Caratterizzazione sensoriale
delle produzioni
a denominazione di origine
Quaderni della ricerca
n. 86 – giugno 2008
COLTIVARE IL FUTURO
Sperimentazione condotta nell’ambito del progetto di ricerca n. 787: “Caratterizzazione sensoriale delle
produzioni a denominazione di origine (SENSDOP)” realizzato all’interno della convenzione tra la Regione
Lombardia –D.G.Agricoltura e ERSAF per l’anno 2004 (d.g.r. n° VII/17703 del 04/06/2004)
A cura di:
Laura Galassi
Piergiorgio Bianchi
Grafica:
Gabriele Coffani
Hanno realizzato le attività:
Piergiorgio Bianchi, Giacomo Cancellieri, Laura Galassi, Mariachiara Vareschi, Marco Zanazzi
ERSAF
Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste
Laboratorio di analisi sensoriale
Via Pilla, 25/b – 46100 Mantova
Tel. 0376285558/60 Fax 0376262422
e-mail: [email protected]
Responsabile Scientifico:
Mario Bertuccioli
Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Biotecnologie Agrarie
Via Donizetti, 6 – 50144 Firenze
Tel.0553220321 Fax 055355995
e-mail:[email protected]
Coordinamento:
Regione Lombardia
Direzione Generale Agricoltura
Via Pola 12 – 20124 Milano
Struttura OCM, qualità e interventi nelle filiere agroindustriali
Referente: Gabriella Fumagalli tel. 0267654716 fax 0267658050
e-mail: [email protected]
Struttura Ricerca e innovazione tecnologica
Referente: Gianpaolo Bertoncini tel. 0267652524 fax 0267652757
e-mail: [email protected]
Giovanna Praderio e-mail: [email protected]
© Copyright Regione Lombardia
Caratterizzazione sensoriale
delle produzioni
a denominazione d’origine
Quaderni della ricerca
n. 86 – giugno 2008
Presentazione
La produzione agroalimentare lombarda contribuisce in modo importante al paniere
dei prodotti italiani di qualità, regolamentati a livello comunitario. Si tratta di prodotti legati alla tradizione, alla cultura, a un ambiente geografico vario che rappresentano una ricchezza per la nostra regione.
Con 25 DOP e IGP, 18 DOC e DOCG e oltre 200 prodotti tradizionali, la Lombardia
è tra le prime regioni in Italia non solo per il numero di prodotti, ma anche per valore
alla produzione che supera il miliardo di euro.
Alcune di queste produzioni sono in buona parte destinate all’esportazione e sono
quindi a forte rischio di imitazione. E’ per questo importante offrire nuovi strumenti
di valorizzazione ai produttori e promuoverne la conoscenza al consumatore.
Il consumatore che sceglie di acquistare un prodotto tipico deve poter conoscere cosa
c’è “dentro a quel nome”: il prodotto certificato è garanzia di qualità poiché la tecnica di produzione è controllata, ma l’acquisto di quel particolare formaggio, salume,
vino è dettata anche da una serie di emozioni provate gustando quel “prodotto unico”,
emozioni legate al ricordo di un sapore, di un luogo particolare legato all’infanzia o a
un itinerario turistico.
Alcuni strumenti innovativi, come le analisi sensoriali, permettono al produttore di aumentare la comprensione delle
caratteristiche organolettiche del prodotto, aggiungendo un elemento di conoscenza da offrire al consumatore.
Questa ricerca rappresenta un’attenta analisi di dieci produzioni tipiche lombarde e fornisce ai produttori un metodo
scientifico come strumento di valorizzazione dell’unicità del proprio prodotto agroalimentare di qualità.
Viviana Beccalossi
Vicepresidente della Regione Lombardia
Assessore all’Agricoltura
4
Premessa
ERSAF da sempre è impegnato nella promozione e valorizzazione dei prodotti tipici della Lombardia, sia attraverso
iniziative e materiali per diffonderne la conoscenza nei confronti degli operatori e dei consumatori italiani e stranieri,
sia per contribuire, attraverso attività di ricerca e sperimentazione, al miglioramento e alla valorizzazione della qualità
delle produzioni.
I prodotti “tipici” vivono da tempo un momento favorevole di grande apprezzamento da parte del mercato, ma in un
contesto di crescente competitività è sempre più sentita la necessità di rendere più trasparenti, esplicite e garantite le
caratteristiche di tipicità e gli elementi di peculiarità di un prodotto nei confronto del consumatore.
Dall’altra parte anche i produttori hanno bisogno di disporre di elementi e parametri sempre più misurabili della qualità
del loro prodotto per difendersi dalla concorrenza e per adeguarsi ai gusti del consumatore.
Per i prodotti agroalimentari in genere, ma per quelli tipici e di qualità in particolare, gli aspetti sensoriali, in poche
parole il gusto, rappresentano uno dei principali elementi di caratterizzazione e di apprezzamento da parte del
consumatore e una delle principali discriminanti all’atto dell’acquisto.
Tant’è che nei disciplinari di produzione delle DOP, delle IGP e delle DOC sono indicate una serie di particolareggiate
caratteristiche “organolettiche”, sono definite così, che descrivono gli aspetti sensoriali (aspetto, forma, colore, sapore,
odore) dei singoli prodotti.
Ma, per quanto particolareggiate, queste descrizioni sono, in molti casi, estremamente generiche e ambigue,
sicuramente non basate su metodi di definizione scientifici, e difficilmente possono essere utilizzate come parametri di
confronto riproducibili.
Ecco allora che nella valorizzazione delle produzioni alimentari di pregio del nostro Paese è sempre maggiore la
sensibilità verso l’adozione di metodi rigorosi nella descrizione delle proprietà sensoriali dei prodotti e nelle attività di
verifica della conformità a definiti standard sensoriali.
Questi metodo rigorosi trovano la loro espressione proprio nell’analisi sensoriale, una scienza, piuttosto giovane, che è
stata applicata in moltissimi settori dell’agroalimentare soprattutto a livello aziendale, come strumento per tarare e
verificare in modo dinamico l’accettabilità dei prodotti da parte del consumatore.
Ma l’analisi sensoriale può fornire un contributo significativo anche alla determinazione delle caratteristiche dei
prodotti tipici e per questo ERSAF sta sviluppando e potenziando questo settore all’interno delle proprie attività di
ricerca e sperimentazione, di analisi e di formazione, proprio in un’ottica di complessiva valorizzazione delle
produzioni agroalimentari regionali.
Il progetto SENSDOP, i cui risultati sono presentati in questo Quaderno della ricerca, rappresenta la pratica
applicazione di questa teoria ed esprime, nello stesso tempo, la grande tensione verso l’innovazione che caratterizza i
produttori lombardi.
Non è stato infatti culturalmente facile, per i produttori che hanno aderito al progetto attraverso i Consorzi di Tutela,
abbandonare le consuete e rassicuranti descrizioni: “ sapore lievemente acidulo” o “odore caratteristico”, dei loro
prodotti, (formaggi, salumi, frutta o vini), e confrontarsi con un panel di giudici ignoti, un nuovo linguaggio tecnico ed
una rigorosa, quanto spesso incomprensibile, analisi statistica dei dati.
Il percorso è stato molto dinamico e ricco di momenti di confronto e ha portato a risultati condivisi di grande interesse.
Come risultato, i 10 Consorzi, e i produttori che hanno aderito al progetto si trovano tra le mani il “profilo sensoriale”
del loro prodotto, un fondamentale elemento di conoscenza, di descrizione e di identificazione della qualità sensoriale e
quindi anche un importante strumento di miglioramento della qualità complessiva della produzione.
Le caratteristiche sensoriali sono infatti il risultato dell’intero processo produttivo e la loro variabilità rispetto allo
standard, cioè al profilo sensoriale, è sempre segnale di differenze in termini, ad esempio, di materia prima o di tecnica
produttiva o di conservazione.
In questo senso l’analisi sensoriale, ma soprattutto i suoi ulteriori e futuri sviluppi, può aiutare il produttore a capire
dove migliorare, quali caratteristiche mantenere stabili, quali correggere o quali “stressare” sia per individuare il profilo
del prodotto tipico della sua azienda, sia per offrire al cliente una qualità costante nel tempo, sia anche per intervenire,
quando necessario, per adattare il prodotto all’introduzione di innovazione tecnologiche o al mutamento dei gusti dei
consumatori.
E’ proprio in questa ottica di sviluppo e applicazione dell’analisi sensoriale come strumento di supporto al
miglioramento della qualità e della garanzia dei prodotti, che ERSAF intende continuare a lavorare mettendo a frutto la
positiva esperienza del progetto SENSDOP, anche in termini di collaborazione, confronto e condivisione con il mondo
della produzione.
Francesca Ossola
Dipartimento dei Servizi all’Agricoltura
ENTE REGIONALE PER I SERVIZI ALL’AGRICOLTURA E ALLE FORESTE
5
Sommario
Introduzione
7
La scienza sensoriale
7
La percezione sensoriale
8
L’analisi sensoriale
8
Il laboratorio di analisi sensoriale
9
I giudici
9
La preparazione dei campioni
9
I metodi dell’analisi sensoriale: l’analisi descrittiva
10
Schede profili
16
ƒ
1 GRANA PADANO
17
ƒ
2 PROVOLONE VALPADANA PICCANTE
21
ƒ
3 TALEGGIO
25
ƒ
4 VALTELLINA CASERA
28
ƒ
5 FORMAI DE MUT DELLA VAL BREMBANA
36
ƒ
6 BRESAOLA VALTELLINA
43
ƒ
7 SALAME MANTOVANO
47
ƒ
8 MELA RED DELICIOUS DELLA VALTELLINA
51
ƒ
9 CIPOLLA ROSSA DI BREME
62
ƒ
10 BONARDA OLTREPÒ PAVESE
68
Conclusioni
74
Ringraziamenti
75
Bibliografia consultata
76
6
INTRODUZIONE
La percezione della qualità di un prodotto è influenzata da molti fattori materiali e immateriali quali colore, odore,
gusto, origine, materia prima, prestigio del produttore, prezzo, sicurezza, disponibilità. Essi determinano il profilo
percepito dall’utilizzatore finale.
Il profilo sensoriale, determinato dalla composizione del prodotto, è la caratterizzazione, attraverso i sensi umani, di
stimoli chimici e fisici in grado di descrivere il prodotto. Le relazioni che intercorrono tra profilo percepito e profilo
sensoriale implicano un interesse per quest’ultimo se le caratteristiche sensoriali ricoprono un ruolo rilevante nel
giudizio di qualità che l’utilizzatore finale attribuisce ai diversi fattori.
Il Reg.CE 510/06, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti
agricoli ed alimentari, definisce tali prodotti come prodotti di qualità. In questo caso, la qualità è determinata dallo
stretto legame con la zona geografica di produzione e con la tradizione di una tipologia produttiva che comprende
l’insieme dei fattori naturali e umani che caratterizzano il prodotto stesso, conferendogli proprietà sensoriali peculiari.
Di queste, alcune sono legate all’accettabilità del prodotto (o idoneità) e descrivono proprietà sensoriali comuni a tutti i
prodotti appartenenti alla stessa tipologia; altre rappresentano l’espressione del contesto territoriale ed identificano il
prodotto; infine, possono essere presenti caratteristiche distintive dell’azienda produttrice.
Il range di intensità degli attributi che determinano l’idoneità di un prodotto può variare in relazione ai soggetti di
riferimento ed in relazione ad uno specifico soggetto nel tempo: la loro ottimizzazione risponde alla necessità di
conferire al prodotto il pre-requisito della sua qualità sensoriale. Intensità e persistenza degli attributi che determinano
la specificità sono tali da consentire una loro prevalenza sull’impatto sensoriale complessivo del prodotto: la loro
ottimizzazione risponde all’esigenza di conferire al prodotto specificità nel tempo (identità del prodotto). Gli attributi di
stile sono definiti dalla proprietà e la loro ottimizzazione risponde alla decisione di conferire al prodotto un marchio
aziendale.
L’ottimizzazione degli attributi sensoriali legati alla tipicità di un prodotto si rende necessaria a seguito, ad esempio,
dell’introduzione di innovazioni nel processo produttivo o di scelte operative finalizzate a modificare il profilo del
prodotto per gli attributi legati all’idoneità (accettabilità) dello stesso. Infatti, la qualità percepita è un processo
dinamico che dipende dalle persone e da come queste cambiano il loro modo di approcciarsi ad un prodotto in virtù di
nuove esperienze.
La condizione necessaria, ma non sufficiente, per l’accettabilità di un prodotto, è legata al raggiungimento dei requisiti
di idoneità, ma è la costanza delle proprietà percepibili, responsabili della riconoscibilità, che ne determina il successo.
La persistenza nel tempo di alcune proprietà sensoriali riconducibili al consumo di certi prodotti determina l’identità
sensoriale di un prodotto tipico. Le scelte operative da adottare nelle varie fasi della produzione devono essere messe in
relazione a ciò che comportano in termini di caratteristiche percepibili.
Lo studio delle relazioni tra i dati sensoriali di accettabilità e peculiarità e le preferenze di differenti target di
consumatori rappresenta un punto critico per l’ottimizzazione del processo di produzione di un prodotto tipico. La
definizione delle caratteristiche sensoriali in termini di idoneità, specificità e stile può aiutare a organizzare un sistema
efficace di controllo della qualità di un prodotto tipico in funzione delle aspettative dei mercati. Lo studio delle relazioni
tra dati sensoriali e chimici conduce alla definizione di indici da utilizzare per autenticare la qualità globale di un
prodotto tipico.
Dieci prodotti tipici lombardi sono stati caratterizzati dal punto di vista sensoriale, applicando ad essi il metodo del
profilo sensoriale. È possibile realizzare un’attività di valorizzazione dei prodotti tipici a partire dal loro profilo
sensoriale. Il profilo sensoriale di un prodotto tipico è dunque il punto di partenza di una strategia di valorizzazione
della tipicità.
LA SCIENZA SENSORIALE
La valutazione sensoriale esiste da quando l’uomo ha cominciato ad utilizzare i propri sensi per determinare la qualità e
la sicurezza dei cibi e delle bevande.
La scienza sensoriale è una disciplina complessa che riguarda la misura, l’interpretazione e la comprensione della
risposta umana alle proprietà di un prodotto così come sono percepite dai sensi umani. La natura multidisciplinare della
scienza sensoriale fa sì che essa dipenda strettamente da contributi empirici e teorici di molte competenze che
comprendono fisiologi, psicologi, filosofi, antropologi, esperti di marketing, così come chimici, tecnologi, statistici.
La corrente pratica nella scienza sensoriale si è definita negli ultimi cinquant’anni in un contesto tecnico e scientifico
che aveva come scopo quello di migliorare la qualità sensoriale della produzione dell’industria alimentare. I metodi
utilizzati sono stati adattati da quelli della psicologia sperimentale che si sono evoluti negli ultimi 150 anni e che a loro
volta traggono radici da 2500 anni di storia della filosofia.
I metodi della valutazione sensoriale sono:
-affidabili, cioè riproducibili in termini statistici quando condotti in maniera adeguata
-pertinenti, poiché la qualità sensoriale si riferisce alla percezione di un prodotto da parte degli esseri umani.
7
In questo senso le valutazioni sensoriali sono molto più valide e attinenti allo scopo finale delle misure chimiche
indirette
-consistenti, in considerazione del fatto che il cervello umano ha un’eccezionale capacità di correggere le valutazioni
rispetto alle interferenze. Ciò che risulta complesso per la chimica e la fisica risulta molte volte semplice per l’occhio o
il naso umani.
LA PERCEZIONE SENSORIALE
Uno stimolo è un qualsiasi attivatore chimico o fisico che determina un responso in un recettore: ad esempio, l’orecchio
è il recettore degli stimoli sonori. Ogni recettore è specializzato nel riconoscimento di una sola classe di stimoli.
La valutazione dei prodotti è spesso definita organolettica, per indicare il giudizio fornito tramite gli organi (di senso).
Dal momento che sono i recettori sensoriali, non gli organi, che rispondono agli stimoli fisici e chimici, è più corretto
utilizzare l’aggettivo sensoriale.
Ogni stimolo sensoriale produce nell’uomo delle sensazioni: la sensazione è ciò che si percepisce a livello cerebrale,
quando viene stimolato un recettore.
La percezione, invece, è l’azione mediante la quale si prende coscienza di uno stimolo causato da sensazioni.
Tutti e cinque i sensi sono coinvolti nella percezione sensoriale e tutti (escluso l’udito) hanno un ruolo primario nella
valutazione delle caratteristiche sensoriali di un prodotto alimentare.
Lo scopo dell’analisi sensoriale degli alimenti è quello di studiare la relazione fra le caratteristiche sensoriali e le
sensazioni che queste suscitano, sia sotto il profilo qualitativo (definizione della sensazione) che quantitativo (intensità
della sensazione percepita) e quindi di delineare un profilo sensoriale in grado di descrivere in modo univoco ed
obiettivo il prodotto.
La relazione tra sensazione e percezione è psicologica. La capacità di valutazione sensoriale dipende fortemente dalle
esperienze vissute e dai modelli elaborati a livello mentale che gli psicologi chiamano cornice di riferimento. Le
procedure e i metodi di analisi sensoriale hanno lo scopo di minimizzare e tenere sotto controllo i fattori psicologici e/o
fisiologici che possono interferire con la valutazione.
La percezione sensoriale come atto con il quale si diventa coscienti di una grande quantità di informazioni chimiche e
fisiche relative al prodotto utilizzando più sensi contemporaneamente richiede un approccio multivariato.
L’ANALISI SENSORIALE
Nel 1975 l’analisi sensoriale è stata definita la disciplina scientifica impiegata per misurare, analizzare ed interpretare le
sensazioni che possono essere percepite dai sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Nessuna analisi chimica, fisica,
microbiologica, per quanto sofisticata, può attualmente fornire questa risposta: solo le persone possono farlo.
A differenza delle valutazioni organizzate da esperti, giornalisti, ecc. (assaggi, degustazioni) che forniscono attraverso
procedure non o solo debolmente formalizzate, un’impressione complessiva dei prodotti, implicante essenzialmente il
momento di contatto tra persone e prodotto, l’analisi sensoriale “formale” è una metodologia scientifica, codificata in
norme tecniche internazionali e nazionali (ISO e UNI).
L’analisi sensoriale è una strategia di acquisizione di informazioni (reazioni a specifici stimoli) e non una tecnica di
assaggio. È una sequenza di fasi (formulazione dell’obiettivo, selezione del metodo di indagine, organizzazione del
disegno sperimentale, esecuzione del test, analisi dei dati, presentazione dei risultati) organizzate gerarchicamente, il cui
obiettivo è la raccolta di dati sul prodotto per la sua caratterizzazione.
È una scienza quantitativa, dove i dati numerici vengono raccolti per stabilire se esistono regole o specifiche relazioni
fra di loro. L’analisi dei dati viene effettuata con strumenti statistici (senza un supporto informatico l’analisi sensoriale
non sarebbe mai stata possibile) per verificare se la relazione fra i dati ottenuti e le caratteristiche del prodotto è reale o
dovuta al caso. Ciò significa impostare un corretto disegno sperimentale, in modo da poter analizzare le variabili
interessanti e trarne ragionevoli conclusioni.
Ancora oggi, la produzione di alimenti di buona qualità è affidata all’esperienza sensoriale personale di un singolo
esperto che opera all’interno dell’azienda produttrice.
L’analisi sensoriale sostituisce l’esperienza sensoriale personale del singolo esperto con metodi oggettivi, affidabili ed
esenti da errori, utilizzabili comunemente su una vasta gamma di prodotti. Tali metodi sono condotti con gruppi di più
persone (panel di giudici) perché si è riconosciuto che i giudizi di più persone sono più affidabili di quelli del singolo,
il quale, inoltre, potrebbe riflettere o no ciò che i consumatori si aspettano dal prodotto. Le persone sono considerate
come strumenti analitici di valutazione sensoriale e, per questo, tutte le condizioni di esecuzione dell’analisi sono
rigidamente controllate onde evitare errori dovuti a fattori fisiologici e/o psicologici.
8
IL LABORATORIO DI ANALISI SENSORIALE
Il laboratorio di analisi sensoriale è il luogo dell’attività di valutazione dei giudici perché realizza le condizioni che
consentono una valutazione non influenzata da fattori fisici e psicologici (UNI-ISO 8589).
La temperatura e l’umidità relativa devono essere costanti e controllabili e il rumore deve essere ridotto al minimo
(insonorizzazione). Il locale deve essere esente da odori: ciò si ottiene installando un sistema di condizionamento
dell’aria provvisto di filtri di carbone attivo. Una leggera pressione positiva permette di ridurre l’entrata di aria
proveniente da altre zone. Il locale deve essere realizzato in materiale esente da odori e tale da non assorbirne. Tutti gli
accessori devono essere inodori e i prodotti impiegati per la pulizia non devono far ristagnare odori nel locale. Il colore
dei muri e degli accessori deve essere neutro affinché il colore dei campioni di alimento non venga modificato.
L’illuminazione generale deve essere uniforme, senza ombre, regolabile.
Il locale è dotato di cabine individuali di valutazione in quanto gli spazi confinati sono il luogo più idoneo per
consentire la concentrazione ed evitare distrazioni dovute alla possibilità di comunicare.
Nelle immediate vicinanze del locale di valutazione, si trova la zona di preparazione dei campioni, ben ventilata per
eliminare odori estranei e quelli provenienti dalla preparazione. I materiali scelti per pavimenti, muri, soffitti, mobili
devono essere esenti da odori e non impregnabili dagli odori. Gli utensili e i contenitori per la presentazione dei
campioni devono essere costituiti da materiali che non comunichino odori o sapori ai prodotti alimentari.
I GIUDICI
Il laboratorio di analisi sensoriale svolge la sua attività coinvolgendo un gran numero di persone, i giudici (ISO 8586).
La maggior parte delle persone non ha consapevolezza della propria abilità nell’utilizzare i sensi. La nostra capacità di
valutazione sensoriale dipende fortemente dalle esperienze vissute e dai modelli elaborati a livello mentale: si tratta
della cornice di riferimento, definita dagli psicologi.
Di conseguenza, i giudici devono essere formati all’uso dei propri sensi e familiarizzati ai metodi e alle procedure di
analisi sensoriale con l’obiettivo di mettere a punto un gruppo di soggetti che fornisca risultati affidabili e che funzioni
come uno strumento analitico. Essi operano in panel, cioè in gruppi di persone opportunamente addestrate per condurre
una valutazione sensoriale accurata e formale. La costituzione di un panel richiede la presenza di un coordinatore
(panel leader) di adeguata preparazione scientifica, che ha la responsabilità di pianificare e sviluppare le attività
sensoriali.
Inizialmente, viene valutata la sensibilità sensoriale di ciascun soggetto e la sua capacità di descrivere e comunicare le
proprie percezioni sensoriali.
