IL MOVIMENTO
L’attuazione di un atto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice,
tanto da poterlo compiere senza pensarci.
Se rifletti, ti rendi conto che, per eseguire tale movimento semplice, sono invece
necessari l’interazione di numerose azioni coordinate e l’intervento di meccanismi
complessi.
CONTENUTI
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
I movimenti volontari, involontari, automatici, riflessi
Le capacità senso percettive
Gli schemi motori
I movimenti volontari, automatici, riflessi, involontari
Una persona non è capace di un unico tipo di movimento; il
nostro corpo, infatti, è in grado di compiere movimenti:
Riflessi
Automatici
Volontari
Involontari
premi
premi
premi
premi
Il movimento involontario
I muscoli non sono solo quelli che ti permettono di camminare, correre,
saltare. Vi sono anche dei muscoli che permettono allo stomaco di contrarsi
per digerire il cibo, o al cuore di pompare il sangue attraverso il corpo, la loro
azione non dipende dalla nostra volontà. A questo gruppo appartengono i
muscoli che formano le pareti delle vene, delle arterie e del tubo digerente. I
muscoli lisci, sono formati da cellule affusolate, lunghe e sottili, che
permettono movimenti lenti e costanti.
Cuore
Polmoni
Il movimento riflesso
è l’immediata risposta muscolare stereotipata (cioè prevedibile, sempre uguale) a uno
stimolo attraverso i nervi spinali. Il movimento, in questo caso, tipico dei primi anni di
vita, è di tipo involontario e non interessa direttamente la corteccia cerebrale, ma si
ferma a livello del midollo spinale e dipende sempre da stimoli esterni
Per fare un ‘esempio, si pensi agli occhi che chiudono le palpebre quando vengono
colpiti da un stimolo fastidioso, come il flash di una macchina fotografica.
Un altro esempio l’abbiamo nel riflesso rotuleo quando il medico batte con il
martelletto il ginocchio del paziente
Il movimento automatico
è un movimento eseguito senza una scelta precisa tra le possibili varietà di movimenti e non
avviene in modo necessariamente cosciente.
Infatti tali movimenti sono frutto di una serie di ripetizioni del gesto. Le continue ripetizioni
permettono di richiamare automaticamente risposte motorie (movimenti) già attivate altre
volte senza l’intervento della corteccia cerebrale
Per esempio palleggiare per un giocatore di basket, lanciare e prendere oggetti per un
giocoliere, guidare un automobile per un autista, pedalare
La volontà per questi movimenti interviene solo per iniziare l’azione, per modificarla o per
interromperla
Il movimento volontario
È eseguito in modo cosciente per ottenere un fine
preciso. È legato a situazioni percettive , al variare
degli stimoli visivi, tattici, uditivi e cinestetici
L’APPRENDIMENTO MOTORIO
I FATTORI DELLA MOTRICITÀ
SISTEMA SENSO MOTORIO
SCHEMI MOTORI E POSTURALI
Capacità
condizionali
Capacità
coordinative
ABILITÀ MOTORIE
PRESTAZIONE MOTORIA
LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE
LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE
LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE
A volte accade che la prestazione di un atleta non arrivi ai valori che le sue
qualità fisiche (forza, resistenza, velocità) farebbero prevedere.
In questi casi i suoi risultati sono condizionati non da fattori fisici o
fisiologici, ma coordinativi.
I migliori atleti si distinguono soprattutto per l’altissimo livello di
coordinazione dei suoi movimenti e per la capacità di adattare in modo
efficace il gesto tecnico alle condizioni ambientali.
Queste capacità si basano sull’elaborazione che il nostro corpo sa
effettuare di tutte le informazioni che riceve. Il nostro corpo, infatti,
riceve gli stimoli attraverso diversi canali sensoriali (vista, udito, ecc.)
detti recettori.
Non tutte le informazioni sensoriali raggiungono il sistema nervoso centrale
(quando ti scotti tiri la mano indietro in modo inconscio). Perché le
informazioni diventino coscienti e quindi percezioni, occorre fare
attenzione, occorre un controllo costante sia durante che al termine della
stessa.
LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE
Questo controllo viene realizzato dal Sistema Nervoso Centrale
tramite la funzione percettiva
Quando, giocando a calcio, qualcuno dei tuoi compagni ti passa la palla, entra subito in
azione una serie di fattori percettivi:

