Numero 5 - Maggio 2012 Supplemento al numero odierno de LA STAMPA LA STAMPA SPECIALE OROLOGI IL TEMPO RITROVATO BOLIDI CHE PASSIONE '$"#"" # "%$$"%$ #" #%$ # "'" "#"$ "$#"$# "$$"& " "'' # "#$$"# "$"# RIVOLUZIONI #$" ' ## $" $$% # '%%& " "" !%"' COMPLICATI PER LEI %$("#$$" ##$$ "#$$ " '"$ % $ %" " $%%" %""" $#$$ IL PUNTO 3 LE LANCETTE GIRANO VELOCI IL MONDO OROLOGIERO È IN GRAN FERMENTO, CON CAMBI DI PROPRIETÀ, NUOVI MARCHI E VALZER DI POLTRONE DA UNA PARTE ALL’ALTRA DEL GLOBO L di Elena Sutti a produzione di orologi in Svizzera, Giappone e Great China si evolve. Da marzo, maggior azionista di De Grisogono è una società mineraria dell’Angola; l’orgoglio elvetico può dispiacersene, noi ci auguriamo che la produzione continui bene come è accaduto nell’Adventic zer delle poltrone”: JeanClaude Biver non è più CEO ma presidente di Hublot; Bernard Fornas lascia Cartier International (in Francia il limite è di 65 anni), gli subentra Stanislav de Quercize CEO di Van Cleef& Arpels sostituito da Nicolas Bos; Jacques Philippe Auriol è CEO di Technomarine e Christopher Zuber lo è di Moser & C. Una bella Eterna Adventic nuovo calibro automatico, l’UN118, e acquistato il movimento cronografico ideato da Ebel. È presto ma si può già accennare a un movimento tutto italiano grazie a Locman e alla S.I.O. Il Gruppo Swatch vuole che Bienne diventi città-faro dell’orologeria con 500 nuovi posti di lavoro e 5.000 nel triennio; anche Piaget e Vacheron Constantin si ingrandiscono. I Saloni di Ginevra e Basilea si sono chiusi positivamente. Cresce il Sud America, la Cina è sempre enorme anche se con segnali di rallentamento. Le cifre dell’export elvetico sono soddisfacenti, 8 17 L’export elvetico è buono e i grandi gruppi crescono ancora, vedi Piaget e Vacheron Constantin. Anche da noi le cose si stanno muovendo, e già si può parlare di un movimento tutto italiano con Locman e S.I.O. di Eterna (China Haidian Group) con il movimento automatico Spherodrive. Stanno arrivando anche marchi nati pochi anni fa, da Blacksand a Bremont ed è vivace anche “il val- signora, M.me Chai – vedova di Ernst Schnyder, è presidente di Ulysse Nardin di cui è CEO Patrik Hoffmann; questa attivissima manifattura ha realizzato in casa un meno quelle delle nostre importazioni anche se ai dati ufficiali andrebbero aggiunti quelli del “parallelo”, stimando anche il turismo internazionale che da noi acquista orologi. 4 INCONTRI D’AUTORE Anche il tempo si mette a correre di Tina Lube 12 SFIDE Viaggio nel blu profondo di Lorenzo Sutti 18 NOVITÀ Casse sottili, quadranti speciali e tanto colore di Heleny Ladikos 6 RIVOLUZIONI La nuova ora si è aggiornata di Tina Lube 14 SCIENZA Caccia all’ultimo nanosecondo di Lorenzo Sutti 19 DESIGN Nati per stupire di Michele Weiss 8 CRONOGRAFI Belli, fortissimi e sempre più unisex di Heleny Ladikos 15 MAESTRI D’ARTE Secoli di gloria di Michele Weiss 20 SOMMARIO In copertina, l’Opus 12 carica manuale di Emmanuel Bouchet per Harry Winston ha 12 lancette delle ore e 12 dei 5 minuti che ruotano su un solo asse dando origine a cambi di colore ogni 5 minuti 10 MARE E CIELO Per chi ama l’avventura di Lorenzo Sutti 16 TENDENZE Il nuovo feticcio? Un segnatempo di Heleny Ladikos 17 ALLEANZE Sculture di pregio di Lorenzo Sutti 20 MOSTRE Complicazioni d’altri tempi di Elena Sutti 21 INTERNET Cliente avvisato... di Tina Lube 22 PANORAMA UOMO Eleganza e distinzione 23 BASELWORLD 2012 Più grandi e più forti di Lorenzo Sutti 24 PANORAMA DONNA Orologi da amare 26 PANORAMA CRONO Sportivi? Molto di più... LA STAMPA DIRETTORE RESPONSABILE VICEDIRETTORI DIRETTORE GENERALE SUPPLEMENTO A CURA DI HA COLLABORATO EDITORE PRESIDENTE STAMPA CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL Mario Calabresi Massimo Gramellini Cesare Martinetti Luca Ubaldeschi Luigi Vanetti Mario Fortini Michele Weiss Editrice La Stampa S.p.A., Via Marenco 32, Torino John Elkann Editrice La Stampa S.p.A., Torino Publikompass 8 maggio 2012 4 INCONTRI D’AUTORE ANCHE IL TEMPO SI METTE A CORRERE L’ALLEANZA TRA LE MAISON OROLOGIERE E LE CASE AUTOMOBILISTICHE È UNA TENDENZA IN CRESCITA COSTANTE. IL MOTIVO? LA CAPACITÀ DI ISPIRAZIONE RECIPROCA S ono molte le aziende orologiere alleate alle automobili. Ne riproducono le linee, si ispirano a forme o materiali, riprendono decori o loghi su lunette, quadranti, fondelli. Forse mai come quest’anno di Morellato&Sector tre sfere o cronografi con movimenti al quarzo. Invece, il cronografo di Bulgari con movimento Octa GG, non è solo per i proprietari delle auto in questione, ma anche per chi può permettersi un modello d’alta orologeria e presenta ora saltante, minuti e data a retrograde; l’unico segno evidente che lo lega alla casa modenese è il marchio sul vetro del fondello, anche se non mancano altri dettagli. Breitling continua la collezione degli orologi per Bentley con il crono GMT dedicato alla Continental GTV8. Richard Mille collabora con Felipe Massa, ma il più recente tourbillon ideato da Giulio Papi, il modello RM 053, è ispi- Oris del team F1 Williams rato al cruscotto dell’Alfa Romeo MiTO di cui ripropone gli oblò: uno per ore e minuti, l’altro per lo scappamento a tourbillon. Gli orologi di Meccaniche Veloci nati nel 2006 in Italia, riprendono la sezione del pistone di un motore: da un po’ di tempo fanno parte di Cielo Venezia 1270 e, tra i modelli visti a Baselworld il quattro valvole 48 quattro tempi, con movimenti automatici ETA, indica sul qua- In prima fila Maserati che ha creato il brand “Maserati Time”, affidato a Morellato&Sector, da cui nascono orologi capaci di sedurre anche i più giovani senza costare un patrimonio di Tina Lube abbiamo visto in campo nomi così importanti. Su tutti svetta la Maserati che ha dato il proprio nome ai Maserati Time affidati al Gruppo Morellato&Sector, e contemporaneamente è entrata anche nell’alta orologeria con Bulgari. Non è la prima volta che la casa modenese si unisce ai segnatempo, lo ha già fatto con il Millenary di Audemars Piguet. I modelli oggi proposti con il marchio del Tridente si indirizzano a fasce di pubblico ben definite. Giovani e con portafogli limitati quelli Momo Design, marchio nato negli anni Settanta per mano dell’azienda italiana produttrice di volanti, dopo i primi segnatempo minimalisti prosegue la ricerca con il Pilot Pro al quarzo ispirato ai bolidi da corsa drante quattro fusi orari. Momo Design, nato dalle fortune dell’azienda italiana produttrice dei volanti che, negli anni Settanta, realizzò uno dei primi orologi minimalisti, continua nella ricerca dei materiali e con il Pilot Pro al quarzo si ispira alle auto da corsa. Blancpain ha rinnovato l’accordo per l’agonismo con Lamborghini e l’orologio di quest’anno è un EVO cronografo rattrappante in fibra di carbonio. Per il decimo anno Oris è insieme al team Williams in F1. TAG Heuer ha reso omaggio all’ottantenne Jack Heuer, suo presidente ad honorem, con il Carrera Calibre 17 da lui disegnato e firmato sul fondello; tra i Formula nuovi modelli sono in versione sia maschile sia femminile, quest’ultima ha come testimonial Ca- meron Diaz e continua la partnership del brand orologiero con la McLaren e i piloti Lewis