2015
Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone
e-mail: [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it
n. 11 - NOVEMBRE 2015
Sommario
Questo mese…in primo piano: La Commissione Juncker un anno
dopo…………………………………………………….....................................................pag. 2
NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 4
Affari economici & Finanziari - Indagine Eurobarometro: cresce il sostegno dei cittadini all’euro
Affari economici & Finanziari - Pubblicate le previsioni economiche d’autunno
Cooperazione internazionale & Sviluppo - Lotta contro la migrazione irregolare in Africa: al via il
Fondo fiduciario di emergenza
Istruzione & Formazione - Istruzione e formazione in Europa: il rapporto 2015
Migrazione, Affari interni & Cittadinanza - Crisi dei rifugiati: il punto della Presidenza UE
Occupazione, Affari sociali, Competenze & Mobilità dei lavoratori - Occupazione giovanile: patto
UE- imprese
Occupazione, Affari sociali & Inclusione – Parità retributiva in Ue: l’impegno della Commissione
Ricerca & Innovazione - Progetto cervello umano: nuovo sostegno della Commissione UE
ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE...........................................................pag. 9
Affari istituzionali - Elezioni europee: dal PE proposta di riforma del sistema
Commercio, Investimenti & Competitività - TTIP: proposta di un capitolo sul commercio e
sviluppo sostenibile
Commercio, Investimenti & Competitività - Dalla Commissione UE: proposta finale sul nuovo
sistema giudiziario per la protezione degli investimenti
Giustizia & Affari interni - Attacchi a Parigi: le risposte dell’UE
Giustizia & Diritti fondamentali - Trasferimenti transatlantici di dati: verso un nuovo quadro
Stabilità finanziaria, Servizi finanziari & Unione dei mercati dei capitali - Sistema unico dei
depositi: il terzo pilastro dell’Unione bancaria
L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 15
Consultazione pubblica sulle norme per realizzare il mercato unico digitale
Scadenza: 4 gennaio 2016
Consultazione pubblica sulla preparazione di una nuova direttiva sulle energie rinnovabili post
2020
Scadenza: 10 febbraio 2016
Consultazione pubblica su equilibrio vita-lavoro
Scadenza: 17 febbraio 2016
Consultazione pubblica sulle misure relative alla fine del roaming dell’UE
Scadenza: 18 febbraio 2016
EVENTI & INIZIATIVE…………………………………………………………………..
pag. 18
Supplemento Europa Bandi ………………………………………….pag. 24
Questo mese…in primo piano:
La Commissione Juncker: un anno
dopo
10 priorità per l’Europa: le iniziative intraprese
I
l 1° novembre 2015 la Commissione Juncker ha festeggiato un anno
di ufficio. “Un nuovo inizio per l'Europa - il mio programma per
l'occupazione, la crescita, l'equità e il cambiamento democratico" è il titolo
del documento presentato da Juncker all’inizio del suo mandato,
annunciando le dieci priorità politiche su cui si sarebbe concentrato
l’esecutivo UE nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo dichiarato di
riconquistare il cuore e le menti dei cittadini europei. Un obiettivo che
si imponeva in modo pressante, in un contesto in cui la crisi che
attraversa l’Europa ha accresciuto il distacco tra i cittadini e le
istituzioni politiche di tutti i livelli, favorendo anche un senso di
sfiducia di crescenti strati della popolazione europea verso l’Unione.
In effetti, l’UE ha di fronte a sé sfide senza precedenti, che vanno
dagli elevati livelli di disoccupazione al rallentamento della crescita,
alle incertezze economiche e la forte carenza di investimenti, alle
pressioni migratorie, alle sfide ambientali e per la sicurezza,
all’instabilità nelle regioni confinanti.
Questo primo anno è stato complesso ed articolato ed ha visto i
Commissari in prima linea per l’implementazione di iniziative legate
2
alle
dieci
priorità
che
rappresentano le principali
sfide per la nostra economia e
la nostra società.
Da Bruxelles si pensa già a
fare un primo bilancio,
evidenziando
con
soddisfazione i successi che è
stato possibile registrare nei
mesi appena trascorsi.
Nell’ambito della priorità
”Rilancio dell’occupazione,
della
crescita
e
degli
investimenti”, un ruolo di
primo piano è stato assunto
dal Piano di investimenti per rilanciare la crescita e aumentare i posti
di lavoro, voluto dalla Commissione europea e dal Gruppo BEI
(Banca Europea degli Investimenti).
“Il piano è partito sorprendentemente bene, stando alla situazione attuale.”,
ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki
Katainen, citando dati concreti e confortanti, che inducono a ritenere
raggiungibile l’obiettivo di impegnare oltre 300 miliardi di euro di
investimenti pubblici e privati nell’Ue nei prossimi tre anni. Circa 43
miliardi di euro sono stati già mobilitati in questi primi mesi di
attività, più di trenta grandi progetti hanno ottenuto un
finanziamento del Fondo europeo per gli investimenti strategici
(FEIS), utilizzando poco più di 5 miliardi delle sue garanzie. Questi
finanziamenti dovrebbero generare 23 miliardi di investimenti in 13
Paesi, stando alle dichiarazioni di Katainen, secondo il quale l’anno
prossimo il ritmo degli investimenti dovrebbe aumentare
rapidamente. Per migliorare il contesto in cui operano le imprese e le
condizioni di finanziamento, il piano di investimenti contemplerà
anche progressi verso la realizzazione del mercato unico digitale,
dell'Unione dell'energia e dell'Unione dei mercati dei capitali, in
un’ottica di stretta interconnessione tra i vari ambiti di azione su cui
la Commissione sta focalizzando la propria attività, presentando
proposte concrete. Con il Rapporto dei Cinque Presidenti,
l'esecutivo UE ha presentato una tabella di marcia ambiziosa, ma
pragmatica, per approfondire la nostra unione economica e
monetaria, seguita da una serie di misure legislative.
I negoziati sul TTIP (il Partenariato Transatlantico su Commercio e
Investimenti con gli Stati Uniti) sono continuati, e la Commissione ha
provveduto a rendere il
processo di negoziazione più
trasparente, ricoprendo un
ruolo importante sulla scena
internazionale.
La Commissione ha lavorato
costantemente
e
continuamente
per
una
risposta coordinata europea
sul fronte dei rifugiati e della
migrazione - una delle sfide
più urgenti che l'Europa sta
attualmente affrontando. Dal
maggio 2015 sono stati
adottati due pacchetti di
attuazione
previsti
dall'Agenda europea sulla
migrazione, e le relative
misure stanno iniziando ad
essere distribuite: ciò include
la ricollocazione di 160.000
rifugiati e la mobilitazione di
quasi 10 miliardi di euro nel
2015 e 2016 dal bilancio
dell'UE
per
aiutare
ad
affrontare la crisi dei rifugiati.
Questi sono solo alcuni esempi
degli impegni presi dalla
Commissione Juncker per
contribuire alla crescita e
all'occupazione in Europa.
Per ulteriori informazioni su ciascuna delle 10 priorità, un pacchetto stampa completo è disponibile online.
http://ec.europa.eu/news/2015/10/20151030_en.htm
3
Notizie
flash dall’UE
Affari economici & Finanziari
Indagine Eurobarometro: cresce il sostegno dei cittadini all’euro
E’
Paese, rispetto al 43% un anno prima; il 41%
pensa che si tratta di una cosa negativa, in calo
rispetto 47% precedente.
Alla domanda circa la necessità di riforme per
migliorare l'economia, la maggioranza degli
intervistati della zona euro (pari al 78%) ha
dichiarato di essere a favore delle riforme in
generale.
Tuttavia,
il
sostegno
varia
considerevolmente a seconda del settore specifico;
per esempio, il 93% è a favore delle riforme del
mercato del lavoro, mentre il 65% è a favore delle
riforme di mercato per stimolare concorrenza e
privatizzazioni. Inoltre, il 77% dei cittadini
dell'eurozona pensa sia necessario risparmiare per
preparare le finanze pubbliche all'invecchiamento
della popolazione e l'87% pensa che la riforma del
sistema pensionistico sia importante; tuttavia, solo
il 27% è a sostegno dell'innalzamento dell'età
pensionabile. Un terzo dei sondati ritiene che ci
siano troppe monete di diverso valore in
circolazione, l'89% sostiene che il centesimo
dovrebbe sparire, l'83% farebbe sparire la moneta
da due centesimi. Il 59% abolirebbe i due tagli.
in aumento il sostegno dei cittadini
dell'Eurozona alla moneta unica, secondo i
risultati del sondaggio Eurobarometro Flash 429,
pubblicati il 6 novembre dalla Commissione
europea; il 61% degli intervistati, infatti, conferma
di vedere la moneta unica come un bene per il
proprio Paese (rispetto al 57% dell'anno scorso) e
il 71% ritiene che lo sia anche per l'intera Unione
europea. L’indagine, effettuata dal 12 al 14 ottobre
nei 19 Stati membri appartenenti all'Eurozona,
mostra il più alto livello di consenso all'euro mai
registrato finora (dal 2002, cioè da quando
l'istituto europeo effettua una tale inchiesta di
opinione). Il sostegno all'euro è più alto in
Lussemburgo (79%) seguito dall'Irlanda (75%). La
valutazione positiva dei cittadini sulla moneta
unica è aumentata anche nei Paesi sottoposti alle
dure misure economiche per evitare il fallimento:
in Portogallo il 61% dei sondati si è espresso in tal
senso, con un aumento di 11 punti percentuali, in
Spagna il 64% (+6%), in Grecia il 65% (+&%).
L'Italia è il solo Paese in cui il consenso all'euro è
inferiore al 50%: il 49% degli intervistati ritiene
che la moneta unica sia una buona cosa per il
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/economy_finance/articles/euro/2015-11-06-eurobarometer_en.htm
http://ec.europa.eu/economy_finance/articles/pdf/fl_429_sum_en.pdf
4
Affari Economici & Finanziari
Pubblicate le previsioni economiche
d’autunno
spiegato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente
responsabile per l'euro e il dialogo sociale.
Mentre va attenuandosi l'effetto dei fattori
positivi, affiorano nuove sfide quali il
rallentamento delle economie di mercato
emergenti e del commercio mondiale e le
persistenti tensioni geopolitiche. Le previsioni
indicano che nel 2016 e nel 2017 il ritmo della
crescita resisterà a queste sfide grazie al sostegno
di altri fattori: migliori risultati in termini di
occupazione con conseguenze positive sul reddito
a ripresa economica nella zona euro e
reale disponibile, condizioni di credito più
nell'intera Unione europea, che vive ora il suo
favorevoli,
progressi
nella
riduzione
terzo anno, dovrebbe proseguire a ritmo blando
dell'indebitamento
e
livelli
superiori
l'anno prossimo, nonostante la situazione più
d'investimento. In alcuni Paesi anche l'effetto
problematica in cui versa l'economia mondiale:
positivo delle riforme strutturali attuate
sono queste le principali conclusioni emerse dalle
contribuirà a sostenere ulteriormente la crescita.
previsioni
economiche
d’autunno
della
Nel complesso, secondo le previsioni, il PIL reale
Commissione europea pubblicate il 5 novembre
della zona euro crescerà dell'1,6% nel 2015, per
2015.
salire poi all'1,8% nel 2016 e all'1,9% nel 2017. Per
A favorire il ciclo positivo concorrono fattori
l'UE nel suo insieme il PIL reale dovrebbe salire
temporanei quali i bassi prezzi del petrolio, la
dall'1,9% di quest'anno al 2,0% nel 2016 e al 2,1%
politica monetaria accomodante condotta dalla
nel 2017.
BCE e la maggiore debolezza del tasso di cambio
Le previsioni economiche europee dell'inverno
dell'euro che favorisce le esportazioni, come ha
2016 sono programmate per il prossimo febbraio.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/economy_finance/eu/forecasts/index_it.htm
L
Cooperazione internazionale & Sviluppo
Lotta contro la migrazione irregolare in Africa: al via il Fondo fiduciario di
emergenza
I
l 12 novembre, in occasione
del Vertice della Valletta UEAfrica sulla migrazione, il
Presidente della Commissione
europea Jean-Claude Juncker
ha lanciato, insieme ad alcuni
capi di Stato europei, il Fondo
fiduciario
di
emergenza
dell'Unione europea per la
stabilità e la lotta contro le
cause
profonde
della
migrazione irregolare e del
5
fenomeno degli sfollati in Africa.
Il Fondo consta di 1,8 miliardi di euro, provenienti dagli strumenti di
finanziamento dell'Unione europea così come da contributi degli Stati
membri dell'UE e di altri donatori. Finora 25 Stati membri
dell'Unione europea e 2 donatori non dell'UE (Norvegia e Svizzera)
hanno annunciato un contributo totale di circa 78,2 milioni di euro.
Il Fondo fiduciario di emergenza- si legge nel comunicato stampa
della Commissione - costituisce una modalità innovativa dell'UE per
rafforzare la sua risposta collettiva alle attuali sfide sul campo ed è
uno strumento complementare alla cooperazione allo sviluppo
dell'UE, già attiva nella regione, per assistere i Paesi africani più
fragili e vulnerabili. Il Fondo andrà a beneficio della regione del Sahel
e dell'area del lago Ciad, del
Corno d'Africa e dell'Africa
del nord – aree che, insieme,
comprendono le principali
rotte migratorie africane verso
l'Europa. I Paesi vicini in
queste
regioni
possono
anch'essi
beneficiare
dei
progetti del Fondo fiduciario
per far fronte ai flussi
migratori regionali e alle sfide
transfrontaliere collegate.
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6055_it.htm
Istruzione & Formazione
Istruzione e formazione in Europa. Il rapporto 2015
L'
edizione 2015 della relazione di monitoraggio del settore
Infine, dato tra i migliori in
Europa, la partecipazione
all'istruzione prescolastica tra i
4 e i 6 anni è pressoché
universale. Le recenti riforme
della
scuola,
inoltre,
potrebbero
migliorare
ulteriormente questi risultati.
Tuttavia,
il
sistema
dell'istruzione
italiano
continua a soffrire di problemi
mai risolti. Il tasso di
abbandono scolastico rimane
nettamente al di sopra della
media UE e ci sono grandi
differenze
regionali
nelle
competenze di base. Il tasso di
conseguimento di un titolo di
terzo livello tra i giovani è il
più basso in Europa (23,9% nel
2014 per la fascia 30-34), con
un alto tasso di abbandoni.
L'apprendimento basato sul
lavoro non è abbastanza
sviluppato e l'ingresso nel
mercato del lavoro è molto
difficile per i giovani, anche i
più qualificati, La spesa per
l'istruzione del governo in
proporzione al PIL è tra le più
basse d'Europa, in particolare
per l'istruzione terziaria.
dell'istruzione e della formazione europeo mostra che sempre più
Stati membri hanno raggiunto gli obiettivi di aumentare il numero di
studenti che completano il livello di istruzione superiore e ridurre al
minimo quello di chi abbandona prematuramente la scuola. Ciò
significa che l'Europa è sulla buona strada per conseguire entro il
2020 gli obiettivi fissati nella strategia per la crescita e l'occupazione. I
progressi, però, non sono omogenei: esistono significative differenze
tra gli Stati membri e al loro interno. Gli studenti provenienti da
contesti svantaggiati e di immigrazione sono maggiormente esposti al
rischio di non raggiungere gli standard educativi minimi. Si
raccomanda agli Stati membri di concentrare gli sforzi sul
miglioramento di accessibilità, qualità e pertinenza dei sistemi di
istruzione e di formazione.
