pagina 2
PFORZHEIM 2005
...auguri ai tiratori !
Cari amici,
ormai siamo alle ultime battute
del campionato italiano che si
concluderà con la finale di Lucca
il 4 settembre e che quest'anno
prevede le premiazioni dirette,
sul campo, dei primi tre classificati di ogni specialità.
Ma un’altro evento, sicuramente
il più importante di quest'anno
sportivo, si avvicina: i primi di
Agosto si disputerà il XI°
Campionato Europeo in Germania,
a Pforzheim.
Dopo un anno di impegni,
sacrifici, di fine settimana passati
in giro per l’Italia nei vari
poligoni, i migliori tiratori italiani
nelle varie discipline si
scontreranno con le forti
compagini europee, tedeschi e
francesi principalmente, e sono
più che certo che, come solito,
sicuramente saranno in grado
di dimostrare il loro valore
sportivo tenendo alti i colori
nazionali.
Ed è a tutti questi amici tiratori
che mi rivolgo augurando loro
buona fortuna con la speranza,
ma anche la certezza, di vederli
numerosi sul gradino più alto
del podio.
Il Presidente
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pagina 3
VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO
DIRETTIVO DELLA CNDA DEL 5 GIUGNO 2005
Sabato 5 Giungo 2005 si è riunito il Consiglio
Direttivo della CNDA presso il Poligono di
Brescia (Mompiano).
Sono presenti: Gentile, Presidente – Ferrerio,
Segretario – Moro, Andriotto, Cavicchi,
Consiglieri. Assente giustificato Catani. La
seduta è aperta alle ore 12,45.
- Il Presidente, su richiesta di alcuni Presidenti
di compagnie, propone di aprire un c/c postale
per la CNDA al fine di ridurre le commissioni
bancarie a carico di chi effettua versamenti
alla Consociazione, chiedendo a chi userà tale
servizio di inviare copia dell’effettuato versamento data la lentezza di comunicazione da
parte delle Poste Italiane. Il Consiglio approva
all’unanimità.
- Baricelli, Presidente della Sez. Brescia TSN,
ha dato la sua approvazione a disputare nel
Poligono di Mompiano il Campionato Europeo
Avancarica 2007. Verrà costituita una Società
denominata Brescia 2007 e composta dalla
Consociazione, Sezione Brescia TSN e
Sponsor/Rappresentante Sponsor per la
gestione dell’evento. Verrà inviata una richiesta
ufficiale per iscritto alla Sezione per chiedere il
Poligono per l’Europeo 2007. Il Segretario
consegnerà al Consigliere Moro la documentazione avuta dalla Federation Française du Tir
per il Mondiale di Bordeaux 2006 e la relativa
brochure onde produrre al meeting MLAIC di
Pforzheim una proposta documentata, come
richiesto dal Segretario MLAIC Malson. Franco
Scotti si farà carico di interpellare i Campi di
Tiro a Volo di Ghedi e Lonato per l’evento. Il
Consiglio approva all’unanimità.
- Il Segretario Ferrerio propone la sua
sostituzione quale Delegato MLAIC per la
difficoltà nel comprendere l’inglese parlato nei
meetings. Il Consiglio unanime lo invita a
restare al suo posto.
- Sponsorizzazione Euroarms....omissis..........
(Riservata al Consiglio Direttivo).
Premiazioni individuali: una targa al Campione
(interpellata la Ditta Bandera) – un diploma al
2° e 3° classificato.
Premiazioni delle Squadre: una targa alla
Società d’appartenenza (stessa Ditta) e una
medaglia a ciascuno dei 4 componenti la
Squadra come iscritti all’inizio dell’anno
(stessa Ditta).
Momento della premiazione: le specialità del
mattino durante il pranzo di mezzodì – le
specialità del pomeriggio alla fine delle gare.
- Campionato 2006: si conferma che ha inizio
a Settembre 2005 e termine a Giugno 2006. Si
precisa che la gara, una volta assegnata, non
potrà essere spostata ma semmai cancellata.
- Si rimanda alla prossima seduta la discussione
sull’istituzione di un Campionato Italiano
Regioni.
- Si delibera di istituire la figura del Delegato
CNDA alle Gare, col compito di sorvegliare il
regolare e corretto svolgimento delle stesse,
controllo armi, controllo bersagli, eccetera.
Si delibera di dare incarico a Fabrizio Gargiulo
di predisporre delle proposte per un Corso di
preparazione dei Delegati di cui sopra.
Il Consigliere Moro è incaricato di coordinare.
- Si delibera che le iscrizioni al Campionato
Europeo Avancarica sono chiuse con la gara
di Somma e che non verranno ammessi
cambiamenti nella Rappresentativa Italiana
avendo già inviato le iscrizioni. Si è rivisto il
caso del tiratore Rabbachin, fra gli esclusi dalla
Rappresentativa perché in soprannumero
rispetto al limite imposto dal Regolamento
MLAIC: ha la stessa media di Castegnaro, ma
gli viene preferito questi perché ha risultati più
costanti.
Null’altro essendo a deliberare e nessuno
avendo chiesto la parola, la seduta è chiusa
alle ore 14,05.
Brescia, 5 Giugno 2005.
- Finale Campionato 2005: si conferma la data
del 4 Settembre a Lucca e si dà incarico al
Segretario di diramare la conferma.
Il Segretario
Il Presidente
pagina 4
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pagina 5
CHALLENGER FRANCIA/ITALIA, PARTITA DI RITORNO
La seconda mano del Challenger toccava alla Francia, e i cugini d’oltralpe ci hanno ospitato a
Marsiglia sabato 18 e Domenica 19 Giugno. Appena giunti al campo di tiro della Barasse, abbiamo avuto
un’idea della libertà di cui godono i francesi: hanno trovato i soldi, hanno rilevato l’area di una cava
dismessa e l’hanno sistemata a poligono. Senza tante storie, pastoie, permessi, vincoli e divieti. Si tratta
di un vallone con pareti ripide, dove sono state ricavate una trentina di linee a 25 metri, una ventina a 50
e un’altra ventina a 100, più due campi di tiro a volo. La parete del vallone come recinzione, il fondo del
vallone come parapalle (magari con aggiunta di sabbia a volontà) e niente diaframmi e diavolerie varie:
poligono spartano, ma funzionale.
Un’accogliente (e soprattutto fresca) club house è stata ricavata nella struttura delle tramogge, dove
si caricava sabbia e ghiaia sui carri. Troneggiante su tutto un picco calcareo, corroso dal tempo e dal vento,
di cui non ho saputo il nome. Aggiungete un’accoglienza fraterna ed avrete un’idea di due belle giornate
intense e ricche di soddisfazioni. Eravamo in 13, come a Barletta nel 1503, ma nonostante la bravura dei
nostri grilletti di punta e i loro piazzamenti non ce l’abbiamo fatta e il Trofeo è rimasto là. Sarebbe bastata
un paio di presenze in più nel piattello, ed avremmo avuto una quindicina di punti in più. Sarebbe bastato
una manciata di punti in più in Colt, e forse ce l’avremmo fatta. Bisognerà organizzarci meglio alla prossima,
che si disputerà in Italia l’anno venturo, per avere almeno tre tiratori nelle discipline d’arma lunga,
soprattutto a 50 metri dove abbiamo tiratori di tutto rispetto.
Nel tiro a volo se ci fosse stato almeno un altro tiratore di Lorenzoni R si sarebbe potuto sfruttare
la bella prestazione dell’esordiente Renato Bottaro, che ha vinto con 43/50. Ma questa disciplina non ha
potuto essere valida per il punteggio del Trofeo, che richiede almeno 3 tiratori per Nazione: qui ce n’erano
solo 2. Così è stato anche per le altre.
Nell’arma lunga, anche la vittoria di Polliero in Miquelet O non ha potuto essere sfruttata per lo stesso
motivo, e nemmeno il terzo posto di Alberto Ferrerio in Maximilian O.
Se c’era qualche possibilità, ciò era nell’arma corta. Non sfruttabili l’oro di Antonio Ferrerio in Cominazzo
O né il bronzo del padre (finalmente a podio assieme!) perché solo due, in tutte le altre ci siamo battuti
bene. Vecchi vince in Kuchenreuter O con un bel 96, seguito da Cacciatori terzo con un 94. Antonio Ferrerio
arriva all’argento con 89 in Cominazzo R. Vecchi ancora è secondo in Kuchenreuter R con un altro 96,
seguito da Mazzei terzo con 94. In Mariette Mazzei è primo con 96, ma in Colt la Squadra frana lasciando
il podio tutto ai francesi, con Gargiulo 4° con 91.