Hamilton e James Button. Edox è cronometrista ufficiale dei campionati del mondo di rally FIA (WRC) l’ultimo cronografo sempre con pul- santi sovradimensionati atti alla guida ha un movimento Valjoux 7750. Alcuni piloti si sono improvvisati imprenditori d’orologeria come lo svedese Stephan Johansson. Infine, è recentissimo l’accordo tra il giovane brand ginevrino EJE (Erick J.Exertier) e Yvan Muller campione del mondo Touring Car Championship Eurosport confer mando la filosofia del brand: Watches in motion. Timex Intelligent Quartz. Blancpain TAG Carrera Momo Design Richard Mille Meccaniche Veloci Bulgari Maserati Smart inside and out. 6 RIVOLUZIONI LA NUOVA ORA SI È AGGIORNATA ORMAI LE VECCHIE E COMPLICATE INDICAZIONI TENDONO A CEDERE IL PASSO LASCIANDO IL QUADRANTE A INDICATORI PIÙ ATTUALI S di Tina Lube ul quadrante le indicazioni più complicate sembrano aver ceduto il posto a soluzioni più semplici e più consone alla vita moderna. Così, doppio fuso orario, ore del mondo, ma soprattutto il calendario annuale hanno defenestrato equazione del tempo e altre prodezze, che restano comunque una palestra difficile per i maestri orologiai nonché l’orgoglio della Marca che le propone. Nel 1996 Patek Philippe realizzò un calendario annuale che diede avvio a successivi modelli della Maison e anche altri Marchi scelsero questa complicazione. Meno complicato e costoso del calendario perpetuo l’annuale va regolato manualmente solo quando dal 28 o 29 febbraio si passa al primo di marzo, mentre nel perpetuo l’indicazione è automatica anche chi millesimi di secondo il primo del mese. Sopra agli indici in cifre romane o arabe le finestrelle sul quadrante mostrano gennaio a ore 1 e così via; il mese in corso ha un colore diverso dagli altri. Infine, per il secondo fuso la lan- hanno individuato una piattaforma “Intelligent Quartz” che racchiude motori indipendenti, sensori digitali e microprocessori atti a fornire nuove applicazioni con tre o sei lancette indipendenti. Tra le novità recenti, la Anche negli orologi al quarzo, con prezzi adeguati alle tasche dei più giovani, si parla di movimenti rivisti. Un esempio recente è l’“Intelligent Quartz” che racchiude motori indipendenti, sensori digitali e microprocessori In grande, Cartier Rotonde; a destra, dall’alto in basso, Patek Philippe Ref.5235 Regulateur; Timex Altimeter; Rolex Sky-Dweller nell’anno bisestile. Nello scorso novembre Patek Philippe lo ha applicato al suo primo Regolatore da polso, quest’anno vi si sono dedicati Cartier, Corum, Parmigiani e Rolex. Quest’ultimo nello SkyDweller ha fissato al centro del movimento un rotore planetario intorno al quale gira in un mese una ruota che, solidale con il datario, ha 4 dita, una per ogni mese di 30 giorni: al 30° il datario scatta di 2 giorni indicando in po- cetta centrale indica l’ora locale, mentre quella di casa (regolabile avanti o indietro) è un triangolo rosso sul cerchio 24h. Nel Rotonde de Cartier Calendario Annuale, giorno e mese sono indicati dal colore della finestrella, la data è invece nella finestrella a ore 12. Ma anche negli orologi al quarzo, con prezzi adeguati alle tasche dei giovani, si parla di movimenti intelligenti. Ad esempio, i tecnici tedeschi di Timex collezione Altimeter con sensore di altitudine, il cronografo Fly-back e il Perpetual Calendar. Sempre nei quarzo il Pro Trek PRX7000T di Casio, completamente analogico, indica con le lancette: direzione, altitudine, pressione atmosferica e temperatura; mentre il GW-A-1000 G-Shock è dotato di un interruttore elettronico a corona che, ruotato e premuto, seleziona diverse funzioni dai cinque motori. 8 CRONOGRAFI BELLI, FORTISSIMI E SEMPRE PIÙ UNISEX NELLE ULTIME FIERE DI SETTORE I CHRONO S’IMPONGONO COME OGGETTI DEL DESIDERIO NON PIÙ SOLTANTO DEL PUBBLICO MASCHILE MA ANCHE DI QUELLO FEMMINILE T di Heleny Ladikos In alto: Seiko Ananta e, a destra, Tonino Lamborghini Competition. Sotto, Patek Philippe ref.5204 e, a destra, Harry Winston Ocean Sport ra i modelli più amati dal pubblico sempre in pole position i cronografi che al Salone di Ginevra e a Baselworld sono stati numerosi in ogni fascia di prezzo, mentre nell’alta orologeria affascinano il tourbillon o il calendario perpetuo. Parlando di cronografi, Patek Philippe, dal 2005 a oggi, ha realizzato in house 8 movimenti, compreso il Ladies First appositamente ideato per orologi femminili; tra le novità 2012 ha presentato la Ref.5204, un cronografo rattrappante con calendario perpetuo, cassa in platino e fondo a vista o chiuso da un fondello nel metallo prezioso. Rispetto all’edizione passata presenta piccole ma sostanziali modifiche, compreso un brevetto perché le due lancette che si inseguono per i tempi brevi susseguenti, una volta fermate si sovrappongono perfettamente, cosa che non sempre accade nei rattrappanti. Un dettaglio, e forse nemmeno importante per i più, ma non per la precisione che da sempre distingue Patek Philippe. Quest’anno la Maison ginevrina si è dedicata anche ai calendari perpetui realizzandone una versione maschile con una cassa “a cuscino” e, in prima assoluta, una femminile con movi- TAG Heuer punta sul revival della collezione Carrera, ispirata alla mitica gara degli anni Sessanta. In titanio microbillé il Porsche Design P6530 automatico quelli meccanici. TAG Heuer ha puntato sul revival dei Carrera, mitica gara che negli anni ‘60 ha dato origine all’omonima collezione. Il Chronogra- ph Porsche Design P6530 automatico è in titanio microbillé. Un crono Locman al quarzo è dedicato all’isola di Montecristo. Sempre molto numerosi Molto sportivi i nuovi Diagono di Bulgari in acciaio e ceramica realizzati anche in versione bianca per signore. L’Ocean Chrono Sport ha la cassa in zalium mento automatico; unica concessione alla vanità i diamanti incastonati sulla lunetta. Molto sportivi i nuovi cronografi Diagono di Bulgari in acciaio e ceramica realizzati anche in una bianca versione femminile. Tra i cronografi di Harry Winston, l’Ocean Sport Chrono automatico con cassa in zalium resiste alla pressione che si sviluppa alla profondità di m.200. I cronografi Lamborghini sul quadrante recano lo storico marchio del toro; Tonino figlio di Ferruccio, è uno stilista che ha preferito occuparsi di design piuttosto che di auto sportive. In questi anni si è appassionato sempre più agli orologi (e non solo, visto la presentazione a Vinitaly 2012 di vini come il Sangue di Miura) anche tradizionali passando dai movimenti al quarzo a i cronografi giapponesi. Citizen li carica con la luce, Casio li propone come computer da polso mentre da Seiko, a fianco dei molti modelli sporti- vi, il nuovo Ananta esce dal coro dei movimenti al quarzo perché accoglie un movimento meccanico con ruota a colonne e carica automatica. E via via, l’offerta di cronografi con movimenti al quarzo e quindi con prezzi accessibili anche a un pubblico giovane, è presente ormai in tutti i brand. Sopra, da sinistra, cronografi Locman Montecristo, Porsche Design P6530, Bulgari Diagono Quello che per gli altri è impossibile per noi è realtà. L’OROLOGIO PERFETTO ESISTE. SISTEMA Mai più batterie grazie all’energia della luce. 5 volte più