2015 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone e-mail: [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it n. 11 - NOVEMBRE 2015 Sommario Questo mese…in primo piano: La Commissione Juncker un anno dopo…………………………………………………….....................................................pag. 2 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 4 Affari economici & Finanziari - Indagine Eurobarometro: cresce il sostegno dei cittadini all’euro Affari economici & Finanziari - Pubblicate le previsioni economiche d’autunno Cooperazione internazionale & Sviluppo - Lotta contro la migrazione irregolare in Africa: al via il Fondo fiduciario di emergenza Istruzione & Formazione - Istruzione e formazione in Europa: il rapporto 2015 Migrazione, Affari interni & Cittadinanza - Crisi dei rifugiati: il punto della Presidenza UE Occupazione, Affari sociali, Competenze & Mobilità dei lavoratori - Occupazione giovanile: patto UE- imprese Occupazione, Affari sociali & Inclusione – Parità retributiva in Ue: l’impegno della Commissione Ricerca & Innovazione - Progetto cervello umano: nuovo sostegno della Commissione UE ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE...........................................................pag. 9 Affari istituzionali - Elezioni europee: dal PE proposta di riforma del sistema Commercio, Investimenti & Competitività - TTIP: proposta di un capitolo sul commercio e sviluppo sostenibile Commercio, Investimenti & Competitività - Dalla Commissione UE: proposta finale sul nuovo sistema giudiziario per la protezione degli investimenti Giustizia & Affari interni - Attacchi a Parigi: le risposte dell’UE Giustizia & Diritti fondamentali - Trasferimenti transatlantici di dati: verso un nuovo quadro Stabilità finanziaria, Servizi finanziari & Unione dei mercati dei capitali - Sistema unico dei depositi: il terzo pilastro dell’Unione bancaria L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 15 Consultazione pubblica sulle norme per realizzare il mercato unico digitale Scadenza: 4 gennaio 2016 Consultazione pubblica sulla preparazione di una nuova direttiva sulle energie rinnovabili post 2020 Scadenza: 10 febbraio 2016 Consultazione pubblica su equilibrio vita-lavoro Scadenza: 17 febbraio 2016 Consultazione pubblica sulle misure relative alla fine del roaming dell’UE Scadenza: 18 febbraio 2016 EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. pag. 18 Supplemento Europa Bandi ………………………………………….pag. 24 Questo mese…in primo piano: La Commissione Juncker: un anno dopo 10 priorità per l’Europa: le iniziative intraprese I l 1° novembre 2015 la Commissione Juncker ha festeggiato un anno di ufficio. “Un nuovo inizio per l'Europa - il mio programma per l'occupazione, la crescita, l'equità e il cambiamento democratico" è il titolo del documento presentato da Juncker all’inizio del suo mandato, annunciando le dieci priorità politiche su cui si sarebbe concentrato l’esecutivo UE nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo dichiarato di riconquistare il cuore e le menti dei cittadini europei. Un obiettivo che si imponeva in modo pressante, in un contesto in cui la crisi che attraversa l’Europa ha accresciuto il distacco tra i cittadini e le istituzioni politiche di tutti i livelli, favorendo anche un senso di sfiducia di crescenti strati della popolazione europea verso l’Unione. In effetti, l’UE ha di fronte a sé sfide senza precedenti, che vanno dagli elevati livelli di disoccupazione al rallentamento della crescita, alle incertezze economiche e la forte carenza di investimenti, alle pressioni migratorie, alle sfide ambientali e per la sicurezza, all’instabilità nelle regioni confinanti. Questo primo anno è stato complesso ed articolato ed ha visto i Commissari in prima linea per l’implementazione di iniziative legate 2 alle dieci priorità che rappresentano le principali sfide per la nostra economia e la nostra società. Da Bruxelles si pensa già a fare un primo bilancio, evidenziando con soddisfazione i successi che è stato possibile registrare nei mesi appena trascorsi. Nell’ambito della priorità ”Rilancio dell’occupazione, della crescita e degli investimenti”, un ruolo di primo piano è stato assunto dal Piano di investimenti per rilanciare la crescita e aumentare i posti di lavoro, voluto dalla Commissione europea e dal Gruppo BEI (Banca Europea degli Investimenti). “Il piano è partito sorprendentemente bene, stando alla situazione attuale.”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen, citando dati concreti e confortanti, che inducono a ritenere raggiungibile l’obiettivo di impegnare oltre 300 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nell’Ue nei prossimi tre anni. Circa 43 miliardi di euro sono stati già mobilitati in questi primi mesi di attività, più di trenta grandi progetti hanno ottenuto un finanziamento del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), utilizzando poco più di 5 miliardi delle sue garanzie. Questi finanziamenti dovrebbero generare 23 miliardi di investimenti in 13 Paesi, stando alle dichiarazioni di Katainen, secondo il quale l’anno prossimo il ritmo degli investimenti dovrebbe aumentare rapidamente. Per migliorare il contesto in cui operano le imprese e le condizioni di finanziamento, il piano di investimenti contemplerà anche progressi verso la realizzazione del mercato unico digitale, dell'Unione dell'energia e dell'Unione dei mercati dei capitali, in un’ottica di stretta interconnessione tra i vari ambiti di azione su cui la Commissione sta focalizzando la propria attività, presentando proposte concrete. Con il Rapporto dei Cinque Presidenti, l'esecutivo UE ha presentato una tabella di marcia ambiziosa, ma pragmatica, per approfondire la nostra unione economica e monetaria, seguita da una serie di misure legislative. I negoziati sul TTIP (il Partenariato Transatlantico su Commercio e Investimenti con gli Stati Uniti) sono continuati, e la Commissione ha provveduto a rendere il processo di negoziazione più trasparente, ricoprendo un ruolo importante sulla scena internazionale. La Commissione ha lavorato costantemente e continuamente per una risposta coordinata europea sul fronte dei rifugiati e della migrazione - una delle sfide più urgenti che l'Europa sta attualmente affrontando. Dal maggio 2015 sono stati adottati due pacchetti di attuazione previsti dall'Agenda europea sulla migrazione, e le relative misure stanno iniziando ad essere distribuite: ciò include la ricollocazione di 160.000 rifugiati e la mobilitazione di quasi 10 miliardi di euro nel 2015 e 2016 dal bilancio dell'UE per aiutare ad affrontare la crisi dei rifugiati. Questi sono solo alcuni esempi degli impegni presi dalla Commissione Juncker per contribuire alla crescita e all'occupazione in Europa. Per ulteriori informazioni su ciascuna delle 10 priorità, un pacchetto stampa completo è disponibile online. http://ec.europa.eu/news/2015/10/20151030_en.htm 3 Notizie flash dall’UE Affari economici & Finanziari Indagine Eurobarometro: cresce il sostegno dei cittadini all’euro E’ Paese, rispetto al 43% un anno prima; il 41% pensa che si tratta di una cosa negativa, in calo rispetto 47% precedente. Alla domanda circa la necessità di riforme per migliorare l'economia, la maggioranza degli intervistati della zona euro (pari al 78%) ha dichiarato di essere a favore delle riforme in generale. Tuttavia, il sostegno varia considerevolmente a seconda del settore specifico; per esempio, il 93% è a favore delle riforme del mercato del lavoro, mentre il 65% è a favore delle riforme di mercato per stimolare concorrenza e privatizzazioni. Inoltre, il 77% dei cittadini dell'eurozona pensa sia necessario risparmiare per preparare le finanze pubbliche all'invecchiamento della popolazione e l'87% pensa che la riforma del sistema pensionistico sia importante; tuttavia, solo il 27% è a sostegno dell'innalzamento dell'età pensionabile. Un terzo dei sondati ritiene che ci siano troppe monete di diverso valore in circolazione, l'89% sostiene che il centesimo dovrebbe sparire, l'83% farebbe sparire la moneta da due centesimi. Il 59% abolirebbe i due tagli. in aumento il sostegno dei cittadini dell'Eurozona alla moneta unica, secondo i risultati del sondaggio Eurobarometro Flash 429, pubblicati il 6 novembre dalla Commissione europea; il 61% degli intervistati, infatti, conferma di vedere la moneta unica come un bene per il proprio Paese (rispetto al 57% dell'anno scorso) e il 71% ritiene che lo sia anche per l'intera Unione europea. L’indagine, effettuata dal 12 al 14 ottobre nei 19 Stati membri appartenenti all'Eurozona, mostra il più alto livello di consenso all'euro mai registrato finora (dal 2002, cioè da quando l'istituto europeo effettua una tale inchiesta di opinione). Il sostegno all'euro è più alto in Lussemburgo (79%) seguito dall'Irlanda (75%). La valutazione positiva dei cittadini sulla moneta unica è aumentata anche nei Paesi sottoposti alle dure misure economiche per evitare il fallimento: in Portogallo il 61% dei sondati si è espresso in tal senso, con un aumento di 11 punti percentuali, in Spagna il 64% (+6%), in Grecia il 65% (+&%). L'Italia è il solo Paese in cui il consenso all'euro è inferiore al 50%: il 49% degli intervistati ritiene che la moneta unica sia una buona cosa per il Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/economy_finance/articles/euro/2015-11-06-eurobarometer_en.htm http://ec.europa.eu/economy_finance/articles/pdf/fl_429_sum_en.pdf 4 Affari Economici & Finanziari Pubblicate le previsioni economiche d’autunno spiegato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l'euro e il dialogo sociale. Mentre va attenuandosi l'effetto dei fattori positivi, affiorano nuove sfide quali il rallentamento delle economie di mercato emergenti e del commercio mondiale e le persistenti tensioni geopolitiche. Le previsioni indicano che nel 2016 e nel 2017 il ritmo della crescita resisterà a queste sfide grazie al sostegno di altri fattori: migliori risultati in termini di occupazione con conseguenze positive sul reddito a ripresa economica nella zona euro e reale disponibile, condizioni di credito più nell'intera Unione europea, che vive ora il suo favorevoli, progressi nella riduzione terzo anno, dovrebbe proseguire a ritmo blando dell'indebitamento e livelli superiori l'anno prossimo, nonostante la situazione più d'investimento. In alcuni Paesi anche l'effetto problematica in cui versa l'economia mondiale: positivo delle riforme strutturali attuate sono queste le principali conclusioni emerse dalle contribuirà a sostenere ulteriormente la crescita. previsioni economiche d’autunno della Nel complesso, secondo le previsioni, il PIL reale Commissione europea pubblicate il 5 novembre della zona euro crescerà dell'1,6% nel 2015, per 2015. salire poi all'1,8% nel 2016 e all'1,9% nel 2017. Per A favorire il ciclo positivo concorrono fattori l'UE nel suo insieme il PIL reale dovrebbe salire temporanei quali i bassi prezzi del petrolio, la dall'1,9% di quest'anno al 2,0% nel 2016 e al 2,1% politica monetaria accomodante condotta dalla nel 2017. BCE e la maggiore debolezza del tasso di cambio Le previsioni economiche europee dell'inverno dell'euro che favorisce le esportazioni, come ha 2016 sono programmate per il prossimo febbraio. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/economy_finance/eu/forecasts/index_it.htm L Cooperazione internazionale & Sviluppo Lotta contro la migrazione irregolare in Africa: al via il Fondo fiduciario di emergenza I l 12 novembre, in occasione del Vertice della Valletta UEAfrica sulla migrazione, il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha lanciato, insieme ad alcuni capi di Stato europei, il Fondo fiduciario di emergenza dell'Unione europea per la stabilità e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del 5 fenomeno degli sfollati in Africa. Il Fondo consta di 1,8 miliardi di euro, provenienti dagli strumenti di finanziamento dell'Unione europea così come da contributi degli Stati membri dell'UE e di altri donatori. Finora 25 Stati membri dell'Unione europea e 2 donatori non dell'UE (Norvegia e Svizzera) hanno annunciato un contributo totale di circa 78,2 milioni di euro. Il Fondo fiduciario di emergenza- si legge nel comunicato stampa della Commissione - costituisce una modalità innovativa dell'UE per rafforzare la sua risposta collettiva alle attuali sfide sul campo ed è uno strumento complementare alla cooperazione allo sviluppo dell'UE, già attiva nella regione, per assistere i Paesi africani più fragili e vulnerabili. Il Fondo andrà a beneficio della regione del Sahel e dell'area del lago Ciad, del Corno d'Africa e dell'Africa del nord – aree che, insieme, comprendono le principali rotte migratorie africane verso l'Europa. I Paesi vicini in queste regioni possono anch'essi beneficiare dei progetti del Fondo fiduciario per far fronte ai flussi migratori regionali e alle sfide transfrontaliere collegate. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6055_it.htm Istruzione & Formazione Istruzione e formazione in Europa. Il rapporto 2015 L' edizione 2015 della relazione di monitoraggio del settore Infine, dato tra i migliori in Europa, la partecipazione all'istruzione prescolastica tra i 4 e i 6 anni è pressoché universale. Le recenti riforme della scuola, inoltre, potrebbero migliorare ulteriormente questi risultati. Tuttavia, il sistema dell'istruzione italiano continua a soffrire di problemi mai risolti. Il tasso di abbandono scolastico rimane nettamente al di sopra della media UE e ci sono grandi differenze regionali nelle competenze di base. Il tasso di conseguimento di un titolo di terzo livello tra i giovani è il più basso in Europa (23,9% nel 2014 per la fascia 30-34), con un alto tasso di abbandoni. L'apprendimento basato sul lavoro non è abbastanza sviluppato e l'ingresso nel mercato del lavoro è molto difficile per i giovani, anche i più qualificati, La spesa per l'istruzione del governo in proporzione al PIL è tra le più basse d'Europa, in particolare per l'istruzione terziaria. dell'istruzione e della formazione europeo mostra che sempre più Stati membri hanno raggiunto gli obiettivi di aumentare il numero di studenti che completano il livello di istruzione superiore e ridurre al minimo quello di chi abbandona prematuramente la scuola. Ciò significa che l'Europa è sulla buona strada per conseguire entro il 2020 gli obiettivi fissati nella strategia per la crescita e l'occupazione. I progressi, però, non sono omogenei: esistono significative differenze tra gli Stati membri e al loro interno. Gli studenti provenienti da contesti svantaggiati e di immigrazione sono maggiormente esposti al rischio di non raggiungere gli standard educativi minimi. Si raccomanda agli Stati membri di concentrare gli sforzi sul miglioramento di accessibilità, qualità e pertinenza dei sistemi di istruzione e di formazione. I dati pubblicati dal monitor dimostrano che il sistema dell'istruzione italiano è migliorato negli ultimi anni. È stato avviato un sistema di valutazione, sono migliorate le competenze di base rilevate dalle indagini internazionali, è diminuito il tasso di abbandoni precoci. Sito web del monitoraggio: http://ec.europa.eu/education/tools/et-monitor_it.htm 6 Migrazione, Affari interni & Cittadinanza Crisi dei rifugiati: il punto della Presidenza UE L o scorso 30 ottobre il Presidente della Commissione europea Juncker e il Presidente del Consiglio Tusk hanno inviato una lettera a tutti gli Stati membri dell'UE per fornire loro una panoramica sui progressi compiuti in merito all'attuazione delle misure per affrontare la crisi dei rifugiati. La lettera invita gli Stati membri a rispettare i loro impegni e ad implementare le azioni concordate in merito. E’ stato reso disponibile online, sul sito della Commissione europea, un documento sulla situazione attuale che sarà tenuto costantemente aggiornato con gli impegni e le azioni intraprese dagli Stati membri per attuare le misure concordate nell'ambito dell'Agenda europea sulla migrazione. L'Agenda è stata presentata dalla Commissione nel maggio 2015 e dopo la sua adozione sono stati introdotte una serie di misure - tra cui l'adozione di due piani di emergenza per trasferire 160.000 persone in evidente bisogno di protezione internazionale dagli Stati membri più colpiti in altri Stati dell'UE, e la mobilitazione di quasi 10 miliardi di euro provenienti dal bilancio comunitario, che saranno integrati da finanziamenti nazionali. Il 23 settembre la Commissione europea ha presentato una serie di azioni prioritarie per l'attuazione dell'Agenda europea sulla migrazione, da adottare entro i prossimi sei mesi: sono comprese sia azioni a breve termine per stabilizzare la situazione attuale, sia misure a più lungo termine per costituire un sistema che sia solido nel tempo. L'elenco delle azioni prioritarie identifica le principali misure immediatamente necessarie in termini di: misure operative, sostegno al bilancio e attuazione del diritto dell'Unione. L’elenco è stato approvato dalla riunione informale dei Capi di Stato e di governo del 23 settembre 2015 e di nuovo il 15 ottobre 2015. “L’obiettivo ora deve essere realizzare ciò che abbiamo promesso.”, hanno dichiarato i presidenti. La situazione nel dettaglio: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5958_it.htm Occupazione, Affari sociali, Competenze & Mobilità dei lavoratori Occupazione giovanile: patto UE-imprese I n occasione dell’Enterprise 2020 Summit intitolato “The future of Europe”, che nei giorni 16 e 17 novembre 2015 ha riunito a Bruxelles i più autorevoli rappresentanti europei nel campo della CSR, la Commissione europea e lo European Business network for Corporate Social Responsibility - CSR Europa (la Rete imprenditoriale europea per la responsabilità sociale delle imprese) hanno lanciato il patto europeo per la gioventù, un impegno reciproco dell'UE e delle imprese finalizzato ad aumentare le opportunità di lavoro dei giovani. L'accordo è rivolto alle imprese, alle parti sociali, alle istituzioni scolastiche e di formazione per lo sviluppo e il consolidamento di 10 000 partenariati di qualità 7 finalizzati alla creazione di almeno100.000 opportunità tra posti di lavoro, apprendistato o tirocini per i giovani. La Commissione UE si impegna a fornire il supporto tecnico necessario e ad assistere le parti interessate nell'attuazione del programma. I risultati della collaborazione saranno presentati al primo Enterprise-Education Summit che si terrà nel dicembre 2017. Il vertice Enterprise 2020 è stato l'ultimo passo di una serie di iniziative avviate a Milano, nell'ambito del Manifesto Enterprise 2020, lo strumento con cui imprese e Commissione europea dialogheranno per realizzare insieme una crescita sostenibile, lanciato ufficialmente il 19 giugno ad Expo durante la Conferenza Internazionale LAST CALL TO EUROPE 2020. Per saperne di più: http://enterprise2020summit.org/ http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=1147&newsId=2387&furtherNews=yes Occupazione, Affari sociali & Inclusione Parità retributiva in UE: L’impegno della Commissione I dichiarazioni sull’impegno della Commissione a rafforzare le tutele dell’Ue per la parità retributiva. L'Europa ha già in vigore leggi in materia, ma queste non sono sufficientemente applicate sul campo dagli Stati membri. “Oltre a garantire la parità retributiva per le donne sul mercato del lavoro, dobbiamo dare loro i mezzi per accedere ad esso alle stesse condizioni degli uomini. Nel nostro programma di lavoro 2016 prenderemo provvedimenti per affrontare questa sfida, aiutando i genitori che lavorano e chi si occupa di familiari a carico a bilanciare cura e carriera", hanno annunciato i Commissari europei. l 2 novembre si è celebrata la giornata europea per la parità retributiva per le donne, che ancora oggi hanno un salario medio inferiore del 16% rispetto a quello degli uomini. Ciò significa che le donne lavorano effettivamente 58 giorni ogni anno a titolo gratuito, per un lavoro di pari valore. Il 2 novembre è il giorno dell'anno in cui le donne di tutta Europa smettono di essere pagate, mentre gli uomini continuano a guadagnare fino al 31 dicembre. In questa occasione, il Primo vicepresidente Timmermans, la Commissaria Thyssen e la Commissaria Jourová hanno rilasciato importanti Schede informative: http://ec.europa.eu/justice/gender-equality/files/gender_pay_gap/gpg_country_factsheet_it_2015_it.pdf Ricerca & Innovazione Progetto Cervello umano: nuovo sostegno della Commissione UE L o scorso 30 ottobre la Commissione europea ha firmato un accordo di partnership con Human Brain Project (Progetto Cervello Umano, HBP), un fondamentale progetto di ricerca dell'UE che ha l'obiettivo di capire meglio come funziona il cervello umano. Il progetto HBP, lanciato nel 2013, fornirà ai ricercatori infrastrutture di livello mondiale, strumenti ICT e modelli matematici per migliorare la loro conoscenza del cervello umano, le sue malattie e le sue funzionalità. L'accordo permetterà alla Commissione di sostenere il Progetto Human Brain fino al 2020, nell'ambito del programma di innovazione e di ricerca dell'UE Horizon 2020. Il progetto coinvolge oltre 400 ricercatori provenienti da 24 Paesi di tutta l'Europa. Il bilancio complessivo dell'HBP è stimato a 1 miliardo di € in dieci anni (2013-2023), con il supporto della Commissione e di altri partner comprese università, industrie e programmi nazionali degli Stati membri. https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/european-commission-signs-agreement-take-human-brain-project-next-phase 8 Orientamenti politici & legislazione Affari istituzionali Elezioni europee: dal PE proposta di riforma del sistema L ai candidati di svolgere una vera campagna elettorale: questo segna una netta discontinuità se si pensa che in alcuni Stati tali liste sono disponibili solamente 17 giorni prima delle elezioni. Tra le novità più importanti il voto online, con la possibilità di votare anche per i cittadini che si trovano all'estero. Il voto online ha un duplice fine: tentare di far scendere il tasso d'astensionismo, grazie ad una metodologia di voto che non preveda il recarsi a seggi fisici, ed il tentativo di avvicinare i giovani alle elezioni europee, considerando tale tipologia di voto più affine alle nuove generazioni. Il Parlamento ha anche chiesto che venga abbassata a 16 anni l'età minima per accedere al diritto di voto alle elezioni europee, sul modello di quanto già avviene in Austria; anche in questo caso l'obiettivo è quello di avvicinare i più giovani alla politica europea. Da ultimo, le schede elettorali dovranno dare la stessa visibilità ai nomi e ai loghi sia dei partiti nazionali sia dei partiti europei ai quali sono affiliati. Tale affiliazione dovrebbe emergere in modo chiaro anche durante la campagna elettorale. La proposta passa ora al Consiglio europeo che dovrà approvarla all'unanimità; successivamente tutti gli Stati membri dovranno ratificarla. La speranza dei deputati europei è che la riforma possa vedere la luce prima delle elezioni del 2019. o scorso 11 novembre, in seguito al dibattito del 27 ottobre, il Parlamento europeo ha adottato una proposta di riforma del proprio Atto elettorale del 1976, registrando 315 voti favorevoli, 234 contrari e 55 astensioni. L’obiettivo è quello di sviluppare il carattere democratico e transnazionale delle elezioni europee e colmare il deficit democratico delle decisioni assunte. Una prima novità è rappresentata dall'istituzionalizzazione degli "spitzenkandidaten", ossia i candidati alla guida della Commissione, sperimentati per la prima volta nel 2014. Si prevede anche che le liste di candidati siano rese disponibili almeno 12 settimane prima delle elezioni al fine di consentire Il comunicato del Parlamento europeo: http://www.europarl.europa.eu/pdfs/news/expert/infopress/20151109IPR01698/20151109IPR01698_it.pd 9 Commercio/Investimenti & Competitività TTIP: proposta UE di un capitolo su commercio e sviluppo sostenibile "I l commercio è uno strumento atto non soltanto a creare nuove opportunità economiche per i consumatori, i lavoratori e i datori di lavoro, ma anche a contribuire a costruire un mondo più responsabile Promuovere il commercio non significa solo perseguire i propri interessi economici, ma anche propugnare valori.": è quanto dichiarato lo scorso 6 novembre da Cecilia Malmström, Commissaria europea responsabile per il Commercio, nel presentare la proposta, avanzata dalla Commissione europea, di un capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, comprendente lavoro e ambiente, nei negoziati commerciali UE-USA in corso. Il capitolo sullo sviluppo sostenibile da includere nel partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) prevede le disposizioni più ambiziose su questi temi mai proposte a nessun partner commerciale. Questo approccio segue la nuova strategia commerciale dell'UE denominata "Commercio per tutti”, che mira all'introduzione di politiche commerciali più responsabili sia nell'Unione sia a livello mondiale. Il capitolo mira essenzialmente a garantire il sostegno negli Stati Uniti e nell'UE a standard elevati in materia di lavoro e ambiente e ad instaurare una collaborazione per affrontare le sfide dell'economia globale, quali il lavoro minorile, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, i diritti dei lavoratori e la protezione dell'ambiente, per citarne alcune. Una volta raggiunto un accordo, l'UE si adopererà per assicurare che tutte le disposizioni del capitolo siano rispettate, attuate e fatte valere. Il comunicato della Commissione http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5993_it.htm Commercio/Investimenti & Competitività Dalla Commissione UE: proposta finale sul nuovo sistema giudiziario per la protezione degli investimenti 10 L nuovo sistema dovrebbe sostituire l'attuale meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e Stati (ISDS) nel TTIP e in tutti i negoziati commerciali e gli investimenti in corso e futuri dell'UE. In questa occasione, la Commissaria europea per il Commercio Cecilia Malmström ha commentato: "Oggi si conclude un lungo processo interno nell'UE per sviluppare un approccio moderno alla protezione degli investimenti e alla risoluzione delle controversie per il TTIP e oltre. È il risultato di ampie consultazioni e del dibattito con gli Stati membri, il Parlamento europeo, le parti interessate e i cittadini. Questo approccio permetterà all'UE di assumere un ruolo globale sulla via delle riforme, per creare un tribunale internazionale basato sulla fiducia dei cittadini." o scorso 11 novembre l'Unione europea ha formalmente presentato agli Stati Uniti la sua proposta di riforma del sistema della protezione degli investimenti e di un nuovo e più trasparente sistema di risoluzione delle controversie tra investitori e Stati - il sistema giudiziario per la protezione degli investimenti. Il testo definitivo comprende tutti gli elementi chiave della proposta della Commissione del 16 settembre, che mira a salvaguardare il diritto di legiferare e a creare un sistema giudiziario con un meccanismo di ricorso basato su regole ben definite, con giudici qualificati e procedure trasparenti. Sono inclusi anche ulteriori miglioramenti nelle modalità di accesso al sistema delle piccole e medie imprese. Il Il comunicato della Commissione http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6059_en.htm Il comunicato sulla proposta del 16 settembre: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5651_it.htm Giustizia & Affari interni Attacchi a Parigi: le risposte dell’UE A ll’indomani dei tragici fatti di Parigi, il Commissario europeo per la Migrazione e gli affari interni Avramopoulos, il Ministro degli Interni francese Cazeneuve e il Vice Primo ministro Schneider, in rappresentanza della Presidenza lussemburghese del Consiglio dell'UE, hanno adottato una dichiarazione congiunta, di seguito 11 riportata: "Gli attacchi barbari del 13 novembre 2015 sono un attacco all'intera Europa. L'Europa ha la responsabilità storica di difendere i suoi valori fondamentali e di non cedere al terrore. L'Europa rimane unita nella solidarietà contro la violenza e l'odio. Ci siamo incontrati stasera a Parigi per coordinare un'azione europea immediata, in risposta agli attacchi e per prevenire attentati futuri. I cittadini europei si aspettano dall'Europa una risposta rapida, concreta ed efficace”. In questo quadro, oltre a parole di solidarietà e di condanna, hanno annunciato la