CAM: contengono una quindicina di videoterminali orientati in modo da minimizzare gli effetti di abbagliamento ed i riflessi dovuti alle fonti di luce, collegati mediante cavidotti a schiena d'asino all’impianto elettrico controllato da un quadretto per l’aula con interruttore differenziale. In aggiunta a questi è sovente presente un cablaggio ethernet per la rete dati. Sebbene non sia strettamente necessario in virtù dei ristretti tempi di permanenza degli operatori davanti al terminale risulta comunque consigliabile fare uso di sedie munite di schienale flessibile o regolabile in grado di garantire un comfort adeguato ai presenti. - Laboratorio TDP: Il laboratorio presenta dei banchi di lavoro con struttura metallica con piano in legno e formica; i vari banchi presentano punti di corrente da 380, 220 e 24 V, generalmente funzionanti, e presentano dei cavi elettrici canalizzati sotto schiene d'asino. Nel laboratorio 13 vengono effettuate applicazioni pratiche legate all'impiantistica elettrica (videocitofonia, illuminotecnica ed elettromeccanica): Nel retro sono presenti alcuni torni ed una mola obsoleti ed in stato di abbandono, nonché una grossa lama tagliacartone priva di squadra paramano a protezione dalla lama. I banchi elettrificati sono utilizzati generalmente per la 220 e la 24 V, sotto la sorveglianza dei docenti e per applicazioni di breve durata e tali da limitare condizioni di stress per gli impianti elettrici dei banchi. - Laboratorio di Microbiologia: il laboratorio è attrezzato con banconi maiolicati muniti di becchi a gas. Sono inoltre presenti una serie di banconi sui quali sono installati i microscopi per l'osservazione dei vetrini. In laboratorio sono altresì presenti cappe aspiranti tuttavia non munite di filtri HEPA, prive di sterilizzatori e non del tutto adeguate al rischio biologico. Spazi per attività collettive Sotto questa dicitura si possono individuare: - Aula Magna: ha sviluppo longitudinale e una superficie di 300 m2 al piano primo, dinanzi all’atrio di ingresso. L’ambiente è reso accessibile dall’interno mediante due serramenti della larghezza di 1.60 m apribili nel verso dell’esodo integrati da uno sbocco verso la scala antincendio in grado di realizzare un collegamento diretto tra l'ambiente ed il cortile al piano terra. L’aula della capienza massima di 130 posti in platea, presenta alle due estremità dei palchi rialzati raggiungibili dalla platea mediante alcune alzate prive di parapetto e rivestite di gomma a bolle. L’ambiente è provvisto di una serie di uscite facilmente apribili a spinta mediante maniglione antipanico, raggiungibili tramite quattro corridoi di ampiezza accettabile posti a separazione delle varie file di posti tra loro e dalle pareti perimetrali. L’ambiente dispone di mezzi di estinzione incendi sia fissi sia mobili in quantità sufficiente. - Palestre: occupano una superficie di 1200 m2 , alloggiate in un corpo di fabbrica indipendente corredato dei necessari locali destinati a spogliatoio con annessi servizi igienici per atleti, arbitri e spettatori. La struttura è accessibile mediante quattro ingressi, di cui due afferenti ad un vestibolo di disimpegno, costituiti da serramenti a due battenti in vetro-metallo apribili nel verso dell’esodo mediante maniglione antipanico, e gli altri direttamente ai campo di gioco, realizzati in legno e privi di dispositivo a barre di comando per una facile apertura a spinta. Il campo di gioco, privo di gradinate a parterre per eventuale pubblico, è rivestito in sintetico con finitura bucciata, antiscivolo. Il volume prende luce da ampi pannelli di policarbonato e vetro cemento. La luce naturale proveniente dalla volta celeste è integrata da illuminazione artificiale fornita da una serie di neon attivabili in caso di necessità, protette da schermi contro le pallonate al pari degli anemostati per la ventilazione. Il solaio è stato parzialmente controsoffittato per ridurre i fenomeni di riverberazione sonora dovuti alla conformazione degli spazi, vasti ed alti. - Sala proiezioni; si tratta di un’aula predisposta per accogliere al massimo due classi per volta, tramite la presenza di posti a sedere con pianale ribaltabile disposti in file. L’attrezzatura è costituita da un televisore con videoregistratore, da un proiettore con apposito pannello per la visualizzazione e da un impianto di diffusione del suono munito di dispositivo di regolazione del volume. L'impianto elettrico risulta rinnovato di recente e l'ambiente è stato opportunamente munito di controsoffittatura, sia al fine di nascondere il passaggio dei cavidotti alla vista dei presenti sia al fine di incrementare le caratteristiche di assorbimento acustico del locale per diminuire il tempo di