pagina 2 PFORZHEIM 2005 ...auguri ai tiratori ! Cari amici, ormai siamo alle ultime battute del campionato italiano che si concluderà con la finale di Lucca il 4 settembre e che quest'anno prevede le premiazioni dirette, sul campo, dei primi tre classificati di ogni specialità. Ma un’altro evento, sicuramente il più importante di quest'anno sportivo, si avvicina: i primi di Agosto si disputerà il XI° Campionato Europeo in Germania, a Pforzheim. Dopo un anno di impegni, sacrifici, di fine settimana passati in giro per l’Italia nei vari poligoni, i migliori tiratori italiani nelle varie discipline si scontreranno con le forti compagini europee, tedeschi e francesi principalmente, e sono più che certo che, come solito, sicuramente saranno in grado di dimostrare il loro valore sportivo tenendo alti i colori nazionali. Ed è a tutti questi amici tiratori che mi rivolgo augurando loro buona fortuna con la speranza, ma anche la certezza, di vederli numerosi sul gradino più alto del podio. Il Presidente Per tutte le altre news, classifiche e varie collegati al nuovissimo sito www.cnda.it Per chi volesse inviare materiale da pubblicare (articoli, foto, disegni, ecc...) può scrivere, telefonare od inviare e-mail alla redazione: Avancarica Magazine c/o X.mas srl - Viale della Lirica 61 - 48100 Ravenna Tel. 0544.272252 - fax 0544.271417 e-mail: [email protected] pagina 3 VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA CNDA DEL 5 GIUGNO 2005 Sabato 5 Giungo 2005 si è riunito il Consiglio Direttivo della CNDA presso il Poligono di Brescia (Mompiano). Sono presenti: Gentile, Presidente – Ferrerio, Segretario – Moro, Andriotto, Cavicchi, Consiglieri. Assente giustificato Catani. La seduta è aperta alle ore 12,45. - Il Presidente, su richiesta di alcuni Presidenti di compagnie, propone di aprire un c/c postale per la CNDA al fine di ridurre le commissioni bancarie a carico di chi effettua versamenti alla Consociazione, chiedendo a chi userà tale servizio di inviare copia dell’effettuato versamento data la lentezza di comunicazione da parte delle Poste Italiane. Il Consiglio approva all’unanimità. - Baricelli, Presidente della Sez. Brescia TSN, ha dato la sua approvazione a disputare nel Poligono di Mompiano il Campionato Europeo Avancarica 2007. Verrà costituita una Società denominata Brescia 2007 e composta dalla Consociazione, Sezione Brescia TSN e Sponsor/Rappresentante Sponsor per la gestione dell’evento. Verrà inviata una richiesta ufficiale per iscritto alla Sezione per chiedere il Poligono per l’Europeo 2007. Il Segretario consegnerà al Consigliere Moro la documentazione avuta dalla Federation Française du Tir per il Mondiale di Bordeaux 2006 e la relativa brochure onde produrre al meeting MLAIC di Pforzheim una proposta documentata, come richiesto dal Segretario MLAIC Malson. Franco Scotti si farà carico di interpellare i Campi di Tiro a Volo di Ghedi e Lonato per l’evento. Il Consiglio approva all’unanimità. - Il Segretario Ferrerio propone la sua sostituzione quale Delegato MLAIC per la difficoltà nel comprendere l’inglese parlato nei meetings. Il Consiglio unanime lo invita a restare al suo posto. - Sponsorizzazione Euroarms....omissis.......... (Riservata al Consiglio Direttivo). Premiazioni individuali: una targa al Campione (interpellata la Ditta Bandera) – un diploma al 2° e 3° classificato. Premiazioni delle Squadre: una targa alla Società d’appartenenza (stessa Ditta) e una medaglia a ciascuno dei 4 componenti la Squadra come iscritti all’inizio dell’anno (stessa Ditta). Momento della premiazione: le specialità del mattino durante il pranzo di mezzodì – le specialità del pomeriggio alla fine delle gare. - Campionato 2006: si conferma che ha inizio a Settembre 2005 e termine a Giugno 2006. Si precisa che la gara, una volta assegnata, non potrà essere spostata ma semmai cancellata. - Si rimanda alla prossima seduta la discussione sull’istituzione di un Campionato Italiano Regioni. - Si delibera di istituire la figura del Delegato CNDA alle Gare, col compito di sorvegliare il regolare e corretto svolgimento delle stesse, controllo armi, controllo bersagli, eccetera. Si delibera di dare incarico a Fabrizio Gargiulo di predisporre delle proposte per un Corso di preparazione dei Delegati di cui sopra. Il Consigliere Moro è incaricato di coordinare. - Si delibera che le iscrizioni al Campionato Europeo Avancarica sono chiuse con la gara di Somma e che non verranno ammessi cambiamenti nella Rappresentativa Italiana avendo già inviato le iscrizioni. Si è rivisto il caso del tiratore Rabbachin, fra gli esclusi dalla Rappresentativa perché in soprannumero rispetto al limite imposto dal Regolamento MLAIC: ha la stessa media di Castegnaro, ma gli viene preferito questi perché ha risultati più costanti. Null’altro essendo a deliberare e nessuno avendo chiesto la parola, la seduta è chiusa alle ore 14,05. Brescia, 5 Giugno 2005. - Finale Campionato 2005: si conferma la data del 4 Settembre a Lucca e si dà incarico al Segretario di diramare la conferma. Il Segretario Il Presidente pagina 4 Per tutte le altre news, classifiche e varie collegati al nuovissimo sito www.cnda.it Royal Via Cerro, 231 Fraz. Sant’Andrea in Casale 47832 San Clemente RN Armouries ARMI ANTICHE, MILITARI E CIVILI ARMI DA COLLEZIONE EX ORDINANZA DECORAZIONI OGGETTISTICA MILITARE E DOCUMENTAZIONE STORICA Si effettuano valutazioni gratuite, da parte di esperti a domicilio ed eventuali acquisti e/o permute GARANTIAMO LA MASSIMA RISERVATEZZA Tel. 0541.988190 Fax 0541.853943 Mobile 335.6170277 [email protected] pagina 5 CHALLENGER FRANCIA/ITALIA, PARTITA DI RITORNO La seconda mano del Challenger toccava alla Francia, e i cugini d’oltralpe ci hanno ospitato a Marsiglia sabato 18 e Domenica 19 Giugno. Appena giunti al campo di tiro della Barasse, abbiamo avuto un’idea della libertà di cui godono i francesi: hanno trovato i soldi, hanno rilevato l’area di una cava dismessa e l’hanno sistemata a poligono. Senza tante storie, pastoie, permessi, vincoli e divieti. Si tratta di un vallone con pareti ripide, dove sono state ricavate una trentina di linee a 25 metri, una ventina a 50 e un’altra ventina a 100, più due campi di tiro a volo. La parete del vallone come recinzione, il fondo del vallone come parapalle (magari con aggiunta di sabbia a volontà) e niente diaframmi e diavolerie varie: poligono spartano, ma funzionale. Un’accogliente (e soprattutto fresca) club house è stata ricavata nella struttura delle tramogge, dove si caricava sabbia e ghiaia sui carri. Troneggiante su tutto un picco calcareo, corroso dal tempo e dal vento, di cui non ho saputo il nome. Aggiungete un’accoglienza fraterna ed avrete un’idea di due belle giornate intense e ricche di soddisfazioni. Eravamo in 13, come a Barletta nel 1503, ma nonostante la bravura dei nostri grilletti di punta e i loro piazzamenti non ce l’abbiamo fatta e il Trofeo è rimasto là. Sarebbe bastata un paio di presenze in più nel piattello, ed avremmo avuto una quindicina di punti in più. Sarebbe bastato una manciata di punti in più in Colt, e forse ce l’avremmo fatta. Bisognerà organizzarci meglio alla prossima, che si disputerà in Italia l’anno venturo, per avere almeno tre tiratori nelle discipline d’arma lunga, soprattutto a 50 metri dove abbiamo tiratori di tutto rispetto. Nel tiro a volo se ci fosse stato almeno un altro tiratore di Lorenzoni R si sarebbe potuto sfruttare la bella prestazione dell’esordiente Renato Bottaro, che ha vinto con 43/50. Ma questa disciplina non ha potuto essere valida per il punteggio del Trofeo, che richiede almeno 3 tiratori per Nazione: qui ce n’erano solo 2. Così è stato anche per le altre. Nell’arma lunga, anche la vittoria di Polliero in Miquelet O non ha potuto essere sfruttata per lo stesso motivo, e nemmeno il terzo posto di Alberto Ferrerio in Maximilian O. Se c’era qualche possibilità, ciò era nell’arma corta. Non sfruttabili