6. Propagazione del Calore • Abbiamo visto che il calore si trasmette sempre dal corpo più caldo al più freddo. Ma quali sono le modalità di propagazione? 3 Modalità di Propagazione del Calore • Conduzione • Convezione • Irraggiamento Prof Biasco 2006 Propagazione per Conduzione E’ la modalità principale di propagazione del calore nei corpi solidi. In una sbarretta metallica il calore si propaga dall’estremità riscaldata a tutto il corpo. Nella conduzione il calore si propaga senza che ci sia spostamento di materia. Prof Biasco 2006 Propagazione per Conduzione I corpi non trasmettono il calore tutti allo stesso modo, alcuni lo trasmettono facilmente e sono i Conduttori tutti i corpi metallici: rame, ferro, alluminio, tutti i metalli; altri si oppongono alla propagazione del calore e sono detti Isolanti legno, plastica, vetro, ceramica, eccetera. Prof Biasco 2006 Propagazione per Conduzione A livello microscopico le molecole del corpo vicine alla sorgente di calore ricevono energia termica che determina un aumento della loro energia cinetica. Aumenta l’agitazione termica delle molecole vicine all’estremo riscaldato. Le forze elastiche che legano le molecole trasmettono l’agitazione termica alle molecole adiacenti e così fino all’estremo opposto della sbarretta. Prof Biasco 2006 Propagazione per Conduzione Quanto calore viene trasmesso per conduzione? Q T1 T2 A L Sperimentalmente si osserva che il calore trasmesso e direttamente proporzionale a: • Area della sezione A • Differenza di temperatura tra gli estremi T= T1 - T2 (T1 > T2) • All’intervallo di tempo che viene considerato t • Inversamente proporzionale alla lunghezza della sbarretta L • dipende dalle caratteristiche del materiale k conducibilità (o conduttività ) termica k coefficiente di Prof Biasco 2006 Coefficienti di Conducibilità Termica Prof Biasco 2006 Propagazione per Conduzione Allora la quantità di calore trasmesso è: Q T1 T2 A L T Q k A t L Prof Biasco 2006 Sbarre in parallelo - Conduzione Esercizio 1 Due sbarre di materiali diversi, sono collegate a due piatti metallici mantenuti a T1 °C e T2 °C. Le sbarre hanno la stessa sezione. Calcolare il calore che passa attraverso le sbarre in 1,0 s supponendo che lo scambio di calore avvenga solo attraverso gli estremi. Q1 T1 Q2 T2 Il calore totale Q che passa da T1 a T2 è la somma dei calori Q1 attraverso la sbarra 1 e Q2 attraverso la sbarra 2. L T T T Q Q1 Q2 k1 A t k 2 A t A t k1 k 2 L L L Prof Biasco 2006 Sbarre in serie - Conduzione Esercizio 2 Le due sbarre dell’esercizio 12 vengono collegate in serie. a) calcolare la temperatura nel punto di giunzione dei due metalli b) La quantità di calore che attraversa le sbarre in 1 s.. Q T1=106 °c Q T2= 2 °C T L L Il calore Q che attraversa il 1° metallo è uguale a quello che attraverso il secondo. k P T1 k RT2 T La temperatura nel punto di giunzione è: k kR Il calore Q che attraversa le sbarrette è: kPkR At T1 T2 Q L kP kR Prof Biasco 2006 Propagazione per Convezione E’ la modalità principale di propagazione del calore nei fluidi in quanto le molecole dei fluidi si muovono liberamente. Si verifica quando un liquido viene riscaldato in modo non uniforme. Differenti temperature all’interno del fluido producono un movimento di materia che trasporta calore. Per esempio il fenomeno si verifica riscaldando una stanza mediante una stufa. L’aria più calda, avendo densità minore, tende a salire e viene sostituita dall’aria più fredda che scende lateralmente. In questo modo si creano dei moti circolari di aria: moti convettivi. Prof