resistente del normale titanio 40% più leggero dell’acciaio Regolato dallo spazio. Preciso al milionesimo di secondo. IMPERMEABILE VETRO ZAFFIRO Perfetta impermeabilità fino a una profondità massima di 200 metri. Perfetta trasparenza, preziosità e inalterabilità nel tempo. AS4050-51E 558 Scopri l’intera collezione Eco-Drive Radiocontrollato a partire da 378 www.facebook.com/CitizenMania SEGUICI@CitizenOrologi www.citizen.it 10 MARE E CIELO PER CHI AMA L’AVVENTURA SEGNATEMPO ECCEZIONALI SONO NATI NEI SECOLI DOPO LEGGENDARIE IMPRESE COMPIUTE DA MARINAI E AVIATORI, INSTANCABILI VIAGGIATORI... S di Lorenzo Sutti e si sfoglia un dizionario si può leggere che “marineria” è un sostantivo legato a imprese militari sul mare, e all’origine di qualche orologio stanno proprio le Marine Militari così come il fascino degli aeroplani ha dato vita a intere famiglie di segnatempo. Le due Royal Oak, ammiraglie della flotta britannica, ricordavano la “quercia reale” che diede asilo nel XVII sec. a re Giacomo II e sembra che ciò spinse Audemars Piguet a chiamare Royal Oak l’automatico, oggi quarantenne, con la lunetta ottagonale a forma di oblò. Romain Jerome, che alcuni anni fa ebbe fortuna con un modello che incorporava l’acciaio impiegato per il Titanic, nel centenario del varo di questo sfortunato bastimento gli ha dedicato un cronogra- Anche agli albori, la cronometria era fondamentale per conoscere la posizione esatta delle navi, e solo pochi ottenevano dai re l’appellativo di “Orologiai della Marina” Sopra, Audemars Piguet Royal Oak del 40°; a destra dall’alto: Ulysse Nardin Marine Chronometer UN-118, Locman automatico Montecristo, Rado D-Star 200; sotto, IWC Chrono Top Gun Miramar fo nella cui cassa sono fusi storici metalli. Agli albori della cronometria questa era importantissima per controllare la posizione delle navi e i Re concedevano ai migliori artigiani l’appellativo di “orologiai della Marina”, uno degli esempi più famosi è quello di Abraham Louis Breguet che però lo ebbe a fatica: aveva contro Napoleone e il sospirato brevetto arrivò solo con re Luigi XVIII. Tra i marchi che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti per la loro precisione, Ulysse Nardin che nell’albo d’oro ne annovera a centinaia; a Baselworld il più recente Marine Chronometer ha il nuovo movimento automatico UN-118 ideato e realizzato in house con scappamento ad ancora in diamante e silicio. Pochi anni or sono, Locman ha avuto dalla Marina Militare italiana il permesso di mettere su alcuni quadranti la bandiera delle Repubbliche Marinare. Un modello si chiama Ammiraglio mentre un altro è stato dedicato a un eroe dei palombari, Teseo Tesei, mentre un automatico ricorda l’isola Montecristo. Cinquant’anni fa nascevano i Rado D-Star: oggi, nella versione 200 hanno movimenti automatici, sono sub a 20 bar e uniscono prestazioni attuali a un look tradizionale. Gli orologi cosiddetti dei piloti risalgono alla prima guerra mondiale. In Germania venivano indicati come “Beobachtungsuhren” – orologi da osservazione –: avevano (e hanno tuttora) quadrante nero e grandi indici bianchi, corone di notevoli dimensioni per essere regolabili con facilità e cinturini adatti alle tute di volo. Tra i più noti in Germania i Tutima destinati all’aviazione tedesca e in Svizzera la famiglia dei Flieger di IWC: anzi, la Casa di Schaffhausen ha voluto che il 2012 fosse dedicato proprio sugli orologi da pilota e in particolare ai MiramarTop Gun, che ricordano la celebre scuola di pilotaggio statunitense. La Breitling però in febbraio ha rivendicato la paternità dell’autorizzazione americana. In attesa di conoscere cosa ne pensino le autorità competenti, possiamo dire che tanto gli IWC quanto i Breitling sono ottimi orologi. 12 SFIDE LOCMAN ITALY VIAGGIO NEL BLU PROFONDO IL REGISTA DEL FILM “TITANIC” JAMES CAMERON È APPENA SCESO NELLA FOSSA DELLE MARIANNE. DIETRO L’IMPRESA C’È ANCHE ROLEX I di Lorenzo Sutti Qui sopra, un’immagine del Deep See speciale 1960 da cui si evince la grande bombatura del vetro del quadrante. In alto, due immagini del Deep Sea Challenger durante l’impresa oceanica, e al centro, l’orologio ufficiale dell’impresa, il Deep See Challenge l 26 marzo James Cameron, finanziato da National Geographic e Rolex, si è immerso nella Fossa delle Marianne. Tutti ne hanno parlato, difficile quindi non ripetersi. Difficile ma non impossibile, se si pensa alla vocazione Rolex (e del suo fondatore Hans Wilsdorf) nel ricercare l’impermeabilità della cassa Oyster: ostrica appunto indossata nel 1927 da Mercedes Gleitze durante l’attraversata a nuoto della Manica. Nel 1953 apparve il primo automatico Submariner sub a cento metri (oggi lo è a 300), limite che nel 1971 per il Sea Dweller, primo orologio al mondo con valvola per la fuoriuscita del gas elio, fu di m. 610 e di 1.220 nel 1980 con il Sea Dweller 4000. Nel 1960 sempre nella Fossa delle Marianne il Rolex Deep Sea Special, fissato all’esterno del batiscafo Trieste, con a bordo Jacques Picard e Don Walsh, aveva un diametro di 42,7 mm, spessore 36 mm e vetro plexiglass di 18 mm.; la profondità raggiunta fu di m.10.916, pari alla pressione di oltre una tonnellata per centimetro quadrato. Sono passati più di 60 anni e con Cameron c’era un altro Rolex il Deep Sea Challenge da polso, modello sperimentale testato a m.12.000 e che, fissato al braccio mobile del sommergibile, ha sopportato a m.10.898, una pressione di 13,6 tonnellate, da rilevare anche la durata dell’esperimento: circa 12 ore. I test erano stati eseguiti da Rolex in una camera iperbarica appositamente creata a una pressione di 1.500 bar, pari a quella che si incontra a m.15.000. Durante una visita agli stabilimenti Rolex a Ginevra invece abbiamo visto in funzione, nel 2010, la vasca iperbarica progettata con la Comex, Compagnie Maritime d’Expertise, per i test sui normali Deep Sea non a 390 bar (pari a oltre tre tonnellate di pressione) ma a 495. La cassa del Deep Sea Challenge, ø 51,4 mm e spessore di 28,5 mm, è in una superlega di acciaio inossidabile 904L. Sviluppato e brevettato da Rolex il RingLock System vede, all’interno della carrure, un anello in lega di acciaio inossidabile e azoto; il vetro zaffiro leggermente bombato ha uno spessore di 14,3 mm ed è realizzato in ossido di alluminio; il fondello avvitato, in titanio grado 5, ha uno spessore di 5,3 mm. Altri dettagli come corona Triplock, lunetta graduata girevole unidirezionale in Cerachrom, indici e lancette luminescenti Chromalight e movimento automatico Cal.3135 con spirale Parachrom, sono gli stessi impiegati negli attuali Deep Sea sub a m. 3900. MONTECRISTO PROFESSIONAL Movimento meccanico automatico S.I.O. (Scuola Italiana di Orologeria) o cronografo al quarzo. Titanio e acciaio. Ghiera unidirezionale. Vetro zaffiro. OROLOGI CHE NULLA TEMONO Per dovere di informazione ricordiamo che in questi anni anche altri orologi sono stati sottoposti a test per grandi profondità. La cassa che resiste alla pressione incontrata a m.100 è ormai comune. Anche marchi nati fashion stanno modificando i loro traguardi, come ad esempio Swarovski con l’Abyssal a m.200. La maggior parte dei modelli professionali è