PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE SULL’INDAGINE OCSE-PISA E ALTRE RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI Seminario provinciale rivolto ai docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado Il referente per la valutazione; profilo e percorso formativo Chi è il referente per la valutazione? 1 I compiti attribuiti al referente per la valutazione all'interno del Piano Integrato di Istituto sono: • garantire, di concerto con tutor ed esperti di ciascun percorso formativo, la presenza di momenti di valutazione secondo le diverse esigenze didattiche e facilitarne l’attuazione; • coordinare le iniziative di valutazione fra interventi di una stessa azione, fra le diverse azioni di uno stesso obiettivo e fra i diversi obiettivi, garantendo lo scambio di esperienze, la circolazione dei risultati, la costruzione di prove comparabili, lo sviluppo della competenza valutativa dei docenti; • fare da interfaccia con tutte le iniziative di valutazione esterna facilitandone la realizzazione e garantendo l’informazione all’interno sugli esiti conseguiti. 2 Chi è il referente per la valutazione? 2 Spetta all’autonomia del singolo istituto decidere se il ruolo di referente per la valutazione debba essere svolto a livello di azione o a livello di Piano Integrato da uno o più docenti dell’istituto, Questi dovranno, comunque, operare in stretto raccordo fra loro e con tutti gli attuatori degli interventi predisponendo, anche, tutto il materiale da somministrare ai vari attori delle azioni e dei moduli (test di ingresso, di gradimento, ecc). Da: Disposizioni ed Istruzioni per l'attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013, Prot. n. AOODGAI 749 del 6 Febbraio 2009 3 …cioè il referente per la valutazione opera come… 1. … il testimone del ruolo della scuola all’interno di disegni di valutazione di policy e programmi educativi; 2. … l’animatore nella promozione e sintesi di attività di miglioramento interne o esterne alla scuola; 3. … il promotore del confronto tra gli insegnanti della scuola per l’identificazione dei problemi e lo sviluppo di approcci condivisi per la loro soluzione. 4 Disclaimer! Il referente per la valutazione è una figura complessa con molteplicità di aspetti. In questo seminario la formazione è relativa solo all’acquisizione di strumenti per una lettura critica: - degli esiti della prova INVALSI (SNV); - della scheda scuola PON; - delle informazioni esistenti in una visione di classe e di scuola ( non strettamente disciplinare) e della loro relazione. 5 DUNQUE Il referente per la valutazione come promotore del confronto tra gli insegnanti della scuola per l’identificazione dei problemi e lo sviluppo di approcci condivisi per la loro soluzione 6 Il problema: La lettura di informazioni standardizzate … … e della valutazione della didattica … … per il confronto nella scuola Il punto di partenza: (1) L’insegnante • conosce la sua classe; • sa individuare problemi e difficoltà; • vi opera con dedizione ed impegno; • utilizza strumenti molteplici per ottenere informazioni in ordine agli apprendimenti e alla relazione educativa. Il punto di partenza: (2) L’insegnante lavora insieme ai colleghi • della stessa classe per interventi sempre più coerenti al piano dell’offerta formativa • della scuola e della stessa disciplina per valorizzare al meglio l’offerta disciplinare. P.O.F. La valutazione interna L’insegnante attiva delle procedure valutative complesse che attraverso un voto esprimeranno una molteplicità di aspetti: apprendimenti acquisiti, capacità di esprimerli, impegno … Tale valutazione (anche se alla fine del quadrimestre e alla fine dell’anno) che passa al vaglio della collegialità del consiglio di classe, resta, comunque (di solito), una operazione meramente “interna” senza confronto con la realtà esterna. Verso il confronto.. La finalità primaria delle prove di valutazione esterna è estranea alla gestione interna della scuola in quanto informativa per le politiche di gestione nazionale e regionale; Costituisce, comunque, un utile strumento per perdere l’autoreferenzialità propria del nostro sistema scolastico; Per fornire agli insegnanti utili informazioni non solo sull’esito del proprio lavoro (comparandolo con altri esiti in situazioni similari) Costituisce la base per elementi oggettivi per interventi migliorativi nella propria classe e nella scuola. In questo lavoro l’insegnante viene aiutato dal referente per la valutazione a porsi le seguenti domande e a cercarne le risposte … Le domande … 1 • Come leggere le informazioni standardizzate prodotte da INVALSI? • Come costruire prove di verifica e strumenti di analisi per facilitare il confronto all’interno della scuola? • Come operare a scuola affinché gli esiti restituiti costituiscano la base per un piano di intervento migliorativo? • Cosa possono aggiungere programmazione? gli