AstroCampania Le Costellazioni Autore: Massimo Corbisiero – Presidente AstroCampania – Fotografie tratte dal sito Internet http://www.astrocampania.org - copyright AstroCampania Cosa sono le Costellazioni Osservando il cielo, specie se in estate e da luoghi abbastanza bui, sembra di vedere milioni di stelle. Mosaico della Via Lattea Cortesia Ass. Astrofili Catanesi G. Ruggieri In realtà le stelle visibili ad occhio nudo sono circa 6000. Di queste solo un migliaio al massimo sono quelle visibili in una notte di osservazioni. Quali le cause per le quali si vedono così poche stelle? L’inquinamento luminoso L’alternarsi delle stagioni dovuto al movimento di rivoluzione della Terra intorno al Sole L’alternarsi del giorno e della notte Nonostante queste limitazioni le stelle visibili ci appaiono essere comunque tantissime e per questo si è sentita, sin dal lontano passato, l’esigenza di una loro classificazione Così sono nate le Costellazioni: quelle che noi conosciamo sono le denominazioni date agli asterismi in cielo dalle popolazioni europee e, in particolare, del bacino del Mediterraneo Già gli antichi osservatori, collegando tra di loro le stelle più brillanti visibili, hanno posto in cielo delle figure assomiglianti alle esperienze di vita sulla Terra: abbiamo figure di animali, di strumenti, di personaggi umani legati alla mitologia. Ecco degli esempi: quì vediamo alcune costellazioni che rappresentano un animale (il delfino, il cavallino e l’aquila) e un attrezzo (la sagitta) Una figura mitologica: Andromeda In questa costellazione è visibile anche la famosa Galassia di Andromeda (o M31) Uomini e animali: Gemelli, Orione e Toro Due protagonisti della mitologia: Perseo e Cassiopea Un altro animale, il Toro. In questa costellazione è contenuto l’ammasso delle Pleiadi Le costellazioni note nell’antichità (ai tempi di Tolomeo) erano in tutto 48 Nel periodo delle grandi esplorazioni (tra il 1500 e il 1700) ne furono aggiunte molte altre soprattutto per quanto riguarda il cielo australe In particolare si segnala il contributo degli astronomi Bayer, Hevelius e Lacaille. Quest’ultimo ha dato il nome a molte costellazioni australi legate alla tecnica: Bussola, Microscopio, eccetera. Infine, nel 1933, fu stabilita la classificazione attuale che comprende 88 costellazioni Le costellazioni non hanno tutte le stesse dimensioni: esistono costellazioni piccolissime così come costellazioni molto grandi. Si va dai 72 gradi quadrati dell’Equuleus ai 1.303 dell’Hydra (una costellazione parzialmente visibile alle nostre latitudini) A causa della rotazione della Terra le costellazioni sorgono a est e tramontano ad ovest Per le nostre latitudini alcune costellazioni non sorgono e non tramontano mai: sono le cosiddette costellazioni “circumpolari”. Queste costellazioni appaiono ruotare intorno alla Stella Polare I raggruppamenti di stelle in costellazioni sono del tutto arbitrari: in generale tra le stelle che compongono una costellazione non vi è alcuna relazione e le distanze tra loro possono variare enormemente. Prendiamo ad esempio la Lyra, tipica costellazione estiva Vega, da terra la più brillante, dista noi 27 anni luce Beta dista circa 1000 a.l. Delta dista 800 a.l. Gamma dista 360 a.l. Epsilon dista 180 a.l. Ora osserviamo la costellazione del Toro L’ammasso aperto delle Iadi dista 130 a.l. Aldebaran, la stella più brillante, dista 53 a.l. Le Pleiadi distano ben 410 a.l. Un altro famoso oggetto di questa costellazione, la nebulosa del Granchio (M1), residuo dell’esplosione di una supernova nel 1054 d.c., dista 4.000 a.l. Torniamo a Cassiopea Le stelle sono diverse tra loro per distanza, dimensioni, tipo (colore), età Le stelle hanno anche un moto proprio per cui, trascorso qualche migliaio di anni, la forma delle costellazioni così come noi la conosciamo sarà completamente stravolta Queste osservazioni si applicano anche alle costellazioni zodiacali (ecco il centro della Via Lattea con le costellazioni della Bilancia, Scorpione, Ofiuco e Sagittario) Fine Se le distanze tra le stelle possono essere così grandi e le stelle hanno un loro moto (oltre ai moti propri della Terra), come possono avere influenza sul destino degli uomini?