Lo stop del pallone, il controllo del tuo corpo nello spazio in rapporto ai compagni,
all’avversario e alla porta
La rapida scelta dell’azione più efficace da compiere in quel momento, se passare la
palla o continuare nell’azione di attacco
Dopo aver analizzato tutte le informazioni raccolte e aver valutato le tue capacità e
le esperienze simili già vissute (rielaborazione-integrazione) sceglierai la strategia
giusta da adattare.
IL PERCORSO DI UN MESSAGGIO
RECETTORI SENSORIALI
sono calibrati per captare i messaggi provenienti dal mondo esterno e dagli organi interni
STIMOLO
POTENZIALE D’AZIONE
trasporta il messaggio-stimolo al sistema nervoso centrale
ENCEFALO
sistema nervoso centrale
SENSAZIONE
quando il messaggio raggiunge l'encefalo, possiamo provare una sensazione, cioè una
iniziale ed approssimativa consapevolezza dello stimolo sensoriale.
PERCEZIONE
costituisce l'interpretazione significativa finale, che dunque corrisponde ad una conoscenza
approfondita del dato sensoriale.
La funzione di percepire il tuo corpo in movimento, l’intensità dell’azione, i ritmi di esecuzione, ecc. è
affidata agli organi di senso.
Tali organi sono degli analizzatori, i quali, attraverso i loro analizzatori ricevono, trasmettono ed
elaborano le informazioni attraverso i loro recettori (terminazioni nervose), ricevono, trasmettono
ed elaborano le informazioni. Essi sono dislocati nel tuo corpo
Cinestetico
Nei muscoli, nei tendini e
nell’osso articolare
Sensibilità percettiva
Labirintico
Nel labirinto dell’orecchio
Equilibrio
All’interno
All’esterno
Tattile
Nella pelle
Percezione tattile
Ottico
Nella retina dell’occhio
Percezione visiva
Acustico
Nell’orecchio
Percezione uditiva
LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE

Sono innate ed evolvono di pari passo con lo sviluppo
del bambino (massimo sviluppo fino ai 6-7 anni)

Sono legate allo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale

Mettono in relazione l’attività motoria con i dati presenti
nella memoria
Con alta capacità di differenziare gli stimoli, è collegato a tutti gli altri analizzatori
ed è fondamentale nella percezione spazio-temporale del movimento.
Coadiuva gli aggiustamenti posturali ed i movimenti in genere, recependo il grado
di tensione muscolo-tendinea ed avviando adeguate risposte neuromuscolari.
Le percezioni cinestetiche
guidano
informano
aiutano
Trasmette posizione del capo e del corpo nello spazio, assieme a quello
cinestetico è detto interno, poiché interne sono le vie attraverso cui
passano le informazioni.
Le percezioni labirintiche
permettono
coadiuvano
percepire spostamento, accelerazione, direzione del movimento
il mantenimento ed il ripristino dell’equilibrio
È il più importante ed elabora l’80% delle informazioni, controllando
quello che succede al nostro corpo ed al mondo che lo circonda.
La percezione visiva
guida
informa
aiuta
In grado di fornire informazioni verbali o acustiche (rumore del movimento
dei compagni, rimbalzo della palla ecc.). Dopo l’analizzatore visivo è
certamente il più importante.
La percezione uditiva
guida
informa
aiuta
È di fatto indispensabile nella manipolazione, nell’apprendimento della
consistenza e della forma degli oggetti.
Ma anche nella percezione della propria posizione nello spazio, attraverso
l’analisi della distribuzione del peso corporeo, possibile attraverso la
sensazione offerta a livello plantare.
La percezione tattile
guida
informa
aiuta
GLI SCHEMI MOTORI DI BASE
Unità elementari del movimento.

Sono le azioni motorie che vengono apprese nella forma più
semplice nei primissimi mesi ed anni di vita e che elaborate e
combinate fra loro daranno origine a tutta la varietà delle
abilità motorie e sportive.