testata a m.300, che arrivano a 500 nel TAG Aquaracer e nell’Eberhard Sea-Scafodat, a 1000 per Hawk Pro di Girard-Perregaux, a 1200 per Omega Co-Axial Plo-Prof e infine a 6000 per Charmex CX Swiss Military. Tra le novità di quest’anno Oris, che già aveva presentato un Regulateur sub a m. 500, ha propo- sto il Tubbataha automatico in edizione limitata a 2000 pezzi per aiutare la conservazione della barriera corallina - e sempre a m. 500 garantisce l’Aquis Titan Chronograph automatico in titanio e tungsteno con valvola per l’elio; infine il Pelagos Tudor sub a m.500 ha un pratico e nuovo sistema di bracciale o cinturino. WWW.LOCMAN.IT L O C M A N S . P. A . - M A R I N A D I C A M P O - I S O L A D ’ E L B A 14 SCIENZA MAESTRI D’ARTE 15 SECOLI DI GLORIA VACHERON CONSTANTIN HA CREATO IL “CERCLE 250”, CLUB ESCLUSIVO PER IMPRESE CON PIÙ DI 250 ANNI DI VITA P di Michele Weiss CACCIA ALL’ULTIMO NANOSECONDO ORMAI I MOVIMENTI PIÙ SOFISTICATI SI SPINGONO FINO A SPACCARE IL MILLESIMO: STIAMO PER ARRIVARE ALLA PRECISIONE ESTREMA? C di Lorenzo Sutti osa si può dire di un tempo infinitamente piccolo, semplicemente una frazione di secondo? Decimo e centesimo anche sugli orologi da polso sono traguardi delle generazioni passate, ma andando avanti di questo passo forse il nanosecondo (cioè un miliardesimo di secondo) potrebbe es- Montblanc, con l’Istituto Minerva che le appartiene, ha sviluppato in un cronografo con due bilancieri, uno per il segnatempo con 18.000 A/h e uno per il cronografo con 360.000A/h; sul quadrante si legge il centesimo di secondo e dalla finestrella a ore 12 il millesimo a retrograde. er essere definita storica un’azienda deve essere ultracentenaria e non aver interrotto l’attività e gli scopi voluti dai fondatori. Ma per entrare in un club esclusivo come Les Henokiens gli anni di attività devono essere almeno duecento. Intitolato a Enoch, che secondo la Bibbia avrebbe oltrepassato i 365 anni, riunisce una quarantina di aziende francesi, olandesi, tedesche, e fra loro ben 11 sono quelle italiane – la più antica è la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta fondata nel 1526. Di questo club, a quanto ci risulta, non fanno parte né aziende elvetiche né imprese orologiere. In orologeria, però, a fianco di attività continuative ci sono anche esempi di marchi rinati dopo periodi più o meno lunghi di stasi: Blancpain per esempio oppure Jaquet Droz e ancora Urban Jurgensen; il recupero di nomi illustri è diventato abbastanza normale in questi ultimi anni, che vedono molti alla ricerca di una legittimazione ancestrale. Così, Vacheron Constantin che, fondata nel 1735, si sta baldanzosamente avviando verso quota 280 ha dato vita al Cercle 250 riservato a imprese nate più di 250 anni or sono e ne ha individuate circa 150 in settori legati all’arte della tavola, del vivere, del gusto e dei servizi, promuovendo un progetto annuale per premiare l’eccellenza dei Maestri d’Arte. Nel 2012 ne ha beneficiato la Fondazione Bodmer per il restauro di antichi manoscritti. Dal ricchissimo archivio di Vacheron Constantin sono stati ripresi recentemente anche modelli famosi nel passato, al SIHH 2012 per esempio ne abbiamo ammirati quattro in omaggio Vacheron Constantin Malte in platino, edizione del centenario della cassa tonneau alla prima cassa tonneau realizzata dalla Maison cento anni or sono. Ma dalla lunga storia aziendale emerge anche un fatto abbastanza singolare: in un mondo maschilista come quello dell’orologeria elvetica, la Vacheron Constantin ne- gli ultimi decenni dell’800 fu amministrata da due donne (Catherine Etiennette e Laure, suocera e nuora, entrambe vedove Vacheron), che riuscirono a guidarla entrambe brillantemente. Adirittura nel 1882 il Journal Suisse definì Madame Catherine Eteniette, quasi centenaria, “simbolo dell’orologeria ginevrina”. trate dieci richieste di brevetto) la domanda più ovvia e forse più ingenua è: ma a cosa serve questa corsa inarrestabile? Per un prototipo e serie limitatissime destinate ai collezionisti o per servirsene, come si fa nelle auto di F1, che poi trasmettono dati utili alla produzione L’ultimo concept watch di TAG Heuer, il MikroGirder è basato su sofisticatissime formule di fisica e nel suo caso è stata avviata la richiesta di ben dieci brevetti diversi In alto TAG Heuer trittico Mikrograph, Mikrotimer Flying 1000 e MikroGirder; a destra Montblanc Time Writer II e il suo movimento sere meno da fantascienza di quanto non si pensi. Nella produzione TAG Heuer abbiamo visto in questi anni il Mikrograph e, l’anno scorso, il Mikrotimer Flying 1000 che, con 3.600.000 A/h, è arrivato a mostrare il millesimo; quest’anno quella indicazione sul quadrante è stata resa più semplice da leggere con il Time Writer II di Montblanc. Un orologiaio indipendente Bartomeu Gomila ha ideato un progetto che A Baselword 2012 invece abbiamo visto un altro Concept Watch di TAG Heuer, il MikroGirder, ideato da un autentico personaggio, Guy Semon: ingegnere, pilota, imprenditore, docente universitario e V.P. Sciences & Engineering di TAG Heuer. Con lui siamo tornati ai tempi dell’università con formule di fisica e diagrammi del caso. Al termine della presentazione del nuovo Concept Watch (per cui sono state inol- delle normali automobili? Nel caso dell’orologeria forse c’è qualcosa di più, si potranno aggiornare test Ufficiali (come quel- li del COSC, l’Ente ufficiale svizzero del controllo della c ro n o m e t r i a ) che, sino a oggi, mancavano per la precisione della funzione cronografica; quando la cronografia è in funzione infatti la precisione del movimento ne viene influenzata. Cinque decimillesimi di secondo è la precisione alla quale si è arrivati con il MikroGirder, il cui sistema di regolazione a doppia frequenza con due catene indipendenti batte a A/h 7.200.000, visualizzando la frazione di secondo con la lancetta centrale che compie 20 giri in questo tempo piccolissimo. Il nuovo sistema, tra l’altro, ha eliminato la tradizionale spirale a favore di uno stimolatore associato a un oscillatore lineare. E XCLUS IVE S P ORT WATCHE S COLLECTION SERVIZIO CLIENTI MILANO - Via Gesù, 7 - 02 76002121 16 TENDENZE ALLEANZE IL NUOVO FETICCIO? UN SEGNATEMPO SCULTURE DI PREGIO UN OROLOGIO UNICO, NATO ATTORNO A UNA CANNA DI BAMBOO: COSÌ LO STILE ITALIANO INCONTRA LA PRECISIONE SVIZZERA IERI SOLO “GIOIELLO” MASCHILE, L’OROLOGIO STA DIVENTANDO STRUMENTO DI SEDUZIONE MONDIALE ANCHE PER LEI, SECONDO DANTE GROSSI DI CITIZEN L’ di Heleny Ladikos orologio ha vissuto a lungo come un oggetto maschile, «è sempre stato l’unico gioiello adatto all’uomo», dice Dante Grossi, responsabile Citizen non solo in Italia ma anche in altre nazioni europee. Però le cose cambiano, anche in Giappone, e da Citizen proprio per merito di Grossi. Infatti, a Baselworld sono stati presentati orologi femminili in una nuova collezione chiamata “L”, quasi una Marca nella Marca. Le signore hanno sempre privilegiato altre scelte prima dell’orologio. Per essere intriganti, eleganti e attive, lo sceglievano come gioiello o accessorio apprezzandone poco l’aspetto tecnico. Grossi sottolinea anche che l'ex sesso debole guarda all’orologio in