1 CORSO DI CHIMICA PROF. MICHELA CATAURO 2 3 STRUTTURA DELL’ATOMO 4 MASSA (grammi) MASSA (U.M.A.) CARICA ELETTRICA PROTONE 1,67265 X 10-24 1,0072 +1 NEUTRONE 1,67495 X 10-24 1,0086 0 ELETTRONE 0,00091 X 10-24 0,000 -1 U.M.A. = UNITA’ DI MASSA ATOMICA = 1,66 X 10-24 grammi 1/12 della massa dell’atomo di carbonio 5 Leggi fondamentali della chimica note all'inizio del XIX secolo : la legge della conservazione della massa la legge delle proporzioni definite la legge delle proporzioni multiple Dalla interpretazione di queste tre leggi J. Dalton nel 1803 arrivó alla conclusione che la materia é discontinua cioè formata da particelle e formuló la prima teoria atomica della materia. 6 teoria atomica di Dalton La materia non é continua, ma é composta da particelle che non possono essere ulteriormente divise né trasformate, gli atomi; Gli atomi di un particolare elemento sono tutti uguali tra loro e hanno la stessa massa; Gli atomi di elementi diversi hanno massa e proprietá differenti; In una reazione chimica tra due o piú elementi gli atomi, pur conservando la propria identitá , si combinano secondo rapporti definiti dando luogo a composti. 7 1895 - scoperta della radioattività 1897 – scoperta dell’elettrone 1914 – scoperta del protone 1932 – scoperta del neutrone 8 Nel 1897 Thomson scoprì l’elettrone e propose il primo modello fisico dell'atomo Immaginò che un atomo fosse costituito da una sferetta di materia caricata positivamente (protoni e neutroni non erano stati ancora scoperti) in cui gli elettroni negativi erano immersi 9 Nel 1911 Ernest Rutherford formulò un nuovo modello atomico con il seguente esperimento: bombardò con particelle alfa (nuclei di elio), cariche positivamente, una sottilissima lamina di oro. La maggior parte dei "proiettili" attraversò l'ostacolo, ma alcune particelle alfa tornarono indietro, altre vennero fortemente deviate nella loro traiettoria, come fossero passate vicine ad un corpo con la stessa carica positiva. Ne scaturì la seguente teoria: la massa dell'atomo non è distribuita uniformemente (come sosteneva Thomson), ma è concentrata in una piccola zona, il nucleo, carico positivamente gli elettroni, leggerissimi, occupano tutto lo spazio intorno al nucleo e ruotano intorno ad esso su orbite circolari, come i pianeti intorno al sole 10 • Figura 5-9 Spettro di massa del Neon. 11 la radiazione assorbita dall’atomo per arrivare allo stato eccitato e la radiazione emessa per tornare allo stato fondamentale hanno la stessa 12 si aveva una buona corrispondenza fra la teoria di Bohr e le osservazioni degli spettri degli atomi (uno spettro è l'insieme delle frequenze delle radiazioni elettromagnetiche emesse o assorbite dagli elettroni di un atomo). 13 Spettro continuo Spettro di emissione Spettro di assorbimento 14 Spettro di emissione dell’idrogeno 15 spettro continuo spettro di emissione dell’idrogeno spettro di emissione del sodio spettro di assorbimento del sodio spettro di emissione dell’uranio-238 spettro di emissione dello stronzio spettro di emissione del calcio 16 Nel 1932 fu scoperto il neutrone per cui si pervenne presto ad un modello dell'atomo pressoché completo in cui al centro vi è il nucleo composto di protoni positivi e neutroni ed attorno vi ruotano gli elettroni. Anche l'idea di come gli elettroni ruotano attorno al nucleo venne profondamente modificata alla luce delle scoperte della meccanica quantistica. Fu abbandonato il concetto di orbita e fu introdotto il concetto di orbitale. 