Risultato: Francia 90 – Italia 60 e il Trofeo resta là.
LA CLASSIFICA:
MIQUELET O.
1 POLLIERO
2 Blondeau
3 Valentini
4 Scanzi
5 Martinant
6 Proust
7 Gherardi
8 Roussel
I
F
F
F
F
F
F
F
89
88
87
85
83
75
75
75
WHITWORTH O
1 Camoin
2 Proust
3 Gherardi
4 Bernard
5 Macchi
6 FERRERIO A.
7 Mussini
8 Gilbert
9 Gherardi
F
F
F
F
F
I
F
F
F
92
91
90
90
89
87
84
81
74
COLT
1 Louis
2 Cozzoli
3 Labat
4 GARGIULO
5 Pastouret
6 VECCHI
7 Bourrelly
8 FARINOTTI
9 FERRERIO A.
10 LEPORE
11 Vermerein
12 FERRERIO AL.
F
F
F
I
F
I
F
I
I
I
F
I
95
94
92
91
90
89
88
87
86
85
84
77
TANEGASHIMA R
1 Camoin
2 Gherardi
3 Bernard
4 Blondeau
5 Pinon
6 Martinant
7 POLLIERO
8 Bertrand
F
F
F
F
F
F
I
F
93
92
92
90
90
89
87
86
COMINAZZO O
1 FERRERIO ANT. I 91
2 Bourdeaux
F 78
3 FERRERO ALB. I 69
MARIETTE
1 MAZZEI
2 Louis
3 Pastouret
4 VECCHI
5 LEPORE
6 Ballanger
7 GARGIULO
8 Bourrelly
9 FERRERIO A.
10 Vermerein
11 Cozzoli
12 Labat
I
F
F
I
I
F
I
F
I
F
F
F
96
95
95
93
92
91
91
89
88
88
87
86
MANTON R
1 Roussel M.
2 Mussini
3 Barrelet
4 Roussel A.
5 Scanzi
6 Domec
7 Blanc
8 Ciuffi
9 Gentile
F
F
F
F
F
F
F
I
I
47
46
45
43
40
39
36
36
22
COMINAZZO R
1 Cozzoli
2 FERRERIO A.
3 Pastouret
4 Louis
5 CACCIATORI
6 LEPORE
7 Vermerein
8 Labat
F
I
F
F
I
I
F
F
92
89
89
86
85
84
83
81
LORENZONI R
1 BOTTARO
2 Barrelet
3 Roussel M.
4 Vuillemin P.
5 Vuillemin
6 Bedos
7 Domec
8 Gentile
MAXIMILIAN O
1 Gherardi
2 Bernard
3 FERRERIO A.
4 Zobouyan
I 43
F 42
F 40
F 37
F 35
F 34
F 32
I 26
KUCHENREUTER O
1 VECCHI
2 Louis
3 CACCIATORI
4 FARINOTTI
5 FERRERIO A.
6 GARGIULO
7 Bourrelly B
8 Bourrelly L
9 FERRERIO ALB.
I
F
I
I
I
I
F
F
I
96
94
94
92
90
90
87
86
86
F
F
I
F
87
81
69
60
MINIE’ O
1 Bernard
2 Bourrelly
3 Mussini P.
4 Mussini PH.
5 Gherardi
6 Blanc
7 FERRERIO A.
KUCHENREUTER R
1 Pastouret
F
2 VECCHI
I
3 MAZZEI
I
4 CACCIATORI I
5 Ballanger
F
6 LEPORE
I
7 Cozzoli
F
8 FARINOTTI
I
9 Monfray
F
10 Labat
F
11 Vermerein
F
98
96
94
92
92
91
90
90
90
89
89
F
F
F
F
F
F
I
87
87
83
81
75
75
75
MIQUELET R
TANEGASHIMA O
VETTERLI O
VETTERLI R
nessun Italiano
pagina 6
L'ultima
di
L'ultima battaglia
battaglia
di
Napoleone,
svoltasi
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Napoleone svoltasi
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g n o 1vide
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sercito l'esercito
francese francese
(120.000
campo
uomini), contro
gli contro
eserciti
(120.000
uomini),
ingleseinglese
(117.000
uomini al
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(117.000
comando
di Wellington)
e
uomini
al comando
di
prussiano (106.000
uomini al
Wellington)
e prussiano
comando diuomini
Blucher),
(106.000
al con un
totale di quasi
900 cannoni
comando
di Blucher),
schierati
; la battaglia
con
un totale
di quasi durò
complessivamente più di 8 ore
900
cannoni schierati;
e persero la vita più di 48.000
la
battaglia
durò
soldati.
La sconfitta
dell'ecomplessivamente
sercito francese, che più
costò a
di
8 ore e persero
la vita a
Napoleone
l'esilio
più
di
48.000
soldati.
Sant'Elena, è stat
La
sconfitta ildell'esercito
a rievocata
18 e 19 giugno
francese,
costò
sugli stessiche
campi
cheavidero
Napoleone
una delle piùl'esilio
cruenteabattaglie
Sant'Elena,
è stata
del XIX secolo.
rievocata il 18 e 19 giugno
sugli stessi campi che
videro una delle più
cruente battaglie
del XIX secolo.
RIEVOCAZIONE STORICA della
Battaglia di WATERLOO
Il campo di battaglia.
Ma diamo la parola a chi ha partecipato a questa allestito presso il castello di Hougoumont dove veniamo
rievocazione, il 1° reggimento di
letteralmente “catturati” dagli amati nemici e torturati a
Fanteria di linea, 1° Battaglione,
suon di boccali di birra ghiacciata…..mai nessuna prigionia
3 a Compagnia Fucileri.
fu così piacevole!
La domenica mattina viene data la sveglia alle 6
“Radunata la truppa, zaino in
ed alle 8 e30 siamo già in marcia verso Plancenoit dove
spalla muoviamo in direzione Bruxelles.
sosterremo i primi scontri. Gli italiani vengono mandati per
Emiliani, veneti, romagnoli, toscani, romani, cavalleria, primi a sostenere l'impeto della fanteria inglese al centro
artiglieria e fanteria, tutti con una gran voglia di arrivare del paese ma siamo costretti ad arretrare non senza però
sul campo dell'onore di cui tanto abbiamo letto!
vendere cara la pelle!
L'organizzazione al nostro arrivo è minima: poca
Di lì, dopo 2 chilometri di marcia, veniamo
paglia, acqua ancora di meno ma la
disposti su un crinale dove ci
sussistenza dell'Esercito del Regno
appare uno degli spettacoli più
d'Italia ha sopperito egregiamente……con
belli che abbia mai visto….una
il solito ingegno italico!
infinita linea rossa che avanza
Così iniziamo a montare il
nel crepitio degli spari e tra il
campo, accendere i fuochi e preparare i
denso fumo dalle cannonate!
turni di servizio armato e di corvè alle
Tutti rimaniamo a
cucine.
bocca aperta ma dobbiamo
Alla sera il campo di Le Callou è
riprenderci subito perchè
un brulicare di vita: il vociare dei soldati
siamo sotto un intenso fuoco
si mischia al crepitio dei fuochi……non ci
di fucileria prussiano. Poco
sono parole per descrivere le sensazioni
dopo riusciamo a rigettare i
che si provano facendo un salto all'indietro
tedeschi giù dal crinale a suon
Prima dello scontro...
nel tempo di quasi 200 anni!
di spintoni.
Al sabato mattina si iniziano a
L'esito della battaglia
preparare le manovre per la battaglia del giorno dopo e nel prevede la nostra ritirata e la formazione di un immenso
pomeriggio, durante il primo addestramento della giornata quadrato di fanteria.
ci rendiamo conto di quanti rievocatori sono presenti
La formazione del quadrato, avvenuta non senza
all'evento… più di 2.400!
qualche problema, da vita a qualche cosa di spettacolare
La sera del sabato la passiamo nel campo inglese per gli spettatori che sono accorsi numerosissimi.
Questa immensa formazione respinge le cariche
Alla prova del fuoco...
dei drappelli di cavalleria inglese e prussiana sino alla fuga
di Napoleone dal centro dello stesso. Questa volta gli esiti
della battaglia sono stati coerenti con la realtà storica… ma
non garantiamo per la prossima!