riunione straordinaria del Consiglio "Giustizia e Affari interni" indetta per il 20 novembre dalla Presidenza lussemburghese del Consiglio dell'Unione europea, in coordinamento con la Francia, per dare una risposta europea forte e unitaria a quanto accaduto. Consiglio “Giustizia e affari interni”, 20 novembre 2015 I ministri della giustizia e degli affari interni hanno sottolineato l'importanza di accelerare l'attuazione di tutti gli elementi menzionati nella dichiarazione sulla lotta al terrorismo formulata dai membri del Consiglio europeo il 12 febbraio 2015 e in particolare delle seguenti misure: direttiva UE sul codice di prenotazione (PNR), armi da fuoco, controlli alle frontiere esterne, condivisione delle informazioni, finanziamento del terrorismo e risposta della giustizia penale al terrorismo e all’estremismo violento. “E’stato compiuto un notevole lavoro sul terreno. Agire sull’integrazione, la deradicalizzazione, la riabilitazione e il reinserimento è un processo che richiede tempo. Tutti coloro che lavorano in questo ambito meritano il nostro pieno sostegno.", ha dichiarato Félix Braz, ministro della giustizia del Lussemburgo e presidente del Consiglio. Le conclusioni: http://www.consilium.europa.eu/it/meetings/jha/2015/11/20/ Dal Parlamento I n una risoluzione non vincolante adottata il 25 novembre, il Parlamento europeo ha affermato che gli attacchi terroristici di Parigi hanno evidenziato ancora una volta la necessità urgente di azione coordinata degli Stati membri e dell’Unione europea per prevenire la radicalizzazione e la lotta al terrorismo. La risoluzione contiene proposte concrete per una strategia completa volta ad affrontare l’estremismo, da applicare in particolare nelle prigioni, online e attraverso l’istruzione e l’inclusione sociale. Il Parlamento propone, tra l’altro, di cerare una blacklist europea di jihadisti e di sospetti terroristi jihadisti e pone l’accento sulla necessità di avere una definizione comune di “foreign fighters” al fine di consentire procedimenti penali nei loro confronti nel momento in cui dovessero rientrare sul suolo dell’UE. Si invitano inoltre gli Stati membri ad assicurare che i combattenti stranieri al loro rientro in Europa siano sottoposti a controllo giudiziario e, se del caso, a detenzione 12 amministrativa fino all’avvio del corrispondente procedimento giudiziario. Inoltre, per il Parlamento è necessario rafforzare il dialogo interculturale attraverso i sistemi d’istruzione, così come evitare la marginalizzazione nei quartieri svantaggiati e incoraggiare l’inclusione. I deputati propongono, come possibile misura, di separare i prigionieri radicalizzati per evitare che le prigioni siano utilizzate come luogo per accrescere l’estremismo radicale e violento. Al fine di evitare la distribuzione di messaggi di odio e l’elogio del terrorismo su internet, il PE vuole che il contenuto illegale che inneggia a un estremismo violento sia immediatamente cancellato, pur nel rispetto dei diritti fondamentali. Gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione azioni legali, anche di tipo penale, contro le imprese di internet e dei media sociali nonché i fornitori di servizi che si rifiutano di ottemperare a una richiesta amministrativa o giudiziaria per eliminare contenuti illegali o di apologia del terrorismo. Dalla Commissione Agenda europea per la sicurezza: più controllo sulle armi da fuoco nell’UE I mese di aprile 2015, ma hanno subito una significativa accelerazione alla luce dei recenti eventi. La Commissione in questo modo vuole sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per proteggere i cittadini europei e per impedire che criminali e terroristi abbiano accesso alle armi. La proposta è stata redatta congiuntamente da Elżbieta Bieńkowska, Commissaria per il Mercato interno e l'industria, e da Dimitris Avramopoulos, secondo i quali "l'adozione del pacchetto di misure sulle armi da fuoco oggi è la prova della determinazione della Commissione ad affrontare la nuova realtà che ci troviamo ad affrontare". l 18 novembre, anche alla luce dei recenti fatti, la Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure per rendere più difficile l'acquisto di armi da fuoco nell'Unione europea, per tracciare in modo più efficace le armi da fuoco detenute legalmente, per rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri e per garantire che le armi da fuoco disattivate siano rese effettivamente inutilizzabili. La Commissione ha anche annunciato che preparerà un piano di azione contro il traffico illegale di armi ed esplosivi. Le proposte presentate erano state previste nell'Agenda europea sulla sicurezza adottata nel Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6110_it.htm Giustizia & Diritti fondamentali Trasferimenti transatlantici di dati: verso un nuovo quadro D a gennaio 2014 la Commissione europea si adopera per rendere più sicuri i trasferimenti dei dati personali per i cittadini europei sulla base di 13 raccomandazioni. Il processo negoziale con gli Stati Uniti per definire un quadro 13 rinnovato e sicuro in materia è stato intensificato in seguito alla cd. “sentenza Schrems” del 6 ottobre scorso in cui la Corte di giustizia dell'Unione europea ha dichiarato la non validità dell'accordo Safe Harbour, sottolineando l'importanza del diritto fondamentale alla protezione dei dati, anche quando i dati personali sono trasferiti verso Paesi terzi. L'obiettivo della Commissione è concludere le discussioni entro tre mesi. Nel frattempo, le aziende devono conformarsi alla sentenza e avvalersi di eventuali strumenti alternativi per il trasferimento dei dati. Come preannunciato il giorno della sentenza dal primo Vicepresidente Timmermans e dalla Commissaria Věra Jourová, responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, il 6 novembre la Commissione ha emanato alcuni orientamenti sulle possibilità per i trasferimenti transatlantici di dati in seguito all'emanazione della sentenza finché non verrà istituito un nuovo quadro. La comunicazione esplicativa della Commissione analizza le implicazioni della sentenza e indica quali sono i meccanismi alternativi per trasferire i dati personali negli Stati Uniti. La Commissione inoltre continuerà a collaborare strettamente con le autorità indipendenti per la protezione dei dati al fine di garantire l'applicazione uniforme della sentenza. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6015_it.htm Stabilità finanziaria, servizi finanziari & Unione dei mercati dei capitali Sistema unico di assicurazione dei depositi: il terzo pilastro dell’Unione bancaria L risoluzione di una banca di crisi e di attivazione del bail-in, il meccanismo che prevede la partecipazione al salvataggio dell'istituto di azionisti e correntisti. Ma in questa eventualità i correntisti con conto corrente inferiore ai 100.000 euro saranno tutelati dal fondo comune. L'entrata in vigore definitiva del fondo unico, finanziato con le risorse delle banche europee, è prevista per il 2024 e nei primi anni uno Stato potrà attingervi quando il suo fondo nazionale di tutela non sarà sufficiente. Si arriverà, infatti, gradualmente all'attivazione del sistema unico a garanzia dei depositi e al suo finanziamento da parte delle banche europee, attraverso tre fasi: fase 1 “riassicurazione”; fase 2 “coassicurazione”; fase 3 "riassicurazione totale". Le misure proposte fanno parte delle azioni indicate nella relazione dei cinque presidenti per rafforzare l'Unione economica e monetaria dell'UE. La proposta legislativa della Commissione è accompagnata da una comunicazione che definisce altre misure volte a ridurre ulteriormente i rischi residui nel settore bancario parallelamente ai lavori sulla proposta relativa all'EDIS. a recente crisi ha dimostrato che i forti shock economici e finanziari possono minare la fiducia nel sistema bancario. L'Unione bancaria è stata istituita per rafforzare la fiducia nelle banche partecipanti; dopo la supervisione comune e la risoluzione unica, adesso tocca al terzo pilastro, l'introduzione dello schema unico di assicurazione dei depositi (EDIS) proposto dalla Commissione europea lo scorso 24 novembre L'obiettivo dell'EDIS è di creare un fondo unico, per tutte le banche europee, a cui rivolgersi per proteggere i conti sotto i 100.000 euro in caso di Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6152_it.htm 14 L’angolo delle consultazioni argomento, le consultazioni opinioni con altri cittadini pubbliche sono rivolte a tutti i interessati agli stessi cittadini e alle organizzazioni argomenti). che abbiano interesse nei Non appena concluse le confronti di specifici temi, consultazioni, i risultati saranno oggetto delle future proposte disponibili sul portale, cosicché legislative della Commissione, gli utenti del sito, oltre a poter e che vogliano far sentire la esprimere le proprie opinioni, propria voce all'interno dei avranno la possibilità di sapere processi decisionali. Il sito "La quanto è stato detto dagli altri e vostra voce in Europa" dà di verificare in seguito come la accesso anche ad un’altra e consultazioni pubbliche Commissione avrà tenuto conto un’ampia gamma di strumenti della Commissione europea delle loro riflessioni quando di democrazia partecipativa sono tra i principali strumenti saranno pubblicate nuove messi a disposizione dalle proposte. attraverso i quali si attua la Istituzioni UE: partecipazione politica di trasparenza a sondaggi d’opinione o a dell'Unione europea. Spesso dibattiti sull’Unione europea e accompagnate da un Libro sul suo futuro (compresa la verde", vale a dire un possibilità di discutere i documento atto a stimolare il problemi direttamente con i dibattito su un determinato leader politici e scambiare Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm L In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione pubblica sulle norme per realizzare il mercato unico digitale Settore di riferimento: Società dell’informazione Il contesto – L'economia digitale sta crescendo sette volte più velocemente rispetto al resto dell'economia, ma il suo potenziale è attualmente ostacolato da un quadro strategico disomogeneo. Le norme sono strumenti importanti per far lavorare insieme sistemi diversi, possono promuovere l'innovazione e rafforzare la competitività dell'industria europea. Obiettivi della consultazione: con questa consultazione, la Commissione intende raccogliere opinioni sulle priorità per le norme in settori tecnologici chiave quali il cloud computing, la sicurezza informatica, le comunicazioni 5G, i servizi sanitari in rete, i trasporti e le città intelligenti. I contributi serviranno a costruire un piano per le norme prioritarie per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione in base alla strategia per il mercato unico digitale presentata dalla Commissione il 6 maggio. Destinatari: sono attesi contributi da parte delle autorità nazionali, regionali e locali, di organismi di normalizzazione europei e di altre organizzazioni per lo sviluppo degli standard, di regolatori nazionali, associazioni di settore, forum e consorzi, aziende, PMI e microimprese, organizzazioni della società civile, mondo accademico e cittadini. Scadenza: 4 gennaio 2016. Link diretto alla consultazione: https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/public-consultation-priority-ict-standards-plan 15 Consultazione pubblica sulla preparazione di una nuova direttiva sulle energie rinnovabili post 2020 Settore di riferimento: Energia Il contesto – L’energia rinnovabile è la chiave di volta della strategia energetica a lungo termine dell’Europa. La legislazione UE in materia si è evoluta in maniera significativa negli ultimi anni. La normativa di riferimento attualmente in vigore è la direttiva sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili (cd. direttiva energie rinnovabili) adottata il 23 aprile 2009 (direttiva 2009/28/CE) e parte integrante del “pacchetto clima - energia” per il 2020: ha stabilito che una quota obbligatoria del 20% del consumo energetico dell’UE deve provenire da fonti rinnovabili entro il 2020 (obiettivo ripartito in sottoobiettivi vincolanti a livello nazionale, tenendo conto delle diverse situazioni di partenza dei Paesi). L’UE ha già iniziato la preparazione per il periodo successivo al 2020, per fornire con anticipo chiarezza politica agli investitori sul regime post-2020. L'energia rinnovabile svolge un ruolo fondamentale nella strategia a lungo termine della Commissione, quale delineata nella «Tabella di marcia per l'energia 2050» e nel «Quadro per le politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030» : questo prevede, infatti, un obiettivo vincolante — almeno il 27 % del consumo energetico da fonti energetiche rinnovabili — soltanto a livello di UE. Obiettivi della consultazione: In tale quadro, la Commissione europea ha lanciato la presente consultazione ("Preparation of a new Renewable Energy Directive for the period after 2020") con l’obiettivo di raccogliere i pareri delle parti interessate in vista della presentazione della nuova direttiva sulle energie rinnovabili per il periodo 2020-2030, prevista per la fine del 2016. Destinatari: potranno rispondere alla consultazione le autorità degli Stati membri dell'UE, i principali attori del mercato dell'energia, PMI, ONG e tutti i soggetti interessati. Scadenza: 10 febbraio 2016. Link diretto alla consultazione: https://ec.europa.eu/energy/en/consultations/preparation-new-renewable-energy-directive-period-after-2020 Consultazione pubblica su equilibrio vita - lavoro Settore di riferimento: Giustizia/Pari opportunità Il contesto – Nell’agosto 2015 la Commissione europea ha lanciato una road-map dal titolo “Un nuovo punto di partenza per aiutare le famiglie che lavorano a conciliare vita professionale e vita privata”, anche in vista di una revisione dell’attuale disciplina in materia di congedi di maternità e parentali (direttiva del 2008). Obiettivi della consultazione: come migliorare l’equilibrio vita-lavoro per i genitori e le persone che prestano 16 assistenza e come ridurre gli ostacoli alla partecipazione al mercato del lavoro: sono questi i due temi della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione. Questa iniziativa servirà a raccogliere idee e opinioni per migliorare l’attuale quadro giuridico e politico dell’Unione europea in modo da garantire un migliore equilibrio tra responsabilità familiari e professionali per genitori con bambini o persone con familiari a carico, consentire una maggiore condivisione delle responsabilità di assistenza tra donne e uomini e rafforzare la parità di genere nel mercato del lavoro. Il documento di consultazione fornisce una panoramica delle principali sfide poste dall’equilibrio vita-lavoro per i genitori e persone con responsabilità assistenziali, fa il punto sulle misure a livello UE già adottate e invita il pubblico a fornire un riscontro su una possibile serie di nuove iniziative. Destinatari: possono partecipare tutti i cittadini dei 28 Stati membri, nonché le associazioni ed organizzazioni e gli organismi pubblici che operano sul territorio comunitario. Scadenza: 17 febbraio 2016. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/justice/newsroom/gender-equality/opinion/1511_roadmap_reconciliation_en.htm Consultazione pubblica sulle misure relative alla fine del roaming nell’UE Settore di riferimento: Reti di comunicazione, contenuti e tecnologie, Società dell’informazione Il contesto – Il 26 novembre il Parlamento europeo ha approvato l’accordo raggiunto lo scorso giugno con il Consiglio e la Commissione Ue sul pacchetto telecomunicazioni, che definisce nuove disposizioni in materia di roaming e neutralità della rete. Tra le novità più importanti c’è l’abolizione delle tariffe roaming nell'Ue e nei Paesi SEE dal 15 giugno 2017: ciò significa che gli europei pagheranno lo stesso prezzo che pagano a casa per utilizzare i loro dispositivi mobili negli altri Paesi dell'UE. Già a partire dal 30 aprile 2016 le maggiorazioni del roaming non potranno superare i limiti fissati a livello Ue: 0,05 euro/minuto per le chiamate vocali, 0,02 euro per ogni messaggio inviato e 0,05 euro/MB per il traffico dati. Le nuove norme, che sanciscono l’abolizione del roaming e la neutralità della ret, saranno completate da una revisione ambiziosa della normativa UE sulle telecomunicazioni nel 2016. Creare le giuste condizioni per far prosperare le reti e i servizi digitali è uno degli obiettivi fondamentali del piano della Commissione per il mercato unico digitale. Obiettivi della consultazione: per mettere in atto questo grande cambiamento la Commissione deve adottare misure tecniche. In questo contesto si inserisce, appunto, la consultazione pubblica lanciata con l’obiettivo di raccogliere pareri ed opinioni su tre tematiche legate alle nuove disposizioni del pacchetto tlc: la revisione dei prezzi all’ingrosso per il roaming (i prezzi che gli operatori si addebitano reciprocamente per l'utilizzo delle loro reti), la definizione di una politica di mercato equa, per evitare pratiche abusive, e l'introduzione di un meccanismo di sostenibilità. Destinatari: possono presentare contributi operatori di telefonia mobile, associazioni di consumatori, i regolatori nazionali, le autorità pubbliche, le organizzazioni della società civile, imprese e cittadini. Scadenza: 18 febbraio 2016. Link diretto alla consultazione: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/Roaming_Public_Consultation 17 Eventi & iniziative http://ec.europa.eu/citizens-dialogues/index_it.htm Dialoghi con i cittadini: l’edizione 2015 La Commissaria europea per la Politica Regionale Corina Creţu è stata a Matera lo scorso 5 novembre, in occasione del lancio del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020, ed è stata la protagonista, insieme al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, di una tappa dei Citizens dialogues svoltasi presso l'Auditorium "R. Gervasio" ed incentrata sul ruolo fondamentale dell'Europa e delle sue risorse per la crescita e l'occupazione. Prosegue l’edizione 2015 dei "Citizens dialogues": una serie di eventi rivolti alla cittadinanza in programma nelle principali città europee e in occasione dei quali i Commissari europei sono tra la gente per ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE. Lanciati a fine 2012 dalla Commissione Barroso, nel format dei dibattiti aperti e proseguiti nel corso del 2013 e del 2014, i dialoghi con i cittadini sono stati riproposti dalla Commissione Juncker come il principale strumento di democrazia partecipativa di cui servirsi per riconquistare la fiducia degli Europei. Appena assunto il suo incarico, infatti, Juncker ha inteso lanciare una fase approfondita di dialogo e ascolto dei cittadini su tutto il territorio dell'UE: ha così invitato i membri della Commissione eurppea ad essere politicamente attivi negli Stati membri, confrontandosi con tutte le parti interessate ed ascoltando le aspettative concrete che nutrono nei confronti delle istituzioni Nel mese di novembre si sono svolti due importanti appuntamenti: uno in Italia, a Matera, con la Commissaria Corina Creţu, e l’altro a Bruxelles, che ha visto protagonista lo stesso presidente della Commissione. Come dare impulso all'economia locale con i Fondi strutturali e di investimento europei? Quali sono i progetti concreti finanziati attraverso il piano di investimenti? Che ruolo può svolgere la società per controllare che i fondi strutturali siano utilizzati correttamente? A queste e ad altre domande del pubblico in sala e dei cittadini collegati via twitter hanno risposto la Commissaria Cretu ed il #EUDialogues a Matera 5 novembre 2015 18 Sottosegretario De Vincenti. Quest’ultimo, per l’occasione, ha anticipato il risultato del rapporto intermedio sull’utilizzo dei fondi strutturali 20072013 al 31 ottobre 2015, da parte dell’Italia; la passata programmazione, a livello contabile, si concluderà il 31 dicembre prossimo, termine ultimo per presentare a Bruxelles le certificazioni di spesa per evitare di perdere le risorse ancora inutilizzate. L’Italia ha speso finora l’82% dei fondi Ue 2007-2013, un progresso di quasi 9 punti percentuali rispetto al 73,4% registrato a fine maggio scorso. La Cretu ha riconosciuto gli “enormi sforzi” fatti dal nostro Paese, sottolineando l’accelerazione impressa “specialmente ai quattro programmi a rischio”: quelli regionali di Calabria, Sicilia e Campania, ai quali si aggiunge il Programma nazionale Trasporti. Un segnale che “dovrebbe darci sufficiente motivazione per lo sprint finale” in vista della scadenza di fine anno, ha aggiunto, pur ammettendo la difficoltà di raggiungere l’obiettivo del 100% dell’utilizzo dei Fondi Ue. Si è parlato anche di politica industriale, ambiente, salute e di alcune iniziative intraprese dalla Commissione europea in Italia per incentivare un controllo sociale sull'uso dei Fondi strutturali, compreso il progetto "A scuola di OpenCoesione". estendere la flessibilità di bilancio alle spese straordinarie su sicurezza e antiterrorismo che gli Stati, Francia in testa, dovranno sobbarcarsi. “A spese straordinarie risposta straordinaria. E questo deve valere per tutti". La notizia è giunta all'indomani del documento di valutazioni, proprio della Commissione, sui piani di bilancio presentati dai vari Stati sul 2016, documento nel quale è stata ribadita la disponibilità a considerare la flessibilità anche sulle spese di accoglienza dei profughi. Un’altra questione che ha alimentato il dibattito è stata proprio la crisi dei rifugiati e la sua presunta relazione con il terrorismo. Il presidente ha respinto con forza questi "semplicistici parallelismi”, sostenendo che “semmai coloro che hanno commesso e organizzato le barbarie a Parigi sono gli stessi che fanno scappare i rifugiati" ed ha messo in guardia contro la reintroduzione delle frontiere in Europa a causa delle nostre paure. Ad ogni modo ormai "parlare di guerra è un fatto acquisito” secondo Juncker che ha detto di considerare l'Isis il nemico numero uno dell'Europa, invitando ad unire le forze per “mettere fine a questa barbarie galoppante”: gli Stati Uniti, la Russia e l’Europa devono lavorare insieme e mettere i problemi che ci sono tra loro per concentrarci su questo che “se non viene affrontato porterà l'Europa sull'orlo del baratro". In risposta ad una domanda sul prossimo referendum del Regno Unito sulla permanenza nell’'Unione, ha dichiarato molto chiaramente che "non ci sarà Brexit”, pur ipotizzando un futuro ripensamento dell’architettura europea perché, a lungo termine, non sarà possibile avere 33, 34, 35 Stati membri che procedono alla stessa velocità. Ha osservato, tuttavia, che questo non è il momento di concentrarsi su questioni istituzionali, ma piuttosto quello di affrontare le concrete e pressanti sfide, presenti e future, che hanno visto la Commissione in prima linea in questo primo anno di attività. Dialogo col presidente Juncker 18 novembre 2015 Il 18 novembre si è tenuto i dialogo con il presidente Juncker al Bozar, nell'ambito delle "Giornate di Bruxelles" organizzate dall'Obs, in collaborazione con i quotidiani belgi Le Soir e De Standaard, e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Belgio. Si è trattato di una tappa particolarmente significativa di questo ciclo di dialoghi, svoltasi solo cinque giorni dopo gli attacchi terroristici di Parigi. Molte domande iniziali hanno toccato la solidarietà di tutti gli Stati membri con la Francia; per Juncker è stata l’occasione per annunciare l’apertura dell’esecutivo comunitario alla richiesta del governo di Parigi di mettere in secondo piano la questione del deficit e, quindi, alla possibilità di 19 Da Europe Direct Frosinone: Seminario sul programma Erasmus+ “Istruzione e formazione in Europa: le opportunità offerte dal programma Erasmus+” è il titolo del seminario organizzato da Europe Direct Frosinone e svoltosi il 19 novembre presso la sede della Provincia di Frosinone. L’iniziativa è stata realizzata con la preziosa collaborazione delle Agenzie Nazionali Erasmus+ Isfol ed Erasmus+ Indire che gestiscono il programma in Italia, per conto della Commissione europea, negli ambiti affrontati dal seminario. I lavori sono stati articolati in due sessioni, una mattutina, dedicata all’istruzione e alla formazione professionale, curata da Giovanna de Mottoni, intervenuta in rappresentanza dell’Agenzia Nazionale Isfol, ed una pomeridiana curata da Silvia Rettori, dell’Agenzia Nazionale Indire, ed imperniata sugli aspetti relativi all’istruzione scolastica e all’educazione degli adulti. 20 L’evento si rivolgeva ad un’ampia platea di destinatari, interessati ad approcciarsi alla progettazione europea o a migliorare la qualità della loro progettazione per poter usufruire delle molteplici opportunità di promuovere un apprendimento più innovativo e di qualità, attraverso esperienze di mobilità e di networking utili a favorire la modernizzazione ed una maggiore internazionalizzare delle istituzioni educative e formative locali. Sono intervenuti docenti, dirigenti scolastici, personale in genere degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, enti/organizzazioni e tutti gli organismi che a vario titolo si occupano di VET (Vocational Education and Training istruzione e formazione professionale) e, più in generale, di educazione degli adulti. Ai partecipanti sono state fornite indicazioni pratiche sulle azioni di Erasmus+ gestite da Indire e da Isfol, ciascuna per gli specifici ambiti di competenza, e sulle procedure da seguire per candidare un progetto, con particolare riferimento alle priorità e agli obiettivi fissati per il 2016. L’impostazione impressa dalle relatrici alla trattazione ha consentito una proficua interattività con il pubblico in sala, grazie alla possibilità di porre domande e chiarire dubbi. Lanciata l’edizione 2017 del Premio Regione imprenditoriale europea Il Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) ha lanciato l’edizione 2017 del concorso per il marchio Regione imprenditoriale europea (European Entrepreneurial Region - EER) in occasione dell’Assemblea europea delle PMI tenutasi a Lussemburgo il 18 novembre. Ogni anno, il marchio EER viene conferito a tre territori dell’UE che si impegnano ad attuare una strategia di punta volta ad integrare i principi dello Small Business Act per l’Europa (SBA). Mediante il premio EER, il CdR pone le città e le regioni di fronte alla sfida di sviluppare una visione politica orientata al futuro per promuovere le PMI e l’imprenditorialità sul loro territorio, e un piano d’azione credibile in grado di tradurre questa visione in realtà. Pertanto l’iniziativa EER è pertanto aperta non solo alle regioni e alle città più avanzate, ma anche ai territori che hanno messo a punto una strategia ambiziosa che permette loro di dare nuovo impulso all’economia locale. L’obiettivo del premio EER non è quello di ricompensare eventi passati bensì di incoraggiare le iniziative future volte a promuovere lo spirito imprenditoriale e la cooperazione a tutti i livelli di governo con diverse parti interessate. L’attuazione delle strategie regionali premiate sarà monitorata nel corso di tutto l’anno dalla commissione giudicatrice dell’EER, composta da membri del CdR, rappresentanti delle istituzioni dell’UE e delle parti sociali. Alla fine dell’anno, la commissione giudicatrice visiterà i territori insigniti del premio per verificare i progressi compiuti ed esprimere un parere esterno e oggettivo sulle politiche realizzate. I principali risultati e successi conseguiti dai vincitori del premio Regione imprenditoriale europea 2017 saranno inoltre diffusi tra gli enti regionali e locali che ne potranno discutere tramite la rete EER. Il termine per la presentazione delle candidature per il marchio Regione imprenditoriale europea 2017 scade il 18 marzo 2016. Il modulo di iscrizione e altre informazioni utili possono essere scaricati dal sito web del CdR: http://cor.europa.eu/en/takepart/eer/Pages/eer.aspx Per maggiori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo: [email protected] 21 European Youth Event: proseguono le iscrizioni per l’edizione 2016 Resteranno aperte fino al 31 dicembre 2015 le iscrizioni per partecipare alla seconda edizione dell’European Youth Event (#EYE2016) in programma dal 20 al 21 maggio 2016. Il Parlamento europeo di Strasburgo aprirà ancora una volte le sue porte a migliaia di giovani europei che avranno l’opportunità di partecipare ad interessanti discussioni con i membri del Parlamento europeo ed altre personalità di rilievo e trovare delle idee innovative sul tema "insieme per il cambiamento". EYE sarà caratterizzato da centinaia di attività (dibattiti, workshop, giochi), tutte raggruppate in cinque temi principali: 1. Guerra e pace: prospettive per un mondo di pace. 2. Apatia o partecipazione: agenda per una democrazia attiva. 