I dati pubblicati dal monitor dimostrano che il sistema dell'istruzione
italiano è migliorato negli ultimi anni. È stato avviato un sistema di
valutazione, sono migliorate le competenze di base rilevate dalle
indagini internazionali, è diminuito il tasso di abbandoni precoci.
Sito web del monitoraggio: http://ec.europa.eu/education/tools/et-monitor_it.htm
6
Migrazione, Affari interni & Cittadinanza
Crisi dei rifugiati: il punto della Presidenza UE
L
o
scorso
30
ottobre
il
Presidente della Commissione
europea
Juncker
e
il
Presidente del Consiglio Tusk
hanno inviato una lettera a
tutti gli Stati membri dell'UE
per
fornire
loro
una
panoramica
sui
progressi
compiuti
in
merito
all'attuazione delle misure per
affrontare la crisi dei rifugiati.
La lettera invita gli Stati
membri a rispettare i loro
impegni e ad implementare le azioni concordate in
merito.
E’ stato reso disponibile online, sul sito della
Commissione europea, un documento sulla situazione
attuale che sarà tenuto costantemente aggiornato con gli
impegni e le azioni intraprese dagli Stati membri per
attuare le misure concordate nell'ambito dell'Agenda
europea sulla migrazione. L'Agenda è stata presentata
dalla Commissione nel maggio 2015 e dopo la sua
adozione sono stati introdotte una serie di misure - tra
cui l'adozione di due piani di emergenza per trasferire
160.000 persone in evidente bisogno di protezione
internazionale dagli Stati membri più colpiti in altri Stati
dell'UE, e la mobilitazione di quasi 10 miliardi di euro
provenienti dal bilancio comunitario, che saranno integrati da
finanziamenti nazionali.
Il 23 settembre la Commissione europea ha presentato una serie di
azioni prioritarie per l'attuazione dell'Agenda europea sulla
migrazione, da adottare entro i prossimi sei mesi: sono comprese sia
azioni a breve termine per stabilizzare la situazione attuale, sia
misure a più lungo termine per costituire un sistema che sia solido
nel tempo.
L'elenco delle azioni prioritarie identifica le principali misure
immediatamente necessarie in termini di: misure operative, sostegno
al bilancio e attuazione del diritto dell'Unione.
L’elenco è stato approvato dalla riunione informale dei Capi di Stato
e di governo del 23 settembre 2015 e di nuovo il 15 ottobre 2015.
“L’obiettivo ora deve essere realizzare ciò che abbiamo promesso.”, hanno
dichiarato i presidenti.
La situazione nel dettaglio:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5958_it.htm
Occupazione, Affari sociali, Competenze & Mobilità dei lavoratori
Occupazione giovanile: patto UE-imprese
I
n occasione dell’Enterprise 2020 Summit intitolato “The future of
Europe”, che nei giorni 16 e 17 novembre 2015 ha riunito a Bruxelles i
più autorevoli rappresentanti europei nel campo della CSR, la
Commissione europea e
lo European Business network for
Corporate Social Responsibility - CSR Europa (la Rete
imprenditoriale europea per la responsabilità sociale delle imprese) hanno lanciato il patto europeo per la gioventù, un impegno
reciproco dell'UE e delle imprese finalizzato ad aumentare le
opportunità di lavoro dei giovani. L'accordo è rivolto alle imprese,
alle parti sociali, alle istituzioni scolastiche e di formazione per lo
sviluppo e il consolidamento di 10 000 partenariati di qualità
7
finalizzati alla creazione di
almeno100.000 opportunità tra
posti di lavoro, apprendistato
o tirocini per i giovani.
La Commissione UE
si
impegna a fornire il supporto
tecnico necessario e ad
assistere le parti interessate
nell'attuazione
del
programma. I risultati della collaborazione saranno presentati al
primo Enterprise-Education Summit che si terrà nel dicembre 2017.
Il vertice Enterprise 2020 è stato l'ultimo passo di una serie di
iniziative avviate a Milano, nell'ambito del Manifesto Enterprise
2020, lo strumento con cui imprese e Commissione europea
dialogheranno per realizzare insieme una crescita sostenibile, lanciato
ufficialmente il
19 giugno ad Expo durante la Conferenza
Internazionale LAST CALL TO EUROPE 2020.
Per saperne di più: http://enterprise2020summit.org/
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=1147&newsId=2387&furtherNews=yes
Occupazione, Affari sociali & Inclusione
Parità retributiva in UE: L’impegno della Commissione
I
dichiarazioni sull’impegno della
Commissione a rafforzare le tutele
dell’Ue per la parità retributiva.
L'Europa ha già in vigore leggi in
materia, ma queste non sono
sufficientemente applicate sul campo
dagli Stati membri. “Oltre a garantire
la parità retributiva per le donne sul
mercato del lavoro, dobbiamo dare loro i
mezzi per accedere ad esso alle stesse condizioni degli
uomini. Nel nostro programma di lavoro 2016
prenderemo provvedimenti per affrontare questa sfida,
aiutando i genitori che lavorano e chi si occupa di
familiari a carico a bilanciare cura e carriera", hanno
annunciato i Commissari europei.
l 2 novembre si è celebrata la giornata
europea per la parità retributiva per le
donne, che ancora oggi hanno un salario
medio inferiore del 16% rispetto a
quello degli uomini. Ciò significa che le
donne lavorano effettivamente 58 giorni
ogni anno a titolo gratuito, per un
lavoro di pari valore. Il 2 novembre è il
giorno dell'anno in cui le donne di tutta Europa
smettono di essere pagate, mentre gli uomini
continuano a guadagnare fino al 31 dicembre. In
questa occasione, il Primo vicepresidente
Timmermans, la Commissaria Thyssen e la
Commissaria Jourová hanno rilasciato importanti
Schede informative:
http://ec.europa.eu/justice/gender-equality/files/gender_pay_gap/gpg_country_factsheet_it_2015_it.pdf
Ricerca & Innovazione
Progetto Cervello umano: nuovo sostegno della
Commissione UE
L
o scorso 30 ottobre la
Commissione europea ha
firmato un accordo di
partnership con Human
Brain Project (Progetto Cervello Umano, HBP), un fondamentale
progetto di ricerca dell'UE che ha l'obiettivo di capire meglio come
funziona il cervello umano. Il progetto HBP, lanciato nel 2013, fornirà
ai ricercatori infrastrutture di livello mondiale, strumenti ICT e
modelli matematici per migliorare la loro conoscenza del cervello
umano, le sue malattie e le sue funzionalità. L'accordo permetterà alla
Commissione di sostenere il Progetto Human Brain fino al 2020,
nell'ambito del programma di innovazione e di ricerca dell'UE
Horizon 2020. Il progetto
coinvolge oltre 400 ricercatori
provenienti da 24 Paesi di
tutta l'Europa. Il bilancio
complessivo
dell'HBP
è
stimato a 1 miliardo di € in
dieci anni (2013-2023), con il
supporto della Commissione e
di altri partner comprese
università,
industrie
e
programmi nazionali degli
Stati membri.
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/european-commission-signs-agreement-take-human-brain-project-next-phase
8
Orientamenti
politici & legislazione
Affari istituzionali
Elezioni europee: dal PE proposta di riforma del sistema
L
ai candidati di svolgere una vera campagna
elettorale: questo segna una netta discontinuità se
si pensa che in alcuni Stati tali liste sono
disponibili solamente 17 giorni prima delle
elezioni.
Tra le novità più importanti il voto online, con la
possibilità di votare anche per i cittadini che si
trovano all'estero. Il voto online ha un duplice
fine: tentare di far scendere il tasso
d'astensionismo, grazie ad una metodologia di
voto che non preveda il recarsi a seggi fisici, ed il
tentativo di avvicinare i giovani alle elezioni
europee, considerando tale tipologia di voto più
affine alle nuove generazioni.
Il Parlamento ha anche chiesto che venga
abbassata a 16 anni l'età minima per accedere al
diritto di voto alle elezioni europee, sul modello
di quanto già avviene in Austria; anche in questo
caso l'obiettivo è quello di avvicinare i più giovani
alla politica europea.
Da ultimo, le schede elettorali dovranno dare la
stessa visibilità ai nomi e ai loghi sia dei partiti
nazionali sia dei partiti europei ai quali sono
affiliati. Tale affiliazione dovrebbe emergere in
modo chiaro anche durante la campagna
elettorale.
La proposta passa ora al Consiglio europeo che
dovrà approvarla all'unanimità; successivamente
tutti gli Stati membri dovranno ratificarla. La
speranza dei deputati europei è che la riforma
possa vedere la luce prima delle elezioni del 2019.
o scorso 11 novembre, in seguito al dibattito
del 27 ottobre, il Parlamento europeo ha adottato
una proposta di riforma del proprio Atto
elettorale del 1976, registrando 315 voti
favorevoli, 234 contrari e 55 astensioni.
L’obiettivo è quello di sviluppare il carattere
democratico e transnazionale delle elezioni
europee e colmare il deficit democratico delle
decisioni assunte.
Una
prima
novità
è
rappresentata
dall'istituzionalizzazione
degli
"spitzenkandidaten", ossia i candidati alla guida
della Commissione, sperimentati per la prima
volta nel 2014. Si prevede anche che le liste di
candidati siano rese disponibili almeno 12
settimane prima delle elezioni al fine di consentire
Il comunicato del Parlamento europeo:
http://www.europarl.europa.eu/pdfs/news/expert/infopress/20151109IPR01698/20151109IPR01698_it.pd
9
Commercio/Investimenti & Competitività
TTIP: proposta UE di un
capitolo su commercio e
sviluppo sostenibile
"I
l commercio è uno strumento atto non soltanto a creare nuove
opportunità economiche per i consumatori, i lavoratori e i datori di lavoro,
ma anche a contribuire a costruire un mondo più responsabile Promuovere il
commercio non significa solo perseguire i propri interessi economici, ma
anche propugnare valori.": è quanto dichiarato lo scorso 6 novembre da
Cecilia Malmström, Commissaria europea responsabile per il
Commercio, nel presentare la proposta, avanzata dalla Commissione
europea, di un capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile,
comprendente lavoro e ambiente, nei negoziati commerciali UE-USA
in corso.
Il capitolo sullo sviluppo sostenibile da includere nel partenariato
transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) prevede le
disposizioni più ambiziose su questi temi mai proposte a nessun
partner commerciale. Questo approccio segue la nuova strategia
commerciale dell'UE denominata "Commercio per tutti”, che mira
all'introduzione di politiche
commerciali più responsabili
sia nell'Unione sia a livello
mondiale.
Il
capitolo
mira
essenzialmente a garantire il
sostegno negli Stati Uniti e
nell'UE a standard elevati in
materia di lavoro e ambiente e
ad
instaurare
una
collaborazione per affrontare
le sfide dell'economia globale,
quali il lavoro minorile, la
salute e la sicurezza sul luogo
di lavoro, i diritti dei
lavoratori e la protezione
dell'ambiente, per citarne
alcune. Una volta raggiunto
un accordo, l'UE si adopererà
per assicurare che tutte le
disposizioni del capitolo siano
rispettate, attuate e fatte
valere.
Il comunicato della Commissione
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5993_it.htm
Commercio/Investimenti & Competitività
Dalla Commissione UE:
proposta finale sul nuovo sistema giudiziario per la protezione degli investimenti
10
L
nuovo sistema dovrebbe sostituire l'attuale
meccanismo di risoluzione delle controversie tra
investitori e Stati (ISDS) nel TTIP e in tutti i
negoziati commerciali e gli investimenti in corso
e futuri dell'UE. In questa occasione, la
Commissaria europea per il Commercio Cecilia
Malmström ha commentato: "Oggi si conclude un
lungo processo interno nell'UE per sviluppare un
approccio moderno alla protezione degli investimenti e
alla risoluzione delle controversie per il TTIP e oltre. È
il risultato di ampie consultazioni e del dibattito con gli
Stati membri, il Parlamento europeo, le parti
interessate e i cittadini. Questo approccio permetterà
all'UE di assumere un ruolo globale sulla via delle
riforme, per creare un tribunale internazionale basato
sulla fiducia dei cittadini."
o scorso 11 novembre l'Unione europea ha
formalmente presentato agli Stati Uniti la sua
proposta di riforma del sistema della protezione
degli investimenti e di un nuovo e più trasparente
sistema di risoluzione delle controversie tra
investitori e Stati - il sistema giudiziario per la
protezione degli investimenti. Il testo definitivo
comprende tutti gli elementi chiave della proposta
della Commissione del 16 settembre, che mira a
salvaguardare il diritto di legiferare e a creare un
sistema giudiziario con un meccanismo di ricorso
basato su regole ben definite, con giudici
qualificati e procedure trasparenti. Sono inclusi
anche ulteriori miglioramenti nelle modalità di
accesso al sistema delle piccole e medie imprese. Il
Il comunicato della Commissione
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6059_en.htm
Il comunicato sulla proposta del 16 settembre:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5651_it.htm
Giustizia & Affari interni
Attacchi a Parigi: le risposte dell’UE
A
ll’indomani dei tragici fatti di Parigi, il Commissario europeo per
la Migrazione e gli affari interni Avramopoulos, il Ministro degli
Interni francese Cazeneuve e il Vice Primo ministro Schneider, in
rappresentanza della Presidenza lussemburghese del Consiglio
dell'UE, hanno adottato una dichiarazione congiunta, di seguito
11
riportata: "Gli attacchi barbari
del 13 novembre 2015 sono un
attacco
all'intera
Europa.
L'Europa ha la responsabilità
storica di difendere i suoi valori
fondamentali e di non cedere al
terrore. L'Europa rimane unita
nella solidarietà contro la
violenza e l'odio. Ci siamo
incontrati stasera a Parigi per
coordinare un'azione europea
immediata, in risposta agli
attacchi e per prevenire attentati
futuri. I cittadini europei si
aspettano
dall'Europa
una
risposta rapida, concreta ed
efficace”.
In questo quadro, oltre a
parole di solidarietà e di
condanna, hanno annunciato
la riunione straordinaria del
Consiglio "Giustizia e Affari
interni" indetta per il 20
novembre dalla Presidenza
lussemburghese del Consiglio
dell'Unione
europea,
in
coordinamento con la Francia,
per dare una risposta europea
forte e unitaria a quanto
accaduto.
Consiglio “Giustizia e affari interni”, 20 novembre 2015
I ministri della giustizia e degli affari interni hanno sottolineato
l'importanza di accelerare l'attuazione di tutti gli elementi menzionati
nella dichiarazione sulla lotta al terrorismo formulata dai membri del
Consiglio europeo il 12 febbraio 2015 e in particolare delle seguenti
misure: direttiva UE sul codice di prenotazione (PNR), armi da fuoco,
controlli alle frontiere esterne, condivisione delle informazioni,
finanziamento del terrorismo e risposta della giustizia penale al
terrorismo e all’estremismo violento.
“E’stato compiuto un notevole lavoro sul terreno. Agire sull’integrazione, la
deradicalizzazione, la riabilitazione e il reinserimento è un processo che
richiede tempo. Tutti coloro che lavorano in questo ambito meritano il nostro
pieno sostegno.", ha dichiarato Félix Braz, ministro della giustizia del
Lussemburgo e presidente del Consiglio.
