metodi standard di analisi
del manto nevoso
I profili nivostratigrafici
La scelta dell'area
– non deve essere esposta al vento;
di solito vengono scelte ampie
radure in mezzo ai boschi, se la
località non si trova al di sopra del
limite boschivo;
– il terreno può essere piano o
inclinato, ma deve essere il più
liscio possibile;
– la distanza della buca da alberi,
arbusti, rocce emergenti dal
manto nevoso o costruzioni
dovrebbe essere almeno pari
all'altezza di questi ostacoli;
– non deve essere interessata dal
passaggio di sciatori e mezzi
meccanici; deve essere lontana
da coni valanghivi e da sistemi di
innevamento o di accumulo
artificiale della neve (cannoni per
la neve programmata e frese
pulisci-strade)
Esecuzione della buca
sequenza di lavoro
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scavo di una buca abbastanza larga da permettere all'operatore di entrare
agevolmente all'interno, scavando fino al suolo; si dovranno isolare due
pareti lisce, verticali e non esposte al sole;
annotazione di data, ora, località, altitudine, inclinazione del pendio,
condizioni meteo compresa la temperatura dell'aria rilevata ad 1,5m dal
suolo;
misurazione della temperatura della neve;
definizione degli strati di neve attraverso l’esame delle variazioni di durezza
della neve, colte grattando con un guanto o un pezzo di pelle di foca
sintetica la superficie verticale della coltre nevosa: la sensibilità e la pratica
porterà ad identificare anche le più deboli variazioni;
identificazione dei limiti degli strati e registrazione della loro distanza dal
terreno;
classificazione della durezza di ogni strato utilizzando l'apposita tabella;
classificazione della forma e dimensione dei cristalli di ogni strato,
servendosi della lastra cristallo-metrica e di una lente d'ingrandimento;
classificazione del contenuto in acqua libera di ogni strato;
determinazione della densità degli strati di neve di spessore sufficiente a
consentire l'inserimento del tubo di carotaggio, prelevando e pesando un
campione di neve con carotatori di 100 ml o 500 ml.
Esecuzione delle prove
penetrometriche
Se una massa battente cade n volte da un'altezza h
(in cm) e genera una pressione, allora la
resistenza alla penetrazione R (in Newton) sulla
distanza P è:
R = nhH +T +H
P
dove T è la massa totale dei tubi della sonda
utilizzati (ogni tubo può essere lungo 0.5 m o 1
m, aventi rispettivamente massa di 0.5 kg o 1
kg), H la massa del martello (1 kg).
La prova ha tre difetti principali
• Non localizza gli strati molto sottili, perchè la sonda li
attraversa con una sola percussione, e la loro resistenza
si media con quella degli strati limitrofi. La valutazione di
stabilità ha però come obiettivo primario proprio quello di
localizzare gli strati deboli, anche se sottili: per questo
motivo, l'operatore necessita di esperienza che gli
consenta di intuire, da irregolarità nella velocità di
penetrazione della sonda, la presenza di croste e strati
deboli.
• La sonda svizzera non ha una buona risoluzione nella
neve fresca a temperature prossime allo zero, perché
questa neve aderisce alla punta, variandone la
dimensione effettiva.
• La sonda è troppo pesante e ingombrante per l’impiego
durante attività sportive come lo sci-alpinismo.
Il profilo penetrometrico
• è il grafico delle variazioni di resistenza alla
penetrazione in una sezione verticale del manto
nevoso. Con esso si controlla la resistenza degli
strati in profondità senza dover eseguire ogni
volta un profilo stratigrafico. Con un'appropriato
utilizzo della sonda è così possibile sia scoprire
la presenza di strati deboli e valutare la stabilità
del manto nevoso, sia seguire per una certa
distanza strati aventi una resistenza
caratteristica, individuati in un profilo
stratigrafico.
Uso per seguire per una certa distanza strati
aventi una resistenza caratteristica, individuati in
un profilo stratigrafico
In questo caso la prova è eseguita
prima dello scavo della buca per il
profilo nivostratigrafico, e si usa lasciare
conficcato il tubo graduato per
utilizzarlo anche come misuratore della
profondità degli strati. Si può eseguire
comunque anche senza farla seguire da
un profilo stratigrafico, se lo scopo è
unicamente di individuare strati deboli,
variazioni di resistenza e, in modo
approssimativo, lo spessore dei vari
strati.
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