3. Esclusione o accesso: provvedimenti per la disoccupazione giovanile. 4. Stagnazione o innovazione: il mondo del lavoro di domani. 5. Collasso o successo: nuove vie per un'Europa sostenibile. Le idee discusse nel corso dei due giorni saranno raccolte in un documento che verrà consegnato ai deputati europei. In seguito, alcuni partecipanti all'EYE avranno l'opportunità di presentare le più concrete tra quelle idee in audizione di fronte alle commissioni parlamentari. I partecipanti dovranno avere un’età compresa tra i 16 e i 30 anni (rispetto al giorno dell’inizio della manifestazione) e dovranno avere la cittadinanza di uno degli Stati membri dell’UE, di uno dei Paesi candidati o vicini. Sono accettate unicamente le iscrizioni di gruppo - quindi non persone singole - fino al raggiungimento della capienza massima di 7.000 partecipanti. Per la prossima edizione è stata creata una nuova pagina Facebook dove si possono trovare tutte le novità su EYE. Il programma definitivo dell’EYE2016 sarà disponibile per il mese di marzo 2016. Tra le attività in programma c’è lo Youth Village and Festival (YO!Fest), manifestazione dedicata alla creatività giovanile e alla diversità culturale dell’Ue. L’evento sui social media: https://www.facebook.com/EuropeanYouthEvent?_rdr=p https://twitter.com/EP_YouthEvent Per registrarsi: http://www.europarl.europa.eu/european-youth-event/en/take-part!/registration-guide.html 22 Premio Carlo Magno della Gioventù: la 9^ edizione E’ partita l’edizione 2016 del “Premio europeo Carlo Magno della gioventù”, che viene assegnato ogni anno dal Parlamento europeo, congiuntamente alla Fondazione del premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana, a progetti, intrapresi da giovani tra i 16 e i 30 anni, che favoriscano la comprensione, promuovano l’emergere di un sentimento comune dell’identità europea e diano esempi pratici di cittadini europei che vivono insieme come un’unica comunità. Quale parte del premio, i tre vincitori finali riceveranno l’invito a visitare il Parlamento europeo (a Bruxelles o a Strasburgo). I premi in denaro, che ammontano rispettivamente a 5.000, 3.000 2.000 euro, saranno consegnati dal Presidente del Parlamento europeo e da un rappresentante della Fondazione del Premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana. Inoltre, rappresentanti dei 28 progetti nazionali selezionati saranno invitati per un viaggio di quattro giorni ad Aquisgrana (Germania). Scadenza per le domande: 25 gennaio 2016. Per ulteriori informazioni: [email protected]. http://www.charlemagneyouthprize.eu/ Ciak si guida: il film festival sulla sicurezza stradale http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/polizialocale/Sicurezza+Stradale/ciak+_si_+guida in linea con gli orientamenti UE 2011-2020 per la sicurezza stradale. ta per partire la 9^ edizione Il concorso, caratterizzato dallo slogan "Rischitutto?", si rivolge alle del film festival sulla sicurezza scuole primarie e secondarie di I e II grado di tutto il territorio stradale Ciak si guida, il nazionale ed ha l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni ad concorso cinematografico per i un comportamento corretto in strada. I partecipanti saranno chiamati giovani sul tema della a realizzare uno spot sulla sicurezza stradale utilizzando tecnologie sicurezza stradale promosso multimediali e dando libero sfogo a creatività e abilità comunicative. I dalla Polizia di Milano. temi da sviluppare riguardano la percezione e la conoscenza del L'iniziativa, patrocinata rischio nell'utilizzo collettivo della strada: le conseguenze di alcool e dall'Ufficio di Milano della droghe alla guida, la guida consapevole in bici scooter e auto, Rappresentanza in Italia della l'attraversamento pedonale in sicurezza. Commissione europea, si Una giuria specializzata valuterà i filmati e sceglierà i vincitori, che sviluppa nell'ambito del saranno premiati nella giornata conclusiva del concorso, l'8 aprile progetto "Insieme" del Piano 2016. Per partecipare basta iscriversi entro il 26 febbraio 2016 e Nazionale Sicurezza Stradale, inviare il proprio spot originale entro il 4 marzo. S 23 Supplemento Europa Bandi Novembre 2015 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2014-2020. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri Paesi europei; • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo, 24 copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. Come accedere alle risorse: guida della Commissione ‘A beginner’s guide to EU funding’ è i titolo della guida sull’utilizzazione dei fondi europei realizzata dalla Commissione europea. La guida, in inglese, fornisce le informazioni di base su strumenti, programmi e procedure per accedere ai finanziamenti europei, rivolgendosi a sei tipologie di beneficiari principali: .PMI, Ong, giovani, ricercatori, agricoltori, autorità pubbliche. I Programmi 2014 - 2020 La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della programmazione UE post 2013. In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa) e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata allo sport. Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi. Di seguito, le schede descrittive dei vari programmi e la nostra selezione di bandi aperti. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. AMBIENTE & ENERGIA Programma di riferimento: LIFE 2014-2020 Obiettivi del programma: il programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima 2014-2020 sostituisce l'attuale programma Life+. Persegue i seguenti obiettivi generali: contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete 25 Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi; migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e catalizzare e promuovere l’integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità; sostenere maggiormente la governance ambientale e climatica a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali sostenere l'attuazione del Settimo programma d'azione per l'Ambiente. In tal modo, il programma LIFE contribuisce allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi e alle finalità della strategia Europa 2020. Struttura del programma: E’ suddiviso in due sottoprogrammi: “Ambiente” - prevede il finanziamento di progetti nei tre settori già interessati nel passato: Ambiente e uso efficiente delle risorse; Natura e biodiversità; Governance e informazione in materia ambientale (75% del budget). “Azione per il clima” – nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere presentati progetti nei settori Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia di clima (25% del budget). Tra le novità di questa nuova programmazione 2014-2020 di Life figura il finanziamento di nuova tipologia di progetti, denominati “progetti integrati”. Questi progetti sono finalizzati a migliorare l'attuazione delle politiche ambientale e climatica e la loro integrazione nelle altre politiche, in particolare attraverso una mobilitazione coordinata di altri finanziamenti dell'Unione, nazionali e privati, che perseguono obiettivi ambientali o climatici. Oltre ai progetti integrati possono essere finanziati i cosiddetti “ progetti tradizionali” che comprendono: progetti pilota: - progetti dimostrativi: progetti di buone pratiche: che applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all'avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto; - progetti integrati progetti d'informazione, sensibilizzazione e divulgazione. Inoltre il nuovo Life prevede anche il finanziamento di progetti preparatori che rispondono alle esigenze specifiche connesse all'attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica e progetti di assistenza tecnica volti a sostenere l'elaborazione di progetti integrati. Sono inoltre previste “sovvenzioni di funzionamento”, destinate a coprire alcune spese amministrative e operative di organizzazioni senza scopo di lucro che perseguono finalità di interesse generale europeo, che sono attive principalmente nel settore dell'ambiente o dell'azione per il clima e sono coinvolte nello sviluppo, nell'attuazione e nell'applicazione della politica e della legislazione dell'Unione. Sono inoltre previste “sovvenzioni di funzionamento”, destinate a coprire alcune spese amministrative e operative di organizzazioni senza scopo di lucro che perseguono finalità di interesse generale europeo, che sono attive principalmente nel settore dell'ambiente o dell'azione per il clima e sono coinvolte nello sviluppo, nell'attuazione e nell'applicazione della politica e della legislazione dell'Unione. Il programma Life è suddiviso in due periodi di programmazione: 2014-2017 e 2018-2020. divulgazione), Preparatori, Integrati e di Assistenza tecnica dei progetti integrati. Per il Sottoprogramma Azione per il Clima, l’Invito riguarda le sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione) e per i progetti Integrati e di Assistenza dei progetti integrati. Di seguito, sono riportate sinteticamente le caratteristiche delle diverse categorie di progetti eleggibili: progetti di buone pratiche: applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all’avanguardia, tenendo Invito a presentare proposte 2015 Azioni finanziabili: Il bando LIFE 2015 riguarda le varie tipologie di progetti di entrambi i due sottoprogrammi di LIFE. Per il Sottoprogramma per l’Ambiente, l’invito riguarda le sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e 26 conto del contesto specifico del progetto; progetti pilota: applicano una tecnica/un metodo mai applicato e sperimentato prima/altrove e che offrono potenziali vantaggi ambientali/climatici rispetto alle attuali migliori pratiche; progetti dimostrativi: mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni, metodologie o approcci nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto; progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione: sono volti a sostenere la comunicazione, la divulgazione di informazioni e la sensibilizzazione nell'ambito dei sottoprogrammi. progetti preparatori: identificati principalmente dalla Commissione in cooperazione con gli Stati membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all'attuazione delle politiche e della legislazione UE in materia di ambiente o clima; progetti integrati: finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale piani o strategie ambientali/climatici previsti dalla legislazione UE in materia di ambiente/clima, sviluppati sulla base di altri atti UE o elaborati dalle autorità degli Stati membri; settori prioritari: natura, acqua, rifiuti, aria, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai medesimi; progetti di assistenza tecnica: forniscono un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati; progetti di rafforzamento delle capacità: forniscono un sostegno finanziario alle attività necessarie per rafforzare la capacità degli Stati membri al fine di permettere loro di partecipare in maniera più efficace al programma LIFE (ammissibili solo per alcune categorie di Paesi); Candidati ammissibili: enti pubblici e organizzazioni private commerciali e non commerciali (comprese le ONG) con sede nell’UE; organismi ammissibili con sede nei Paesi e territori d’oltremare possono partecipare a un progetto in qualità di beneficiari associati, a condizione che la loro presenza conferisca valore aggiunto al progetto e che la realizzazione di attività al di fuori del territorio UE sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi del progetto. I progetti integrati dovrebbero prevedere il coinvolgimento (possibilmente come leader) delle autorità competenti incaricate dell’attuazione dei piani/strategie relative al tema oggetto del progetto. Budget: la dotazione finanziaria complessiva prevista per il programma è di circa 3. 456,66 milioni di euro. Il budget 2015 dispone: - per il sottoprogramma Ambiente: di 184.141.337 euro dei quali indicativamente il 55% per progetti per la conservazione della natura e la biodiversità). L’8,44% dei fondi stanziati per progetti diversi dai progetti integrati è destinato all’Italia. - per il sottoprogramma Azione per il clima: di 56.670.000 euro. Il contributo massimo per i progetti sarà del 60% dei costi ammissibili di progetto, con le seguenti eccezioni: - progetti Ambiente-Natura e biodiversità: nel caso di habitat o specie prioritarie il contributo può arrivare al 75%; - progetti di rafforzamento delle capacità: il contributo copre fino al 100% dei costi ammissibili. Prossime scadenze: marzo/aprile 2016: progetto completo, a completamento del concept note (idea progetto) inviato entro il 1° ottobre 2015: per progetti integrati nei due sottoprogrammi. