Trashware = comunità = ecologia =
spending review
Software libero o proprietario?
“software libero” è il software che rispetta la libertà degli utenti e la
comunità. In breve, significa che gli utenti hanno la libertà di eseguire,
copiare, distribuire, studiare, modificare e migliorare il software. Quindi è
una questione di libertà, non di prezzo.
”software proprietario”, è un software la cui licenza consente al
beneficiario il suo utilizzo sotto particolari condizioni ed impedendone altre
come la modifica, la condivisione, lo studio, la ridistribuzione, Le modalità
di limitazione sono anche di natura tecnica, quando, ad esempio il
software è pubblicato tenendone segreto il codice sorgente.
“software FREEWARE”,è un software distribuito in maniera gratuita .
Riferimenti normativi
Il Decreto Sviluppo 2012 (legge n. 134 del 7-8-2012), contiene infatti una
serie di "Misure urgenti per l'agenda digitale e la trasparenza nella
pubblica amministrazione".
Da rilevare soprattutto la nuova modalità di acquisto per i programmi
informatici (o parti di essi). Le pubbliche amministrazioni e i rispettivi
consulenti dovranno procedere a una valutazione comparativa di tipo
tecnico ed economico tra le soluzioni disponibili sul mercato.
sottolinea il decreto:"Solo quando la valutazione comparativa di tipo
tecnico ed economico dimostri l'impossibilità di accedere a soluzioni open
source o già sviluppate all'interno della pubblica amministrazione a un
prezzo inferiore, è consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo
proprietario mediante ricorso a licenza d'uso",
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Questi criteri sono stati valutati dall'Agenzia per l'Italia Digitale la quale nel
dicembre 2013 ha rilasciato la Circolare 63/2013, un'importante
documento nel quale troviamo le linee guida grazie alle quali le pubbliche
amministrazioni decideranno o meno software open source.
Punti di forza dell'utilizzo
di programmi open source
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Facile reperibilità del software stesso (libero download dal web);
Alta trasparenza e immediatezza della didattica.
Sono sicuri, quindi non richiedono antivirus, programmi estremamente
pesanti;
sono estremamente versatili e possono essere plasmati a seconda
delle esigenze;(libertà di studiare e modificare il software);
Alta affidabilità e qualità tecnica (a partire dal sistema operativo e le
sue interfacce);
Non ultimo vantaggio economico (prevalentemente gratis) perchè non
hanno costi di licenza.
TRASHWARE : RECUPERO DI PC
PER FINI SOCIALI
TRASHWARE
(da trash, spazzatura e hardware) è la pratica di recuperare vecchio
hardware, mettendo insieme anche pezzi di computer diversi, rendendolo di
nuovo funzionante ed utile.
Parte integrante del PROGETTO è l'installazione di software libero, ad
esempio il sistema operativo GNU/Linux, per portare avanti lo spirito della
libertà d'iniziativa. Il materiale informatico così ottenuto viene consegnato
o regalato ad enti o persone che possono averne bisogno, in particolar
modo legandolo ad iniziative che tentano di colmare il divario digitale (digital
divide),
ossia la differenza di mezzi a disposizione tra chi è informaticamente
alfabetizzato e chi ancora non lo è.
OBIETTIVI e BENEFICIARI
INTERVENTO:
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alla luce di quanto esposto, è evidente che molti soldi spesi per
"innovazione" tecnologica sono sprecati e possono essere risparmiati
per essere dirottati, su altre tipi di "innovazione°" e su altri capitoli nel
bilancio della pubblica amministrazione,basti pensare che una licenza
WINDOWS costa oltre 500 euro, se provate a immaginare che questo
costo deve essere affrontato per ogni pc della PA è facile riuscire a
capire l'importanza delle cifre che si riuscisse a risparmiare, per non
parlare di altri software come office, autocad etc . Inoltre la diminuzione
del rinnovo del parco "macchine" ridurrebbe a sua volta la produzione di
rifiuti, inoltre usare software che non necessitano di continui
aggiornamenti aumenterebbero la produttività sul lavoro.
Inoltre si potrebbe creare una cooperativa (o altro) che si occupi del
recupero di hardware per consegnarli gratuitamente ed associazioni o
aziende in difficoltà.
Perchè la vite dei Pc è così breve?
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1. Per moda
2. Perché i nuovi programmi più prestanti non ci «girano» più
3. Per comprovate esigenze di lavoro (raro)
CAUSA: obsolescenza programmata
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Politica industriale volta a definire il ciclo di vita di un prodotto. In tal modo in fase
di progettazione viene deliberatamente definita una vita utile limitata di un
prodotto, che quindi diventerà obsoleto o non funzionante dopo un certo periodo.
