ADORAZIONE DEI PASTORI di F. BENCOVICH Pala d’altare con l’adorazione dei pastori. E’ un dipinto eseguito su una tavola di legno rettangolare che veniva posta verticalmente sull’altare, dietro al tabernacolo. AUTORE L’autore è Federico Bencovich, detto anche Fedrighetto, pittore italiano nato in Dalmazia nel 1677 e morto a Gorizia nel 1753. Sarebbe giunto giovanissimo a Venezia a studiare pittura presso la bottega di Carlo Cignani a Bologna e di Giuseppe Maria Crespi. E’ stata per lui importante la conoscenza delle opere di Giovanni Battista Piazzetta che influenzò la sua pittura. Nella sua vita di artista Fedrighetto ha dipinto in modi diversi: a volte con tonalità scure e tristi, a volte usando tonalità di colore morbide e figure dalle espressioni dolci e luminose. Creatore di uno stile drammatico, tormentato e a volte bizzarro, resta tra i maggiori esponenti della pittura settecentesca del nord Italia e dell’Europa centrale. BREVE ANALISI ICONOGRAFICA E’ un notturno settecentesco di profondo raccoglimento che racconta l’adorazione dei Pastori nel Vangelo di Luca. In primo piano vediamo Gesù, Maria e i due pastori adoranti; nello sfondo, dietro, si intravedono pastorelli col flautista; a destra di Maria un uomo adorante che sembra la figura di Giuseppe. Ai piedi della mangiatoia si vedono le fasce che avvolgevano Gesù, un cesto e l’agnello, dono dei pastori. Gesù e Maria sono le due figure più luminose della scena; madre e figlio sembrano illuminate dalla stessa luce incandescente. I pastori, invece, sembrano ricevere la luce dall’alto che contrasta l’oscurità del dipinto. SIGNIFICATO (ICONOLOGIA) Il volto di Maria esprime dolcezza e insieme severità perché sembra intuire il Mistero. Altri elementi che rimandano al Mistero Pasquale sono: i lembi della tunica e la fascia sul capo di Maria di colore rosso; l’agnello simbolo di Cristo; le fasce lasciate cadere a terra che richiamano quelle ritrovate nel sepolcro di Cristo Risorto; il gesto delicato di Maria che scopre il bambino quasi come dono totale d’amore all’umanità, rappresentata dai pastorelli che tengono le mani incrociate sul petto in atto di devozione. Il mantello azzurro che ricopre Maria è simbolo della contemplazione; le mani giunte di Giuseppe che si intravedono dietro Maria sono in atteggiamento di preghiera e adorazione. CURIOSITA’ La rappresentazione dei pastorelli che suonano i flauti nasce dalle tradizioni pastorali e dalla consuetudine in alcune zone di suonare questi strumenti a Natale davanti alle immagini della Natività. PROPOSTA DI UN LABORATORIO CREATIVO DI GRUPPO PER I BAMBINI DI 5 ANNI In una eventuale visita con i bambini/e di 5 anni al museo di Castelvecchio, dopo la presentazione dell’opera di Bencovich, l’insegnante propone un laboratorio creativo/espressivo. I bambini realizzano una riproduzione del dipinto con tecniche diversificate (disegno, collage, tempera…), esprimendo poi verbalmente le emozioni e sensazioni che l’opera d’arte ha suscitato in loro. Insegnanti di Religione Scuola dell’Infanzia Laboratorio zonale di Verona Centro BIBLIOGRAFIADa Wikipedia, l’enciclopedia libera “Federico Bencovich”