IL MONDO DEVE SAPERE Michela Murgia La storia Michela Murgia, nata a Cabras, Oristano, nel 1972, dopo aver studiato teologia, esser stata web master, manager e aver lavorato in un call center,scrive il suo primo romanzo, il diario in presa diretta di un mese vissuto nell'inferno del telemarketing. Per trenta interminabili giorni, l'autrice ha venduto al telefono aspirapolvere a migliaia di casalinghe per conto della Kirby, una grande multinazionale americana. Intanto annotava, apprendeva e soffriva in prima persona le tecniche di condizionamento e le riunioni motivazionali, le premiazioni e le umiliazioni pubbliche, orari, salari… Hermann Una figura messa molto in risalto nel libro, è quella della capo telefonista Hermann, definita come una creatura inquietante. Per lei il Kyrbi è una fede. E’ ferrea, arrogante, conosce ogni trucchetto per intortare la casalinga, essendo anche telefonista, a sua volta, conosce tutti i trucchetti per intortare la telefonista media. Tecniche motivazionali Il rapporto datore di lavoro-dipendente è a parer mio di pesante subordinazione. Le lavoratrici devono assolutamente raggiunger il loro obiettivo:200 appuntamenti al mese,altrimenti un risultato contrario non sarà stato affatto positivo e produttivo per l’azienda e sarà fatto pesare tantissimo a esse. Durante le riunioni nessuna dice mai quello che pensa in risposta alla domanda: perché fai questo lavoro? a parte Camilla, la new entry e la forza dell’attività che afferma esplicitamente di farlo per soldi e che spera di “salvare le altre ragazze” da quest’incubo. Tecniche di convinzione Lo scopo principale che spinge la casalinga ad accettare un appuntamento dall’azienda-kirby, è quello di farle credere, sempre tenendo il sorriso(perché la casalinga lo percepisce), che non si vende nulla, ma si vuole solamente un parere sul prodotto durante la dimostrazione di esso,attraverso la pulizia gratuita di un materasso (per esempio). Ciò che di più importante bisogna imparare però, è che nessuno regala nulla a qualcun altro, ma si vuole sempre qualcosa in cambio. Telefonate tipo. Obiettivo:fregare la casalinga Signorina Rompicazzis, ma mi avete chiamato 10 volte in 10 giorni,com’è possibile che chiamate sempre me?ne ho le palle piene della vostra pulizia gratuita! Guardi, signora Esasperini, evidentemente lei ha molte amiche che fanno sempre il suo nome, noi siamo tante e una non può sapere chi sta chiamando l’altra. Faccia così, ci dia il consenso a farle la pulizia gratuita almeno una volta, così è sicura che non la richiamiamo più. preferisce sabato sera alle 22 o domenica mattina alle 6,20? Se è per farvi smettere accetto! Telefonate tipo.parte2 Signorina Perculanti, guardi che comunque io non acquisto nulla! Signorina illusionis, non deve assolutamente acquistare nulla, il suo parere per noi è già importantissimo, perché siamo pagati solo per raccogliere giudizi. però le dico una cosa:se dopo la dimostrazione vengo a sapere che lei ha poi acquistato qualcosa,le prometto che la richiamo per chiedergliene conto!”risata divertita”. Eh vabbè, Scommettiamo di no! E venite, dai! Corsi di persuasione Le telefonate precedentemente citate, sono il risultato delle riunioni motivazionali del venerdì, che Hermann, la capo telefonista-psicologa, dirige e interpreta al fine di mostrare alle sue succubi telefoniste, come svolgere il proprio lavoro correttamente, o meglio, come incastrare le casalinghe col metodo: noi non vendiamo nulla signora, vogliamo solo un suo parere sul nostro macchinario. Alla fine, dopo esser stata attenta alle funzioni di questo prodotto la casalinga chiederà: “E quanto costerebbe sto coso?“ Premiazioni e Punizioni Ogni venerdì durante la riunione settimanale, vengono stabiliti i premi da attribuire a chi fa bene il proprio lavoro e le punizioni a chi non produce quanto indicato. La telefonista che fa più appuntamenti avrà in premio una scatola di formaggini, 8,5 € lordi carote o un portachiavi. Come punizione ci sono le bastonate. Oltre a questo, se per 2 giorni non fai la media che ti permette di arrivar alla fine del mese a quell’obiettivo, farai due turni di 4 ore il terzo giorno. Premiazioni e punizioni parte 2 Alla miglior telefonista del mese viene attribuito come premio, un viaggio a New York:albergo a 5 stelle, viaggio in business class, vitto corrisposto, seratona di gala su nave da crociera ancorata al porto di N.Y. Viaggio a Marbella per 3 giorni nella villa del presidente Kirby. Lettera (termine codificato) per coloro che sono state improduttive negli ultimi giorni, che indica l’incipit cowntdown di dieci giorni per raggiungere un risultato adeguato, o andare a casa. Ridicolizzare i perdenti Questo compito (anche se alla fine non lo considera tale, perché le viene naturale) spetta a Hermann rivolgendosi a tutto il reparto telefonico. Chi non si adopera adeguatamente, viene considerata una smorfiosa mangiapane a tradimento, dopo averle rinfacciato che era in gioco il suo posto di lavoro salvato dalla gentilezza di Bill Gheiz. La telefonista migliore, viene inoltre elogiata per umiliare le altre. Risultato: le ragazze piangono pentite accusate di crimini contro la kirbytà per poi essere blandite come un rotolo di carta vetrata! Orario lavorativo e salario L’orario lavorativo è composto da 12 ore divise in 3 turni da 4 ore. Le telefoniste sono inoltre, molto ansiose di lavorare anche la Domenica. Il salario, è di 350 € mensili. Ci sono però degli incentivi in denaro: 250€ in più, se si sono raggiunti un centinaio circa di appuntamenti + la corresponsione di ogni appuntamento =1000€ Incentivo di 500€ per ogni appuntamento concretizzato. 