Le conclusioni:
http://www.consilium.europa.eu/it/meetings/jha/2015/11/20/
Dal Parlamento
I
n una risoluzione non vincolante adottata il 25 novembre, il
Parlamento europeo ha affermato che gli attacchi terroristici di Parigi
hanno evidenziato ancora una volta la necessità urgente di azione
coordinata degli Stati membri e dell’Unione europea per prevenire
la radicalizzazione e la lotta al terrorismo. La risoluzione contiene
proposte concrete per una strategia completa volta ad affrontare
l’estremismo, da applicare in particolare nelle prigioni, online e
attraverso l’istruzione e l’inclusione sociale. Il Parlamento propone,
tra l’altro, di cerare una blacklist europea di jihadisti e di sospetti
terroristi jihadisti e pone l’accento sulla necessità di avere una
definizione comune di “foreign fighters” al fine di consentire
procedimenti penali nei loro confronti nel momento in cui dovessero
rientrare sul suolo dell’UE. Si invitano inoltre gli Stati membri ad
assicurare che i combattenti stranieri al loro rientro in Europa siano
sottoposti a controllo giudiziario e, se del caso, a detenzione
12
amministrativa fino all’avvio
del
corrispondente
procedimento giudiziario.
Inoltre, per il Parlamento è
necessario
rafforzare
il
dialogo
interculturale
attraverso
i
sistemi
d’istruzione, così come evitare
la
marginalizzazione
nei
quartieri
svantaggiati
e
incoraggiare l’inclusione. I
deputati propongono, come
possibile misura, di separare i
prigionieri radicalizzati per
evitare che le prigioni siano
utilizzate come luogo per
accrescere
l’estremismo
radicale e violento. Al fine di
evitare la distribuzione di
messaggi di odio e l’elogio del
terrorismo su internet, il PE
vuole che il contenuto illegale
che inneggia a un estremismo
violento sia immediatamente
cancellato, pur nel rispetto dei
diritti fondamentali. Gli Stati
membri dovrebbero prendere
in considerazione azioni legali,
anche di tipo penale, contro le
imprese di internet e dei
media
sociali
nonché
i
fornitori di servizi che si
rifiutano di ottemperare a una
richiesta amministrativa o
giudiziaria
per
eliminare
contenuti illegali o di apologia
del terrorismo.
Dalla Commissione
Agenda europea per la sicurezza: più controllo sulle armi da fuoco nell’UE
I
mese di aprile 2015, ma hanno subito una
significativa accelerazione alla luce dei recenti
eventi. La Commissione in questo modo vuole
sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per
proteggere i cittadini europei e per impedire che
criminali e terroristi abbiano accesso alle armi.
La proposta è stata redatta congiuntamente da
Elżbieta Bieńkowska, Commissaria per il
Mercato interno e l'industria, e da Dimitris
Avramopoulos, secondo i quali "l'adozione del
pacchetto di misure sulle armi da fuoco oggi è la prova
della determinazione della Commissione ad affrontare
la nuova realtà che ci troviamo ad affrontare".
l 18 novembre, anche alla luce dei recenti fatti,
la Commissione europea ha adottato un pacchetto
di misure per rendere più difficile l'acquisto di
armi da fuoco nell'Unione europea, per tracciare
in modo più efficace le armi da fuoco detenute
legalmente, per rafforzare la cooperazione tra gli
Stati membri e per garantire che le armi da fuoco
disattivate siano rese effettivamente inutilizzabili.
La Commissione ha anche annunciato che
preparerà un piano di azione contro il traffico
illegale di armi ed esplosivi.
Le proposte presentate erano state previste
nell'Agenda europea sulla sicurezza adottata nel
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6110_it.htm
Giustizia & Diritti fondamentali
Trasferimenti
transatlantici di dati:
verso un nuovo quadro
D
a
gennaio
2014
la
Commissione
europea
si
adopera per rendere più sicuri
i
trasferimenti
dei
dati
personali per i cittadini
europei sulla base di 13
raccomandazioni. Il processo
negoziale con gli Stati Uniti
per definire un quadro
13
rinnovato e sicuro in materia è stato intensificato in seguito alla cd.
“sentenza Schrems” del 6 ottobre scorso in cui la Corte di giustizia
dell'Unione europea ha dichiarato la non validità dell'accordo Safe
Harbour, sottolineando l'importanza del diritto fondamentale alla
protezione dei dati, anche quando i dati personali sono trasferiti
verso Paesi terzi. L'obiettivo della Commissione è concludere le
discussioni entro tre mesi. Nel frattempo, le aziende devono
conformarsi alla sentenza e avvalersi di eventuali strumenti
alternativi per il trasferimento dei dati.
Come preannunciato il giorno della sentenza dal primo
Vicepresidente Timmermans e dalla Commissaria Věra Jourová,
responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, il 6
novembre la Commissione ha emanato alcuni orientamenti sulle
possibilità per i trasferimenti transatlantici di dati in seguito
all'emanazione della sentenza finché non verrà istituito un nuovo
quadro. La comunicazione
esplicativa della Commissione
analizza le implicazioni della
sentenza e indica quali sono i
meccanismi alternativi per
trasferire i dati personali negli
Stati Uniti. La Commissione
inoltre
continuerà
a
collaborare strettamente con le
autorità indipendenti per la
protezione dei dati al fine di
garantire
l'applicazione
uniforme della sentenza.
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6015_it.htm
Stabilità finanziaria, servizi finanziari & Unione dei mercati dei capitali
Sistema unico di assicurazione dei depositi: il terzo pilastro dell’Unione bancaria
L
risoluzione di una banca di crisi e di attivazione
del bail-in, il meccanismo che prevede la
partecipazione al salvataggio dell'istituto di
azionisti e correntisti. Ma in questa eventualità i
correntisti con conto corrente inferiore ai 100.000
euro saranno tutelati dal fondo comune. L'entrata
in vigore definitiva del fondo unico, finanziato con
le risorse delle banche europee, è prevista per il
2024 e nei primi anni uno Stato potrà attingervi
quando il suo fondo nazionale di tutela non sarà
sufficiente. Si arriverà, infatti, gradualmente
all'attivazione del sistema unico a garanzia dei
depositi e al suo finanziamento da parte delle
banche europee, attraverso tre fasi: fase 1
“riassicurazione”; fase 2 “coassicurazione”; fase 3
"riassicurazione totale".
Le misure proposte fanno parte delle azioni
indicate nella relazione dei cinque presidenti per
rafforzare l'Unione economica e monetaria dell'UE.
La proposta legislativa della Commissione è
accompagnata da una comunicazione che definisce
altre misure volte a ridurre ulteriormente i rischi
residui nel settore bancario parallelamente ai
lavori sulla proposta relativa all'EDIS.
a recente crisi ha dimostrato che i forti shock
economici e finanziari possono minare la fiducia
nel sistema bancario. L'Unione bancaria è stata
istituita per rafforzare la fiducia nelle banche
partecipanti; dopo la supervisione comune e la
risoluzione unica, adesso tocca al terzo pilastro,
l'introduzione
dello
schema
unico
di
assicurazione dei depositi (EDIS) proposto dalla
Commissione europea lo scorso 24 novembre
L'obiettivo dell'EDIS è di creare un fondo unico,
per tutte le banche europee, a cui rivolgersi per
proteggere i conti sotto i 100.000 euro in caso di
Il comunicato della Commissione:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6152_it.htm
14
L’angolo
delle consultazioni
argomento, le consultazioni
opinioni con altri cittadini
pubbliche sono rivolte a tutti i
interessati
agli
stessi
cittadini e alle organizzazioni
argomenti).
che abbiano interesse nei
Non
appena
concluse
le
confronti di specifici temi,
consultazioni, i risultati saranno
oggetto delle future proposte
disponibili sul portale, cosicché
legislative della Commissione,
gli utenti del sito, oltre a poter
e che vogliano far sentire la
esprimere le proprie opinioni,
propria voce all'interno dei
avranno la possibilità di sapere
processi decisionali. Il sito "La
quanto è stato detto dagli altri e
vostra voce in Europa" dà
di verificare in seguito come la
accesso anche ad un’altra
e consultazioni pubbliche
Commissione avrà tenuto conto
un’ampia gamma di strumenti
della Commissione europea
delle loro riflessioni quando
di democrazia partecipativa
sono tra i principali strumenti
saranno
pubblicate
nuove
messi a disposizione dalle
proposte.
attraverso i quali si attua la
Istituzioni UE: partecipazione
politica
di
trasparenza
a sondaggi d’opinione o a
dell'Unione europea. Spesso
dibattiti sull’Unione europea e
accompagnate da un Libro
sul suo futuro (compresa la
verde", vale a dire un
possibilità di discutere i
documento atto a stimolare il
problemi direttamente con i
dibattito su un determinato
leader politici e scambiare
Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa":
http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm
L
In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte:
Consultazione pubblica sulle norme per realizzare il mercato unico digitale
Settore di riferimento:
Società dell’informazione
Il contesto – L'economia
digitale sta crescendo sette
volte più velocemente rispetto
al resto dell'economia, ma il
suo potenziale è attualmente
ostacolato da un quadro
strategico disomogeneo. Le
norme
sono
strumenti
importanti per far lavorare
insieme
sistemi
diversi,
possono
promuovere
l'innovazione e rafforzare la
competitività
dell'industria
europea.
Obiettivi della consultazione:
con questa consultazione, la
Commissione
intende
raccogliere
opinioni
sulle
priorità per le norme in settori
tecnologici chiave quali il
cloud computing, la sicurezza
informatica, le comunicazioni
5G, i servizi sanitari in rete, i
trasporti e le città intelligenti.
I contributi serviranno a
costruire un piano per le
norme prioritarie per le
tecnologie dell'informazione e
della comunicazione in base
alla strategia per il mercato
unico digitale presentata dalla
Commissione il 6 maggio.
Destinatari:
sono
attesi
contributi da parte delle
autorità nazionali, regionali e
locali,
di
organismi
di
normalizzazione europei e di
altre organizzazioni per lo
sviluppo degli standard, di
regolatori
nazionali,
associazioni di settore, forum
e consorzi, aziende, PMI e
microimprese, organizzazioni
della società civile, mondo
accademico e cittadini.
Scadenza: 4 gennaio 2016.
Link diretto alla consultazione:
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/public-consultation-priority-ict-standards-plan
15
Consultazione pubblica sulla preparazione di una nuova direttiva sulle energie
rinnovabili post 2020
Settore di riferimento:
Energia
Il
contesto
–
L’energia
rinnovabile è la chiave di volta
della strategia energetica a
lungo termine dell’Europa.
La legislazione UE in materia
si è evoluta in maniera
significativa negli ultimi anni.
La normativa di riferimento
attualmente in vigore è la
direttiva sulla promozione
dell'energia elettrica prodotta
da
fonti
energetiche
rinnovabili
(cd.
direttiva
energie rinnovabili) adottata
il 23 aprile 2009 (direttiva
2009/28/CE) e parte integrante
del
“pacchetto
clima
-
energia” per il 2020: ha
stabilito che una quota
obbligatoria del 20% del
consumo energetico dell’UE
deve provenire da fonti
rinnovabili entro il 2020
(obiettivo ripartito in sottoobiettivi vincolanti a livello
nazionale, tenendo conto delle
diverse situazioni di partenza
dei Paesi).
L’UE ha già iniziato la
preparazione per il periodo
successivo al 2020, per fornire
con anticipo chiarezza politica
agli investitori sul regime
post-2020.
L'energia
rinnovabile svolge un ruolo
fondamentale nella strategia a
lungo
termine
della
Commissione, quale delineata
nella «Tabella di marcia per
l'energia 2050» e nel «Quadro
per le politiche dell’energia e
del clima all’orizzonte 2030» :
questo prevede, infatti, un
obiettivo vincolante — almeno
il 27 % del consumo energetico
da
fonti
energetiche
rinnovabili — soltanto a livello
di UE.
Obiettivi della consultazione:
In
tale
quadro,
la
Commissione europea ha
lanciato
la
presente
consultazione ("Preparation of a
new Renewable Energy Directive
for the period after 2020") con
l’obiettivo di raccogliere i
pareri delle parti interessate in
vista della presentazione della
nuova direttiva sulle energie
rinnovabili per il periodo
2020-2030, prevista per la fine
del 2016.
Destinatari:
potranno
rispondere
alla
consultazione le autorità degli
Stati membri dell'UE, i
principali attori del mercato
dell'energia, PMI, ONG e tutti
i soggetti interessati.
Scadenza: 10 febbraio 2016.
Link diretto alla consultazione:
https://ec.europa.eu/energy/en/consultations/preparation-new-renewable-energy-directive-period-after-2020
Consultazione pubblica su equilibrio vita - lavoro
Settore di riferimento:
Giustizia/Pari opportunità
Il contesto – Nell’agosto 2015
la Commissione europea ha
lanciato una road-map dal
titolo “Un nuovo punto di
partenza per aiutare le
famiglie che lavorano a
conciliare vita professionale e
vita privata”, anche in vista di
una
revisione
dell’attuale
disciplina in materia di
congedi
di
maternità
e
parentali (direttiva del 2008).
Obiettivi della consultazione:
come migliorare l’equilibrio
vita-lavoro per i genitori e le
persone
che
prestano
16
assistenza e come ridurre gli
ostacoli alla partecipazione al
mercato del lavoro: sono
questi i due temi della
consultazione
pubblica
lanciata dalla Commissione.
Questa iniziativa servirà a
raccogliere idee e opinioni per
migliorare l’attuale quadro
giuridico
e
politico
dell’Unione europea in modo
da garantire un migliore
equilibrio tra responsabilità
familiari e professionali per
genitori con bambini
o
persone con familiari a carico,
consentire
una
maggiore
condivisione
delle
responsabilità di assistenza tra
donne e uomini e rafforzare la
parità di genere nel mercato
del lavoro.
Il documento di consultazione
fornisce una panoramica delle
principali
sfide
poste
dall’equilibrio vita-lavoro per i
genitori
e
persone
con
responsabilità assistenziali, fa
il punto sulle misure a livello
UE già adottate e invita il
pubblico a fornire un riscontro
su una possibile serie di nuove
iniziative.
Destinatari:
possono
partecipare tutti i cittadini dei
28 Stati membri, nonché le
associazioni ed organizzazioni
e gli organismi pubblici che
operano
sul
territorio
comunitario.
Scadenza: 17 febbraio 2016.
Link diretto alla consultazione:
http://ec.europa.eu/justice/newsroom/gender-equality/opinion/1511_roadmap_reconciliation_en.htm
Consultazione pubblica sulle misure relative alla fine del roaming nell’UE
Settore di riferimento:
Reti di comunicazione,
contenuti e tecnologie, Società
dell’informazione
Il contesto – Il 26 novembre il
Parlamento
europeo
ha
approvato l’accordo raggiunto
lo scorso giugno con il
Consiglio e la Commissione
Ue
sul
pacchetto
telecomunicazioni,
che
definisce nuove disposizioni
in materia di roaming e
neutralità della rete. Tra le
novità più importanti c’è
l’abolizione
delle
tariffe
roaming nell'Ue e nei Paesi
SEE dal 15 giugno 2017: ciò
significa che gli europei
pagheranno lo stesso prezzo
che pagano a casa per
utilizzare i loro dispositivi
mobili negli altri Paesi dell'UE.
Già a partire dal 30 aprile 2016
le maggiorazioni del roaming
non potranno superare i limiti
fissati a livello Ue: 0,05
euro/minuto per le chiamate
vocali, 0,02 euro per ogni
messaggio inviato e 0,05
euro/MB per il traffico dati.
Le
nuove
norme,
che
sanciscono l’abolizione del
roaming e la neutralità della
ret, saranno completate da una
revisione
ambiziosa
della
normativa
UE
sulle
telecomunicazioni nel 2016.
Creare le giuste condizioni per
far prosperare le reti e i servizi
digitali è uno degli obiettivi
fondamentali del piano della
Commissione per il mercato
unico digitale.