Al termine di più di 5 ore di battaglia i ragazzi
del nostro reparto sono stanchissimi ma ci tocca smontare
il campo e partire. Il ritorno a casa, come al solito, è
sempre più lungo dell'andata (18 ore di pulmino)!
Arriviamo esausti il lunedì mattina ….ma felici di
avere vissuto per 3 giorni delle emozioni indescrivibili!”
pagina 7
Lettere alla Redazione Spett. Redazione
Milano 22.04.2005
Ho ricevuto il fascicolo 1-2005 di Avancarica Magazine ed ho letto con molta attenzione
l'articolo pubblicato a pagina n° 6 a firma del dott. Piero Raggi che ritiene essere una
"sciocchezza” il fatto di caricare un arma ad avancarica utilizzando un contenitore monodose
anziché la fiaschetta al fine di evitate l’eventuale esplosione della stessa provocata da
minuscole quantità di braci ardenti rimaste all'interno della canna dopo il precedente sparo
e del suo desiderio di "conoscere chi fu il primo a propagare questa sciocchezza - tra l’altro
ripetuta in più libri e in varie riviste - senza fondamento alcuno di razionalità, assai ricca invece,
di fantasia”.
Indubbiamente ognuno è libero di esternare la propria opinione ed io rispetto quella del
dott. Piero Raggi specialmente se suffragata, come egli asserisce, da una esperienza di circa 70
anni di pratica di caccia con una doppietta ad avancarica, ma assolutamente non la condivido,
anzi sono di parere completamente opposto ritenendo che tale modo di caricare sia pericoloso
e che non debba essere propagandato.
Personalmente ricordo che durante una riunione di tiro ad avancarica tenutasi in
poligono a un tiratore capitò che nel versare la carica di polvere nera nella canna del fucile
questa prese fuoco; fortunatamente non vi furono danni perché, molto prudentemente il
tiratore aveva utilizzato una carica proveniente da un contenitore monodose (evitando così
l'esplosione della fiaschetta) e posizionato il calcio del fucile vicino ai piedi e la bocca della canna
tenuta ad una distanza di circa 30 centimetri dal viso (evitando in tal modo che la vampata
potesse investire il viso).
Pur rispettando ogni convinzione espressa e pur non potendo vantare una esperienza
settantennale di utilizzo di armi ad avancarica, molto calorosamente suggerisco a tutti gli
utilizzatori di tali armi l'uso di contenitori monodose e rammento che la CNDA nel suo
Regolamento di Tiro all'art. 356 comma 2 testualmente dice: "E' obbligatorio caricare da
contenitori monodose con cariche predefinite" e la curiosità del dott. Piero Raggi é soddisfatta.
Per contro è curiosità mia sapere se la tesi sostenuta dal dott. Piero Raggi è condivisa
dal Direttore Responsabile di Avancarica Magazine che l'ha pubblicizzata e se, prima di farlo,
abbia consultato il regolamento della CNDA e chiesta l'opinione di qualche tiratore che
l'avancarica la pratica da lungo tempo come ad esempio il Segretario della CNDA dott. Alberto
Ferrerio e/o il Prof. Vincenzo Tumbiolo.
Nella speranza di conoscere il parere di altri tiratori con armi ad avancarica porgo
distinti saluti.
Adriano Gervasi
Caro lettore,
con piacere ricevo e pubblico la tua lettera
riscontrando che lo spirito di questa rivista è
centrato in pieno: discutere e far discutere di
avancarica.
Come editore pubblico ciò che ricevo, in
quanto la rivista è aperta a tutti gli appassionati del
settore che liberamente manifestano le loro
opinioni e ci fanno partecipi delle loro esperienze,
ma questo non vuol dire che debba condividere
o meno quanto da essi segnalato.
Vengo adesso all’articolo pubblicato.
Quanto espresso in esso dal Dott.
Raggi è una sua opinione dettata da anni di
esperienza di caccia ad avancarica, le gare
della C.N.D.A. sono ben altra cosa.
Esiste un regolamento a cui tutti i
tiratori debbono attenersi per la salvaguardia
della propria persona e per il rispetto e la
incolumità di chi gli gareggia accanto.
Se ben ricordo fin dalla fine del 1700 il
re di Svezia, per evitare incidenti, fece dotare
i propri soldati di una confezione comprendente
palla e polvere che si chiamò cartoccio; ma
anche i lanzichenecchi avevano cariche monodose
in contenitori lignei portato alla bandoliera a
tracolla: 12 apostoli; il legno era di bosso, da
cui il nome: bossolo.
Con la speranza di rivederti al più
presto sui campi di tiro e condividere
splendide giornate tra tiratori, un caloroso
abbraccio.
L’Editore
OLD WEST SHOOTING SOCIETY
Ovvero: il “cowboy action shooting
with the spirit of the game” in Italy
Carissimo amico,
è con sommo piacere che ti scrivo per comunicarti la nascita della
nostra società di tiro western: l’ Old West Shooting Society .
L’ Old West Shooting Society ( OWSS ) è una società di livello internazionale nata per preservare
e promuovere lo sport del Cowboy Action Shooting (CAS).
Il CAS è uno sport multifacciale, amatoriale in cui i contendenti gareggiano con armi tipiche
del periodo del Vecchio West: revolver a singola azione, fucili o carabine a leva, fucili giustapposti,
fucili a pompa anteriori al 1899. Le gare di CAS sono tutte ambientate e caratterizzate dall’ “Old Style“.
Una caratteristica importante per ricreare l’atmosfera tipica del vecchio West è data
dall’abbigliamento dei singoli partecipanti. E’ RICHIESTO infatti, che ognuno interpreti il West e
lo “indossi” come ritiene opportuno.
PARTECIPA ANCHE TU: ti sentirai un pò il John Wayne della situazione!
Ogni partecipante dovrà scegliere un alias che verrà registrato al momento dell’iscrizione e che
sarà unico per lui e verrà utilizzato durante ogni manifestazione a cui parteciperà..
DICIAMO A VOCE ALTA che questo tipo di gare è aperta anche a quelle donne che vogliono
provare l’emozione di avere una colt 45 in mano...e che vogliono provare a diventare delle
Bounty Killer.
Così come il Cowboy Action Shooting si è evoluto a livello internazionale, così vogliamo
sviluppare un’attitudine che noi chiamiamo LO SPIRITO DEL GIOCO. Competere con questo
spirito significa che tu parteciperai attivamente a tutto quello che nella competizione ti è
richiesto di compiere. Alcune persone semplicemente definiscono lo Spirito del Gioco niente altro
che una sana sportività.
Per iscriversi alla nostra società è sufficiente compilare il modulo di iscrizione in ogni suo spazio
e mandarlo via fax allo 030-3737100 o via e.mail all’indirizzo [email protected]
L’iscrizione ha un costo annuale di 60,00 euro che devono essere mandati in conoscenza presso
la sede della ditta F.A.P. F.lli Pietta snc in via Mandolossa 102, 25064 Gussago Brescia.
Questa iscrizione ti da diritto a ricevere :
1. Stella con il nome, il marchio della nostra società e il tuo numero di iscrizione.
2. Una tessera con la data di iscrizione alla nostra società dove indicheremo i dati
del membro, la data di scadenza dell’iscrizione annuale e il suo alias.
3. L’abbonamento al Gazzettino dell’ Avancarica (4 uscite annuali).
4. Iscrizione automatica al CNDA, Comitato Nazionale degli Archibugieri.
5. L’abbonamento alla rivista che accetterà di farci da sponsor.
6. Possibilità di partecipare alle nostre gare pagando la prima iscrizione ad un costo
inferiore in modo che nel corso dell’anno possa ammortizzare la spese.
7. Diritto di precedenza di partecipazione ai corsi a numero chiuso aperti a tutti coloro che
vorranno prendervi parte, che purtroppo non saranno a titolo gratuito.
Ti ricordo che il tuo alias sarà confermato solo dopo averne verificato l’unicità e dopo aver
ricevuto il pagamento della somma sopra indicata.