riverberazione e rendere più confortevole la presenza nel locale nonché per rendere più agevole l'intelleggibilità delle parole e dei suoni emessi dalle casse acustiche. Sebbene gli elementi per il soffermo siano privi di imbottitura, lignei e non del tutto conformi alle attuali disposizioni in materia antincendio non risultano tuttavia, in relazione alla situazione attuale, significativi elementi di rischio a carico dei frequentatori dell'aula. 14 Uffici e spazi per attività complementari Quest’area comprende tutti i locali utilizzati dal personale docente per attività complementari (sala insegnanti, ecc.). I locali comprendono in particolare: - Presidenza e vicepresidenza: locali di pianta quadrata e ridotta superificie (26 m2) ubicati al primo piano ed affacciati sul cortile interno, destinato ad ospitare l’Ufficio del Dirigente Scolastico. La natura e la disposizione degli elementi di arredo e lo stato dei rivestimenti non determina la presenza di elementi di rischio. - Ufficio del Direttore Amministrativo: il locale prende luce dalle finestrature affacciantesi su Viale Libertà. Non si ravvisano problemi legati all'ampiezza degli spazi, allo stato dei pavimenti o alla dotazione di armadi e scaffalature. - Segreteria Alunni, Segreteria Personale, Segreteria Contabilità e Protocollo: insieme di quattro locali separati e localizzati al piano terra, lato cortile interno. Questi, sebbene siano interessati da un uso abbondante di prolunghe, prese multiple e grossa concentrazione di cavi elettrici o di trasmissione dati, sono opportunamente disposti e mai poggiati a terra in maniera tale da costituire pericolo nei riguardi del transito e con possibilità di schiacciamento e sezionamento degli stessi. Sebbene, in relazione al numero di addetti che vi trovano impiego, gli a spazi a loro disposizione risultino di ampiezza accettabile al lordo delle superfici occupate dagli arredi e dalle scaffalature, queste ultime risultano di entità insufficiente a contenere i fascicoli e gli incartamenti inevitabilmente prodotti durante l'attività d'ufficio, carte che finiscono per occupare stabilmente superfici concepite per uno stoccaggio solo temporaneo (tavoli) o addirittura non idonee allo stesso (termosifoni). - Biblioteca: La biblioteca si trova al piano terreno dell’Istituto. Le pareti sono a tinta chiara, i parapetti delle finestre hanno altezza superiore a 90 cm ed i pavimenti non sono sdrucciolevoli. L’illuminazione naturale è garantita da ampie superfici finestrate comunicanti direttamente con l’esterno sebbene realizzate a vasistas, come tali da non ottimizzare la ventilazione in funzione della superficie finestrata presente. L'illuminazione artificiale è data dall’impianto di luce costituito da lampade fluorescenti, dotate di schermature di protezione, che producono illuminazione diretta. I libri sono collocati in ampie scaffalature metalliche munito di pannello vetrato, rese accessibili anche tramite scale doppie a compasso e scaletti a castello con ruote pivotanti, di recente costruzione ed in buone condizioni d'uso, con pedate di ampiezza sufficiente, munite di dispositivi antiribaltamento e di trattenuta delle gambe. Per la consultazione sono presenti solo pochi posti a sedere tuttavia opportunamente muniti di luci di posto integrative della luce naturale. - Bar: è ubicato al piano terreno dell’istituto, le pareti sono a tinta chiara, i parapetti delle finestre hanno altezza superiore a 90 cm ed i pavimenti non sono sdrucciolevoli. L’illuminazione e l’aerazione naturale sono garantite da ampie superfici finestrate comunicanti direttamente con l’esterno. L'illuminazione artificiale è data dall’impianto di luce costituito da lampade fluorescenti, dotate di schermature di protezione, che producono illuminazione diretta. Occupa una area di circa 80 m2 nell’ala sinistra del piano terra; si tratta di un locale con un’unica uscita sull’ampio Corridoio delle Officine. - Sala Insegnanti: si tratta di due locali, posti rispettivamente al primo e secondo piano nella mezzeria dei corridoi principali; sono semplicemente arredati con armadi, schedari metallici, nonché tavoli, a struttura metallica e piani di legno. In entrambi i locali sono presenti postazioni al videoterminale, con relative stampanti. 