Valutare
apprendimenti e
competenze
Nuovi percorsi, nuovi strumenti
Reggio E., 22 marzo 2010
Sandra Ronchi
La valutazione oggi: domande


Come cambia la valutazione secondo
la recente normativa?
E cambia la valutazione con la recente
normativa?
Sandra Ronchi
La valutazione oggi: domande
Cosa cambia l'introduzione del voto
nelle scuole del primo ciclo.
- Come coniugare la chiarezza e la
trasparenza che il voto dovrebbe
avere con i diversi fattori che
concorrono alla valutazione?
Sandra Ronchi
La valutazione oggi: domande
-
-
-
Come valutare le competenze che non
sono direttamente incasellabili?
Quale spazio dare ad esse nella
valutazione complessiva?
Il voto valorizza o mortifica la
collegialità della valutazione?
Sandra Ronchi
La valutazione oggi: domande
-
-
E' giusto parlare di obiettivi minimi?
C'è un minimo standard?
Quale rapporto con le prove Invalsi?
Addestramento o riflessione sul nostro
modo di insegnare?
Sandra Ronchi
Osservazioni
iniziali
Sandra Ronchi
Dati 1° quadrimestre
Il Miur punta l’indice sull’aumento dei 5 in
condotta: oltre 11.000 in più rispetto al
2009.
I più indisciplinati al sud, in terza media e al
primo superiore.
Al Ministro non dispiace: ci allontaniamo dal
6 politico.
Sandra Ronchi
Dati 1° quadrimestre
Poche sorprese sui corsi: il maggior numero
di insufficienze in condotta si registra negli
istituti professionali (22.052) e nei tecnici
(18.822).
Anche nelle superiori, le aree geografiche
con il maggior numero di insufficienze
sono concentrate nel Sud.
Sandra Ronchi
Dati 1° quadrimestre


"Non fa mai piacere – ha spiegato il ministro
Gelmini - quando ad un ragazzo viene
assegnata un'insufficienza. …
Ma una scuola che promuove tutti non è
una scuola che fa l'interesse dei ragazzi. La
nostra scuola è lontana da quella del 6
politico".
Sandra Ronchi
normativa
Sandra Ronchi
Dpr 122, 19 agosto 2009
Regolamento valutazione