esiti SNV alla Gli esiti … • Confermano o meno le impressioni soggettive dei docenti al riguardo la loro classe, dei problemi, delle difficoltà … • Indicano la posizione della classe ( scuola) rispetto al territorio ( provincia, regione) anche se solo in relazione alle prove … • Possono essere usati per approfondire alcuni aspetti/problematiche relativi all’apprendimento. Le domande… 2 • Come muoversi? • Le classi della mia scuola hanno risultati simili fra loro e rispetto agli standard? • Se no, si può ipotizzare quale ne sia la ragione? (differenze originarie nel livello di abilità degli alunni delle varie classi, differenze nel curricolo “insegnato”, differenze tra gli insegnanti …) I risultati INVALSI aiutano in questo primo livello di analisi: Percentuale media risposte corrette in I Scuola Secondaria di I Grado MATEMATICA Lim. Inf. Media Classe “A” 74,0 Scuola “X” 76,0 Lim. Sup. Sicilia 64,8 66,6 68,3 Sud 64,5 65,0 65,5 Italia 66,7 67,3 68,0 Come si posiziona il risultato della classe rispetto al limite (inferiore o superiore) del territorio di riferimento? 66.0 RISULTATO COMPLESSIVO DELLA PROVA DI ITALIANO 64.0 SPUNTI DI RIFLESSIONE: •Qual è il risultato della classe/scuola rispetto alla62.0 popolazione di riferimento nel risultato complessivo 60.0 della prova e/o negli specifici Ambiti? •Qual è in TERMINI ASSOLUTI la % di risposte 58.0 corrette della classe nell’ambito in oggetto? 56.0 •(risultati migliori della media della Popolazione non 54.0 significano necessariamente buoni risultati) •Nel caso in cui vi sia più di una classe, vi sono 52.0 andamenti molto diversi tra le classi? 50.0 16 412049990601 412049990602RMIC000000 Lazio Centro Italia … ma è necessario scendere più nel dettaglio della situazione della scuola e guardare … Le Singole Classi Le analisi in questa fase riguardano pochi studenti che si distribuiscono in modo molto diverso nelle singole classi Per esempio Stessa media, Stessa variabilità totale dei risultati MA .. FORME (e quindi PROBLEMATICHE) MOLTO DIVERSE … usando i dati INVALSI o altri strumenti • Per esempio: 18 Classe 1 vs Classe 2: stessa media di voti ma difficoltà (e punti di forza) molto diversi La progettualità delle scuole pugliesi nel 2008/09 e 2009/10. FSE Programmazione 2007/2013 Percentuale su 926 istituti 930 922 920 902 99,5% 910 900 900 890 879 873 880 2008/2009 873 870 860 94,92% 850 840 PIANI PRESENTATI PIANI AUTORIZZATI PIANI CONCLUSI Piano integrato = l’insieme dei progetti presentati dall’istituto, indipendentemente dalla tipologia di destinatari 2009/2010 La progettualità delle scuole pugliesi nel 2008/09 e 2009/10. FSE Programmazione 2007/2013 Iniziative destinate agli alunni: obiettivi C - F C) Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani F) Promozione del successo scolastico, delle pari opportunità e dell’inclusione sociale 1550 1494 1500 1400 1416 1420 1450 2008/2009 1361 1350 1342 1342 2009/2010 1300 243.984 1250 progetti Presentati progetti Autorizzati progetti Conclusi 125.394 145.813 NB: il n. dei progetti è superiore al n. istituti in quanto ciascun istituto può avere presentato anche entrambe le tipologie di progetti (C + F) alunni coinvolti ore attività 268.058 Programmazione 2007/2013 La progettualità delle scuole pugliesi nel 2010. FSE Avviso 3760/2010. Piani integrati a.s. 2010/11 Istituti tipo PIANI PRESENTATI PIANI AUTORIZZATI PIANI CONCLUSI VALORE € su autorizzati 1° Ciclo 596,00 590,00 In atto 39.514.857,29 2° Ciclo 273,00 271,00 In atto 23.870.503,81 37,00 37,00 906,00 898,00 CTP Totali In atto 2.645.759,11 In atto 66.031.120,21 PROGETTI DESTINATI AGLI ALUNNI (ob. C – F) N. Alunni coinvolti 1428 1387 54.549.671,25 147527 Ore attività Previste 273693 Programmazione 2007/2013 ????? PERCHE’ IL RIFERIMENTO ALLA PROGETTUALITA’ DEI DATI PON FSE/FESR? ?? Programmazione 2007/2013 Target di servizio per l’istruzione Ridurre la percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi dal 26,3% al 10%; Ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con scarse competenze in lettura dal 35% al 20%; Ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con scarse competenze in matematica dal 48% al 21%. LA MISURAZIONE DEGLI OBIETTIVI SARA’ OPERATA SULLA BASE DEI RISULTATI DELLA PROSSIMA RILEVAZIONE OCSE-PISA 2012 Programmazione 2007/2013 DAI RISULTATI DEL Programmazione 2007/2013 Programmazione 2007/2013 Quale P.O.N. dopo il 2013? Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: – crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; – crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; – crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Il programma di lavoro Il referente per la valutazione - quali competenze da sviluppare? -- Oggi -La lettura delle prove INVALSI – dati e grafici -- Domani -La contestualizzazione dei risultati INVALSI: • La scheda scuola PON • I dati ANSAS 27 Ieri, oggi, domani