IASF – Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica
INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica
Ma cosa si intende per Astrofisica?
L’Astrofisica è una parte di quella che una
volta si chiamava Ricerca Fondamentale.
La definizione “ricerca fondamentale” è il risultato
della distinzione tra ricerca pura (o appunto
fondamentale, o di base) e ricerca applicata. La prima
ha per unico obiettivo la conoscenza, la seconda è
orientata ad un obiettivo specifico, utilizzabile a fini
pratici (industria, medicina, servizi e tecnologie varie).
Da qualche tempo si preferisce usare un’altra definizione:
ricerca CURIOSITY DRIVEN (mossa dalla curiosità), che
invece sembra contenere un implicito giudizio sfavorevole
rispetto ad una supposta ricerca “utile” (“TARGET
DRIVEN” – motivata da un obiettivo).
Posizione dovuta a ignoranza di un fatto fondamentale:
quando si fa ricerca, spesso si scoprono risultati inattesi,
utilizzabili in campi assolutamente insospettati.
Ma che cos’è la moderna astronomia? Di cosa differisce
rispetto a quella dei nostri avi?
Innanzitutto sono cambiati gli strumenti : oggi sempre più
potenti e sofisticati (telescopi,radiotelescopi,satelliti
artificiali…).
Fermo restando l’obiettivo originario, cioè quello di
osservare cosa succede tra le stelle, oggi non vogliamo
studiare più solamente stelle e pianeti, ma anche
nebulose, galassie, nuclei galattici, e tutti gli oggetti
“strani” dell’universo, luminosi e oscuri.
Inoltre l’astronomia moderna non si limita ad osservare
il cielo, ma vuole anche capire “come funziona”
Si può a questo punto fare
un’ulteriore osservazione :
l’esplorazione spaziale è
fonte di ricchezza.
Nel senso che produce molto più
di quello che si investe.
Una conferma che lo “spazio paga” può essere
trovato nel rapporto Chapman Research 1989, che
esaminò solamente 259 applicazioni non spaziali di
NASA in un periodo di 8 anni dal 1976 al 1984 e
trovò che queste applicazioni portarono in aggiunta
a:
-$21.6 miliardi di vendita in merci;
-352,000 posti di lavoro creati o preservati
(principalmente qualificati);
-$355 miliardi di gettito fiscale federale aggiunto
Ma oltre che sul piano strettamente economico,
bisogna ricordare che le ricerche spaziali hanno
giovato all’intera società civile in modo rilevante e
decisivo. Basti pensare che molti degli strumenti che
oggi usiamo quotidianamente sono il risultato (più o
meno diretto) di questo tipo di ricerche.
Tecnologia per la TAC ; Risonanza magnetica ; Macchine per la
dialisi ; Tecnologia per la defibrillazione del cuore ; chirurgia
robotica a distanza; Tecnologia delle pompe di cuore artificiale,
macchine per terapia fisica;Tomografia ad emissione di
positroni; Ricevitori a microonde utilizzati in scansioni per il
carcinoma mammario; Angiografia cardiaca; Monitoraggio
dell'attività di neutroni nel cervello; Tecniche di pulizia di sale
operatorie degli ospedali; Cibi surgelati; Tecnologia a raggi X
portatile per paesi del terzo mondo; Filtri di depurazione delle
acque; …
Inoltre :
Tecnica di fabbricazione di scarpe per atleti; Barriere di isolamento per le
automobili; Software Image-processing per automobili crash-test; Test
olografico di antenne di comunicazione; ricevitori a basso rumore;
strumenti senza fili ; Ricognizione aerea della Terra e mappatura delle
risorse; Scanner bagagli all'aeroporto; Distinzione fra oggetti spaziali e
satelliti naturali / testate / missili per la difesa; Satellite per il
monitoraggio di detonazioni nucleari; Sensori per i gas pericolosi;
Navigazione di precisione; Sincronizzazione di orologi; Guida di missili
balistici; ecc , ecc…
Senza contare Internet, telefoni
cellulari, CD e fotocamere digitali…
Appurato quindi quali siano gli enormi vantaggi che si hanno
nel
questo
tipo di assolutamente
ricerche, è lecitoche
domandarsi
Mafinanziare
questo non
significa
in futurose ci
sia
la sarà
possibilità
di guadagno anche attraverso lo sfruttamento
non
possibile!
diretto delle risorse degli altri pianeti.
Allo stato attuale delle cose non è possibile (né
economicamente vantaggioso) pensare di poter sfruttare
gli altri pianeti per le loro risorse (minerarie, ad
esempio…). Mentre, come è stato già ampiamente
documentato, lo sviluppo di nuove tecnologie dirette a
questo obiettivo, e le enormi sfide da superare per
raggiungerlo, fanno sì che in questo settore vengano
sviluppate nuove tecnologie, le quali andranno poi ad
arricchire la vita civile della popolazione.
Ma ben prima che l’uomo si ponesse il problema
circa la possibilità di sfruttare le risorse
dell’Universo, un’altra domanda già lo premeva…
L’uomo infatti da sempre si è domandato se ci
siano altre forme di vita intelligente nel nostro
Universo…
Oggi si ricerca questa vita con progetti come il SETI, ma
finora non hanno dato risultati apprezzabili.
L’equazione di Drake
N è il numero di civiltà extraterrestri evolute presenti oggi nella
nostra Galassia.
R* è il tasso medio di formazione stellare nella Via Lattea.
fp è la frazione di stelle che possiedono pianeti.
ne è il numero di pianeti per sistema solare in condizione di
ospitare forme di vita.
fl è la frazione dei pianeti ne che ha effettivamente sviluppato la
vita.
fi è la frazione dei pianeti fl su cui si sono evoluti esseri
intelligenti.
fc è la frazione di civiltà extraterrestri in grado (e con la volontà)
di comunicare.
fm è la frazione di civiltà in grado di raggiungere e colonizzare
più
pianeti (non sempre considerata).
L è la stima della durata di queste civiltà evolute.
“I don't think the human race will survive the next
thousand years, unless we spread into space. There are
too many accidents that can befall life on a single
planet.“
“Non penso che il genere umano potrà sopravvivere
per i prossimi mille anni, a meno che non
colonizziamo lo spazio. Vi sono troppi incidenti che
possono accadere nella vita di un singolo pianeta”
Stephen Hawking (fisico, cosmologo)
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La definizione “ricerca fondamentale”