15 Servizi ed impianti tecnologici Dall’analisi a vista l’impianto non presenta trasudazioni o perdite significative. Gli scarichi dei servizi igienici, sempre comandati a catenella, sono regolarmente funzionanti ed opportunamente corredati di cassette di lavaggio per la caduta dell’acqua, generalmente incassate. Le colonne di scarico dei servizi igienici sono adeguatamente dimensionate in relazione agli apparecchi utilizzati. I pozzetti di chiusura idraulica ed i chiusini di scarico a sifone sono regolarmente funzionanti e non intasati. Le perdite di carico continue non sono tali da pregiudicare un’adeguata portata idraulica ai piani superiori degli edifici, favorita dal modesto sviluppo in altezza degli stessi. L’impianto idrico non necessita pertanto di lavori di ristrutturazione diversi dagli eventuali ed al momento non necessari interventi di ripristino su colonne montanti, collettori, tubazioni di collegamento o valvolame e rubinetteria. L'edificio è munito di una rete idrica antincendio, alimentata dall'acquedotto comunale. Tale circuito di spegnimento fisso, plausibilmente ad anello interrato, ha i suoi terminali nelle bocche d'incendio UNI 45 in corrispondenza delle colonne montanti poste presso i vani scala interni del corpo di fabbrica. Gli idranti sono collocati in apposite cassette murali di colorazione rossa e corredati di lancia con bocchello e tubo erogatore impermeabile. I pannelli sono generalmente realizzati con vetro safe crash . Le saracinesche a monte degli idranti e le valvole di non ritorno si presentano in buone condizioni. Inoltre è presente un gruppo di attacco per la motopompa VV.F. ( lato destro zona antistante l’ingresso principale di Viale della Libertà, osservando l’Istituto frontalmente ). Non è ancora possibile verificare le caratteristiche di portata e pressione dell’impianto né l’effettiva possibilità da parte della rete idrica comunale di garantire allo stesso la quantità d’acqua necessaria alla pressione voluta, in quanto manca, all’attualità il collaudo ed il CPI dei V.V.F. Occorrerà pertanto verificare che la pressione della rete idrica antincendio sia tale da consentire il raggiungimento col getto di qualsiasi punto del locale e che la portata di ciascun idrante raggiunga i 120 litri al minuto per un’ora. All’occorrenza valutare la possibilità di adottare una riserva idrica di capacità adeguata o di installare adeguati gruppi pompa alla base delle colonne montanti. L'impianto di riscaldamento della scuola, a circolazione forzata mediante pompa centrifuga ubicata in Centrale Termica, è costituito da un circuito di radiatori a ricircolo d'acqua riscaldata da una serie di caldaie attualmente alimentate a gas metano di rete (ma in origine a gasolio) collocate nella Centrale Termica ubicata in vano ad uso specifico situato nel cortile interno dell'ala nord ovest. Nonostante che la corretta manutenzione e la regolare pulizia delle caldaie realizzino condizioni di esercizio adeguate ad impedire la formazione di incrostazioni che possano pregiudicare la resa, l’impianto nel suo complesso, di tipo a sorgente, è stato lievemente sottodimensionato in relazione al fabbisogno termico complessivo ed ai limiti di efficacia per la cubatura da servire. Le tubazioni, in ferro filettate e nella maggior parte degli ambienti incassate e coibentate, non sono quindi in grado di determinare pericolo di scottature o, in caso di urto o collisione, pericolo di contusioni. Le valvoline di sfogo dell’aria dai radiatori per la regolazione della temperatura sono generalmente in buone condizioni. Il vaso di espansione, collocato nella Centrale Termica, appare in buone condizioni e le tubazioni di mandata e di rinvio dell’acqua calda e fredda sono coibentate con coppelle in lana di vetro racchiuse entro manti impermeabili, opportunamente contrassegnati con colorazione rossa e blu, rispettivamente. 16 La superficie radiante disponibile consente il mantenimento di temperature interne non sempre adeguate a garantire il comfort termico in tutti i locali. L’impianto termico necessita pertanto di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati all’incremento della temperatura di equilibrio termico dei vani, valutando la possibilità di sostituzione dei bruciatori con altri di maggiore potenzialità e la revisione di valvole di miscelazione, vaso di espansione e pompa centrifuga. 17 Caratteristiche delle aree di lavoro ai fini dell’antincendio La valutazione del rischio incendio e le conseguenti misure preventive, protettive e precauzionali, seguono, ove possibile quanto suggerito dagli allegati al DM 10.03.98. Essa non è da ritenersi sostitutiva della relazione tecnica per l’ottenimento del CPI, ma eventualmente integrativa e/o riassuntiva. Attrezzature ed impianti antincendio L’edificio è attrezzato per l’antincendio con una dotazione di estintori a polvere (6 kg) idonei per la classe di fuoco minima 21A – 155B – C, appesi a parete, segnalati tramite cartelli efficacemente collocati, che vengono periodicamente revisionati. Quale dotazione fissa antincendio è stata installata per ciascun piano una bocca idrica con attacco UNI 45 per vano scala derivata da ogni colonna montante della rete idrica