Obiettivi della consultazione:
per mettere in atto questo
grande
cambiamento
la
Commissione deve adottare
misure tecniche. In questo
contesto si inserisce, appunto,
la consultazione pubblica
lanciata con l’obiettivo di
raccogliere pareri ed opinioni
su tre tematiche legate alle
nuove
disposizioni
del
pacchetto tlc: la revisione dei
prezzi all’ingrosso per il
roaming (i prezzi che gli
operatori
si
addebitano
reciprocamente per l'utilizzo
delle loro reti), la definizione
di una politica di mercato
equa, per evitare pratiche
abusive, e l'introduzione di un
meccanismo di sostenibilità.
Destinatari:
possono
presentare
contributi
operatori di telefonia mobile,
associazioni di consumatori, i
regolatori nazionali, le autorità
pubbliche, le organizzazioni
della società civile, imprese e
cittadini.
Scadenza: 18 febbraio 2016.
Link diretto alla consultazione:
https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/Roaming_Public_Consultation
17
Eventi
& iniziative
http://ec.europa.eu/citizens-dialogues/index_it.htm
Dialoghi con i cittadini: l’edizione 2015
La Commissaria europea per la Politica Regionale
Corina Creţu è stata a Matera lo scorso 5
novembre, in occasione del lancio del Programma
Operativo FESR Basilicata 2014-2020, ed è stata la
protagonista, insieme al Sottosegretario di Stato
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio
De Vincenti, di una tappa dei Citizens dialogues
svoltasi presso l'Auditorium "R. Gervasio" ed
incentrata sul ruolo fondamentale dell'Europa
e delle sue risorse per la crescita e l'occupazione.
Prosegue
l’edizione 2015 dei "Citizens
dialogues": una serie di eventi rivolti alla
cittadinanza in programma nelle principali città
europee e in occasione dei quali i Commissari
europei sono tra la gente per ascoltarla su vari
temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE.
Lanciati a fine 2012 dalla Commissione Barroso,
nel format dei dibattiti aperti e proseguiti nel
corso del 2013 e del 2014, i dialoghi con i cittadini
sono stati riproposti dalla Commissione Juncker
come il principale strumento di democrazia
partecipativa di cui servirsi per riconquistare la
fiducia degli Europei. Appena assunto il suo
incarico, infatti, Juncker ha inteso lanciare una
fase approfondita di dialogo e ascolto dei cittadini
su tutto il territorio dell'UE: ha così invitato i
membri della Commissione eurppea ad essere
politicamente
attivi
negli
Stati
membri,
confrontandosi con tutte le parti interessate ed
ascoltando le aspettative concrete che nutrono nei
confronti delle istituzioni
Nel mese di novembre si sono svolti due
importanti appuntamenti: uno in Italia, a Matera,
con la Commissaria Corina Creţu, e l’altro a
Bruxelles, che ha visto protagonista lo stesso
presidente della Commissione.
Come dare impulso all'economia locale con i Fondi
strutturali e di investimento europei? Quali sono i
progetti concreti finanziati attraverso il piano di
investimenti? Che ruolo può svolgere la società per
controllare che i fondi strutturali siano utilizzati
correttamente? A queste e ad altre domande del
pubblico in sala e dei cittadini collegati via twitter
hanno risposto la Commissaria Cretu ed il
#EUDialogues a Matera
5 novembre 2015
18
Sottosegretario De Vincenti. Quest’ultimo, per
l’occasione, ha anticipato il risultato del rapporto
intermedio sull’utilizzo dei fondi strutturali 20072013 al 31 ottobre 2015, da parte dell’Italia; la
passata programmazione, a livello contabile, si
concluderà il 31 dicembre prossimo, termine
ultimo per presentare a Bruxelles le certificazioni
di spesa per evitare di perdere le risorse ancora
inutilizzate. L’Italia ha speso finora l’82% dei
fondi Ue 2007-2013, un progresso di quasi 9 punti
percentuali rispetto al 73,4% registrato a fine
maggio scorso. La Cretu ha riconosciuto gli
“enormi sforzi” fatti dal nostro Paese,
sottolineando
l’accelerazione
impressa
“specialmente ai quattro programmi a rischio”:
quelli regionali di Calabria, Sicilia e Campania, ai
quali si aggiunge il Programma nazionale
Trasporti. Un segnale che “dovrebbe darci sufficiente
motivazione per lo sprint finale” in vista della
scadenza di fine anno, ha aggiunto, pur
ammettendo la difficoltà di raggiungere
l’obiettivo del 100% dell’utilizzo dei Fondi Ue.
Si è parlato anche di politica industriale,
ambiente, salute e di alcune iniziative intraprese
dalla Commissione europea in Italia per
incentivare un controllo sociale sull'uso dei
Fondi strutturali, compreso il progetto "A scuola
di OpenCoesione".
estendere la flessibilità di bilancio alle spese
straordinarie su sicurezza e antiterrorismo che gli
Stati, Francia in testa, dovranno sobbarcarsi. “A
spese straordinarie risposta straordinaria. E
questo deve valere per tutti". La notizia è giunta
all'indomani del documento di valutazioni,
proprio della Commissione, sui piani di bilancio
presentati dai vari Stati sul 2016, documento nel
quale è stata
ribadita la disponibilità a
considerare la flessibilità anche sulle spese di
accoglienza dei profughi. Un’altra questione che
ha alimentato il dibattito è stata proprio la crisi
dei rifugiati e la sua presunta relazione con il
terrorismo. Il presidente ha respinto con forza
questi "semplicistici parallelismi”, sostenendo che
“semmai coloro che hanno commesso e
organizzato le barbarie a Parigi sono gli stessi che
fanno scappare i rifugiati" ed ha messo in guardia
contro la reintroduzione delle frontiere in Europa
a causa delle nostre paure. Ad ogni modo ormai
"parlare di guerra è un fatto acquisito” secondo
Juncker che ha detto di considerare l'Isis il nemico
numero uno dell'Europa, invitando ad unire le
forze per “mettere fine a questa barbarie
galoppante”: gli Stati Uniti, la Russia e l’Europa
devono lavorare insieme e mettere i problemi che
ci sono tra loro per concentrarci su questo che “se
non viene affrontato porterà l'Europa sull'orlo del
baratro".
In risposta ad una domanda sul prossimo
referendum del Regno Unito sulla permanenza
nell’'Unione, ha dichiarato molto chiaramente che
"non ci sarà Brexit”, pur ipotizzando un futuro
ripensamento dell’architettura europea perché, a
lungo termine, non sarà possibile avere 33, 34, 35
Stati membri che procedono alla stessa velocità.
Ha osservato, tuttavia, che questo non è il
momento
di
concentrarsi
su
questioni
istituzionali, ma piuttosto quello di affrontare le
concrete e pressanti sfide, presenti e future, che
hanno visto la Commissione in prima linea in
questo primo anno di attività.
Dialogo col presidente Juncker
18 novembre 2015
Il 18 novembre si è tenuto i dialogo con il
presidente Juncker al Bozar, nell'ambito delle
"Giornate di Bruxelles" organizzate dall'Obs, in
collaborazione con i quotidiani belgi Le Soir e De
Standaard, e dalla Rappresentanza della
Commissione europea in Belgio. Si è trattato di
una tappa particolarmente significativa di questo
ciclo di dialoghi, svoltasi solo cinque giorni dopo
gli attacchi terroristici di Parigi. Molte domande
iniziali hanno toccato la solidarietà di tutti gli Stati
membri con la Francia; per Juncker è stata
l’occasione
per
annunciare
l’apertura
dell’esecutivo comunitario alla richiesta del
governo di Parigi di mettere in secondo piano la
questione del deficit e, quindi, alla possibilità di
19
Da Europe Direct Frosinone:
Seminario sul programma Erasmus+
“Istruzione e formazione in Europa: le opportunità offerte dal
programma Erasmus+” è il titolo del seminario organizzato da
Europe Direct Frosinone e svoltosi il 19 novembre presso la sede della
Provincia di Frosinone.
L’iniziativa è stata realizzata con la preziosa collaborazione delle
Agenzie Nazionali
Erasmus+ Isfol ed Erasmus+ Indire che
gestiscono il programma in Italia, per conto della Commissione
europea, negli ambiti affrontati dal seminario. I lavori sono stati
articolati in due sessioni, una mattutina, dedicata all’istruzione e alla
formazione professionale, curata da Giovanna de Mottoni,
intervenuta in rappresentanza dell’Agenzia Nazionale Isfol, ed una
pomeridiana curata da Silvia Rettori, dell’Agenzia Nazionale Indire,
ed imperniata sugli aspetti relativi all’istruzione scolastica e
all’educazione degli adulti.
20
L’evento si rivolgeva ad
un’ampia platea di destinatari,
interessati ad approcciarsi alla
progettazione europea o a
migliorare la qualità della loro
progettazione
per
poter
usufruire delle
molteplici
opportunità di promuovere un
apprendimento più innovativo
e
di
qualità,
attraverso
esperienze di mobilità e di
networking utili a favorire la
modernizzazione
ed
una
maggiore internazionalizzare
delle istituzioni educative e
formative
locali.
Sono
intervenuti docenti, dirigenti
scolastici, personale in genere
degli istituti scolastici di ogni
ordine
e
grado,
enti/organizzazioni e tutti gli
organismi che a vario titolo si
occupano di VET (Vocational
Education and Training istruzione
e
formazione
professionale) e, più in
generale, di educazione degli
adulti. Ai partecipanti sono
state
fornite
indicazioni
pratiche sulle azioni di
Erasmus+ gestite da Indire e
da Isfol, ciascuna per gli
specifici ambiti di competenza,
e sulle procedure da seguire
per candidare un progetto, con
particolare riferimento alle
priorità e agli obiettivi fissati
per il 2016.
L’impostazione impressa dalle
relatrici alla trattazione ha
consentito
una
proficua
interattività con il pubblico in
sala, grazie alla possibilità di
porre domande
e chiarire
dubbi.
Lanciata l’edizione 2017 del Premio Regione imprenditoriale europea
Il Comitato delle regioni e dei
poteri locali (CdR) ha lanciato
l’edizione 2017 del concorso
per il marchio Regione
imprenditoriale
europea
(European
Entrepreneurial
Region - EER) in occasione
dell’Assemblea europea delle
PMI tenutasi a Lussemburgo il
18 novembre.
Ogni anno, il marchio EER
viene conferito a tre territori
dell’UE che si impegnano ad
attuare una strategia di punta
volta ad integrare i principi
dello Small Business Act per
l’Europa (SBA). Mediante il
premio EER, il CdR pone le
città e le regioni di fronte alla
sfida di sviluppare una visione
politica orientata al futuro per
promuovere
le
PMI
e
l’imprenditorialità sul loro
territorio, e un piano d’azione
credibile in grado di tradurre questa visione in realtà. Pertanto
l’iniziativa EER è pertanto aperta non solo alle regioni e alle città più
avanzate, ma anche ai territori che hanno messo a punto una strategia
ambiziosa che permette loro di dare nuovo impulso all’economia
locale. L’obiettivo del premio EER non è quello di ricompensare
eventi passati bensì di incoraggiare le iniziative future volte a
promuovere lo spirito imprenditoriale e la cooperazione a tutti i
livelli di governo con diverse parti interessate. L’attuazione delle
strategie regionali premiate sarà monitorata nel corso di tutto l’anno
dalla commissione giudicatrice dell’EER, composta da membri del
CdR, rappresentanti delle istituzioni dell’UE e delle parti sociali. Alla
fine dell’anno, la commissione giudicatrice visiterà i territori insigniti
del premio per verificare i progressi compiuti ed esprimere un parere
esterno e oggettivo sulle politiche realizzate. I principali risultati e
successi conseguiti dai vincitori del premio Regione imprenditoriale
europea 2017 saranno inoltre diffusi tra gli enti regionali e locali che
ne potranno discutere tramite la rete EER.
Il termine per la presentazione delle candidature per il marchio
Regione imprenditoriale europea 2017 scade il 18 marzo 2016.
Il modulo di iscrizione e altre informazioni utili possono
essere scaricati dal sito web del CdR:
http://cor.europa.eu/en/takepart/eer/Pages/eer.aspx
Per maggiori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo:
[email protected]
21
European Youth Event:
proseguono le iscrizioni per l’edizione 2016
Resteranno aperte fino al 31
dicembre 2015 le iscrizioni
per partecipare alla seconda
edizione dell’European Youth
Event
(#EYE2016)
in
programma dal 20 al 21
maggio 2016. Il Parlamento
europeo di Strasburgo aprirà
ancora una volte le sue porte a
migliaia di giovani europei
che avranno l’opportunità di
partecipare ad interessanti
discussioni con i membri del
Parlamento europeo ed altre
personalità di rilievo e trovare
delle idee innovative sul tema
"insieme per il cambiamento".
EYE sarà caratterizzato da
centinaia di attività (dibattiti,
workshop,
giochi),
tutte
raggruppate in cinque temi
principali:
1. Guerra e pace: prospettive
per un mondo di pace.
2. Apatia o partecipazione: agenda per una democrazia attiva.
3. Esclusione o accesso: provvedimenti per la disoccupazione
giovanile.
4. Stagnazione o innovazione: il mondo del lavoro di domani.
5. Collasso o successo: nuove vie per un'Europa sostenibile.
Le idee discusse nel corso dei due giorni saranno raccolte in un
documento che verrà consegnato ai deputati europei. In seguito,
alcuni partecipanti all'EYE avranno l'opportunità di presentare le più
concrete tra quelle idee in audizione di fronte alle commissioni
parlamentari. I partecipanti dovranno avere un’età compresa tra i 16
e i 30 anni (rispetto al giorno dell’inizio della manifestazione) e
dovranno avere la cittadinanza di uno degli Stati membri dell’UE,
di uno dei Paesi candidati o vicini.
Sono accettate unicamente le iscrizioni di gruppo - quindi non
persone singole - fino al raggiungimento della capienza massima di
7.000 partecipanti.
Per la prossima edizione è stata creata una nuova pagina Facebook
dove si possono trovare tutte le novità su EYE.
Il programma definitivo dell’EYE2016 sarà disponibile per il mese di
marzo 2016. Tra le attività in programma c’è lo Youth Village and
Festival (YO!Fest), manifestazione dedicata alla creatività giovanile e
alla diversità culturale dell’Ue.
L’evento sui social media:
https://www.facebook.com/EuropeanYouthEvent?_rdr=p
https://twitter.com/EP_YouthEvent
Per registrarsi:
http://www.europarl.europa.eu/european-youth-event/en/take-part!/registration-guide.html
22
Premio Carlo Magno della Gioventù: la 9^ edizione
E’ partita l’edizione 2016 del
“Premio
europeo
Carlo
Magno della gioventù”, che
viene assegnato ogni anno dal
Parlamento
europeo,
congiuntamente
alla
Fondazione
del
premio
internazionale Carlo Magno
di Aquisgrana, a progetti,
intrapresi da giovani tra i 16 e
i 30 anni, che favoriscano la
comprensione, promuovano
l’emergere di un sentimento comune dell’identità europea e diano
esempi pratici di cittadini europei che vivono insieme come un’unica
comunità. Quale parte del premio, i tre vincitori finali riceveranno
l’invito a visitare il Parlamento europeo (a Bruxelles o a Strasburgo). I
premi in denaro, che ammontano rispettivamente a 5.000, 3.000 2.000
euro, saranno consegnati dal Presidente del Parlamento europeo e da
un rappresentante della Fondazione del Premio internazionale Carlo
Magno di Aquisgrana.
Inoltre, rappresentanti dei 28 progetti nazionali selezionati saranno
invitati per un viaggio di quattro giorni ad Aquisgrana (Germania).
Scadenza per le domande: 25 gennaio 2016.