Successivamente, si fornisce una conoscenza generale sulle procedure usate in analisi sensoriale e si sviluppa la
capacità di analisi, riconoscimento e descrizione degli stimoli sensoriali, aumentando progressivamente la complessità
dei test ed introducendo l’uso di scale di quantificazione dell’intensità delle sensazioni percepite.
LA PREPARAZIONE DEI CAMPIONI
I campioni di ciascun prodotto tipico sono stati selezionati da tecnici esperti del prodotto stesso (ad esempio, i tecnici
dei Consorzi di tutela) in modo da essere rappresentativi della sua variabilità sensoriale e tenendo conto dei fattori
produttivi in grado di influenzarla. I campioni sono pervenuti al laboratorio di analisi sensoriale di ERSAF in forma
anonima, contrassegnati semplicemente da sigle e/o numeri. Ciascun campione è stato opportunamente conservato sotto
vuoto in cella frigorifera a +10°C±2°C e UR del 90% ±10% nel caso di formaggi e salumi oppure tal quale a +4°C nel
caso di prodotti ortofrutticoli. È stato poi tagliato (tranne i campioni di vino che sono stati conservati in locale adatto
con bottiglie in piedi) in modo da ottenere porzioni di prodotto, rappresentative del campione stesso, da somministrare
ai giudici in scatole salvaroma trasparenti, alla temperatura costante di 16°C (frigotermostato). I giudici avevano a
disposizione acqua minerale non gasata inodore e insapore quale mezzo di neutralizzazione nel passaggio da un
campione all’altro.
9
I METODI DI ANALISI SENSORIALE: L’ANALISI
DESCRITTIVA
Le informazioni relative alle caratteristiche sensoriali dei prodotti alimentari vengono ottenute mediante specifiche
metodologie (test). I metodi descrittivi vengono utilizzati per descrivere le caratteristiche sensoriali percepite in un
prodotto e impiegarle per quantificare le differenze tra i prodotti.
Il metodo descrittivo del profilo sensoriale si basa sull’idea che l’effetto sensoriale dei campioni consista in un certo
numero di attributi sensoriali identificabili (descrittori): l’elenco di tutti i descrittori sensoriali pertinenti, ciascuno
con la sua intensità, costituisce il profilo sensoriale.
L’analisi descrittiva si applica con un panel di 8-12 giudici e consiste di tre fasi fondamentali condotte sotto la giuda e
la responsabilità di un panel leader: generazione dei termini, calibrazione dei giudici, valutazione dei prodotti.
La caratteristica del profilo sensoriale consensuale, applicato a questo progetto, è la discussione per la ricerca del
consenso sui descrittori da parte del gruppo di giudici che riunito attorno ad un tavolo sviluppa una sua terminologia e
dà un punteggio coerente al set di campioni in esame.
GENERAZIONE DEI TERMINI
La generazione dei termini descrittivi è finalizzata alla creazione di un vocabolario comune che consenta di descrivere
le proprietà visive, olfattive, gustative, tattili e cinestetiche che descrivono nella sua interezza il profilo percepibile di un
prodotto. Essa è normalmente preceduta da una fase di familiarizzazione dei giudici, consumatori abituali del prodotto,
con i principali descrittori sensoriali del prodotto in esame individuati anche sulla scorta di riferimenti bibliografici.
Attraverso sedute e discussioni collettive il panel genera una lista di descrittori delle sensazioni percepibili nei prodotti
oggetto di valutazione. Infatti, i giudici ricevono ad ogni seduta due-tre campioni di prodotto, rappresentativi della sua
variabilità sensoriale. È loro richiesto di individuare il maggior numero di termini adatti per descrivere tutte le
caratteristiche sensoriali percepite del prodotto, con particolare attenzione alle differenze sensoriali. Questa attività
viene svolta nelle cabine individuali: ognuno espone la sua lista agli altri. I termini sono discussi in gruppo e una volta
definito, ciascun descrittore deve essere associato ad uno standard di riferimento. Ciò è indispensabile per la fase
successiva, di calibrazione del panel.
Il risultato finale è un elenco condiviso che consente ai giudici di identificare univocamente e concordemente i singoli
descrittori e i loro diversi livelli di intensità (lista di descrittori). Un esempio di lista e definizione dei descrittori è
riportato nella tav.1.
CALIBRAZIONE DEL PANEL
Questa fase ha lo scopo di verificare che ciascun giudice interpreti uno stesso descrittore in modo analogo agli altri
componenti del panel ed inoltre che l’uso delle scale sia coerente tra i diversi soggetti. Per questo, i descrittori vengono
inseriti in schede descrittive mediante le quali i giudici valutano in cabina individuale una serie di campioni di prodotto,
attribuendo a ciascun descrittore un punteggio su una scala numerica di intensità e avendo a disposizione i relativi
prodotti di riferimento.
Le sedute sono organizzate in modo che i giudici non traggano conclusioni sulla natura dei campioni dal modo in cui
vengono presentati. Per questo, i campioni vengono presentati in forma anonima e identificati con un codice numerico
sempre diverso tra i giudici. I campioni sono presentati ad ogni giudice con un ordine bilanciato cosicchè tra i diversi
giudici ogni prodotto sia valutato in ciascuna delle posizioni della serie ed inoltre ogni campione segua e preceda gli
altri lo stesso numero di volte. Devono essere effettuate più repliche (sedute ripetute) e la procedura descritta deve
essere applicata anche alle sedute.
I dati raccolti dai giudici per ogni attributo e per ogni campione valutato nelle diverse repliche vengono analizzati
statisticamente al fine di verificarne l’attendibilità (uniformità del gruppo, attendibilità e riproducibilità di ogni giudice,
capacità dei termini scelti a descrivere le differenze sensoriali).
Si ottiene così la sequenza definitiva dei descrittori. Un esempio di scheda di valutazione definitiva per Bonarda è
riportato nella tav. 2.
10
DESCRITTORE
DEFINIZIONE
TECNICA DI VALUTAZIONE
Valutazione visiva: osservare visivamente se sono presenti gli elementi
sulla superficie del vino.
Tecnica: guardare il bicchiere di vino sotto una buona luce.
Odore
Non deve essere né troppo spessa né troppo
cremosa ma fine e asciutta e svanire nel giro di
pochi secondi.
La persistenza del collare è dovuta alle bollicine
che, arrivate in superficie, si diffondono verso le
pareti del bicchiere rimanendovi attaccate.
Quantità e grana delle bollicine
L’anello di spuma finissima che una volta svanita la
spuma iniziale, si forma attorno alle pareti del
bicchiere.
Intensità dell'odore
Gusto
Intensità del gusto
Piccante
Intensità della piccantezza
Croccantezza
Sensazione di resistenza alla masticazione, che
cede bruscamente, fornendo chiare e piacevoli
sensazioni uditive.
Attributo meccanico relativo alla resistenza del
prodotto a rompersi.
Masticare il campione e valutare se si avverte la sensazione del gusto in
bocca.
Masticare il campione e valutare se si avverte la sensazione di pizzicore
nella cavità boccale.
Porre il campione sotto i molari e premerlo; masticarlo e valutare il
rumore prodotto dall’alimento che si rompe.
Spuma
Persistenza
Bollicine
Collare
Durezza
Gommosità
Masticabilità
Fibrosità
Deformabilità
Friabilità
Elasticità
Succosità
Adesività
Solubilità
Astringenza
Pizzicore
Aroma
Campione solido: annusare immediatamente dopo aver aperto la scatola
salvaroma; se possibile, rompere il campione in due verso il centro e
annusare immediatamente l'odore sopra il punto di rottura.
Campione liquido: annusare immediatamente dopo aver tolto il
coperchio dal bicchiere; chiudere il bicchiere, farlo girare per due-tre
volte e riannusare.
Porre il campione tra i molari, chiudere le mascelle premendo con
regolarità, misurando la resistenza che presenta il campione all’inizio
della deformazione.
Attributo meccanico
Prendere un pezzo intatto tra i molari, masticarlo e valutare la velocità
con cui l’alimento si disintegra.
Attributo meccanico
Prendere un pezzo intatto tra i molari, masticarlo e contare le
masticazioni e il tempo necessario per arrivare alla deglutizione.
Attributo geometrico relativo alla percezione di Durante la masticazione, valutare il grado di presenza di particelle
particelle di consistenza e forma diversa dal resto fibrose, di consistenza più dura rispetto alla massa.
della massa durante la masticazione.
Attributo meccanico relativo all’attitudine del
Porre il campione tra i molari, premere moderatamente più volte,
prodotto a deformarsi.
valutando l'entità della deformazione prima della rottura.
Attributo meccanico relativo all’attitudine del
Mordere il campione da 2 a 4 volte con i molari e valutare l’aumento del
prodotto a generare numerosi frammenti all’inizio
numero dei frammenti prodotti prima che questi si sciolgano nella saliva.
della masticazione.
Attributo meccanico relativo all’attitudine del
Porre il campione tra i molari, premere moderatamente e rilasciare
prodotto a riacquistare la forma e le dimensioni
valutando il grado e la velocità con cui il campione riacquista la forma
originali dopo essere stato deformato
originale.
Attributo tattile che esprime il grado di percezione Porre il campione sotto i molari e premerlo: valutare quanta acqua viene
in bocca dell’umidità, rilasciata dal campione, rilasciata dal campione. Masticarlo e valutare il grado di umidità
quando viene sottoposto a pressione.
percepito.
Lavoro necessario con la lingua per staccare un
Masticare 4-8 volte il campione, poi pressarlo contro il palato e misurare
prodotto incollato al palato e ai denti.
la forza di aspirazione necessaria perché si stacchi completamente dal
palato e dai denti.
Sensazione che si sviluppa quando il campione
Porre un campione intatto in bocca, masticarlo 2-4 volte con i molari, poi
fonde molto rapidamente nella saliva
apprezzare la rapidità di dissoluzione nella saliva di una parte o della
totalità dei pezzi.
Sensazione allappante che si manifesta
Introdurre in bocca un sorso del campione, distribuirlo in maniera
comunemente mangiando frutti poco maturi;
omogenea in bocca per qualche secondo e valutare se si avverte la
provoca la contrazione delle gengive, impressione
sensazione di astringenza in bocca.
di secchezza e rugosità sulla lingua, netta
diminuzione della salivazione.
Sensazione tattile relativa alla sensazione in bocca
Introdurre in bocca un sorso del campione, distribuirlo in maniera
data dall’anidride carbonica, si avverte una
omogenea in bocca per qualche secondo e valutare se si avverte la
sensazione di pizzicore e di freschezza che possono sensazione di pizzicore in bocca.
diventare irritanti se l’anidride carbonica è
eccessiva.
Intensità dell'aroma in bocca
Chiudere le narici. Introdurre in bocca il campione. Masticare il
campione a bocca chiusa per 4-5 volte. Liberare il naso e valutare
l'intensità della sensazione percepita.
Tav. 1 - Definizione dei descrittori sensoriali e loro tecnica di valutazione.
11
Laboratorio di Prova
Scheda descrittiva
ERSAF
Bonarda vivace
CognomeNome________________________________________Data__________
Esamina i campioni di vino, identificati con un codice numerico.
Segui la sequenza degli attributi sensoriali indicati e attribuisci loro un punteggio in relazione ad
una scala così definita:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
in cui 1 = assente e
9 = molto intenso
ATTRIBUTI
CAMPIONI
n°_____
SPUMA
PERSISTENZA
BOLLICINE
COLLARE
ODORE CILIEGIA
ODORE
CONFETTURA
CILIEGIA
ODORE
CONFETTURA
PRUGNA
ODORE ERBA
ODORE VIOLA
ODORE ROSA
ODORE ASPARAGO
ODORE CARTA
ODORE FAGIOLINI COTTI
ODORE
ANIDRIDE
SOLFOROSA
ODORE FIAMMIFERO
DOLCE
SALATO
AMARO
ASTRIGENZA
PIZZICORE
AROMA CILIEGIA
AROMA
CONFETTURA
PRUGNA
AROMA ROSA
AROMA VINACCE
AROMA CARTA
AROMA FAGIOLINI COTTI
DATI IMMESSI DA
n°_____
n°_____
n°_____
n°____
FIRMA
Tav. 2 - Scheda di valutazione definitiva per Bonarda.
VALUTAZIONE
Con la scheda di valutazione definitiva dei prodotti, i giudici valutano l’intensità di ogni caratteristica sensoriale per
ciascun campione di prodotto per più volte (repliche), seguendo il protocollo di svolgimento delle sedute descritto per la
fase di calibrazione.
Ora, i dati possono essere elaborati per trarne informazioni e garantire una corretta interpretazione.
Senstools è un pacchetto di programmi statistici applicati all'analisi sensoriale, che prevede l’utilizzo di tecniche di
analisi della varianza multi e univariate. L'analisi di Procustes Generalizzata (General Procrustes Analysis, GPA) è una
tecnica multivariata di vasta applicazione in analisi sensoriale in quanto è in grado di individuare da un lato l'esistenza
di particolari caratteristiche che differenziano i campioni, dall'altro la presenza e il livello dell'accordo esistente fra i
giudici nell'identificazione e misura delle caratteristiche stesse. Il consenso dei giudici nei confronti dei prodotti è
rappresentato da un piano a due dimensioni (mappa di posizionamento, esempio in tav. 3) i cui assi, detti componenti
principali, sono combinazioni dei descrittori utilizzati, capaci di riportare gran parte dell'informazione totale.
12
20,57%
Trento
Sondrio
odaroma terra
odaroma uva
acido
odaroma gelsomino
odaroma miele millefiori
dolce
52,26%
Cuneo
durezza
succosità
Bolzano
Tav. 3 – Esempio di mappa di posizionamento per Mela Red Delicious.
La partecipazione dei descrittori originari alla formazione di ciascuna componente principale consente di esaminare
come i descrittori si raggruppino tra loro nella descrizione dei prodotti e il tipo di informazione riassunta da ciascuna
componente.
Se un prodotto è posizionato nella direzione di un descrittore, avrà probabilmente (perché la posizione di un prodotto
deriva dall’azione di tutti i descrittori contemporaneamente) un’elevata intensità di quel descrittore e viceversa.
La portata della diversità fra i valori medi di ogni descrittore va sondata con l'analisi statistica della varianza, la cui
applicazione permette di stabilire, a livelli di probabilità accettabili, se le differenze ravvisate sono significative cioè se
esprimono una reale influenza delle diverse caratteristiche sensoriali dei prodotti: LSD (Lowest Significant Difference,
LSD) è la minima differenza significativa che deve intercorrere tra due valori medi per considerarli diversi. I valori
medi significativamente diversi tra loro sono contrassegnati da caratteri colorati (rosso per le intensità maggiori,
arancione per le intermedie, verde per le minori).
Utilizzando il valore minimo e massimo dell’intensità di ciascun attributo, rispettivamente diminuito e aumentato del
valore di LSD, si può costruire il profilo di riferimento medio del prodotto, in quanto i campioni esaminati sono
ritenuti dal Consorzio di tutela idonei a rappresentare il prodotto stesso. La tav. 4 è un esempio di tabella di valori medi
per il taleggio.
Od. siero Od. burro Od. ac. butirrico Od. muffa
Taleggio 1
Taleggio 2
Taleggio 3
Taleggio 4
Taleggio 5
Taleggio 6
Taleggio 8
LSD1
Taleggio2
medio
5,30
6,52
4,88
4,21
4,64
4,52
4,48
0,98***
3,23-7,5
2,70
2,61
2,85
3,42
3,27
3,82
2,76
0,69**
1,92–4,51
5,15
6,52
5,27
4,27
4,73
4,00
4,94
1,14***
2,86–7,66
Salato
Acido
Amaro
Deforma Elasticità Solubilità Ar. siero
bilità
4,15
5,52
4,94
4,12
3,61
3,21
3,70
5,06
5,12
4,27
4,09
4,85
3,58
2,64
4,57
5,42
4,39
6,15
4,91
3,58
3,85
3,52
3,87
4,85
3,94
6,39
5,15
3,42
3,88
2,97
4,27
5,06
4,21
4,91
4,82
3,58
4,24
3,67
3,93
4,76
3,70
6,91
5,27
3,39
3,70
2,79
4,07
5,06
4,21
4,48
4,30
3,70
3,94
3,61
3,87
4,91
0,89***
0,95***
0,74**
0,70*
----0,65***
0,51*
----2,81–6,01 3,32–7,86 3,35–6,01 2,69–5,55
----1,99–4,32 4,21–5,08
-----
Tav. 4 – Esempio di tabella dei valori medi per i descrittori di taleggio.
(*= p< 0,04 per amaro e p< 0,02 per solubilità ; **= p< 0,01 per odore burro e acido; tutti gli altri attributi ***= p<0,001)
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato:*= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001
taleggio medio= intervallo di variabilità dell’intensità dell’attributo: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd
13
Il più diffuso strumento di illustrazione del profilo sensoriale di un prodotto è il grafico a ragnatela (spider plot). In
questo tipo di grafico, i descrittori sono rappresentati da assi disposti a raggiera. L’intensità media di ogni descrittore è
rappresentata da un punto sull’asse corrispondente. L’impressione visiva complessiva del profilo si ottiene unendo con
delle linee i punti rappresentanti le medie di ciascun descrittore. La tav. 5 illustra come esempio la rappresentazione del
profilo sensoriale della bresaola mediante lo spider plot.
aroma affumicato
aroma carne speziata
aroma selvatico
Bresaola
Bresaola
Bresaola
Bresaola
Bresaola
2
1
3
5
4
solubilità
aroma siero
fibrosità
0,
1,
2,
3,
4,
5, odore siero
gommosità
dolce
masticabilità
salato
durezza
acido
Tav. 5 – Esempio di grafico a ragnatela per Bresaola della Valtellina.
14
FASE
Costituzione del
panel
Selezione dei
prodotti
Generazione dei
termini descrittivi
delle proprietà
sensoriali dei
prodotti
Calibrazione del
Panel
Valutazione dei
campioni
Validazione dei dati
Elaborazione dei dati
e loro presentazione
DESCRIZIONE
1. Selezione di soggetti sulla base della loro disponibilità, abilità al riconoscimento ed
alla valutazione dell’intensità di stimoli visivi, olfattivi, gustativi e tattili,
predisposizione alla descrizione delle sensazioni percepite; familiarità con le
valutazioni sensoriali.
2. Addestramento generale al riconoscimento e valutazione delle principali proprietà
sensoriali della tipologia di prodotto oggetto di indagine.
Costituire un set di prodotti in base ad uno specifico piano sperimentale o alla specificità
dell’obiettivo dell’analisi. Ad esempio prodotti provenienti da lotti diversi per varietà o
per caratteristiche delle materie prime o condizioni di processo o combinazioni di questi
elementi. Le valutazioni risultano di difficile pianificazione per un numero di campioni
superiore a 25-30.
Sedute collettive del panel in cui i giudici sono invitati a descrivere separatamente le
sensazioni visive, olfattive, gustative, tattili percepite nei prodotti oggetto di indagine
presentati due o tre alla volta. Il numero di queste sedute varia in relazione alla
numerosità e complessità sensoriale dei campioni in esame.
Il panel leader guida le discussioni ed orienta il panel ad evitare la ridondanza dei
descrittori, mette a disposizione standard e prodotti per agevolare la ricerca di un
consenso. Egli non partecipa alle valutazioni. Per ogni input sensoriale viene stilata una
lista degli attributi utili alla descrizione corredata da una definizione e da uno standard
di riferimento. Inoltre il panel concorda un ordine di valutazione delle proprietà
sensoriali. Questa fase termina con la definizione di una scheda descrittiva del prodotto
Il panel leader sceglie la scala di valutazione più opportuna. Individua opportune
tecniche di ripristino della capacità percettiva tra un campione e l’altro molto importante
per la valutazione di sensazioni quali l’amaro, l’astringenza. Vengono effettuate prove
preliminari di valutazione su un sub set di prodotti e ove possibile anche su standard di
riferimento preparati a diversa concentrazione allo scopo di verificare la capacità di
discriminare tra diverse intensità delle sensazioni, l’uniformità dei responsi, l’uso delle
scale da parte dei giudici. La validazione di questa fase richiede il trattamento statistico
dei dati.
Il panel leader pianifica le valutazioni stabilendo: quantità di campione, temperatura di
presentazione, e condizioni di illuminazione durante la valutazione; numero massimo di
campioni da valutare per seduta; modalità di ripristino della capacità fisiologica tra un
campione e l’altro; numero di repliche di valutazione per prodotto; ordine di
presentazione dei campioni per soggetto in ogni seduta
Analisi statistica dei dati finalizzata a validare l’attendibilità dei responsi medi.
Analisi statistica finalizzata all’interpretazione delle informazioni derivanti dai dati.
Presentazione delle differenze tra prodotti in funzione delle loro proprietà sensoriali.
Tav. 6 - Fasi operative per descrivere il profilo sensoriale di un prodotto.
15
SCHEDE PROFILI
16
1 - GRANA PADANO.
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
Odore di silomais
Odore di panna
Odore di crosta
Odore di siero
acido
Dolce
Salato
Acido
Piccante
RIFERIMENTI (scala da 1 a 9)
Intensità 9: Insilato di mais
Intensità 9: Panna fresca pastorizzata
Granarolo
Intensità 9: Crosta di Grana Padano
grattugiata
Intensità 2: 60%Siero acido+40% acqua
Panna
Intensità 9: Siero acido
SS (soluzione madre)=15 g Fruttosio/100ml
acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+30ml SS+120ml
acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+100ml SS+50 ml
acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+3 g/kg cloruro di
sodio+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+7 g/kg cloruro di
sodio+150 ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+4 g/kg acido
lattico
+0,5 g/kg cloruro di sodio+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+10 g/kg acido
lattico
+0,5 g/kg cloruro di sodio+150 ml acqua
Intensità 3: 1 Kg. Ricotta+0,5 g/kg
capsaicina
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+2,8 g/Kg
capsaicina
Durezza
Deformabilità
Friabilità
Adesività
Solubilità
Aroma di silomais
Aroma di panna
Aroma di crosta
Aroma di siero
acido
Aroma di bruciato
DOP
16 forme
20 mesi di maturazione
parallelepipedi base quadrata
lato 8-10 cm
bastoncino 1,5 cm lato di base
e 5-6 cm di altezza
27 descrittori; 3 sedute
10 sedute
18 descrittori
10 sedute
17 descrittori
Intensità 2: Formaggio Emmental fuso
Intensità 4: Wurstel cocktail
Intensità 7: Carota cotta 5 minuti
Intensità 2: Tuorlo d’uovo sodo
Intensità 4: Marzapane
Intensità 7: Caramella di liquirizia
Intensità 2: Albume d'uovo sodo
Intensità 4: Madeleine
Intensità 7: Biscotto pavesino
Intensità 1: Albume d'uovo sodo
Intensità 4: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 6: Formaggio Emmental fuso
Intensità 3: Madeleine
Intensità 5: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 7: Meringa
Intensità 9: Insilato di mais
Intensità 9: Panna fresca pastorizzata
Granarolo
Intensità 9: Crosta di Grana Padano
grattugiata
Intensità 2: 60%Siero acido+40% acqua
Panna
Intensità 9: Siero acido
Intensità 9: Pane tostato
fino all’apparizione di zone nere
carbonizzate,
successivamente sbriciolate e presentate ai
giudici
Tav. 7 – Descrittori sensoriali definitivamente validati per Grana Padano
17
RISULTATI
I giudici hanno validato 18 descrittori, riportati nella tavola 7. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione del Grana Padano a 20 mesi di maturazione che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 8.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che tutti gli attributi sensoriali contenuti nella scheda (tranne uno: odore di
insilato) sono stati utili per differenziare i campioni esaminati (tav. 9, 10). La posizione dei campioni rispetto ai
descrittori indica che si formano quattro gruppi di campioni, collocati ciascuno in un riquadro della rappresentazione.