maniera diversa dall’uomo: questi lo considera come il suo gioiello, il simbolo della sua personalità, per la donna invece è un Q accessorio di moda e la funzione di indicare il tempo non è la principale, anche se la donna in carriera imita le scelte maschili (dal tailleur di Armani che, sebbene severo, ha un pizzico di femminilità) con orologi di taglia grande. Così, visto che l’approccio al mercato per l’orologio da uomo è sempre più stretto e che l’orologio femminile era visto spesso come un regalo di Lorenzo Sutti A Baselworld è stata lanciata “L”, nuova collezione della marca giapponese che mira a conquistare le donne abbinando bellezza, sex appeal e tecnologia Eco-Drive Nova e una foto di Dante Grossi, responsabile Citizen Europa; in alto, Eco-Drive Luna che la gentil dama subiva accettando l’acquisto fatto dal suo cavaliere, Grossi ha convinto i giapponesi a creare una divisione femminile prendendo quanto di buono c’è nel DNA italiano, soprattutto creatività e sobrietà, per interessare l’universo femminile che può comprare per sé. Per decidere certi acquisti una signora, se non è una ricca ereditiera o una manager, deve riunire un consiglio di famiglia, ma una spesa da 150 a 500 Euro può considerarla un acquisto emozionale, magari solo per cambiare un segnatempo rega- lato anni addietro. «In questi anni abbiamo fatto salire la nostra marca - conclude Grossi -, oggi anche l’uomo arrivato porta volentieri un Citizen perché ne apprezza molti aspetti: le funzioni, la vestibilità, l’ora radiocontrollata. Abbiamo vinto il preconcetto che fosse un orologio modesto e quindi può anche sceglierlo come regalo. Il nome della collezione, disponibile da settembre, è una lettera in corsivo maiuscolo, elegante, sinuosa, un dettaglio forse, ma anche le piccole cose fanno la differenza. Gli Eco-Drive Luna e Nova, che catturano la luce per funzionare, hanno diamanti veri, un sistema meccanico basculante e una tecnologia nascosta. Le donne sono pratiche, vogliono che ciò che acquistano funzioni anche se non le interessa il come. La nostra tecnologia è quindi un servizio a fianco dell’apparenza bella, sexy, elegante». LA PIETRA FILOSOFALE Molti scienziati del passato hanno dedicato la loro vita a ricerche impossibili, produrre l’oro nei loro laboratori, trovare l’acqua miracolosa che allunghi la vita e altri sogni utopistici. In orologeria questa ricerca potrebbe essere quella della precisione con sistemi già adottati sui diversi movimenti o ipotizzati per un prossimo futuro. Fra questi ultimi può rientrare quanto annunciato a Baselworld 2012 da Bulova, azienda indipendente anche se fa parte del Gruppo Citizen, che ha individuato un sistema per misurare l’esattezza del proprio orologio anche senza ricorrere a un tecnico specializzato. Denominato EFAS (external fine adjustment system) e testato presso laboratori in Svizzera, garantisce una precisione del 99,9%. Sui quadrante dei Bulova Accutron Calibrator, che sono stati gli orologi cavia degli esperimenti e che dovrebbero essere disponibili in tre versioni fra qualche mese, un indicatore ad arco con segno più o 17 meno può essere regolato con una semplice chiave dall’esterno; ha tre tacche, ognuna corrisponde a + /- 5 secondi, e regolandolo si interviene sulla lunghezza utile della spirale. Presentando l’iniziativa alla stampa internazionale riunita a Baselworld, Dennis W.Perry, presidente di Bulova Corporation ha affermato che con questo progresso nella misurazione del tempo sono stati trasformati i confini dell’orologeria meccanica. E.S. Michele Sofisti, CEO Gucci Timepieces; in alto a destra, i Gucci Bamboo uando un italiano incontra all’estero un connazionale, spesso avverte una sensazione di simpatia per l’interlocutore e l’ho provato anche con il CEO di Gucci Timepieces. Di Michele Sofisti i collaboratori lodano le qualità umane tese a creare un gruppo all’interno dell’azienda, piuttosto che a farsi riverire per la posizione raggiunta. Non è persona nuova in orologeria. Vi è approdato nel 1995, quando, lasciata la Ferrari arrivò da Omega, ne rispolverò l’immagine, suggerì come testimonial i fratelli Schumacher e anche Cindy Crawford. Poi divenne presidente del marchio Swatch (mio padre lo intervistò per il Dossier Orologi del 2002 riguardo alle collezioni per le Olimpiadi della neve a Torino), ama lo sci e ricorda le stampelle, dovute a una brutta caduta, con le quali andò per la prima volta alla Fiera di Basilea, incontrandovi Jean-Claude Biver, mostro sacro delle lancette svizzere, che lo introdusse in questo mondo affascinante. Mentre dagli anni in Ferrari rammenta Gino Macaluso pilota di rally diventato poi VIP negli orologi (da Omega a Girard-Perregaux e JeanRichard del Gruppo Sowind). All’interno del Gruppo PPR oggi Sofisti è CEO anche di Sowind. È soddisfatto dei risultati raggiunti, ma si reputa solo uno “sfacciato fortunato”, che mette al centro l’importanza di creare un gruppo vincente. Al termine dell’incontro chiedendogli se intende stupire il mercato del Mondo Gucci con dei “fuorigiri”, ci ha mostrato in primis un modello sportivo di dimensioni più che generose e una delle novità 2012 ideata dal direttore creativo Frida Giannini, un orologio della linea Bamboo. Questa canna, lavorata a fuoco vivo per poterla piegare (basta un nulla perché si spezzi), cambia colore assumendo sfumature diverse e quindi uniche. È una lavorazione che si trova ancora oggi in Toscana e lo stand Gucci a Baselworld ha visto il pubblico assieparsi davanti a un maestro artigiano al lavoro sui bambù. Gli orologi Gucci sono lavorati in Svizzera e sulla genuinità del Made in Swiss Sofisti non demorde: 40 anni fa Gucci si accordò con Severin Wunderman per la produzione di orologi con il marchio italiano, e dopo 25 anni acquistò la Severin Mon- tres lasciata da Wunderman che aveva acquisito Corum. Per Michele Sofisti il Made in Swiss consente una produzione orologiera doc e anche di esportare l’immagine dell’artigianalità e della creatività italiana. Infine una sana politica di prezzi, senza inutili estremismi, permette all’azienda di investire sempre più sia in potenziale tecnico, che nelle risorse umane, entrambi necessari per imporsi in un mercato sempre più globale. SWISS WATCHES v COMPETITION Carbon Fiber 18 NOVITÀ DESIGN 19 NATI PER STUPIRE ALL’ULTIMO SALONE DEL MOBILE OLTRE TREMILA PROGETTI AL CONCORSO PER GLI OROLOGI DEL FUTURO S di Michele Weiss Da sinistra Baume&Mercier Linea, gemelli TFEst 1968, Dior Plume, Paul Picot Firshire Extra flat, Zannetti Orchestra (gemelli e orologio), Blacksand Koala. Sotto gli Hermes Marqueterie Paille e Bulova Ref.96A133 CASSE SOTTILI, QUADRANTI SPECIALI E TANTO COLORE L’IMPORTANTE È ELIMINARE SPESSORE, E QUANDO NON È PROPRIO POSSIBILE IRROMPONO I NUOVI MATERIALI, COME IL TITANIO E LA CERAMICA L di Heleny Ladikos o spessore dell’orologio elegante, meccanico o al quarzo, è sempe più sottile; quello degli sportivi cresce in relazione al diametro che spesso supera i 46 mm per avvicinarsi ai 50. Le casse dei cronografi in ogni fascia di prezzo sono pensate per polsi importanti, ma alla Baume&Mercier privilegia il bianco ma rigorosamente con fodera interna vivacissima. Il 