Per ulteriori informazioni: [email protected].
http://www.charlemagneyouthprize.eu/
Ciak si guida: il film festival sulla sicurezza stradale
http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/polizialocale/Sicurezza+Stradale/ciak+_si_+guida
in linea con gli orientamenti UE 2011-2020 per la sicurezza stradale.
ta per partire la 9^ edizione
Il concorso, caratterizzato dallo slogan "Rischitutto?", si rivolge alle
del film festival sulla sicurezza
scuole primarie e secondarie di I e II grado di tutto il territorio
stradale Ciak si guida, il
nazionale ed ha l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni ad
concorso cinematografico per i
un comportamento corretto in strada. I partecipanti saranno chiamati
giovani
sul
tema
della
a realizzare uno spot sulla sicurezza stradale utilizzando tecnologie
sicurezza stradale promosso
multimediali e dando libero sfogo a creatività e abilità comunicative. I
dalla Polizia di Milano.
temi da sviluppare riguardano la percezione e la conoscenza del
L'iniziativa,
patrocinata
rischio nell'utilizzo collettivo della strada: le conseguenze di alcool e
dall'Ufficio di Milano della
droghe alla guida, la guida consapevole in bici scooter e auto,
Rappresentanza in Italia della
l'attraversamento pedonale in sicurezza.
Commissione europea, si
Una giuria specializzata valuterà i filmati e sceglierà i vincitori, che
sviluppa
nell'ambito
del
saranno premiati nella giornata conclusiva del concorso, l'8 aprile
progetto "Insieme" del Piano
2016. Per partecipare basta iscriversi entro il 26 febbraio 2016 e
Nazionale Sicurezza Stradale,
inviare il proprio spot originale entro il 4 marzo.
S
23
Supplemento
Europa Bandi
Novembre
2015
L
a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una
selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi
comunitari in vigore nel periodo 2014-2020.
Premessa
I Programmi comunitari - Cosa
sono
I
programmi comunitari
rappresentano lo strumento
attraverso il quale vengono
erogati i cd. fondi a gestione
diretta,
ossia
quei
finanziamenti
inseriti
nel
bilancio della Comunità e
gestiti
direttamente
e
centralmente
dalla
Commissione Europea che
effettua,
senza
ulteriori
passaggi, il trasferimento dei
fondi ai beneficiari. Tali
programmi, concepiti per
attuare
le
politiche
comunitarie in varie aree
tematiche
attraverso
la
cooperazione tra soggetti di
diversi Stati membri o di Stati
terzi, sono generalmente di
durata
quinquennale
e
vengono adottati con delle
Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento
europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le
misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali
proponenti e le percentuali di cofinanziamento.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso
gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”,
pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in
tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web
delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle
Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for
Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della
possibilità di presentare una proposta progettuale.
Principali caratteristiche:
• A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari
(soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità
pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria,
università, ecc. (solo raramente a persone fisiche);
• Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie
innovative e riproducibili anche in altri Paesi europei;
• Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi
composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della
transnazionalità);
• Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione
comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo,
24
copre solo una parte dei costi
del progetto, in percentuale
diversa a secondo della
tipologia del programma.
Essa, inoltre, non può essere
concessa
per
spese
già
sostenute
(divieto
di
retroattività).
L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla
Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili
di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento
alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite
negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare
i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori
nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles.
Come accedere alle risorse: guida della Commissione
‘A beginner’s guide to EU funding’ è i titolo della guida sull’utilizzazione dei fondi europei realizzata dalla
Commissione europea.
La guida, in inglese, fornisce le informazioni di base su strumenti, programmi e procedure per accedere ai
finanziamenti europei, rivolgendosi a sei tipologie di beneficiari principali: .PMI, Ong, giovani, ricercatori,
agricoltori, autorità pubbliche.
I Programmi 2014 - 2020
La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata
messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi
della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della
programmazione UE post 2013.
In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si
traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI
all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria
culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa)
e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta
il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata
allo sport.
Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta
contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi.
Di seguito, le schede descrittive dei vari programmi e la nostra selezione di bandi aperti.
L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria,
categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è
completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari.
Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione
dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse.
AMBIENTE & ENERGIA
Programma di riferimento:
LIFE 2014-2020
Obiettivi del programma: il
programma
LIFE
per
l’ambiente e l’azione per il
clima 2014-2020 sostituisce
l'attuale programma Life+.
Persegue i seguenti obiettivi
generali:
 contribuire al passaggio a
un’economia efficiente in
termini di risorse, con minori
emissioni di carbonio e
resiliente
ai
cambiamenti
climatici,
contribuire
alla
protezione e al miglioramento
della qualità dell’ambiente e
all’interruzione
e
all’inversione del processo di
perdita
di
biodiversità,
compresi il sostegno alla rete
25
Natura 2000 e il contrasto al
degrado degli ecosistemi;
 migliorare
lo
sviluppo,
l’attuazione e l’applicazione
della
politica
e
della
legislazione ambientale e
climatica
dell’Unione,
e
catalizzare
e
promuovere
l’integrazione degli obiettivi
ambientali e climatici nelle
altre politiche dell’Unione e
nella pratica nel settore
pubblico e privato, anche
attraverso l’aumento della loro
capacità;
 sostenere maggiormente la
governance ambientale e
climatica a tutti i livelli,
compresa
una
maggiore
partecipazione della società
civile, delle ONG e degli attori
locali
 sostenere l'attuazione del
Settimo programma d'azione
per l'Ambiente.
In tal modo, il programma
LIFE
contribuisce
allo
sviluppo sostenibile e al
raggiungimento degli obiettivi
e alle finalità della strategia
Europa 2020.
Struttura del programma:
E’
suddiviso
in
due
sottoprogrammi:
 “Ambiente” - prevede il
finanziamento di progetti nei
tre settori già interessati nel
passato: Ambiente e uso
efficiente
delle
risorse;
Natura
e
biodiversità;
Governance e informazione
in materia ambientale (75%
del budget).
 “Azione per il clima” –
nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere
presentati progetti nei settori
Mitigazione dei cambiamenti
climatici; Adattamento ai
cambiamenti
climatici;
Governance e informazione
in materia di clima (25% del
budget).
Tra le novità di questa nuova
programmazione 2014-2020 di
Life figura il finanziamento di
nuova tipologia di progetti,
denominati
“progetti
integrati”. Questi progetti
sono finalizzati a migliorare
l'attuazione delle politiche
ambientale e climatica e la loro
integrazione
nelle
altre
politiche,
in
particolare
attraverso una mobilitazione
coordinata
di
altri
finanziamenti
dell'Unione,
nazionali e privati, che
perseguono
obiettivi
ambientali o climatici.
Oltre ai progetti integrati
possono essere finanziati i
cosiddetti
“
progetti
tradizionali”
che
comprendono:
progetti
pilota: - progetti dimostrativi: progetti di buone pratiche: che
applicano tecniche, metodi e
approcci adeguati, efficaci
sotto il profilo economico e
all'avanguardia, tenendo conto
del contesto specifico del
progetto; - progetti integrati progetti
d'informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione.
Inoltre il nuovo Life prevede
anche il finanziamento di progetti
preparatori
che
rispondono
alle
esigenze
specifiche
connesse
all'attuazione e allo sviluppo
delle
politiche
e
della
legislazione dell'Unione in
materia ambientale o climatica
e progetti di assistenza tecnica
volti a sostenere l'elaborazione
di progetti integrati.
Sono
inoltre
previste
“sovvenzioni
di
funzionamento”, destinate a
coprire
alcune
spese
amministrative e operative di
organizzazioni senza scopo di
lucro che perseguono finalità
di interesse generale europeo,
che sono attive principalmente
nel settore dell'ambiente o
dell'azione per il clima e sono
coinvolte
nello
sviluppo,
nell'attuazione
e
nell'applicazione della politica
e
della
legislazione
dell'Unione.
Sono
inoltre
previste
“sovvenzioni
di
funzionamento”, destinate a
coprire
alcune
spese
amministrative e operative di
organizzazioni senza scopo di
lucro che perseguono finalità
di interesse generale europeo,
che sono attive principalmente
nel settore dell'ambiente o
dell'azione per il clima e sono
coinvolte
nello
sviluppo,
nell'attuazione
e
nell'applicazione della politica
e
della
legislazione
dell'Unione.
Il programma Life è suddiviso
in
due
periodi
di
programmazione: 2014-2017 e
2018-2020.
divulgazione),
Preparatori,
Integrati e di Assistenza
tecnica dei progetti integrati.
Per
il
Sottoprogramma
Azione per il Clima, l’Invito
riguarda le sovvenzioni di
azione
dei
progetti
“Tradizionali”
(buone
pratiche, pilota, dimostrativi,
informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione) e per i progetti
Integrati e di Assistenza dei
progetti integrati.
Di seguito, sono riportate
sinteticamente
le
caratteristiche delle diverse
categorie di progetti eleggibili:
 progetti di buone pratiche:
applicano tecniche, metodi e
approcci adeguati, efficaci
sotto il profilo economico e
all’avanguardia,
tenendo

Invito a presentare proposte
2015
Azioni finanziabili: Il bando
LIFE 2015 riguarda le varie
tipologie di progetti
di
entrambi
i
due
sottoprogrammi di LIFE.
Per il Sottoprogramma per
l’Ambiente, l’invito riguarda
le sovvenzioni di azione dei
progetti
“Tradizionali”
(buone
pratiche,
pilota,
dimostrativi,
informazione,
sensibilizzazione
e
26
conto del contesto specifico
del progetto;

progetti
pilota:
applicano una tecnica/un
metodo mai applicato e
sperimentato prima/altrove e
che
offrono
potenziali
vantaggi ambientali/climatici
rispetto alle attuali migliori
pratiche;
 progetti
dimostrativi:
mettono
in
pratica,
sperimentano, valutano e
diffondono
azioni,
metodologie o approcci nuovi
o sconosciuti nel contesto
specifico del progetto;

progetti
di
informazione,
sensibilizzazione
e
divulgazione: sono volti a
sostenere la comunicazione, la
divulgazione di informazioni e
la
sensibilizzazione
nell'ambito
dei
sottoprogrammi.
 progetti
preparatori:
identificati
principalmente
dalla
Commissione
in
cooperazione con gli Stati
membri per rispondere alle
esigenze specifiche connesse
allo sviluppo e all'attuazione
delle
politiche
e
della
legislazione UE in materia di
ambiente o clima;
 progetti
integrati:
finalizzati ad attuare su una
vasta scala territoriale piani o
strategie ambientali/climatici
previsti dalla legislazione UE
in materia di ambiente/clima,
sviluppati sulla base di altri
atti UE o elaborati dalle
autorità degli Stati membri;
settori
prioritari:
natura,
acqua, rifiuti, aria, mitigazione
dei cambiamenti climatici e
adattamento ai medesimi;
 progetti
di
assistenza
tecnica:
forniscono
un
sostegno
finanziario
per
aiutare
i
richiedenti
a
elaborare progetti integrati;
 progetti di rafforzamento
delle capacità: forniscono un
sostegno
finanziario
alle
attività
necessarie
per
rafforzare la capacità degli
Stati membri al fine di
permettere loro di partecipare
in maniera più efficace al
programma LIFE (ammissibili
solo per alcune categorie di
Paesi);
Candidati ammissibili: enti
pubblici
e
organizzazioni
private commerciali e non
commerciali (comprese le
ONG) con sede nell’UE;
organismi ammissibili con
sede nei Paesi e territori
d’oltremare
possono
partecipare a un progetto in
qualità di beneficiari associati,
a condizione che la loro
presenza conferisca valore
aggiunto al progetto e che la
realizzazione di attività al di
fuori del territorio UE sia
funzionale al raggiungimento
degli obiettivi del progetto.
I progetti integrati dovrebbero
prevedere il coinvolgimento
(possibilmente come leader)
delle
autorità
competenti
incaricate dell’attuazione dei
piani/strategie relative al
tema oggetto del progetto.
Budget:
la
dotazione
finanziaria
complessiva
prevista per il programma è di
circa 3. 456,66 milioni di euro.
Il budget 2015 dispone:
- per il sottoprogramma
Ambiente: di 184.141.337 euro
dei quali indicativamente il
55% per progetti per la
conservazione della natura e la
biodiversità). L’8,44% dei
fondi stanziati per progetti
diversi dai progetti integrati è
destinato all’Italia.
- per il sottoprogramma
Azione per il clima: di
56.670.000 euro.
Il contributo massimo per i
progetti sarà del 60% dei
costi ammissibili di progetto,
con le seguenti eccezioni:
- progetti Ambiente-Natura e
biodiversità: nel caso di
habitat o specie prioritarie il
contributo può arrivare al
75%;
- progetti di rafforzamento
delle capacità: il contributo
copre fino al 100% dei costi
ammissibili.
Prossime
scadenze:
marzo/aprile 2016: progetto
completo, a completamento
del concept note
(idea
progetto) inviato entro il 1°
ottobre 2015: per progetti
integrati
nei
due
sottoprogrammi.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life.htm
Le domande vanno presentata on line al link eProposal:
https://webgate.ec.europa.eu/eproposalWeb/
Punto di Contatto Nazionale del Programma presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare - Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia
e-mail: [email protected]
27
ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA
Programma di riferimento:
Europa per i cittadini
2014 - 2020
Il Programma "Europa per i
cittadini"
2014-2020,
introducendo
debite
modifiche e innovazioni, si
pone a proseguimento del
conclusosi
Programma
"Europa per i Cittadini 20072013", rivelatosi di estremo
successo a livello europeo e in
particolare nazionale.
Obiettivi: il Programma mira
ad avvicinare i cittadini
europei all’UE, proponendosi
di:
 contribuire
alla
comprensione, da parte dei
cittadini,
della
storia
dell’Unione Europea e della
diversità culturale che la
caratterizza;
 promuovere la cittadinanza
europea e migliorare le
condizioni
per
la
partecipazione
civica
democratica a livello di
Unione europea.
Nell’ambito di tali finalità
generali, gli obiettivi specifici
perseguiti sono:

sensibilizzare
alla
memoria, alla storia e ai valori
comuni dell'Unione europea,
nonché alle sue finalità, quali
la promozione della pace, dei
valori
condivisi
e
del
benessere dei suoi cittadini,
stimolando il dibattito, la
riflessione e lo sviluppo di reti;
 incoraggiare
la
partecipazione democratica e
civica dei cittadini a livello di
Unione,
permettendo
ai
cittadini
di
comprendere
meglio
il
processo
di
elaborazione
politica
dell'Unione
e
creando
condizioni
adeguate
per
favorire l'impegno sociale, il
dialogo interculturale e il
volontariato.
Struttura del Programma: il
programma è composto da 2
strand: “Memoria europea
attiva”
e
“Impegno
democratico e partecipazione
civica”, a sua volta articolato
in
3
sotto-misure
(Gemellaggio tra città; Reti di
città; Progetti della società
civile) e da una sezione
trasversale
“Azione
orizzontale
di
valorizzazione”,
volta
a
valorizzare i risultati dei
progetti selezionati e ad
incrementare
l’impatto
e
l’efficacia del Programma.
La Commissione europea-DG
Communication
è
responsabile
dell’attuazione
del Programma. In particolare,
ne stabilisce il bilancio, i temi
prioritari, gli obiettivi e
definisce i criteri di selezione
dei progetti.
La Commissione si avvale
dell’Agenzia Esecutiva per
l’Istruzione, gli Audiovisivi e
la Cultura (EACEA), per
l’attuazione
pratica
della
maggior parte delle azioni del
Programma.