PRIMO GRUPPO: CAMPIONE DI RIFERIMENTO MN 1.
Il campione MN 1 ha presentato la massima intensità per i descrittori acido, durezza, aroma di bruciato.
Anche il campione PC 2 ha mostrato la massima intensità per il descrittore aroma di bruciato.
SECONDO GRUPPO: CAMPIONE DI RIFERIMENTO MN 2.
Il campione MN 2 ha mostrato la massima intensità di aroma di panna e solubilità; ha presentato, inoltre, la minima
intensità di salato, acido, piccante, odore e aroma di siero, aroma di crosta e aroma di bruciato.
Il campione BS 2 ha avuto la massima intensità di odore di panna e di dolce. Questo gruppo di campioni ha presentato
caratteristiche sensoriali opposte a quelle del gruppo precedente.
TERZO GRUPPO: CAMPIONE DI RIFERIMENTO BG1.
Il campione BG 1 ha avuto la massima intensità per i descrittori salato, piccante, aroma di insilato.
Ad esso si sono associati i campioni CR 1 e PD 1: il primo ha presentato la massima intensità di odore e aroma di siero;
il secondo, la massima intensità di deformabilità e adesività.
QUARTO GRUPPO: CAMPIONE DI RIFERIMENTO C104.
Infine, C 104 ha presentato la massima intensità di odore e aroma di crosta e la minima per i descrittori odore di panna,
deformabilità e adesività, contrapponendosi ai campioni del terzo gruppo descritto.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 11).
Dieci campioni (BS 1, BS 2, BS 4, CR 1, LO 1, MN 3, PC 1, PD 1, VI 1, VR 1), che costituiscono il 62,5% del totale,
risultano essere molto simili tra loro: costruendo un campione medio di questi grana e riconsiderando la posizione che
assume rispetto agli altri campioni, esso si colloca nel riquadro del campione MN 2 caratterizzato dai descrittori odore e
aroma di panna, dolce, solubilità (tav. 12).
BS 1
BS 2
BS 3
BS 4
BG 1
C 104
CR 1
LO 1
MN 1
MN 2
MN 3
PC 1
PC 2
PD 1
VI 1
VR 1
LSD1
GP2
MED
IO
od
pann
a
3,39
4,24
3,61
3,64
3,79
3,12
3,82
4,24
3,15
4,03
4,03
3,58
3,64
3,88
4,09
3,85
0,92*
**
2,25,16
od
sier
o
3,48
2,79
3,03
3,03
2,97
2,91
3,70
2,82
3,09
2,55
2,97
2,97
3,00
2,73
2,79
3,03
0,83
***
1,72
4,53
od
ins
2,88
2,67
3,39
3,00
3,21
3,30
2,52
2,79
3,15
2,45
2,79
3,06
3,15
2,70
2,76
2,52
-----
od
crost
a
3,36
3,09
2,76
3,36
2,61
4,12
2,52
3,03
3,76
2,27
2,55
3,21
3,21
2,94
2,94
2,85
0,86*
**
1,414,98
dolce
salat
o
acido
picca
nte
durez
za
defo
rm
friab
adesi
v
solub
3,55
3,76
3,12
3,45
2,91
3,15
3,36
3,48
2,82
3,67
3,61
3,61
3,39
3,30
3,48
3,00
0,72*
**
2,14,48
5,00
4,94
5,45
4,91
5,85
4,82
5,48
4,97
5,42
4,61
4,82
4,94
5,21
5,09
4,88
5,30
0,63*
**
3,986,48
3,94
3,48
3,88
3,79
4,15
3,42
3,70
4,09
4,30
3,39
3,58
3,48
4,18
3,76
3,79
4,00
0,69*
**
2,74,99
2,18
2,03
2,15
2,18
2,76
2,06
1,97
2,12
2,61
1,73
1,76
1,85
2,58
2,09
1,94
2,58
0,67*
**
1,063,43
5,76
5,52
5,64
5,85
5,64
5,85
5,06
5,61
6,09
5,33
5,85
5,48
4,85
5,30
5,12
5,88
0,61*
**
4,246,7
2,94
2,91
3,30
3,03
3,18
2,67
3,00
2,82
3,00
2,88
2,97
3,09
2,91
3,45
2,82
2,70
0,44
**
2,233,89
5,15
4,97
4,36
4,61
4,30
5,24
4,82
5,15
4,91
4,82
4,88
4,70
4,79
4,18
5,06
5,36
0,66*
**
3,526,02
3,18
2,97
3,30
3,39
3,15
2,58
3,24
3,09
3,00
3,06
3,39
3,33
3,24
3,48
3,06
2,76
0,66*
**
1,924,14
4,97
4,88
4,30
4,45
3,91
4,76
4,79
4,79
4,45
5,12
4,58
4,67
5,09
4,39
4,88
5,00
0,74*
**
3,175,86
ar
pann
a
3,09
3,91
3,45
3,61
3,15
3,12
3,79
3,91
2,58
4,00
3,97
3,52
3,06
3,61
3,70
3,36
0,87*
**
1,714,87
ar
siero
3,33
2,97
3,42
3,15
3,42
2,85
3,52
3,09
3,06
2,79
3,09
2,88
2,82
3,18
2,97
3,06
0,71*
**
1,624,07
ar
ar
ar
crost ins bruc
a
4,18 2,67 2,21
3,45 2,64 2,27
3,30 3,06 1,97
3,67 2,94 2,18
3,15 3,36 1,82
4,64 3,27 2,33
2,76 2,61 1,91
3,27 2,61 2,15
3,85 2,88 3,94
3,06 2,42 1,88
3,09 2,76 2,00
3,94 3,03 2,64
3,55 3,09 3,85
3,06 2,76 1,73
3,33 2,97 2,39
3,52 2,33 2,30
0,97* 0,58 0,71
**
*
***
1,73- 1,75- 1,02
5,61 3,94
4,65
Tav. 8 – Punteggio medio (da 9=massima intensità a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1 LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
2 gp medio= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd.
18
11,62%
BG 1
MN 1
BS 3
aroma siero
odore siero
CR 1
PD 1
odore panna
MN 3
LO 1
MN 2
aroma panna
PC 2
aroma insilato
aroma bruciato
16,63%
BS 4
VR 1
PC1 1 BS 1
VI
aroma crosta
odore crosta
BS 2
C 104
Tav. 9 – Posizionamento dei campioni di Grana Padano in direzione dei descrittori di odore e aroma che
hanno mostrato differenze significative.
11,62%
BG 1
salato
acido
BS 3 deformabilità
piccante
CR 1
PD 1 adesività
MN 3LO 1
MN 2
dolce
VR 1
PC
VI 11
BS 2
BS 4
solubilità
MN 1
PC 2
16,63%
durezza
BS 1
friabilità
C 104
Tav. 10 – Posizionamento dei campioni di Grana Padano in direzione dei descrittori di gusto e consistenza
che hanno mostrato differenze significative.
19
aroma panna
aroma siero
solubilità
aroma crosta
adesività
aroma insilato
friabilità
aroma bruciato
deformabilità
BS 1
BS 2
BS 3
BS 4
BG 1
C 104
CR 1
LO 1
MN 1
MN 2
MN 3
PC 1
PC 2
PD 1
VI 1
VR 1
odore panna
odore siero
durezza
piccante
odore insilato
acido
odore crosta
salato
dolce
Tav. 11 – Profilo sensoriale dei campioni di Grana Padano.
Tav. 12 – Posizionamento del campione (GP medio), costituito da 10 campioni simili di Grana Padano.
20
2 - PROVOLONE VALPADANA PICCANTE
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
Odore di siero
Odore di verdura
lessa
Odore di aglio
Odore di paglia
Odore di stalla
Odore di noce
moscata
Odore di acido
butirrico
Dolce
Salato
Acido
Amaro
RIFERIMENTI (scala 1 a 9)
Intensità 9: Siero di latte acido
Intensità 9: Cavolfiore mondato, cotto in
acqua 15-20 minuti e poi frullato.
Intensità 9: Aglio cotto in acqua per
cinque minuti e poi tritato
Intensità 9: Paglia triturata finemente
Intensità 9: Paglia non sporca di stalla di
vacche da latte triturata finemente
Intensità 9: Noce moscata in polvere
Intensità 4: 1 Kg. Ricotta+2,8 g/kg acido
butirrico
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+6 g/Kg acido
butirrico
SS (soluzione madre)=15 g
Fruttosio/100ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+30ml
SS+120ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+100ml SS+50
ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+3 g/kg cloruro
di sodio+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+7 g/kg cloruro
di sodio+150 ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+4 g/kg acido
lattico+0,5 g/kg cloruro di sodio+150 ml
acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+10 g/kg acido
lattico+0,5 g/kg cloruro di sodio+150 ml
acqua
S.S.: 7 g. caffeina/ 1 l. acqua Panna
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+75 ml. S.S./kg
+75 ml. acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+125 ml. S.S./kg
+25 ml. acqua
DOP
11 forme
fetta verticale
spessore 10 cm
bastoncino 1,5 cm lato di base
e 8 cm di altezza
95 descrittori; 3 sedute
14 sedute
25 descrittori
8 sedute
15 descrittori
Piccante
Intensità 3: 1 Kg. Ricotta+0,5 g/kg
capsaicina
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+2,8 g/Kg
capsaicina
Durezza
Intensità 2: Formaggio Emmental fuso
Intensità 4: Wurstel cocktail
Intensità 7: Carota cotta 5 minuti
Elasticità
Intensità 1: Burro
Intensità 4: Caramelle di gelatina
Intensità 7: Calamari cotti
Adesività
Intensità 1: Albume d'uovo sodo
Intensità 4: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 6: Formaggio Emmental fuso
Intensità 9: Panna fresca pastorizzata
Granarolo
Intensità 9: Siero di latte acido
Aroma di panna
Aroma di siero
Aroma di crosta
Intensità 9: Crosta di Grana Padano
grattugiata
Aroma di fieno
Intensità 9: Miscela di fieni triturata
finemente
Aroma di verdura
lessa
Aroma di aglio
Intensità 9: Cavolfiore mondato, cotto in
acqua 15-20 minuti e poi frullato.
Intensità 9: Aglio cotto in acqua per
cinque minuti e poi tritato
Aroma di tostato
forte
Intensità 9: Cipolle mondate e saltate in
padella con burro finchè iniziano a
scurire sui bordi; poi tagliate a pezzi
sottili
Intensità 9: Noce moscata in polvere
Aroma di noce
moscata
Aroma di muffa
SS (soluzione madre) =0,5 g di fenchol/50
ml. etanolo
Intensità 9: 500 g di ricotta+ 0,6 ml di SS.
Tav. 13 – Descrittori sensoriali definitivamente validati per Provolone Valpadana piccante.
21
RISULTATI
I giudici hanno validato 25 descrittori, riportati nella tavola 13. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione del Provolone Valpadana piccante che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 14.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che quindici attributi sensoriali contenuti nella scheda sono stati utili per
differenziare i campioni esaminati (tavv. 15, 16). La posizione dei campioni rispetto ai descrittori indica che si formano
due gruppi di campioni, caratterizzati da attributi diversi.
PRIMO GRUPPO: CAMPIONI DI RIFERIMENTO A-C
Il Provolone Valpadana piccante A presenta la massima intensità per i descrittori odore di acido butirrico, salato, acido,
piccante, adesività, aroma di aglio. Ad esso si associa il campione L, che presenta la massima intensità del descrittore
amaro. Il campione C presenta la massima intensità dei descrittori piccante, aroma di siero e aroma di crosta.
SECONDO GRUPPO: CAMPIONI DI RIFERIMENTO B-D
Il Provolone Valpadana piccante D mostra la massima intensità di aroma di panna e la minima intensità di odore di
aglio, odore di acido butirrico, amaro, aroma di siero, aroma di aglio e aroma di acido butirrico. Il Provolone Valpadana
piccante B mostra la massima intensità dei descrittori odore di verdura lessa, dolce e la minima intensità di salato,
acido, amaro, piccante, aroma di crosta, aroma di acido butirrico.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 17).
Cinque campioni di Provolone Valpadana piccante (E, F, G, H, I), che costituiscono il 45% del totale, risultano essere
molto simili tra loro: costruendo un campione medio di questi provoloni e riconsiderando la posizione che assume
rispetto agli altri campioni, esso si colloca nell’area dei campioni A e L caratterizzato da molti descrittori di odore e
aroma e dal gusto amaro (tav. 18).
odore siero
odore verdura lessa
odore aglio
odore paglia
odore stalla
odore noce moscata
odore ac. butirrico
dolce
salato
acido
amaro
piccante
durezza
elasticità
adesività
aroma panna
aroma siero
aroma crosta
aroma fieno
aroma verdura lessa
aroma aglio
aroma tostato forte
aroma noce moscata
aroma muffa
aroma ac. butirrico
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
LSD1
pm2
5,33
4,19
3,78
3,70
4,48
3,22
6,30
3,89
6,93
5,11
3,96
5,33
3,59
3,44
4,48
3,52
4,70
5,96
3,44
3,96
3,56
3,59
3,48
3,26
5,96
5,19
4,74
3,44
3,70
4,26
3,30
5,96
5,04
4,89
4,00
3,48
3,93
4,74
4,07
4,07
4,11
4,22
5,15
3,41
3,81
2,85
3,48
3,11
2,85
5,30
4,96
3,74
3,22
3,89
3,93
2,93
5,78
4,07
6,33
5,04
3,89
5,15
4,04
3,93
3,78
3,89
4,96
5,96
3,63
3,52
3,33
3,44
3,26
3,04
5,70
4,59
3,63
2,74
3,81
3,85
3,22
5,44
4,74
5,44
4,44
3,44
4,96
3,81
3,70
4,52
4,44
4,04
5,74
3,70
3,41
2,70
3,26
3,07
3,04
5,30
5,22
4,22
3,59
3,67
4,44
3,33
5,89
4,56
5,04
4,11
3,81
4,19
4,67
4,07
3,96
3,74
4,74
6,19
3,96
3,93
2,96
3,37
3,15
3,19
5,59
5,19
3,56
3,41
3,96
4,00
3,48
6,30
4,22
5,78
4,74
4,33
4,19
4,63
3,81
4,00
3,89
4,63
6,48
3,70
3,74
3,11
3,30
3,30
3,48
6,15
5,30
3,93
3,81
3,63
4,22
3,41
6,44
4,41
6,30
4,70
3,70
4,93
4,15
3,74
4,04
3,70
4,63
5,89
3,70
3,89
3,37
3,59
3,26
3,44
5,85
4,89
3,85
3,07
3,70
3,93
3,22
5,74
3,67
6,67
5,15
3,81
5,41
4,93
3,78
3,52
3,26
4,78
6,11
3,70
3,85
3,30
3,41
3,30
3,48
5,85
5,59
4,19
3,19
3,81
4,41
3,41
6,37
4,26
5,96
4,70
3,81
5,00
4,70
4,15
4,37
3,85
4,93
5,78
3,33
3,41
3,19
3,44
3,07
3,07
5,85
5,11
4,04
3,37
3,63
4,19
3,07
6,11
4,52
6,22
5,00
4,26
5,37
4,19
4,22
4,07
3,78
4,78
5,78
3,52
4,07
3,48
3,74
3,41
3,15
5,85
4,89
4,07
3,22
4,15
4,11
3,48
6,15
4,22
5,70
4,33
3,44
4,19
4,59
3,96
3,89
3,74
4,44
6,04
3,81
3,59
3,04
3,19
3,15
2,96
5,67
--0,61*
0,71***
------0,83***
0,78***
0,91***
0,75***
0,53*
0,91***
0,68***
--0,76***
0,63**
0,65**
0,74***
----0,69***
------0,55*
--2,95-5,35
2,03-4,52
------4,61-7,27
2,89-5,82
3,98-7,84
3,25-5,90
2,91-4,86
3,01-6,32
2,91-5,61
--2,76-5,28
2,63-5,07
3,39-5,61
4,41-7,22
----2,01-4,25
------4,75-6,70
Tav. 14 – Punteggio medio (da 9= massima intensità a 1= assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1 LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
2 pm= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd.
22
13,09%
provolone
B
provolone
L
odore
Provolone
cavolfiore odore Godore provolone provolone
aglio
ac. butirrico
H
aromaA aglio
Provolone
E
aroma siero
provolone
aroma acido butirrico
I
aroma
panna
aroma crosta
Provolone
provolone provolone
D
F
C
18,24%
provolone
M
Tav. 15 – Posizionamento dei campioni di Provolone Valpadana piccante in direzione dei descrittori
di odore e aroma che hanno mostrato differenze significative.
13,09%
provolone
L
provolone
provolone
G
provolone
B
provolone
dolceE
adesività Provolone
I
H
provolone
A
piccante
salato
amaro
acido
18,24%
durezza
Provolone
D
provolone
F
provolone
C
provolone
M
Tav. 16 – Posizionamento dei campioni di Provolone Valpadana piccante in direzione dei descrittori di
gusto e consistenza che hanno mostrato differenze significative.
23
aroma cavolfiore
aroma aglio
aroma fieno
aroma crosta
aroma cipolla
aroma siero
aroma noce moscata
aroma panna
aroma terra
adesività
provolone A
provolone B
provolone C
Provolone D
provolone E
provolone F
provolone G
provolone H
provolone I
provolone L
provolone M
elasticità
0,
1,
2,
3,
4,
5,
6,
odore siero
durezza
odore cavolfiore
piccante
odore aglio
amaro
odore paglia
acido
odore stalla
salato
dolce
odore noce moscata
odore acido butirrico
Tav. 17 – Profilo sensoriale dei campioni di Provolone Valpadana piccante.
Tav. 18 - Posizionamento del campione (MEDIO), costituito da 5 campione simili di Provolone Valpadana piccante.
24
3 - TALEGGIO
ED
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
Acido
DESCRITTORI
RIFERIMENTI (scala da 1 a 9)
Odore di burro
Intensità 9: Burro di alta qualità, da panne di
centrifuga
Odore di siero acido
Intensità 2: 60%Siero acido+40% acqua
Panna
Intensità 9: Siero acido
Odore di acido
butirrico
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+1,0 g/kg acido
butirrico
Intensità 9: 1 Kg. Ricotta+1,4 ml/Kg acido
butirrico
Odore di muffa
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+0,6 ml/kg fenchol
Intensità 9: 1 Kg. Ricotta+1,8 ml/Kg
fenchol
Amaro
Deformabilità
Elasticità
Salato
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+3 g/kg cloruro di
sodio+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+7 g/kg cloruro di
sodio+150 ml acqua
Solubilità
Aroma di siero acido
DOP
7 forme
fetta verticale
spessore 1 cm
mezza fetta
60 descrittori; 2 sedute
143sedute
11 descrittori
6 sedute
9 descrittori
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+4 g/kg acido
lattico+0,5 g/kg cloruro di sodio
+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+10 g/kg acido
lattico+0,5 g/kg cloruro di sodio
+150 ml acqua
S.S.: 7 g. caffeina/ 1 l. acqua Panna
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+75 ml. S.S./kg
+75 ml. acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+125 ml. S.S./kg
+25 ml. acqua
Intensità 2: Tuorlo d’uovo sodo
Intensità 4: Marzapane
Intensità 7: Caramella di liquirizia
Intensità 1: Burro
Intensità 4: Caramelle di gelatina
Intensità 7: Calamari cotti
Intensità 3: Madeleine
Intensità 5: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 7: Meringa
Intensità 2: 60%Siero acido+40% acqua
Panna
Intensità 9: Siero acido
Tav. 19 –Descrittori sensoriali definitivamente validati per Taleggio.
25
RISULTATI
I giudici hanno validato 11 descrittori, riportati nella tavola 19. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione del Taleggio che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 20.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che nove attributi sensoriali contenuti nella scheda sono stati utili per
differenziare i campioni esaminati (tav. 21). La posizione dei campioni rispetto ai descrittori indica che essi si separano in
tre raggruppamenti.
PRIMO GRUPPO
Il Taleggio as2 presenta la massima intensità per i descrittori odore di siero, odore di acido butirrico, odore di muffa,
amaro, solubilità; al minimo, odore di burro, salato, acido, elasticità.
SECONDO GRUPPO
Il Taleggio as6, invece, ha una maggiore intensità per il descrittore olfattivo odore di burro, salato e acido; presenta la
minima intensità di odore di acido butirrico e di muffa, amaro, elasticità. Ad esso si associa il Taleggio as4 per la
massima intensità di acido e la minima di odore di muffa. Esso inoltre presenta la minima intensità di odore di siero. I
taleggi as4 e as6 formano un raggruppamento di campioni descritti da odore di burro, acido, salato.
TERZO GRUPPO
Il terzo gruppo di taleggi (as1, as3, as5, as8) è contraddistinto dal descrittore elasticità.
Il Taleggio as5 è il più elastico. Ad esso si associa il Taleggio as3 che presenta anche un valore di odore di acido butirrico
significativamente maggiore.
Il Taleggio as1 presenta valori di odore di siero, odore di acido butirrico e amaro significativamente intermedi ma si
differenzia dal Taleggio as2 per altre caratteristiche, in particolare per la solubilità (intensità minima). Ad esso, è
associabile il Taleggio as8.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate disposte
a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni (tav. 22).
Taleggio
1
Taleggio
2
Taleggio
3
Taleggio
4
Taleggio
5
Taleggio
6
Taleggio
8
LSD1
Taleggio2
medio
Od.
siero
Od.
burro
Od. ac.
butirrico
Od.
muffa
5,30
2,70
5,15
4,15
5,52
4,94
4,12
3,61
3,21
3,70
5,06
6,52
2,61
6,52
5,12
4,27
4,09
4,85
3,58
2,64
4,57
5,42
4,88
2,85
5,27
4,39
6,15
4,91
3,58
3,85
3,52
3,87
4,85
4,21
3,42
4,27
3,94
6,39
5,15
3,42
3,88
2,97
4,27
5,06
4,64
3,27
4,73
4,21
4,91
4,82
3,58
4,24
3,67
3,93
4,76
4,52
3,82
4,00
3,70
6,91
5,27
3,39
3,70
2,79
4,07
5,06
4,48
2,76
4,94
4,21
4,48
4,30
3,70
3,94
3,61
3,87
4,91
0,98***
0,69**
1,14***
0,89***
0,95***
0,74**
0,70*
-----
0,65***
0,51*
-----
3,23-7,5
1,92–
4,51
2,81–6,01
3,32–
7,86
3,35–
6,01
2,69–
5,55
-----
1,99–4,32
4,21–5,08
-----
2,86–7,66
Salato Acido Amaro
Deforma
Ar.