MODULO
DI
ISCRIZIONE
ALLA
OWSS
NOME:________________________________________________________COGNOME:_______________________________________________________________
INDIRIZZO:_______________________________________N°_________CAP:___________________CITTA':_______________________________________________
PROVINCIA:_________________________________STATO:________________________________COD. FISC.______________________________________________
TEL:________________________________________FAX:______________________________________CELLULARE:_________________________________________
E-MAIL:________________________________URL:_______________________________________SCELTA DEL PROPRIO ALIAS:_______________________________
ISCRIZIONE DI TIPO ANNUALE: 25,00 euro
(Indicare la preferenza)
ISCRIZIONE DI TIPO VITALIZIO: 400,00 euro
Spedire compilato al numero di fax: 0303737100 - oppure via e.mail all'indirizzo: [email protected]
Pregasi spedire i soldi per l'iscrizione scelta presso la ditta F.A.P. Flli Pietta s.n.c., - via Mandolossa 102, 25064 Gussago - BS - indicando: Iscrizione OWSS
pagina 9
REGOLAMENTO PER LE GARE DELL’OLD WEST SHOOTING
13. SICUREZZA DURANTE LE GARE DI OWS
13.1. Il nostro sport, a causa della sua stessa
natura, è potenzialmente pericoloso e può
causare gravi incidenti.
13.2. Ogni partecipante alle gare dell’OWS è
chiamato ad essere un ispettore della
sicurezza. Ogni tiratore è responsabile
della propria sicurezza, ma TUTTI i tiratori
sono chiamati a rimanere all’erta per
prevenire eventuali azioni non sicure degli
altri partecipanti.
13.3. Qualsiasi “Sheriff Range Officer” o tiratore
è chiamato a richiamare l’attenzione degli
altri tiratori che non rispettano le norme
di sicurezza basilari durante le competizioni.
Qualsiasi questione che riguarda la
sicurezza può provocare l’espulsione di
chiunque dalle varie gare.
14. I T I R A T O R I D O V R A N N O S E M P R E
RISPETTARE LE REGOLE QUI DI
SEGUITO RIPORTATE:
14.1. Tratta e rispetta tutte le armi sempre come
se fossero cariche.
14.2. La direzione con cui si puntano le armi è
importante prima, durante e dopo la gara.
Le armi lunghe devono essere trasportate
con camera vuota ed eventuale serbatoio
scarico, puntando sempre la bocca della
canna in una direzione sicura.
14.3. Tutte le armi debbono rimanere sempre
scariche tranne quando sono sotto il
controllo e la direzione dello Sheriff Range
Officer presente sulla linea di tiro.
14.4. Tutte le operazioni di verifica delle armi, la
vestizione delle buffetterie, cinturoni e
fondine devono avvenire nelle apposite
aree di sicurezza.
14.5. L’organizzazione di gara è responsabile
della creazione e della predisposizione di
un congruo numero di aree di sicurezza
per lo svolgimento della gara. Queste aree
dovrebbero essere situate in posti
adeguati e facilmente identificabili tramite
cartelli. Le aree di sicurezza dovrebbero
prevedere un tavolo con direzioni di
sicurezza e limiti ben marcati. Le aree di
sicurezza dovrebbero prevedere anche
apposite strutture per armi lunghe, in
quanto tali aree sono da considerare
utilizzabili per tutte le discipline del tiro
OWS, in particolare durante i tornei.
14.6. Ai tiratori è consentito l’uso delle aree di
(2a parte)
sicurezza per le seguenti attività, purché
essi rimangano all’interno delle suddette
aree, e l’arma sia puntata in una direzione
sicura. Violazioni di questa norma
renderanno i responsabili soggetti alla
squalifica dalla gara. E’ vietata qualsiasi
manipolazione dell’arma. In caso di caduta
accidentale dell’arma, bisogna chiamare
il Range Office che provvederà a
raccogliere l’arma, a controllarla e a
rifoderarla personalmente. Il mancato
rispetto di una di queste regole comporterà
l’allontanamento dal campo.
14.6.1.È possibile estrarre e rinfoderare
armi scariche per metterle e
toglierle nella loro custodia.
14.6.2.È possibile allenarsi ad estrarre,
allenarsi al tiro “in bianco” e
rimettere in fondina armi scariche.
14.6.3.C o n t r o l l a r e e d a z i o n a r e
l’otturazione di fucili, carabine
lever action o pump action.
14.6.4.È possibile ispezionare, smontare,
pulire, effettuare riparazioni o
manutenzioni dell’arma, dei suoi
componenti o di altri accessori.
14.6.5.Munizionamento inerte (inclusi
colpi inerti per allenamento,
salva percussori, bossoli vuoti) e
munizioni cariche non devono
essere maneggiati in un’area di
sicurezza per nessun motivo.
L’inosservanza comporterà la
squalifica dalla gara.
14.7. Eventuali colpi di prova devono essere
preventivamente autorizzati da uno
Sheriff Range Officer solo in aree
appositamente designate. Colpi di prova
sparati fuori dalle predette aree provocano
l’espulsione immediata del tiratore.
14.8. Tutte le SIX SHOOTERS verranno caricate
con solo 5 colpi nel tamburo e il cane
posizionato abbattuto sulla camera vuota.
14.9. Nessun arma col cane armato deve mai
lasciare la mano del tiratore.
14.10. Il tiratore non può armare l’arma se non
portata in direzione sicura verso il para
palle. Qualsiasi colpo sparato che colpisca
il terreno davanti al tiratore, a una distanza
inferiore ai 3 metri, anche se in direzione
sicura, viene considerato come un colpo
accidentale e non sicuro e soggetto
quindi a squalifica. Due squalifiche
nell’arco del match comportano l’espulsione
del tiratore dalla competizione.
continua a pag. 10
pagina 10
14.11. Le carabine devono essere trasportate
puntando la canna verso il basso o
verso l’alto, con camera vuota e cane
disarmato ovvero con l’azione aperta.
14.12. Le armi lunghe devono essere impugnate
con la mano sinistra al termine della gara,
con la camera vuota e completamente
scariche.
14.13. Tutti i tiratori devono dimostrare di
avere una rudimentale familiarità con
l’arma che vogliono utilizzare durante la
gara. Ci si aspetta che ogni tiratori si
comporti sempre al meglio delle proprie
capacità. Le gare dell’OWS non sono da
considerarsi come un forum in cui le
persone si incontrano per imparare ad
utilizzare le proprie armi.
14.14. Le gare dell’OWS non sono gare di
estrazione rapida. Qualsiasi tipo di
maneggio delle armi di estrazione della
fondina o di altro tipo di funning, oltre
a quello permesso in certe gare, verrà
considerato come un modo insicuro di
maneggiare un’arma e questo provocherà
la squalifica del tiratore dalla gara in
corso.
14.20. Sono obbligatori sistemi di protezione per
le orecchie e occhiali per la protezione
degli occhi, sia per i tiratori che per
chiunque sia nei paraggi degli stage (sia
come tiratori o spettatori).
PRINCIPALMENTE, LA NOSTRA SOCIETA’
VUOLE CHE I NOSTRI PARTECIPANTI E
SPETTATORI, VIVANO I NOSTRI EVENTI
IN MANIERA SICURA, SI DIVERTANO,
SVILUPPINO LE LORO CAPACITA’ NEL
TIRO E GIOISCANO DELLO SPIRITO DEL
VECCHIO WEST.
AL TERMINE DEL PRIMO CAMPIONATO
OLD WEST SHOOTING SOCIETY IL
PRESENTE REGOLAMENTO VERRA’
SOTTOPOSTO AD EVENTUALI REVISIONI
E MODIFICHE CHE SI RENDESSERO
NECESSARIE.
L’ORGANIZZAZIONE SI RISERVA IL
DIRITTO DI APPLICARE MODIFICHE, O
VARIAZIONI AL REGOLAMENTO O ALLA
REALIZZAZIONE DELLE GARE DEL
CAMPIONATO, SENZA PREAVVISO ALCUNO.
14.15. Massima cautela deve essere prestata
quando si maneggiano delle armi
portate nelle fondine cross-draw. Se
necessario il tiratore, prima o durante
l’estrazione , dovrà ruotare il busto in
modo di garantire che le armi non
superino mai i 170° durante il processo
di estrazione. (NOTA: la regola dei 170°
significa che la canna dell’arma non
deve mai superare gli 85° in qualsiasi
direzione. Se un tiratore si avvicina ai
180° nel momento dell’estrazione è
soggetto a penalità e dopo la seconda
verrà espulso dalla gara).
14.16. Nei trasferimenti tra gli stages i tiratori
dovranno trasportare i revolver in fondina,
rigorosamente scarichi, col cane
abbattuto, i lever action, i fucili e le
coach gun nelle custodie, scarichi, o con
otturatore o con chiusura aperta.