di adduzione per una media di due idranti per piano. I laboratori di chimica e di analisi chimiche, serviti da condutture di adduzione del gas metano, verranno corredati di rivelatori di gas, il cui compito è quello di segnalare eventuali fughe di combustibile dalle tubazioni di adduzione. Essendo inoltre presenti, utilizzate e manipolate sostanze infiammabili ed esplodenti gli stessi ambienti sono corredati di porta REI 120 con congegno di autochiusura azionato da rilevatori di fumo che vengono attivati in assenza del personale. Per assicurare agli ambienti un'adeguata ventilazione ad integrazione dell'aerazione naturale è installata una batteria di elettroventilatori muniti di allarme in caso di malfunzionamento La struttura dovrà tuttavia essere dotata di impianto d’illuminazione d’emergenza costituito da lampade a fluorescenza autoalimentate, presenti in numero accettabile rispetto al fabbisogno. Non esiste impianto d’allarme acustico ad altoparlanti indipendente dall'impianto a campanelli usato normalmente per la scuola. In tal senso il Dirigente Scolastico valuterà la possibilità di predisporre un sistema di allarme ad avviso acustico, integrato da pannelli luminosi opportunamente distribuiti lungo i corridoi, consistente in una sirena monotonale autoalimentata, generale, attivabile manualmente mediante pressione dei pulsanti dislocati lungo i corridoi di distribuzione e disimpegno, per l’installazione del quale dovrà essere indetto apposito appalto. 1. Sistema di vie di esodo ed uscite di emergenza Le vie di esodo utili al raggiungimento del luogo sicuro esterno dai piani superiori sono rappresentate da tre vani scala: SCALA A Scalone interno, non protetto SCALA B vano scala interno, non protetto (in previsione), lato Via Marconi, a servizio di tutti i piani fuori terra SCALA C vano scala interno, non protetto (in previsione), lato Via Galilei, a servizio di tutti i piani fuori terra SCALA D vano scala interno, non protetto, a servizio autorimessa per ciclomotori SCALA E vano scala interno, non protetto, a servizio del cortile caldaia SCALA F vano scala di servizio,non protetto, centrale, connettivo tra piano seminterrato e rialzato SCALA G vano scala interno, non protetto, lato Via Marconi, connettivo tra piano seminterrato e blocco uffici. SCALA H vano scala esterno SCALA K vano scala interno, non protetto, lato Via Galilei, connettivo tra piano seminterrato e piano rialzato. SCALA L vano scala di servizio, non protetto, a collegamento tra i piani secondo e terzo Tutti i vani scala interni sono utilizzati sia per il normale afflusso, sia per il deflusso in condizioni di emergenza. 18 Le rampe sono rettilinee, non presentano restringimenti; i gradini sono a pianta rettangolare, hanno alzata e pedata costante e sono realizzati in marmo trattato con micrograffiatura. Scale e pianerottoli sono dotati di parapetti sui lati aperti. Nella tabella che segue si riporta l’elenco delle uscite di emergenza, suddivise per piano, con l’indicazione delle principali caratteristiche: PIANO SEMINTERRATO ID Uscita Aule 1 VERSO LA SCALA F 2 AULE 310, 311 COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO LA SCALA (ESTERNA) H 3 AULE 131, 132, 133 - AREA LABORATORIO TECNOLOGIA MECCANICA VERSO LA SCALA K A LABORATORIO MICROBIOLOGIA AULE 96 - 96 BIS - 97 -SALA INSEGNANTI - BLOCCO UFFICI B STANZE 164, 165, 167 C STANZE 103, 104 - LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA - AULE LUNGO CORRIDOIO ALLO SBOCCO SCALA E D BLOCCO OFFICINE - BIBLIOTECA BAR - LABORATORIO 178 E PALESTRA 1 AULE PROSPETTANTI VIA DELLA LIBERTA' - AULA MAGNA (PARTE) VERSO LA SCALA A 2 AULE BRACCIO LATO VIA MARCONI VERSO LA SCALA B 3 AULE BRACCIO LATO VIA GALILEI VERSO LA SCALA C 4 STANZE AFFERENTI ALLA SCALA D VERSO LA SCALA D 5 AULA MAGNA (PARTE) VERSO LA SCALA H (ESTERNA) 1 AULE PROSPETTANTI VIA DELLA LIBERTA' VERSO LA SCALA A, COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE DAL PIANO SUPERIORE ATTRAVERSO LA SCALA L 2 AULE BRACCIO LATO VIA MARCONI VERSO LA SCALA B 3 AULE BRACCIO LATO VIA GALILEI VERSO LA SCALA C 4 AULA MAGNA VERSO LA SCALA H (ESTERNA) 1 TUTTI I LOCALI VERSO LA SCALA L TERRA PRIMO SECONDO TERZO Note: SALA PROIEZIONI - LABB. MISURE ELETTRICHE - LABB. ELETTROTECNICA - AULE 117, 119, 115, 120, 121 COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO LA SCALA A E DAL PIANO INFERIORE ATTRAVERSO LA SCALA G COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO LE SCALE B E D E DAL PIANO INFERIORE ATTRAVERSO LE SCALE D ED F COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO LA SCALA H E DAL PIANO INFERIORE ATTRAVERSO LA SCALA E 19 Luoghi di lavoro di cui dovrà essere effettuata la valutazione dei rischi ed il piano di emergenza Aule Didattiche