3: personali categoria: segnatura: FPC 13 Fondazione Pellegrini - Canevascini www.fpct.ch E-mail: [email protected] fondo KOFFEL - DELALOYE movimenti di estrema sinistra in Ticino e in Svizzera negli anni Sessanta e Settanta date documenti: 1964 - 1977 soggetto produttore: diversi consistenza: 10 scatole modalità d'acquisizione: dono collocazione: Archivio di Stato condizioni d'accesso: Quelle generali della FPC riproduzione: Secondo le regole dell’archivio di Stato data della descrizione: norme: archivista estate 2004 ISAD(G) Gabriele Rossi FONDAZIONE PIERO E MARCO PELLEGRINI GUGLIELMO CANEVASCINI FONDO n. 13 SONIA KOFFEL e GERARD DELALOYE movimenti di estrema sinistra in Ticino e in Svizzera negli anni Sessanta e Settanta catalogo a cura di Gabriele Rossi FONDO SONIA KOFFEL E GERARD DELALOYE Sono materiali che il signor Delaloye ha consegnato a Pasquale Genasci nella primavera del 2003 (vedi lettera allegata) . Coprono il periodo che va dalla fine degli Anni Sessanta agli inizi del decennio successivo e si compongono di quattro parti: una documentazione sul Movimento Giovanile Progressista 1967 - 1971; una su Lotta di classe tra il 1970 e il 1973; una terza su altri movimenti svizzeri tra il 1968 e il 1973; una nutrita serie di periodici. L’indice generale del fondo è il seguente: A) MOVIMENTO GIOVANILE PROGRESSISTA 1) Corrispondenza 1967-1969 2) Volantini e brochures 1967-1971 3) Documenti 1967-1970 4) Corsi di formazione B) SCUOLA MAGISTRALE 1968-1969 C) PARTITO SOCIALISTA AUTONOMO 1969-1973 D) SCIOPERO SAVOY 1970 E) LOTTA DI CLASSE 1970-1973 1) Documenti interni 1972-1973 2) Giornali 1970-1973 F) ALTRI GRUPPI IN SVIZZERA 1) Gruppo autonomo Zurigo 1971-1973 2) Diversi 1968-1971 G) STAMPATI E RIVISTE ITALIANE 1964-1977 1) Pubblicazioni 2) Riviste Dai materiali consegnati sono stati tolti diversi numeri di “Politica Nuova” degli anni 1967-1973 e 12 numeri de “il manifesto” degli anni 1972, 1973 e 1977 che sono andati a completare NOTE SUL FONDO KOFFEL - DELALOYE Il movimento giovanile progressista mgp “Il modello dell’operaismo di “Potere Operaio” (fu) incarnato (in Ticino) dal Movimento Giovanile Progressista (MGP). L’MGP fu l’esempio più lampante dell’incontro tra diversi orizzonti culturali e ideologiciche caratterizzavano i nuovi movimenti sociali dell’epoca. Attivo nell’organizzazione di marce “pacifiche” contro le guerre “imperialiste”, si mobilitò pure per la lotta antimilitarista e per la protesta studentesca del 1968 alla Magistrale di Locarno. Con l’inizio degli anni settanta, l’organizzazione prese un’espressione sempre più ribelle e radicale, adottando una tattica conflittuale tipica di un extraparlamentarismo unilaterale, legato alle organizzazioni dell’estrema sinistra italiana come Lotta Continua o Potere Operaio. Il fine della loro azione era l’autonomia operaia, che nel caso svizzero doveva manifestarsi con “il rifiuto dell’iscrizione al sindacato” ma soprattutto con la rottura della “pace del lavoro”, tramite il “rifiuto del lavoro”. La lotta offensiva iniziò nella primavera del 1970 con lo sciopero alla Savoy di Stabio, un’impresa che impiegava solo personale frontaliero seza alcun contratto collettivo. ... Lo sciopero non portò al raggiungimento dell’autonomia operaia e fu interpretato dal movimento come una sconfitta. Infatti, le attitudini pragmatiche degli operai, la fedeltà alla pace del lavoro e il comportamento riformista dei sindacati dimostrarono il fallimento di una lotta basata unicamente sul volontarismo.” Lotta di classe L’assenza di condizioni oggettive rivoluzionarie convinse i membri dell’MGP a rielaborare le proprie analisi e a creare una nuova formazione chiamata “Lotta di classe” (LdC). Il nuovo gruppo si dotò di una struttura minima che serviva ad appoggiare l’azione e a tenere delle relazioni con organizzazioni extraparlamentari svizzere e italiane, in particolar modo con Potere Operaio. La collaborazione con i gruppi stranieri era centrata sulla costruzione di una zona di rifugio in Ticino per i membri delle organizzazioni eversive italiane, ricercati dalla polizia. Il modello operaista di Lotta di classe coinvolse non solo la lotta di fabbrica ma anche le problematiche giovanili. ... si optava per l’allargamento della logica operaista ... anche sottoforma di collaborazione con altri gruppi e con la partecipazione attiva d’alcuni suoi membri in seno ad altrie organizzazioni extraparlamentari, come ad esempio Vinceremo o il Movimento Giovanile Autonomo. ... Il centro autonomo divenne, lugo tutti gli anni settanta, il motivo guida delle nuove organizzazioni extraparlamentari.”