2012 secondo il calendario cinese è l’anno del Dragone e molti Marchi hanno scelto questo soggetto per orologi dedicati a quell’ampio mercato, ma anche da scegliere come portafortuna. Sono esclusivi di orologi-nicchia per pochi e facoltosi acquirenti. Abbiamo visto movimenti automatici che non hanno il rotore visibile dal fondo ma lo hanno alloggiato sotto al quadrante per cui le decorazioni si muovono a ogni movimento del polso. Moltissimi anni fa li aveva proposti Sarcar, In onore della Cina, quest’anno il Dragone è un motivo che ricorre nei modelli di molti marchi. Fantasia al potere con intarsi e pietre preziose per orologi come tele pregiate dimensione si contrappone il materiale: c’è molto titanio non solo leggero, ma anche anallergico e si fa anche ricorso all’alluminio. Cresce l’impiego della ceramica hi-tech (nei Chromatic di Chanel assume i riflessi dell’ambiente circostante) che è presente in varie composizioni anche su lunette o bacciali. Vastissima la scelta dei colori, dal nero al flou, dal rame alla canna di fucile sino alle tinte estive; nei cinturini molti anche i quadranti speciali, soprattutto quelli negli squelette che assomigliano a pizzi delicati; nella produzione d’alto target spesso il quadrante non esiste, si limita a una fascia sulla quale sono posizionati gli indici, così da mostrare l’intricato movimento dei ruotismi. Da non dimenticare, nelle produzioni di vertice gli smalti così come gli intarsi in legno, madreperla o pietre preziose a formare dipinti poi, se ricordiamo bene è arrivato Tissot e adesso ci sono molte proposte, dalle piume di Dior alla preziosa pantera in diamanti di Cartier; men- tre quadranti di esclusivi Hermès imitano la trama delle cravatte con un’arte antica, quella della Marqueterie Paille: fili di paglia stesi dopo essere stati bagnati, riscaldati e dipinti. Romanticismo e natura imperano con fiori, farfalle, animali, Blacksand propone un delizioso koala, Piaget una collezione floreale. L’orafo romano Zannetti ha scelto un nome legato alla musica, come hanno fatto in passato Piaget, Corum e Raymond Weil: il suo Regent Orchestra, dipinto a mano, presenta un’ulteriore chicca, lo accompagnano i gemelli con l’identico decoro. Sempre in fatto di gemelli a Baselworld ne abbiamo visti da TF Est 1968 che riproducono addirittura lo scappamento a tourbillon. econdo le indagini di esperti la forma della cassa e la grafica del quadrante catturano subito l’interesse del grande pubblico. Naturalmente anche il prezzo ha la sua importanza, soprattutto adesso che gli acquisti sono sempre meno emozionali e sempre più aderenti al concetto molto seguito nei paesi anglosassoni che vuole un acquisto “worth while”, nel senso che vale ciò che offre. Per il pubblico maschile l’orologio è la proiezione della personalità, viene scelto il classico o il moderno, la tradizione e il futuro: si cercano forme e scelte stilistiche innovative arrivando a orologi che sono vere e proprie sculture. Pensiamo agli orologi di MB&F, opere d’arte moderna, alla semplicità delle linee di Ventura, al quadrante dell’Opus 12 di Harry Winston, dove i componenti dellla meccanica diventano essi stessi forme di design o alle proposte dei giovani. A Milano, ancora una volta capitale del design, durante il Salone del Mobile c’è stata la premiazione del concorso internazionale per un Breil del futuro in partnership con Designboom.com. Massiccia la partecipazione con oltre 3.000 disegni, tutti adatti a essere realizzati industrialmente. I tre progetti vincitori sono stati Endless dell’indonesiana Amelia Rachim, che ha studiato e lavora a Torino; The fabric watch dell’israeliana Inbal Aderka, che vive a New York; e Modena del giapponese Shinji Nukumi. Se l’estetica riveste dunque una grande importanza, non si deve però dimenticare la sostanza e qui ci riferiamo all’ampia scelta di materiali per le casse. Oggi si parla sempre più spesso di leghe o addirittura di fusion, anche se il loro impiego non è poi così recente. Dal titanio al carbonio sino all’alluminio e a tutte le leghe con nomi fantasiosi (zalium, zenithium o altro) sembra quasi che i metalli nobili stiano cedendo il passo, forse anche per il loro costo in continuo aumento. Importante però rendersi conto anche del tipo di lega impiegata; ad esempio, forse pochi sanno che esistono non meno di una trentina di tipi di titanio, così un grado 5 molto impiegato in orologeria, può essere più indicato di altri. P ROCCA Da sinistra Ventura Kappa w23 cronografo Easyscroll, Harry Winston Opus 12 e, sopra, due progetti premiati al concorso Breil, dall’alto, Endless di Amelia Rachim e il cronografo Modena di Shinji Nukumi 20 MOSTRE INTERNET COMPLICAZIONI D’ALTRI TEMPI CLIENTE AVVISATO... PER COMPRARE UN OROLOGIO STORICO IL WEB È UTILE MA ANCHE UN POSSIBILE VEICOLO DI TRUFFE. VEDIAMO QUALI CRESCE LA PASSIONE PER LE COLLEZIONI DEL PASSATO. MOLTI MARCHI ORGANIZZANO IMPORTANTI RASSEGNE DEDICATE AGLI ANTICHI SEGNATEMPO M di Elena Sutti olti marchi in questi anni hanno organizzato mostre delle loro collezioni storiche e i ladri ne hanno approfittato. Se i furti avvengono su commissione difficile ritrovare gli orologi, in caso contrario si possono poi vedere in qualche asta, soprattutto a Hong Kong o, com’è accaduto con il museo di GirardPerregaux, ritrovarli abbandonati in un sacco perché i malviventi erano braccati dalla polizia. In 40 anni del Royal Oak di Audemars Piguet a quella di Arts et Metiers, che Vacheron Constantin ha dedicato alle eccellenze e in particolare all’arte della lacca. Nella settimana del Salone del Mobile alcune esposizioni hanno abbinato opere di design a recenti collezioni di segnatempo, come quella di Pisa orologeria e Rolex con mobili di Gaetano Pesce o la M.A.D. (Mechanical Art Devices) di orologi e originali creazioni artisti- gennaio è stata presa di mira la mostra ginevrina dei Fifty Fathoms di Blancpain. Niente di anormale invece per altri appuntamenti, dalla mostra alla Triennale di Milano per i C hi ha vissuto negli anni ‘40 forse ricorda che sui muri delle case spiccavano frasi retoriche. Una, rivolta ad ataviche tendenze italiane, recitava “navigare necesse est”. Oggi si potrebbe adeguarla modificando il verbo navigare in comunicare o ancora meglio: comunicare con il mondo navigando nel web. Infine Officine Panerai ha donato al museo Galileo di Firenze un e s e m p l a re del suo Juppiterium, il planetario presentato due anni or sono a Stoccolma. Il museo fiorentino, totalmente rinnovato con interessanti presentazioni interattive degli strumenti per misurare il tempo e opere rinascimentali, vale davvero una visita (e non breve). Tra gli eventi più interessanti, tre mostre in varie località elvetiche: propongono gli orologi d’arte ideati dalla famiglia Jaquet-Droz, tra cui il celebre “Scrittore” Orologio dei pianeti di Lorenzo della Volpaia (ricostruito). A sinistra, pendolo lo Scrittore, automa di Jaquet-Droz. Qui sotto, il Museo Galileo che ospitata dal negozio GMT Great Masters of Time. Chi ama il mondo degli automi, antenati dei nostri robot, invece, fino a settembre potrà ammirare in Svizzera nel museo nazionale a Neuchâtel, nel MIH a La