CURVA DI ROTAZIONE DI UNA GALASSIA Determinare il centro della galassia con IMPLOT lungo una media di colonne in corrispondenza al continuo stellare. Esempio: ecl> implot ngc660 Quando appare il grafico, si digita: :c 1645 1670 Si ottiene un grafico dell'intensità ortogonale alla dispersione, il profilo di intensità della galassia lungo la fenditura Continuo stellare Ha Ci si pone sul picco con il cursore, si usa la barra spaziatrice per determinarne la posizione in pixel del centro della galassia. In questo caso il valore è 277. Si entra nel pacchetto noao twodspec longslit Si usa il comando SPLOT, selezionando un intervallo in lunghezza d'onda attorno alla riga Ha longslit> splot ngc660 xmin=6450 xmax=6700 Image line/aperture to plot (0:) (277): Sulla finestra grafica si digita :nsum 5 (per sommare 5 righe lungo la fenditura e avere lo spettro totale di una regione di 3 arcsec) Si effettua un fit gaussiano sulla riga centrale usando il tasto k. Si decide a che livello si trova il continuo alla base della riga, si preme k sul bordo sinistro della riga e poi ancora k sul bordo destro, al livello del continuo appena stimato. Compaiono in basso le informazioni sulla riga, il centro della riga è la sua posizione In Angstrom. Si avanza di 5 pixel (3 arcsec in questo caso) lungo la fenditura con il tasto ). Si effettua un altro fit, si avanza ancora, fino a che la riga è visibile e misurabile. Poi si torna indietro con ( e si procede in direzione opposta con lo stesso criterio. Una volta finito, si esce con q, e si usa il file di output splot.log. Si estraggono le informazioni da splot.log, posizione lungo la fenditura e lunghezza d'onda della riga spettrale. Per estrarre la riga contenente le posizioni nell'immagine, digitare (in questo caso): grep ngc660 splot.log > nomefile Si ottiene un file che contiene le seguenti righe: Nov 14 Nov 14 Nov 14 Nov 14 Nov 14 0:04 [ngc660[*,275:279]]: ngc 660 0:04 [ngc660[*,280:284]]: ngc 660 0:04 [ngc660[*,285:289]]: ngc 660 0:04 [ngc660[*,290:294]]: ngc 660 0:04 [ngc660[*,296:300]]: ngc 660 Poi si digita il comando: !awk '{print $4}' nomefile > nomefile2 E si ottiene: [ngc660[*,275:279]]: [ngc660[*,280:284]]: [ngc660[*,285:289]]: [ngc660[*,290:294]]: [ngc660[*,296:300]]: Poi si edita nomefile2 e si eliminano: [ngc660[*, : ]]: ottenendo così un file a due colonne. Poi si estraggono dal file splot.log le lunghezze d'onda misurate. Si usa il comando grep anche in questo caso. Le lunghezze d'onda hanno in comune le prime due cifre “65”, quindi di digita: grep 65 splot.log > nomefile3 Si estrae la prima colonna di nomefile3 con il comando: !awk '{print $1}' nomefile3 > nomefile4 Si hanno così due file: nomefile2 e nomefile4, che devono essere uniti. Per farlo si può usare il comando: !pr -m -t -s “nomefile3” “nomefile4” > nomefile5 Ora si può usare TOPCAT. Il file nomefile5 avrà 3 colonne: x_i, x_f, lambda. Si fa la media fra le prima due colonne, si sottrae il valore del pixel centrale e si moltiplica per la scala spaziale (0.6”/px). Si prende la lambda del pixel centrale, si sottrae questo valore alla terza Colonna, si divide per la lambda del pixel centrale e si moltiplica per 300000. km/s per avere la velocità in unità di km/sec. Infine si plotta la velocità in funzione della distanza dal centro e si ottiene La curva di rotazione della galassia. Si stima la massa della galassia calcolando la variazione di velocità fra centro e bordo della galassia (Dv) e si applica il Teorema del Viriale: v 2 ×R M= 2G Attenzione: R va espresso in km