L’EACEA
è
responsabile anche degli ECPs
– Europe for Citizens Points,
strutture nazionali stabilite nei
paesi
partecipanti
al
Programma che si occupano di
una diffusione mirata e
capillare delle informazioni
sul Programma Europa per i
Cittadini,
supportando
i
potenziali beneficiari delle
sovvenzioni. L’ECP – Europe
for Citizens Point Italy, istituito
dal 2008 presso il Ministero
dei Beni e delle Attività
28
Culturali, costituisce il Punto
di Contatto Nazionale per
l’Italia.
La “Guida al programma”,
pubblicata dall’ l’Agenzia
esecutiva EACEA, si applica
per tutto il suo periodo di
operatività (2014-2020).
La Guida ha lo status di un
bando e costituisce pertanto
documento fondamentale per
la presentazione di progetti.
Fornisce, infatti informazioni,
dettagliate (requisiti delle
azioni,
procedure
di
candidatura
e
selezione,
cofinanziamento e scadenze)
nel quadro dei 2 principali assi
che
compongono
il
programma.
Azioni:
STRAND 1
(MEMORIA EUROPEA
ATTIVA)
Lo Strand 1 promuove:
- progetti di riflessione sui
regimi totalitari nella storia
europea, soprattutto, ma non
esclusivamente, il Nazismo
che ha causato l’Olocausto, lo
Stalinismo, il Fascismo e i
regimi totalitari comunisti,
come
pure
la
commemorazione delle loro
vittime;
- progetti riguardanti gli altri
momenti fondamentali della
recente storia europea.
I
progetti
dovrebbero
includere diverse tipologie di
organizzazioni e/o sviluppare
diversi tipi di attività tra loro
complementari (ad es. ricerca,
processi di apprendimento
informali, conferenze, dibattiti
pubblici, mostre) e/o che
coinvolgano
cittadini
provenienti da diversi gruppi
target.
I progetti dovrebbero essere
realizzati
a
livello
internazionale
(tramite
la
creazione di partenariati e reti
multi-nazionali) e/o essere
caratterizzati da una chiara
dimensione europea.
STRAND 2
(IMPEGNO
DEMOCRATICO E
PARTECIPAZIONE
CIVICA))
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
tra città”: co-finanzia progetti
che riuniscano un numero
considerevole di cittadini di
città gemellate attorno a temi
legati
agli
obiettivi
del
Programma. Il concetto di
gemellaggio deve essere inteso
in senso lato, riferendosi sia a
documenti di gemellaggio
tradizionali, sia ad altre forme
di accordi di partenariato tra
città a lungo termine, volti a
favorire la cooperazione a vari
livelli e a rafforzare i
collegamenti culturali.
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
co-finanzia
progetti
di
municipalità e enti senza
scopo di lucro che operano
insieme su temi comuni, con
una prospettiva di lunga
durata, e che siano in grado di
creare reti per stabilire e
rafforzare la cooperazione
internazionale.
I
progetti
devono altresì promuovere lo
scambio
di
esperienze,
opinioni e “buone pratiche”
sui temi posti al centro del
dibattito.
Sotto-misura 3 “Progetti della
società
civile”:
supporta
progetti promossi da reti di
partenariato
internazionali,
che coinvolgano direttamente i
cittadini. I progetti dovrebbero
consentire a cittadini di diversi
contesti di confrontarsi e agire
insieme
su
temi
legati
istruzione;
le
autorità
all’Unione europea e alle sue
locali/regionali
possono
politiche, con lo scopo di dar
essere partner.
loro
l’opportunità
di
Finanziamento: il bilancio
partecipare concretamente al
totale del Programma 2014processo
di
integrazione
2020 è pari a 185.468.000EUR
europea.
così distribuiti: circa il 20%
Priorità annuali Le priorità
destinato
per l’asse 1
per il 2016 non sono ancora
(Memoria Europea Attiva),
state definite.
circa il 60%
per l’asse 2
Candidati ammissibili:
“Impegno
democratico
e
Strand 1 (Memoria Europea
partecipazione civica” e circa
Attiva): autorità pubbliche
il 10% per l’asse trasversale
locali/regionali
(ad
es.
“Azione
orizzontale
di
municipalità,
provincie,
valorizzazione”. I rimanenti
regioni) o enti non a scopo di
stanziamenti sono erogati a
lucro, quali associazioni di
copertura delle spese generali
sopravvissuti,
associazioni
amministrative e tecniche del
culturali, enti di istruzione e di
programma.
ricerca.
La
massima
sovvenzione
Strand
2
“Impegno
richiedibile per un progetto è
democratico e partecipazione
così fissata in relazione a
civica”:
ciascun ambito di riferimento:
Sotto-misura 1 “Gemellaggio
Strand 1 (Memoria Europea
tra
città”:
municipalità,
Attiva): 100.000 euro.
comitati
di
gemellaggio
Strand 2
sotto-misura 1
rappresentanti gli enti locali,
“Gemellaggio tra città”: 25.000
enti non a scopo di lucro
euro.
rappresentanti gli enti locali.
Strand 2 sotto-misura 2 “Reti
Sotto-misura 2 “Reti di città”:
di città”: 150.000 euro.
municipalità,
comitati
di
Strand 2
sotto-misura 3
gemellaggio, altri livelli di
“Progetti della società civile”:
autorità locale/regionale (ad
150.000 euro.
es.
provincie,
regioni),
Scadenze provvisorie:
federazioni/associazioni
di
 1° marzo 2016 (Memoria
autorità locali; enti non a
europea);
scopo di lucro rappresentanti
 1° marzo e 1° settembre
gli enti locali; i partner
2016 (Città gemellate; Reti di
possono essere organizzazioni
città);
non a scopo di lucro.
 1° marzo 2016 (Progetti
Sotto-misura 3 “Progetti della
della
società
civile).
società civile”: enti non a
scopo di lucro, come ad
esempio organizzazioni della
società civile, associazioni
culturali, enti di ricerca, enti di
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens; http://www.europacittadini.it/
ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA
29
Programma di riferimento:
EUROPA CREATIVA
Struttura: Europa creativa è il
nuovo programma UE a
sostegno dei settori culturali e
creativi che fonde ed accorpa i
tre precedenti programmi
indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA
Mundus.
E’
composto
da
due
sottoprogrammi:
- CULTURA, dedicato in
modo
specifico al
settore
culturale e creativo;
- MEDIA, relativo al settore
degli audiovisivi;
- e da una sezione tran
settoriale – che prevede
l’introduzione di un fondo di
garanzia per agevolare prestiti
alle organizzazioni e imprese
creative - che partirà nel 2016.
Budget:
il
programma
“Europa Creativa” ha una
disponibilità finanziaria di
14.6 miliardi di euro per il
periodo 2014 - 2020 ( 9% in più
rispetto
ai
programmi
precedenti) così distribuiti:
1. il 31% dei fondi destinato
allo Strand “Cultura”;
2. il 56% dei fondi allocato
per lo Strand “Media”;
3. il 13% dei fondi destinato
allo Strand “trasversale”.
Il programma Europa creativa
è gestito a livello centrale
dall'Agenzia esecutiva per
l'istruzione, gli audiovisivi e
la cultura (EACEA).
Esiste poi la rete dei Creative
Europe Desks, creata dalla
Commissione Europea per
fornire assistenza tecnica
gratuita
ai
potenziali
beneficiari di Europa Creativa
e
per
promuovere
il
Programma in ogni Paese
partecipante al Programma. Il
desk ufficiale dell’Italia, parte
della rete, è il Creative Europe
Desk Italia, coordinato dal
Ministero dei Beni e della
Attività Culturali e del
Turismo.
E’
formato
dall'Ufficio
Cultura
e
dall'Ufficio
MEDIA,
rispettivamente responsabili
del Sottoprogramma Cultura e
del Sottoprogramma MEDIA.
SOTTO-PROGRAMMA
CULTURA
All’interno
del
sottoprogramma sono previste
quattro
opportunità
di
finanziamento:
1. progetti di cooperazione
europea;
2. reti europee;
3. piattaforme europee;
4. progetti di traduzione
letteraria.
Possono partecipare tutti gli
operatori (pubblici e privati)
che operano nel settore
culturale e creativo da almeno
2 anni e che hanno la sede
legale in uno dei Paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa.
Esempi:
associazioni
e
istituzioni
culturali;
fondazioni; case editrici; enti
pubblici
(dipartimenti
di
settore); industrie culturali e
creative; università e centri di
ricerca
(dipartimenti
di
settore); network culturali
europei; osservatori culturali
internazionali.
Progetti di
cooperazione europea
Obiettivi/azioni: i principali
obiettivi del sostegno ai
progetti
di
cooperazione
culturale
a
livello
transnazionale riguardano:
 il rafforzamento della
capacità dei settori culturali e
creativi europei di operare a
livello
transnazionale
(obiettivo 1). A tale obiettivo
30
sono collegate le seguenti
priorità:
Priorità 1.1: supportare azioni
che forniscano agli operatori
culturali
e
creativi
competenze, capacità e knowhow
per
contribuire
al
rafforzamento
dei
settori
culturali e creativi, includendo
l’utilizzo
delle
tecnologie
digitali, approcci innovativi di
audience
development
e
sperimentando nuovi modelli
di business.
Priorità 1.2: supportare azioni
che consentano agli operatori
culturali
e
creativi
di
collaborare
a
livello
internazionale
e
di
internazionalizzare le loro
carriere
all’interno
e
all’esterno
dei
confini
dell’Unione
Europea
,
possibilmente
mediante
strategie di lungo termine.
Priorità 1.3: fornire sostegno
per
rafforzare
la
collaborazione e il networking
tra le organizzazioni culturali
e creative in Europa, al fine di
facilitare
l’accesso
alle
opportunità professionali.
 la
promozione
della
circolazione transnazionale
delle opere culturali e
creative
e
la
mobilità
transnazionale
degli
operatori culturali e creativi,
con particolare riguardo agli
artisti (obiettivo 2). Le priorità
sono:
Priorità 2.1: supportare attività
culturali
di
respiro
internazionale quali mostre,
scambi e festival.
Priorità 2.2: supportare la
circolazione della letteratura
europea al fine di garantire la
più
ampia
accessibilità
possibile;
Priorità
2.3:
supportare
l’”audience
development”
come strumento per stimolare
interesse nei confronti delle
opere culturali e creative
europee, oltre che verso il
patrimonio culturale tangibile
e intangibile, nonché per
migliorare l'accesso a tale
patrimonio.
L'obiettivo
principale
è
aiutare
gli
artisti/operatori
culturali
europei e le loro opere a
raggiungere un pubblico il più
possibile ampio in Europa ed
estendere l'accesso alle opere
culturali da parte dei gruppi
sottorappresentati
Tipologie di progetti: in base
agli obiettivi, le priorità, la
natura e l'impatto del progetto
è possibile scegliere tra due
categorie di finanziamento
che si differenziano per il
numero minimo dei Paesi
partecipanti
(partenariato),
l’importo e la percentuale del
cofinanziamento:
- Categoria 1: progetti di
cooperazione su piccola scala.
Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 2 partner
provenienti da almeno 3
diversi Paesi partecipanti al
Sottoprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni. Almeno un
partner deve provenire da un
paese EU o EFTA.
- Categoria 2: progetti di
cooperazione su larga scala Partenariato
(ovvero
il
numero minimo di partner che
devono far parte del progetto):
1 project leader (responsabile
del progetto) + 5 partner
provenienti da almeno 5
diversi paesi partecipanti al
Subprogramma Cultura e
legalmente riconosciuti da
almeno due anni.
Per entrambe le categorie di
progetti, la durata massima
(periodo di ammissibilità) è 48
mesi.
La Call 2016 (Invito a
presentare proposte EACEA
29/2015) si è chiusa il 7
ottobre 2015.
Network (Reti europee)
Questa misura offre supporto
alle reti europee attive nei
settori culturali e creativi, il
cui obiettivo è rafforzare la
capacità dei settori culturali e
creativi e la collaborazione in
rete a livello internazionale, al
fine di facilitare l’accesso alle
opportunità
professionali,
rafforzare la competitività e
promuovere l’innovazione di
questi settori.
I network sono strutture
complesse di almeno 15
organizzazioni europee già
esistenti,
basate
su
un
approccio business to business:
sono gli operatori culturali che
si confrontano e scambiano
informazioni tra loro per
rafforzare la capacità del
settore in cui operano. I
riflettori della call sono quindi
tutti puntati sullo scambio di
esperienze degli operatori
culturali.
Prossima pubblicazione call:
luglio 2016.
Scadenza: 5 ottobre 2016.
Piattaforme europee
Questa misura offre supporto
alle piattaforme culturali che
mirano a: promuovere lo
sviluppo dei talenti emergenti
e incentivare la mobilità
transnazionale degli operatori
culturali e creativi e la
circolazione
delle
opere;
contribuire ad aumentare il
prestigio e la visibilità degli
artisti e dei creatori impegnati
in termini di programmazione
europea, attraverso attività di
comunicazione; creare un
marchio di qualità europeo.
A differenza dei network, le
piattaforme prevedono un
approccio
business
to
consumers: i riflettori della call
sono, quindi, puntati sulla
visibilità degli artisti e dei
31
creatori, soprattutto quelli
emergenti, che rappresentano
la cultura europea.
Progetti di
traduzione letteraria
Obiettivi:
questa linea di
finanziamento offre supporto
ai progetti di traduzione
letteraria che promuovano la
diversità culturale e linguistica
nell’Unione e in altri Paesi che
partecipano
al
sottoprogramma
Cultura.
Le priorità sono: sostenere la
circolazione e la promozione
della letteratura europea, tra
cui l’uso appropriato delle
tecnologie
digitali;
incoraggiare la traduzione e la
promozione nel lungo termine
di una letteratura europea di
elevata qualità. Una priorità
ulteriore di questa misura di
sostegno sarà elevare il profilo
dei traduttori. A tal fine, in
ogni opera tradotta l’editore
dovrà includere una biografia
del
traduttore.
I
progetti
finanziabili
riguardano esclusivamente la
traduzione di almeno 3 opere
di narrativa sia in formato
cartaceo, sia elettronico e
prevedono due categorie:
categoria 1: progetti biennali;
categoria 2: accordo quadro di
partenariato.
Candidati ammissibili: tutte
le case editrici e i gruppi
editoriali
legalmente
riconosciuti in uno dei paesi
partecipanti al Programma
Europa Creativa da almeno
due anni. Le persone fisiche
non sono ammissibili.
Prossima pubblicazione call:
novembre 2015.
Scadenza: febbraio 2016.
SOTTO-PROGRAMMA
MEDIA
Il sottoprogramma MEDIA
supporta finanziariamente le
industrie cinematografiche e
audiovisive
dell'UE
nello
sviluppo,
distribuzione
e
promozione del loro lavoro.
Aiuta ad avviare progetti di
dimensione europea e ad
incrementare l’utilizzo delle
nuove tecnologie; consente ai
film europei e alle opere
audiovisive di trovare mercati
oltre i confini nazionali ed
europei; finanzia programmi
di formazione e di sviluppo.
Inviti
a
presentare
proposte nell’ambito del
sottoprogramma Media
 Sostegno
alla
distribuzione di film europei
non nazionali – Sistema
"Agenti di vendita". Invito a
presentare
proposte
EAC/S21/2013.
Scadenza: 1° marzo 2016
(Reinvestimenti).
 Sostegno
alla
distribuzione di film europei
non nazionali – Sistema
"Cinema Automatic". Invito a
presentare
proposte
EACEA/27/2014.