Chauxde-Fonds e nel delizioso Chateau des Monts a Le Locle tre rassegne che propongono, sotto aspetti diversi, le opere della famiglia Jaquet-Droz. Tra gli esemplari lo Scrittore, che è stato anche in Cina dove ha deliziato gli appassionati scrivendo il suo nome al comando di un maestro orologiaio che ne cura il delicato congegno: centinaia di ruote che si intersecano e fanno sì che il bambolotto muova la testa, prenda la penna e…scriva su un foglio. prima che GianRiccardo diventasse CEO di Rolex SA, erano A.D. e responsabile finanziario di Rolex Italia, oggi della filiale è CEO GianPaolo. Pietro e Anna Bolletta hanno preso le redini dell’azienda familiare Lorenz, lui è Direttore Generale e lei Direttore Marketing e Comunicazione. Anche Marco e Caterina Mantovani della Locman hanno compiti precisi: lui presidente e CEO, lei segue la comunicazione. Un esempio di più generazioni è quello del fratelli Mario e Roberto Boiocchi; Mario ha fondato il marchio Paul Picot, distribuito in Italia da Brm S.p.A., il fratello Roberto, che da sempre lo affianca Milano da Assorologi e dalla Convey di Torino per cercare di smascherare la contraffazione orologiera. Il mondo virtuale, che si estende ogni dove, è ricco di trabocchetti nei quali si può cadere ingenuamente. Sia chiaro, ognuno è libero di spendere i suoi soldi come vuole e se pensa di acquistare un orologio di Un’indagine durata alcuni mesi ha messo in evidenza come, partendo da alcune parole chiave contenute nei motori di ricerca, si corra il rischio d’incappare in link ingannevoli che celano realtà di pura contraffazione QUANDO LA COPPIA NON SCOPPIA Nelle aziende con tradizioni familiari c’è spesso una suddivisione di compiti. Salvo debite eccezioni, le donne si occupano di stile, comunicazione, promozione, lasciando a fratelli e mariti l’operatività strategica aziendale. A volte, a compiti diversi per i fratelli corrisponde un’identica qualifica, come per Frederik e Caroline Scheufele, entrambi Co-President di Chopard. Nel Gruppo Swatch CEO è Nick Hayek mentre presidente del consiglio di amministrazione la sorella Nayla. Marcello e Simone Binda sono CEO del Gruppo I.Binda con indirizzi divesificati. GianRiccardo e GianPaolo Marini, 21 ne è Amministratore Delegato, Enrico e Franco, figli di Mario, sono rispettivamente, Direttore Amministrativo e Direttore Marketing e Consigliere. Barbara Monti e Mario Peserico, dopo la scomparsa di Palmiro Monti, guidano Eberhard & Co: Barbara è CEO di Eberhard &Co e presidente di Eberhard Italia, Mario è direttore generale di Eberhard & Co. e A.D. di Eberhard Italia. Infine, in Svizzera Peter e Auretta Stas hanno fondato e guidano Frederique Constant, Oliver e Eva Ebstein hanno acquistato Chronoswiss assicurando di mantenere filosofia e stile della Marca. Nessuno nega che la rete sia ottima, ma, fra i molti aspetti ne vanno messi in risalto alcuni sulla passione per gli orologi e soprattutto per quelli del passato che possono nascondere delle insidie. Questo argomento ha dato vita a un incontro promosso in febbraio a grandi marchi pagandolo poche centinaia di euro è affar suo, a patto però che la scelta non sia viziata in principio da informazioni non veritiere. Da un’indagine accurata durata mesi, si è scoperto che cliccando in rete alcune parole apparentemente inoffensive, si entra in link ingannevoli di pura contraffazione. Oltre il 30% del web tradizionale impiega illegalmente brand di orologi per arrivare alla vendita di “falsi” e non si tratta solo di grandi marchi storici ma anche di orologi di fascia media o bassa che contano un pubblico ampio e affezionato; le parole più usate sono: replica, imitazione, clone e quelle che identificano il prodotto “identico” ma di prezzo inferiore. L’indagine ha inoltre messo in evidenza che almeno il quaranta % delle pagine esaminate su Facebook e Twitter riguarda prodotti contraffatti, che nelle prime cento pagine di un motore di ricerca dedicate a un certo brand un terzo è veicolo di contraffazione; tre pagine contraffattive su quattro appartengono a siti di e-commerce, una su sei a blog. Infine, il 40% di queste pagine “pericolose” dipende da server americani, ma altre presenze sono state individuate in Cina, Paesi Bassi, Malesia e Germania. E, a differenza della carta stampata dove editore e direttore responsabile sono facilmente individuabili per essere perseguiti legalmente, in rete tutto è evanescente e in Italia la situazione che vde bloccati centinaia di migliaia di processsi non favorisce legittime azioni di protesta. T.L. 22 PANORAMA UOMO BASELWORLD 2012 ELEGANZA E DISTINZIONE SEDUZIONE AL POTERE CON IL LOCMAN LATIN LOVER. DISCRETI CON IL DIOR CHIFFRE ROUGE, SPORTIVI CON IL J12 CHANEL 23 PIÙ GRANDI E PIÙ FORTI PUR CON CIFRE IMPORTANTI L’ULTIMA È STATA UN’EDIZIONE DI TRANSIZIONE: APPUNTAMENTO AL 2013 CON NUOVI PADIGLIONI INTERAMENTE RIFATTI B LOCMAN Il nuovo Latin Lover taglia maxi: mm 60x40, è un automatico (più contenuto l’analogo modello femminile al quarzo mm 50x32). In entrambi confortevole la cassa in titanio con le anse mobili HAMILTON Per i 120 anni della Marca americana il Khaki Navy Pioneer riprende lo stile del passato e si trasforma in un caratteristico orologio basculante da Marina alloggiato in una custodia in legno OFFFICINE PANERAI Si chiama Tuttonero il Luminor 1950 3 Days automatico con secondo fuso orario. La cassa, ø 44 mm, in ceramica nera opaca ha il tradizionale dispositivo a leva che protegge la corona DIOR Sobrio ed elegante l’automatico Chiffre Rouge C01 in acciaio con giorno, data a retrograde e indicazione della riserva di carica; il quadrante è opaline, il fondo a vista e il cinturino in alligatore PAUL PICOT La nuova collezione Street Style, molto moderna in acciaio, trattato PVD, acciaio-oro o PVD/oro, è distinta da un quadrifoglio sulla massa oscillante del movimento automatico e tra i giorni della data CUERVO Y SOBRINOS Nella collezione dedicata al 130° anniversario della Marca cubana un tradizionale orologio con cassa rotonda in oro e quadrante crema, il movimento meccanico è a carica manuale CHANEL Il J12 sempre più tecnico è adesso equipaggiato con un movimento automatico e indica il secondo fuso orario. Cassa e bracciale in ceramica hightech microbigliata in colore trendy, il nero mat VETTA Ideato per gli ottant’anni della Marca dal Gruppo I.Binda questo automatico con cassa in acciaio stile ‘60, si affianca al cronografo nella collezione dedicata all’Anniversario: 932 gli esemplari GAGÀ MILANO Con la cassa in titanio ø 48 mm questo automatico, subacqueo a m.300 con valvola per il gas elio, non rinuncia alla forma personale né all’altrettanto originale grafica del quadrante TUDOR Il Pelagos, per chi ama le immersioni, ha la cassa ø 42 mm in titanio satinato con la valvola per il gas elio. Nuovo il sistema, studiato in house, per l’autoregolazione a molla della fibbia SEIKO Nella collezione Sportura Ref.SKA511P2, Diver a 200 metri cassa in acciaio, è equipaggiato con il movimento Kinetic, che si carica come se fosse un automatico con il movimento del braccio MASERATI TIME Nella nuova linea prodotta da Morellato&Sector per il marchio del tridente orologi