Elasticità Solubilità
bilità
siero
Tav. 20 – Punteggio medio (da 9=massima intensità a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
taleggio medio= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd.
26
18,19 %
as2
as6
odore siero solubilità
odore
odore butiaci
aroma siero burro
amaro
acido
odore muffa
deformabilità
as5
as1
as8
as4
salato
42,60 %
as3
elasticità
Tav. 21 – Posizionamento dei campioni di Taleggio in direzione dei descrittori che mostrano differenze
significative.
elasticità
as1
as2
as3
as4
as5
as6
as8
solubilità
deformabilità
aroma siero
amaro
0,
1,
2,
3,
4,
5,
6,
odore siero
acido
odore burro
salato
odore muffa
odore butiaci
Tav. 22 – Profilo sensoriale dei campioni di Taleggio.
27
4 - VALTELLINA CASERA
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
Odore di panna
Odore di burro
Odore di siero
Odore di crosta
Odore di erba
Odore di verdura
lessa
Odore di miele
Odore di nocciola
Odore di noce
Odore di frutta
fermentata
Odore di tostato forte
Odore di stalla
RIFERIMENTI (scala 1a 9)
Intensità 9: Panna fresca pastorizzata
Granarolo
Intensità 9: Burro di alta qualità, da
panne di centrifuga
Intensità 9: Siero di latte acido
Intensità 9: Crosta di Grana Padano
grattugiata
S.S.: 0,5 ml cis-3-exen / 50 ml. etanolo
Intensità 9: 1 Kg. Ricotta+12 g. S.S.
Intensità 9: Cavolfiore mondato,
cotto in acqua 20 minuti e poi frullato.
Intensità 9: Miele millefiori
Intensità 9: Nocciole secche,
grossolanamente triturate (da 1 a 3
secondi)
Intensità 9: Gherigli di noci secche,
grossolanamente triturate (da 1 a 3
secondi)
Intensità 9: Mele triturate
poste in un contenitore a 16°C per due
giorni
(inizio fermentazione).
Intensità 9: Caramello liquido, da
cucina,
color bruno scuro, diluito in acqua
tiepida
(1+ 3 in volume)
Intensità 9: Paglia non sporca di stalla
di vacche da latte
triturata finemente
Odore di caglio
Intensità 9: Caglio in polvere
Odore di acido
butirrico
Intensità 4: 1 Kg. Ricotta+2,8 g/kg acido
butirrico
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+6 g/Kg acido
butirrico
Intensità 9: Insilato di mais
SS (soluzione madre)=15 g
Fruttosio/100ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+30ml
SS+120ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+100ml SS+50
ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta
+3 g/kg cloruro di sodio+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta
+7 g/kg cloruro di sodio+150 ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+4 g/kg acido
lattico
+0,5 g/kg cloruro di sodio+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+10 g/kg acido
lattico
+0,5 g/kg cloruro di sodio+150 ml acqua
Odore di insilato
Dolce
Salato
Acido
DOP
5 forme invernali;5 forme estive
parallelepipedi base quadrata, lato 8-10 cm
bastoncino 1,5 cm lato di base e 5-6 cm di altezza
65 descrittori; 1 seduta-forme invernali
85 descrittori; 1 seduta-forme estive
22 sedute
29 descrittori –forme invernali
25 descrittori –forme estive
3 sedute-forme invernali
3 sedute-forme estive
15 descrittori –forme invernali
13 descrittori-forme estive
Amaro
S.S.: 7 g. caffeina/ 1 l. acqua Panna
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+75 ml. S.S./kg
+75 ml. acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+125 ml.
S.S./kg +25 ml. acqua
Piccante
Intensità 3: 1 Kg. Ricotta+0,5 g/kg
capsaicina
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+2,8 g/Kg
capsaicina
Intensità 2: Formaggio Emmental fuso
Intensità 4: Wurstel cocktail
Intensità 7: Carota cotta 5 minuti
Intensità 1: Burro
Intensità 4: Caramelle di gelatina
Intensità 7: Calamari cotti
Intensità 2: Tuorlo d’uovo sodo
Intensità 4: Marzapane
Intensità 7: Caramella di liquirizia
Intensità 1: Albume d'uovo sodo
Intensità 4: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 6: Formaggio Emmental fuso
Intensità 3: Madeleine
Intensità 5: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 7: Meringa
Intensità 9: Burro di alta qualità, da
panne di centrifuga
Intensità 9: Siero di latte acido
Intensità 9: Cavolfiore mondato,
cotto in acqua 20 minuti e poi frullato.
Intensità 9: Aglio cotto in acqua per
cinque minuti
e poi tritato
Intensità 9: Gherigli di noci secche,
grossolanamente triturate (da 1 a 3
secondi)
Intensità 9: Mele triturate
poste in un contenitore a 16°C per due
giorni
(inizio fermentazione).
Intensità 9: Caramello liquido, da
cucina, color bruno scuro,
diluito in acqua tiepida (1+ 3 in volume)
Intensità 9: Pane tostato fino
all’apparizione di zone nere
carbonizzate,
successivamente sbriciolate e presentate
ai giudici
Intensità 9: Paglia non sporca di stalla
di vacche da latte
triturata finemente
Intensità 9: Caglio in polvere
Intensità 4: 1 Kg. Ricotta+2,8 g/kg acido
butirrico
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+6 g/Kg acido
butirrico
Intensità 9: Insilato di mais
Durezza
Elasticità
Deformabilità
Adesività
Solubilità
Aroma di burro
Aroma di siero
Aroma di verdura
lessa
Aroma di aglio
Aroma di noce
Aroma di frutta
fermentata
Aroma di tostato
forte
Aroma di bruciato
Aroma di stalla
Aroma di caglio
Aroma di acido
butirrico
Aroma di insilato
Tav. 23 – Descrittori sensoriali definitivamente validati per Valtellina Casera.
28
RISULTATI
FORME INVERNALI
I giudici hanno validato 29 descrittori, riportati nella tavola 23. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione del Valtellina Casera invernale, che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 24.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che quindici attributi sensoriali contenuti nella scheda sono stati utili per
differenziare i campioni invernali (tav. 25, 26, 27). La posizione dei campioni rispetto ai descrittori indica che si
formano due gruppi di campioni, caratterizzati da attributi diversi.
PRIMO GRUPPO: CAMPIONE DI RIFERIMENTO VI 3
VI 3 presenta la massima intensità di ben undici descrittori: odore di stalla, odore di acido butirrico, salato, acido,
amaro, adesività, aroma di caglio, aroma di insilato, aroma di stalla, aroma di verdura lessa, aroma di acido butirrico.
VI 2 si associa a VI 3, in particolare, per il descrittore amaro e presenta la massima intensità di odore di verdura lessa.
SECONDO GRUPPO: CAMP. DI RIFERIMENTO VI 4.
VI 4, viceversa, presenta la minima intensità per quasi tutti i descrittori indicati sopra, contrapponendosi così al
campione di riferimento precedente, anche per la massima intensità di odore di caramello (tostato forte) e dolce di cui
VI3 presenta la minima intensità.
VI 5, infine, presenta la massima intensità di durezza.
Quindi, i campioni VI 1, 4, 5 sono quelli a maggiori intensità di odore di panna, odore e aroma di caramello, dolce e
durezza.
Al contrario, i campioni VI 2, 3 presentano le maggiori intensità di odore e aroma di verdura lessa, stalla, acido
butirrico, frutta fermentata; aroma di caglio, insilato, siero, salato, acido, amaro e adesività.
FORME ESTIVE
I giudici hanno validato 25 descrittori, riportati nella tavola 23. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione del Valtellina Casera estivo, che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 28.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che tredici attributi sensoriali contenuti nella scheda sono stati utili per
differenziare i campioni estivi (tav. 29, 30, 31). La posizione dei campioni rispetto ai descrittori indica che si formano
due gruppi di campioni, caratterizzati da attributi diversi.
Primo gruppo: Campione di riferimento VI 3.
VE 3 presenta la massima intensità per i descrittori odore di insilato, odore di erba, odore di siero, aroma di stalla,
aroma di siero e la minima intensità per i descrittori odore di burro, odore di crosta, odore di miele, salato, piccante,
durezza, aroma di burro.
VE 2 presenta, in particolare, la massima intensità per il descrittore piccante.
Secondo gruppo: Campione di riferimento VI 4.
VE 4, invece, è caratterizzato da odore di burro, odore di miele, adesività, aroma di burro e si contrappone a VE 3 per la
maggior parte dei descrittori olfattivi.
VE 1 mostra la massima intensità per i descrittori odore di crosta e salato. VE 5 presenta la massima intensità di
durezza.
Quindi, i campioni VE 1, 4, 5 mostrano le maggiori intensità di odore e aroma di burro, odore di miele e di crosta,
salato, durezza, elasticità, adesività, solubilità.
I campioni VE 2, 3, invece, mostrano le maggiori intensità di odore e aroma di siero e insilato, odore di caglio, erba e
acido butirrico, aroma di stalla, piccante.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 32, 33).
CONFRONTO TRA FORME INVERNALI ED ESTIVE
I dati dei campioni invernali ed estivi di Valtellina Casera sono stati elaborati congiuntamente per verificare se e quali
sono le differenze fra loro (tav. 34). Il risultato del posizionamento è che i campioni invernali e i campioni estivi, con
l’eccezione di VE 3, si separano tra loro, definendo così il prodotto invernale e il prodotto estivo come due formaggi
sensorialmente diversi.
29
odore burro
odore panna
odore siero
odore stalla
odore erba
odore tostato forte
odore noce
odore nocciola
odore verdura lessa
odore frutta fermentata
odore acido butirrico
dolce
salato
acido
amaro
durezza
elasticità
deformabilità
adesività
aroma siero
aroma caglio
aroma insilato
aroma stalla
aroma tostato forte
aroma noce
aroma verdura lessa
aroma bruciato
aroma frutta fermentata
aroma acido butirrico
VI1
4,09
3,55
4,52
3,18
3,33
2,91
3,42
2,76
3,64
3,18
4,91
4,21
4,67
3,85
4,03
4,52
4,36
3,97
3,24
4,64
4,67
3,30
2,94
2,70
3,48
3,42
2,85
2,94
4,82
VI2
3,94
3,30
4,67
3,42
3,12
2,70
3,33
2,76
3,97
2,97
5,12
3,91
4,30
4,27
4,33
3,91
4,36
4,06
3,67
4,67
4,70
3,64
3,48
2,48
3,48
4,00
2,94
2,76
4,97
VI3
3,79
3,30
4,79
3,94
3,33
2,88
3,12
2,85
3,85
3,70
5,36
3,58
5,09
4,94
4,61
2,67
3,76
4,18
5,48
5,03
4,97
4,33
3,94
2,61
3,24
4,30
2,88
3,12
5,36
VI4
4,52
3,76
4,36
2,70
3,27
3,67
3,45
2,94
3,06
3,21
4,42
4,52
4,27
4,03
3,09
4,12
4,03
4,15
4,21
4,58
4,24
3,27
2,79
3,18
3,61
3,06
2,58
3,00
4,61
VI5
4,03
3,61
4,55
3,00
3,18
3,06
3,48
2,88
3,30
3,03
4,55
4,15
4,82
4,27
3,12
5,06
4,15
4,00
3,42
4,67
4,73
3,48
2,91
2,85
3,76
3,45
2,48
2,94
4,61
LSD 1
------0,58***
--0,54**
----0,66***
--0,62***
0,67***
0,58*
0,83***
0,73***
0,58***
----0,60***
--0,52*
0,80***
0,55***
----0,71***
----0,50*
v medio 2
------2,12-4,52
--2,16-4,21
----2,40-4,63
--3,80-5,98
2,91-5,19
3,69-4,85
3,02-5,77
2,36-5,34
2,09-5,64
----2,64-6,08
--3,72-5,49
2,47-5,13
2,24-4,49
----2,35-5,01
----4,11-5,86
Tav. 24 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni invernali.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
vm= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd
21,53%
VI 2
VI 1
odore stalla
odore verdura lessa
47,86%
odore acido butirrico
VI 3
odore frutta
fermentata
VI 5
odore panna
odore caramello
VI 4
Tav. 25 – Posizionamento dei campioni invernali di Valtellina Casera in direzione dei descrittori di
odore che hanno mostrato differenze significative.
30
21,53%
VI 2
VI 1
amaro
durezza
acido
47,86%
VI 5
salato
dolce
VI 3
adesività
VI 4
Tav. 26 – Posizionamento dei campioni invernali di Valtellina Casera in direzione dei descrittori di gusto
e consistenza che hanno mostrato differenze significative.
21,53%
VI 2
VI 1
aroma verdura lessa
VI 3
aroma caglio
aroma stalla
aroma acido butirrico
aroma insilato
aroma frutta fermentata aroma aroma caramello
siero
VI 5
47;86%
VI 4
Tav. 27 – Posizionamento dei campioni invernali di Valtellina Casera in direzione dei descrittori di aroma
che hanno mostrato differenze significative.
31
VE1
3,67
2,53
2,77
3,63
3,90
3,97
2,73
4,03
2,73
4,90
4,03
2,77
3,97
3,77
3,57
3,60
3,80
2,87
2,90
3,33
3,83
4,07
2,23
2,87
2,63
ODORE CAGLIO
ODORE INSILATO
ODORE ERBA
ODORE BURRO
ODORE CROSTA
ODORE SIERO
ODORE TOSTATO FORTE
ODORE ACIDO BUTIRRICO
ODORE MIELE
SALATO
ACIDO
PICCANTE
SOLUBILITÀ
ELASTICITÀ
ADESIVITÀ
DUREZZA
AROMA CAGLIO
AROMA STALLA
AROMA INSILATO
AROMA BURRO
AROMA SIERO
AROMA ACIDO BUTIRRICO
AROMA AGLIO
AROMA VERDURA LESSA
AROMA TOSTATO FORTE
VE2
3,27
3,03
2,67
3,33
3,73
4,00
3,03
4,23
2,37
4,33
4,00
3,23
3,73
4,03
3,10
4,00
3,57
3,27
2,93
3,40
4,10
4,33
2,43
2,80
2,80
VE3
3,83
3,97
3,30
3,07
3,27
4,63
2,73
4,30
2,30
4,03
4,40
2,97
3,80
3,70
3,70
3,13
3,73
3,73
3,73
3,10
4,47
4,50
2,67
3,07
2,83
VE4
3,03
2,43
2,70
4,20
3,60
3,33
2,90
3,27
3,33
4,67
4,23
2,63
4,00
3,87
3,93
3,73
2,80
2,80
2,87
3,73
4,03
4,07
2,37
2,70
2,83
VE5
3,47
3,00
2,50
3,70
3,57
4,07
2,83
3,97
2,50
4,00
4,00
2,63
3,77
4,23
3,53
3,97
3,13
3,13
3,17
3,53
3,80
3,77
2,43
3,50
2,63
LSD 1
--0,73***
0,54*
0,78***
0,41*
0,93***
----0,41*
0,84***
--0,55**
----0,75***
0,62***
--0,56**
--0,45*
0,55*
---------
v medio 2
--1,7-4,7
1,96-3,84
2,29-4,98
2,86-4,31
2,4-5,56
----1,89-3,74
3,16-5,74
--2,08-3,78
----2,35-4,68
2,51-4,62
--2,24-4,29
--2,65-4,18
3,25-5,02
---------
Tav. 28 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni estivi. I
valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
vm= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd.
20,94%
V E5
odore siero
odore burro
V E4
odore crosta
odore miele
V E1
odore insilato
odore caglio
odore erba
39,68%
VE 3
odore
acido V E2
butirrico
Tav. 29 - Posizionamento dei campioni estivi di Valtellina Casera in direzione dei descrittori di odore
che hanno mostrato differenze significative.
32
20,94%
VE 5
elasticità
durezza
VE 4
adesività
V E3
39,68%
solubilità
salato
piccante
V E2
VE 1
Tav. 30 – Posizionamento dei campioni estivi di Valtellina Casera in direzione dei descrittori di gusto e
consistenza che hanno mostrato differenze significative.
20,94%
V E5
aroma insilato
aroma stalla
aroma siero
aroma burro
VE 4
VE 1
VE 2
VE 3
39,68%
Tav. 31 – Posizionamento dei campioni estivi di Valtellina Casera in direzione dei descrittori di aroma
che hanno mostrato differenze significative.
33
aroma stalla
aroma caramello
aroma noce
aroma insilato
aroma caglio
aroma siero
aroma verdura lessa
adesività
VALC 1I
VALC 2I
VALC 3I
VALC 4I
VALC 5I
aroma bruciato
deformabilità
aroma frutta fermentata
elasticità
aroma acido butirrico
durezza
0,
1,
2,
3,
4,
5, odore burro
amaro
odore panna
acido
odore siero
salato
odore stalla
dolce
odore erba
odore acido butirrico
odore frutta fermentata
odore verdura lessa
odore caramello
odore noce
odore nocciola
Tav. 32– Profilo sensoriale dei campioni di Valtellina Casera invernale.
aroma burro
aroma siero
aroma acido butirrico
aroma insilato
aroma stalla
aroma caglio
aroma aglio
VE 1
V E2
V E3
V E4
V E5
durezza
aroma cavolfiore
adesività
aroma tostato
elasticità
0,
1,
2,
3,
4,
odore caglio
solubilità
odore insilato
piccante
odore erba
acido
odore burro
salato
odore crosta
odore miele
odore
siero
odore acido butirrico odore tostato
Tav. 33 – Profilo sensoriale dei campioni di Valtellina Casera estivo.
34
Tav. 34 – Posizionamento reciproco dei campioni invernali ed estivi di Valtellina Casera.
35
5 - FORMAI DE MUT ALTA VALLE BREMBANA
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
Odore di panna
Odore di paglia
Odore di affumicato
Odore di resina
Odore di stalla
Odore di ammoniaca
Dolce
Salato
Acido
Amaro
RIFERIMENTI (scala da 1a 9)
Intensità 9: Panna fresca
pastorizzata Granarolo
Intensità 9: Paglia triturata
finemente
Intensità 9: Scamorza
affumicata, a piccoli dadini
Intensità 9: 1 Kg. Ricotta+0,4
ml/Kg olio essenziale pino
silvestre
Intensità 9: Paglia non sporca
di stalla di vacche da latte
triturata finemente
S.S.: 6,20 ml ammoniaca al
30%/ 100 ml. acqua Panna
Intensità 9: 1 Kg. Ricotta+100
ml. S.S.
SS (soluzione madre)=15 g
Fruttosio/100ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+30ml
SS+120ml acqua
Intensità 6: 1 Kg.
Ricotta+100ml SS+50 ml acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+3
g/kg cloruro di sodio+150 ml
acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+7
g/kg cloruro di sodio+150 ml
acqua
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+4
g/kg acido lattico+0,5 g/kg
cloruro di sodio+150 ml acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+10
g/kg acido lattico+0,5 g/kg
cloruro di sodio+150 ml acqua
Piccante
S.S.: 7 g. caffeina/ 1 l. acqua
Panna
Intensità 2: 1 Kg. Ricotta+75
ml. S.S./kg +75 ml. acqua
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+125
ml. S.S./kg +25 ml. Acqua
Aroma di erba
Durezza
Deformabilità
Elasticità
Adesività
Solubilità
Aroma di yogurt
Aroma di siero acido
Aroma di tostato
Aroma di muffa
Aroma di resina
DOP
5 forme invernali
6 forme estive
parallelepipedi base quadrata,
lato 8-10 cm
bastoncino 1,5 cm lato di base
e 5-6 cm di altezza
55 descrittori;
2 sedute-forme invernali
4 sedute-forme estive
16 sedute
22 descrittori
3 sedute-forme invernali
6 sedute-forme estive
14 descrittori –forme invernali
13 descrittori-forme estive
Intensità 3: 1 Kg. Ricotta+0,5
g/kg capsaicina
Intensità 6: 1 Kg. Ricotta+2,8
g/Kg capsaicina
Intensità 2: Formaggio
Emmental fuso
Intensità 4: Wurstel cocktail
Intensità 7: Carota cotta 5
minuti
Intensità 2: Tuorlo d’uovo sodo
Intensità 4: Marzapane
Intensità 7: Caramella di
liquirizia
Intensità 1: Burro
Intensità 4: Caramelle di
gelatina
Intensità 7: Calamari cotti
Intensità 1: Albume d'uovo
sodo
Intensità 4: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 6: Formaggio
Emmental fuso
Intensità 3: Madeleine
Intensità 5: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 7: Meringa
Intensità 9: Yogurt intero
Yomo
Intensità 9: Siero acido
Intensità 9: Cipolle mondate e
saltate in padella con burro
finchè iniziano a scurire sui
bordi; poi tagliate a pezzi sottili
S.S.: 0,5 g fenchol / 50 g.
etanolo
Intensità 9: 1 kg Ricotta+1,8
ml/Kg di S.S.
S.S.: 0,5 ml cis-3-exen / 50 ml.
etanolo
Intensità 9: 1 Kg. Ricotta+12 g.
S.S.
Intensità 9: 1 Kg. Ricotta+0,4
ml/Kg olio essenziale pino
silvestre
Tav. 35 – Descrittori sensoriali definitivamente validati per Formai de Mut.
36
RISULTATI
I giudici hanno validato 22 descrittori, riportati nella tavola 35.
Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di valutazione del Formai de Mut, che è stata poi adottata per la
caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 36, 37.
FORME INVERNALI
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che quattordici attributi sensoriali contenuti nella scheda di valutazione
sono stati utili per differenziare i campioni invernali (tav. 38).
Il FDM 2I è caratterizzato dai descrittori odore di stalla, salato, acido, piccante, adesività, solubilità, aroma di yogurt e
aroma di siero (massima intensità).
Il FDM 5I si contrappone al precedente per la massima intensità di dolce, durezza, elasticità e deformabilità e la minima
intensità dei descrittori che caratterizzano il FDM 2I.
Il FDM 4I si associa al campione FDM 5I per il descrittore dolce, ma se ne differenzia poi per i descrittori odore di
stalla e durezza.
Il FDM 1I si associa al campione FDM 5I per durezza e presenta la massima intensità per il descrittore odore di resina.
Il FDM 3I mostra intensità elevate per i descrittori salato e aroma di yogurt (riferimento: campione FDM 2I), durezza
intermedia e la minima intensità di odore di resina.
FORME ESTIVE
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che tredici attributi sensoriali contenuti nella scheda di valutazione sono
stati utili per differenziare i campioni estivi (tav. 39, 40, 41).