l’oro di Antonio Ferrerio in Cominazzo O né il bronzo del padre (finalmente a podio assieme!) perché solo due, in tutte le altre ci siamo battuti bene. Vecchi vince in Kuchenreuter O con un bel 96, seguito da Cacciatori terzo con un 94. Antonio Ferrerio arriva all’argento con 89 in Cominazzo R. Vecchi ancora è secondo in Kuchenreuter R con un altro 96, seguito da Mazzei terzo con 94. In Mariette Mazzei è primo con 96, ma in Colt la Squadra frana lasciando il podio tutto ai francesi, con Gargiulo 4° con 91. Risultato: Francia 90 – Italia 60 e il Trofeo resta là. LA CLASSIFICA: MIQUELET O. 1 POLLIERO 2 Blondeau 3 Valentini 4 Scanzi 5 Martinant 6 Proust 7 Gherardi 8 Roussel I F F F F F F F 89 88 87 85 83 75 75 75 WHITWORTH O 1 Camoin 2 Proust 3 Gherardi 4 Bernard 5 Macchi 6 FERRERIO A. 7 Mussini 8 Gilbert 9 Gherardi F F F F F I F F F 92 91 90 90 89 87 84 81 74 COLT 1 Louis 2 Cozzoli 3 Labat 4 GARGIULO 5 Pastouret 6 VECCHI 7 Bourrelly 8 FARINOTTI 9 FERRERIO A. 10 LEPORE 11 Vermerein 12 FERRERIO AL. F F F I F I F I I I F I 95 94 92 91 90 89 88 87 86 85 84 77 TANEGASHIMA R 1 Camoin 2 Gherardi 3 Bernard 4 Blondeau 5 Pinon 6 Martinant 7 POLLIERO 8 Bertrand F F F F F F I F 93 92 92 90 90 89 87 86 COMINAZZO O 1 FERRERIO ANT. I 91 2 Bourdeaux F 78 3 FERRERO ALB. I 69 MARIETTE 1 MAZZEI 2 Louis 3 Pastouret 4 VECCHI 5 LEPORE 6 Ballanger 7 GARGIULO 8 Bourrelly 9 FERRERIO A. 10 Vermerein 11 Cozzoli 12 Labat I F F I I F I F I F F F 96 95 95 93 92 91 91 89 88 88 87 86 MANTON R 1 Roussel M. 2 Mussini 3 Barrelet 4 Roussel A. 5 Scanzi 6 Domec 7 Blanc 8 Ciuffi 9 Gentile F F F F F F F I I 47 46 45 43 40 39 36 36 22 COMINAZZO R 1 Cozzoli 2 FERRERIO A. 3 Pastouret 4 Louis 5 CACCIATORI 6 LEPORE 7 Vermerein 8 Labat F I F F I I F F 92 89 89 86 85 84 83 81 LORENZONI R 1 BOTTARO 2 Barrelet 3 Roussel M. 4 Vuillemin P. 5 Vuillemin 6 Bedos 7 Domec 8 Gentile MAXIMILIAN O 1 Gherardi 2 Bernard 3 FERRERIO A. 4 Zobouyan I 43 F 42 F 40 F 37 F 35 F 34 F 32 I 26 KUCHENREUTER O 1 VECCHI 2 Louis 3 CACCIATORI 4 FARINOTTI 5 FERRERIO A. 6 GARGIULO 7 Bourrelly B 8 Bourrelly L 9 FERRERIO ALB. I F I I I I F F I 96 94 94 92 90 90 87 86 86 F F I F 87 81 69 60 MINIE’ O 1 Bernard 2 Bourrelly 3 Mussini P. 4 Mussini PH. 5 Gherardi 6 Blanc 7 FERRERIO A. KUCHENREUTER R 1 Pastouret F 2 VECCHI I 3 MAZZEI I 4 CACCIATORI I 5 Ballanger F 6 LEPORE I 7 Cozzoli F 8 FARINOTTI I 9 Monfray F 10 Labat F 11 Vermerein F 98 96 94 92 92 91 90 90 90 89 89 F F F F F F I 87 87 83 81 75 75 75 MIQUELET R TANEGASHIMA O VETTERLI O VETTERLI R nessun Italiano pagina 6 L'ultima di L'ultima battaglia battaglia di Napoleone, svoltasi il giug18 Napoleone svoltasi il 18 gno i u 1815, g n o 1vide 8 1 5in, campo v i d e il'en sercito l'esercito francese francese (120.000 campo uomini), contro gli contro eserciti (120.000 uomini), ingleseinglese (117.000 uomini al quello (117.000 comando di Wellington) e uomini al comando di prussiano (106.000 uomini al Wellington) e prussiano comando diuomini Blucher), (106.000 al con un totale di quasi 900 cannoni comando di Blucher), schierati ; la battaglia con un totale di quasi durò complessivamente più di 8 ore 900 cannoni schierati; e persero la vita più di 48.000 la battaglia durò soldati. La sconfitta dell'ecomplessivamente sercito francese, che più costò a di 8 ore e persero la vita a Napoleone l'esilio più di 48.000 soldati. Sant'Elena, è stat La sconfitta ildell'esercito a rievocata 18 e 19 giugno francese, costò sugli stessiche campi cheavidero Napoleone una delle piùl'esilio cruenteabattaglie Sant'Elena, è stata del XIX secolo. rievocata il 18 e 19 giugno sugli stessi campi che videro una delle più cruente battaglie del XIX secolo. RIEVOCAZIONE STORICA della Battaglia di WATERLOO Il campo di battaglia. Ma diamo la parola a chi ha partecipato a questa allestito presso il castello di Hougoumont dove veniamo rievocazione, il 1° reggimento di letteralmente “catturati” dagli amati nemici e torturati a Fanteria di linea, 1° Battaglione, suon di boccali di birra ghiacciata…..mai nessuna prigionia 3 a Compagnia Fucileri. fu così piacevole! La domenica mattina viene data la sveglia alle 6 “Radunata la truppa, zaino in ed alle 8 e30 siamo già in marcia verso Plancenoit dove spalla muoviamo in direzione Bruxelles. sosterremo i primi scontri. Gli italiani vengono mandati per Emiliani, veneti, romagnoli, toscani, romani, cavalleria, primi a sostenere l'impeto della fanteria inglese al centro artiglieria e fanteria, tutti con una gran voglia di arrivare del paese ma siamo costretti ad arretrare non senza però sul campo dell'onore di cui tanto abbiamo letto! vendere cara la pelle! L'organizzazione al nostro arrivo è minima: poca Di lì, dopo 2 chilometri di marcia, veniamo paglia, acqua ancora di meno ma la disposti su un crinale dove ci sussistenza dell'Esercito del Regno appare uno degli spettacoli più d'Italia ha sopperito egregiamente……con belli che abbia mai visto….una il solito ingegno italico! infinita linea rossa che avanza Così iniziamo a montare il nel crepitio degli spari e tra il campo, accendere i fuochi e preparare i denso fumo dalle cannonate! turni di servizio armato e di corvè alle Tutti rimaniamo a cucine. bocca aperta ma dobbiamo Alla sera il campo di Le Callou è riprenderci subito perchè un brulicare di vita: il vociare dei soldati siamo sotto un intenso fuoco si mischia al crepitio dei fuochi……non ci di fucileria prussiano. Poco sono parole per descrivere le sensazioni dopo riusciamo a rigettare i che si provano facendo un salto all'indietro tedeschi giù dal crinale a suon Prima dello scontro... nel tempo di quasi 200 anni! di spintoni. Al sabato mattina si iniziano a L'esito della battaglia preparare le manovre per la battaglia del giorno dopo e nel prevede la nostra ritirata e la formazione di un immenso pomeriggio, durante il primo addestramento della giornata quadrato di fanteria. ci rendiamo conto di quanti rievocatori sono presenti La formazione del quadrato, avvenuta non senza all'evento… più di 2.400! qualche problema, da vita a qualche cosa di spettacolare La sera del sabato la passiamo nel campo inglese per gli spettatori che sono accorsi numerosissimi. Questa immensa formazione respinge le cariche Alla prova del fuoco... dei drappelli di cavalleria inglese e prussiana sino alla fuga di Napoleone dal centro dello stesso. Questa volta gli esiti della battaglia sono stati coerenti con la realtà storica… ma non garantiamo per la prossima! Al termine di più di 5 ore di battaglia i ragazzi del nostro reparto sono stanchissimi ma ci tocca smontare il campo e partire. Il ritorno a casa, come al solito, è sempre più lungo dell'andata (18 ore di pulmino)! Arriviamo esausti il lunedì mattina ….ma felici di avere vissuto per 3 giorni delle emozioni indescrivibili!” pagina 7 Lettere alla Redazione Spett. Redazione Milano 22.04.2005 Ho ricevuto il fascicolo 1-2005 di Avancarica Magazine ed ho letto con molta attenzione l'articolo pubblicato a pagina n° 6 a firma del dott. Piero Raggi che ritiene essere una "sciocchezza” il fatto di caricare un arma ad avancarica utilizzando un contenitore monodose anziché la fiaschetta al fine di evitate l’eventuale esplosione della stessa provocata da minuscole quantità di braci ardenti rimaste all'interno della canna dopo il precedente sparo e del suo desiderio di "conoscere chi fu il primo a propagare questa sciocchezza - tra l’altro ripetuta in più libri e in varie riviste - senza fondamento alcuno di razionalità, assai ricca invece, di fantasia”. Indubbiamente ognuno è libero di esternare la propria opinione ed io rispetto quella del dott. Piero Raggi specialmente se suffragata, come egli asserisce, da una esperienza di circa 70 anni di pratica di caccia con una doppietta ad avancarica, ma assolutamente non la condivido, anzi sono di parere completamente opposto ritenendo che tale modo di caricare sia pericoloso e che non debba essere propagandato. Personalmente