Scadenza: 2 agosto 2016
(Reinvestimenti).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
Il sito ufficiale del programma:
http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/index_en.htm
Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura:
Sottoprogramma Cultura:
http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/culture_en
Sottoprogramma Media:
http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/media_en
La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale:
http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html
Sito Creative Europe Desk Italia:
Ufficio cultura: http://cultura.cedesk.beniculturali.it/
Ufficio MEDIA: http://www.media-italia.eu/home/
ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT
Programma di riferimento:
Erasmus +
Erasmus+ è il programma
comunitario per l'istruzione, la
formazione, la gioventù e lo
sport per il periodo 2014-2020:
esso raggruppa i programmi
dell'UE già esistenti in questi
settori:
Apprendimento
permanente
(Erasmus,
Leonardo da Vinci, Comenius,
Grundtvig) e Gioventù in
Azione,
più
i
cinque
programmi di cooperazione
internazionale
nel
settore
dell’istruzione
superiore,
Erasmus Mundus, Tempus,
Alfa, Edulink e il programma di
cooperazione bilaterale con i
Paesi
industrializzati.
Comprende anche azioni nel
nuovo settore di competenza
europea, lo sport.
Obiettivi : il
programma
integrato
si
propone
di
contribuire agli obiettivi della
strategia Europa 2020 e del
quadro strategico
per
l'istruzione e la formazione
2020 (ET2020), al quadro
rinnovato
di
cooperazione europea
in
materia di gioventù (2010-
32
2018), allo sviluppo sostenibile
dei Paesi terzi nel settore
dell’istruzione superiore e allo
sviluppo della dimensione
europea
dello
sport.
In
particolare, esso si propone di
contribuire a raggiungere i
seguenti obiettivi principali
di Europa 2020: riduzione dei
tassi di abbandono scolastico;
aumento del
numero di
studenti di età compresa fra i 30
e
i
34
anni
che
abbiano completato il livello
terziario di istruzione.
Tra gli obiettivi specifici:
promuovere la partecipazione
dei
giovani
alla
società;
migliorare l'occupazione dei
giovani e aprire loro nuove
opportunità, aiutandoli ad
acquisire
competenze
aggiuntive attraverso lo studio
e la formazione all'estero;
innalzare
la
qualità
dell'insegnamento in Europa e
oltre.
Struttura del programma: il
programma è incentrato su tre
attività chiave, trasversali a
diversi settori:
ATTIVITA’ CHIAVE 1 Mobilità degli individui ai fini
di apprendimento (KA1)
Questa
azione
chiave
comprende:
 le opportunità di compiere
esperienze professionali e di
apprendimento in un'altra
nazione
per
studenti
e
personale;
in
particolare,
supporta:
- mobilità dello Staff (in
particolare
docenti,
leader
scolastici, formatori, operatori
giovanili, personale di istituti
d'istruzione/educazione
e
organizzazioni della società
civile);
- mobilità per studenti
dell’istruzione
superiore
e
dell’istruzione e formazione
professionale.
 Titoli di master congiunti
Erasmus Mundus: programmi
di
studio
internazionali
integrati di alto livello forniti
da
consorzi
di
istituti
d'istruzione
superiore
che
assegnano borse di studio
complete ai migliori studenti in
tutto il mondo.
 Prestiti Erasmus+ destinati
agli studenti di master: gli
studenti
dell'istruzione
superiore dei Paesi aderenti al
Programma possono ricevere
un prestito da parte del
Programma per frequentare un
intero programma di master
all'estero.
Gli
studenti
dovrebbero
rivolgersi
alle
banche nazionali o agli enti di
prestito a studenti.
 Scambi di giovani e
Servizio Volontario Europeo
(SVE).
ATTIVITA’ CHIAVE 2 Cooperazione per
l’innovazione e lo scambio di
buone pratiche
(KA2)
Questa azione comprende:
 Partenariati
Strategici
transnazionali che mirano a
sviluppare iniziative rivolte a
uno o più settori dell'istruzione,
della formazione e della
gioventù e a promuovere
l'innovazione, lo scambio di
esperienze e del know-how tra
diverse
tipologie
di
organizzazioni coinvolte nei
settori dell'istruzione, della
formazione e della gioventù o
altri settori pertinenti. Alcune
attività di mobilità sono
sostenute
fintanto
che
contribuiscono agli obiettivi del
progetto.
 Alleanze per la conoscenza
tra gli istituti d'istruzione
superiore e le imprese che
mirano
a
promuovere
l'innovazione,
l'imprenditorialità, la creatività,
l'occupabilità, lo scambio di
conoscenze e/o l'insegnamento
e
l'apprendimento
multidisciplinari.
 Alleanze per le abilità
settoriali che sostengono la
progettazione e l'erogazione di
programmi
di
formazione
professionale congiunti, di
programmi
di
studio
e
metodologie di insegnamento e
formazione, sulla base di dati
relativi alle tendenze in uno
specifico settore economico e
alle abilità necessarie in modo
da coprire uno o più settori
professionali.
 Progetti di sviluppo delle
capacità che sostengono la
cooperazione con i Paesi terzi
nei
settori
dell'istruzione
superiore e della gioventù. I
progetti di sviluppo delle
capacità mirano a sostenere
33
organizzazioni/istituzioni
e
sistemi nel loro processo di
modernizzazione
e
internazionalizzazione. Alcune
attività di mobilità dei Paesi
terzi sono sostenute nella
misura in cui contribuiscono
agli obiettivi del progetto.
 Piattaforme di supporto
informatico, come eTwinning, la
piattaforma elettronica per i
gemellaggi elettronici fra scuole;
EPALE, la piattaforma
per
l'apprendimento degli adulti in
Europa, e il Portale europeo per i
giovani, che offrono spazi di
collaborazione virtuale, banche
dati di opportunità, comunità di
prassi e altri servizi online per
insegnanti,
formatori
e
professionisti
nel
settore
dell'istruzione scolastica e per gli
adulti, ma anche per i giovani, i
volontari
e
gli
animatori
giovanili in Europa e altrove.
ATTIVITA’ CHIAVE 3
Riforma delle politiche
(KA3)
Questa misura è dedicata alle
attività
a
sostegno
delle
politiche in tema di istruzione,
formazione e gioventù. Si tratta
di attività varie che possono
riguardare:
 conoscenza
nei
settori
istruzione,
formazione
e
gioventù (conoscenze tematiche e
per Paese, studi sulle politiche, le
attività della rete Eurydice ecc.);
 sostegno all’agenda UE in
tema di istruzione, formazione e
gioventù mediante il Metodo del
Coordinamento Aperto (accordi
tra Paesi UE);
 iniziative di prospetto volte a
sviluppare nuove politiche o a
predisporne l’attuazione;
 supporto
agli
strumenti
europei, tra cui quelli per il
riconoscimento delle qualifiche e
delle competenze;
 cooperazione
con
le
organizzazioni internazionali, il
dialogo con gli stakeholders e i
Paesi Terzi.
Alle 3 azioni chiave si
aggiungono:
 Iniziativa Jean Monnet.
Questa misura finanzia:
 opportunità
per
l'insegnamento e la ricerca in
ambito
interdisciplinare
europeo e per rafforzare il
dialogo tra mondo accademico
e responsabili politici;
 collaborazione fra istituti;
 opportunità per dibattiti e
scambi orientativi;
 marchio ad hoc di eccellenza
accademica.
 Azioni nel settore dello
sport. In tale ambito, del tutto
nuovo nel panorama dei
finanziamenti
diretti
della
Commissione europea,
il
programma si concentra su
progetti transnazionali volti a
sostenere gli sport amatoriali e
ad
affrontare
le
sfide
transfrontaliere quali le partite
truccate, il doping, la violenza e
il
razzismo,
nonché
a
promuovere il buon governo, la
parità di genere, l’inclusione.
Più specificamente:
 progetti di collaborazione
transnazionali ad esempio per
combattere
il
doping,
promuovere attività sportive
amatoriali
e
introdurre
approcci innovativi nel settore;
 eventi sportivi europei no
profit;
 rafforzamento
delle
conoscenze
delle
attuali
politiche sullo sport attraverso
ricerche,
raccolta
dati
e
organizzazione di networks e
seminari;
 dialogo con le parti europee
interessate.
Candidati ammissibili:
 per i progetti nel settore
dell‘istruzione
scolastica:
dirigenti scolastici, insegnanti e
personale della scuola, alunni
di tutti i livelli dell’istruzione
scolastica,
dalla
scuola
dell’infanzia
alla
scuola
primaria e secondaria;
 per i progetti nel settore
istruzione superiore: studenti
(nei 3 cicli di studio) docenti,
staff degli istituti di istruzione
superiore,
formatori
e
professionisti in imprese;
 per i progetti nel settore
istruzione e della formazione
professionale
(VET
–
vocational
education
and
training): apprendisti e studenti
che
frequentano
istituti
professionali, professionisti e
addetti
alla
formazione
professionale, personale di
organizzazioni di formazione
professionale iniziale, formatori
e professionisti in imprese;
 per i progetti nel settore
educazione
degli
adulti:
membri di organizzazioni per
l’educazione
degli
adulti,
formatori,
personale
dell’istruzione per adulti e
discenti adulti nei percorsi
formale, informale e non
formale;
 per i progetti nel settore
della gioventù: giovani dai 13
ai 30 (la partecipazione a livello
individuale è prevista solo nel
caso del Servizio Volontario
Europeo), animatori giovanili
(Youth
Workers)
organizzazioni attive nel settore
della gioventù, associazioni,
enti
locali,
Ong,
gruppi
informali di giovani;
 per i progetti nel settore
sport: professionisti e volontari
nel settore dello sport, atleti e
allenatori.
Paesi ammissibili: possono
partecipare al programma:
 i
28
Stati
membri
dell’Unione europea;
 i Paesi in via di adesione,
quelli candidati e i potenziali
che beneficiano di una strategia
di preadesione: Turchia ed ex
Repubblica
iugoslava
di
Macedonia;
34
 i
Paesi
membri
dell’Associazione europea di
libero scambio (EFTA) che
hanno sottoscritto l’Accordo
dello
Spazio
Economico
Europeo
(SEE):
Islanda,
Liechtenstein, Norvegia;
 la Confederazione elvetica.
Tra gli altri Paesi extra UE
possono partecipare pienamente
al programma Erasmus plus
quelli che hanno costituito a tal
fine
un’Agenzia Nazionale
incaricata della gestione del
programma.
I restanti Paesi sono considerati
"partner” e possono partecipare a
singole
azioni
e
attività.
I Paesi partner sono: Armenia,
Axerbaijan, Belarus, Georgia,
Moldova,
Ukraina,
Algeria,
Egitto, Israele, Giordania, Libano,
Libia, Marocco, Palestina, Siria,
Tunisia, Federazione Russa.
In un prossimo futuro è previsto
- a seguito del perfezionamento
di appositi accordi bilaterali o
accordi quadro – l’ampliamento
della partecipazione ai Paesi dei
Balcani occidentali,: Albania,
Bosnia Erzigovina, Montenegro,
Serbia.
Budget: il bilancio totale allocato
per il periodo 2014-2020 è di 14,7
miliardi di euro, che rappresenta
un aumento del 40% rispetto alla
programmazione
precedente.
Finanziamenti
addizionali
riguardano la mobilità nel campo
dell’istruzione superiore e per la
costituzione di capacità con il
coinvolgimento di Paesi terzi.
Gestione del programma: il
Programma Erasmus+ 2014-2020
è gestito dalla Commissione
europea, DG Istruzione e
Cultura.
Il supporto tecnico per la
diffusione dell’informazione sul
programma e la gestione delle
azioni centralizzate (ad esempio
Azione chiave 3 e Sport) è
affidato all‘Agenzia esecutiva
per l’istruzione, gli audiovisivi e
la cultura, (EACEA), con sede a
Bruxelles.
Coordinamento Nazionale: in
Italia il Programma Erasmus+
viene coordinato dalle seguenti
Autorità nazionali:
 Ministero
dell’Istruzione,
Università e Ricerca – DG Affari
internazionali
e
DG
per
l’Università;
 Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali – DG per le
Politiche attive e passive del
lavoro;
 Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile
Nazionale;
 Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Ufficio per lo Sport.
Tre sono le Agenzie Nazionali
italiane chiamate a gestire le
azioni decentrate di Erasmus+,
ciascuna per degli seguenti
specifici ambiti di competenza:
 Indire
per
l’istruzione
scolastica, l’istruzione superiore
e l’educazione degli adulti.
http://www.indire.it/
 Isfol per l’istruzione e la
formazione professionale.
http://www.isfol.it/
 Agenzia Nazionale Giovani
per il capitolo riguardante
l’educazione non formale ed
informale dei giovani.
http://www.agenziagiovani.it/
nell’ambito del programma Erasmus+
Invito a presentare proposte 2016 EAC/A04/2015 pubblicato sulla GUUE C347 del 20 ottobre 2015
- rettifica GUUE C350 del 22 ottobre 2015
Azioni: il presente invito è
relativo alle tre azioni chiave
del Programma, nonché alle
attività Jean Monnet e Sport.
Candidati
ammissibili:
qualsiasi organismo, pubblico
o privato, attivo nei settori
dell’istruzione,
della
formazione, della gioventù e
dello sport, può candidarsi per
richiedere
finanziamenti
nell’ambito del programma
Erasmus+. I gruppi di giovani
che operano nell’animazione
socioeducativa,
ma
non
necessariamente nel contesto
di
un’organizzazione
giovanile, possono inoltre
presentare
domanda
di
finanziamento sia per la
mobilità
ai
fini
dell’apprendimento
dei
giovani e degli animatori per i
giovani sia per i partenariati
strategici nel settore della
gioventù.
Budget: nel complesso, per il
2016 il finanziamento è di 1
miliardo e 871,1 milioni di
euro. Di questi, 1miliardo e
645,6 milioni andranno ai
settori
istruzione
e
formazione; 186,7 milioni a
Gioventù; 11,4 milioni a Jean
Monnet e 27,4 milioni a Sport.
Scadenze:
 Azione chiave 1 Mobilità
individuale
ai
fini
dell’apprendimento:
 Mobilità individuale nel
settore
della
gioventù:
2 febbraio 2016
 Mobilità individuale nel
settore dell’istruzione e della
formazione:
2 febbraio 2016
 Mobilità individuale nel
settore
della
gioventù:
26 aprile 2016
 Mobilità individuale nel
settore
della
gioventù:
4 ottobre 2016
 Diplomi di master congiunti
ErasmusMundus:
18 febbraio 2016
 Eventi di ampia portata
legati
al
Servizio
di
volontariato europeo:
1° aprile 2016
 Azione
chiave
2
Cooperazione
per
l'innovazione e lo scambio di
buone prassi
 Partenariati strategici nel
settore della gioventù:
2 febbraio 2016
 Partenariati strategici nel
settore dell’istruzione e della
formazione:
31 marzo 2016
 Partenariati strategici nel
settore della gioventù
26 aprile 2016
35
 Partenariati strategici nel
settore
della
gioventù:
4 ottobre 2016
 Alleanze per la conoscenza,
alleanze
per
le
abilità
settoriali:
26 febbraio 2016
 Rafforzamento
delle
capacità
nel
settore
dell’istruzione superiore:
10 febbraio 2016
 Rafforzamento
delle
capacità nel settore della
gioventù:
2 febbraio 2016, 1° luglio 2016
 Azione
chiave
3
Sostegno alle riforme delle
politiche
 Incontro tra giovani e
decisori politici nel settore
della gioventù :
2 febbraio 2016, 26 aprile
2016, 4 ottobre 2016
 Azioni Jean Monnet
Cattedre, moduli, centri di
eccellenza,
sostegno
alle
istituzioni e alle associazioni,
reti, progetti:
25 febbraio 2016

Azioni nel settore
dello sport
 Partenariati
di
collaborazione nel settore
dello sport solo se connessi
alla Settimana europea dello
sport 2016:
21 gennaio 2016
 Partenariati
di
collaborazione nel settore
dello sport non connessi alla
Settimana europea dello sport
2016:
12 maggio 2016
 Piccoli
partenariati
di
collaborazione:
12 maggio 2016
 Eventi sportivi europei
senza scopo di lucro solo se
connessi
alla
Settimana
europea dello sport 2016:
21 gennaio 2016
 Eventi sportivi europei
senza scopo di lucro non
connessi
alla
Settimana
europea dello sport 2016:
12 maggio 2016.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus
http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus_en
http://www.erasmusplus.it/
Guida al Programma Erasmus (versione in inglese aggiornata al 20/10/2015)
http://www.erasmusplus.it/file/2015/01/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf
RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO
Programma di riferimento:
Orizzonte 2020:
programma quadro di
ricerca e innovazione
Horizon 2020 (Orizzonte 2020)
è il nuovo Programma del
sistema
di
finanziamento
integrato destinato alle attività
di ricerca della Commissione
europea, compito che, nella
vecchia
programmazione,
spettava al VII Programma
Quadro,
al
Programma
Quadro per la Competitività e
l'Innovazione
(CIP)
e
all'Istituto
Europeo
per
l'Innovazione e la Tecnologia
(EIT).