Biasco 2006 Propagazione per Convezione Le Brezze Un esempio interessante di convezione è rappresentato dalle brezze Brezza di mare che si verifica di giorno, aria fresca spira dal mare verso la terra. Brezza di terra che si verifica di notte, aria fresca spira dalla terra verso il mare. Prof Biasco 2006 Propagazione per Irraggiamento Tutti i corpi emettono energia sotto forma di onde elettromagnetiche: luce visibile (che ci permette di vederli), onde ultraviolette, onde infrarosse (che trasmettono energia termica). •Il calore viene trasmesso mediante la radiazione infrarossa che ha una lunghezza d’onda compresa tra 1 m e 100 m. Prof Biasco 2006 Propagazione per Irraggiamento Tutti i corpi emettono energia sotto forma di onde elettromagnetiche: 8·1014 Hz 4·1014 Hz Prof Biasco 2006 Propagazione per Irraggiamento A differenza della conduzione e convezione l’irraggiamento avviene anche nel vuoto. La luce e il calore del sole ci raggiungono attraverso 150 milioni di km di vuoto Siccome l’irraggiamento comprende luce visibile è possibile determinare la temperatura di un corpo in base al suo colore (pirometro ottico). - Rosso acceso ----> 800 °C resistenza stufa o forno elettrico - Bianco incandescente ----> 3000 °C filamento lampadina - Blu incandescente ----> 20.000 – 30.000 °C stelle molto calde la superficie del sole ha la temperatura di circa 6000 °C. Prof Biasco 2006 Propagazione per Irraggiamento La potenza P irradiata da un corpo, cioè l’energia irradiata al secondo, è direttamente proporzionale alla superficie A raggiante e alla quarta potenza della temperatura T del corpo. Legge di Stefan-Boltzmann P e A T 4 Costante di Stefan-Boltzmann = 5,67 108 W/(m2 K4) Coeff di emissione o emissività 0 e 1 Area della superficie raggiante A Temperatura assoluta del corpo raggiante T Prof Biasco 2006 Propagazione per Irraggiamento I corpi assorbono radiazione dai corpi circostanti con la stessa legge con cui la emettono. Se un corpo è alla temperatura T e gli oggetti circostanti a temperatura Ts allora la potenza emessa dal corpo sarà: Ptot Pemessa Passorbita e A T T 4 4 s Se la temperatura del corpo è maggiore di quella degli oggetti circostanti allora la potenza emessa è maggiore di quella assorbita Ptot > 0. Ea Ee Se la temperatura del corpo è minore di quella degli altri oggetti allora la potenza emessa è minore di quella assorbita Ptot < 0. Prof Biasco 2006 Radiazione di Corpo Nero L’energia termica che investe un corpo (o le onde elettromagnetiche in generale) viene in parte riflessa, in parte assorbita, in parte trasmessa. In generale un corpo ha la stessa capacità di emettere ed assorbire energia: il suo potere assorbente a è uguale al coefficiente di emissione e. Corpo Nero Un sistema in grado di assorbire tutte le radiazioni che lo colpiscono, qualunque sia la loro frequenza, si definisce corpo nero. Prof Biasco 2006 Radiazione di Corpo Nero Un corpo nero è un “assorbitore” perfetto, ma riscaldato diviene anche un emettitore perfetto. La distribuzione dell’energia emessa dipende solo dalla temperatura T. Più caldo è il corpo più energia emette, il massimo delle frequenza emessa aumenta all’aumentare della temperatura: f picco 5,88 1010 T 5,88 10 10 1 s K 1 Prof Biasco 2006 Radiazione di Corpo Nero Luce visibile ha una frequenza compresa tra 4,29 1014 Hz rosso 7,50 1014 HZ violetto Radiazione di corpo nero in funzione della frequenza a varie temperature. Al crescere della temperatura il picco della radiazione si sposta verso le alte frequenze. f picco 5,88 1010 T Prof Biasco 2006