ricordo che durante una riunione di tiro ad avancarica tenutasi in poligono a un tiratore capitò che nel versare la carica di polvere nera nella canna del fucile questa prese fuoco; fortunatamente non vi furono danni perché, molto prudentemente il tiratore aveva utilizzato una carica proveniente da un contenitore monodose (evitando così l'esplosione della fiaschetta) e posizionato il calcio del fucile vicino ai piedi e la bocca della canna tenuta ad una distanza di circa 30 centimetri dal viso (evitando in tal modo che la vampata potesse investire il viso). Pur rispettando ogni convinzione espressa e pur non potendo vantare una esperienza settantennale di utilizzo di armi ad avancarica, molto calorosamente suggerisco a tutti gli utilizzatori di tali armi l'uso di contenitori monodose e rammento che la CNDA nel suo Regolamento di Tiro all'art. 356 comma 2 testualmente dice: "E' obbligatorio caricare da contenitori monodose con cariche predefinite" e la curiosità del dott. Piero Raggi é soddisfatta. Per contro è curiosità mia sapere se la tesi sostenuta dal dott. Piero Raggi è condivisa dal Direttore Responsabile di Avancarica Magazine che l'ha pubblicizzata e se, prima di farlo, abbia consultato il regolamento della CNDA e chiesta l'opinione di qualche tiratore che l'avancarica la pratica da lungo tempo come ad esempio il Segretario della CNDA dott. Alberto Ferrerio e/o il Prof. Vincenzo Tumbiolo. Nella speranza di conoscere il parere di altri tiratori con armi ad avancarica porgo distinti saluti. Adriano Gervasi Caro lettore, con piacere ricevo e pubblico la tua lettera riscontrando che lo spirito di questa rivista è centrato in pieno: discutere e far discutere di avancarica. Come editore pubblico ciò che ricevo, in quanto la rivista è aperta a tutti gli appassionati del settore che liberamente manifestano le loro opinioni e ci fanno partecipi delle loro esperienze, ma questo non vuol dire che debba condividere o meno quanto da essi segnalato. Vengo adesso all’articolo pubblicato. Quanto espresso in esso dal Dott. Raggi è una sua opinione dettata da anni di esperienza di caccia ad avancarica, le gare della C.N.D.A. sono ben altra cosa. Esiste un regolamento a cui tutti i tiratori debbono attenersi per la salvaguardia della propria persona e per il rispetto e la incolumità di chi gli gareggia accanto. Se ben ricordo fin dalla fine del 1700 il re di Svezia, per evitare incidenti, fece dotare i propri soldati di una confezione comprendente palla e polvere che si chiamò cartoccio; ma anche i lanzichenecchi avevano cariche monodose in contenitori lignei portato alla bandoliera a tracolla: 12 apostoli; il legno era di bosso, da cui il nome: bossolo. Con la speranza di rivederti al più presto sui campi di tiro e condividere splendide giornate tra tiratori, un caloroso abbraccio. L’Editore OLD WEST SHOOTING SOCIETY Ovvero: il “cowboy action shooting with the spirit of the game” in Italy Carissimo amico, è con sommo piacere che ti scrivo per comunicarti la nascita della nostra società di tiro western: l’ Old West Shooting Society . L’ Old West Shooting Society ( OWSS ) è una società di livello internazionale nata per preservare e promuovere lo sport del Cowboy Action Shooting (CAS). Il CAS è uno sport multifacciale, amatoriale in cui i contendenti gareggiano con armi tipiche del periodo del Vecchio West: revolver a singola azione, fucili o carabine a leva, fucili giustapposti, fucili a pompa anteriori al 1899. Le gare di CAS sono tutte ambientate e caratterizzate dall’ “Old Style“. Una caratteristica importante per ricreare l’atmosfera tipica del vecchio West è data dall’abbigliamento dei singoli partecipanti. E’ RICHIESTO infatti, che ognuno interpreti il West e lo “indossi” come ritiene opportuno. PARTECIPA ANCHE TU: ti sentirai un pò il John Wayne della situazione! Ogni partecipante dovrà scegliere un alias che verrà registrato al momento dell’iscrizione e che sarà unico per lui e verrà utilizzato durante ogni manifestazione a cui parteciperà.. DICIAMO A VOCE ALTA che questo tipo di gare è aperta anche a quelle donne che vogliono provare l’emozione di avere una colt 45 in mano...e che vogliono provare a diventare delle Bounty Killer. Così come il Cowboy Action Shooting si è evoluto a livello internazionale, così vogliamo sviluppare un’attitudine che noi chiamiamo LO SPIRITO DEL GIOCO. Competere con questo spirito significa che tu parteciperai attivamente a tutto quello che nella competizione ti è richiesto di compiere. Alcune persone semplicemente definiscono lo Spirito del Gioco niente altro che una sana sportività. Per iscriversi alla nostra società è sufficiente compilare il modulo di iscrizione in ogni suo spazio e mandarlo via fax allo 030-3737100 o via e.mail all’indirizzo [email protected] L’iscrizione ha un costo annuale di 60,00 euro che devono essere mandati in conoscenza presso la sede della ditta F.A.P. F.lli Pietta snc in via Mandolossa 102, 25064 Gussago Brescia. Questa iscrizione ti da diritto a ricevere : 1. Stella con il nome, il marchio della nostra società e il tuo numero di iscrizione. 2. Una tessera con la data di iscrizione alla nostra società dove indicheremo i dati del membro, la data di scadenza dell’iscrizione annuale e il suo alias. 3. L’abbonamento al Gazzettino dell’ Avancarica (4 uscite annuali). 4. Iscrizione automatica al CNDA, Comitato Nazionale degli Archibugieri. 5. L’abbonamento alla rivista che accetterà di farci da sponsor. 6. Possibilità di partecipare alle nostre gare pagando la prima iscrizione ad un costo inferiore in modo che nel corso dell’anno possa ammortizzare la spese. 7. Diritto di precedenza di partecipazione ai corsi a numero chiuso aperti a tutti coloro che vorranno prendervi parte, che purtroppo non saranno a titolo gratuito. Ti ricordo che il tuo alias sarà confermato solo dopo averne verificato l’unicità e dopo aver ricevuto il pagamento della somma sopra indicata. MODULO DI ISCRIZIONE ALLA OWSS NOME:________________________________________________________COGNOME:_______________________________________________________________ INDIRIZZO:_______________________________________N°_________CAP:___________________CITTA':_______________________________________________ PROVINCIA:_________________________________STATO:________________________________COD. FISC.______________________________________________ TEL:________________________________________FAX:______________________________________CELLULARE:_________________________________________ E-MAIL:________________________________URL:_______________________________________SCELTA DEL PROPRIO ALIAS:_______________________________ ISCRIZIONE DI TIPO ANNUALE: 25,00 euro (Indicare la preferenza) ISCRIZIONE DI TIPO VITALIZIO: 400,00 euro Spedire compilato al numero di fax: 0303737100 - oppure via e.mail all'indirizzo: [email protected] Pregasi spedire i soldi per l'iscrizione scelta presso la ditta F.A.P. Flli Pietta s.n.c., - via Mandolossa 102, 25064 Gussago - BS - indicando: Iscrizione OWSS pagina 9 REGOLAMENTO PER LE GARE DELL’OLD WEST SHOOTING 13. SICUREZZA DURANTE LE GARE DI OWS 13.1. Il nostro sport, a causa della sua stessa natura, è potenzialmente pericoloso e può causare gravi incidenti. 13.2. Ogni partecipante alle gare dell’OWS è chiamato ad essere un ispettore della sicurezza. Ogni tiratore è responsabile della propria sicurezza, ma TUTTI i tiratori sono chiamati a rimanere all’erta per prevenire eventuali azioni non sicure degli altri partecipanti. 13.3. Qualsiasi “Sheriff Range Officer” o tiratore è chiamato a richiamare l’attenzione degli altri tiratori che non rispettano le norme di sicurezza basilari durante le competizioni. Qualsiasi questione che riguarda la sicurezza può provocare l’espulsione di chiunque dalle varie gare. 14. I T I R A T O R I D O V R A N N O S E M P R E RISPETTARE LE REGOLE QUI DI SEGUITO RIPORTATE: 14.1. Tratta e rispetta tutte le armi sempre come se fossero cariche. 