femminili e maschili, cronografi e solo tempo con linee sportive e movimenti al quarzo La Messe Platz di Baselworld aselworld 2012, che si è chiusa a metà marzo, pur con cifre di tutto rispetto (608 aziende orologiere, 619 di gioielli, 518 di prodotti affini, 3320 giornalisti accreditati, 41 nazioni presenti e 103.400 visitatori) è stata un’edizione di transizione. Sono in fase avanzata le modifiche dei padiglioni che saranno inaugurati il 25 aprile 2013, e già in marzo era pronta la struttura in acciaio che copre la piazza recuperando superfici espositive. Ma a parte ciò, l’appuntamento ha anche mostrato luci e ombre dovute alle diverse situazioni finanziarie dei mercati. Comunque, visto che le aziende orologiere non si limitano più a pochi sbocchi commerciali, quello che forse hanno perso da un lato lo hanno recuperato dall’altro (oltre alla Cina mercati di nazioni emergenti, ma anche nell’America del Sud che ha dato ottimi risultati) quindi la bilancia sembrerebbe in pari e, anche se non per tutti, le preoccupazioni del primo giorno che il manager dell’esposizione ha mes- so in risalto, dovrebbero essersi dissolte. Certamente il 2012 ha segnato un punto a favore della rapidità decisionale elvetica nell’adeguarsi a un mondo in continua evoluzione. Basilea è una città stretta tra Francia e Germania, e la Fiera ha sempre avuto fame di spazi. Così, un referendun ha dato parere favorevole per recuperarli nella Messe Platz destinata a essere coperta collegando due edifici fieristici, ma c’è di più, l’avancorpo alla Halle 1 sta per essere abbattutto e l’anno prossimo ci sarà una nuova fiera più grande e funzionale. Nessuna novità eclatante invece a Ginevra per gli spazi del Salone Internazionale dell’Alta Orologeria, che in gennaio accoglie 18 marchi della fascia più alta, salvo l’annuncio che Sowind, con Girard-Perregaux e JeanRichard, l’anno prossimo andrà a Basilea dove espongono gli altri marchi del Gruppo PPR. Invece i piccoli, artigiani, maestri orogologiai o miniaziende che si rivolgono a un pubblico di amatori e che hanno preso parte al secondo GTE (Geneva Time Exhibition), si sono poi regolarmente ritrovati a Basilea nella tensostruttura del Palace, dove sono stati esposti i prodotti cosiddetti di nicchia. L.S. 24 PANORAMA DONNA OROLOGI DA AMARE ALVIERO MARTINI 1 CLASSE Una collezione multicolore al quarzo dedicata a modelli femminili con cinturini personalizzati, estraibili, che si abbinano all’inserto centrale e al vetro in colorazioni trasparenti YONGER&BRESSON Nella collezione La Boissiere, così si chiama un castello nella Valle della Loira, modelli in acciaio con il nuovo movimento automatico realizzato in house da Ambre a Morteau PATEK PHILIPPE È una prima assoluta il Calendario Perpetuo in versione femminile. La Ref. 7140 con movimento automatico ha la cassa in oro rosa, ø mm 35,1 impreziosita da 68 diamanti QUEST’ANNO IL COLORE DEGLI INNAMORATI TORNA DI NUOVO PROTAGONISTA. CON ROSSO PASSIONE E CRISTALLI SCINTILLANTI PAUL PICOT Nella collezione Mediterranée il modello Love con movimento al quarzo e la cassa in acciaio, è disponibile con diamanti e rubini, e cinturino in caucciù in coordinato o a contrasto SWAROVSKI Nel colore dell’amore il Crystalline, con cassa rotonda in acciaio ø 40 mm, scintillante per gli 800 cristalli sui quali spicca il cigno. Movimento al quarzo, cinturino in tessuto RADO Nella collezione True Thinline il Jubilé con movimento al quarzo ETA ha gli indici in diamanti. Cassa e bracciale sono in ceramica bianca high-tech ipoallergenica, il fondello è in titanio VERSACE Si chiama Vanitas la nuova collezione femminile al quarzo svizzero con pietre multicolori (ma anche diamanti). La cassa in acciaio ø 35 mm è trattata IP oro rosa, ha cinturino o bracciale BULGARI Il cronografo Diagono in versione femminile affianca nella cassa ø 37 mm acciaio e ceramica high-tech bianca, non tralascia un tocco di vanità con il quadrante in madreperla e diamanti PRYNGEPS Allegro e ammiccante con la cassa a cuore disponibile in una decina di colori il Jamaica Time in plastica e movimento al quarzo invita ad andare in vacanza con lo slogan Love Therapy EBERHARD & CO. Gilda, l’elegante femminile con cassa ovale, qui con due soli indici in cifre romane e il cinturino nel colore caro agli innamorati. La cassa è in acciaio e il movimento al quarzo VICTORINOX La Victorinox Swiss Army si dedica anche ai polsi femminili con modelli eleganti e sportivi. Questo è il Dive Master 500 con ghiera girevole unidirezionale e cinturino in caucciù CHOPARD Versione Lady del cronografo-cronometro automatico dedicato alla Mille Miglia storica: cassa in acciaio, quadrante in madreperla e cinturino che ricorda il battistrada Dunlop 26 PANORAMA CRONO SPORTIVI? MOLTO DI PIÙ... CARATTERE FORTE, MOVIMENTI PERFETTI, STILE RETRO E RIVISITAZIONI D’AUTORE. PER GENTLEMEN DEL TERZO MILLENNIO PAUL PICOT Il Gentleman Sport Crono Light Gray automatico è disponibile anche con quadrante nero, bianco o argenté; la cassa in acciaio reca a ore 9 una placchetta con incisione a piacere ORIS L’Aquitan Chronograph automatico, calibro Valjoux 7750, ha cassa in titanio ø 46 mm con valvola per il gas elio, è sub a 50 atm. Corona a vite, indici e lancette Superluminova MONDAINE Novità 2012 il cronografo Evo con movimento Ronda cassa in acciaio levigato o satinato ø 40 mm. Tradizionale il quadrante, bianco o nero, del famoso orologio delle ferrovie elvetiche EMPORIO ARMANI Il cronografo al quarzo AR1465 in ceramica e titanio con bracciale analogo e quadrante su più livelli, opta per il colore canna di fucile molto di moda. La cassa levigata ha un ø di 43 mm TISSOT Nella collezione dedicata al Moto GPTM 2012, in edizione limitata, il crono T-Race Nicky Hayden con i colori del campione; cassa in acciaio, movimento al quarzo, cinturino in silicone BAUME&MERCIER Tra i nuovi Capeland cronografi con cinturino in pelle o con bracciale e con movimento automatico. Stile retro anche nelle tinte dei quadranti con scala tachimetrica telemetrica ZANNETTI Nella Magnificum Collection un regolatore, un riserva di carica e un cronografo con quadrante viola, blu, brown e un indice alle 12, ampia finestrella data, calibro automatico Valjoux 7753 AUDEMARS PIGUET Per i 40 anni del Royal Oak la Maison di Le Brassus ha realizzato un nuovo cronografo automatico, movimento Calibro 3120, cassa ø 41 mm e bracciale in acciaio o in oro rosa EBERHARD & CO. La collezione Champion, nata nei ’90, viene rivisitata. Notevoli i cronografi automatici Champion V e Champion V Gran Data in acciaio ø 42,80, con ampia scelta di lunette e quadranti PRYNGEPS Navy è un cronografo al quarzo sportivamente marinaro che sul quadrante ha le bandierine navali. La cassa è in acciaio, ø 40 mm, sub a m.100, la ghiera girevole unidirezionale FESTINA Sponsor del Giro d’Italia la marca propone la Collezione Giro 2012 sei crono al quarzo con bracciale in acciaio o colorato cinturino PU; cassa in acciaio inossidabile 316L MONTBLANC Il TimeWalker ChronoVoyager UTC automatico, quadrante grigio antracite con lancetta 24h per il secondo fuso e indicazione giorno/notte, è in acciaio e ha il vetro zaffiro anche sul fondello