Nei campioni estivi, si nota una separazione del campione FDM 6E: i descrittori che lo caratterizzano sono dolce,
durezza ed elasticità. Presenta inoltre intensità minima per nove descrittori che caratterizzano invece gli altri campioni,
con particolare riferimento al FDM 1E.
Il FDM 1E mostra la massima intensità dei descrittori odore di affumicato, salato, acido, piccante, adesività, aroma di
resina e durezza intermedia, significativamente diversa sia da quella del campione FDM 6E sia da quella minima del
campione FDM 2E.
Ad esso si associa il campione FDM 4E per odore di affumicato ed adesività.
Il FDM 3E si associa al campione FDM 1E per durezza e adesività. Presenta, inoltre, intensità significativamente
intermedia di salato e massima di solubilità e aroma di siero.
Il campione FDM 2E presenta la massima intensità dei descrittori amaro, adesività, solubilità, aroma di tostato e aroma
di resina.
Il campione FDM 5E si associa al precedente per amaro, adesività e aroma di resina ma i descrittori durezza ed
elasticità mostrano un’intensità significativamente maggiore.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 42, 43).
CONFRONTO TRA FORME INVERNALI ED ESTIVE
I dati dei campioni invernali ed estivi di Formai de Mut sono stati elaborati congiuntamente per verificare se e quali
sono le differenze fra loro (tav. 44). Il risultato del posizionamento è che i campioni invernali e i campioni estivi si
separano tra loro. Le differenze sensoriali fra campioni invernali ed estivi sono dovute a odori e aromi, i primi
caratterizzanti esclusivamente i campioni estivi, i secondi diversi per inverno ed estate.
37
FDM 1I
3,67
3,11
2,52
3,52
2,85
2,07
3,41
4,81
4,37
2,22
2,7
4,15
3,81
4
3,63
3,81
3,89
4,26
2,52
2,15
2,44
3,3
Odore Panna
Odore Paglia
Odore Affumicato
Odore Resina
Odore Stalla
Odore Ammoniaca
Dolce
Salato
Acido
Amaro
Piccante
Durezza
Elasticità
Deformabilità
Adesività
Solubilità
Aroma Yogurt
Aroma Siero
Aroma Tostato
Aroma Muffa
Aroma Erba
Aroma Resina
FDM 2I
3,52
2,74
2,56
3,07
3,52
2,93
2,93
5,19
4,81
1,96
2,85
2,7
3,22
3,48
4,74
4,37
4,19
4,85
2,67
2,22
2,22
2,89
FDM 3I
3,74
3,04
2,89
2,56
2,96
2,11
3,44
4,93
4,52
2,11
2,52
3,26
4,04
4,22
3,96
3,85
4,15
4,52
2,48
1,81
2,37
2,74
FDM 4I
3,22
3,11
2,59
2,93
3,48
2,52
3,89
4,07
3,85
1,93
2
2,56
3,41
3,67
4,33
4
3,63
4
2,81
2,33
2,44
2,81
FDM 5I
3,78
2,33
2,67
3,04
2,63
2,41
4,07
3,78
3,52
2,26
1,78
4,19
4,56
4,67
2,96
3,56
3,26
3,81
2,67
2
2,41
2,52
LSD1
------------0,71*
0,69*
-----0,87***
0,79***
0,87***
----0,94***
0,62***
0,76***
0,69***
0,88***
0,56*
0,67*
0,79**
-----------------
FDM2 medio
------------1,85-4,23
1,94-4,21
----2,06-4,94
2,99-5,98
2,65-5,68
----0,84-3,79
3,18-4,81
2,46-5,32
2,79-5,36
2,08-5,72
3,00-4,93
2,59-4,86
3,02-5,64
------------------
Tav. 36 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni invernali. I
valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
fdm medio= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd
Od. Panna
Od. Paglia
Od. Affum
Od. Resina
Od. Stalla
Od. Ammon
Dolce
Salato
Acido
Amaro
Piccante
Durezza
Elasticità
Deformabilità
Adesività
Solubilità
Ar. Yogurt
Ar. Siero
Ar. Tostato
Ar. Muffa
Ar. Erba
Ar. Resina
FDM 1E
4,31
3,25
3,42
3,67
3,06
2,78
2,67
5,33
4,67
2,28
2,78
3,44
3,64
4,28
3,5
4,64
3,42
4,03
3,03
2,56
2,67
3,83
FDM 2E
3,78
3,31
2,97
3,64
3,47
2,83
3,28
4,17
4,22
2,83
2,14
2,81
3,25
3,89
3,56
4,83
3,61
3,64
3,25
2,53
2,86
3,83
FDM3E
4,28
3,5
2,86
3,06
3,75
2,72
3,17
4,72
4,36
2,56
2,33
3,44
3,72
3,94
3,47
4,72
3,56
4,36
2,75
2,58
2,44
3,19
FDM4E
4,47
3,47
3,36
3,42
3,28
2,72
3,17
4,53
4,19
2,61
2,14
3,11
3,67
4,14
3,83
4,61
3,58
3,86
3,06
2,81
2,94
3,58
FDM 5E
3,89
3,28
3,33
3,72
3,42
2,78
2,94
4,33
4,19
2,78
2,28
3,56
3,81
4
3,47
4,36
3,44
3,64
3,19
2,78
2,75
4
FDM 6E
4,22
3,17
2,78
3,25
2,89
2,69
3,72
4,06
3,64
2,22
1,67
4,58
4,75
4,28
2,72
4,03
3,36
3,61
2,64
2,36
2,5
3,75
LSD1
--------0,48*
------------0,65***
0,60***
0,55**
0,45*
0,53***
0,48***
0,51***
----0,62***
0,68***
----0,47*
0,45*
--------0,60*
FDM2 medio
--------2,32-3,90
------------2,02-4,37
3,46-5,93
3,09-5,22
1,77-3,28
1,14-3,31
2,33-5,06
2,74-5,26
----2,10-4,45
3,35-5,51
----3,14-4,83
2,19-3,70
--------2,59-4,60
Tav. 37– Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni estivi.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
fdm medio= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd.
38
24.23%
FDM 4I
dolce
deformabilità
odore stalla
elasticità
adesività
solubilità
acido
salato
39.70%
odore resina
aroma yogurt
FDM 2I
FDM 5I
FDM 3I
durezza
piccante
aroma siero
FDM 1I
Tav. 38– Posizionamento dei campioni invernali di Formai de Mut in direzione dei descrittori che hanno
mostrato differenze significative.
19,81%
FDM 2E
FDM 6E
FDM 5E
AROMA RESINA
AROMA TOSTATO
FDM 4E
ODORE AFFUMICATO
33,99%
AROMA SIERO
FDM 3E
FDM 1E
Tav. 39 – Posizionamento dei campioni estivi di Formai de Mut in direzione dei descrittori di aroma che
hanno mostrato differenze significative.
39
19,81%
FDM 2E
DOLCE
AMARO
FDM 5E
FDM 4E
FDM 6E
33,99%
ACIDO
FDM 3E
PICCANTE
SALATO
FDM 1E
Tav. 40 – Posizionamento dei campioni estivi di Formai de Mut in direzione dei descrittori di gusto che
hanno mostrato differenze significative.
19,81%
FDM 2E
FDM 5E
FDM 4E
FDM 6E
ELASTICITÀ
DUREZZA
ADESIVITÀ
33,99%
SOLUBILITÀ
FDM 3E
FDM 1E
Tav. 41– Posizionamento dei campioni estivi di Formai de Mut in direzione dei descrittori di consistenza che
hanno mostrato differenze significative.
40
aroma yogurt
FDM 1I
FDM 2I
FDM 3I
FDM 4I
FDM 5I
aroma siero
solubilità
aroma tostato
aroma muffa
adesività
aroma erba
deformabilità
elasticità
aroma resina
0,
durezza
1,
2,
3,
4,
5,odore panna
odore paglia
piccante
amaro
odore affumicato
acido
odore resina
salato
odore stalla
dolce
odore ammoniaca
Tav. 42 - Profilo sensoriale dei campioni invernali di Formai de Mut.
AROMA YOGURT
FDM 1E
FDM 2E
FDM 3E
FDM 4E
FDM 5E
FDM 6E
AROMA SIERO
SOLUBILITÀ
AROMA TOSTATO
ADESIVITÀ
AROMA MUFFA
DEFORMABILITÀ
AROMA ERBA
ELASTICITÀ
AROMA RESINA
0,
DUREZZA
1,
2,
3,
4,
5, ODORE PANNA
PICCANTE
ODORE PAGLIA
AMARO
ODORE AFFUMICATO
ACIDO
ODORE RESINA
SALATO
ODORE STALLA
DOLCE
ODORE AMMONIACA
Tav. 43 – Profilo sensoriale dei campioni estivi di Formai de Mut.
41
Tav. 44 – Posizionamento reciproco dei campioni invernali ed estivi di Formai de Mut.
42
6 - BRESAOLA VALTELLINA.
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
Odore lattico
acidificato
Dolce
Salato
Acido
Durezza
RIFERIMENTI (scala da 1 a 9)
Intensità 9: Siero di latte acido
SS= 37,5 g di saccarosio portati a 250
ml con acqua Panna
Intensità 2: 1 Kg. Carne macinata
manzo+30 ml di SS
Intensità 6: 1 Kg. Carne macinata
manzo+80 ml di SS
SS= 62,5 g di sodio cloruro portati a
250 ml con acqua Panna
Intensità 2: 1 Kg. Carne macinata
manzo+10 ml di SS
Intensità 6: 1 Kg. Carne macinata
manzo+60 ml di SS
SS=20 g di acido ascorbico portati a 250
ml con acqua Panna
Intensità 4: 1 Kg. Carne macinata
manzo+20 ml di SS
Intensità 7: 1 Kg. Carne macinata
manzo+80 ml di SS
Intensità 2: Formaggio emmenthal fuso
Intensità 4: Wurstel cocktail
Intensità 7: Carota cotta 5 minuti
Gommosità
Masticabilità
Fibrosità
Solubilità
Aroma lattico
acidificato
Aroma di Affumicato
IGP
5 punte d’anca
fetta verticale
spessore 3 mm
rettangolo centrale
di 3,5 x 2,5 cm
55 descrittori;
2 sedute
21 sedute
13 descrittori
6 sedute
12 descrittori
Intensità 1: Mollica di pane fresco
Intensità 6: Pasta di pane
Intensità 9: Gelatine di frutta
Intensità 1: Piselli cotti dieci minuti
Intensità 6: Caramelle gommose di
liquirizia
Intensità 9: Carne bovina vecchia
Intensità 4: 30g carne macinata di
manzo
frullata con 5 ml acqua Panna +15 fibre
sfilacci cavallo
Intensità 7: 30g carne macinata di
manzo
frullata con 5 ml acqua Panna +25 fibre
sfilacci cavallo
Intensità 3: Madeleine
Intensità 5: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 7: Meringa
Intensità 9: siero di latte acido
Intensità 9: prosciutto di Praga a
piccoli dadini
Aroma di Selvatico
Intensità 9: carne cavallo macinata
Aroma di Carne
speziata
Intensità 9: manzo marinato Selecta a
piccoli dadini
Tav. 45 –Descrittori sensoriali definitivamente validati per Bresaola della Valtellina.
43
RISULTATI
I giudici hanno validato 13 descrittori, riportati nella tavola 45. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione della Bresaola della Valtellina, che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 46.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che tutti gli attributi sensoriali contenuti nella scheda (tranne uno:
gommosità) sono stati utili per differenziare i campioni esaminati (tav. 47, 48, 49).
La posizione dei campioni rispetto ai descrittori indica che si formano due gruppi di campioni, caratterizzati da attributi
diversi.
PRIMO GRUPPO
La Bresaola 2 presenta la massima intensità per i descrittori odore di siero, salato, acido, durezza, masticabilità,
fibrosità, aroma di carne speziata e aroma di siero; il minimo per dolce e solubilità.
Anche la Bresaola 3 presenta la massima intensità per i descrittori odore di siero e salato. Inoltre, presenta la massima
intensità per il descrittore aroma di selvatico.
SECONDO GRUPPO
La Bresaola 1 ha in comune con la bresaola 2 i descrittori odore di siero e aroma di carne speziata. Inoltre, presenta la
massima intensità per il descrittore aroma di affumicato.
Le Bresaole 4 e 5 mostrano caratteristiche in gran parte opposte alla Bresaola 2 (intensità minima per i descrittori che
caratterizzano la Bresaola 2 e massima per quelli che non sono caratteristici vale a dire dolce – Bresaola 5 e solubilità –
Bresaola 4).
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 50).
Bresaola 2
Bresaola 1
Bresaola 3
Bresaola 5
Bresaola 4
LSD1
BRESAOLA2 MEDIA
Odore Siero
4,38
4,46
3,54
3,83
Dolce
2,67
3,42
2,83
4,04
3,83
0,53*
3,01-4,99
3,29
0,70***
Salato
5,38
4,42
5,21
1,97-4.74
3,79
4,25
0,78***
Acido
4,58
3,92
3,01-6,16
4
3,33
3,42
0,87***
4,20-5,45
Durezza
4,58
Masticabilità
4,5
3,96
4,13
3,71
3,46
1,00***
2,46-5,58
4,13
4,13
4
3,75
0,55*
Gommosità
3,20-5,05
3,79
3,92
3,92
3,67
3,63
-----
------
Fibrosità
4,96
4,21
4,63
4,54
3,92
1,04***
2,88-6,00
Solubilità
3,21
3,71
3,25
3,54
3,83
0,60*
2,61-4,43
Aroma carne speziata
5,08
5,08
4,92
3,75
4,13
1,04***
2,71-6,12
Aroma affumicato
3,04
3,75
3,21
3,67
2,96
0,68**
2,28-4,43
Aroma selvatico
3,71
3,5
3,92
3,25
3,88
0,51*
2,74-4,43
Aroma siero
5,04
4,04
3,96
4,04
4
0,57*
3,39-5,61
Tav. 46 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni invernali.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
bresaola media= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd
44
2 0 ,62 %
Bresaola 1
odore siero
arom a affum icato
arom a carne speziata
Bresaola 2
arom a siero
B resaola 5
4 5 ,25 %
aroma selvatico
B resaola 4
Bresaola 3
Tav. 47 – Posizionamento dei campioni di Bresaola in direzione dei descrittori di odore e aroma che
hanno mostrato differenze significative.
20,62%
Bresaola 1
dolce
Bresaola 5
acido
salato
Bresaola 2
45,25%
Bresaola 4
Bresaola 3
Tav. 48– Posizionamento dei campioni di Bresaola in direzione dei descrittori di gusto che hanno mostrato
differenze significative.
45
20,62%
Bresaola 1
solubilità
gommosità
durezza
Bresaola 2
masticabilità
Bresaola 5
45,25%
fibrosità
Bresaola 4
Bresaola 3
Tav. 49 – Posizionamento dei campioni di Bresaola in direzione dei descrittori di consistenza che hanno
mostrato differenze significative.
Bresaola 2
Bresaola 1
Bresaola 3
Bresaola 5
Bresaola 4
aroma affumicato
aroma carne speziata
aroma selvatico
solubilità
aroma siero
fibrosità
0,
1,
2,
3,
4,
5, odore siero
gommosità
dolce
masticabilità
salato
durezza
acido
Tav. 50 – Profilo sensoriale dei campioni di Bresaola.
46
7 - SALAME MANTOVANO
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
Odore di Vino
Odore di Muffa
Odore di Siero
Odore di Fruttato
Odore di Aglio
Odore di Rancido
Od. di Pepe nero
Odore di Ginepro
Odore di Diacetile
Dolce
Salato
RIFERIMENTI (scala da 1 a 9)
Intensità 9: Lambrusco Mantovano
DOC secco
Intensità 2: 1 Kg. Carne suina
macinata+0,6 ml/kg fenchol
Intensità 9: 1 Kg. Carne suina
macinata+1,8 ml/Kg fenchol
Intensità 9: Siero Acido
Intensità 2: 60%Siero acido+40% acqua
Panna
S.S.= 0,1 g di etil caproato portati a 100
ml con alcool etilico
Intensità 9 : 70ml di SS in 1 Kg di
carme macinata
Pulire l’aglio, cuocerlo in acqua per
cinque minuti e poi triturarlo
Intensità 9: aglio cotto
S.S.= 0,4 g di acido butirrico portati a
200 ml con acqua minerale Panna
Intensità 9 : 140 ml di SS in 1Kg di
carne macinata
Intensità 9: pepe nero in polvere
Intensità 9: bacche di ginepro triturate
grossolanamente
S.S.= 0,45 g di diacetile portati a 100 ml
con alcool etilico
Intensità 9 : 80ml di SS in 1000 g di
carne macinata
SS= 37,5 g di saccarosio portati a 250 ml
con acqua Panna
Intensità 2:1 Kg. Carne macinata+30 ml
di SS
Intensità 6:1 Kg. Carne macinata+80 ml
di SS
SS= 62,5 g di sodio cloruro portati a 250
ml con acqua Panna
Intensità 2:1 Kg. Carne macinata+10 ml
di SS
Intensità 6:1 Kg. Carne macinata+60 ml
di SS
Acido
Piccante da pepe
Durezza
Gommosità
Masticabilità
Friabilità
Solubilità
Aroma di Aglio
Aroma di Rancido
Aroma di Pepe nero
Aroma di Ginepro
Aroma di Diacetile
Aroma
moscata
di
Noce
richiesta IGP
12
fetta verticale
spessore 1 cm
rettangolo centrale
di 1,5 x 1,5 cm
55 descrittori;
3 sedute
9 sedute
19 descrittori
9 sedute
15 descrittori
SS= 20 g di acido ascorbico portati a 250
ml con acqua Panna
Intensità 4:1 Kg. Carne macinata+20 ml
di SS
Intensità 7:1 Kg. Carne macinata+80 ml
di SS
Intensità 2: 1 Kg. Carne macinata+0,50
g/kg di pepe nero in polvere
Intensità 6: 1 Kg. Carne macinata+4
g/Kg di pepe nero in polvere
Intensità 2: Formaggio emmenthal fuso
Intensità 4: Wurstel cocktail
Intensità 7: Carota cotta 5 minuti
Intensità 1: Mollica di pane fresco
Intensità 6: Pasta di pane
Intensità 9: Gelatine di frutta
Intensità 1: Piselli cotti dieci minuti
Intensità 6: Caramelle gommose di
liquirizia
Intensità 9: Carne bovina vecchia
Intensità 2: Albume d'uovo sodo
Intensità 4: Madeleine
Intensità 7: Biscotto pavesino
Intensità 3: Madeleine
Intensità 5: Tuorlo d'uovo sodo
Intensità 7: Meringa
Intensità 9: aglio cotto
Pulire l’aglio, cuocerlo in acqua per
cinque minuti e poi triturarlo
S.S.= 0,4 g di acido butirrico portati a
200 ml con acqua minerale Panna
Intensità 9 : 140 ml di SS in 1000 g di
carme macinata
Intensità 9: pepe nero in polvere
Intensità 9: bacche di ginepro triturate
grossolanamente
S.S.= 0,45 g di diacetile portati a 100 ml
con alcool etilico
Intensità 9 : 80ml di SS in 1000 g di
carne macinata
Intensità 9: noce moscata in polvere
Tav. 51 – Descrittori sensoriali definitivamente validati per Salame Mantovano.
47
RISULTATI
I giudici hanno validato 19 descrittori, riportati nella tavola 51.
Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di valutazione del Salame Mantovano, che è stata poi adottata per
la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 52.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che quindici attributi sensoriali contenuti nella scheda sono stati utili per
differenziare i campioni esaminati (tav. 53, 54).
Nel riquadro del campione 9, i descrittori sono dolce, odore di fruttato, odore/aroma di ginepro, aroma di noce moscata,
che trovano in questo campione la loro massima espressione.
Infatti, il Salame Mantovano 9 presenta la massima intensità per i descrittori odore di fruttato, dolce, solubilità,
odore/aroma di ginepro e odore/aroma di noce moscata; contemporaneamente, mostra la minima intensità per salato,
acido, piccante da pepe e odore/aroma di aglio.
I Salami Mantovani 5, 6, 8 si trovano associati al precedente.
Nel settore diametralmente opposto, prevalgono i descrittori acido, salato, piccante da pepe, odore/aroma di aglio, di
rancido, di pepe nero.
Il Salame Mantovano 1 presenta la massima intensità per i descrittori salato, acido, solubilità, odore/aroma di rancido e
odore/aroma di pepe nero; contemporaneamente, mostra la minima intensità per odore di fruttato, dolce, durezza,
gommosità e odore/aroma di noce moscata.
Il Salame Mantovano 3 mostra la massima intensità per il descrittore piccante da pepe e odore/aroma di aglio. Per
queste caratteristiche, il Salame Mantovano 9, da un lato, e i Salami Mantovani 1 e 3, dall’altro, rappresentano tipologie
sensorialmente opposte.
Gli altri due settori sono interessati dalle caratteristiche meccaniche.
I Salami Mantovani 11, 10 e 7 presentano le massime intensità dei descrittori durezza, gommosità e masticabilità, in
varie combinazioni. Il campione 7 mostra anche le minime intensità per i descrittori friabilità e solubilità.
Il Salame Mantovano 4 si contrappone ad essi per friabilità (massima intensità) e masticabilità (minima intensità).
I tre campioni 2, 6, 8, che costituiscono il 25% del totale, risultano essere molto simili tra loro.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 55).