14.17. Qualsiasi cartuccia caduta durante
l’operazione di ricarica per riaffrontare
un esercizio, viene considerata morta e
quindi potrà essere recuperata solo ad
esercizio concluso.
14.18. Lo Sheriff Range Officer deve controllare
le armi dopo la conclusione dell’esercizio
in modo da verificare che siano scariche.
Inoltre lo Sheriff Range Officer ha il
dovere di controllare le armi in qualsiasi
momento della giornata in modo da far
rispettare qualsiasi norma di sicurezza.
14.19. A nessun tiratore è permesso di ingerire
qualsiasi tipo di sostanza che possa
alterare il suo stato psicofisico durante
le giornate dell’OWS.
“Il nostro Saloon Virtuale”
NFA international
www.forumfree.net/?c=44602
OWSS western forum
www.forumfree.net/?c=64923
pagina 11
Alcune sagome/bersaglio utilizzate dall’OWSS
continua a pag. 12
pagina 12
Gara di Matera
Immagini della gara di Montichiari - Bs
pagina 13
Gara di Soave - Vr
OWSS-Roma - Gara di Roma
continua a pag. 14
pagina 14
Corso di tiro western svolto a Trevi - Rm
Immagini della gara di Montichiari - Bs
pagina 15
Una pistola
”alla Fiorentina”
a cura di Paola Andrean Serafini
Il sistema di accensione a pietra
focaia si ebbe in Italia verso la metà
del cinquecento, come documentato
da un’ordinanza fiorentina del 1547.
Questo acciarino era usato
principalmente nell’Italia centromeridionale.
disegno n.1
schema di
piastra alla
fiorentina,
esterno e
interno;
La sua evoluzione varia a seconda
dei luoghi, nel nord dell’Europa
troviamo lo snappals, in Spagna la
patilla e quello alla catalana, in
Francia quello francese o alla
moderna, in Inghilterra il giacomino,
e ancora lo snaphaunce olandese, e
poi quello sardo e quello alla romana
e ancora quello turco e il tchomak
magrebino ecc.
Fra le tipologie italiane, quello
alla romana fu adottato anche per
un uso militare, perché di basso
costo e di semplice costruzione,
mentre quello detto alla fiorentina
(disegno n. 1) di maggior costo e
più complicata costruzione fu più
adatto ad un uso privato, venne
fabbricato assieme agli altri tipi in
Toscana e in Emilia, fino ai primi
dell’800.
Per ovviare all’incertezza dell’accensione i maestri azzalinieri
cercavano la giusta curvatura della
tavola della martellina e per
rettificare questo pezzo occorreva
stemperarlo e ritemperarlo fino a
quando ottenevano il risultato.
Anche la tavola amovibile doveva
essere adattata e questo aveva un
costo che non poteva essere sostenuto
per un uso militare.
Si pensò quindi di adattare il
cane: con la forma a collo di cigno
era più semplice modificare sia la
lunghezza che l’inclinazione, infatti
questa fu la forma più usata fino al
XIX secolo.
disegno n. 2 e 3 - acciarino inventato da Raffaello
Verdiani 1600-1620 interno ed esterno
continua a pag. 16
pagina 16
disegno n. 4 - schizzo del disegno di un
serpentino a scatto di Leonardo da Vinci nel
Cod. di Madrid
Antonio Petrini nel secondo libro
de “L’arte fabrile” del 1642
( p u b b l i c a t o i n “A r m i a n t i c h e ”
dell’Accademia di S. Marciano di Torino
nel 1963) ci insegna a costruire un
acciarino inventato da Raffaello
Verdiani tra il 1608 e il 1621 (disegno
n. 2 e 3) quando lavorò a Firenze
per Cosimo II de’ Medici.
Questo acciarino presenta già
le caratteristiche del sistema a
pietra alla moderna o francese che
si vuole inventato da Marin Le
Bourgeoys di Lisieux in Normandia
(come dimostra la sua firma su un
fucile da caccia all’Ermitage di
Leningrado che si suppone costruito
verso il 1610).
Del Verdiani esiste uno schioppo
firmato e datato 1619 nell’Armeria
della Torre di Londra.
Come talvolta accade alcune
foto n. 2 - la canna a due ordini forse di Pistoia
foto n. 3
i punzoni
in culatta
della
canna
un serpentino a scatto cui basta
sostituire al serpe porta-miccia un
cane porta-pietra e aggiungere la
tavola della martellina al copriscodellino
…ed ecco fatto! (disegno n. 4)
L’acciarino alla fiorentina si
distingue per avere la tavola della
martellina staccata dal copriscodellino
che veniva azionato a mano nei tipi
più arcaici, mentre in seguito si apriva
automaticamente con la caduta del cane.
foto n. 1 - lato destro della pistola a pietra
“alla fiorentina”
invenzioni si manifestano in luoghi
diversi ma nello stesso lasco di tempo!
Ma se vogliamo proprio cercare un
appiglio per primeggiare potremo
far risalire l’idea, facilmente
perfezionabile ed adattabile, dal
disegno di Leonardo da Vinci nel
Codice di Madrid (8937 f. 18 v.) del
1493/96 che ci mostra lo schizzo di
foto n. 4 - particolare del bottone della coccia
pagina 17
foto n. 5
particolare
dello
scudetto
al dorso
della
impugnatura
Analizziamo ora una pistola con
accensione a pietra alla fiorentina,
di una collezione privata. (foto n.1)
La canna è a due ordini: quadra e
tonda con anelli al cambio. In culatta
un marchio illeggibile che poteva essere
quello di Pistoia, visti i punzoni dei
gigli pistoiesi intorno. (foto n. 2 e 3)
La cassa è intera in legno
intagliata attorno ai fornimenti.
foto n. 7 - ponticello in ottone
Al dorso uno scudetto in ottone
sagomato ed inciso sempre a motivi
fogliati. (foto n. 5)
foto n. 8 - la bacchetta
foto n. 9 - part. del cavastracci della bacchetta
foto n. 6 - controcartella in ottone
L’impugnatura è a sezione tonda e
termina con un ringrosso coperto
dalla coccia di ottone, con bottone
inciso (foto n.4) e con lunghi speroni
anch’essi incisi a foglie alla base.
Controcartella pure in ottone, piatta
lievemente incisa con cornicetta e con
foglie e delicati svolazzi (foto n. 6).
Il ponticello sempre in ottone ha
lunghi terminali a motivi vegetali
(foto n. 7).
Guardiamacchia e grilletto a
ricciolo in acciaio. La bacchettina è in
legno con cavastracci e battipalle in
acciaio e terminale a tronco di cono, in
corno ed è infilata nel fusto e trattenuta
da cannello profilato e bocchino con
lungo puntale sagomato e inciso a
foglie (foto n. 8 e 9).
continua a pag. 18
pagina 18
L’interno della piastra è firmato
B. GIUSTI che secondo Støckel e
Gaibi è un armaiolo toscano operante
nel 1720-1730 (foto n. 12 e 13)
Esiste infatti un mazzagatto allo
Stibbert di Firenze da lui firmato
per esteso esternamente sulla
cartella e un provapolvere unico
esemplare conosciuto “alla fiorentina”
firmato Basti Giusti, del 1725 circa,
della collezione Paul Wolf (WOL15).
foto n. 10 - acciarino “alla fiorentina”
Acciarino a pietra detto “alla
fiorentina” in acciaio con cartella
piatta e spigolata con coda a punta
tutta incisa a volute fogliate (foto n.
10) con cane a S piatto con mascella
superiore mobile sfaccettata ed
incisa, trattenuta da vite a pera
basettata e scorre su cresta che
termina a ricciolo.
La vite del quadrante è elegantemente incisa a fiore.
Scodellino sfaccettato con breve
parafuoco e copriscodellino scorrevole.
La martellina (foto n. 11) con
gambo piatto inciso e messo a giorno
a fogliami è spinta da una molla a
bracci ineguali anch’essi intagliati e
con palmetta al termine del braccio
più corto.
foto n. 12 - interno dell’acciarino
Anche la nostra pistola dovrebbe
appartenere a quel periodo e anche
se alcuni elementi hanno un sapore
un po’ bresciano, come il cane e
il grilletto, nell’insieme la si può
considerare un lavoro toscano!
foto n. 13 - firma di Bastiano
Giusti all’interno della cartella
Dati tecnici dell’arma
foto n. 11 - la martellina
Lunghezza totale: mm. 280
Lunghezza canna: mm. 162
Calibro: 15
Peso: gr. 420
pagina 19
Campionato C.N.D.A. 2005
il film di Brescia
4/5 giugno 2005
Le linee di tiro del
Gli stand espositivi
degli sponsors
C.N.D.A.