14.2. La direzione con cui si puntano le armi è importante prima, durante e dopo la gara. Le armi lunghe devono essere trasportate con camera vuota ed eventuale serbatoio scarico, puntando sempre la bocca della canna in una direzione sicura. 14.3. Tutte le armi debbono rimanere sempre scariche tranne quando sono sotto il controllo e la direzione dello Sheriff Range Officer presente sulla linea di tiro. 14.4. Tutte le operazioni di verifica delle armi, la vestizione delle buffetterie, cinturoni e fondine devono avvenire nelle apposite aree di sicurezza. 14.5. L’organizzazione di gara è responsabile della creazione e della predisposizione di un congruo numero di aree di sicurezza per lo svolgimento della gara. Queste aree dovrebbero essere situate in posti adeguati e facilmente identificabili tramite cartelli. Le aree di sicurezza dovrebbero prevedere un tavolo con direzioni di sicurezza e limiti ben marcati. Le aree di sicurezza dovrebbero prevedere anche apposite strutture per armi lunghe, in quanto tali aree sono da considerare utilizzabili per tutte le discipline del tiro OWS, in particolare durante i tornei. 14.6. Ai tiratori è consentito l’uso delle aree di (2a parte) sicurezza per le seguenti attività, purché essi rimangano all’interno delle suddette aree, e l’arma sia puntata in una direzione sicura. Violazioni di questa norma renderanno i responsabili soggetti alla squalifica dalla gara. E’ vietata qualsiasi manipolazione dell’arma. In caso di caduta accidentale dell’arma, bisogna chiamare il Range Office che provvederà a raccogliere l’arma, a controllarla e a rifoderarla personalmente. Il mancato rispetto di una di queste regole comporterà l’allontanamento dal campo. 14.6.1.È possibile estrarre e rinfoderare armi scariche per metterle e toglierle nella loro custodia. 14.6.2.È possibile allenarsi ad estrarre, allenarsi al tiro “in bianco” e rimettere in fondina armi scariche. 14.6.3.C o n t r o l l a r e e d a z i o n a r e l’otturazione di fucili, carabine lever action o pump action. 14.6.4.È possibile ispezionare, smontare, pulire, effettuare riparazioni o manutenzioni dell’arma, dei suoi componenti o di altri accessori. 14.6.5.Munizionamento inerte (inclusi colpi inerti per allenamento, salva percussori, bossoli vuoti) e munizioni cariche non devono essere maneggiati in un’area di sicurezza per nessun motivo. L’inosservanza comporterà la squalifica dalla gara. 14.7. Eventuali colpi di prova devono essere preventivamente autorizzati da uno Sheriff Range Officer solo in aree appositamente designate. Colpi di prova sparati fuori dalle predette aree provocano l’espulsione immediata del tiratore. 14.8. Tutte le SIX SHOOTERS verranno caricate con solo 5 colpi nel tamburo e il cane posizionato abbattuto sulla camera vuota. 14.9. Nessun arma col cane armato deve mai lasciare la mano del tiratore. 14.10. Il tiratore non può armare l’arma se non portata in direzione sicura verso il para palle. Qualsiasi colpo sparato che colpisca il terreno davanti al tiratore, a una distanza inferiore ai 3 metri, anche se in direzione sicura, viene considerato come un colpo accidentale e non sicuro e soggetto quindi a squalifica. Due squalifiche nell’arco del match comportano l’espulsione del tiratore dalla competizione. continua a pag. 10 pagina 10 14.11. Le carabine devono essere trasportate puntando la canna verso il basso o verso l’alto, con camera vuota e cane disarmato ovvero con l’azione aperta. 14.12. Le armi lunghe devono essere impugnate con la mano sinistra al termine della gara, con la camera vuota e completamente scariche. 14.13. Tutti i tiratori devono dimostrare di avere una rudimentale familiarità con l’arma che vogliono utilizzare durante la gara. Ci si aspetta che ogni tiratori si comporti sempre al meglio delle proprie capacità. Le gare dell’OWS non sono da considerarsi come un forum in cui le persone si incontrano per imparare ad utilizzare le proprie armi. 14.14. Le gare dell’OWS non sono gare di estrazione rapida. Qualsiasi tipo di maneggio delle armi di estrazione della fondina o di altro tipo di funning, oltre a quello permesso in certe gare, verrà considerato come un modo insicuro di maneggiare un’arma e questo provocherà la squalifica del tiratore dalla gara in corso. 14.20. Sono obbligatori sistemi di protezione per le orecchie e occhiali per la protezione degli occhi, sia per i tiratori che per chiunque sia nei paraggi degli stage (sia come tiratori o spettatori). PRINCIPALMENTE, LA NOSTRA SOCIETA’ VUOLE CHE I NOSTRI PARTECIPANTI E SPETTATORI, VIVANO I NOSTRI EVENTI IN MANIERA SICURA, SI DIVERTANO, SVILUPPINO LE LORO CAPACITA’ NEL TIRO E GIOISCANO DELLO SPIRITO DEL VECCHIO WEST. AL TERMINE DEL PRIMO CAMPIONATO OLD WEST SHOOTING SOCIETY IL PRESENTE REGOLAMENTO VERRA’ SOTTOPOSTO AD EVENTUALI REVISIONI E MODIFICHE CHE SI RENDESSERO NECESSARIE. L’ORGANIZZAZIONE SI RISERVA IL DIRITTO DI APPLICARE MODIFICHE, O VARIAZIONI AL REGOLAMENTO O ALLA REALIZZAZIONE DELLE GARE DEL CAMPIONATO, SENZA PREAVVISO ALCUNO. 14.15. Massima cautela deve essere prestata quando si maneggiano delle armi portate nelle fondine cross-draw. Se necessario il tiratore, prima o durante l’estrazione , dovrà ruotare il busto in modo di garantire che le armi non superino mai i 170° durante il processo di estrazione. (NOTA: la regola dei 170° significa che la canna dell’arma non deve mai superare gli 85° in qualsiasi direzione. Se un tiratore si avvicina ai 180° nel momento dell’estrazione è soggetto a penalità e dopo la seconda verrà espulso dalla gara). 14.16. Nei trasferimenti tra gli stages i tiratori dovranno trasportare i revolver in fondina, rigorosamente scarichi, col cane abbattuto, i lever action, i fucili e le coach gun nelle custodie, scarichi, o con otturatore o con chiusura aperta. 14.17. Qualsiasi cartuccia caduta durante l’operazione di ricarica per riaffrontare un esercizio, viene considerata morta e quindi potrà essere recuperata solo ad esercizio concluso. 14.18. Lo Sheriff Range Officer deve controllare le armi dopo la conclusione dell’esercizio in modo da verificare che siano scariche. Inoltre lo Sheriff Range Officer ha il dovere di controllare le armi in qualsiasi momento della giornata in modo da far rispettare qualsiasi norma di sicurezza. 14.19. A nessun tiratore è permesso di ingerire qualsiasi tipo di sostanza che possa alterare il suo stato psicofisico durante le giornate dell’OWS. “Il nostro Saloon Virtuale” NFA international www.forumfree.net/?c=44602 OWSS western forum www.forumfree.net/?c=64923 pagina 11 Alcune sagome/bersaglio utilizzate dall’OWSS continua a pag. 12 pagina 12 Gara di Matera Immagini della gara di Montichiari - Bs pagina 13 Gara di Soave - Vr OWSS-Roma - Gara di Roma continua a pag. 14 pagina 14 Corso di tiro western svolto a Trevi - Rm Immagini della gara di Montichiari - Bs pagina 15 Una pistola ”alla Fiorentina” a cura di Paola Andrean Serafini Il sistema di accensione a pietra focaia si ebbe in Italia verso la metà del cinquecento, come documentato da un’ordinanza fiorentina del 1547. Questo acciarino era usato principalmente nell’Italia centromeridionale. disegno n.1 schema di piastra alla fiorentina, esterno e interno; La sua evoluzione varia a seconda dei luoghi, nel nord dell’Europa troviamo lo snappals, in Spagna la patilla e quello alla catalana, in Francia quello francese o alla moderna, in Inghilterra il giacomino, e ancora lo snaphaunce olandese, e poi quello sardo e quello alla romana e ancora quello turco e il tchomak magrebino ecc. Fra le tipologie italiane, quello alla romana fu adottato anche per un uso militare, perché di basso costo e di semplice costruzione, mentre quello detto alla fiorentina (disegno n. 1) di maggior costo e più complicata costruzione fu più adatto ad un uso privato, venne fabbricato assieme agli altri tipi in Toscana e in Emilia, fino ai primi dell’800. Per ovviare all’incertezza