Odore vino
Odore Muffa
Odore siero
Odore fruttato
Dolce
Salato
Acido
Piccante da pepe
Durezza
Gommosità
Masticabilità
Friabilità
Solubilità
Odore/aroma aglio
Odore/aroma Rancido
Odore/aroma Pepe nero
Odore/aroma Ginepro
Odore/aroma Diacetile
Odore/aroma Noce moscata
S1
3,96
2,83
1,96
2,08
2,79
6,08
3,88
4,50
3,21
3,17
3,63
3,92
4,46
5,38
4,25
4,62
2,63
2,29
1,92
S2
3,50
3,38
2,04
2,25
3,21
5,21
3,33
4,13
4,04
4,58
4,25
3,54
3,54
5,00
3,54
3,79
2,33
2,21
1,88
S3
3,63
2,58
2,08
2,38
3,13
5,79
3,58
4,58
3,50
3,25
3,38
4,08
4,13
5,71
3,62
4,54
2,54
2,00
1,96
S4
3,33
2,71
2,13
2,21
3,63
5,08
3,33
4,00
3,50
3,38
3,25
4,21
4,04
4,88
3,79
4,00
3,08
2,46
2,17
S5
3,46
2,50
1,79
2,04
3,96
4,63
2,83
3,46
3,67
4,17
3,92
3,58
3,71
4,75
2,83
4,38
3,13
2,00
2,67
S6
3,17
2,83
1,92
2,13
3,33
5,08
3,08
3,54
4,33
4,38
4,17
3,50
3,67
4,54
3,42
3,88
2,67
1,96
2,00
S7
3,63
3,17
2,04
2,46
3,50
4,38
2,50
3,08
5,29
5,08
5,00
3,00
3,21
4,75
3,88
3,46
2,33
2,62
2,04
S8
3,17
3,04
2,17
2,13
3,46
4,33
2,63
2,71
3,79
3,92
4,04
3,46
3,96
4,75
3,33
3,54
2,29
2,00
1,96
S9
3,67
2,75
2,17
3,04
4,50
4,58
2,29
2,63
4,00
3,87
3,92
4,08
4,38
4,38
3,63
3,71
3,21
2,42
2,88
S 10
3,58
3,33
1,88
1,83
2,96
5,67
3,08
4,38
5,25
5,13
4,71
3,25
3,54
5,25
3,46
4,33
2,88
2,25
2,58
S 11
3,58
2,38
1,96
2,38
3,33
4,88
2,92
3,83
5,50
5,00
5,13
3,21
3,21
5,21
3,17
4,29
2,71
2,13
2,29
S 12
3,79
2,75
2,17
2,50
2,96
5,58
3,58
4,17
3,96
4,38
4,38
3,87
3,88
5,17
3,88
4,29
2,71
2,29
2,08
LSD1
------0,76*
0,96***
0,90***
0,92***
1,08***
0,93***
0,84***
0,93***
0,94***
0,94***
1,08***
0,79**
0,77**
0,64**
--0,73**
salame2 medio
------1,07-3,80
1,83-5,46
3,43-6,98
1,37-4,80
1,55-5,66
2,28-6,43
2,33-5,97
2,32-6,06
2,06-5,15
2,27-5,40
3,30-6,79
2,04-5,04
2,69-5,39
1,65-3,85
--1,15-3,61
Tav. 52 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni invernali.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
pm= intervallo di variabilità dell’intensità del descrittore: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd
48
15,54%
S9
S5
aroma noce moscata
odore di
S8
S4
fruttato
odore / aroma ginepro
S6
S3
S7
S2
S 11
S1
odore/aroma di pepe nero
S 12
S 10
25,40%
odore/aroma di rancido
odore/aroma di aglio
Tav. 53 – Posizionamento dei campioni di Salame Mantovano in direzione dei descrittori di odore e aroma
che hanno mostrato differenze significative.
15,54%
S9
dolce
S5
solubilità
S8
S4
friabilità
S6
S7
S3
S2
gommosità
durezza
S 11
masticabilità
S 10
25,40%
S1
S 12
piccante da pepe
acido
salato
Tav. 54 – Posizionamento dei campioni di Salame Mantovano in direzione dei descrittori di gusto e
consistenza che hanno mostrato differenze significative.
49
odore/aroma di rancido
odore/aroma di aglio
odore/aroma di pepe nero
odore/aroma ginepro
solubilità
odore/aroma
di diacetile
friabilità
aroma noce moscata
S 1
S 2
S 3
S 4
S 5
S 6
S 7
S 8
S 9
S 10
S 11
S 12
masticabilità
odore vino
gommosità
odore di muffa
durezza
odore di siero
piccante da pepe
odore di fruttato
acido
salato
dolce
Tav. 55 – Profilo sensoriale dei campioni di Salame Mantovano.
50
8 - MELA RED DELICIOUS VALTELLINA
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
RIFERIMENTI (scala da 1 a 9)
Odore di miele
millefiori
Intensità 9: 500 g di frullato di mela
+ 0,5 g di acido ascorbico + 120 g di miele
millefiori.
SS (soluzione madre) =1 g di aroma
gelsomino(n.9.5207
Maraschi
e
Quirici)/100g.etanolo
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico + 2 ml di SS.
Intensità 9: 500 g di frullato di mela renetta
+ 0,5 g di acido ascorbico
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico
+15 ml. tintura di tiglio (n.9.4831 Maraschi
e Quirici)
SS (soluzione madre) =1 g di aroma
albicocca
(n.9.5165
Maraschi
e
Quirici)/100g.etanolo
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico + 4,5 ml. di SS
Intensità 9: uva bianca Italia centrifugata +
0,5 g di acido ascorbico
SS (soluzione madre) =0,5 g di fenchol/50
ml.etanolo
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico + 0,6 ml di SS.
Intensità 9: 500 g. frullato di mela + 0,5 g
acido ascorbico + 10 g. saccarosio
Intensità 6: 500 g. frullato di mela + 0,5 g
acido ascorbico + 6 g. saccarosio
Intensità 4: 500 g. frullato di mela + 0,5 g
acido ascorbico + 4 g. saccarosio
Intensità 9: 500 g. frullato di mela + 0,5 g
acido ascorbico + 1 g. acido citrico
Intensità 6:500 g. frullato di mela + 0,5 g
acido ascorbico + 0,6 g. acido citrico
Intensità 4: 500 g. frullato di mela + 0,5 g
acido ascorbico + 0,4 g acido citrico
Intensità 2: Formaggio Emmental fuso
Intensità 4: Wurstel cocktail
Intensità 9: Carota cotta 5 minuti
Odore di gelsomino
Odore di mela
renetta
Odore di tiglio
Odore di albicocca
Odore di uva
Odore di terra
Dolce
Acido
Durezza
Deformabilità
Croccantezza
Succosità
Friabilità
Fibrosità
Aroma di miele
millefiori
Aroma di gelsomino
Aroma di mela
renetta
Aroma di tiglio
Aroma di albicocca
Aroma di uva
Aroma di terra
richiesta IGP
4 provenienze (BZ, CN, SO, TN)
4 spicchi sbucciati senza semi
1 spicchio
70 descrittori; 1 seduta
24 sedute
22 descrittori
21 sedute
20 descrittori
Intensità 2: Tuorlo d’uovo sodo
Intensità 4: Marzapane
Intensità 7: Caramella di liquirizia
Intensità 2: Crosta di pane
Intensità 5: Cracker
Intensità 9: Patatine
Intensità 9: pesca sciroppata
Intensità 4: pesca fresca
Intensità 2: Albume d'uovo sodo
Intensità 4: Madeleine
Intensità 7: Biscotto pavesino
Intensità 6: 25 g. finocchio frullato e
sfibrato + 10 fibre di finocchio tagliuzzate
Intensità 2: 25 g. sedano frullato e sfibrato
+ 5 fibre di sedano tagliuzzate
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico + 120 g di miele
millefiori.
SS (soluzione madre) =1 g di aroma
gelsomino(n.9.5207
Maraschi
e
Quirici)/100g.etanolo
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico + 2 ml di SS.
Intensità 9: 500 g di frullato di mela renetta
+ 0,5 g di acido ascorbico
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico
+15 ml. tintura di tiglio (n.9.4831
Maraschi e Quirici)
SS (soluzione madre) =1 g di aroma
albicocca
(n.9.5165
Maraschi
e
Quirici)/100g.etanolo
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico + 4,5 ml. di SS
Intensità 9: uva bianca Italia centrifugata +
0,5 g di acido ascorbico
SS (soluzione madre) =0,5 g di fenchol/50
ml.etanolo
Intensità 9: 500 g di frullato di mela + 0,5 g
di acido ascorbico + 0,6 ml di SS.
Tav. 56 - Descrittori sensoriali definitivamente validati per Mela Red Delicious di Valtellina.
51
RISULTATI
Il campione rappresentativo di mela è stato costituito, in collaborazione con l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige,
a partire dalle indicazioni del Consorzio di Tutela della Mela di Valtellina (clone standard, coltivazione collinare tra 300
e 550 m. di altitudine). Si sono quindi richiesti i necessari quantitativi di mele per due anni consecutivi all’Istituto di
San Michele A/A (TN) medesimo, al Centro per la Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg (BZ) e alla Piemonte
Asprofrut (CN), formando un campione di diverse provenienze geografiche dalla cui caratterizzazione sensoriale
emergessero le eventuali peculiarità della Mela Red Delicious di Valtellina.
I prodotti sono stati anche pesati e misurati, ottenendo i risultati medi riportati sotto.
Provenienza
Peso del frutto (g.)
Diametro del frutto mm.
Bolzano
Cuneo
Sondrio
Trento
250 ± 8
280 ± 10
250 ± 13
240 ± 10
780 ± 33
860 ± 25
810 ± 30
780 ± 35
I giudici hanno validato 22 descrittori, riportati nella tavola 56. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione di mela rossa che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto della Valtellina.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore ed epoca di conservazione sono riportati nelle
tavv. 57, 58, 59, 60, 61.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che 20 descrittori sono stati utili per differenziare i campioni esaminati, in
corrispondenza alle diverse epoche di conservazione.
Per il prodotto a 0 giorni di conservazione (fresco) e per i descrittori significativi, la mela di Valtellina manifesta la
massima intensità per gli odori di miele, gelsomino e albicocca e per croccantezza e succosità. La durezza assume
un’intensità intermedia e la fibrosità un’intensità minima (tav. 62).
Per il prodotto a 30 giorni di conservazione e per i descrittori significativi, la mela di Valtellina presenta quattro minimi
di intensità (odore di mela renetta, durezza, croccantezza, aroma di mela renetta), differenziandosi in particolare dalla
mela alto atesina, che manifesta la massima intensità in tutti i descrittori significativi (tav. 63, 64).
Per il prodotto a 60 giorni di conservazione e per i descrittori significativi, la mela di Valtellina presenta la massima
intensità di acido, durezza, croccantezza, succosità, fibrosità, aroma di uva e la minima intensità di aroma di tiglio,
differenziandosi in particolare dalla mela trentina (tav. 65).
Per il prodotto a 90 giorni di conservazione e per i descrittori significativi, la mela di Valtellina presenta la massima
intensità di tutti i descrittori significativi (odore albicocca, acido, durezza, deformabilità, croccantezza, succosità,
fibrosità, aroma di albicocca), differenziandosi in particolare dalla mela trentina (tav. 66).
Per il prodotto a 180 giorni di conservazione e per i descrittori significativi, la mela di Valtellina manifesta la massima
intensità di odore e aroma di miele, odore e aroma di albicocca, dolce e la minima intensità di odore e aroma di uva,
odore e aroma di terra, durezza, succosità (tav. 67).
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 68, 69, 70, 71, 72).
I dati dei campioni a diversa epoca di conservazione di mela Red Delicious sono stati elaborati congiuntamente per
verificare se e quali sono le differenze fra campioni di diverse provenienze geografiche e di diverse epoche di
conservazione (tav. 73).
Il risultato del posizionamento è che.
- dal punto di vista geografico, i campioni BZ e SO e i campioni CN e TN si separano tra loro
-dal punto di vista dell’epoca di conservazione, le caratteristiche meccaniche che contraddistinguono il campione fresco
perdono di importanza a favore delle caratteristiche aromatiche, alcune (gelsomino, albicocca, miele, tiglio)
caratterizzanti i campioni BZ e SO, altre (uva, terra, mela renetta) i campioni CN e TN.
La mela rossa della Valtellina si differenzia dalle analoghe mele rosse di altra provenienza in particolare per gli
odori/aromi di miele e di albicocca.
Esaminando il complesso dei campioni e delle analisi sensoriali alle diverse epoche di maturazione, la mela rossa della
Valtellina si associa a quella alto atesina e si separa dalle provenienze trentine e cuneesi.
52
odore miele
odore gelsomino
odore mela renetta
odore tiglio
odore albicocca
odore uva
odore terra
dolce
acido
durezza
deformabilità
croccantezza
succosità
friabilità
fibrosità
aroma miele
aroma gelsomino
aroma mela renetta
aroma tiglio
aroma albicocca
aroma uva
aroma terra
Bolzano
Bolzano
4,00
2,79
5,54
4,42
2,75
4,04
2,50
4,42
3,83
6,42
3,92
5,62
5,29
4,25
4,42
4,25
2,88
5,29
3,88
2,83
4,33
2,17
Cuneo Sondrio
Cuneo
4,46
3,38
5,67
3,92
3,54
4,04
2,33
4,79
3,37
4,71
3,87
4,38
5,38
4,83
3,42
4,67
3,29
5,08
3,92
3,33
3,83
2,04
Sondrio
Trento
4,96
3,67
5,54
3,88
3,63
3,46
1,96
4,38
3,50
5,42
3,96
5,29
5,38
4,46
3,67
4,75
3,25
5,08
3,75
3,08
4,21
2,13
LSDTrento
1
4,83
3,25
5,67
3,96
3,67
3,71
2,25
4,83
3,25
4,54
4,00
4,25
4,25
4,63
3,63
4,79
3,38
5,33
3,54
3,38
3,50
2,21
LSD1
0,71*
0,59*
------0,84**
------------0,84***
---0,85***
0,86***
---0,65**
----------------------
Tav. 57 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni a 0 giorni di
conservazione.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
LSD = minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
odore miele
odore gelsomino
odore mela renetta
odore tiglio
odore albicocca
odore uva
odore terra
dolce
acido
durezza
deformabilità
croccantezza
succosità
friabilità
fibrosità
aroma miele
aroma gelsomino
aroma mela renetta
aroma tiglio
aroma albicocca
aroma uva
aroma terra
Bolzano
4,78
3,74
5,48
4,15
3,48
3,96
1,85
4,96
3,52
5,26
3,93
5,11
5,22
4,63
3,70
4,85
3,41
5,48
3,70
3,59
3,52
1,59
Cuneo
4,59
3,74
5,04
4,19
3,48
3,56
1,78
4,56
3,04
3,89
3,78
4,04
4,52
4,52
3,04
4,63
3,19
4,89
3,85
3,37
3,85
1,78
Sondrio
4,96
3,70
4,93
4,37
3,59
3,63
1,89
5,04
3,15
3,96
3,93
3,96
4,74
4,67
3,19
5,11
3,67
4,85
3,89
3,48
3,37
1,74
Trento
4,52
3,59
4,96
4,11
3,70
3,85
2,15
4,96
2,81
3,89
4,07
3,81
4,33
4,78
3,00
4,67
3,11
4,78
3,81
3,56
3,48
1,96
LSD1
------0,52*
---------------0,56*
0,84***
---0,93***
0,54*
---0,65***
------0,53***
-------------
Tav. 58 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni a 30 giorni di
conservazione.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
53
odore miele
odore gelsomino
odore mela renetta
odore tiglio
odore albicocca
odore uva
odore terra
dolce
acido
durezza
deformabilità
croccantezza
succosità
friabilità
fibrosità
aroma miele
aroma gelsomino
aroma mela renetta
aroma tiglio
aroma albicocca
aroma uva
aroma terra
Bolzano
4,92
3,96
5,25
4,17
4,13
4,46
1,83
5,38
3,92
5,17
4,17
4,75
4,96
4,75
3,96
5,00
3,75
5,04
4,00
4,21
4,08
1,79
Cuneo
4,96
4,21
5,13
4,46
4,21
3,88
2,13
5,00
3,58
3,92
3,96
3,58
4,25
4,83
3,17
4,96
3,71
4,83
3,79
3,63
3,83
2,08
Sondrio
4,54
3,92
5,33
4,29
4,17
4,50
2,38
4,92
4,25
5,17
3,92
4,75
5,04
4,54
3,96
4,50
3,79
5,25
3,75
3,79
4,38
1,83
Trento
5,29
3,67
5,08
4,46
4,42
4,04
2,13
4,79
3,25
3,29
4,17
3,12
3,71
5,04
3,33
5,04
3,38
4,92
4,54
3,46
3,58
2,13
LSD1
------------------------0,99***
0,78***
---0,77***
0,79***
---0,55**
---------0,76*
0,64*
0,57*
----
Tav. 59 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni a 60 giorni di
conservazione.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
odore miele
odore gelsomino
odore mela renetta
odore tiglio
odore albicocca
odore uva
odore terra
dolce
acido
durezza
deformabilità
croccantezza
succosità
friabilità
fibrosità
aroma miele
aroma gelsomino
aroma mela renetta
aroma tiglio
aroma albicocca
aroma uva
aroma terra
Bolzano
5,04
4,00
5,37
4,00
3,74
3,74
1,93
5,04
3,52
4,44
4,67
4,26
4,41
4,48
3,11
5,00
3,59
5,04
4,04
3,52
3,78
1,85
Cuneo
4,81
3,81
5,15
4,07
3,41
3,78
1,81
4,33
4,04
4,11
4,33
3,85
4,15
4,11
3,07
4,56
3,33
5,04
3,70
3,00
4,04
2,15
Sondrio
5,11
3,96
4,74
3,93
3,81
3,81
2,04
5,15
3,85
4,63
4,37
4,63
4,78
4,59
3,19
5,11
3,56
5,04
3,74
3,63
3,96
1,89
Trento
4,96
3,78
5,37
3,93
3,85
3,96
1,96
4,67
2,96
3,15
3,85
3,07
3,33
4,37
2,67
4,93
3,15
4,56
3,70
3,44
3,59
2,15
LSD1
------------0,33*
---------0,64***
0,92***
0,46*
0,87***
0,80***
---0,35*
------------0,51**
-------
Tav. 60 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni a 90 giorni di
conservazione.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
54
Bolzano
5,25
4,25
4,88
4,33
4,25
2,75
2,04
5,04
2,71
5,25
3,92
4,63
5,04
4,63
3,42
odore aroma miele
odore aroma gelsomino
odore aroma mela renetta
odore aroma tiglio
odore aroma albicocca
odore aroma uva
odore aroma terra
dolce
acido
durezza
deformabilità
croccantezza
succosità
friabilità
fibrosità
Cuneo
3,83
3,42
4,71
3,87
2,88
3,71
2,92
3,33
4,08
5,21
3,67
4,75
4,88
4,58
3,50
Sondrio
5,29
4,38
4,75
4,25
4,13
2,63
2,04
5,13
3,04
4,38
3,92
4,25
4,13
4,54
3,33
Trento
4,63
4,50
5,17
4,00
3,63
3,33
2,75
4,21
3,21
5,13
4,00
4,71
4,46
4,92
3,50
LSD1
1,31***
1,02**
------0,90**
0,90**
0,55*
1,15***
1,14***
0,58*
------0,82**
-------
Tav. 61 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni a 180
giorni di conservazione.
I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1 LSD=
minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
26,25%
Sondrio
odore miele
odore albicocca odore gelsomino
succosità croccantezza
Cuneo
48,92%
durezza
fibrosità
Trento
Bolzano
Tav. 62 – Posizionamento dei campioni di Mela Red Delicious della Valtellina a 0 giorni di conservazione
in direzione dei descrittori che hanno mostrato differenze significative.
55
23,43%
Cuneo
croccantezza
Trento
fibrosità
aroma renetta
48,81%
Bolzano
Sondrio
Tav. 63 – Posizionamento dei campioni di Mela Red Delicious della Valtellina a 30 giorni di conservazione
in direzione dei descrittori di aroma e consistenza che hanno mostrato differenze significative.
23,43%
Cuneo
odore renetta
acido
Trento
succosità durezza
48,81%
Bolzano
Sondrio
Tav. 64 – Posizionamento dei campioni di Mela Red Delicious della Valtellina a 30 giorni di conservazione
in direzione dei descrittori di odore, gusto e consistenza che hanno mostrato differenze significative.
56
19,72%
Cuneo
Sondrio
succosità
durezza
croccantezza
Trento
62,99%
fibrosità
Bolzano
Tav. 65 – Posizionamento dei campioni di Mela Red Delicious della Valtellina a 60 giorni di conservazione
in direzione dei descrittori che hanno mostrato differenze significative.
26,99%
Bolzano
Trento
deformabilità
Sondrio
50,61%
fibrosità
Cuneo
Tav. 66 – Posizionamento dei campioni di Mela Red Delicious della Valtellina a 90 giorni di conservazione
in direzione dei descrittori che hanno mostrato differenze significative.
57
20,57%
Trento
Sondrio
od. aroma gelsomino
od. aroma miele millefiori
dolce
od. aroma terra
od .aroma uva
acido
Cuneo
52,26%
durezza
succosità
Bolzano
Tav. 67 – Posizionamento dei campioni di Mela Red Delicious della Valtellina a 180 giorni di conservazione
in direzione dei descrittori che hanno mostrato differenze significative.
aroma gelsomino
aroma miele
aroma mela renetta
aroma tiglio
fibrosità
aroma albicocca
friabilità
Bolzano
Cuneo
Sondrio
Trento
aroma uva
succosità
aroma terra
croccantezza
odore
deformabilità
odore gelsomino
durezza
odore mela renetta
acido
odore tiglio
dolce
odore albicocca
odore terra
odore uva
Tav. 68 – Profilo sensoriale dei campioni di mela a 0 giorni di conservazione.
58
aroma gelsomino
aroma miele
aroma renetta
aroma tiglio
fibrosità
aroma albicocca
friabilità
Bolzano
Cuneo
Sondrio
Trento
aroma uva
succosità
aroma terra
odore miele
croccantezza
odore gelsomino
deformabilità
durezza
odore renetta
acido
odore tiglio
dolce
odore albicocca
odore terra
odore uva
Tav. 69 – Profilo sensoriale dei campioni di mela a 30 giorni di conservazione.
aroma gelsomino
aroma miele millefiori
aroma mela renetta
aroma tiglio
fibrosità
aroma albicocca
friabilità
Bolzano
Cuneo
Sondrio
Trento
aroma uva
aroma terra
succosità
odore miele millefiori
croccantezza
odore gelsomino
deformabilità
odore mela renetta
durezza
odore tiglio
acido
dolce
odore albicocca
odore terra
odore uva
Tav. 70 – Profilo sensoriale dei campioni di mela a 60 giorni di conservazione.
59
aroma gelsomino
aroma miele
aroma mela renetta
aroma tiglio
fibrosità
Bolzano
Cuneo
Sondrio
Trento
aroma albicocca
friabilità
aroma uva
succosità
aroma terra
croccantezza
odore miele
deformabilità
odore gelsomino
odore mela renetta
durezza
acido
odore tiglio
dolce
odore albicocca
odore terra
odore uva
Tav. 71 – Profilo sensoriale dei campioni di mela a 90 giorni di conservazione.
croccantezza
Bolzano
Cuneo
Sondrio
Trento
succosità
deformabilità
friabilità
durezza
fibrosità
acido
odaroma miele millefiori
dolce
odaroma gelsomino
odaroma terra
odaroma mela renetta
odaroma uva
odaroma albicoccca
odaroma tiglio
Tav. 72 – Profilo sensoriale dei campioni di mela a 180 giorni di conservazione.
60
Tav. 73 – Mappa di tutti i campioni di mela Red Delicious (provenienza ed epoche di conservazione) con descrittori
significativi.
61
9 – CIPOLLA ROSSA DI BREME.