Palestre Laboratori Archivi, Depositi e Locali di Manutenzione Numero di Lavoratori nel singolo luogo Aule Didattiche: ~ 1000 Studenti + 134 Lavoratori Palestre: 60-70 studenti + 2 Lavoratori Laboratori: 60-70 Studenti(equiparati a “ Lavoratori “ ) + 4 Lavoratori Archivi - Depositi e Locali Manutenzione: 7 – 12 Lavoratori Mansioni di cui dovrà essere effettuata la valutazione dei rischi 1- MANSIONE 1 – didattica, supporto Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività nelle aule didattiche ivi compreso le aule speciali dove si faccia uso di apparecchiature informatiche e/ o audio e/o audiovisive. Inoltre tale mansione viene assegnata ai lavoratori che svolgono la propria attività negli uffici con uso di videoterminale per meno di 20 ore settimanali anche non continuative. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati all’uso di apparecchiature elettriche, all’incendio, caduta, inciampo, microclima, e altri rischi legati alla presenza nel luogo di lavoro. In relazione alla gestione e manutenzione dei fotocopiatori e/o stampanti laser utilizzanti toner, esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 1 a) Svolge attività didattico-educativa in aula o nel laboratorio avvalendosi di supporti audio, video e pc. b) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non continuative c) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi d) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra, lavagna, scrivania e) Fa uso di attrezzature ordinarie d’ufficio quali fotocopiatrice, taglierina, plastificatore, rilegatori manuali, forbici, rifilatrice f) produzione di elaborati e documenti cartacei 2- MANSIONE 2 – didattica, videoterminale Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività negli uffici, nelle aule didattiche ivi compreso le aule speciali dove si faccia uso di apparecchiature informatiche e/ o audio e/o audiovisive, con uso di videoterminale per più di 20 ore settimanali anche non continuative. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati all’uso di apparecchiature elettriche, all’incendio, caduta, inciampo, microclima, e altri rischi legati alla presenza nel luogo di lavoro, oltre al rischio videoterminalista In relazione alla gestione e manutenzione dei fotocopiatori e/o stampanti laser utilizzanti toner, esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 2 a) Svolge attività didattico-educativa in aula o nel laboratorio avvalendosi di supporti audio, video e pc. b) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per più di 20 ore settimanali anche non continuative c) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi d) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania e) Fa uso di attrezzature ordinarie d’ufficio quali fotocopiatrice, taglierina, 20 plastificatore, rilegatori manuali, forbici, rifilatrice f) produzione di elaborati e documenti cartacei 3- MANSIONE 3 - attività sportiva Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività nelle palestre e/o ambienti sportivi in genere. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati all’uso di attrezzature sportive, all’incendio, caduta, inciampo, contusioni da collisione, microclima, movimentazione manuale carichi, rumore e condizioni climatiche in relazione alle attività svolte all’esterno. Esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 3 a) Svolge attività didattico-educativa in palestra e/o ambienti sportivi interno e/o esterni. b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi c) Fa uso di attrezzature sportive quali spalliera, quadro svedese, funi pertiche cavallina, pedana elastica, aste per il salto in alto, sedie, pesistica varia, attrezzi sportivi in genere, cattedra e lavagna, scrivania, ecc. 4- MANSIONE 4 – sostegno didattico-educativo Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività a sostegno di alunni diversamente abili. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati alla vicinanza con la disabilità in genere e può comportare rischi contusioni accidentali legati alla disabilità del soggetto assistito, movimentazione manuale dei carichi, biologico, ecc. Esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 4 a) Svolge attività didattico-educativa in aula o nel laboratorio di sostegno allo studente disabile. b) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non continuative c) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi d) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania e) Fa uso di attrezzature ordinarie d’ufficio quali fotocopiatrice, taglierina, plastificatore, rilegatori manuali, forbici, rifilatrice 5- MANSIONE 5 – chimica, biologia Viene assegnata tale mansione ai Lavoratori che svolgono la propria attività nelle aule e nei Laboratori di Chimica e Tecnologia Alimentare, Biologia con compiti di insegnamento e utilizzano tipiche attrezzature di laboratorio come vetreria, bilance, strumenti scientifici, bunsen, cappe aspiranti ecc… Tale attività può comportare l’uso di sostanze irritanti, nocive, infiammabili, corrosive, tossiche e presenza di atmosfere esplosive. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati a taglio, ustioni, rumore, elettrico, microclima, incendio, ecc. Necessita l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 5 a) Svolge attività pratica didattico-educativa nelle aule e nei Laboratori di Chimica e Tecnologia Alimentare, Biologia. b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania d) Fa uso delle tipiche attrezzature di laboratorio come vetreria, bilance, strumenti scientifici, bunsen , cappe aspiranti. e) Può fare uso di videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non continuative. f) Accede al deposito delle sostanze impiegate nel Laboratorio e loro utilizzo. 6- MANSIONE 6 – elettrotecnica, elettronica, fisica Viene assegnata tale mansione ai Lavoratori che svolgono la propria attività nelle 21 aule e nei Laboratori di Fisica, Elettrotecnica ed Elettronica, utilizzando tipiche attrezzature e strumentazioni di Laboratorio come amperometri, voltmetri , oscilloscopi, frequenzimetri, attrezzatura per fotoincisione ed in generale, strumenti scientifici necessari per le esercitazioni di carattere elettronico ed elettrico ecc. Tale attività può comportare l’uso di sostanze irritanti, nocive, infiammabili, corrosive, tossiche. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati a irritazione, ustione, elettrico, microclima, incendio, ecc. Necessita l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 6 a) Svolge attività pratica didattico-educativa nelle aule e nei Laboratori di Fisica, Elettrotecnica ed Elettronica. b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania d) Fa uso delle tipiche attrezzature di Laboratorio come amperometri, voltmetri , oscilloscopi, frequenzimetri, attrezzatura per fotoincisione ed in generale, strumenti scientifici necessari per le esercitazioni di carattere elettronico ed elettrico ecc e) Può fare uso di videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non continuative. f) Accede al deposito delle sostanze impiegate nel Laboratorio e loro utilizzo. 9- MANSIONE 9 – meccanica, costruzioni Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività nei laboratori di meccanica e/o costruzioni, anche mediante l’utilizzo di macchine utensili e/o di utensili manuali. Tale attività può comportare l’uso di refrigeranti in genere, oli emulsionabili, ecc. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati a taglio, ustioni, macchine rotanti, rumore, polveri, nebbie, movimentazione manuale dei carichi, schiacciamenti, elettrico, microclima, incendio, ecc. Esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 9 a) Svolge attività pratica didattico-educativa nei laboratori di area meccanica e/o costruzioni b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania d) Fa uso di macchinari quali tornio, fresatrice, rettificatrice, dentatrice, stozzatrice, punzonatrice, trapani, seghe a disco e a nastro, mole in genere, limatrice, pantografo, presse, macchine di prova di rottura in genere e) Può fare uso, nell’ambito di macchinari utilizzati per prove non distruttive dei pezzi meccanici, di macchine ad ultrasuoni e/o sostanze spray f) Fa uso di utensili manuali quali trapano, setacci, casseformi pvc, lime, morse martelli cazzuole 11- MANSIONE 11 – termotecnica, saldatura Viene assegnata tale mansione ai Lavoratori che svolgono la propria attività nelle aule e nei Laboratori di Termotecnica e Saldatura, utilizzando tipiche attrezzature e strumentazioni di Laboratorio come macchine utensili ed attrezzature di vario genere (Tornio, Trapano a colonna, Cesoia, Pressa, Smerigliatore, Forno a gas), saldatrici (Elettriche, Mig, Mag – Cannelli Ossigas, Cannelli da taglio, taglio al plasma), banchi prova per motori a scoppio, macchine ed attrezzature per prove (distruttive e non distruttive) di resistenza sui materiali, macchine ed attrezzature per l’esecuzione di impianti termici ad uso didattico, ed in generale, strumenti scientifici necessari per le esercitazioni di carattere meccanico – tecnologico – impiantistico ecc. Tale attività può comportare l’uso di sostanze infiammabili, nocive, irritanti. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati a taglio, schiacciamento, irritazione, ustione, rumore, inalazione fumi o polveri, elettrico, microclima, incendio, esplosione, ecc. Necessita l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. 