Settima gara di campionato svoltasi presso
il TSN di Brescia con la collaborazione del
poligono messo a disposizione dal Presidente
poligono
Baricelli ed organizzata dalla società sportiva
culturale BOMBARDIERI del POLESENE,
gruppo affiliato alla società APN Archibugieri
Portus Naonis, nella persona del proprio
Presidente Valerio Andriotto che ha contattato
il TSN Brescia, tutte le aziende produttrici di
armi ad avancarica e fornitori di accessori
per farle intervenire ed avere contatti diretti
con gli utilizzatori dei loro prodotti.
(Chiappa, Euroarms (Armi San Paolo)
Pietta e U.S.A. (Universal Special
Accessories) che sono intervenuti con
un proprio stand personalizzato ed
hanno offerto il buffet alla domenica.
Tutti i tiratori intervenuti alla manifestazione provenienti da tutte le regioni
d'Italia, dalla lontana Foggia, Napoli, Roma,
Pordenone, Torino, hanno alloggiato negli
alberghi convenzionati con il TSN.
Tiratori, che con un totale di 288
prestazioni, hanno gradito la presenza delle
aziende armiere, oltre a prendere contatti si
sono fatti sistemare le armi, acquistato
accessori in previsione della trasferta per
il Campionato Europeo a Pforzheim in
Germania dal 30 luglio al 6 agosto.
La gara svoltasi nel modo migliore in un
clima di festa, ha riscosso consensi unanimi
da tiratori e sponsor proprio per il modo
in cui è stata condotta senza intoppi ed
inconvenienti.
Il premio assegnato ai primi 3 classificati
di ogni categoria era un basso rilievo in
terracotta rappresentante il leone di Venezia,
copia degli originali che venivano murati
nelle case su ceppi a delimitare i confini
della Serenissima. Premio fornita dall'artista
sig. Giampaolo Stella che collabora con
l'Ente delle Belle Arti per il recupero delle
opere danneggiate.
Prima di premiare il Presidente della
società BOMBARDIERI del POLESENE ha fatto
gli auguri a tutti i tiratori che si sono messi
in luce con i loro risultati e che parteciperanno
all'Europeo tedesco, comunicando a tutti i
presenti la formazione della squadra delle
Walkyrie, categoria unica dell'avancarica
dove sono ammesse solo tiratrici, grazie
all’entrata di Marina Angeli della Compagnia
del Passatore di Forlì, che si è allenata per
poter formare la squadra migliorando le sue
prestazioni ed alla presenza di Giuliana
Casucci e Adriana Tivelli della compagnia
A.P.N. Bombardieri del Polesene. Oltre a
premi individuali hanno una medaglia
d'argento in squadra vinta al mondiale del
2002 a Lucca, il Presidente ha augurato alle
Walkyrie di ripetersi.
Z.G.
continua nelle pagine seguenti
pagina 20
Marina Angeli
3° posto in
WALKYRIE
premiata dal
Presidente
del Poligono
di Brescia
Baricelli
Pierino Pedersoli
3° posto in
PENNSYLVANIA
2° posto in
SHARPSHOOTER
Calogero
Sammarco
2° posto in
MAXIMILIAN O e
MAXIMILIAN R
Calogero Sammarco
1° posto SHARPSHOOTER
Alberto
Ardesi
2° posto in
VETTERLI R e
WHITWORTH R
Giuliana
Casucci
1° posto in
WALKYRIE e
WHITWORTH R
Giuseppe
Marchetti
1° posto in
TANTZUTSU R
3° posto in
COMINAZZO O
Claudio Giacomelli
3° posto in COMINAZZO R
pagina 21
Roberto Vecchi
1° posto in
MARIETTE
2° posto in
KUCHENREUTER O
Alberto Ferrerio
3° posto in
WHITWORTH O
3° posto in
MAXIMILIAN O
Adriana Tivelli
2° posto in
WALKYRIE e
LA MARMORA
3° posto
VETTERLI O
Carlo Arrigoni
2° posto MINIE’ R
Franco Felisatti
1° posto in
LA MARMORA
3° posto in
VETTERLI R
Claudio
Giacomelli
1° posto in
PENNSYLVANIA
2° posto in
HIZADAI
Cattaneo
Graziano
1° posto in
MINIE’ O
MAXIMILIAN O
WHITWORTH O
2° posto in
VETTERLI O
Fabio Bignotti 1° posto in
GUARDIA NAZIONALE
pagina 22
COMPRO...VENDO...
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SETTEMBRE
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Rossiglione
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Torba - Va
Risorgimentale
OTTOBRE
4
Torino
Grande Guerra 15-18
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c/o X.mas srl - Viale della Lirica 61 - 48100 Ravenna
Tel. 0544.272252
fax 0544.271417
e-mail: [email protected]
pagina 24
Il caricamento del
fucile a bacchetta
Alcune note sul caricamento del fucile a di un buon caricamento e credo si userebbero
bacchetta.
ancora se non avessero il difetto di bruciare
quando la quantità della polvere è
Gli stoppacci
sproporzionata a quella del piombo; difetto
il quale costituisce un pericolo sempre
Il caricamento dello schioppo a grave, ma gravissimo poi nell'estate, o
percussione vuole siano rispettate regole vicino ai fienili od ai pagliai.
ben precise che si traducono in un giusto
dosaggio del propellente e del proietto, ma
Prova ne sia che le prime borre
a condizione non si trascuri l'apporto di un mandateci dall'estero portavano la qualifica
razionale borraggio; avvertenza questa di “incombustibili”.
tutt'altro che marginale spesso non tenuta
in debita considerazione.
Queste sebbene ideate nel 1853,
attecchirono in Italia verso il 1870, epoca
Come è noto l'azione del borraggio in cui generalizzò l'uso del retrocarica,
consente a guisa di pistone, il rapido perché nei fucili a bacchetta (quantunque
espandersi della massa gassosa prodotta alle borre fossero lasciate due scanalature
dall'esplosione provocando l'effetto per il passaggio dell'aria) non potevano
meccanico del lancio dei pallini.
facilmente adoperarsi, specie dopo che le
canne erano sporche per i colpi sparati.
Perché il borraggio possa compiere
il suo scopo è necessario debba possedere
Succedeva sovente nel metterle a
più requisiti: si adatti con un poco di forza nelle canne, di comprimere l'aria,
sforzo alla camera di scoppio, possa ben cosicché questa ad una data pressione
compattarsi, sia elastico, sia di giusto esplodeva lanciando la bacchetta parecchi
peso.
metri lontano.
Rispettando i criteri su esposti avremo
una sicura portata e una buona distribuzione
La stoppa invece introducevasi
della rosata, condizioni necessarie per comodamente nelle canne, le puliva ed
ottenere l'obiettivo desiderato: la cattura accortamente compressa, acquistava la
della selvaggina.
resistenza necessaria per impedire ai gas
di mischiarsi al piombo nel momento dello
Da sempre i cacciatori con armi sparo e per imprimere al piombo medesimo
ad avancarica hanno usato come borre un'impulsione equamente distribuita.
pallottole di stoppa, il capecchio, stoppa
greggia che si ottiene dalla
… E persino dal difetto
prima pettinatura del lino e
della combustione, i cacciatori
della canapa.
trovavano utile, regolandosi
nel caricare, e prendendo i
A tal proposito così dice
tappi che bruciavano come
Giulio Franceschi (Manuale
indicatori della linea di tiro,
del Cacciatore, Hoepli, 1893,
quando non riuscivano a
pp. 46-47):
trovarvi un uccello caduto…”
“Le pallottole di stoppa
usate al tempo dei fucili
dott. Piero Raggi
a bacchetta, rispondevano
egregiamente alle esigenze
Riproduzioni artigianali d’armi ad avancarica
La società Artax è il risultato di 30 anni di
esperienza armigera e della tradizione artigiana di
Renzo Lussignoli, coaudiuvato dal figlio Alessandro.
Lo studio, così come l’arte di riprodurre a mano armi
antiche ad avancarica pezzo a pezzo, è caratteristica
essenziale di questa azienda, la quale ha adottato le
tecniche più moderne abbinate all’utilizzo di modelli
e materiali di 1a scelta, ottenendo prodotti di grande
valore e fedelta di riproduzione. La scelta attenta dei
materiali, dall’acciao brunito delle canne al legno
massiccio delle calciature levigato e lucidato a mano,
così come la riproduzione perfetta del meccanismo di
sparo, collocano la produzione della Artax ad un
livello di qualità unico nel panorama attuale delle
aziende che si occupano della riproduzione di armi
ad avancarica.