questo regolamento è stato emanato in
applicazione al decreto-legge n. 137/08
convertito nella legge 169 del 30 ottobre
2009
uno dei passaggi più controversi non
compare più nel testo definitivo: il voto
numerico anche nella pratica didattica
quotidiana.
Resta il “voto” numerico anche per la
certificazione delle competenze.
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione
Scuola Primaria (scuola elementare)
Nella scuola primaria gli alunni saranno valutati
dall'insegnante unico di riferimento.
La valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del
rendimento scolastico complessivo degli alunni nelle
singole materie.
La valutazione nelle singole materie sarà espressa in
voti numerici.
Il voto in condotta nella scuola elementare sarà espresso
attraverso un giudizio del docente o dei docenti
contitolari.
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione
Scuola secondaria di I grado (scuola media)
Nella scuola secondaria di primo grado gli studenti saranno
valutati nelle singole materie con voti numerici.
Per essere ammessi all'anno successivo, comunque, sarà
necessario avere almeno 6 in ogni materia (Così per
l’ammissione)
Voto in condotta alle scuole medie
Il voto in condotta nella scuola secondaria di primo grado
sarà espresso con un voto numerico accompagnato da una
nota di illustrazione e riportato anche in lettere in pagella.
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione
Scuola secondaria di II grado (scuola
superiore)
valutazione intermedia e finale è effettuata dal consiglio di
classe.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospenderà il giudizio
degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una
o più materie, …., comunicando i risultati conseguiti nelle
altre materie.
A conclusione dei corsi di recupero per le carenze
dimostrate il consiglio di classe, …., formulerà il giudizio
finale e l'ammissione alla classe successiva
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione
Secondo quanto indicato dall'ordinanza ministeriale
n.40 dell'8 aprile 2009, per l'anno scolastico
2008/09, per l'ammissione all'esame di Stato
sarà necessaria la media del Il voto in condotta
concorrerà alla formazione della media del 6.
A partire dall'anno scolastico 2009/10 saranno
ammessi all'esame di Stato tutti gli studenti che
conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e
in condotta.
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione
Voto in condotta alle scuole secondarie
di primo e secondo grado
Il 5 in condotta sarà attribuito dal consiglio
di classe per gravi violazioni dei doveri degli
studenti definiti dallo Statuto delle
studentesse e degli studenti, …
L'insufficienza nel voto di condotta (voto
inferiore a 6) comporterà la non ammissione
all'anno successivo o agli esami di Stato.
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione
DPR 12, 22/6/09 in G.U. 19/8/09
Alcune osservazioni:
…
 2. La valutazione è espressione
dell'autonomia professionale propria
della funzione docente,
nella sua dimensione sia individuale che
collegiale, nonché dell'autonomia
didattica delle istituzioni scolastiche. …
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione DPR
12, 22/6/09 in G.U. 19/8/09
Art. 8.
Certificazione delle competenze
1. Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli
alunni sono descritte e certificate al termine della scuola
primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di
primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai
sensi dell'articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge.
2. Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione vengono
utilizzate come parametro di riferimento, ai fini del rilascio
della certificazione di cui all'articolo 4 del decreto del Ministro
della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, le
conoscenze, le abilità e le competenze di cui all'allegato del
medesimo decreto.
Sandra Ronchi
Regolamento valutazione DPR
12, 22/6/09 in G.U. 19/8/09
5. Le certificazioni delle competenze … sono
determinate anche sulla base delle indicazioni
espresse dall'Istituto nazionale per la valutazione
del sistema di istruzione (INVALSI) …
6. Con decreto del Ministro dell'istruzione, … ai sensi
… del decreto del Presidente della Repubblica 8
marzo 1999, n. 275, sono adottati i modelli per le
certificazioni relative alle competenze acquisite dagli
alunni dei diversi gradi e ordini dell'istruzione e …”
Ma non ci sono ancora!!!
Sandra Ronchi
Nota 8 giugno 2009


Oggetto: Valutazione finale degli alunni nella
scuola secondaria di I grado
….
L’articolo 3 del decreto legge 1.09.2008, n. 137,
convertito con modificazioni dalla legge
30.10.2008, n. 169, dispone che “Sono
ammessi alla classe successiva ovvero all’esame
di Stato conclusivo del ciclo, gli studenti che
hanno ottenuto, con decisione assunta a
maggioranza dal consiglio di classe, un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina
o gruppo di discipline”.
Sandra Ronchi
Nota 8 giugno 2009

La normativa in questione prevede, dunque,
che i voti relativi allo scrutinio finale per
l’ammissione alla classe successiva o
all’esame di Stato siano sempre deliberati
a maggioranza dal consiglio di classe, su
proposta, non vincolante, del docente della
singola disciplina. Ciò ovviamente anche nel
caso in cui il giudizio di sufficienza venga
formulato, con adeguata motivazione, in
presenza di carenze in una o più discipline.
Sandra Ronchi
Nota 8 giugno 2009
“In tale ultimo caso il consiglio di classe,
prima dell’approvazione dei voti,
procede ad una valutazione che tenga
conto, oltre che del livello di
preparazione raggiunto, anche del
percorso compiuto dall’alunno nel
corso dell’anno e della possibilità
dell'alunno stesso di raggiungere gli
obiettivi formativi e di contenuto propri
delle discipline interessate, nel corso
dell'anno scolastico successivo. “
Sandra Ronchi
Nota 8 giugno 2009
“ Naturalmente, ai fini dell’ammissione, tutti i
voti relativi agli apprendimenti devono avere
un valore non inferiore a sei decimi.
E’ da ricordare, inoltre, che l’articolo 4
(autonomia didattica) del Regolamento
dell’autonomia scolastica (DPR 275/1999)
prevede che le istituzioni scolastiche
“Individuano inoltre le modalità e i criteri di
valutazione degli alunni nel rispetto della
normativa nazionale…”.
Sandra Ronchi
Nota 8 giugno 2009
Sono, dunque, rimesse direttamente alle
scuole, nella loro autonoma e
responsabile determinazione, le
modalità e le forme per la
comunicazione alle famiglie e allo
studente relativa alla preparazione
raggiunta, inclusa la eventuale
situazione di carenze formative, e
all’ammissione o alla non ammissione
alla classe successiva o all’esame di
Stato.
Sandra Ronchi
Nota 8 giugno 2009
Pertanto nel caso in cui l’ammissione
alla classe successiva sia comunque
deliberata in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento, la scuola
può inserire una specifica nota al
riguardo nel documento individuale
di valutazione da trasmettere alla
famiglia dell’alunno.
Sandra Ronchi
Nota 8 giugno 2009
In questo contesto, è del tutto improprio il riferimento
al “sei rosso”, dicitura utilizzata solo in passato nella
scuola secondaria di secondo grado e collegata al
recupero del “debito scolastico”. Tale previsione non
corrisponde all’attuale quadro normativo. …