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
TAGLIO
PORZIONE
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
Od. di germogli di soia
Odore di rucola
Odore di zucchino
Odore di rapanello
Odore di radici amare
Odore di aglio
Odore di pisello
Odore di gas di cipolla
Odore di barbabietola
rossa cotta
Odore di zucchini cotti
Odore di radici amare
cotte
Odore di finocchio cotto
Odore di melanzane
cotte
Odore di cavolo cotto
Dolce
Acido
Amaro
RIFERIMENTI (scala da 1 a 9)
Intensità 9: germogli di soia freschi
Intensità 9: rucola fresca
Intensità 9: zucchina fresca, tagliata in
piccoli pezzi
Intensità 9: rapanello fresco, tagliato in
piccoli pezzi
Intensità 9: radici amare fresche, tagliate in
piccoli pezzi
Intensità 9: aglio bollito per cinque minuti
e poi tritato
Intensità 9: piselli congelati,
bolliti per 7 minuti e raffreddati a
temperatura ambiente
S.S.: 100 mg.etanetiolo/100 ml etanolo
Intensità 9: 1 ml S.S./1l acqua Panna
Intensità 9: barbabietole rosse cotte
confezionate, tagliate in piccoli pezzi
Intensità 9: zucchini interi bolliti per
10-15 minuti, tagliati in piccoli pezzi
dopo essere stati raffreddati a temp.
ambiente
Intensità 9: radici amare intere bollite per
30 minuti, tagliate in piccoli pezzi dopo
essere state raffreddate a temp. ambiente
Intensità 9: finocchio tagliato a metà
e bollito per 10-15 minuti, tagliato poi in
piccoli pezzi dopo essere stato raffreddato
a temp.ambiente
Intensità 9: melanzane intere bollite per
20-25 minuti, tagliate in piccoli pezzi
dopo essere
state raffreddate a temp. ambiente
Intensità 9: cavolfiore intero bollito per
10-15 minuti, tagliato in piccoli pezzi dopo
essere
stato raffreddato a temp. ambiente
Zucca cotta in acqua e frullata
Intensità 4: 500 g. frullato zucca+4 g.
saccarosio+0,5 g. acido ascorbico
Intensità 6: 500 g. frullato zucca+6 g.
saccarosio+0,5 g. acido ascorbico
Intensità 9: 500 g. frullato zucca+10 g.
saccarosio+0,5 g. acido ascorbico
Zucca cotta in acqua e frullata
Intensità 4: 500 g. frullato zucca+0,4 g.
acido citrico+0,5 g. acido ascorbico
Intensità 9: 500 g. frullato zucca+1g. acido
citrico+0,5 g. acido ascorbico
Zucca cotta in acqua e frullata
S.S.: 7 g. caffeina/ 1 l. acqua Panna
Intensità 2: 500 g. frullato zucca+37,5 ml.
S.S.+37,5 ml. acqua+0,5 g. acido scorbico
Intensità 6: 500 g. frullato zucca+75 ml.
S.S./kg +12,5 ml. acqua+0,5 g. acido
ascorbico
Prodotto tradizionale
8 varietà cipolla rossa
4 spicchi sbucciati
1 spicchio
90-120 descrittori cipolla cruda-cotta 14 sedute
12 sedute
28 descrittori
24 sedute
3 descrittori cipolla cruda-2 descrittori cipolla cotta
Piccante
Zucca cotta in acqua e frullata
S.S.: 1 ml capsaicina/ 100 ml. acqua Panna
S.W.: 2,5 ml S.S / 250 ml. acqua Panna
Intensità 3: 500 g. frullato zucca
+3,1 ml S.W. +0,5 g. acido ascorbico
Intensità 6: 500 g. frullato zucca
+17,5 ml S.W. +0,5 g. acido ascorbico
Croccantezza
Intensità 9: patatine
Intensità 5: cracker
Intensità 2: crosta di pane
Fibrosità
Intensità 6: 25 g. finocchio frullato e
sfibrato + 10 fibre di finocchio tagliuzzate
Intensità 2: 25 g. sedano frullato e sfibrato
+ 5 fibre di sedano tagliuzzate
Succosità
Intensità 9: pesca sciroppata
Intensità 4: pesca fresca
Intensità 2: Albume d'uovo sodo
Intensità 4: Madeleine
Intensità 7: Biscotto pavesino
Intensità 9: germogli di soia freschi
Friabilità
Aroma di germogli di
soia
Aroma di rucola
Aroma di zucchino
Aroma di rapanello
Aroma di radici amare
Aroma di aglio
Aroma di pisello
Aroma di finocchio
Aroma di gas di cipolla
Aroma di zucchini cotti
Aroma di radici amare
cotte
Aroma di melanzane
cotte
Aroma di cavolo cotto
Aroma di barbabietola
rossa cotta
Intensità 9: rucola fresca
Intensità 9: zucchina fresca,
tagliata in piccoli pezzi
Intensità 9: rapanello fresco,
tagliato in piccoli pezzi
Intensità 9: radici amare fresche,
tagliate in piccoli pezzi
Intensità 9: aglio bollito per cinque minuti
e poi tritato
Intensità 9: piselli congelati, bolliti per 7
minuti, raffreddati a temperatura ambiente
Intensità 9: finocchio fresco, tagliato in
piccoli pezzi
S.S.: 100 mg.etanetiolo/100 ml etanolo
Intensità 9: 1 ml S.S./1l acqua Panna
Intensità 9: zucchini interi bolliti per 10-15
minuti, tagliati in piccoli pezzi dopo essere
stati raffreddati a temperatura ambiente
Intensità 9: radici amare intere bollite per
30 minuti, tagliate in piccoli pezzi dopo
essere state raffreddate a temperatura
ambiente
Intensità 9: melanzane intere bollite per
20-25 minuti, tagliate in piccoli pezzi
dopo essere state raffreddate a temperatura
ambiente
Intensità 9: cavolfiore intero bollito per
10-15 minuti, tagliato in piccoli pezzi
dopo essere stato raffreddato a temperatura
ambiente
Intensità 9: barbabietole rosse cotte
confezionate, tagliate in piccoli pezzi
Tav. 74 – Descrittori sensoriali definitivamente validati per Cipolla Rossa di Breme.
62
RISULTATI
In collaborazione con l’Istituto Sperimentale per l’Orticoltura – Sezione di Montanaso Lombardo (ISPORT) sono state
individuate altre varietà a bulbo rosso, idonee a costituire un campione varietale rappresentativo, dalla cui
caratterizzazione sensoriale emergessero le eventuali peculiarità della Cipolla Rossa di Breme.
CIPOLLA CRUDA
I giudici hanno validato 28 descrittori riportati nella tavola 74. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione di cipolla rossa cruda, che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 75.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che tre attributi sensoriali contenuti nella scheda sono stati utili per
differenziare i campioni (tav. 77, 78).
Per quanto riguarda i campioni crudi, la Cipolla rossa di Breme si caratterizza per i descrittori odore di rucola, friabilità,
aroma di germogli di soia, aroma di zucchine crude, aroma di radici amare crude. Presenta inoltre basse intensità di acido
e piccante.
CIPOLLA COTTA
I giudici hanno validato 28 descrittori riportati nella tavola 74. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione di cipolla rossa cruda, che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 76.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che due attributi sensoriali contenuti nella scheda sono stati utili per
differenziare i campioni (tav. 79, 80, 81).
Per i campioni cotti, la Cipolla rossa di Breme si caratterizza per i descrittori odore di germogli di soia, odore di gas
cipolla, odore di cavolo cotto, odore di zucchine cotte, acido, croccantezza, fibrosità, succosità, friabilità, aroma di cavolo
cotto, aroma di zucchine cotte. In particolare, per fibrosità e aroma di cavolo cotto, si ha la massima intensità proprio in
Cipolla di Breme. La cipolla rossa di Breme mostra caratteristiche sensoriali simili a quelle della cipolla rossa di Tropea.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate disposte
a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni (tav. 82,
83).
2,43
2,67
2,48
5,62
2,10
2,38
3,00
1,95
1,90
2,62
4,38
3,48
3,62
5,24
5,76
4,24
5,10
5,00
2,71
2,67
2,38
5,81
2,29
2,29
3,38
2,52
2,00
2,95
3144
2,38
2,38
2,33
5,62
2,05
2,29
3,29
2,05
1,95
3,24
4,57
4,48
3,33
6,19
5,57
3,86
4,81
4,14
2,57
2,67
2,48
6,19
2,52
2,71
3,57
2,62
1,95
3,48
tropea
2,19
2,29
2,14
4,95
1,90
2,33
2,67
1,86
2,10
3,05
4,05
4,67
3,71
6,00
5,52
4,38
4,38
3,90
2,29
2,48
2,29
5,81
2,29
2,67
3,71
2,10
2,19
2,81
rossa
inverno
2,14
2,14
2,29
5,62
2,00
2,38
3,10
1,81
2,00
3,14
5,10
4,33
3,38
5,52
6,29
4,14
5,05
4,24
2,10
2,67
2,10
6,10
2,00
2,57
3,76
2,05
2,10
3,29
redwing
2,24
2,43
2,19
4,95
1,90
2,48
3,10
2,00
1,95
3,10
4,52
4,57
3,43
5,90
5,52
4,33
5,14
3,90
2,48
2,29
2,38
5,90
2,14
2,52
3,48
2,14
2,38
3,43
red
mech
2,19
2,38
2,19
5,29
2,19
2,38
3,10
1,95
1,90
3,52
4,14
4,81
4,05
6,19
5,33
4,29
5,05
3,90
2,48
2,52
2,48
6,48
2,19
2,33
3,81
2,10
2,05
3,29
granata
2,71
2,67
2,33
5,43
1,90
2,10
3,19
1,90
2,00
3,19
4,71
3,95
3,86
5,05
5,52
4,10
5,05
4,90
2,71
2,38
2,57
6,10
2,29
2,48
3,33
2,29
2,14
3,29
campillo
Breme
odore germogli soia
odore rucola
odore barbabietola rossa
odore gas cipolla
odore zucchine crude
odore zucchine cotte
odore rapanello
odore radici amare crude
odore radici amare cotte
odore aglio
dolce
acido
amaro
piccante
croccantezza
fibrosità
succosità
friabilità
aroma germogli soia
aroma rucola
aroma barbabietola rossa
aroma gas cipolla
aroma zucchine crude
aroma zucchine cotte
aroma rapanello
aroma radici amare crude
aroma radici amare cotte
aroma aglio
lsd1
2,43
2,29
2,43
4,90
2,19
2,67
3,24
1,95
2,19
3,14
4,24
4,14
3,43
5,14
5,19
4,14
4,81
4,00
2,76
2,81
2,52
5,81
2,33
2,67
3,57
2,48
2,29
3,48
-----------------------------0,97***
----0,82***
--------------0,46*
------
Tav. 75 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni di cipolla
rossa cruda. I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
63
1,67
2,52
3,00
3,71
2,19
1,76
2,43
2,43
2,76
2,29
5,38
2,14
2,05
1,52
3,10
3,43
4,19
2,90
1,76
2,14
2,95
3,10
2,24
1,86
2,43
2,29
2,33
2,90
1,90
2,62
3,05
3,76
2,05
1,67
2,43
2,57
2,57
2,62
5,52
2,24
2,33
1,43
3,57
4,00
4,52
3,38
1,67
2,33
3,33
3,05
2,14
1,71
2,33
2,33
2,76
2,95
2,10
2,57
2,52
3,81
2,29
1,95
2,57
2,57
2,90
2,24
5,38
2,14
2,14
1,38
3,52
3,33
5,00
3,43
2,05
2,43
3,24
2,67
1,95
1,86
2,38
2,24
2,90
2,52
3144
1,62
2,48
2,71
3,81
2,05
1,67
2,48
2,48
2,38
2,57
4,90
2,29
2,00
1,24
3,48
3,62
4,24
3,10
1,86
2,19
2,67
3,05
2,10
1,67
2,48
2,10
2,38
2,76
tropea
1,86
2,62
3,24
3,29
1,67
1,57
2,38
2,24
2,52
2,48
5,10
1,90
2,33
1,29
3,43
3,71
4,43
3,43
1,62
2,29
3,05
2,81
1,86
1,62
2,19
2,10
2,67
3,05
rossa
inverno
redwing
1,67
2,67
3,29
3,81
1,86
1,71
2,43
2,57
2,57
2,48
4,57
2,48
2,38
1,38
3,81
3,90
4,14
3,10
1,67
2,52
3,00
3,00
2,05
1,52
2,43
2,57
2,76
2,67
red
mech
1,86
2,48
2,86
4,29
2,24
1,86
2,81
2,90
2,86
2,67
4,81
2,24
2,24
1,62
4,05
4,48
5,10
3,57
2,10
2,48
3,33
3,05
2,24
1,71
2,62
2,71
2,95
2,48
granata
campillo
breme
odore germogli soia
odore pisello
odore finocchio cotto
odore gas cipolla
odore rapanello
odore radici amare crude
odore melanzane cotte
odore cavolo cotto
odore zucchine cotte
odore barbabietola rossa
dolce
acido
amaro
piccante
croccantezza
fibrosità
succosità
friabilità
aroma germogli soia
aroma pisello
aroma finocchio
aroma gas cipolla
aroma rapanello
aroma radici amare crude
aroma melanzane cotte
aroma cavolo cotto
aroma zucchine cotte
aroma barbabietola rossa
lsd1
1,71
2,38
3,29
3,33
1,81
1,62
2,38
2,29
2,19
2,52
5,19
2,05
2,24
1,33
3,33
3,67
4,29
3,05
1,62
2,24
2,90
2,76
2,00
1,57
2,33
2,00
2,33
2,71
-----------------------------0,64*
------------------0,45*
------
Tav. 76 – Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni di cipolla
rossa cotta. I valori significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
1
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
13,02%
3144
Breme
odore rucola
friabilità
Tropea
Redwing
Rossa d’inverno
odore aglio
acidoCampillo
piccante
odore gas
cipolla
croccantezza
39,43%
Granata
Red Mech
Tav. 77 - Posizionamento dei campioni di cipolla rossa cruda in direzione di vari descrittori.
64
13,02%
3144
Breme
Redwing
aroma zucchine crude
aroma radici amare crude
Rossa d’inverno
Campillo
aroma germogli soia
39,43%
aroma zucchine cotte
Tropea
Granata
Red Mech
Tav. 78 - Posizionamento dei campioni di cipolla rossa cruda in direzione dei descrittori di aroma.
13,42%
Campillo
Breme
3144
-2,26
odore finocchio cotto
Granata
odore gas cipolla
odore cavolo cotto
odore zucchine cotte
Tropea
Red Mech
36,88%
Odore Rossa d’inverno
germogli
Redwing
soia
-2,26
Tav. 79 – Posizionamento dei campioni di cipolla rossa cotta in direzione dei descrittori di odore.
65
13,42%
Campillo
Breme
3144
croccantezza
fibrosità
Red Mech
acido
friabilità
Granata
Tropea
36,88%
Redwing
Rossa d’inverno
succosità
dolce
Tav. 80 – Posizionamento dei campioni di cipolla rossa cotta in direzione dei descrittori di gusto e consistenza.
13,42%
Campillo
3144
Breme
aroma cavolo cotto
Red Mech
aroma zucchine cotte
Granata
aroma barbabietola cotta
36,88%
Rossa d’inverno
Tropea
Redwing
Tav. 81 - Posizionamento dei campioni di cipolla rossa cotta in direzione dei descrittori di aroma.
66
aroma
gas cipolla
aroma barbabietola
rossa
aroma rucola
Tropea
Breme
Campillo
aroma rapanello
3144
Rossa d’inverno
aroma radici amare crude Redwing
Granata
Red Much
aroma radici amare cotte
aroma zucchine crude
aroma zucchine cotte
aroma germogli soia
friabilità
succosità
fibrosità
aroma aglio
0,
croccantezza
1,
2,
3,
4,
5,
6, odore germogli soia
piccante
odore rucola
odore barbabietola rossa
amaro
odore gas cipolla
acido
odore zucchine crude
dolce
odore zucchine cotte
odore aglio
odore radici
amare
cotte
odore
radici
amare crude odore rapanello
Tav. 82 - Profilo sensoriale dei campioni di cipolla rossa cruda.
aroma gas cipolla
aroma finocchio
aroma pisello
Breme
Campillo
Granata
aroma melanzane cotte
Red Much
Redwing
aroma cavolo cotto
Rossa d’inverno
Tropea
aroma zucchine cotte 3144
aroma rapanello
aroma radici amare crude
aroma germogli soia
friabilità
succosità
fibrosità
aroma barbabietola cotta
0,
croccantezza
1,
2,
3,
4,
5,
piccante
odore germogli soia
odore pisello
amaro
odore finocchio cotto
acido
odore gas cipolla
odore rapanello
dolce
odore barbabietola rossa cotta
odore zucchine
cotte
odore
cavolo cotto
odore radici amare crude
odore melanzane cotte
Tav. 83 - Profilo sensoriale dei campioni di cipolla rossa cotta.
67
10 - BONARDA OLTREPO PAVESE.
TIPICITÀ
N. CAMPIONI
VOCABOLARIO
VALIDAZIONE SCHEDA
SCHEDA DEFINITIVA
VALUTAZIONE
SIGNIFICATIVITÀ
DESCRITTORE
RIFERIMENTI (scala da 1 a 9)
Spuma
Intensità 1: 1 l acqua naturale
Intensità 9: 1 l di Lambrusco frizzante
Intensità 1: 1 l acqua naturale
Intensità 9: 1 l di Spumante Franciacorta
Intensità 1: 1 l acqua naturale
Intensità 9. Spumante Franciacorta
Intensità 1: assenza di collare
Intensità 9: fotografia di un collare ben
definito
Intensità 9: 10 ml di aroma ciliegia per
uso
alimentare in 1 l di vino rosso
Intensità 9: 650 g di confet. di ciliegia in
1 l di vino rosso
Intensità 9: 600 g di confet. di prugna in
1 l di vino rosso
S.S.: 0,5 g di cis-3-hexen-1-ol in 50 g
etanolo
Intensità 9: 25 ml di S.S. in 1 l di vino
rosso
S.S.: 5 g aroma viola in 50 g di etanolo
Intensità 9: 3,2 ml di S.S. in 1 l di vino
rosso
S.S.: 0,5 g geraniol in 50 g etanolo
Intensità 9: 2 ml di S.S. in 1 l di vino
rosso
Intensità 9: 120 ml di liquido di governo
in 1 l di vino rosso
Intensità 9: 10 filtri 12,5 cm di Ø in 1 l
di vino rosso
Intensità 9: 400 ml di liquido di governo
in 1 l di vino rosso.
Intensità 9: 0,5 g di Potassio
metabisolfito in 1 l di vino rosso
Persistenza
Bollicine
Collare
Odore ciliegia
Odore di confettura
ciliegia
Odore di confettura
prugna
Odore di erba
Odore di viola
Odore di rosa
Odore asparago
Odore carta
Odore fagiolini cotti
Odore anidride
solforosa
Odore fiammifero
Dolce
Salato
Amaro
Astringenza
Pizzicore
Aroma ciliegia
Aroma di confettura
prugna
Aroma di rosa
Aroma carta
Aroma fagiolini cotti
Aroma vinacce
DOC
16 AZIENDE
190 descrittori; 5 sedute
37 sedute
26 descrittori
13 sedute
24 descrittori
Intensità 9: una scatola di fiammiferi in
1 l di vino rosso
Intensità 2: 1 g di saccarosio in 1 l di
vino rosso
Intensità 9: 5 g di saccarosio in 1 l di
vino rosso
Intensità 2: 0,5 g sodio cloruro in 1 l di
vino rosso
Intensità 9: 4 g di sodio cloruro in 1 l di
vino rosso
Intensità 2: 0,5 g di caffeina in 1 l di
vino rosso
Intensità 9: 1,5 g di caffeina in 1 l di
vino rosso
Intensità 1: (100%) vino trattato
con 20 g poly vinyl pyrrolidon in 1 l di
vino Bonarda
Intensità 7: (40%) vino trattato
con 8 g poly vinyl pyrrolidon in 1 l di
vino Bonarda
Intensità 1: vino fermo 1 l
Intensità 9: 2 bustine di idrolitina in 1 l
di vino rosso
Intensità 9: 10 ml di aroma ciliegia per
uso alimentare
Intensità 9: 600g di confet. di prugna in
1 l di vino rosso
S.S.: 0.5 g geraniol in 50 g etanolo
Intensità 9: 2 ml di S.S. in 1 l di vino
rosso
Intensità 9: . 10 filtri 12.5 cm di Ø in 1 l
di vino rosso
Intensità 9: 400 ml di liquido di governo
in 1 l di vino rosso
Intensità 9: vinacce t.q.
Tav. 84 –Descrittori sensoriali definitivamente validati per Bonarda.
68
RISULTATI
I giudici hanno validato 26 descrittori, riportati nella tav. 84. Utilizzando tali descrittori è stata approntata la scheda di
valutazione di Bonarda che è stata poi adottata per la caratterizzazione del prodotto.
I valori medi e le differenze tra i campioni per ogni singolo descrittore sono riportati in tav. 85.
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che 24 descrittori sono stati utili per differenziare i campioni esaminati
(tavv. 86, 87, 88, 89). La posizione dei campioni rispetto ai descrittori indica che si formano quattro gruppi di
campioni, collocati ciascuno in un riquadro della rappresentazione.
Primo gruppo: Campione di riferimento Bonarda 14
Il Bonarda 14 presenta la massima intensità per i descrittori spuma, bollicine, persistenza, collare, astringenza, odore di
asparago, odore e aroma di fagiolini cotti. Il Bonarda 10 mostra la massima intensità del descrittore pizzicore, il
Bonarda 3 di odore di erba.
Secondo gruppo: Campione di riferimento Bonarda 5
Il Bonarda 5 mostra le stesse caratteristiche visive del gruppo precedente (spuma, persistenza, bollicine, collare);
inoltre, presenta le massime intensità di odore di ciliegia, odore di confettura di ciliegia, odore di confettura di prugna.
Terzo gruppo: Campione di riferimento Bonarda 11
Il Bonarda 11 mostra la massima intensità di odore e aroma di carta, odore di anidride solforosa, odore di fiammifero,
amaro e la minima intensità di bollicine, odore e aroma di ciliegia, odore di confettura di ciliegia, odore e aroma di
confettura di prugna, odore e aroma di rosa, dolce.
Quarto gruppo: Campioni di riferimento Bonarda 8 e 12
Il Bonarda 8 mostra la massima intensità dei descrittori dolce e aroma di confettura di prugna. Il Bonarda 4 presenta la
massima intensità di aroma di rosa e la minima di astringenza. Il Bonarda 12 presenta le minime intensità di
caratteristiche visive, il Bonarda 7 di pizzicore.
I campioni collocati nella parte destra della mappa sono caratterizzati dai descrittori visivi e tattili (astringenza e
pizzicore).
Dolce, odori e aromi di frutti e fiori caratterizzano i campioni collocati nella parte inferiore della mappa.
I campioni della parte superiore sono caratterizzati dai descrittori amaro, odore e aroma di carta e fagiolini cotti, odore
di erba, asparago, anidride solforosa, fiammifero, aroma di vinacce.
I campioni presenti in ogni quadrante della mappa sono caratterizzati dalla combinazione dei descrittori propri di
quell’area.