dell’accensione i maestri azzalinieri cercavano la giusta curvatura della tavola della martellina e per rettificare questo pezzo occorreva stemperarlo e ritemperarlo fino a quando ottenevano il risultato. Anche la tavola amovibile doveva essere adattata e questo aveva un costo che non poteva essere sostenuto per un uso militare. Si pensò quindi di adattare il cane: con la forma a collo di cigno era più semplice modificare sia la lunghezza che l’inclinazione, infatti questa fu la forma più usata fino al XIX secolo. disegno n. 2 e 3 - acciarino inventato da Raffaello Verdiani 1600-1620 interno ed esterno continua a pag. 16 pagina 16 disegno n. 4 - schizzo del disegno di un serpentino a scatto di Leonardo da Vinci nel Cod. di Madrid Antonio Petrini nel secondo libro de “L’arte fabrile” del 1642 ( p u b b l i c a t o i n “A r m i a n t i c h e ” dell’Accademia di S. Marciano di Torino nel 1963) ci insegna a costruire un acciarino inventato da Raffaello Verdiani tra il 1608 e il 1621 (disegno n. 2 e 3) quando lavorò a Firenze per Cosimo II de’ Medici. Questo acciarino presenta già le caratteristiche del sistema a pietra alla moderna o francese che si vuole inventato da Marin Le Bourgeoys di Lisieux in Normandia (come dimostra la sua firma su un fucile da caccia all’Ermitage di Leningrado che si suppone costruito verso il 1610). Del Verdiani esiste uno schioppo firmato e datato 1619 nell’Armeria della Torre di Londra. Come talvolta accade alcune foto n. 2 - la canna a due ordini forse di Pistoia foto n. 3 i punzoni in culatta della canna un serpentino a scatto cui basta sostituire al serpe porta-miccia un cane porta-pietra e aggiungere la tavola della martellina al copriscodellino …ed ecco fatto! (disegno n. 4) L’acciarino alla fiorentina si distingue per avere la tavola della martellina staccata dal copriscodellino che veniva azionato a mano nei tipi più arcaici, mentre in seguito si apriva automaticamente con la caduta del cane. foto n. 1 - lato destro della pistola a pietra “alla fiorentina” invenzioni si manifestano in luoghi diversi ma nello stesso lasco di tempo! Ma se vogliamo proprio cercare un appiglio per primeggiare potremo far risalire l’idea, facilmente perfezionabile ed adattabile, dal disegno di Leonardo da Vinci nel Codice di Madrid (8937 f. 18 v.) del 1493/96 che ci mostra lo schizzo di foto n. 4 - particolare del bottone della coccia pagina 17 foto n. 5 particolare dello scudetto al dorso della impugnatura Analizziamo ora una pistola con accensione a pietra alla fiorentina, di una collezione privata. (foto n.1) La canna è a due ordini: quadra e tonda con anelli al cambio. In culatta un marchio illeggibile che poteva essere quello di Pistoia, visti i punzoni dei gigli pistoiesi intorno. (foto n. 2 e 3) La cassa è intera in legno intagliata attorno ai fornimenti. foto n. 7 - ponticello in ottone Al dorso uno scudetto in ottone sagomato ed inciso sempre a motivi fogliati. (foto n. 5) foto n. 8 - la bacchetta foto n. 9 - part. del cavastracci della bacchetta foto n. 6 - controcartella in ottone L’impugnatura è a sezione tonda e termina con un ringrosso coperto dalla coccia di ottone, con bottone inciso (foto n.4) e con lunghi speroni anch’essi incisi a foglie alla base. Controcartella pure in ottone, piatta lievemente incisa con cornicetta e con foglie e delicati svolazzi (foto n. 6). Il ponticello sempre in ottone ha lunghi terminali a motivi vegetali (foto n. 7). Guardiamacchia e grilletto a ricciolo in acciaio. La bacchettina è in legno con cavastracci e battipalle in acciaio e terminale a tronco di cono, in corno ed è infilata nel fusto e trattenuta da cannello profilato e bocchino con lungo puntale sagomato e inciso a foglie (foto n. 8 e 9). continua a pag. 18 pagina 18 L’interno della piastra è firmato B. GIUSTI che secondo Støckel e Gaibi è un armaiolo toscano operante nel 1720-1730 (foto n. 12 e 13) Esiste infatti un mazzagatto allo Stibbert di Firenze da lui firmato per esteso esternamente sulla cartella e un provapolvere unico esemplare conosciuto “alla fiorentina” firmato Basti Giusti, del 1725 circa, della collezione Paul Wolf (WOL15). foto n. 10 - acciarino “alla fiorentina” Acciarino a pietra detto “alla fiorentina” in acciaio con cartella piatta e spigolata con coda a punta tutta incisa a volute fogliate (foto n. 10) con cane a S piatto con mascella superiore mobile sfaccettata ed incisa, trattenuta da vite a pera basettata e scorre su cresta che termina a ricciolo. La vite del quadrante è elegantemente incisa a fiore. Scodellino sfaccettato con breve parafuoco e copriscodellino scorrevole. La martellina (foto n. 11) con gambo piatto inciso e messo a giorno a fogliami è spinta da una molla a bracci ineguali anch’essi intagliati e con palmetta al termine del braccio più corto. foto n. 12 - interno dell’acciarino Anche la nostra pistola dovrebbe appartenere a quel periodo e anche se alcuni elementi hanno un sapore un po’ bresciano, come il cane e il grilletto, nell’insieme la si può considerare un lavoro toscano! foto n. 13 - firma di Bastiano Giusti all’interno della cartella Dati tecnici dell’arma foto n. 11 - la martellina Lunghezza totale: mm. 280 Lunghezza canna: mm. 162 Calibro: 15 Peso: gr. 420 pagina 19 Campionato C.N.D.A. 2005 il film di Brescia 4/5 giugno 2005 Le linee di tiro del Gli stand espositivi degli sponsors C.N.D.A. Settima gara di campionato svoltasi presso il TSN di Brescia con la collaborazione del poligono messo a disposizione dal Presidente poligono Baricelli ed organizzata dalla società sportiva culturale BOMBARDIERI del POLESENE, gruppo affiliato alla società APN Archibugieri Portus Naonis, nella persona del proprio Presidente Valerio Andriotto che ha contattato il TSN Brescia, tutte le aziende produttrici di armi ad avancarica e fornitori di accessori per farle intervenire ed avere contatti diretti con gli utilizzatori dei loro prodotti. (Chiappa, Euroarms (Armi San Paolo) Pietta e U.S.A. (Universal Special Accessories) che sono intervenuti con un proprio stand personalizzato ed hanno offerto il buffet alla domenica. Tutti i tiratori intervenuti alla manifestazione provenienti da tutte le regioni d'Italia, dalla lontana Foggia, Napoli, Roma, Pordenone, Torino, hanno alloggiato negli alberghi convenzionati con il TSN. Tiratori, che con un totale di 288 prestazioni, hanno gradito la presenza delle aziende armiere, oltre a prendere contatti si sono fatti sistemare le armi, acquistato accessori in previsione della trasferta per il Campionato Europeo a Pforzheim in Germania dal 30 luglio al 6 agosto. La gara svoltasi nel modo migliore in un clima di festa, ha riscosso consensi unanimi da tiratori e sponsor proprio per il modo in cui è stata condotta senza intoppi ed inconvenienti. Il premio assegnato ai primi 3 classificati di ogni categoria era un basso rilievo in terracotta rappresentante il leone di Venezia, copia degli originali che venivano murati nelle case su ceppi a delimitare i confini della Serenissima. Premio fornita dall'artista sig. Giampaolo Stella che collabora con l'Ente delle Belle Arti per il recupero delle opere danneggiate. Prima di premiare il Presidente della società BOMBARDIERI del POLESENE ha fatto gli auguri a tutti i tiratori che si sono messi in luce con i loro risultati e che parteciperanno all'Europeo tedesco, comunicando a tutti i presenti la formazione della squadra delle Walkyrie, categoria unica dell'avancarica dove sono ammesse solo tiratrici, grazie all’entrata di Marina Angeli della Compagnia del Passatore di Forlì, che si è allenata per poter formare la squadra migliorando le sue prestazioni ed alla presenza di Giuliana Casucci e Adriana Tivelli della compagnia A.P.N. Bombardieri del Polesene. Oltre a premi individuali hanno una medaglia d'argento in squadra vinta al mondiale del 2002 a Lucca, il Presidente ha augurato alle Walkyrie di ripetersi. Z.G. continua nelle pagine seguenti pagina 