Ciò si può ottenere costruendo i beni in oggetto con materiali di qualità inferiore, o
mediante l'inserimento di meccanismi anche di tipo elettronico o seguendo
comunque canoni costruttivi tali da rendere impossibile o troppo costosa la loro
riparazione una volta che dovessero guastarsi.
Un «metodo» più sottile consiste nell’immettere sul mercato dopo poco tempo
una nuova versione dotata di maggiori optional, preferibilmente dopo una
adeguata campagna pubblicitaria che induca nel consumatore finale l’idea che la
sua “vecchia versione” del prodotto sia ormai sorpassata ed inadeguata.
Il “consumismo informatico”
ha cause disastrose
Quando la spazzatura informatica è stata ripulita dai ricchi paesi
occidentali dei materiali recuperabili, attraverso traffici spesso illegali e
quindi NON TRACCIABILI viene trasportata nei paesi più poveri del
mondo: gli stessi che abbiamo già depredato di risorse naturali e
materie primo, se preferite, gli stessi dove manodopera a basso costo
ha prima lavorato per produrre i nostri pc, e ora si ammalerà perché
noi vogliamo liberarci di quegli stessi pc.
NON E' ETICO E ECOLOGICO
Secondo lo studio, la costruzione di un PC standard corredato di un
monitor , richiede almeno 240 kg di carburante fossile, 22 kg di vari
elementi chimici e 1,500 kg di acqua: in termini di peso, il totale di questi
materiali equivale a una piccola macchina utilitaria.
Evviva la tecnologia!!!
OBIETTIVO: creare una comunità
trashware
ATTORI PRINCIPALI
- donatori di hardware
- persone che sistemano i pc e effettuano corsi di alfabetizzazione
informatica
- enti o associazioni che hanno bisogno di tecnologia.
OBIETTIVO: creare una comunità
trashware
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E’ economica;
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Riduce sensibilmente gli irreparabili danni ambientali e
alla salute umana ed animale prodotti dall’e-Waste;
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Aiuta a non rimanere indietro (digitale divide)
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Contrasta l’induzione di bisogni da parte di un sistema
economico perverso (sistema microsoft, consumismo);
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Stimola l’ingegno e la creatività.
Chi vorrebbe un Pc vecchio??
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Associazioni a organizzazione no profitt
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Famiglie con minori possibilità economiche
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Persone che voglio fare esperienza pratica
Cosa ci serve??
chiediamo a chiunque di aiutarci a raccogliere questo materiale
funzionante o pezzi integri:
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Computer e Portatili (vanno bene anche se la batteria non
tiene la carica).
Barrette di memoria RAM.
Dischi fissi con capacità di almeno 20 GB.
Mouse e tastiere in buono stato con cavo.
Schede di rete con velocità 100 Mbps o superiori.
Schede madri con processore funzionante da Pentium 4 in
poi.
Stampanti e scanner funzionanti.
Monitor LCD (Non CRT con tubo catodico).
Videoproiettori (dismessi dalle aziende).
Cosa faremo:
Fase 1: Valutazione del materiale:
Il materiale reso disponibile da persone e aziende, sarà valutato in
base al reale utilizzo che potrebbe avere all'interno di questo
progetto,
 Fase 2: Raccolta del materiale:
Il materiale giudicato idoneo sarà ritirato in base ad accordi presi
personalmente con i donatori.
 Fase 3: Ricondizionamento e Riprogrammazione:
Il materiale raccolto verrà trasformato in apparecchiature utilizzabili,
sia tramite disassemblaggio e ricostruzione, sia tramite
reinstallazione software (utilizzando licenze regolarmente
possedute o software Open Source)
 Fase 4: Consegna e donazione:
Il materiale sarà donato a soggetti che ne hanno realmente bisogno
 Fase 5: Informazione:
Tutte le informazioni saranno rese disponibili in rete
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PROPOSTA POLITCA

MIGRAZIONE DI TUTTI I PC DEGLI ENTI PUBBLICI VERSO
UN SISTEMA OPEN SOURCE Decreto Sviluppo 2012 (legge n. 134
del 7-8-2012) e Circolare 63/2013

CREAZIONE DI UN CICLO DI RECUPERO DI PC DISMESSI,
PER RIGENERARLI E DONARLI A SOGGETTI BISOGNOSI E
CORSI DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA GRATUITI.
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