Sono in stretto rapporto con lo sviluppo delle capacità motorie
(coordinative e condizionali) ed il potenziamento delle sensopercezioni
GLI SCHEMI MOTORI DI BASE
Locomotori: sono legati alla capacità di muoversi
dinamicamente nell’ambiente con tutto il corpo
Non locomotori: riguardano i movimenti propulsivi e
di definizione di traiettorie di oggetti
GLI SCHEMI MOTORI LOCOMOTORI SI DIVIDONO IN:
 Azioni di base che presuppongono uno spostamento o
traslocazione:
CAMMINARE
CORRERE
SALTARE

ROTOLARE
Azioni di base che si confrontano con la forza di
gravità:
ARRAMPICARSI

STRISCIARE
SOSPENDERSI
OSCILLARE
Azioni di base riferite ad oggetti esterni:
CALCIARE
LANCIARE
AFFERRARE
COLPIRE
TRASPORTARE
CONDURRE
SCHEMI POSTURALI

Gli schemi posturali, insieme agli schemi motori di base
dinamici , sono gli elementi strutturali più semplici del
movimento volontario e finalizzato o unità motorie di base

Sono statici/statico-dinamici e tridimensionali, si collocano
cioè nelle tre dimensioni spaziali (lunghezza - larghezza altezza).

I diversi segmenti corporei conservano un rapporto fra di loro
SCHEMI MOTORI STATICI
Movimenti fondamentali dei segmenti del corpo:
Capo:
a) flessione avanti (1), indietro o estensione (2), a
destra e a sinistra (3);
b) spinta avanti (1), indietro (2),
c) rotazione a destra e a sinistra;
d) circonduzione verso destra e verso sinistra.
Busto:
a) flessione avanti (1), indietro o estensione (2), a
destra e a sinistra (3);
b) inclinazione;
c) elevazione;
d) torsione a destra e a sinistra;
e) circonduzione verso destra e verso sinistra;
f) piegamento;
g) rizzamento;
h) oscillazione (esempio) in varie direzioni.
Testo e disegni di Stelvio Beraldo
www.sportraining.net
Spalle:
a) avanti;
b) indietro;
c) in alto;
d) in basso;
e) circonduzioni avanti, in alto, indietro, in basso e viceversa.
Braccio (il braccio non può eseguire movimenti senza
interessare per intero il proprio arto):
a) flessione (esempio) in varie direzioni;
b) piegamento;
c) rizzamento;
d) spinta (esempio) in varie direzioni;
e) rotazione interna (1); rotazione esterna (2);
f) oscillazione (esempio) in varie direzioni;
g) circonduzione (esempio) sagittale e frontale nei due sensi;
h) slancio (esempio) in varie direzioni;
i) elevazione (esempio) in varie direzioni;
l) abbassamento (esempio) in varie direzioni.
Testo e disegni di Stelvio Beraldo
www.sportraining.net
Coscia: (la coscia non può eseguire movimenti senza interessare per intero il proprio
arto):
a) flessione (esempio) in varie direzioni;
b) estensione;
c) piegamento;
d) rizzamento;
e) spinta (esempio) in varie direzioni;
f) rotazione interna;
g) rotazione esterna;
h) oscillazione (esempio) in varie direzioni;
i) slancio (esempio) in varie direzioni;
l) elevazione (esempio) in varie direzioni;
m) abbassamento (esempio) in varie direzioni;
n) circonduzione (esempio) sagittale e frontale
nei due sensi.
Gamba:
a) flessione;
b) estensione;
c) rotazione interna;
d) rotazione esterna.
Testo e disegni di Stelvio Beraldo
www.sportraining.net
Principali movimenti ginnastici del corpo (esempi):
a) elevare;
b) abbassare;
c) slanciare;
d) flettere;
e) estendere;
f) spingere (passaggio rapido);
g) piegare;
h) rizzare;
i) torcere;
l) ruotare;
m) aprire;
n) chiudere;
o) divaricare;
p) riunire;
q) oscillare;
r) circondurre;
s) incrociare;
t) slanciare (passaggio rapido);
u) inclinare;
v) capovolgere.
Testo e disegni di Stelvio Beraldo
www.sportraining.net
CONCLUSIONI
Il corretto sviluppo della senso percezione e degli schemi motori
rappresenta la base su cui poggia la conoscenza del proprio
corpo e il conseguente sviluppo di abilità di movimento
complesse.
Più la base è ampia e maggiore è la possibilità di esprimere la
propria personalità attraverso il gioco e il movimento.
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