20 Marina Angeli 3° posto in WALKYRIE premiata dal Presidente del Poligono di Brescia Baricelli Pierino Pedersoli 3° posto in PENNSYLVANIA 2° posto in SHARPSHOOTER Calogero Sammarco 2° posto in MAXIMILIAN O e MAXIMILIAN R Calogero Sammarco 1° posto SHARPSHOOTER Alberto Ardesi 2° posto in VETTERLI R e WHITWORTH R Giuliana Casucci 1° posto in WALKYRIE e WHITWORTH R Giuseppe Marchetti 1° posto in TANTZUTSU R 3° posto in COMINAZZO O Claudio Giacomelli 3° posto in COMINAZZO R pagina 21 Roberto Vecchi 1° posto in MARIETTE 2° posto in KUCHENREUTER O Alberto Ferrerio 3° posto in WHITWORTH O 3° posto in MAXIMILIAN O Adriana Tivelli 2° posto in WALKYRIE e LA MARMORA 3° posto VETTERLI O Carlo Arrigoni 2° posto MINIE’ R Franco Felisatti 1° posto in LA MARMORA 3° posto in VETTERLI R Claudio Giacomelli 1° posto in PENNSYLVANIA 2° posto in HIZADAI Cattaneo Graziano 1° posto in MINIE’ O MAXIMILIAN O WHITWORTH O 2° posto in VETTERLI O Fabio Bignotti 1° posto in GUARDIA NAZIONALE pagina 22 COMPRO...VENDO... FUCILI E CARABINE FUCILE A LUMINELLO datato circa 1843 Arsenale Napoletano semi restaurato con meccanica e canna al 95% e legno al 90%, manca di asta di caricamento. Euro 900 trattabili. Luciano 347.5967086 Vendo fucile VETTERLI svizzero modello 1881, trasformato a percussione centrale, condizioni ottime. Andrea 335.8339881 Carabina svizzera seminuova fabbricata da Artax, modello DUVOSIN 1860 cal. 45. Euro 1.200 Panzani 0583.48670 – 335.6674754 FEINWERKBAU carabina mod. 600 cal. 4.5, accessoriata, sparato pochissimo. Duranti 339.8190592 - 011.6274326 MORTIMER HUNTER cal. 54 a pietra, vendo per inutilizzo, buone finiture, legno eccezionale, 2a batteria ed accessori, 600 palle pronte per l’utilizzo. Possib. di provarlo. Valerio 329.4514155 FUCILE MAUSER mod. 1871/84, cal. 11 x 60R, completo di 1000 palle, dies, 40 bossoli, fondipalle, condizioni ottime. Vincenzo 335.230211o.p. FUCILE A PIETRA FOCAIA Imperiale Torino, da fanteria – anno IX. 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LoTauro 011.7390092 o. lavoro Manifestazioni Storiche 2005 Vendo 2 ENFIELD (1 con canna a 5 righe ed 1 lungo con canna a 3 righe). Sammarco 0131.942619 o.p. Luogo Tema ______________________ Vendo FUCILE A LUMINELLO, (capsula) da fanteria svizzero, mod. T bis con piastra Francese. LoTauro 011.7390092 o. lavoro FUCILE A PIETRA FOCAIA, Imperiale S. Etienne mod. 77, modificato 79, fucile di bordo tipo lungo. LoTauro 011.7390092 o. lavoro PISTOLE Replica pistola avancarica REMINGTON PATTERN Davide Pedersoli cal.44 modello 1863-1875 catalogazione sportiva poco usata e causa inutilizzo Gianni 338-353447 Pistola PEDERSOLI cal. 38 in cassetta + fondipalle. Euro 500 Oppure cambio carabina o pistola MORTIMER con manico a sega. Monti 338.3797464 Vendesi causa inutilizzo pistola HAMMERLI modello 280 in cal. 32 e, conversione in cal. 22 in valigetta originale completa di tutti gli accessori. Ed anche replica libera vendita pistola a pietra focaia mod. C. MOORE della Pedersoli cal. 44 con 2 impugnature e vari ricambi. Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136 LUGLIO 2-3 Peschiera 9-10 Fenestrelle 23-24 La Thuile 28 Lido Nazioni Napoleonica Napoleonica Napoleonica Risorgimentale Sbarco Garibaldi SETTEMBRE 3-4 Passo Rolle Grande Guerra 15-18 Rossiglione Napoleonica 25 Torba - Va Risorgimentale OTTOBRE 4 Torino Grande Guerra 15-18 9 Somma Lomb. Risorgimentale NOVEMBRE 5-6 Novegro Militaria + multiepoca DICEMBRE 2-3 Austerliz Napoleonica Pistola semiautomatica 9x21 modello TECNEMA con 2 caricatori canna conica e scatola originale. Sparati 600 colpi. Luciano 347.5967086 MISCELLANEA Vendo GIACCA DA TIRO in stoffa usata tre volte colore verde blu taglia 46 Euro 200 Valerio tel. 329-4514155 Vendo “A caccia con lo schioppo a percussione. Spari e nuvole di fumo” Manuale pratico per uso corretto delle armi ad avancarica. Volume di 200 pagg. e circa 200 illustrazioni in nero e a colori; edizione di soli 600 esemplari in via di esaurimento. dott. P. Raggi tel. 0545.590206 o.p. Vendo Quaderni Franchi dal 1956 al 1973 (tutto il pubblicato) e Diana Armi dal 1972 al 2003, fascicoli perfetti. Collezione di cartoline a soggetto venatorio. Cataloghi di armi. dott. P. Raggi tel. 0545-590206 o.p. Per chi volesse inviare materiale da pubblicare (articoli, foto, disegni, ecc...) può scrivere, telefonare o inviare e-mail alla redazione: Avancarica Magazine c/o X.mas srl - Viale della Lirica 61 - 48100 Ravenna Tel. 0544.272252 fax 0544.271417 e-mail: [email protected] pagina 24 Il caricamento del fucile a bacchetta Alcune note sul caricamento del fucile a di un buon caricamento e credo si userebbero bacchetta. ancora se non avessero il difetto di bruciare quando la quantità della polvere è Gli stoppacci sproporzionata a quella del piombo; difetto il quale costituisce un pericolo sempre Il caricamento dello schioppo a grave, ma gravissimo poi nell'estate, o percussione vuole siano rispettate regole vicino ai fienili od ai pagliai. ben precise che si traducono in un giusto dosaggio del propellente e del proietto, ma Prova ne sia che le prime borre a condizione non si trascuri l'apporto di un mandateci dall'estero portavano la qualifica razionale borraggio; avvertenza questa di “incombustibili”. tutt'altro che marginale spesso non tenuta in debita considerazione. Queste sebbene ideate nel 1853, attecchirono in Italia verso il 1870, epoca Come è noto l'azione del borraggio in cui generalizzò l'uso del retrocarica, consente a guisa di pistone, il rapido perché nei fucili a bacchetta (quantunque espandersi della massa gassosa prodotta alle borre fossero lasciate due scanalature dall'esplosione provocando l'effetto per il passaggio dell'aria) non potevano meccanico del lancio dei pallini. facilmente adoperarsi, specie dopo che le canne erano sporche per i colpi sparati. Perché il borraggio possa compiere il suo scopo è necessario debba possedere Succedeva sovente nel metterle a più requisiti: si adatti con un poco di forza nelle canne, di comprimere l'aria, sforzo alla camera di scoppio, possa ben cosicché questa ad una data pressione compattarsi, sia elastico, sia di giusto esplodeva lanciando la bacchetta parecchi peso. metri lontano. Rispettando i criteri su esposti avremo una sicura portata e una buona distribuzione La stoppa invece introducevasi della rosata, condizioni necessarie per comodamente nelle canne, le puliva ed ottenere l'obiettivo desiderato: la cattura accortamente compressa, acquistava la della selvaggina. resistenza necessaria per impedire ai gas di mischiarsi al piombo nel momento dello Da sempre i cacciatori con armi sparo e per imprimere al piombo medesimo ad avancarica hanno usato come borre un'impulsione equamente distribuita. pallottole di stoppa, il capecchio, stoppa greggia che si ottiene dalla … E persino dal difetto prima pettinatura del lino e della combustione, i cacciatori della canapa. trovavano utile, regolandosi nel caricare, e prendendo i A tal proposito così dice tappi che bruciavano come Giulio Franceschi (Manuale indicatori della linea di tiro, del Cacciatore, Hoepli, 1893, quando non riuscivano a pp. 46-47): trovarvi un uccello caduto…” “Le pallottole di stoppa usate al tempo dei fucili dott. Piero Raggi a bacchetta, rispondevano egregiamente alle esigenze Riproduzioni artigianali d’armi ad avancarica La società Artax è il risultato di 30 anni di esperienza armigera e della tradizione artigiana di Renzo Lussignoli, coaudiuvato dal figlio Alessandro. Lo studio, così come l’arte di riprodurre a mano armi antiche ad avancarica pezzo a pezzo, è caratteristica essenziale di questa azienda, la quale ha adottato le tecniche più moderne abbinate all’utilizzo di modelli e materiali di 1a scelta, ottenendo prodotti di grande valore e fedelta di riproduzione. La scelta attenta dei materiali, dall’acciao brunito delle canne al legno massiccio delle calciature levigato e lucidato a mano, così come la