Libertà e diritti umani
Cosa vuol dire secondo voi libertà?
Inizialmente secondo noi essere liberi voleva dire
fare quello che ci pare e piace.
Dopo aver visto la raccolta di filmati “All the
invisible children”ci siamo resi conto che se non
vengono rispettati i nostri diritti non possiamo
essere liberi.
I diritti umani e le nostre domande
1) Nel 1948, alla fine della seconda guerra mondiale,
le Nazioni Unite hanno adottato una dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo. Pensa che oggi, dopo
62 anni, i diritti dell'uomo, come ad esempio quello
alla vita, alla sicurezza, all'uguaglianza siano rispettati?
Le risposte di chi abbiamo
intervistato
“Non penso che tutti i diritti siano
rispettati...l'unica cosa che garantisce la
nostra uguaglianza è la legge.”
“Sì! Però non sempre le persone sono educate
a questi valori perché oggi si sentono anche al
telegiornale tante brutte notizie: persone che
muoiono mentre lavorano, crollo di case e
distruzione di edifici non ben costruiti a causa
di terremoti e di piogge eccessive,
discriminazioni che a volte portano alla
violenza, ad aggressioni e ingiustizie.”
I diritti umani e le nostre domande
2) Nella dichiarazione dei diritti dell'uomo si afferma
che ogni individuo ha il diritto di essere difeso. Lei è
d'accordo?
Le risposte di chi abbiamo
intervistato
“Certo! Ma più che di individuo mi piacerebbe
parlare di persona. Ogni persona deve essere
difesa, però bisogna essere prudenti nel
giudicare gli altri, perché un domani potremmo
essere giudicati anche noi.”
“Sì! Ognuno ha il diritto di essere difeso, ma si
dovrebbe fare attenzione agli altri, comportarsi
in modo rispettoso, e pensare prima di arrivare
ad infrangere la legge. In questo ultimo caso si
ha diritto alla difesa ma non si è facilmente
giustificabili.”
I diritti umani e le nostre domande
3) Cosa ne pensa della libertà di spostarsi da un paese
ad un altro per vivere e lavorare?
Le risposte di chi abbiamo
intervistato
“Penso che sia una cosa giusta viaggiare e
spostarsi da un paese ad un altro per conoscere
l'universo che ci circonda e soprattutto le
persone.”
“Penso che sia giusto spostarsi da un paese
ad un altro, cercando di essere educati e
rispettosi.”
I diritti umani e le nostre domande
4) Pensa che sia giusto scegliere liberamente chi e
come sposarsi?
Le risposte di chi abbiamo
intervistato
“Nello stato italiano un uomo e una donna sono liberi di
scegliere liberamente chi e come sposarsi, sarebbe
ingiusto sposarsi contro il proprio volere.”
“Sicuramente ciò sembra abbastanza scontato e per
me è difficile pensare che una persona non possa
scegliersi la propria/ il proprio compagna/o. Vivere
accanto ad uno sconosciuto sarebbe una tragedia!
Come si potrebbe andare d’accordo e costruire una
famiglia senza essere innamorati? Ci si può
innamorare di qualcuno scelto da un altro/a? Forse
sì, ma per me è difficile capirlo.”
I diritti umani e le nostre domande
5) Nei paesi cominciano a vivere insieme persone di
diversa religione e diverse provenienze. Vede questa
situazione come occasione di crescita per tutti o come
un problema?
Le risposte di chi abbiamo
intervistato
“Per me la diversità non è un problema ma
un'occasione di crescita. Anche la libertà di
professare la propria religione è importante e
altrettanto importante è conoscere e rispettare le
altre.”
“È una occasione di crescita a patto che ci si
comporti in modo educato.”
Analizzando la dichiarazione dei diritti
umani, abbiamo riscontrato che è
necessario difendere la libertà....
di movimento e di residenza
di spostarsi e fondare una famiglia senza alcuna limitazione di razza,
cittadinanza, o religione
di pensiero, coscienza, religione
di opinione e di espressione
di scegliere il proprio lavoro
di riunione e di associazione
di prendere parte alla vita culturale della comunità,di godere delle arti e
partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici
La libertà ha un limite?
La libertà degli altri
È importante trovare la
giusta distanza,
usare la testa,
trovare un accordo,
non perdere
la speranza!
Dei porcospini, in una fredda giornata
d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi,
col calore, dal rimanere assiderati. Ben
presto, però, sentirono le spine reciproche; il
dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo
l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di
scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si
ripeté quell'altro malanno; di modo che
venivano sballottati avanti e indietro tra due
mali, finché non ebbero trovato una moderata
distanza reciproca, che rappresentava per
loro la migliore posizione.
(A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena,
II, 2, cap. 30, 396,”Gli uomini come
porcospini”)
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