700€ a chi fa la media di 5 appuntamenti al giorno e ne fa concretizzar 1/3 Mezzi e modi utilizzati per massimizzare i profitti Poster motivazionali Fai in modo che il tuo sogno incontri le opportunità, ma ricorda che l’opportunità lasciata passare non è mai persa. Verrà trovata da qualcun altro. Traduzione: datti da fare il più possibile, ma se per caso non raggiungi lo scopo non cercar di perdonarti e di dirti che la prossima volta andrà meglio, ma rosica da morire perché un altro ce l’ha fatta e tu no . Questo messaggio è uno dei mezzi utilizzati per convincere la telefonista a non arrendersi, a produrre tanto per essere considerata una vincente e non il contrario. Mezzi e modi utilizzati per massimizzare i profitti parte 2 Un altro strumento utilizzato per aumentare la produzione è il “Buono Omaggio”:considerato la telefonata più difficile perché il contatto è a freddo. Con esso verrà offerta la pulizia gratuita di un elemento d’arredo. Anche dire alla casalinga che è stata selezionata tra 100 famiglie nel suo quartiere è un metodo utilizzato per fregarla, mentre poi si scopre che lo stesso trucchetto è stato utilizzato anche con la vicina … Mezzi e modi utilizzati per massimizzare i profitti parte 3 La capo telefonista Hermann, ha persino messo in gioco il suo posto di lavoro, affermando che, in accordo col boss Bill Gheiz,si sarebbe licenziata se le lavoratrici non avessero raggiunto il loro obiettivo. Naturalmente l’obiettivo è che, le ragazze, prese dalla paura e da un futuro senso di colpa che le farebbe sentir un fallimento, o meglio, in termini KIrbyani delle biiiiiiip, si impegnino doppiamente per far sì che ciò non accada. Corsi di persuasione Sms motivazionale. Non sei un lavoratore qualunque, perché non hai un lavoro qualunque. Non sei una persona comune, perché sei una persona di successo. Il tuo successo è già dentro di te! Io ti aiuterò a tirarlo fuori. In questo modo Hermann cominciava la mattina: convincendo le sue “allieve” che dovevano creder in ciò che facevano e che gli veniva detto. Un’altra regola commerciale era quella di ottimizzare la produttività di chi produce poco, in modo intelligente,rendendolo collaborativo (lavoro di squadra). Corsi di persuasione parte 2 Le regole non riguardavano soltanto il modo in cui si deve telefonare, le determinate frasi da dire alla casalinga … ma anche come ti devi presentare durante l’appuntamento. Questa particolare caratteristica, riguarda Shark, il ragazzo che dimostrava alle casalinghe la funzionalità del kirby.Prima regola in assoluto:NON DOVER MAI DIRE “DEVO ANDARE IN BAGNO”. Lo scopo è di farlo apparire un “uomo dominante”:gli viene detto come vestirsi, come guardare, come sorridere, che postura deve avere. Non può telefonare, chiedere una penna,un fazzoletto per soffiarsi il naso. Ciò lo farebbe sembrare debole e il potere deve essere nelle sue mani, non nelle mani della casalinga. Confronto con la mia esperienza lavorativa Regole: Anche da noi, la prima regola fondamentale era sorridere durante la telefonata, perché, da quanto ci veniva detto, la persona che sta dall’altra parte del telefono, lo percepisce. Non c’erano delle riunioni motivazionali, ma se la produzione era insufficiente (quasi sempre), i team-leader, ci riunivano nella sala principale per capire quali fossero i motivi della scarsa produzione. Per questo motivo ci veniva chiesto di trattenerci oltre l’orario lavorativo. Confronto parte 2 Si potevano fare due pause, ognuna di dieci o quindici minuti, anche se qualcuno se ne approfittava … L’orario lavorativo era di sei ore al giorno. Si facevano due turni, dal lunedì al sabato: quello odierno, partiva dalle 9,30 fino alle 15,30. Quello serale partiva dalle 15,30 alle 21,30. Il contratto era anche in questo caso un CO.CO.PRO. Il salario era composto da 500€ lordi,ma gravato dalla ritenuta d’acconto del 20%, corrisposti con un assegno bancario. Neanche l’ombra della busta paga che ci spettava. Confronto parte 3 Gli incentivi venivano corrisposti in denaro, non in carote o formaggini Se si arrivava a 45 contratti mensili si prendevano le 500€, e le assenze (se un lavoratore ne aveva fatto), non venivano scontate. Ogni 60 contratti si veniva retribuiti 600€ al mese. Ogni 70 contratti, 700€ al mese. Ogni 80contratti, 800€ al mese. Ogni 90 contratti, 900€ al mese. Ogni 100 contratti, 1000€ al mese. Non C’erano delle regole relative all’abbigliamento con cui ci si doveva presentare a lavoro. Considerazioni finali Ho trovato il romanzo molto divertente (grazie alla simpatia dell’autrice nell’ironizzare sui diversi momenti che componevano le tragiche fasi lavorative) e interessante. Ho potuto fare dei confronti con la mia precedente esperienza lavorativa di due mesi in un call center, e ho potuto notare gli aspetti in comune e le differenze. La lettura di questo romanzo, mette in evidenza le difficoltà che si incontrano nel mondo del lavoro, la presenza del precariato, la tensione che comporta l’aver un contratto a tempo determinato, in cui si contano i giorni fino ad arrivare alla scadenza di esso e trovarsi nuovamente al punto di partenza. Podda Elisa, quarta A Igea, ITCG Mattei – Decimo, a.s. 2007 - 2008