Ciò non esclude, ovviamente, che la scuola,
nell’ambito della propria autonomia didattica e
organizzativa, possa programmare, rispetto agli
alunni per i quali siano emerse carenze, tutti gli
interventi didattici e formativi opportuni per il
recupero di tali carenze, sin dalla fase di avvio del
successivo anno scolastico.
Il Direttore Generale
Sandra Ronchi
f.to Mario G. Dutto
Nota 8 giugno 2009
RIFLESSIONE: perché il problema è proprio
questo:
Prendersi la responsabilità dell’istruzione dei
nostri ragazzi…
Bocciati o no, il problema è : sanno o non
sanno? E se non sanno, è utile che
ripetano?
E se non sanno, cosa è possibile fare perché
imparino?
Sandra Ronchi
osservazioni
Si può discutere se le competenze si
debbano VALUTARE, CERTIFICARE,
oppure DESCRIVERE.
 Su un punto però tutti (o quasi) sono
d’accordo: che le competenze NON
SONO le conoscenze e quindi NON
possono essere valutate con lo stesso
metro.
Sandra Ronchi
osservazioni
Alla ricerca di un metro
Non si può metter eun
voto!!
 E’ come se si andasse dal
fruttivendolo e si
chiedessero 2 metri di
mele, 4 centimetri di
fragole e 3 litri di banane!
O dal panettiere a
comprare 4 litri di pane…
Sandra Ronchi
Cm 51, 20 maggio 2009
(esame scuola media)



L’Ammissione è a maggioranza
Voto non inferiore a sei decimi (art. 3 Legge
169/2008)
“L’art. 3 della legge 169/2008 ha innovato la
materia dela certificazione delle competenze,
prevedendo che sia accompagnata da un voto
espresso in decimi, sia al termine della scuola
primaria che della scuola secondaria di I grado: In
particolare l’esito dell’esame conclusivo del primo
ciclo è illustrato con una certificazione analitica dei
traguardi di competenza e del livello globale di
maturazione raggiunti dal’alunno.”
Sandra Ronchi
Cm 51, 20 maggio 2009