22 CICLO LAVORATIVO MANSIONE 11 a) Svolge attività pratica didattico-educativa nelle aule e nei Laboratori di Termotecnica e Saldatura. b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania d) Fa uso delle tipiche attrezzature di Laboratorio come macchine utensili ed attrezzature di vario genere( Tornio, Trapano a colonna, Cesoia, Pressa, Smerigliatori, Forni a gas), saldatrici( Elettriche, Mig, Mag – Cannelli Ossigas, Cannelli da taglio, macchina per il taglio al plasma ), banchi prova per motori a scoppio, macchine ed attrezzature per prove(distruttive e non distruttive) di resistenza sui materiali, macchine ed attrezzature per l’esecuzione di impianti termici ad uso didattico, ed in generale, strumenti scientifici necessari per le esercitazioni di carattere meccanico – tecnologico – impiantistico. e) Può fare uso di videoterminali. f) Accede al deposito delle sostanze impiegate nel Laboratorio e loro utilizzo. 14- MANSIONE 14 – sorveglianza, supporto, pulizia Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che presidiano gli spazi, controllano gli ingressi, svolgono attività di centralino, attività di supporto alle attività didattiche, attività di fattorino; effettuano piccole operazioni di pulizia di locali arredi ed attrezzature. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati a taglio, ustioni, scale manuali, movimenti ripetitivi, polveri, nebbie, utilizzo di agenti chimici, movimentazione manuale dei carichi, schiacciamento, elettrico, microclima e condizione climatiche, incendio, ecc. CICLO LAVORATIVO MANSIONE 14 a) Presidia i varchi di accesso alla struttura (porte, portoni, uscite di emergenza) garantendo il controllo dei soggetti che accedono alla struttura ed il regolare accesso e deflusso degli studenti. b) Riceve e smista le chiamate telefoniche di ingresso e uscita per la scuola. c) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non continuative d) Supporta le attività didattiche di aula e laboratorio secondo le necessità del docente (fornitura materiali, spostamento apparecchiature, riordino, ecc.). e) Ritira o consegna la posta ai vari uffici, movimenta pacchi e buste di piccolo peso; effettua, spostamenti esterni, muovendosi a piedi o avvalendosi dell’uso di mezzi pubblici. f) Effettua piccole operazioni di pulizia (spazza, spolvera) di superfici, serramenti, attrezzi ed apparecchiature. g) Utilizza scale portatili per superare piccoli dislivelli e raggiungere le parti alte di armadi, ripiani e scaffalature. 18- MANSIONE 18 – piccola manutenzione Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che effettuano attività manuali di piccola manutenzione quale imbiancatura, sostituzione lampade, piccola falegnameria, piccoli interventi idraulici, verniciatura, piccole potature, taglio erba, ecc. Nell’ambito di tale attività esiste la possibilità di utilizzo di trabatelli, trapani, scale, seghe, martelli, attrezzi manuali e/o elettrici a cavo o a batteria. Esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. CICLO LAVORATIVO MANSIONE18 a) Svolge attività manuali di piccola manutenzione. b) Utilizza attrezzature e/o agenti chimici. 23 Foto aerea della sede ITIS “ G. Marconi “ di Forlì ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE « GUGLIELMO MARCONI » FORLÌ Viale della Libertà, 14-Tel. 0543-28620 -Fax 0543-26363 - -DISTRETTO 42 e mail [email protected] SITO www.itisforli.it 24 In sintesi IDENTIFICAZIONE LUOGHI DI LAVORO E MANSIONI Numero massimo di Lavoratori compreso Studenti ~1000Studenti+142 Lavoratori Codice LUOGHI DI LAVORO L1 Aule didattiche L2 L3 Palestre Laboratori 60-70 Studenti + 2 Lavoratori 60-70 Studenti (equiparati a “Lavoratori”) + 4 Lavoratori L4 Uffici, Archivi, Depositi e Locali Manutenzione 7 – 12 Lavoratori N. Lavoratori 46 Codice MANSIONI 1 MANSIONE 1 – didattica, supporto 2 3 4 5 6 9 11 14 18 MANSIONE 2 – didattica, videoterminale MANSIONE 3 – attività sportiva MANSIONE 4 – sostegno didattico-educativo MANSIONE 5 – chimica, biologia MANSIONE 6 – elettrotecnica, elettronica, fisica MANSIONE 9 – meccanica, costruzioni MANSIONE11 – termotecnica, saldatura MANSIONE 14 – sorveglianza, supporto, pulizia MANSIONE 18 – piccola manutenzione 9 5 2 20 24 20 18 15 15 ORGANIGRAMMA AZIENDALE DATORE DI LAVORO: Prof. ssa Fiorini Eliana Lavoratore Mansione Luogo Ruolo Sicurezza 9 - 11 L3 Dirigente 1 L1 Preposto 9 L3 Preposto 2 L4 Dirigente 2 2 L4 L4 Lavoratore Lavoratore 2 2 L4 L4 Lavoratore Lavoratore Servizio: Collaborazione Dirigente Scolastico Prof. Zaccarelli Walter( Vicario ) Reparto: Collaborazione Dirigente Scolastico Prof.Parisi Gianluca(Collaboratore ) Reparto: Collaborazione Dirigente Scolastico Prof. Di Lella Michele ( Collaboratore ) Servizio: Servizi Generali Amministrativi Dr. Levato Antonio ( DSGA ) Reparto: Ufficio Alunni Baldassarri Maria Dolores Grosso Giovanni Reparto: Ufficio Personale Boschi Monica Caporali Stefania 25 Reparto: Ufficio Protocollo Villani Anna Paesano Maria 2 2 L4 L4 Lavoratore Lavoratore 2 2 L4 L4 Preposto Lavoratore 9-11 9-11 9-11 6 5 6 5 L3 L3 L3 L3 L3 L3 L3 Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Reparto: Ufficio Contabilità Tarantino Isabella(Vice DSGA) Di Fiore Sonia Reparto: Servizi ATA – Assistenti Tecnici Accettulli Salvatore Angeli Luca Furgani Marco Giovannetti Alessandro Valtangoli Roberto Marini Danilo Martinetti Giuliana Reparto: Servizi ATA – Collaboratori Scolastici Barucci Robertina Billi Lino Bonetti Angela Burgio Anna Calandra Crocetta Rita Capacci Maria Casali Massimo Ceccoli Alvaro Filomeno Giulia Galassi Maria Mescolini Sonia Montanari Milena Soprani Claudia Spagnoli Giuseppina Tesei Norma L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 L1 – L2 – L3 – L4 Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 1 – didattica, supporto Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Lavoratore Bartoletti Martina Bellettini Flavia Bezzi Barbara Bezzi Paola Bovino Miria Burattini Rosaria Casara Paola Conti Patrizia Costa Carla Frissora Francesca Gaspari Olindo Giardini Silvia Gioiello Maurizio Giordani Maria Rosa Guardagli Don Carlo Laghi Stefano Lazzari Alessandra Lelli Gabriella Lodi Franca Lolli Ermes Martucci Silvana Matterelli Anna Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 14-18 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 L1 L1 L1 L1 L1 – L3 L1 L1 – L3 L1 L1 L1 L1 – L3 L1 – L3 L1 L1 – L3 L1 L1 L1 – L3 L1 L1 L1 – L3 L1 L1 – L3 26 Milanesi Silvia Missiroli Franca Monfreda Vito Montomoli Paola Morandi Paola Mossini Rubens Nadiani Andrea Ortali Maria Cristina Parisi Gianluca Pasqui Umberto Petroncini Enrico Piazza Maria Rosa Pisapia Angela Rabiti Donatella Ravaglioli Maria Ravaioli Paola Rizzo Marina Saltelli Rita Timoncini Amos Valente Roberto Vallicelli Silvana Valmassoi Francesca Valzania Catia Zona Nicoletta 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 L1 – L3 L1 L1 L1 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 L1 L1 L1 L1 – L3 L1 L1 L1 – L3 L1 L1 – L3 L1 – L3 L1 L1 L1 L1 L1 Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 5 – chimica, biologia Aluisi Benini Paola Avallone Gaetano Biserni Maria Canziani Maria Chiara Caravello Valeria Dall’Oglio Bernardo Feralli Claudia Gurioli Gigliola Iavarone Elisabetta Liverani Alessandra Mainetti Morena Marzocchi Patrizia Nanni Tiziana Polastri Carlo Riguzzi Roberto Ruscelli Gabriele Versari Laura Zannoni Roberto 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 6 – elettrotecnica, elettronica, fisica Asirelli Gianluca Benelli Roberto Bruschi Luca Cambi Paolo Casadei Lelli Daniele Ceccarelli Antonio Ciani Rodolfo Dall’agata Giampaolo Dipré Pierluigi 6 6 6 6 6 6 6 6 6 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto 27 Galeotti Oreste Lelli Claudio Maldini Corrado Manzalini Stefano Michelucci Nicola Neri Roberto Paci Marco Ricco Antonio Rondoni Carlo Sansovini Carlo Sedioli Marco Triossi Aldo Versari Roberto 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 L1 – L3 Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 9– meccanica, costruzioni Baldini Mirco 9 L1 – L3 Bentivegni Marco 9 L1 – L3 Bertaccini Pierluigi 9 L1 – L3 Boghi Giovanni 9 L1 – L3 Buccirosso Ferruccio 9 L1 – L3 Casadei Cristiano 9 L1 – L3 Di Lella Michele 9 L1 – L3 Donati Marcello 9 L1 – L3 Liverani Giuliano 9 L1 – L3 Loco Giancarlo 9 L1 – L3 Mancini Gabriele 9 L1 – L3 Ricci Loris 9 L1 – L3 Ruggiero Antonio 9 L1 – L3 Spadazzi Federica 9 L1 – L3 Vagni Sandro 9 L1 – L3 Zaccarelli Walter 9 L1 – L3 Zarlenga Renato 9 L1 – L3 Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 11 – termotecnica, saldatura Baldini Mirco 11 L1 – L3 Bentivegni Marco 11 L1 – L3 Bertaccini Pierluigi 11 L1 – L3 Boghi Giovanni 11 L1 – L3 Buccirosso Ferruccio 11 L1 – L3 Casadei Cristiano 11 L1 – L3 Di Lella Michele 11 L1 – L3 Donati Marcello 11 L1 – L3 Liverani Giuliano 11 L1 – L3 Loco Giancarlo 11 L1 – L3 Mancini Gabriele 11 L1 – L3 Ricci Loris 11 L1 – L3 Ruggiero Antonio 11 L1 – L3 Vagni Sandro 11 L1 – L3 Zaccarelli Walter 11 L1 – L3 Reparto: Servizi Gruppo Docenza – MANSIONE 3 – attività sportiva Casadei Massimo 3 L2 Dall’Amore Paola 3 L2 Della Godenza Maddalena 3 L2 Grementieri Mauro 3 L2 Lostritto Lorenzo 3 L2 Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 4 – sostegno didattico-educativo Angelini Daniele 4 L1 - L2 - L3 - L4 Umili Maria 4 L1 - L2 - L3 - L4 Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Lavoratore Lavoratore 28 Il Dirigente Scolastico Dr.ssa Fiorini Eliana _________________________ Forlì 31 ottobre 2015 29