Problemi ematologici: la gestione degli eventi emorragici Pietro Manno – 07/09/2012 Il sanguinamento nei pazienti in fase avanzata • Da piastrinopenia e da difetti coagulativi • Da emorragie direttamente legate al tumore tra queste ultime le più frequenti • Da emorragie del tratto gastrointestinale • Da emorragie delle neoplasie del capo-collo • Da emorragie delle vie respiratorie • Da emorragie del sistema genito-urinario e cutane Queste ultime aggavate dalla piastrinopenia e dai difetti coagulativi Dimensioni del problema • Circa il 50% dei pazienti affetti da tumore presenta disturbi della coagulazione e della fibrinolisi • Nell’ambito della medicina palliativa circa il 10% dei pazienti hanno problemi emorragici • Un sanguinamento massivo è responsabile della morte del 6-8% dei pazienti con cancro Emorragie da piastrinopenie • Da ridotta produzione • Infiltrazione midollare di tumori (solidi ed ematologici), fibrosi • Insufficienza midollare da farmaci prevaletemente chemioterapici ma non solo e da radiazioni • Da aumentato sequestro splenico • Infiltrazione tumorale della milza • Ipertensione portale • Da aumentata distruzione periferica • DIC, sepsi ,protesi, s. uremico-emolitica • Meccanismi autoimmunitari contro antigeni piastrinici (porpora trombocitopenica idiopatica) anticorpi farmaco associati(carbamazepina,metildopa…) da complessi immuni circolanti (sepsi batteriche) Emorragie da piastrinopatie • Forme congenite • S. Bernard Soulier • tromboastenia di Glanzmann • Difetti funzionali acquisiti • Disordini di adesione M.von Willebrand acquisita • Disordini di aggregazione da parte di prodoti della degradazione della fibrina, disprotidemia, farmaci (ticlopidina) • Disordini del rilascio di granuli contenuti nelle piastrine tipici da malattie linfoproliferative da FANS, aspirina ed antibiotici. Emorragie da coagulopatie • Congenite • Emofilia A, emofilia B, malattia di von Willebrand • Acquisite • • • • • Insufficienza epatica Deficit di vitamina k DIC Anticorpi anti fattore VIIIc Malattia di von Willebrand acquisita Quadri clinici • Le trombocitopenie e i difetti coagulativi si possono manifestare come : • • • • • • • • Porpore Petecchie Epistassi Melena Ematuria ematomi Emorragie Eccessivi sanguinamenti anche per piccole procedure (es inserimento di aghi ev o sc) • DIC Quadri clinici • Grandi sanguinamenti sono spesso possibili per tumori del distretto Capo-collo del polmone del distretto gastro-intestinale ed urinario con grave anemia o se massiva a volte anche fatale . Le cause possono essere legate al tumore (erosione di grandi vasi es a.carotide nel distretto capo collo) e coadiuvate dalla coagulopatia o viceversa. • Quando il quadro procede come emorragia lieve o tipo stillicidio si configura il quadro di anemia cronica • DIC Parametri laboratoristici • Emocromo con conta piastrinica • Un livello di piastrine inferiore a 20.000 per mm3 porta ad un possibilità di emorragia del 50%. • APTT, PT, fibrinogeno, D-Dimero Terapia piastrinopenie e coagulopatie • La terapia delle sindromi emofiliche e delle piastinopatie si basa sull’uso di sostituti e di concentrati piastrinici • La trasfusione di piastrine è molto costosa e di breve durata (alcune ore) nel paziente avanzato da riservare a casi molto selezionati (es. buon PS, discreta prognosi, ipotesi di interruzione della causa della piastrinopenia) • Emostatici sistemici Specifici (fitomenadione nelle carenze di vit K) Aspecifici (acido tranexanico 1-2 gr per os seguito da mantenimento 0.25-0.5 g/h) • Emostatici topici Emostasi meccanica, laccio a monte dell’arteria sanguinante, spugne emostatiche acido tranexanico, chirurgia, radioterapia ,endoscopia DIC coagulazione intravascolare disseminata • Sindrome caratterizzata dall’attivazione della coagulazione e della fibrinolisi con consumo dei relativi fattori • La principale causa è da imputare al rilascio da parte delle cellule tumorali di sostanze capaci di attivare la coagulazione • Il quadro clinico è caratterizzato dalla formazione di trombi e di emorragie e l’evoluzione della sindrome dipende dall’intensità dello stimolo e dall’equilibrio tra consumo e sintesi dei fattori della coagulazione DIC • Fattori precipitanti ed aggravanti una DIC sono • • • • • la presenza di leucemie mieloidi, tumori metastatici Sepsi Recente chemioterapia (spesso correlata alla lisi tumorale) Reazioni emolitiche trasfusionali ipossiemia • Fattori aggravanti • • • • • Trombocitopenie Difetti della coagulazione Emorragie Sindromi emolitiche Presenza di anticoagulanti circolanti DIC • La DIC si presenta in circa il 7-10% dei tumori solidi • Più frequente nei pazienti anziani • Più frequente nelle malattie avanzate • In genere presente in due forme • Acuta • cronica DIC acuta • Si presenta in pazienti in rapida riproduzione cellulare e con necrosi tumorale • Generalmente considerata come “sindrome da lisi tumorale” • Può accompagnare complicanze infettive reazioni trasfusionali e ipotensione • Si manifesta prevalentemente con i segni emorragici Elevati livelli ddel D-Dimero, PT e APTT elevato, riduzione di fibrinogeno e piastrine circolanti. Ridotti livelli di attività di antitrombina III indicano una particolare gravità DIC cronica • Si verifica in pazienti con neoplasia avanzata ma non necessariamente in gravi condizioni • Il processo di attivazione della DIC può durare settimane o mesi • Spesso si verifica un aumento compensatorio dei fattori della coagulazione con aumento del fibrinogeno, accorciamento del APTT. Il PT può essere normale o allungato. • Il quadro clinico è meno grave con la caratteristica di quadri con prevalenza di trombosi ansicchè di emorragia Terapia DIC • Attenta valutazione della storia naturale del tumore (trattamenti infezioni ..) • Esami di laboratorio • Se sospetto di DIC cronica senza sintomi basta osservazione ed eventuale trattamento con eparina a basso peso molecolare • Nei casi di DIC acuta la terapia è molto aggressiva con somministrazione di Plasma fresco e concentrati piastrinici. Da valutare attentamente in relazione al caso ed al contesto Management del sanguinamento Paziente con scarsa prognosi Yorkshire Palliative Medicine Guideline Yorkshire Palliative Medicine Guideline Terapia dell’emorragia massiva • Spesso non c’è il tempo di fare nulla • Se il paziente non muore immediatamente • Sedazione tempestiva con Midazolam 5 mg sc meglio ev in bolo lento di 1-2 minuti oppure Diazepam 10 mg ev in bolo lento di 1-2 minuti • Al bolo deve seguire il mantenimento della sedazione Esperienze professionali