“In attesa della definizione, con
decreto ministeriale, del modello di
certificazione delle competenze di cui
all’articolo 10 del DPR 275/99, le
istituzioni scolastiche potranno
procedere alla sperimentazione di
propri modelli sulla base delle
esperienze condotte negli anni
precedenti.”
Sandra Ronchi
Voti
numerici
Sandra Ronchi
Voti numerici
I voti numerici sono la giusta valutazione?
Notarbartolo 2/11/09)
(D.
Diventa sempre più chiara l’esigenza di far
coesistere i tre momenti della valutazione: quella
interna, che valorizza il percorso come momento
della relazione educativa, quella esterna, che
favorisce la comparabilità fra istituti entro il
sistema, quella certificativa, che dà trasparenza al
percorso in termini di acquisizione di competenze
stabili nel tempo.
Sandra Ronchi
Voti numerici
Se il ripristino dei voti numerici … un
segnale per chiudere la stagione della
“valutazione fumosa”,
questo non significa affatto … che la
dichiarazione del voto garantisca da sola
una chiarezza in termini di competenze
acquisite.
Sandra Ronchi
Voti numerici
Forse non ci si rende conto che ci sono vincoli a non
finire: nel contesto attuale, mettere un certo voto
negativo comporta che l’alunno possa “rimediare”,
perché alla fine la media dei voti deve tornare, e se
un numero è stato scritto sul registro non può
essere cancellato. ..
Il vecchio registro registra le “prestazioni” come se si
trattasse di prove di ugual peso: un compitino, una
domanda dal posto, …, una domanda volante….
Sandra Ronchi
Voti numerici
Dietro uno sforzo di “trasparenza”
dell’insegnante che cercasse di dire pane al
pane (e dare un bel 4 quando ci vuole) si
nascondono rischi a non finire: i ricorsi al
TAR, il taglio delle classi, il precariato, le
pressioni dei dirigenti, che conducono in
fondo alla scelta semi-obbligata del quieto
vivere.
Sandra Ronchi
Voti numerici
Questi problemi non possono essere accollati al
professore singolo, e nemmeno al collegio
docenti ….
chiedono una corresponsabilità istituzionale.
… il rischio è che i professori siano costretti a
diventare ipocriti, o … forcaioli:
in entrambi i casi cresce il disagio in chi ha a che
fare… con problemi complessi che coinvolgono
l’autostima dei ragazzi, la percezione che essi
hanno di se stessi attraverso i voti, il delicato
rapporto fra successo e crescita, il bisogno di una
figura adulta di riferimento.
Sandra Ronchi
I voti numerici
Resta poi il problema del 6:
…
Continueremo a discutere
all’infinito di come si
debba definire la soglia di
sufficienza, se non
avremo chiarito prima
cosa si intende per
padronanza, …
In questo senso
l’esperienza dell’OCSE
PISA è assolutamente
preziosa…
Sandra Ronchi
I voti numerici
L’esperimento di una seconda correzione delle prove
scritte (italiano e matematica) dell’esame di maturità
… che l’INValSI ha avviato già dall’anno passato,
pare procedere in questa direzione.
Attraverso la ricorrezione di un campione significativo
di elaborati, si indaga l’abilità degli studenti,
…utilizzando 12 descrittori di 4 ambiti della
padronanza
Sandra Ronchi
Voti numerici
…è così possibile distinguere diversi gradi
di padronanza per uno stesso descrittore,
…
La scala ordinale presuppone … che ci
siano compiti più difficili di altri, e che uno
studente sia più abile se sa svolgere
compiti più difficili. Si tratta del resto del
medesimo presupposto delle prove OCSE
PISA.
Sandra Ronchi
Voti numerici
Per esempio (sulla prova scritta di italiano): saper fare una
subordinata relativa con verbo intransitivo
preposizionale dovrebbe essere più difficile che usare il
che polivalente per la relazione temporale;
articolare i concetti secondo una progressione tematica
coerente più difficile che elencare a catena elementi
uniformi, etc.
Sandra Ronchi
Voti numerici
Come si vede i diversi problemi a questo
punto si intrecciano: il ripensamento dei
curricoli in termini di competenze non è
affatto un esercizio di traduzione da una
lingua all’altra, ma la declinazione in termini
di realtà di quanto è insito nell’atto ad
esempio dello scrivere ( e quindi del parlare,
dell’ascoltare etc.).
Sandra Ronchi
Voti numerici
La certificazione di elementi descrivibili (raggiungibili
in modo anche parziale) deriva coerentemente da
un impianto analitico, mentre il momento sintetico
del passaggio da una classe all’altra resta la vera
responsabilità di ogni insegnante, che si fa garante
di un processo verso la padronanza, e non di un
atto formale soggetto a ricatti di varia natura
Sandra Ronchi
osservazioni


La questione dei voti espressi in forma
numerica di per sé non è decisiva per
una miglior qualità della scuola.
Può comunque rappresentare
un’occasione per riflettere come scuola
sul valore della valutazione nel rapporto
didattico-educativo con gli alunni.
Sandra Ronchi
osservazioni