riproduzione perfetta del meccanismo di sparo, collocano la produzione della Artax ad un livello di qualità unico nel panorama attuale delle aziende che si occupano della riproduzione di armi ad avancarica. ARTAX s.r.l. Via VII, 3 (Quartiere Cesare Abba) 25100 BRESCIA - Italia Tel. 030.3733314 pagina 26 MORTIMER TARGET PISTOL “1753 H.W. Mortimer & Son London Gun Makersw to His Majesty” Cosa significa tutto ciò? Nel XVIII° secolo, ai limiti della periferia londinese, in una piccola bottega artigiana verranno costruite quei piccoli capolavori di meccanica e stile che in seguito influenzeranno lo stile europeo nella produzione delle cosiddette “armi da pugno”. Raffinatezza delle linee, alta concezione della meccanica, profonda conoscenza della balistica, così si riassumeranno nei secoli successivi le peculiarità dello stile inglese nella produzione di pistole da duello. Pistole dall’impugnatura minuta, dall’inconfondibile curvatura di piega, pistole che diverrano leader indiscussi nelle loro categorie e che domineranno lo stile di produzione dall’est all’ovest del vecchio continente. Caratteristica saliente di questa tipologia d’arma è senza dubbio la calciatura a mezz’asta, e nella maggior parte dei casi l’assenza della bindella sottocanna porta bacchetta (ciò è la prova inconfutabile della produzione cosiddetta “da duello”, in quanto tutti gli attrezzi da caricamento, bacchetta compresa, erano alloggiati in appositi siti entro il cofanetto di contenimento dell’arma). Partendo dallo zigrino dalla splendida foggia inglese sino ad arrivare alla scodolatura tra la mammella e la codetta (la volgarmente chiamata ”ramponatura”), tutto in queste pistole era sintesi di raffinatezza e di alto livello meccanico. In relazione a questi canoni nasce nel 1988, presso lo studio tecnico della LUXOR in Brescia, la replica della MORTIMER LONDON, accuratizzata sino nei minimi dettagli e riprodotta con maniacale cura dall’ormai famoso maestro d’armi Renzo Lussignoli, che ne attesta e ne garantisce personalmente non soltanto l’elevato design, ma altrettanto le grandissime doti di bilanciamento e precisione balistica (non a caso sono stati veramente parecchi i complimenti ricevuti dai tiratori italiani e non che hanno avuto la fortuna di possederne un esemplare). Oggi, dopo 15 anni dal suo esordio, grazie alla nuova tecnologia produttiva della ARTAX s.r.l., sempre sotto il benestare dell’armaiolo di cui sopra,l’arma in oggetto diventa “per Tutti”; Renzo Lussignoli certifica uno per uno gli esemplari prodotti, oggi come allora, rilasciando l’idoneità di prodotto eseguito a regola d’arte (come del resto qualsiasi altra arma che riporta l’ormai famoso logo della ARTAX s.r.l.), garantendone l’elevato standard qualitativo. CARATTERISTICHE MECCANICHE: SCATTO: Stecher monogrillo ad una leva diretta di rinvio, regolabile tramite l’ausilio di vite a passo micrometrico. pagina 27 CALCIATURA: In noce scelto nazionale italiano, dalla conformazione ergonomica e dal generoso raggio di curvatura di piega atto al riempimento palmare in qualsiasi zona d’impugno. ORGANI DI MIRA: regolabili con mirino ad inclinazione compensativa 18°00’00” regolabile in deriva, tacca di mira con profilo ad “U” regolabile in altezza. ACCIARINO: Copia fedele del famoso MORTIMER con pezzi meccanici realizzati completamente al controllo numerico (+/- 0.02 t) a molla con spinta anteriore, interamente lucidato a mano, con corsa del cane ridotta per l’aumento della velocità d’abbattimento. CANNA: A profilo ottagonale, in materiale antidilatazione, concepita per l’ausilio di palla sferica, a peso di volume bilanciato. PISTOLA AVANCARICA “ MORTIMER “ DATI TECNICI Lunghezza totale arma: Lunghezza totale canna: Peso totale arma: Stecker: Calibro: Rigatura: Proiettile: Tipologia di innesco: Calciatura: Organi di collimazione: Disciplina M.L.A.I.C.: 385mm 227 mm 1115 g ad una leva diretta ad armamento a spinta anteriore .44” nominale (11.176 mm) numero 6 righe,profondità 0.20 mm, passo 580 mm sferico percussione noce scelto nazionale finitura ad olio/tampone mirino a lamina regolabile in deriva; tacca di mira regolabile in altezza KUCHENREUTER OPTIONAL Incisione: a richiesta e fattura del committente ARTAX s.r.l. - Riproduzioni artigianali d’armi ad avancarica Via Industriale Trav. I n. 13 - 25060 CELLATICA (BS) Italia - Tel. 030.3733314 PERSEGUI ANCHE TU IL SOGNO AMERICANO! Le armi con cui la squadra statunitense ha vinto l’oro nelle ultime competizioni mondiali si sono fregiate di tanti altri titoli internazionali nel corso degli anni. La ditta F.LLI PIETTA da sempre è compagna fedele di quei tiratori che esigono il massimo dal revolver che utilizzano. Replica fedele del modello Remington, queste riproduzioni sono caratterizzate da una rigatura progressiva, perfetta per dare al cliente precisione nel tiro e affidabilità nel tempo. LEADER DELLA SUA CATEGORIA. Sponsor ufficiale C.N.D.A. F.A.P. F.LLI PIETTA & C snc - via Mandolossa, 102 - 25064 Gussago (Brescia) tel. 030 37 37 098 - fax 030 37 37 100 - www.pietta.it e-mail:[email protected] F.LLI PIETTA HISTORICAL WEAPONS REPRODUCTION pagina 30 Per sparare molto lontano Il fucile Gibbs prodotto dalla Davide Pedersoli è oramai un'arma molto apprezzata a livello internazionale, specialmente in nazioni dove le gare di tiro alla lunga distanza sono diventate una costante. (a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli) Il passaggio dalle armi ad avancarica a quelle a retrocarica, nella metà del XIX secolo, non permise di dimenticare le prime in maniera repentina. Alcuni costruttori ancora affezionati al vecchio sistema volevano approfondire il più possibile il concetto di precisione balistica e, prima di convertirsi definitivamente al mondo moderno e alle più contingenti esigenze economiche, applicarono sui loro ultimi esemplari gli studi fatti da pochi ma famosi armaioli sulle rigature della canna. Uno degli esempi più famosi ci giunge da George Gibbs, fortemente influenzato da Joseph Whitworth e dai suoi studi sui vari parametri che potessero determinare la precisione di tiro nelle armi da fuoco ad avancarica. Fissato il calibro nel .451, Whitworth evidenziò la necessità di utilizzare un proiettile con un peso variabile tra 30 e 40 grammi (450-600 grani) e, quindi, abbastanza lungo. Di conseguenza era necessario realizzare una Il fucile evidenzia chiaramente sia la sua impostazione di arma destinata al tiro agonistico, sia la tipica eleganza britannica. rigatura della canna con profondità e passo adeguati a stabilizzare, per tutta la traiettoria, un proiettile con tali caratteristiche. L’individuazione di un passo con un valore non superiore a 600 millimetri confermò la validità degli studi effettuati. Gibbs, fabbricante di rinomati armi da caccia nella città di Bristol, applicò gli studi di Whitworth in una serie di fucili da destinare al tiro di precisione sulla lunga distanza, sport già in voga tra gli aristocratici inglesi; ma non tralasciò di verificare anche le teorie di William E. Metford sul profilo arrotondato della rigatura. I risultati furono ben presto strabilianti e il nome Gibbs divenne sinonimo di precisione; ma le sue armi non potevano non avere anche la rinomata robustezza, l’accurata lavorazione e l’inconfondibile eleganza che hanno sempre contraddistinto la produzione britannica. La replica di Pedersoli Come l’esemplare originale, da cui deriva in maniera rigorosamente fedele, il fucile Gibbs prodotto dalla Davide Pedersoli si è subito rivelata come l’arma ad avancarica più idonea per il tiro di precisione alle lunghe distanze. Il primo impatto visivo evidenzia essenzialità, robustezza ed eleganza, caratteristiche importanti che stimolano un immediato gradimento verso l’utente appassionato del tiro agonistico. La canna, a due ordini, è lunga 895 mm, contro una lunghezza totale dell’arma di 1.330 mm; il peso di 5,500 chilogrammi, che potrebbe scoraggiare