I risultati sono stati anche rappresentati riportando i valori medi di intensità di ogni descrittore su scale strutturate
disposte a raggiera. Si è ottenuta così una figura a stella (spider plot) che rappresenta il profilo sensoriale dei campioni
(tav. 90).
Infine, sette campioni di Bonarda (3, 4, 9, 10, 13, 15, 16), che costituiscono il 44% del totale, risultano essere molto
simili tra loro: costruendo un campione medio di questi bonarda e riconsiderando la posizione che assume rispetto agli
altri campioni, esso si colloca nell’area dei campioni 8, 12, 7 caratterizzata dai descrittori di odore e aroma di frutti e
fiori e dal gusto dolce (tav. 91).
69
B1
B2
B3
B4
B5
B6
B7
B8
B9
B10
B11
B12
B13
B14
B15
B16
spuma
4,00
4,17
4,13
2,87
4,63
2,97
2,13
2,80
4,00
3,90
2,90
2,33
3,23
5,03
2,67
3,30
persistenza
3,07
3,17
3,00
2,30
4,53
2,43
2,17
2,47
3,03
2,87
2,53
2,03
2,63
4,37
2,50
2,90
bollicine
3,20
3,30
3,17
2,87
4,30
2,67
2,57
2,93
3,13
3,00
2,70
2,50
3,00
4,27
2,90
3,30
collare
3,27
3,33
2,93
2,50
5,10
2,77
2,43
2,57
3,07
2,73
2,53
2,00
2,90
4,63
2,37
3,00
3,53
3,13
3,03
2,90
3,57
2,93
2,97
3,27
3,53
2,80
2,50
3,23
3,33
3,07
2,93
3,23
0,56*
3,77
3,17
3,47
3,23
3,90
3,37
3,60
3,73
3,70
3,33
2,67
3,87
3,60
3,83
3,47
3,73
0,76*
**
1,914,66
3,83
3,50
3,53
3,57
3,63
3,33
3,67
3,87
3,60
3,57
2,87
3,80
3,87
3,80
3,80
3,93
0,60*
*
2,274,53
odore erba
2,03
2,43
2,80
2,33
2,30
2,07
2,40
2,23
2,17
2,20
2,53
2,40
2,70
2,53
2,33
2,40
0,47*
odore viola
3,17
2,73
2,93
2,53
2,70
2,57
2,57
2,97
2,77
2,70
2,07
3,13
2,87
2,80
2,70
2,90
odore rosa
3,10
2,50
2,70
2,83
3,10
2,63
2,73
3,03
3,00
2,70
2,03
3,33
2,87
2,93
2,83
3,03
1,87
2,00
1,90
1,73
1,57
1,80
1,83
1,60
1,47
1,93
2,20
1,60
1,73
2,27
1,73
1,70
----0,82*
**
0,45*
**
3,20
3,43
3,83
3,30
3,20
3,13
3,17
3,27
3,33
3,57
4,03
3,37
3,03
3,77
3,27
2,90
0,67*
2,234,70
2,00
2,60
2,17
2,33
1,93
2,27
2,10
1,80
1,63
2,20
2,67
1,87
2,27
3,07
2,33
2,47
0,72*
**
0,913,79
3,13
4,03
3,90
3,37
3,27
3,70
3,50
3,33
3,20
3,80
4,80
3,17
3,50
3,97
3,53
2,83
0,86*
**
1,975,66
2,23
4,07
3,20
3,07
2,37
3,93
2,83
2,33
2,43
3,40
5,37
2,33
2,33
3,37
2,80
2,50
dolce
3,83
3,67
3,40
4,27
4,10
3,93
3,30
4,53
3,83
3,50
3,13
3,60
3,90
3,67
4,17
3,63
salato
3,57
3,70
3,37
3,57
3,53
3,50
3,77
3,77
3,60
3,90
3,73
3,73
3,60
3,60
3,47
3,67
amaro
3,50
3,50
3,90
3,00
3,13
3,47
3,50
3,10
3,93
3,43
4,63
3,80
3,53
3,67
3,37
3,30
astringenza
5,50
5,00
4,63
3,70
5,07
4,70
4,53
4,63
5,10
4,90
4,73
5,70
5,33
5,70
4,57
4,30
pizzicore
4,10
4,13
4,13
3,23
3,37
3,43
2,93
3,50
4,17
4,30
3,73
3,33
3,40
3,87
3,03
3,20
3,40
3,07
3,10
3,33
3,57
3,60
3,27
3,77
3,30
3,20
2,73
3,30
3,90
3,27
3,47
3,20
0,97*
**
0,74*
**
----0,80*
**
0,91*
**
0,84*
**
0,62*
*
1,266,94
2,395,27
----2,205,43
2,796,61
2,095,14
2,114,52
3,67
2,97
3,40
3,40
3,33
3,40
3,20
3,77
3,47
3,20
2,60
3,13
3,70
3,50
3,40
3,33
0,69*
**
1,914,46
2,30
2,20
2,23
2,60
2,37
2,40
2,20
2,57
2,43
2,17
1,83
2,03
2,53
2,40
2,27
2,37
0,41*
1,423,01
3,40
3,60
3,70
3,47
3,87
3,87
3,73
3,10
3,57
3,67
4,10
3,93
4,17
3,80
3,30
4,27
0,48*
2,624,75
3,17
3,57
3,77
2,93
3,27
3,43
3,07
3,07
3,87
3,70
4,10
3,30
3,10
3,83
3,33
3,07
0,92*
**
2,015,02
1,83
2,30
2,10
2,17
1,80
2,30
2,00
1,73
1,90
2,10
2,37
1,83
1,97
2,70
2,10
1,93
0,58*
**
1,153,28
odore
ciliegia
odore
confettura
ciliegia
odore
confettura
prugna
odore
asparago
odore
carta
odore
fagiolini
cotti
odore
anidride
solforosa
odore
fiammifero
aroma
ciliegia
aroma
confettura
prugna
aroma
rosa
aroma
vinacce
aroma
carta
aroma
fagiolini
cotti
lsd 1
0,93*
**
0,80*
**
0,91*
**
0,98*
**
bm 2
1,205,96
1,235,33
1,595,21
1,026,08
1,944,13
1,563,27
----1,214,15
1,022,72
– Punteggio medio (da 9=intensità massima a 1=assente) per ogni descrittore, attribuito ai campioni invernali. I valori
significativamente diversi tra loro sono riportati in colore diverso dal nero.
Tav. 85
1
2
LSD= minima differenza significativa al valore di probabilità indicato: *= p< 0,05; **= p< 0,01; ***= p<0,001.
bm= intervallo di variabilità dell’intensità dell’attributo: valore minimo- lsd, valore massimo + lsd.
70
16,79%
Bonarda 11
Odore Fiammifero
Odore andride solforosa
Odore fagiolini
cotti
Bonarda
2
Bonarda 6
Bonarda 3
Bonarda 10
Bonarda 14
Bonarda Bonarda
7 Bonarda154
Bonarda 9
Bonarda 16
Bonarda 12
Bonarda 13Odore ciliegia Bonarda 5
Bonarda 8
Odore confettura prugna
Odore confettura ciliegia
19,57%
Tav. 86 – Posizionamento dei campioni di Bonarda in direzione dei descrittori di odore che hanno mostrato
differenze significative.
16,79%
Bonarda 11
Bonarda 2
Odore carta
Odore asparago
Bonarda 10
Bonarda 3
Bonarda 6
Odore erba
Bonarda 4
Bonarda 7 Bonarda 15
Bonarda 16iBonarda 9
Bonarda 12
Bonarda 13 Odore viola
Bonarda 8
Odore rosa
Bonarda 14
19,57%
Bonarda 5
Tav. 87 – Posizionamento dei campioni di Bonarda in direzione dei descrittori di odore che hanno mostrato
differenze significative.
71
16,79%
Bonarda 11
Amaro Bonarda 2
Bonarda 3
Bonarda 6Bonarda 10
Pizzicore
Salato
Bonarda 14
Spuma
Persistenza
Bonarda 4
Astringenza
Collare
Bonarda 7 Bonarda 15
Bonarda 16 Bonarda 9
Bonarda 12 Bonarda 13
Bollicine
Bonarda 5
Bonarda 8
Dolce
19,57%
Tav. 88 - Posizionamento dei campioni di Bonarda in direzione dei descrittori visivi, di tatto e di gusto che
hanno mostrato differenze significative.
16,79%
Bonarda 11
Aroma fagiolini cotti
Bonarda 14
Bonarda 2
Aroma carta
Bonarda 6Bonarda 10
Bonarda 14
Bonarda 4
Aroma vinacce
Bonarda 7
Bonarda 16
Bonarda 9
Bonarda 12 Bonarda 15
Bonarda 13
Bonarda 5
Aroma rosa
Bonarda Aroma
8
ciliegia
Aroma confettura prugna
19,57%
Tav. 89 – Posizionamento dei campioni di Bonarda in direzione dei descrittori di aroma che hanno mostrato
differenze significative.
72
Astringenza
Pizzicore
Amaro
Salato
Dolce
Odore Fiammifero
Odore andride solforosa
Aroma ciliegia
Aroma confettura prugna
Bonarda 1
Bonarda 2
Bonarda 3
Aroma rosa
Bonarda 4
Bonarda 5
Aroma vinacce
Bonarda 6
Bonarda 7
Aroma carta
Bonarda 8
Bonarda 9
Bonarda 10
Aroma fagiolini cotti Bonarda 11
Bonarda 12
Bonarda 13
Bonarda 14
Spuma
Bonarda 15
Bonarda 16
Odore fagiolini cotti
Persistenza
Odore carta
Bollicine
Odore asparago
Collare
Odore rosa
Odore viola
Odore erba
Odore ciliegia
Odore confettura ciliegia
Odore confettura prugna
Tav.90 – Profilo sensoriale dei campioni di Bonarda.
Tav. 91 - Posizionamento del campione (Medio 7), costituito da 7 campioni simili di Bonarda.
73
CONCLUSIONI
La nozione di tipicità contiene una dimensione culturale che risulta dall’articolazione dei rapporti fra gli attori di questo
processo: produttori e consumatori.
I produttori sanno di poter offrire un prodotto non riproducibile perché risultante dall’interazione unica fra due
potenzialità: una materia prima caratteristica con una localizzazione precisa.
I consumatori sanno di poter rinnovare le sensazioni suscitate dall’atmosfera dei luoghi di produzione attraverso la
mediazione del prodotto tipico che si esplica nelle sue caratteristiche sensoriali particolari, non ritrovabili in altri
prodotti. Essi cercano un prodotto ben identificato e localizzato, specifico, distinto e distinguibile dal punto di vista
sensoriale.
La valutazione sensoriale di dieci prodotti tipici lombardi si pone, unica in Italia, all’inizio di un processo di
valorizzazione degli stessi che, a partire dal profilo sensoriale ottenuto, porti all’identificazione dei requisiti di idoneità
e tipicità degli stessi.
Si tratterà di studiare le relazioni tra i profili descrittivi dei prodotti e la qualità sensoriale, globale, espressa come livello
di gradevolezza in base ai giudizi di:
-esperti, allo scopo di verificare la capacità del modello descrittivo di spiegare un punteggio di qualità globale del
prodotto, assegnato in base alla rispondenza al profilo sensoriale tipico così come descritto dagli esperti;
-definiti target di consumatori, allo scopo di stabilire la relazione fra le variabili sensoriali descrittive dei prodotti tipici
e la preferenza espressa da parte di definiti target di consumatori differenziati in funzione del grado di conoscenza del
prodotto. L’indagine sui consumatori potrà proseguire con la modulazione delle caratteristiche di idoneità e specificità,
abbinate o meno ad informazioni sul prodotto, per valutare la capacità del profilo sensoriale di soddisfare le attese
generate nei consumatori da specifiche informazioni e se queste incrementano l'accettabilità globale espressa dagli
utilizzatori del prodotto stesso.
L’idoneità può essere considerata sinonimo di genuinità cioè conformità ai requisiti legali. Un prodotto può essere
considerato idoneo se conforme agli standard stabiliti da specifici regolamenti inclusi nei disciplinari di produzione.
L’idoneità rappresenta dunque il requisito di base, il minimo indispensabile, perché un prodotto possa rientrare in una
data denominazione. Dal punto di vista sensoriale i vari regolamenti che concorrono a tutelare una data denominazione
non dicono espressamente che un prodotto deve essere privo di difetti e quindi non chiariscono questo aspetto
dell’idoneità dando per scontato, forse, che difetti più o meno evidenti determinano la non appartenenza alla
denominazione.
L’identità sensoriale va considerata come l’appartenenza di un prodotto ad una determinata tipologia sensoriale e
permette di collegarlo ad una data area di produzione Questo profilo sensoriale dipende, a sua volta, dalla intensità e
dall’equilibrio delle principali proprietà sensoriali che permettono la sua riconoscibilità.
Indichiamo con il termine di specificità sensoriale il complesso degli attributi sensoriali che caratterizzano i prodotti di
un determinato produttore. Questi vanno ricercati fra i molti possibili componenti del flavour, cioè della combinazione
di sensazioni percepite in bocca e nell’armonia complessiva che essi generano.
Dunque, possiamo sintetizzare le tre fasi e i tre gradini della qualità sensoriale come segue:
- un gradino base, che ne identifica l’idoneità e la qualifica legale, è, in sostanza, l’assenza di difetti;
- un gradino successivo molto importante per segmentare consumi e preferenze, che ne determina l’identità, è la
tipologia sensoriale, che è basata sull’intensità di alcuni attributi fondamentali;
- un ultimo gradino, capace di determinare la specificità di una marca o di un marchio, è il profilo sensoriale che
comprende, oltre agli attributi fondamentali legati all’idoneità e identità, anche un numero vario di descrittori.
In base alla capacità di controllo delle proprietà sensoriali, possiamo anche classificare l’abilità di un produttore:
- eccellente, quando è capace di tenere sotto controllo oltre la tipologia sensoriale (l’identità), anche il profilo
del flavour (la specificità);
- buono, quando è capace di tenere sotto controllo la tipologia sensoriale oltre che, ovviamente, di prevenire i
difetti;
- appena sufficiente, quando è capace soltanto di prevenire i difetti – quando non sono dovuti a fattori
incontrollabili. Egli si accontenta di qualificare come idoneo il proprio prodotto mentre per la tipologia e per il
profilo sensoriale si accontenta di quello che viene.
Con queste abilità si gioca in grande misura la competizione per la conquista dei consumatori e dei mercati più esigenti.
74
RINGRAZIAMENTI
Hanno collaborato
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Massimo Schiavi
Istituto Sperimentale per l’Orticoltura
Sezione operativa di Montanaso Lombardo (Lodi)
Mauro Pagani, Giovanna De Priori
Consorzio per la Tutela del Taleggio
Angelo Stroppa
Consorzio per la Tutela del formaggio Grana Padano
Paolo Moltoni e Laura Scieghi
Consorzio Tutela Mele di Valtellina
Luca Sormani
Società Overland srl – Servizi per lo Sviluppo Sostenibile
Enzo Borroni, Bernardo Maganzani
Consorzio Salame Mantovano
Paola Dolzadelli
Consorzio per la tutela del nome Bresaola della Valtellina
Demetrio Cerea, Cristina Bianchi
Consorzio a tutela del Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana
Davide Pozzi, Selene Erini
Consorzio Tutela Valtellina Casera e Bitto
Vittorio Emanuele Pisani, Simone Maniero, Daniela Somenzi
Consorzio Tutela Provolone Valpadana
Carlo Alberto Panont, Alice Colombo, Pietro Gervasoni
Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese
75
BIBLIOGRAFIA CONSULTATA
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
ISO 3972 Sensory analysis - Methodology- Method of investigating sensitivity of taste
ISO 5492 Sensory Analysis - Vocabolary
ISO 5496 Sensory analysis - Methodology- Initiation and training of assessors in the detection and recognition of
odorous
ISO 6658 Sensory analysis - Methodology- General guidance
ISO 8586 Sensory analysis - General guidance for the selection, training and monitoring of assessors - part 1:
selected assessors.
ISO 8586 Sensory analysis - General guidance for the selection, training and monitoring of assessors - part 2:
experts.
ISO 13299 Sensory analysis - Methodology- General guidance for establishing a sensory profile
UNI ISO 3591 Apparecchiatura - Bicchiere per la degustazione dei vini
UNI ISO 5494 Apparecchiatura - Bicchiere per la degustazione di prodotti liquidi
UNI ISO 8589 Analisi Sensoriale - Criteri generali per la progettazione di locali destinati all'analisi
UNI 10957 Analisi sensoriale – Metodo per la definizione del profilo sensoriale degli alimenti e delle bevande
UNI 11107 Formaggi – Analisi sensoriale – Metodo per la definizione del profilo
Manifesto della Società Italiana delle Scienze Sensoriali
Gisella Jellinek (1985),"Sensory Evaluation of Food", Ellis Horwood, Chichester, England
INRA(1994), Guida per la valutazione sensoriale della struttura dei formaggi a pasta dura o semidura
AIR 2039 (1997), Guida per la valutazione olfattogustativa dei formaggi a pasta dura e semidura
Meilgaard M., Civille G. V., Carr B.T., Sensory Evaluation Tecniques, 3rd Edition, CRC Press, Boca Raton (FL),
1999
Sebastiano Porretta - Analisi Sensoriale & Consumer Scienze - Chiriotti Editori, 2000
Sebastiano Porretta – L’analisi sensoriale - Tecniche Nuove, 1992
Stone H., Sidel J. L., Sensory Evaluation Practices, 2nd Edition, American Press, San Diego (CA), 1993
SSHA , ISHA , Sztrygler F., Evaluation Sensorielle: Manuel Méthodologique, 2nd Edition, Technique &
Documentation, 1998
Carlo Pompei, Maria Lucisano- Introduzione all’analisi sensoriale degli alimenti – Edizioni Tecnos, 1991
Ella Pagliarini -Valutazione Sensoriale – Hoepli, 2002
P. Cattaneo, C. Bersani, S. Stella – Indici di maturazione e di lipolisi in salami industriali e in produzioni
artigianali- Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie Università Studi di Milano
C. Cantoni, L. Chiesa, S. Soncin – Composti volatili e aromatici nei salami padani – Industrie Alimentari, giugno
2004, 617-621
C. Cantoni, L. Chiesa – Profilo aromatico di salami a fermentazione acida – Industrie Alimentari, febbraio 2004,
131-137
C. Summo, F. Caponio – Indagine sensoriale su salsicce stagionate per la definizione delle caratteristiche
organolettiche - Industrie Alimentari, dicembre 2004, 1291-1294
A. Cavenachi, R. Baruffaldi – Caratteristiche, fisiche, e sensoriali del salame “tipo italiano” prodotto in Brasile –
Italian Journal of Food Science, 586-589
C. Pompei, E. Casiraghi – Caratterizzazione e classificazione di tre tipi di salame stagionato. – Italian Journal of
Food Science, 226-234
C. Chiavari, F. Coloretti, G. Ferri e M. Nanni – Proposta di un metodo per l’analisi sensoriale dei salami – Industrie
alimentari, maggio 2007, 507-525
Progetto di sperimentazione regionale - Valorizzazione della frutticoltura lombarda – Quaderni Ricerca della
Regione Lombardia n°23 luglio 2003
Risultati delle prime prove di coltivazione e conservazione della mela Gold Chief – Quaderni Ricerca della
Regione Lombardia n°52 dicembre 2005
F. Paoletti, A. Bertone – Indici della texture di alcune cultivar di mela presenti sul mercato. - Industrie Alimentari,
giugno 1992, 1021-1023
R. Stainer, D. Stefanelli, ecc. – Valutazione sensoriale e strumentale di mele di diversa provenienza – Frutticoltura
n°7/8 2000, 53-62
L. Piergiovanni, P. Fava e M. Moro – Shelh – life extension of taleggio cheese by modified atmosphere packaging Italian Journal of Food Science n°2 1993, 115-127
S. Benedetti, PM Toppino, M Riva – Studio della shelf life del formaggio Taleggio confezionato: 2 applicazione di
un naso elettronico – Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, n° 53 (4) del 2002, 259-282
Atti convegno nazionale – La cipolla rossa di Tropea-Calabria da produzione tipica prodotto IGP dicembre 2004
M.G. Bossi, E. Neviani, L. Bettoni, S. Della Cagnoletta – Studio ed impiego di un lattoinnesto selezionato nella
produzione di formaggio Casera – L’industria del latte, luglio-dicembre 1986, 43-64
76
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
F. Gusmeroli, G. Pino, F. Bottini, D. Fontana – Il formaggio Casera di Valtellina: indagine sulla tecnologia di
produzione - L’industria del latte, 55-67
S. Moranti, M. Brasca, P. Alfieri, R. Lodi, S. Erini, E, Turchetti - Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, n° 55 (5) del
2004, 299-317
L. Castellari, M. Ubigli, M.C. Cravero, A. Bosso, M. Guaita, - Il Gutturnio: i risultati delle analisi sensoriali –
Vigne e vini n°10, ottobre 2001, 43-49
E. Vaudano, M.C. Cravero, C. Tsolakis, C. Ponte, M.D.C. Pazo Alvarez, F. Bonello – La croatina e il Cisterna
d’Asti Doc: Caratterizzazione e prove di vinificazione e affinamento – L’enologo, ottobre 2005, 95- 107
G. Zeppa, L. Rolle, G. Di Blasi, V. Gerbi, - Progetto di caratterizzazione chimico fisica e sensoriale dei vini a
denominazione d’origine dell’alto Piemonte – Quaderni Regione Piemonte
E. Vaudano, M.C. Cravero, M. Ubigli – Caratterizzazione chimico sensoriale del Cisterna d’Asti Doc – Quaderni
Regione Piemonte n° 51, 30-34
M. Ubigli- I profili del vino – Ed agricole 2004
E. Vaudano, M.C. Cravero, M. Ubigli – Caratterizzazione chimico-sensoriale del vino ottenuto dal vitigno Croatina
prodotto nella zona di Cisterna d’Asti doc e miglioramento della tecnologia di vinificazione ed affinamento (sito
internet)
Borreani G., Tabacco E., Zapparoli G. A., Galassi L., Bianchi P., Giaccone D., - Gestione degli insilati di mais e
caratteristiche organolettiche del Grana Padano- Il Latte, Ottobre 2004.
Borreani G., Tabacco E., Zapparoli G. A., Galassi L., Bianchi P., Arru R., Giaccone D., Peiretti P.G., - Filiera
Grana Padano: influenza dell’alimentazione e dell’areale di produzione sulle caratteristiche organolettiche del
formaggio.Quaderni della Regione Piemonte, Anno IX 2005, 44, 35-38.
Miglioramento della qualità del formaggio Grana Padano nel rispetto della tradizione – Quaderni della ricerca
Regione Lombardia n°70 – luglio 2007
77
Stampa a cura di:
Lasergrafica Polver Srl - Milano
Agricoltura
Il sito della ricerca in agricoltura
www.agricoltura.regione.lombardia.it
54
Scarica

Analisi Sensoriale