Obiettivi
Il Programma supporterà l'UE
nelle sfide globali fornendo a
ricercatori e innovatori gli
strumenti
necessari
alla
realizzazione
dei
propri
progetti e delle proprie idee.
Orizzonte 2020 deve svolgere
un
effetto
moltiplicatore
cercando di portare al 3% la
percentuale del PIL destinata
alla
ricerca
in
Europa,
obiettivo che i Paesi membri
dell’UE si sono prefissati già
parecchio tempo fa.
Horizon 2020 è un pilastro
chiave
dell’Unione
dell’innovazione,
un’iniziativa
faro
della
Strategia Europa 2020, volta a
potenziare la competitività
globale europea nonché a
sostenere la creazione ed il
funzionamento dello Spazio
europeo della ricerca.
Struttura del programma
Obiettivi specifici
La struttura di Horizon 2020 è
composta da tre Pilastri che
stanno ad indicare le macro
aree di ricerca e innovazione
su cui si muovo gli obiettivi di
finanziamento
della
CE
(Eccellenza
scientifica,
Leadership industriale, Sfide
della società) e da cinque
Programmi trasversali.
Excellent Science
L’obiettivo
del
pilastro
“Eccellenza Scientifica” è di
36
incrementare la qualità della
base
scientifica
europea,
sostenendo le migliori idee,
sviluppando talenti in Europa,
fornendo
ai
ricercatori
l'accesso
alle
migliori
infrastrutture di ricerca e
rendendo l'Europa un luogo
attraente per i
migliori
ricercatori del mondo.
Si
articola
in
quattro
programmi:
 European
Research
Council: sostiene gli individui
più talentuosi e creativi e le
loro equipe nello svolgere
ricerche
di
frontiera
di
altissima qualità;
 Tecnologie
future
ed
emergenti: finanzia la ricerca
collaborativa per aprire nuovi
promettenti campi di ricerca e
di innovazione;
 Azioni Marie Sklodowska
Curie: offre ai ricercatori
eccellenti
opportunità
di
formazione e di carriera
mediante
sostenendo
la
mobilità;
 Infrastrutture di Ricerca:
garantisce
che
l'Europa
disponga di infrastrutture di
ricerca
(comprese
le
infrastrutture elettroniche in
rete) di livello mondiale
accessibili a tutti i ricercatori
in Europa e in altri Paesi.
Competitive Industries
Il secondo Pilastro di Horizon
2020 (Leadership Industriale)
intende fare dell'Europa un
luogo più attraente per
investire nella ricerca e
nell'innovazione
(compresa
l'innovazione
ecologica),
promuovendo
attività
strutturate dalle aziende.
Si propone di portare grandi
investimenti in tecnologie
industriali
essenziali,
incentivare il potenziale di
crescita delle aziende europee
fornendo loro livelli adeguati
di finanziamento e aiutare le
PMI innovative a trasformarsi
in imprese leader a livello
mondiale. Si articola in tre
Programmi:
 Leadership
nelle
tecnologie
abilitanti
e
industriali:
fornisce
un
sostegno mirato alla ricerca,
allo
sviluppo
e
alla
dimostrazione delle seguenti
priorità: ICT, Nanotecnologie,
materiali avanzati, biotecnologie,
fabbricazione e trasformazione
avanzate, Tecnologia Spaziale.
 Accesso al capitale di
rischio: mira a superare i
disavanzi della disponibilità di
crediti e fondi per il settore
R&S, le imprese e i progetti
innovativi in tutte le fasi di
sviluppo.
Congiuntamente
agli strumenti di finanza di
rischio nel Programma per la
competitività delle imprese
(COSME),
nasce
con
l’obiettivo di sostenere lo
sviluppo di capitale di rischio
a livello europeo.
 L'innovazione nelle PMI:
promuove tutte le forme di
innovazione nelle PMI, con un
interesse specifico per quelle
dotate del potenziale di
crescita
suscettibile
di
internazionalizzazione
sul
mercato unico e oltre. Nella
attività non si prevede ricerca
ma finanziamenti per azioni di
supporto alla ricerca.
Societal Challenge
Questo pilastro (Sfide della
società) rispecchia le priorità
strategiche della strategia
Europa 2020 e affronta grandi
preoccupazioni condivise dai
cittadini europei e di altri
Paesi.
Un approccio incentrato sulle
sfide
riunisce
risorse
e
conoscenze provenienti da
una molteplicità di settori,
tecnologie e discipline, fra cui
le
scienze
sociali
e
umanistiche.
Si intende coprire attività che
spaziano dalla ricerca alla
commercializzazione,
incentrandosi
su
quelle
connesse
all'innovazione,
quali i progetti pilota, la
dimostrazione, i banchi di
prova e il sostegno agli appalti
pubblici
e all'adozione
commerciale. Si istituiranno
collegamenti con le attività dei
partenariati europei
per
l'innovazione.
Il finanziamento è incentrato
sui seguenti Programmi:
 Salute,
cambiamento
demografico e benessere;
 Sicurezza
alimentare,
agricoltura sostenibile e bioeconomia;
 Energia sicura, pulita ed
efficiente;
 Trasporto
intelligente,
integrato e pulito;
 Azioni
per
il
clima,
l'efficienza delle risorse e delle
materie prime;
 Europa in un mondo in
fase di cambiamento;
 Società sicure innovative,
sicure e inclusive.
PROGRAMMI
TRASVERSALI
37
1. Diffondere l’eccellenza e
ampliare la partecipazione.
L'obiettivo specifico è quello
di
sfruttare
appieno
il
potenziale di talenti esistenti
in Europa e assicurare che i
benefici di un'economia basata
sull'innovazione
siano
massimizzati
e
distribuiti
ampiamente
attraverso
l'Unione secondo il principio
dell'eccellenza.
2. European
Institute
of
Innovation and Technology
(EIT). L'Istituto europeo di
innovazione
e
tecnologia
svolge un ruolo di primo
piano poiché riunisce ricerca,
innovazione
e
istruzione
superiore
d'eccellenza,
integrando in tal modo il
triangolo della conoscenza.
L'EIT si avvale principalmente
delle KICs - comunità di
conoscenza e innovazione.
Esso garantisce inoltre la
condivisione delle esperienze
tra le KICs e al di là di esse,
grazie a una diffusione mirata
e a misure di scambio delle
conoscenze, promuovendo in
tal modo una più rapida
diffusione
dei
modelli
innovativi nell'Unione.
3. Scienza con e per la
società. L’obiettivo specifico è
quello di instaurare una
cooperazione
efficace
tra
scienza e società, assumere
nuovi talenti per la scienza e
associare
l'eccellenza
scientifica
alla
sensibilizzazione
e
alla
responsabilità sociale.
4. Joint
research
Centre
(JRC). Il centro Comune di
Ricerca (Joint Research Centre –
JRC) è il servizio scientifico
interno della Commissione
europea, che ha l’obiettivo di
fornire un supporto tecnico
indipendente
e
basato
sull’evidenza scientifica alle
politiche dell’UE al momento
della loro definizione, tenendo
in considerazione le esigenze
dei consumatori, integrate da
attività orientate al futuro.
Le attività del Joint Research
Centre costituiscono parte
integrante di Horizon 2020.
5. Euratom.
L'obiettivo
generale
del
programma Euratom è lo
svolgimento di attività di
ricerca e formazione nel
settore
nucleare,
con
particolare
attenzione
al
costante miglioramento della
sicurezza nucleare e della
radioprotezione, soprattutto
per
contribuire
potenzialmente
alla
decarbonizzazione a lungo
termine
del
sistema
dell'energia in modo sicuro ed
efficiente.
A queste attività trasversali sì
è poi aggiunto il Fast Track to
Innovation, Work Programme
n. 18 di Horizon 2020,
divenuto operativo a partire
da gennaio 2015. Si tratta di
un’azione
pilota
che
promuove innovazioni “close
to market” (si parte dal TRL
6), con l’obbligo di arrivare sul
mercato
entro
tre
anni
dall’inizio
del
progetto.
L’azione è caratterizzata da un
approccio puramente bottom
up, con la possibilità, dunque,
di presentare proposte in tutti
gli ambiti tematici delle LEIT e
delle Sfide Sociali di Horizon
2020.
Azioni:
Ogni bando presenta uno o
più schemi di finanziamento
chiamati "azioni". Ogni azione
presenta obiettivi specifici:
 Research and Innovation
Actions: azione che ha come
focus la ricerca scientifica e
l'innovazione
tecnologica.
Finanzia progetti in tutti i temi
di ricerca. Questa azione
arriva, nella catena del valore,
alla prototipazione e alla
dimostrazione di fattibilità su
piccola scala.
 Innovation Actions: azione
che
finanzia
progetti
caratterizzati da attività di
prototipazione,
test,
dimostrazione,
piloting,
validazione, etc. finalizzate
alla
definizione/produzione/desi
gn di nuovi prodotti e processi
anche su larga scala.
 Coordination and Support
Actions: azioni di supporto
allo sviluppo dei progetti o
programmi
di
ricerca
attraverso
attività
di
disseminazione,
comunicazione,
sensibilizzazione, rete, studi
sui risultati delle ricerche etc.
 Programme
Co-fund
Actions: le azioni Co–fund
(cioè
cofinanziamento
comunitario
e
nazionale)
hanno come primo obiettivo di
finanziare, attraverso singoli
bandi o programmi, entità
pubbliche
che
gestiscono
programmi di ricerca e
innovazione.
Specifici
strumenti
Co-fund
sono
previsti anche nell’ambito
delle
MSCA
Marie
Skłodowska-Curie Actions.
Candidati ammissibili
In
generale,
le
persone
giuridiche (es. imprese, piccole
o grandi, enti di ricerca,
università, ONG, ecc.) con
sede in qualsiasi Paese e le
organizzazioni internazionali
possono
partecipare
al
programma.
Possono partecipare anche
entità
senza
personalità
giuridica,
a
patto
che
sussistano
le
seguenti
condizioni (art. 131 del
Regolamento Finanziario e
art.198 delle sue Regole di
Applicazione): i rappresentati
delle organizzazioni devono
provare di avere la capacità di
assumere obblighi legali con la
38
Commissione europea (firma
dei contratti); il proponente
deve offrire garanzie per la
protezione
degli
interessi
finanziari dell’Unione europea
equivalenti a quelle offerte da
una ‘persona giuridica’ e in
particolare, disporre della
medesima capacità operativa e
finanziaria.
Per i progetti di ricerca
standard devono partecipare
almeno 3 soggetti giuridici,
ognuno dei quali dev'essere
stabilito in uno Stato membro
o in un Paese associato.
Paesi ammissibili
 i 28 Stati Membri UE;
 i Paesi associati (creati in
base ad accordi tra l'UE e i
singoli governi) nei quali le
persone giuridiche possono
partecipare a Horizon 2020
sulle stesse basi di quelle degli
Stati membri dell'UE.
Lista dei Paesi associati:
http://bit.ly/H2020AC
Le
persone
giuridiche
partecipanti provenienti da
altri Paesi possono ricevere
finanziamenti dell'UE in certe
circostanze.
http://bit.ly/H2020IPC
Il programma è comunque
aperto
anche
alla
partecipazione di:
- Paesi in pre-adesione, Paesi
candidati
e
potenziali
candidati;
- Membri dell’ European
Free
Trade
Association
(EFTA);
- Paesi e territori associati al
settimo programma quadro;
- Paesi terzi selezionati che
hanno una buona capacità in
scienza,
tecnologia
e
innovazione;
una
buona
esperienza precedente nella
partecipazione ai programmi
europei
di
ricerca
e
innovazione; legami stretti
economici e geografici con
l’Unione, trattamento equo e
giusto dei diritti di proprietà
intellettuale.
Budget
Il budget
stanziato
per
Horizon 2020 (compreso il
programma per la ricerca
nucleare Euratom) è tra i più
alti al mondo ed ammonta, per
l’intero periodo 2014/2020, a
70.2 miliardi di EUR a prezzi
costanti; 78,6 miliardi di
EUR a prezzi correnti.
Budget disponibile per i 3
pilastri:
- Eccellenza scientifica: €
22.274 milioni, 31,73% del
budget totale di Horizon 2020;
- Leadership Industriale:
€ 15.507 milioni, 22,09% del
budget totale di Horizon 2020;
Sfide
della
società:
€ 27.048,06 milioni, 38,53% del
budget totale di Horizon 2020.
Il restante budget è assegnato
ai programmi trasversali.
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Eccellenza scientifica”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/506
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Leadership industriale”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/501
Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Sfide della società”
http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/496
ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA
Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale
dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile
accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza,
reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere
informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte.
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html
Punti di contatto nazionali
La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point - NCP) è una struttura riconosciuta dalla
Commissione europea, chiamata a fornire informazioni e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi
UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli
NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e
transnazionale ai proponenti dei progetti europei.
APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di
Horizon 2020 in Italia. http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/
I bandi sul sito dell’APRE: http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/
39
Tra le fonti on-line:
Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea
http://europa.eu/
Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/
Sito web Commissione europea - Rappresentanza in
Italia http://ec.europa.eu/italia/
Sito web Parlamento europeo
http://www.europarl.europa.eu/
Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento
europeo per l’Italia http://www.europarl.it/
Sito web Dipartimento per le Politiche europee
(Presidenza del Consiglio dei Ministri)
http://www.politicheeuropee.it/
Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
www.aiccre.it
Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa
Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth
40
C h i si a m o
http://www.europedirectfrosinone.it
EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione
europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una
capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione
Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta
50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio
dell’Unione europea.
La rete Europe Direct
http://europa.eu/europedirect/
Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11
Cosa offre
Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione
ai propri centri Europe Direct:
- consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere
informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle
Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di
finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE;
- promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche;
- consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e,
al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande,
pareri e suggerimenti .
I
Come agisce
ritenti una vasta
gamma di servizi prestati attraverso:
I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso:
- i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al
call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse
comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli
e guide gratuiti;
- i propri siti Internet;
- l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse
comunitario;
- la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di
informazione.
La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di
informazione specializzate sull’UE.
I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza
della Commissione europea in Italia.
Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma
http://ec.europa.eu/italia/
41
Scarica

Europe Direct Frosinone Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone – tel