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life.htm Le domande vanno presentata on line al link eProposal: https://webgate.ec.europa.eu/eproposalWeb/ Punto di Contatto Nazionale del Programma presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia e-mail: [email protected] 27 ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA Programma di riferimento: Europa per i cittadini 2014 - 2020 Il Programma "Europa per i cittadini" 2014-2020, introducendo debite modifiche e innovazioni, si pone a proseguimento del conclusosi Programma "Europa per i Cittadini 20072013", rivelatosi di estremo successo a livello europeo e in particolare nazionale. Obiettivi: il Programma mira ad avvicinare i cittadini europei all’UE, proponendosi di: contribuire alla comprensione, da parte dei cittadini, della storia dell’Unione Europea e della diversità culturale che la caratterizza; promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica democratica a livello di Unione europea. Nell’ambito di tali finalità generali, gli obiettivi specifici perseguiti sono: sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni dell'Unione europea, nonché alle sue finalità, quali la promozione della pace, dei valori condivisi e del benessere dei suoi cittadini, stimolando il dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti; incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello di Unione, permettendo ai cittadini di comprendere meglio il processo di elaborazione politica dell'Unione e creando condizioni adeguate per favorire l'impegno sociale, il dialogo interculturale e il volontariato. Struttura del Programma: il programma è composto da 2 strand: “Memoria europea attiva” e “Impegno democratico e partecipazione civica”, a sua volta articolato in 3 sotto-misure (Gemellaggio tra città; Reti di città; Progetti della società civile) e da una sezione trasversale “Azione orizzontale di valorizzazione”, volta a valorizzare i risultati dei progetti selezionati e ad incrementare l’impatto e l’efficacia del Programma. La Commissione europea-DG Communication è responsabile dell’attuazione del Programma. In particolare, ne stabilisce il bilancio, i temi prioritari, gli obiettivi e definisce i criteri di selezione dei progetti. La Commissione si avvale dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA), per l’attuazione pratica della maggior parte delle azioni del Programma. L’EACEA è responsabile anche degli ECPs – Europe for Citizens Points, strutture nazionali stabilite nei paesi partecipanti al Programma che si occupano di una diffusione mirata e capillare delle informazioni sul Programma Europa per i Cittadini, supportando i potenziali beneficiari delle sovvenzioni. L’ECP – Europe for Citizens Point Italy, istituito dal 2008 presso il Ministero dei Beni e delle Attività 28 Culturali, costituisce il Punto di Contatto Nazionale per l’Italia. La “Guida al programma”, pubblicata dall’ l’Agenzia esecutiva EACEA, si applica per tutto il suo periodo di operatività (2014-2020). La Guida ha lo status di un bando e costituisce pertanto documento fondamentale per la presentazione di progetti. Fornisce, infatti informazioni, dettagliate (requisiti delle azioni, procedure di candidatura e selezione, cofinanziamento e scadenze) nel quadro dei 2 principali assi che compongono il programma. Azioni: STRAND 1 (MEMORIA EUROPEA ATTIVA) Lo Strand 1 promuove: - progetti di riflessione sui regimi totalitari nella storia europea, soprattutto, ma non esclusivamente, il Nazismo che ha causato l’Olocausto, lo Stalinismo, il Fascismo e i regimi totalitari comunisti, come pure la commemorazione delle loro vittime; - progetti riguardanti gli altri momenti fondamentali della recente storia europea. I progetti dovrebbero includere diverse tipologie di organizzazioni e/o sviluppare diversi tipi di attività tra loro complementari (ad es. ricerca, processi di apprendimento informali, conferenze, dibattiti pubblici, mostre) e/o che coinvolgano cittadini provenienti da diversi gruppi target. I progetti dovrebbero essere realizzati a livello internazionale (tramite la creazione di partenariati e reti multi-nazionali) e/o essere caratterizzati da una chiara dimensione europea. STRAND 2 (IMPEGNO DEMOCRATICO E PARTECIPAZIONE CIVICA)) Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: co-finanzia progetti che riuniscano un numero considerevole di cittadini di città gemellate attorno a temi legati agli obiettivi del Programma. Il concetto di gemellaggio deve essere inteso in senso lato, riferendosi sia a documenti di gemellaggio tradizionali, sia ad altre forme di accordi di partenariato tra città a lungo termine, volti a favorire la cooperazione a vari livelli e a rafforzare i collegamenti culturali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: co-finanzia progetti di municipalità e enti senza scopo di lucro che operano insieme su temi comuni, con una prospettiva di lunga durata, e che siano in grado di creare reti per stabilire e rafforzare la cooperazione internazionale. I progetti devono altresì promuovere lo scambio di esperienze, opinioni e “buone pratiche” sui temi posti al centro del dibattito. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: supporta progetti promossi da reti di partenariato internazionali, che coinvolgano direttamente i cittadini. I progetti dovrebbero consentire a cittadini di diversi contesti di confrontarsi e agire insieme su temi legati istruzione; le autorità all’Unione europea e alle sue locali/regionali possono politiche, con lo scopo di dar essere partner. loro l’opportunità di Finanziamento: il bilancio partecipare concretamente al totale del Programma 2014processo di integrazione 2020 è pari a 185.468.000EUR europea. così distribuiti: circa il 20% Priorità annuali Le priorità destinato per l’asse 1 per il 2016 non sono ancora (Memoria Europea Attiva), state definite. circa il 60% per l’asse 2 Candidati ammissibili: “Impegno democratico e Strand 1 (Memoria Europea partecipazione civica” e circa Attiva): autorità pubbliche il 10% per l’asse trasversale locali/regionali (ad es. “Azione orizzontale di municipalità, provincie, valorizzazione”. I rimanenti regioni) o enti non a scopo di stanziamenti sono erogati a lucro, quali associazioni di copertura delle spese generali sopravvissuti, associazioni amministrative e tecniche del culturali, enti di istruzione e di programma. ricerca. La massima sovvenzione Strand 2 “Impegno richiedibile per un progetto è democratico e partecipazione così fissata in relazione a civica”: ciascun ambito di riferimento: Sotto-misura 1 “Gemellaggio Strand 1 (Memoria Europea tra città”: municipalità, Attiva): 100.000 euro. comitati di gemellaggio Strand 2 sotto-misura 1 rappresentanti gli enti locali, “Gemellaggio tra città”: 25.000 enti non a scopo di lucro euro. rappresentanti gli enti locali. Strand 2 sotto-misura 2 “Reti Sotto-misura 2 “Reti di città”: di città”: 150.000 euro. municipalità, comitati di Strand 2 sotto-misura 3 gemellaggio, altri livelli di “Progetti della società civile”: autorità locale/regionale (ad 150.000 euro. es. provincie, regioni), Scadenze provvisorie: federazioni/associazioni di 1° marzo 2016 (Memoria autorità locali; enti non a europea); scopo di lucro rappresentanti 1° marzo e 1° settembre gli enti locali; i partner 2016 (Città gemellate; Reti di possono essere organizzazioni città); non a scopo di lucro. 1° marzo 2016 (Progetti Sotto-misura 3 “Progetti della della società civile). società civile”: enti non a scopo di lucro, come ad esempio organizzazioni della società civile, associazioni culturali, enti di ricerca, enti di Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens; http://www.europacittadini.it/ ISTRUZIONE/AUDIOVISIVI/CULTURA 29 Programma di riferimento: EUROPA CREATIVA Struttura: Europa creativa è il nuovo programma UE a sostegno dei settori culturali e creativi che fonde ed accorpa i tre precedenti programmi indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA Mundus. E’ composto da due sottoprogrammi: - CULTURA, dedicato in modo specifico al settore culturale e creativo; - MEDIA, relativo al settore degli audiovisivi; - e da una sezione tran settoriale – che prevede l’introduzione di un fondo di garanzia per agevolare prestiti alle organizzazioni e imprese creative - che partirà nel 2016. Budget: il programma “Europa Creativa” ha una disponibilità finanziaria di 14.6 miliardi di euro per il periodo 2014 - 2020 ( 9% in più rispetto ai programmi precedenti) così distribuiti: 1. il 31% dei fondi destinato allo Strand “Cultura”; 2. il 56% dei fondi allocato per lo Strand “Media”; 3. il 13% dei fondi destinato allo Strand “trasversale”. Il programma Europa creativa è gestito a livello centrale dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA). Esiste poi la rete dei Creative Europe Desks, creata dalla Commissione Europea per fornire assistenza tecnica gratuita ai potenziali beneficiari di Europa Creativa e per promuovere il Programma in ogni Paese partecipante al Programma. Il desk ufficiale dell’Italia, parte della rete, è il Creative Europe Desk Italia, coordinato dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo. E’ formato dall'Ufficio Cultura e dall'Ufficio MEDIA, rispettivamente responsabili del Sottoprogramma Cultura e del Sottoprogramma MEDIA. SOTTO-PROGRAMMA CULTURA All’interno del sottoprogramma sono previste quattro opportunità di finanziamento: 1. progetti di cooperazione europea; 2. reti europee; 3. piattaforme europee; 4. progetti di traduzione letteraria. Possono partecipare tutti gli operatori (pubblici e privati) che operano nel settore culturale e creativo da almeno 2 anni e che hanno la sede legale in uno dei Paesi partecipanti al Programma Europa Creativa. Esempi: associazioni e istituzioni culturali; fondazioni; case editrici; enti pubblici (dipartimenti di settore); industrie culturali e creative; università e centri di ricerca (dipartimenti di settore); network culturali europei; osservatori culturali internazionali. Progetti di cooperazione europea Obiettivi/azioni: i principali obiettivi del sostegno ai progetti di cooperazione culturale a livello transnazionale riguardano: il rafforzamento della capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale (obiettivo 1). A tale obiettivo 30 sono collegate le seguenti priorità: Priorità 1.1: supportare azioni che forniscano agli operatori culturali e creativi competenze, capacità e knowhow per contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi, includendo l’utilizzo delle tecnologie digitali, approcci innovativi di audience development e sperimentando nuovi modelli di business. Priorità 1.2: supportare azioni che consentano agli operatori culturali e creativi di collaborare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere all’interno e all’esterno dei confini dell’Unione Europea , possibilmente mediante strategie di lungo termine. Priorità 1.3: fornire sostegno per rafforzare la collaborazione e il networking tra le organizzazioni culturali e creative in Europa, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali. la promozione della circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi, con particolare riguardo agli artisti (obiettivo 2). Le priorità sono: Priorità 2.1: supportare attività culturali di respiro internazionale quali mostre, scambi e festival. Priorità 2.2: supportare la circolazione della letteratura europea al fine di garantire la più ampia accessibilità possibile; Priorità 2.3: supportare l’”audience development” come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere culturali e creative europee, oltre che verso il patrimonio culturale tangibile e intangibile, nonché per migliorare l'accesso a tale patrimonio. L'obiettivo principale è aiutare gli artisti/operatori culturali europei e le loro opere a raggiungere un pubblico il più possibile ampio in Europa ed estendere l'accesso alle opere culturali da parte dei gruppi sottorappresentati Tipologie di progetti: in base agli obiettivi, le priorità, la natura e l'impatto del progetto è possibile scegliere tra due categorie di finanziamento che si differenziano per il numero minimo dei Paesi partecipanti (partenariato), l’importo e la percentuale del cofinanziamento: - Categoria 1: progetti di cooperazione su piccola scala. Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 2 partner provenienti da almeno 3 diversi Paesi partecipanti al Sottoprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Almeno un partner deve provenire da un paese EU o EFTA. - Categoria 2: progetti di cooperazione su larga scala Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 5 partner provenienti da almeno 5 diversi paesi partecipanti al Subprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Per entrambe le categorie di progetti, la durata massima (periodo di ammissibilità) è 48 mesi. La Call 2016 (Invito a presentare proposte EACEA 29/2015) si è chiusa il 7 ottobre 2015. Network (Reti europee) Questa misura offre supporto alle reti europee attive nei settori culturali e creativi, il cui obiettivo è rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi e la collaborazione in rete a livello internazionale, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali, rafforzare la competitività e promuovere l’innovazione di questi settori. I network sono strutture complesse di almeno 15 organizzazioni europee già esistenti, basate su un approccio business to business: sono gli operatori culturali che si confrontano e scambiano informazioni tra loro per rafforzare la capacità del settore in cui operano. I riflettori della call sono quindi tutti puntati sullo scambio di esperienze degli operatori culturali. Prossima pubblicazione call: luglio 2016. Scadenza: 5 ottobre 2016. Piattaforme europee Questa misura offre supporto alle piattaforme culturali che mirano a: promuovere lo sviluppo dei talenti emergenti e incentivare la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi e la circolazione delle opere; contribuire ad aumentare il prestigio e la visibilità degli artisti e dei creatori impegnati in termini di programmazione europea, attraverso attività di comunicazione; creare un marchio di qualità europeo. A differenza dei network, le piattaforme prevedono un approccio business to consumers: i riflettori della call sono, quindi, puntati sulla visibilità degli artisti e dei 31 creatori, soprattutto quelli emergenti, che rappresentano la cultura europea. Progetti di traduzione letteraria Obiettivi: questa linea di finanziamento offre supporto ai progetti di traduzione letteraria che promuovano la diversità culturale e linguistica nell’Unione e in altri Paesi che partecipano al sottoprogramma Cultura. Le priorità sono: sostenere la circolazione e la promozione della letteratura europea, tra cui l’uso appropriato delle tecnologie digitali; incoraggiare la traduzione e la promozione nel lungo termine di una letteratura europea di elevata qualità. Una priorità ulteriore di questa misura di sostegno sarà elevare il profilo dei traduttori. A tal fine, in ogni opera tradotta l’editore dovrà includere una biografia del traduttore. I progetti finanziabili riguardano esclusivamente la traduzione di almeno 3 opere di narrativa sia in formato cartaceo, sia elettronico e prevedono due categorie: categoria 1: progetti biennali; categoria 2: accordo quadro di partenariato. Candidati ammissibili: tutte le case editrici e i gruppi editoriali legalmente riconosciuti in uno dei paesi partecipanti al Programma Europa Creativa da almeno due anni. Le persone fisiche non sono ammissibili. Prossima pubblicazione call: novembre 2015. Scadenza: febbraio 2016. SOTTO-PROGRAMMA MEDIA Il sottoprogramma MEDIA supporta finanziariamente le industrie cinematografiche e audiovisive dell'UE nello sviluppo, distribuzione e promozione del loro lavoro. Aiuta ad avviare progetti di dimensione europea e ad incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie; consente ai film europei e alle opere audiovisive di trovare mercati oltre i confini nazionali ed europei; finanzia programmi di formazione e di sviluppo. Inviti a presentare proposte nell’ambito del sottoprogramma Media Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Agenti di vendita". Invito a presentare proposte EAC/S21/2013. Scadenza: 1° marzo 2016 (Reinvestimenti). Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Cinema Automatic". Invito a presentare proposte EACEA/27/2014. Scadenza: 2 agosto 2016 (Reinvestimenti). Per ulteriori informazioni e modulistica: Il sito ufficiale del programma: http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/index_en.htm Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura: Sottoprogramma Cultura: http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/culture_en Sottoprogramma Media: http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/actions/media_en La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale: http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html Sito Creative Europe Desk Italia: Ufficio cultura: http://cultura.cedesk.beniculturali.it/ Ufficio MEDIA: http://www.media-italia.eu/home/ ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT Programma di riferimento: Erasmus + Erasmus+ è il programma comunitario per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020: esso raggruppa i programmi dell'UE già esistenti in questi settori: Apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig) e Gioventù in Azione, più i cinque programmi di cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione superiore, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i Paesi industrializzati. Comprende anche azioni nel nuovo settore di competenza europea, lo sport. Obiettivi : il programma integrato si propone di contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020 e del quadro strategico per l'istruzione e la formazione 2020 (ET2020), al quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010- 32 2018), allo sviluppo sostenibile dei Paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore e allo sviluppo della dimensione europea dello sport. In particolare, esso si propone di contribuire a raggiungere i seguenti obiettivi principali di Europa 2020: riduzione dei tassi di abbandono scolastico; aumento del numero di studenti di età compresa fra i 30 e i 34 anni che abbiano completato il livello terziario di istruzione. Tra gli obiettivi specifici: promuovere la partecipazione dei giovani alla società; migliorare l'occupazione dei giovani e aprire loro nuove opportunità, aiutandoli ad acquisire competenze aggiuntive attraverso lo studio e la formazione all'estero; innalzare la qualità dell'insegnamento in Europa e oltre. Struttura del programma: il programma è incentrato su tre attività chiave, trasversali a diversi settori: ATTIVITA’ CHIAVE 1 Mobilità degli individui ai fini di apprendimento (KA1) Questa azione chiave comprende: le opportunità di compiere esperienze professionali e di apprendimento in un'altra nazione per studenti e personale; in particolare, supporta: - mobilità dello Staff (in particolare docenti, leader scolastici, formatori, operatori giovanili, personale di istituti d'istruzione/educazione e organizzazioni della società civile); - mobilità per studenti dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale. Titoli di master congiunti Erasmus Mundus: programmi di studio internazionali integrati di alto livello forniti da consorzi di istituti d'istruzione superiore che assegnano borse di studio complete ai migliori studenti in tutto il mondo. Prestiti Erasmus+ destinati agli studenti di master: gli studenti dell'istruzione superiore dei Paesi aderenti al Programma possono ricevere un prestito da parte del Programma per frequentare un intero programma di master all'estero. Gli studenti dovrebbero rivolgersi alle banche nazionali o agli enti di prestito a studenti. Scambi di giovani e Servizio Volontario Europeo (SVE). ATTIVITA’ CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche (KA2) Questa azione comprende: Partenariati Strategici transnazionali che mirano a sviluppare iniziative rivolte a uno o più settori dell'istruzione, della formazione e della gioventù e a promuovere l'innovazione, lo scambio di esperienze e del know-how tra diverse tipologie di organizzazioni coinvolte nei settori dell'istruzione, della formazione e della gioventù o altri settori pertinenti. Alcune attività di mobilità sono sostenute fintanto che contribuiscono agli obiettivi del progetto. Alleanze per la conoscenza tra gli istituti d'istruzione superiore e le imprese che mirano a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la creatività, l'occupabilità, lo scambio di conoscenze e/o l'insegnamento e l'apprendimento multidisciplinari. Alleanze per le abilità settoriali che sostengono la progettazione e l'erogazione di programmi di formazione professionale congiunti, di programmi di studio e metodologie di insegnamento e formazione, sulla base di dati relativi alle tendenze in uno specifico settore economico e alle abilità necessarie in modo da coprire uno o più settori professionali. Progetti di sviluppo delle capacità che sostengono la cooperazione con i Paesi terzi nei settori dell'istruzione superiore e della gioventù. I progetti di sviluppo delle capacità mirano a sostenere 33 organizzazioni/istituzioni e sistemi nel loro processo di modernizzazione e internazionalizzazione. Alcune attività di mobilità dei Paesi terzi sono sostenute nella misura in cui contribuiscono agli obiettivi del progetto. Piattaforme di supporto informatico, come eTwinning, la piattaforma elettronica per i gemellaggi elettronici fra scuole; EPALE, la piattaforma per l'apprendimento degli adulti in Europa, e il Portale europeo per i giovani, che offrono spazi di collaborazione virtuale, banche dati di opportunità, comunità di prassi e altri servizi online per insegnanti, formatori e professionisti nel settore dell'istruzione scolastica e per gli adulti, ma anche per i giovani, i volontari e gli animatori giovanili in Europa e altrove. ATTIVITA’ CHIAVE 3 Riforma delle politiche (KA3) Questa misura è dedicata alle attività a sostegno delle politiche in tema di istruzione, formazione e gioventù. Si tratta di attività varie che possono riguardare: conoscenza nei settori istruzione, formazione e gioventù (conoscenze tematiche e per Paese, studi sulle politiche, le attività della rete Eurydice ecc.); sostegno all’agenda UE in tema di istruzione, formazione e gioventù mediante il Metodo del Coordinamento Aperto (accordi tra Paesi UE); iniziative di prospetto volte a sviluppare nuove politiche o a predisporne l’attuazione; supporto agli strumenti europei, tra cui quelli per il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze; cooperazione con le organizzazioni internazionali, il dialogo con gli stakeholders e i Paesi Terzi. Alle 3 azioni chiave si aggiungono: Iniziativa Jean Monnet. Questa misura finanzia: opportunità per l'insegnamento e la ricerca in ambito interdisciplinare europeo e per rafforzare il dialogo tra mondo accademico e responsabili politici; collaborazione fra istituti; opportunità per dibattiti e scambi orientativi; marchio ad hoc di eccellenza accademica. Azioni nel settore dello sport. In tale ambito, del tutto nuovo nel panorama dei finanziamenti diretti della Commissione europea, il programma si concentra su progetti transnazionali volti a sostenere gli sport amatoriali e ad affrontare le sfide transfrontaliere quali le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo, nonché a promuovere il buon governo, la parità di genere, l’inclusione. Più specificamente: progetti di collaborazione transnazionali ad esempio per combattere il doping, promuovere attività sportive amatoriali e introdurre approcci innovativi nel settore; eventi sportivi europei no profit; rafforzamento delle conoscenze delle attuali politiche sullo sport attraverso ricerche, raccolta dati e organizzazione di networks e seminari; dialogo con le parti europee interessate. Candidati ammissibili: per i progetti nel settore dell‘istruzione scolastica: dirigenti scolastici, insegnanti e personale della scuola, alunni di tutti i livelli dell’istruzione scolastica, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e secondaria; per i progetti nel settore istruzione superiore: studenti (nei 3 cicli di studio) docenti, staff degli istituti di istruzione superiore, formatori e professionisti in imprese; per i progetti nel settore istruzione e della formazione professionale (VET – vocational education and training): apprendisti e studenti che frequentano istituti professionali, professionisti e addetti alla formazione professionale, personale di organizzazioni di formazione professionale iniziale, formatori e professionisti in imprese; per i progetti nel settore educazione degli adulti: membri di organizzazioni per l’educazione degli adulti, formatori, personale dell’istruzione per adulti e discenti adulti nei percorsi formale, informale e non formale; per i progetti nel settore della gioventù: giovani dai 13 ai 30 (la partecipazione a livello individuale è prevista solo nel caso del Servizio Volontario Europeo), animatori giovanili (Youth Workers) organizzazioni attive nel settore della gioventù, associazioni, enti locali, Ong, gruppi informali di giovani; per i progetti nel settore sport: professionisti e volontari nel settore dello sport, atleti e allenatori. Paesi ammissibili: possono partecipare al programma: i 28 Stati membri dell’Unione europea; i Paesi in via di adesione, quelli candidati e i potenziali che beneficiano di una strategia di preadesione: Turchia ed ex Repubblica iugoslava di Macedonia; 34 i Paesi membri dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) che hanno sottoscritto l’Accordo dello Spazio Economico Europeo (SEE): Islanda, Liechtenstein, Norvegia; la Confederazione elvetica. Tra gli altri Paesi extra UE possono partecipare pienamente al programma Erasmus plus quelli che hanno costituito a tal fine un’Agenzia Nazionale incaricata della gestione del programma. I restanti Paesi sono considerati "partner” e possono partecipare a singole azioni e attività. I Paesi partner sono: Armenia, Axerbaijan, Belarus, Georgia, Moldova, Ukraina, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia, Federazione Russa. In un prossimo futuro è previsto - a seguito del perfezionamento di appositi accordi bilaterali o accordi quadro – l’ampliamento della partecipazione ai Paesi dei Balcani occidentali,: Albania, Bosnia Erzigovina, Montenegro, Serbia. Budget: il bilancio totale allocato per il periodo 2014-2020 è di 14,7 miliardi di euro, che rappresenta un aumento del 40% rispetto alla programmazione precedente. Finanziamenti addizionali riguardano la mobilità nel campo dell’istruzione superiore e per la costituzione di capacità con il coinvolgimento di Paesi terzi. Gestione del programma: il Programma Erasmus+ 2014-2020 è gestito dalla Commissione europea, DG Istruzione e Cultura. Il supporto tecnico per la diffusione dell’informazione sul programma e la gestione delle azioni centralizzate (ad esempio Azione chiave 3 e Sport) è affidato all‘Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura, (EACEA), con sede a Bruxelles. Coordinamento Nazionale: in Italia il Programma Erasmus+ viene coordinato dalle seguenti Autorità nazionali: Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – DG Affari internazionali e DG per l’Università; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – DG per le Politiche attive e passive del lavoro; Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale; Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport. Tre sono le Agenzie Nazionali italiane chiamate a gestire le azioni decentrate di Erasmus+, ciascuna per degli seguenti specifici ambiti di competenza: Indire per l’istruzione scolastica, l’istruzione superiore e l’educazione degli adulti. http://www.indire.it/ Isfol per l’istruzione e la formazione professionale. http://www.isfol.it/ Agenzia Nazionale Giovani per il capitolo riguardante l’educazione non formale ed informale dei giovani. http://www.agenziagiovani.it/ nell’ambito del programma Erasmus+ Invito a presentare proposte 2016 EAC/A04/2015 pubblicato sulla GUUE C347 del 20 ottobre 2015 - rettifica GUUE C350 del 22 ottobre 2015 Azioni: il presente invito è relativo alle tre azioni chiave del Programma, nonché alle attività Jean Monnet e Sport. Candidati ammissibili: qualsiasi organismo, pubblico o privato, attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, può candidarsi per richiedere finanziamenti nell’ambito del programma Erasmus+. I gruppi di giovani che operano nell’animazione socioeducativa, ma non necessariamente nel contesto di un’organizzazione giovanile, possono inoltre presentare domanda di finanziamento sia per la mobilità ai fini dell’apprendimento dei giovani e degli animatori per i giovani sia per i partenariati strategici nel settore della gioventù. Budget: nel complesso, per il 2016 il finanziamento è di 1 miliardo e 871,1 milioni di euro. Di questi, 1miliardo e 645,6 milioni andranno ai settori istruzione e formazione; 186,7 milioni a Gioventù; 11,4 milioni a Jean Monnet e 27,4 milioni a Sport. Scadenze: Azione chiave 1 Mobilità individuale ai fini dell’apprendimento: Mobilità individuale nel settore della gioventù: 2 febbraio 2016 Mobilità individuale nel settore dell’istruzione e della formazione: 2 febbraio 2016 Mobilità individuale nel settore della gioventù: 26 aprile 2016 Mobilità individuale nel settore della gioventù: 4 ottobre 2016 Diplomi di master congiunti ErasmusMundus: 18 febbraio 2016 Eventi di ampia portata legati al Servizio di volontariato europeo: 1° aprile 2016 Azione chiave 2 Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi Partenariati strategici nel settore della gioventù: 2 febbraio 2016 Partenariati strategici nel settore dell’istruzione e della formazione: 31 marzo 2016 Partenariati strategici nel settore della gioventù 26 aprile 2016 35 Partenariati strategici nel settore della gioventù: 4 ottobre 2016 Alleanze per la conoscenza, alleanze per le abilità settoriali: 26 febbraio 2016 Rafforzamento delle capacità nel settore dell’istruzione superiore: 10 febbraio 2016 Rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù: 2 febbraio 2016, 1° luglio 2016 Azione chiave 3 Sostegno alle riforme delle politiche Incontro tra giovani e decisori politici nel settore della gioventù : 2 febbraio 2016, 26 aprile 2016, 4 ottobre 2016 Azioni Jean Monnet Cattedre, moduli, centri di eccellenza, sostegno alle istituzioni e alle associazioni, reti, progetti: 25 febbraio 2016 Azioni nel settore dello sport Partenariati di collaborazione nel settore dello sport solo se connessi alla Settimana europea dello sport 2016: 21 gennaio 2016 Partenariati di collaborazione nel settore dello sport non connessi alla Settimana europea dello sport 2016: 12 maggio 2016 Piccoli partenariati di collaborazione: 12 maggio 2016 Eventi sportivi europei senza scopo di lucro solo se connessi alla Settimana europea dello sport 2016: 21 gennaio 2016 Eventi sportivi europei senza scopo di lucro non connessi alla Settimana europea dello sport 2016: 12 maggio 2016. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus_en http://www.erasmusplus.it/ Guida al Programma Erasmus (versione in inglese aggiornata al 20/10/2015) http://www.erasmusplus.it/file/2015/01/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO Programma di riferimento: Orizzonte 2020: programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020 (Orizzonte 2020) è il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea, compito che, nella vecchia programmazione, spettava al VII Programma Quadro, al Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e all'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT). Obiettivi Il Programma supporterà l'UE nelle sfide globali fornendo a ricercatori e innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. Orizzonte 2020 deve svolgere un effetto moltiplicatore cercando di portare al 3% la percentuale del PIL destinata alla ricerca in Europa, obiettivo che i Paesi membri dell’UE si sono prefissati già parecchio tempo fa. Horizon 2020 è un pilastro chiave dell’Unione dell’innovazione, un’iniziativa faro della Strategia Europa 2020, volta a potenziare la competitività globale europea nonché a sostenere la creazione ed il funzionamento dello Spazio europeo della ricerca. Struttura del programma Obiettivi specifici La struttura di Horizon 2020 è composta da tre Pilastri che stanno ad indicare le macro aree di ricerca e innovazione su cui si muovo gli obiettivi di finanziamento della CE (Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società) e da cinque Programmi trasversali. Excellent Science L’obiettivo del pilastro “Eccellenza Scientifica” è di 36 incrementare la qualità della base scientifica europea, sostenendo le migliori idee, sviluppando talenti in Europa, fornendo ai ricercatori l'accesso alle migliori infrastrutture di ricerca e rendendo l'Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo. Si articola in quattro programmi: European Research Council: sostiene gli individui più talentuosi e creativi e le loro equipe nello svolgere ricerche di frontiera di altissima qualità; Tecnologie future ed emergenti: finanzia la ricerca collaborativa per aprire nuovi promettenti campi di ricerca e di innovazione; Azioni Marie Sklodowska Curie: offre ai ricercatori eccellenti opportunità di formazione e di carriera mediante sostenendo la mobilità; Infrastrutture di Ricerca: garantisce che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca (comprese le infrastrutture elettroniche in rete) di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri Paesi. Competitive Industries Il secondo Pilastro di Horizon 2020 (Leadership Industriale) intende fare dell'Europa un luogo più attraente per investire nella ricerca e nell'innovazione (compresa l'innovazione ecologica), promuovendo attività strutturate dalle aziende. Si propone di portare grandi investimenti in tecnologie industriali essenziali, incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro livelli adeguati di finanziamento e aiutare le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Si articola in tre Programmi: Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali: fornisce un sostegno mirato alla ricerca, allo sviluppo e alla dimostrazione delle seguenti priorità: ICT, Nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, Tecnologia Spaziale. Accesso al capitale di rischio: mira a superare i disavanzi della disponibilità di crediti e fondi per il settore R&S, le imprese e i progetti innovativi in tutte le fasi di sviluppo. Congiuntamente agli strumenti di finanza di rischio nel Programma per la competitività delle imprese (COSME), nasce con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capitale di rischio a livello europeo. L'innovazione nelle PMI: promuove tutte le forme di innovazione nelle PMI, con un interesse specifico per quelle dotate del potenziale di crescita suscettibile di internazionalizzazione sul mercato unico e oltre. Nella attività non si prevede ricerca ma finanziamenti per azioni di supporto alla ricerca. Societal Challenge Questo pilastro (Sfide della società) rispecchia le priorità strategiche della strategia Europa 2020 e affronta grandi preoccupazioni condivise dai cittadini europei e di altri Paesi. Un approccio incentrato sulle sfide riunisce risorse e conoscenze provenienti da una molteplicità di settori, tecnologie e discipline, fra cui le scienze sociali e umanistiche. Si intende coprire attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e all'adozione commerciale. Si istituiranno collegamenti con le attività dei partenariati europei per l'innovazione. Il finanziamento è incentrato sui seguenti Programmi: Salute, cambiamento demografico e benessere; Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e bioeconomia; Energia sicura, pulita ed efficiente; Trasporto intelligente, integrato e pulito; Azioni per il clima, l'efficienza delle risorse e delle materie prime; Europa in un mondo in fase di cambiamento; Società sicure innovative, sicure e inclusive. PROGRAMMI TRASVERSALI 37 1. Diffondere l’eccellenza e ampliare la partecipazione. L'obiettivo specifico è quello di sfruttare appieno il potenziale di talenti esistenti in Europa e assicurare che i benefici di un'economia basata sull'innovazione siano massimizzati e distribuiti ampiamente attraverso l'Unione secondo il principio dell'eccellenza. 2. European Institute of Innovation and Technology (EIT). L'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolge un ruolo di primo piano poiché riunisce ricerca, innovazione e istruzione superiore d'eccellenza, integrando in tal modo il triangolo della conoscenza. L'EIT si avvale principalmente delle KICs - comunità di conoscenza e innovazione. Esso garantisce inoltre la condivisione delle esperienze tra le KICs e al di là di esse, grazie a una diffusione mirata e a misure di scambio delle conoscenze, promuovendo in tal modo una più rapida diffusione dei modelli innovativi nell'Unione. 3. Scienza con e per la società. L’obiettivo specifico è quello di instaurare una cooperazione efficace tra scienza e società, assumere nuovi talenti per la scienza e associare l'eccellenza scientifica alla sensibilizzazione e alla responsabilità sociale. 4. Joint research Centre (JRC). Il centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre – JRC) è il servizio scientifico interno della Commissione europea, che ha l’obiettivo di fornire un supporto tecnico indipendente e basato sull’evidenza scientifica alle politiche dell’UE al momento della loro definizione, tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori, integrate da attività orientate al futuro. Le attività del Joint Research Centre costituiscono parte integrante di Horizon 2020. 5. Euratom. L'obiettivo generale del programma Euratom è lo svolgimento di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, con particolare attenzione al costante miglioramento della sicurezza nucleare e della radioprotezione, soprattutto per contribuire potenzialmente alla decarbonizzazione a lungo termine del sistema dell'energia in modo sicuro ed efficiente. A queste attività trasversali sì è poi aggiunto il Fast Track to Innovation, Work Programme n. 18 di Horizon 2020, divenuto operativo a partire da gennaio 2015. Si tratta di un’azione pilota che promuove innovazioni “close to market” (si parte dal TRL 6), con l’obbligo di arrivare sul mercato entro tre anni dall’inizio del progetto. L’azione è caratterizzata da un approccio puramente bottom up, con la possibilità, dunque, di presentare proposte in tutti gli ambiti tematici delle LEIT e delle Sfide Sociali di Horizon 2020. Azioni: Ogni bando presenta uno o più schemi di finanziamento chiamati "azioni". Ogni azione presenta obiettivi specifici: Research and Innovation Actions: azione che ha come focus la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica. Finanzia progetti in tutti i temi di ricerca. Questa azione arriva, nella catena del valore, alla prototipazione e alla dimostrazione di fattibilità su piccola scala. Innovation Actions: azione che finanzia progetti caratterizzati da attività di prototipazione, test, dimostrazione, piloting, validazione, etc. finalizzate alla definizione/produzione/desi gn di nuovi prodotti e processi anche su larga scala. Coordination and Support Actions: azioni di supporto allo sviluppo dei progetti o programmi di ricerca attraverso attività di disseminazione, comunicazione, sensibilizzazione, rete, studi sui risultati delle ricerche etc. Programme Co-fund Actions: le azioni Co–fund (cioè cofinanziamento comunitario e nazionale) hanno come primo obiettivo di finanziare, attraverso singoli bandi o programmi, entità pubbliche che gestiscono programmi di ricerca e innovazione. Specifici strumenti Co-fund sono previsti anche nell’ambito delle MSCA Marie Skłodowska-Curie Actions. Candidati ammissibili In generale, le persone giuridiche (es. imprese, piccole o grandi, enti di ricerca, università, ONG, ecc.) con sede in qualsiasi Paese e le organizzazioni internazionali possono partecipare al programma. Possono partecipare anche entità senza personalità giuridica, a patto che sussistano le seguenti condizioni (art. 131 del Regolamento Finanziario e art.198 delle sue Regole di Applicazione): i rappresentati delle organizzazioni devono provare di avere la capacità di assumere obblighi legali con la 38 Commissione europea (firma dei contratti); il proponente deve offrire garanzie per la protezione degli interessi finanziari dell’Unione europea equivalenti a quelle offerte da una ‘persona giuridica’ e in particolare, disporre della medesima capacità operativa e finanziaria. Per i progetti di ricerca standard devono partecipare almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali dev'essere stabilito in uno Stato membro o in un Paese associato. Paesi ammissibili i 28 Stati Membri UE; i Paesi associati (creati in base ad accordi tra l'UE e i singoli governi) nei quali le persone giuridiche possono partecipare a Horizon 2020 sulle stesse basi di quelle degli Stati membri dell'UE. Lista dei Paesi associati: http://bit.ly/H2020AC Le persone giuridiche partecipanti provenienti da altri Paesi possono ricevere finanziamenti dell'UE in certe circostanze. http://bit.ly/H2020IPC Il programma è comunque aperto anche alla partecipazione di: - Paesi in pre-adesione, Paesi candidati e potenziali candidati; - Membri dell’ European Free Trade Association (EFTA); - Paesi e territori associati al settimo programma quadro; - Paesi terzi selezionati che hanno una buona capacità in scienza, tecnologia e innovazione; una buona esperienza precedente nella partecipazione ai programmi europei di ricerca e innovazione; legami stretti economici e geografici con l’Unione, trattamento equo e giusto dei diritti di proprietà intellettuale. Budget Il budget stanziato per Horizon 2020 (compreso il programma per la ricerca nucleare Euratom) è tra i più alti al mondo ed ammonta, per l’intero periodo 2014/2020, a 70.2 miliardi di EUR a prezzi costanti; 78,6 miliardi di EUR a prezzi correnti. Budget disponibile per i 3 pilastri: - Eccellenza scientifica: € 22.274 milioni, 31,73% del budget totale di Horizon 2020; - Leadership Industriale: € 15.507 milioni, 22,09% del budget totale di Horizon 2020; Sfide della società: € 27.048,06 milioni, 38,53% del budget totale di Horizon 2020. Il restante budget è assegnato ai programmi trasversali. Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Eccellenza scientifica” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/506 Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Leadership industriale” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/501 Inviti a presentare proposte nell’ambito della priorità “Sfide della società” http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/newsroom/548/496 ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza, reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte. http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html Punti di contatto nazionali La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point - NCP) è una struttura riconosciuta dalla Commissione europea, chiamata a fornire informazioni e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e transnazionale ai proponenti dei progetti europei. APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di Horizon 2020 in Italia. http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/ I bandi sul sito dell’APRE: http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/ 39 Tra le fonti on-line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri) http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth 40 C h i si a m o http://www.europedirectfrosinone.it EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio dell’Unione europea. La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/ 41