ARTAX s.r.l.
Via VII, 3 (Quartiere Cesare Abba)
25100 BRESCIA - Italia
Tel. 030.3733314
pagina 26
MORTIMER TARGET PISTOL
“1753 H.W. Mortimer & Son London Gun
Makersw to His Majesty”
Cosa significa tutto ciò?
Nel XVIII° secolo, ai limiti della
periferia londinese, in una piccola
bottega artigiana verranno costruite
quei piccoli capolavori di meccanica
e stile che in seguito influenzeranno
lo stile europeo nella produzione
delle cosiddette “armi da pugno”.
Raffinatezza delle linee, alta
concezione della meccanica, profonda
conoscenza della balistica, così si
riassumeranno nei secoli successivi
le peculiarità dello stile inglese nella
produzione di pistole da duello.
Pistole dall’impugnatura minuta,
dall’inconfondibile curvatura di piega,
pistole che diverrano leader indiscussi
nelle loro categorie e che domineranno
lo stile di produzione dall’est all’ovest
del vecchio continente.
Caratteristica saliente di questa
tipologia d’arma è senza dubbio
la calciatura a mezz’asta, e nella
maggior parte dei casi l’assenza della
bindella sottocanna porta bacchetta
(ciò è la prova inconfutabile della
produzione cosiddetta “da duello”, in
quanto tutti gli attrezzi da caricamento,
bacchetta compresa, erano alloggiati
in appositi siti entro il cofanetto di
contenimento dell’arma).
Partendo dallo zigrino dalla
splendida foggia inglese sino ad
arrivare alla scodolatura tra la
mammella e la codetta (la volgarmente chiamata ”ramponatura”),
tutto in queste pistole era sintesi di
raffinatezza e di alto livello meccanico.
In relazione a questi canoni
nasce nel 1988, presso lo studio
tecnico della LUXOR in Brescia, la
replica della MORTIMER LONDON,
accuratizzata sino nei minimi dettagli
e riprodotta con maniacale cura
dall’ormai famoso maestro d’armi
Renzo Lussignoli, che ne attesta e
ne garantisce personalmente non
soltanto l’elevato design, ma
altrettanto le grandissime doti di
bilanciamento e precisione balistica
(non a caso sono stati veramente
parecchi i complimenti ricevuti dai
tiratori italiani e non che hanno
avuto la fortuna di possederne un
esemplare).
Oggi, dopo 15 anni dal suo
esordio, grazie alla nuova tecnologia
produttiva della ARTAX s.r.l., sempre
sotto il benestare dell’armaiolo di
cui sopra,l’arma in oggetto diventa
“per Tutti”; Renzo Lussignoli certifica
uno per uno gli esemplari prodotti,
oggi come allora, rilasciando l’idoneità
di prodotto eseguito a regola d’arte
(come del resto qualsiasi altra arma
che riporta l’ormai famoso logo della
ARTAX s.r.l.), garantendone l’elevato
standard qualitativo.
CARATTERISTICHE MECCANICHE:
SCATTO: Stecher monogrillo ad una
leva diretta di rinvio, regolabile
tramite l’ausilio di vite a passo
micrometrico.
pagina 27
CALCIATURA: In noce scelto nazionale
italiano, dalla conformazione ergonomica
e dal generoso raggio di curvatura
di piega atto al riempimento
palmare in qualsiasi zona d’impugno.
ORGANI DI MIRA: regolabili con
mirino ad inclinazione compensativa
18°00’00” regolabile in deriva,
tacca di mira con profilo ad “U”
regolabile in altezza.
ACCIARINO: Copia fedele del famoso
MORTIMER con pezzi meccanici
realizzati completamente al controllo
numerico (+/- 0.02 t) a molla con
spinta anteriore, interamente
lucidato a mano, con corsa del cane
ridotta per l’aumento della velocità
d’abbattimento.
CANNA: A profilo ottagonale, in
materiale antidilatazione, concepita
per l’ausilio di palla sferica, a peso
di volume bilanciato.
PISTOLA AVANCARICA “ MORTIMER “
DATI TECNICI
Lunghezza totale arma:
Lunghezza totale canna:
Peso totale arma:
Stecker:
Calibro:
Rigatura:
Proiettile:
Tipologia di innesco:
Calciatura:
Organi di collimazione:
Disciplina M.L.A.I.C.:
385mm
227 mm
1115 g
ad una leva diretta ad armamento a spinta
anteriore
.44” nominale (11.176 mm)
numero 6 righe,profondità 0.20 mm, passo
580 mm
sferico
percussione
noce scelto nazionale finitura ad olio/tampone
mirino a lamina regolabile in deriva; tacca di
mira regolabile in altezza
KUCHENREUTER
OPTIONAL
Incisione: a richiesta e fattura del committente
ARTAX s.r.l. - Riproduzioni artigianali d’armi ad avancarica
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Le armi con cui la squadra statunitense ha vinto l’oro nelle ultime
competizioni mondiali si sono fregiate di tanti altri titoli internazionali
nel corso degli anni. La ditta F.LLI PIETTA da sempre è compagna
fedele di quei tiratori che esigono il massimo dal revolver che utilizzano.
Replica fedele del modello Remington, queste riproduzioni sono
caratterizzate da una rigatura progressiva, perfetta per dare al
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pagina 30
Per sparare molto lontano
Il fucile Gibbs prodotto dalla Davide Pedersoli è oramai un'arma molto apprezzata a livello internazionale,
specialmente in nazioni dove le gare di tiro alla lunga distanza sono diventate una costante.
(a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli)
Il passaggio dalle armi ad avancarica a quelle a retrocarica, nella metà del XIX secolo, non permise di dimenticare
le prime in maniera repentina. Alcuni costruttori ancora affezionati al vecchio sistema volevano approfondire il più possibile il
concetto di precisione balistica e, prima di convertirsi definitivamente al mondo moderno e alle più contingenti esigenze
economiche, applicarono sui loro ultimi esemplari gli studi fatti da pochi ma famosi armaioli sulle rigature della canna.
Uno degli esempi
più famosi ci giunge da
George Gibbs, fortemente
influenzato da Joseph
Whitworth e dai suoi studi
sui vari parametri che
potessero determinare la
precisione di tiro nelle armi
da fuoco ad avancarica.
Fissato il calibro nel .451,
Whitworth evidenziò la
necessità di utilizzare un
proiettile con un peso
variabile tra 30 e 40
grammi (450-600 grani)
e, quindi, abbastanza lungo.
Di conseguenza era
necessario realizzare una
Il fucile evidenzia chiaramente sia la sua impostazione di arma destinata al tiro agonistico, sia la tipica eleganza britannica. rigatura della canna con
profondità e passo adeguati
a stabilizzare, per tutta la traiettoria, un proiettile con tali caratteristiche. L’individuazione di un passo con un valore non
superiore a 600 millimetri confermò la validità degli studi effettuati.
Gibbs, fabbricante di rinomati armi da caccia nella città di Bristol, applicò gli studi di Whitworth in una serie di
fucili da destinare al tiro di precisione sulla lunga distanza, sport già in voga tra gli aristocratici inglesi; ma non tralasciò
di verificare anche le teorie di William E. Metford sul profilo arrotondato della rigatura.
I risultati furono ben presto strabilianti e il nome Gibbs divenne sinonimo di precisione; ma le sue armi
non potevano non avere anche la rinomata robustezza, l’accurata lavorazione e l’inconfondibile eleganza che
hanno sempre contraddistinto la produzione britannica.
La replica di Pedersoli
Come l’esemplare originale, da cui deriva in maniera rigorosamente
fedele, il fucile Gibbs prodotto dalla Davide Pedersoli si è subito rivelata come
l’arma ad avancarica più idonea per il tiro di precisione alle lunghe distanze.
Il primo impatto visivo evidenzia essenzialità, robustezza ed eleganza,
caratteristiche importanti che stimolano un immediato gradimento verso
l’utente appassionato del tiro agonistico.
La canna, a due ordini, è lunga 895 mm, contro una lunghezza
totale dell’arma di 1.330 mm; il peso di 5,500 chilogrammi, che
potrebbe scoraggiare nell’ipotesi di un
utilizzo dell’arma nel tiro in posizione in
piedi, si rivela perfettamente adeguato
per il tiro in posizione a terra o con arma
poggiata su rest.