17 1924 – De Broglie Tutta la materia possiede proprietà ondulatorie. Ad ogni particella di massa m è associata un’onda con lunghezza pari a = h/ mv h = costante di Planck m = massa della particella v = velocità della particella Maggiore la massa, minore il valore di , che può essere così piccolo da non poter essere misurato. Per un elettrone, con massa piccolissima, l’alto valore di 18 Per un elettrone, con massa piccolissima, l’alto valore di assume un ruolo importante per spiegarne il comportamento. Le diverse forme delle onde, con energia diversa, che sono associabili all’elettrone vengono dette ORBITALI Nell’atomo le variazioni energetiche sono il risultato del trasferimento dell’elettrone da una configurazione d’onda, con una energia, ad un’altra configurazione con diversa energia. L’orbita di Bohr corrisponde ad una traiettoria, l’orbitale definisce la zona di spazio intorno al nucleo in cui si ha una determinata probabilità di trovare l’elettrone 19 20 Secondo la meccanica quantistica non si può affermare con certezza dove un elettrone si trova in un certo istante né dove si troverà in un istante successivo. Un orbitale non è una traiettoria in cui un elettrone (secondo le idee della fisica classica) può stare, ma definisce la zona di spazio intorno al nucleo in cui si ha una determinata probabilità di trovare l’elettrone. 21 22 Per descrivere l’energia la grandezza la forma l’orientamento di un orbitale la teoria ondulatoria prevede 3 numeri quantici nlm n = numero quantico principale indica diversi “livelli” in cui è possibile trovare l’elettrone assume valori interi da 1 a , in pratica da 1 a 7 All’aumentare di n aumenta : - la distanza media dell’elettrone dal nucleo - l’energia dell’orbitale i livelli sono indicati anche con lettere 1 2 3 4 5 6 7 K L M N O P Q 24 l= numero quantico secondario divide l’orbitale in sottolivelli e ne determina la forma assume i valori interi da 0 a n -1 n l 1 0 2 01 3 012 4 0123 5 01234 i sottolivelli vengono identificati con una lettera l=0= l=1= l=2= l=3= orbitale orbitale orbitale orbitale s p d f Potremo avere perciò, per esempio, gli orbitali 2s (con n=2 e =0) 3p (con n=3 e =1) 5f (con n=5 e =3) 25 l=0= l=1= l=2= l=3= orbitale orbitale orbitale orbitale s p d f 26 m = numero quantico magnetico descrive l’orientamento nello spazio di un orbitale rispetto agli altri assume i valori interi da – l a + l l 0 (s) 1 (p) 2 (d) 3 (f) m -1, 0, 1 -2, -1, 0, 1, 2, -3, -2, -1, 0, 1, 2, 3 27 n - determina il volume effettivo l - determina la forma m - determinando i possibili orientamenti nello spazio, indica in pratica quanti orbitali di quella forma esistono – il numero orbitali con eguale valore di n e l hanno la stessa energia e vengono definiti degeneri ---------------------------------ms = numero quantico di spin 28 n=1 l=0 s m=0 1s l=0 s m=0 2s l=1 p m =+1 m = 0 m = -1 l=0 s m=0 l=1 p m =+1 m = 0 m = -1 l=2 d m =+2 m =+1 m = 0 m =-1 m =-2 n=2 n=3 2p 3s 3p 3d orbitali con eguale valore di n e l hanno la stessa energia e vengono detti degeneri ( es : i tre orbitali 2p e 3p, i cinque orbitali 3d) 29 orbitali s 30 orbitali p 31 orbitali p 32 orbitali d 33 orbitali d 34 orbitali f 35 ms = numero quantico di spin tiene conto del fatto che l’elettrone ruota anche intorno al proprio asse in senso orario oppure antiorario; le due possibilità sono indicate dai due valori che può assumere ms, cioè +1/2 e – 1/2 in un orbitale possono trovare posto al massimo due elettroni, con spin opposto 37 38 Gli atomi sono particelle neutre A NUMERO ATOMICO = Z Z X numero di protoni presenti nel nucleo identico al numero di elettroni intorno al nucleo NUMERO DI MASSA = A somma di protoni e neutroni presenti nel nucleo 39