CORSO DI STATISTICA ECONOMICA E
ANALISI DI MERCATO
MODULO PROGETTAZIONE E GESTIONE DI SISTEMI DI DATI E
INDICATORI ECONOMICI
Docente: S. Biffignandi
Analisi Shift- share
• Situazione informativa:
due matrici di dati (a due istanti temporali, per
lo più non contigui).
Ciascuna matrice contiene informazioni su
due aspetti del fenomeno (variabili).
Esempio: addetti per territorio, addetti per
settore
A cosa serve?
a scomporre la variazione intervenuta in un
periodo di tempo su un fenomeno rilevato
su i settori e j aree in componenti che
mirano a quantificare il contributo alla
variazione da parte di alcuni fattori
Ambiti applicativi
• Le prime idee relative all'analisi shift-share sono
state elaborate dalla Commissione Barlow
nell'intento di studiare la concentrazione
industriale nel sud est inglese (Jones J.H., 1940).
• Una delle prime applicazioni negli Stati Uniti
riguarda
l'andamento
dell'occupazione
nell'industria manifatturiera dal 1929 al 1937
(Creamer D., 1942);
segue Ambiti applicativi
•
altri autori che hanno elaborato teorie e
applicazioni: Dunn E.S. (1959, 1960),
Ashby L.D. (1964, 1965, 1968 e 1970), il
quale ha fatto applicazioni per il governo
americano
segue Ambiti applicativi
• La tecnica è stata successivamente applicata
per lo studio di numerosi fenomeni
economici.
Alcuni esempi
• la dinamica occupazionale e la teoria della
localizzazione secondo diverse ottiche
(Lever W.F., Malcolm J.F., 1980, Harrisonn
R.T., 1985 e numerosi altri)
segue Ambiti applicativi
• analisi di mercato (identificazione dei nuovi
mercati per l'esportazione, Green e Allaway,
1985, crescita dei mercati nelle diverse aree,
Huff e Sherr, 1967);
• valutazione della perfomance delle diverse
marche (Yandle , 1978);
segue Ambiti applicativi
• valutazione delle performance dei prodotti
(Kerin et al. 1980)
• analisi della produttività del lavoro
Ledebur e Moomaw, 1983)
• studio dei cambiamenti nella popolazione
analisi territoriale dei crimini (Blair e
Mabry, 1980).
Cenni storici
Le prime concettualizzazioni semplificate
dell'analisi shift-share si ritrovano in lavori
degli anni Quaranta (Jones J.H., 1940;
Creamer D., 1942).
Per rassegna letteratura vedasi Ray D.M.
(1990).
La tecnica: varianti
Versione tradizionale
National Growth Rate, NGR, (Perloff H. S.
et al., 1960, Stillwell FJ.B., 1969,
Richardson H.W., 1978)
segue La Varianti
tecnica: varianti
K.C. e Simpson C.E., 1972), quella proposta
da Esteban-Marquillas J.M. (1972), quella
di Arcelus (1984) e quella più recentemente
introdotta da Srinath K.P.e Ray D.M.
(1990).
Nota: ve ne sono anche altre!!
La tecnica: le componenti
approccio tradizionale (NGR)
tre componenti
(tendenziale o nazionale, N, strutturale o mix
settoriale nazionale MN e competitiva C).
Componenti
segue La tecnica:
le componenti
tre componenti:
nazionale o tendenziale (Nij),
mix settoriale nazionale o strutturale (MNij)
differenziale, detta anche competitiva o locale
(Cij).
Nota: il termine nazionale, nel caso dell'analisi
shift-share, va inteso in senso lato, cioè di
macroarea di riferimento, ovvero di somma delle j
aree considerate.
Componenti
segue Lasegue
tecnica
: le componenti
nazionale o tendenziale (Nij):
Apporto alla variazione regionale (microarea)
attribuibile all’andamento complessivo
dell’economia nazionale
Componenti
segue Lasegue
tecnica:
le componenti
mix settoriale nazionale o strutturale (MNij)
Effetto della maggiore o minore presenza
nella regione all’inizio del periodo
considerato di settori produttivi che nel
sistema economico nazionale sono risultati
a più rapida crescita
Componenti
segue Lasegue
tecnica:
le componenti
competitiva o locale (Cij).
Attitudine dell’economia locale a espandersi
più o meno quanto ci si dovrebbe attendere
in rapporto alla sua struttura produttiva
iniziale se ogni settore di attività si
sviluppasse nella stessa misura del
corrispondente settore nazionale
La tecnica:
La tecnica
simboli
I ij  I ij  I
2
1
ij
segue La
Latecnica:
tecnica
simboli
iij
iio
i0 j
i00
Tasso di variazione nel settore i nell’area j
Tasso di variazione nel settore i in macroarea
Tasso di variazione complessivo nell’area j
Tasso di variazione complessivo
La tecnica: criteri di calcolo
Versione tradizionale (NGR)
I ij  N ij  MN ij  Cij
Versione Arcelus
MRij eRij
cioè:
I ij  N ij  MN ij  MRij  Rij
segue La
tecnica: criteri di calcolo
Nij  I i
1
ij 00
MNij  I 1ij (iio  i00 )
Cij  I (iij  ii 0 )
1
ij
La tecnica: limiti
•
•
•
•
Sensibile a disaggregazioni settoriali
Non tiene conto interazioni
Non mutamenti strutturali
Ipotesi: area di mercato di ciascun settore ha
dimensione nazionale
La tecnica: come leggere i
risultati?
• Risultati : tante matrici (tre in NGR o
quattro in Arcelus)
OCCORRE UNA SINTESI!!!
Come sintetizzare ?
(in versione Arcelus)
Criteri per la sintesi
Tener conto solo dei segni delle
componenti (casi: 16)
Definire caratterizzazioni fasi di sviluppo
Incrociare i due concetti per costruire
tipologie (8 tipologie)
Come sintetizzare ?
(in versione Arcelus)
Descrizione dei criteri
Tener conto solo dei segni delle componenti
(casi: 16; vedi tabella casi.pdf, tab.4. e 4.2)
Suggerimento:
o osserva un caso di tab. 4.1 per capire criterio
(criterio si desumono da formule definizione
componenti relazioni tra tassi)
o osserva un caso di tab. 4.2 per capire descrizione
qualitativa del caso
Come sintetizzare ?
(in versione Arcelus)
Definire caratterizzazioni fasi di sviluppo
(vedi tabella fasi sviluppo.pdf)
Suggerimento: la denominazione delle fasi è
coniata in base alle caratteristiche delle
relazioni tra tassi; comprendi il
significato!
Come sintetizzare ?
(in versione Arcelus)
Incrociare i due concetti per costruire tipologie
(8 tipologie, vedi descrizione tipologie.pdf)
Suggerimento: leggi la denominazione (colonna
tipologie), da questo già si ha una sintesi delle
caratteristiche; per dettagli vedi situazione; per
capire quali casi sono inclusi vedi ultima
colonna (ogni tipologia comprende 2 casi!)
Come sintetizzare ?
(in versione Arcelus)
• Esempio di applicazione a dati ASPO
(analisi su province di Lombardia)
esempio tipologie.pdf
Come sintetizzare ?
(in versione Arcelus)
Nota:
Operativamente si può ottenere la
classificazione in tipologie di sviluppo con
l’utilizzo del programma TIPOLO.
Bibliografia dettagliata
S. Biffignandi, Aspetti metodologici e
interpretativi della tecnica shift-share,
Cedam, 1993
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