Il calcio è realizzato con le migliori
Lo scatto, pur non essendo servito da
essenze di noce, con una pala ampia e con
stecher, assicura uno sblocco leggero
l’impugnatura a pistola; alla base
e immediato. La corsa breve del cane
contribuisce a ottenere una accensione
dell’impugnatura e all’estremità dell’astina
immediata e una maggiore stabilità
sono applicati, rispettivamente, una coccia
dell'arma al momento dello sparo.
e un puntale in rosewood. Impugnatura e
La diottra professionale, assieme al
astina sono a loro volta zigrinate con un
mirino a tunnel con bolla di verifica del
disegno a passo fine.
parallelismo, permette una regolazione
La codetta del calciolo offre la posmolto accurata in funzione del punto
sibilità di montare la diottra per impiegare
di impatto del proiettile.
l’arma in posizione di tiro supina.
L’acciarino è realizzato con tutti i componenti ricavati dalla lavorazione su macchine a controllo numerico per
garantire la perfetta perpendicolarità alla piastra. La corsa del cane è stata resa più breve possibile per diminuire il tempo
tra la trazione del grilletto e l’accensione della carica, e la base del luminello è stata rinforzata per potere sopportare
anche caricamenti con elevate dosi di polvere nera.
Lo scatto non è servito da stecher, e ciò solo per la scelta fatta dopo un sondaggio fra vari tiratori europei e
statunitensi: è stato ritenuto più opportuno uno scatto servito da grilletto singolo ma con un peso di trazione
notevolmente inferiore a 1.000 grammi.
La canna, flottante, è realizzata in acciaio speciale 38CrMo4 con elevate caratteristiche di resistenza all’usura. La
rigatura è ottenuta per bocciatura, con ulteriore indurimento del fondo dei solchi. La finitura esterna mostra una
brunitura di colore nero lucido.
I calibri disponibili sono il .40 (passo 600 mm – 1:24”) e il .45 (passo 450 mm – 1:18”). Il primo si rivela ideale
per il tiro alla distanza di 100 e 200 metri, e la miglior resa balistica si ottiene con il proiettile Minié da 316 grs o con
quello conico da 330 grani; nuove prove incoraggianti sono state fatte dai tiratori tedeschi utilizzando il cross patch.
Il calibro .45, impiegabile sulle distanze di tiro da 100 a 1.000 metri, offre la miglior resa alla distanza inferiore
pagina 31
con il proiettile conico da 535 grani, mentre alla distanza maggiore il peso
può superare il valore di 540 grani.
I fondipalle presenti sul catalogo Pedersoli sono stati appositamente
studiati per entrambi i calibri. Per il proiettile calibro .40 è possibile scegliere
fra due spine, una per ottenere il proiettile Minié, l’altra per quello conico.
L’utilizzo delle due matrici di calibratura, in modo da poter eseguire,
se necessario, entrambi i passaggi consentono di calibrare il proiettile ai valori
di .400/.399 (10,16/10,14 mm) oppure .450/.449 (11,43/11,41 mm).
Per il tiro alle medie distanze, gli organi di mira sono costituiti
dalla diottra di alta precisione
e dal mirino a tunnel. La diottra,
dopo averne fissata, con l’apposita vite, la perpendicolarità
rispetto all’asse della canna,
può essere regolata in senso
orizzontale e verticale, e le Il calciolo è predisposto per l'installazione della
corrispondenti scale graduate diottra allorquando si voglia praticare il tiro in
p e r m e t t o n o v a r i a z i o n i posizione supina.
estremamente precise per
modificare il punto di impatto del proiettile.
Il mirino a tunnel, inserito in incastro a coda di rondine, può
ospitare uno degli inserti intercambiabili progettati espressamente per il tiro
alla lunga distanza; è dotato di una livella a bolla con liquido fluorescente
Vista interna dell'acciarino, con tutti i componenti lucidati. per la verifica del parallelismo dell’arma rispetto al bersaglio e di un dado di
bloccaggio.
Un fucile da record
In occasione della Creedmoor Match organizzata dalla NRA nel 2003, per la prima volta con fucili ad avancarica,
presso il poligono di Camp Perry, Ohio, Joe Hepsworth di Newark, Ohio, ha fissato quattro nuovi record nel tiro sulla
lunga distanza
La gara si è svolta sparando tre serie di quindici colpi, in posizione libera, sulla distanza, rispettivamente, di 800,
900 e 1.000 yard su un bersaglio ufficiale “LR” (Long Range) della NRA, in cui la zona centrale, con punteggio 10, ha
un diametro di 20 pollici.
Hepsworth ha realizzato punteggi di tutto rispetto impiegando un Gibbs Pedersoli in calibro .45, caricato con un
proiettile da 540 grani avvolto in carta e spinto da 105 grani di polvere nera KIK nella granulazione FFg: 92/150 dalla
distanza di 800 yard, 107 /150 da 900 yard e 93/150 da quella massima di 1.000 yard. Il quarto record è stato
stabilito sommando i tre punteggi nella combinata Creedmoor Course (292 su 450).
I record sono stati ufficialmente
registrati dal direttore della American NRA
Competition Shooting Division, M.S.
Gilchrist, e Joe Hepsworth ha dichiarato
che, viste le caratteristiche dell’arma,
qualsiasi altro tiratore può essere in grado
di ottenere gli stessi punteggi, rivolgendo
quindi i complimenti all’azienda gardonese
per aver realizzato un’arma capace di
offrire prestazioni ritenute prima
impensabili.
Nell’aprile 2004 Joe Hepsworth e
il fucile Gibbs si sono ripetuti nella
Mid-Range Creedmoor (Senior Class)
svolta nel poligono di tiro del Virginia Target 100 - Rosata di dieci colpi dalla
U S M a r i n e C o r p ., a Q u a n t i c o , distanza di 100 metri; proiettile .451 da
realizzando un nuovo record NRA, 480 grani calibrato a .450 e ingrassato
ancora più importante se si considera con cera d'api e grasso di montone; 70
che il Gibbs era l’unica arma ad grani (4,5 g) di Svizzera n. 2.
avancarica in gara.
La competizione si svolge
sparando tre serie di dieci colpi su
bersagli posti a tre distanze diverse e
assumendo tre diverse posizioni di
tiro: a 200 yard in piedi, a 300 yard in
ginocchio, a 600 yard a terra. Nelle
posizioni in ginocchio e a terra la canna
La nuova versione Deluxe presenta una incisione dell’arma viene appoggiata sul vertice
perfettamente fedele a quella esistente su un esemplare formato da due bastoni incrociati. Con
originale.
il punteggio di 259/300 il tiratore ha
stabilito un nuovo record.
Conclusioni
Il fucile Gibbs rappresenta indubbiamente un notevole potenziale per il
conseguimento di risultati balistici che, pur se già perfetti, possono essere considerati
ancor più perfettibili. Alla Pedersoli sono consapevoli, però, che il termine “perfezione” Target 200 - Rosata di tre colpi dalla
non potrebbe essere utilizzato dai comuni mortali: si può asserire solo che si sta distanza di 200 metri; proiettile .451 da
535 grani calibrato a .449 e ingrassato
facendo del proprio meglio per accontentare il più possibile l’utenza.
con un composto a base di strutto di
Sono state eseguite, infatti, numerose prove con varie tipologie di proiettile con maiale, cera d'api e olio di paraffina; 62
un studio accurato sul peso e il profilo; e questo accade anche con la complicità dei grani (4 g) di Svizzera n. 2.
tiratori che continuano a migliorare i risultati mantenendo un filo diretto con l’azienda
per comunicare gli esiti delle prove e per suggerire eventuali modifiche da apportare.
Il Gibbs, intanto, è una inesorabile macchina da punti, per dirla con una frase gergale, collaudata, rodata
e in grado di offrire il massimo rendimento. E come accadeva centoquaranta anni fa in casa Gibbs, anche alla
Pedersoli si percorrono sempre strade nuove alla ricerca del meglio. Un risultato elevato che l’azienda intende
anche raggiungere per quanto riguarda l’aspetto estetico, ed è per questo motivo che è nata la nuova versione
del fucile Gibbs Deluxe, in cui l’acciarino, la bascula e i fornimenti sono arricchiti da una elegante incisione ripresa
da un’arma originale ed eseguita a mano.
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N°2 - 2005