Tenendo ben presente diversità tra
misurazione e valutazione
Questa rimane invariata
Ma, con il Regolamento sulla
valutazione, risulta sempre più
importante affiancare al voto, un
supporto che le singole scuole potranno
adottare, per esplicitare (es. giudizio o
cartelletta o….)
Sandra Ronchi
osservazioni
Chi ha sofferto di più nell’utilizzo del voto
numerico sono i docenti della scuola
primaria, seguiti da quelli della
secondaria di primo grado.
E’ indubbio che il giudizio risultava meno
rigido, più flessibile e di minor impatto
sui bambini/adolescenti, nella logica
della valutazione formativa.
Sandra Ronchi
osservazioni
Comunque rimane
sempre la possibilità di
di accompagnare
l’attestato con il voto
da un documento che
lo dettagli
Ma questa è proprio (in
fondo) la certificazione
delle competenze
Che coglie aspetti “altri’
dello studente
Sandra Ronchi
La
valutazione
Sandra Ronchi
Prime riflessioni


C’è ma non se ne parla
Oggetto ambiguo, in cui ci sentiamo
giudicati
Sandra Ronchi
Gli interrogativi dei docenti
Primo interrogativo: che cosa valutare?
 La persona intera,
 le sue capacità,
 o il suo impegno,
 il raggiungimento degli obiettivi
 o le sue prestazioni?
Sandra Ronchi
Gli interrogativi dei docenti




Quanto peso dare al contesto, alla storia personale?
Applicare criteri generali uguali per tutti o
personali?
Si può dare spazio a giudizi “affettivi”
bisogno di legittimazione
Sandra Ronchi
riflessioni


Cioè parto da ciò
che c’è non da ciò
CHE NON C’E’….
Questo
personalizzare
Sandra Ronchi
Valutare
competenze
Sandra Ronchi
La valutazione oggi: domande
-
-
Come valutare le competenze che
non sono direttamente
incasellabili?
Quale spazio dare ad esse nella
valutazione complessiva?
Sandra Ronchi
Chiosso e le competenze
Penso che questa parola
[competenze ] sia ormai
abusata. Preferisco partire dal
concetto del sapere.
La scuola ha come scopo di
fornire il sapere, che poi si
traduce in competenza nella
misura in cui è un sapere che
ciascuno personalizza.
Sandra Ronchi
Chiosso e le competenze
Non immagino un concetto di competenza
oggettivistico, con un’autorità che definisce le
competenze per tutti.
La competenza deve essere una conseguenza del
sapere, una rielaborazione e una traduzione
personale della capacità di apprendere. Inoltre è
una nozione che può presentare dei rischi.
E il primo di questi è senz’altro un eccesso di
proceduralismo: che facilita forse il lavoro degli
insegnanti, ma che rappresenta certamente
una delle tante forme dell’anticultura di oggi.
Sandra Ronchi
Domande: il cuore della
questione



Qual è il cuore della questione?
Non ridurre la competenza ad un
espediente formale
Ma utilizzarla per insegnare in modo
più significativo (per alunni e docenti)
Sandra Ronchi
Domande: il cuore della
questione

Conoscenza = competenza??
Sandra Ronchi
Competenza: 1^ definizione

“indicano la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale; le competenze sono
descritte in termini di responsabilità e
autonomia”
(Raccomandazioni del parlamento Europeo e del Consiglio del 7
settembre 2006 – Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli
per l’apprendimento permanente)
Sandra Ronchi
Cosa occorre perché ci sia
competenza


Il compito in situazione?
L’unità di apprendimento?
Situazioni, anche in classe, di reale
autonomia:
 …..
Sandra Ronchi
Possibile griglia
Partire dagli indicatori individuabili in
tutte le discipline…
•autonomia
•Responsabilità
•Personalizzazione
•Presenza di conoscenze e abilità
•Altro…
Sandra Ronchi
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PPT - Ufficio Scolastico di Reggio Emilia