nell’ipotesi di un utilizzo dell’arma nel tiro in posizione in piedi, si rivela perfettamente adeguato per il tiro in posizione a terra o con arma poggiata su rest. Il calcio è realizzato con le migliori Lo scatto, pur non essendo servito da essenze di noce, con una pala ampia e con stecher, assicura uno sblocco leggero l’impugnatura a pistola; alla base e immediato. La corsa breve del cane contribuisce a ottenere una accensione dell’impugnatura e all’estremità dell’astina immediata e una maggiore stabilità sono applicati, rispettivamente, una coccia dell'arma al momento dello sparo. e un puntale in rosewood. Impugnatura e La diottra professionale, assieme al astina sono a loro volta zigrinate con un mirino a tunnel con bolla di verifica del disegno a passo fine. parallelismo, permette una regolazione La codetta del calciolo offre la posmolto accurata in funzione del punto sibilità di montare la diottra per impiegare di impatto del proiettile. l’arma in posizione di tiro supina. L’acciarino è realizzato con tutti i componenti ricavati dalla lavorazione su macchine a controllo numerico per garantire la perfetta perpendicolarità alla piastra. La corsa del cane è stata resa più breve possibile per diminuire il tempo tra la trazione del grilletto e l’accensione della carica, e la base del luminello è stata rinforzata per potere sopportare anche caricamenti con elevate dosi di polvere nera. Lo scatto non è servito da stecher, e ciò solo per la scelta fatta dopo un sondaggio fra vari tiratori europei e statunitensi: è stato ritenuto più opportuno uno scatto servito da grilletto singolo ma con un peso di trazione notevolmente inferiore a 1.000 grammi. La canna, flottante, è realizzata in acciaio speciale 38CrMo4 con elevate caratteristiche di resistenza all’usura. La rigatura è ottenuta per bocciatura, con ulteriore indurimento del fondo dei solchi. La finitura esterna mostra una brunitura di colore nero lucido. I calibri disponibili sono il .40 (passo 600 mm – 1:24”) e il .45 (passo 450 mm – 1:18”). Il primo si rivela ideale per il tiro alla distanza di 100 e 200 metri, e la miglior resa balistica si ottiene con il proiettile Minié da 316 grs o con quello conico da 330 grani; nuove prove incoraggianti sono state fatte dai tiratori tedeschi utilizzando il cross patch. Il calibro .45, impiegabile sulle distanze di tiro da 100 a 1.000 metri, offre la miglior resa alla distanza inferiore pagina 31 con il proiettile conico da 535 grani, mentre alla distanza maggiore il peso può superare il valore di 540 grani. I fondipalle presenti sul catalogo Pedersoli sono stati appositamente studiati per entrambi i calibri. Per il proiettile calibro .40 è possibile scegliere fra due spine, una per ottenere il proiettile Minié, l’altra per quello conico. L’utilizzo delle due matrici di calibratura, in modo da poter eseguire, se necessario, entrambi i passaggi consentono di calibrare il proiettile ai valori di .400/.399 (10,16/10,14 mm) oppure .450/.449 (11,43/11,41 mm). Per il tiro alle medie distanze, gli organi di mira sono costituiti dalla diottra di alta precisione e dal mirino a tunnel. La diottra, dopo averne fissata, con l’apposita vite, la perpendicolarità rispetto all’asse della canna, può essere regolata in senso orizzontale e verticale, e le Il calciolo è predisposto per l'installazione della corrispondenti scale graduate diottra allorquando si voglia praticare il tiro in p e r m e t t o n o v a r i a z i o n i posizione supina. estremamente precise per modificare il punto di impatto del proiettile. Il mirino a tunnel, inserito in incastro a coda di rondine, può ospitare uno degli inserti intercambiabili progettati espressamente per il tiro alla lunga distanza; è dotato di una livella a bolla con liquido fluorescente Vista interna dell'acciarino, con tutti i componenti lucidati. per la verifica del parallelismo dell’arma rispetto al bersaglio e di un dado di bloccaggio. Un fucile da record In occasione della Creedmoor Match organizzata dalla NRA nel 2003, per la prima volta con fucili ad avancarica, presso il poligono di Camp Perry, Ohio, Joe Hepsworth di Newark, Ohio, ha fissato quattro nuovi record nel tiro sulla lunga distanza La gara si è svolta sparando tre serie di quindici colpi, in posizione libera, sulla distanza, rispettivamente, di 800, 900 e 1.000 yard su un bersaglio ufficiale “LR” (Long Range) della NRA, in cui la zona centrale, con punteggio 10, ha un diametro di 20 pollici. Hepsworth ha realizzato punteggi di tutto rispetto impiegando un Gibbs Pedersoli in calibro .45, caricato con un proiettile da 540 grani avvolto in carta e spinto da 105 grani di polvere nera KIK nella granulazione FFg: 92/150 dalla distanza di 800 yard, 107 /150 da 900 yard e 93/150 da quella massima di 1.000 yard. Il quarto record è stato stabilito sommando i tre punteggi nella combinata Creedmoor Course (292 su 450). I record sono stati ufficialmente registrati dal direttore della American NRA Competition Shooting Division, M.S. Gilchrist, e Joe Hepsworth ha dichiarato che, viste le caratteristiche dell’arma, qualsiasi altro tiratore può essere in grado di ottenere gli stessi punteggi, rivolgendo quindi i complimenti all’azienda gardonese per aver realizzato un’arma capace di offrire prestazioni ritenute prima impensabili. Nell’aprile 2004 Joe Hepsworth e il fucile Gibbs si sono ripetuti nella Mid-Range Creedmoor (Senior Class) svolta nel poligono di tiro del Virginia Target 100 - Rosata di dieci colpi dalla U S M a r i n e C o r p ., a Q u a n t i c o , distanza di 100 metri; proiettile .451 da realizzando un nuovo record NRA, 480 grani calibrato a .450 e ingrassato ancora più importante se si considera con cera d'api e grasso di montone; 70 che il Gibbs era l’unica arma ad grani (4,5 g) di Svizzera n. 2. avancarica in gara. La competizione si svolge sparando tre serie di dieci colpi su bersagli posti a tre distanze diverse e assumendo tre diverse posizioni di tiro: a 200 yard in piedi, a 300 yard in ginocchio, a 600 yard a terra. Nelle posizioni in ginocchio e a terra la canna La nuova versione Deluxe presenta una incisione dell’arma viene appoggiata sul vertice perfettamente fedele a quella esistente su un esemplare formato da due bastoni incrociati. Con originale. il punteggio di 259/300 il tiratore ha stabilito un nuovo record. Conclusioni Il fucile Gibbs rappresenta indubbiamente un notevole potenziale per il conseguimento di risultati balistici che, pur se già perfetti, possono essere considerati ancor più perfettibili. Alla Pedersoli sono consapevoli, però, che il termine “perfezione” Target 200 - Rosata di tre colpi dalla non potrebbe essere utilizzato dai comuni mortali: si può asserire solo che si sta distanza di 200 metri; proiettile .451 da 535 grani calibrato a .449 e ingrassato facendo del proprio meglio per accontentare il più possibile l’utenza. con un composto a base di strutto di Sono state eseguite, infatti, numerose prove con varie tipologie di proiettile con maiale, cera d'api e olio di paraffina; 62 un studio accurato sul peso e il profilo; e questo accade anche con la complicità dei grani (4 g) di Svizzera n. 2. tiratori che continuano a migliorare i risultati mantenendo un filo diretto con l’azienda per comunicare gli esiti delle prove e per suggerire eventuali modifiche da apportare. Il Gibbs, intanto, è una inesorabile macchina da punti, per dirla con una frase gergale, collaudata, rodata e in grado di offrire il massimo rendimento. E come accadeva centoquaranta anni fa in casa Gibbs, anche alla Pedersoli si percorrono sempre strade nuove alla ricerca del meglio. Un risultato elevato che l’azienda intende anche raggiungere per quanto riguarda l’aspetto estetico, ed è per questo motivo che è nata la nuova versione del fucile Gibbs Deluxe, in cui l’acciarino, la bascula e i fornimenti sono arricchiti da una elegante incisione ripresa da un’arma originale ed eseguita a mano.