Una montagna… di rifiuti…. a cura di F.Barbarossa ..oggi parliamo di rifiuti …e di come possono essere prodotti dall’uomo… riutilizzati… Buongiorno ragazzi….. si dice RICICLATI ! Ma…cosa sono i rifiuti? Quando utilizziamo un prodotto o un oggetto una parte di esso può venire scartata: le pile scariche di una radio, la carta delle caramelle, ecc. Talvolta un vecchio giocattolo non piace più o si rompe e lo gettiamo….. Gli avanzi della cena finiscono in pattumiera…… I giornali vecchi….. Le lattine ,le bottiglie di plastica e di vetro… Queste parti che noi scartiamo si possono comunemente chiamare RIFIUTI…. ….anche se con questo termine possiamo definire altre grandi quantità di materiali. sono Dovete ….alcuni però sapere che non BIODEGRADABILI e altri NO. tutti i rifiuti che produciamo Biogredblegled…??! sono uguali……. BIODEGRADABILE Biodreggadaaa…??! Biobiodrgrad…??!.. Sic! BIODEGRADABILE BIODEGRADABILE NON BIODEGRADABILE NON BIODEGRADABILE RIFIUTO Un è biodegradabile quando la sostanza di cui è fatto può essere scomposta in elementi semplici che rientrano nel ciclo naturale. A trasformarli in sostanze più semplici (che poi, piano piano, vengono assorbite dal terreno) ci pensano gli organismi decompositori (batteri, vermi, funghi….) ..biodegradabile! ….ma restano sul terreno e non spariscono mai, perché non esistono organismi capaci di trasformarli, non marciscono né si decompongono. I I rifiuti non biodegradabili invece possono solo rompersi in pezzi sempre più piccoli….. Sono proprio questi tipi di rifiuti che inquinano l'ambiente. Ma quali sono i rifiuti biodegradabili e quali non lo sono? …vediamo brevemente alcuni materiali e nei prossimi giorni faremo qualche piccolo esperiemento…… Questo è biodegradabile…!! NO! Questo è biodegradabile… Non è vero, è questo biodegradabile… AHI! QUESTO E’ IL MIO PIEDE… …E’ BIODEGRADABILE?.... Rifiuti biodegradabili: carta, cartone, materiale organico, legno, cotone, seta, … Rifiuti NON biodegradabili: plastica, vetro, alluminio, pile, batterie, … RICICLARE I RIFIUTI I rifiuti possono essere riciclati e con tutto o parte di essi possono essere prodotti oggetti riutilizzabili. Si deve, per questo, fare una raccolta separata per tipi di rifiuto: la raccolta differenziata. Nella raccolta differenziata i materiali come carta, vetro, plastica, medicinali e pile, sono raccolti separatamente e inviati a impianti di lavorazione che li riutilizzano trasformandoli in nuovi prodotti dello stesso materiale. I materiali che non sono recuperabili vengono avviati a una discarica… …oppure ad un inceneritore. RICICLARE LA CARTA Con il recupero della carta si ha un risparmio energetico (materie prime come il legno e l’acqua - risparmio sui costi di smaltimento) ed un vantaggio ambientale (meno taglio dei boschi – meno necessità di discariche) Ogni 1000 kg di carta riciclata evitiamo l’utilizzo di 3 alberi Per produrre la carta si abbattono alberi che oggi, però, vengono quasi sempre appositamente piantati. RICICLARE IL VETRO Il vetro è completamente riciclabile senza limiti di rigenerazione Con il riciclaggio del vetro si risparmiano i minerali necessari per produrlo, diminuiscono le cave per l’estrazione dei materiali, diminuiscono le discariche ……. RICICLARE L’ALLUMINIO E’ un metallo leggero e resistente all’ossidazione e alla corrosione. È utilizzato anche per la conservazione degli alimenti, per proteggere dalla luce, dall’aria e dai microrganismi. Non è tossico ed è inattaccabile dalla maggior parte delle sostanze chimiche. Tutti i materiali di alluminio riciclabili hanno impresso il simbolo “AL”. RICICLARE LA PLASTICA La plastica è un materiale originato dal petrolio ed il suo riciclaggio è necessario anche perché permette un risparmio nel consumo di petrolio. Il riciclaggio della plastica costituisce un grande vantaggio ambientale per la sua scarsa biodegradabilità RICICLARE LA SOSTANZA ORGANICA Con la raccolta differenziata che chiamiamo ”umido” , cioè degli: scarti di cucina, avanzi di cibo, alimenti svariati, scarti di verdura e frutta, pane vecchio, fondi di caffè, ed altri scarti…. …viene prodotto il compost Il compost è un terriccio ricco di sostanze nutrienti utile in agricoltura ed in altri campi dove necessità un tipo di terra particolare come nel caso di risanamento ambientale (funzione depurante e filtrante). I processi di produzione del compost sono “copiati” dai processi naturali che avvengono spontaneamente ma con tempi più lunghi. Provare per credere….. Esperimenti: - Prove di biodegradabilità - Facciamo il compost Guardiamo insieme le scheda che ci accompagneranno nel lavoro Scheda di lavoro 1: prove di biodegradabilità I materiali che ci occorrono: terra – legnetti – bacinella – tappo di una penna di plastica – fazzoletto di carta – sacchetto per rifiuti organici – sacchetto di plastica – buccia d’arancia – tappo di una biro in polvere di mais – chewing-gum Esecuzione: scaviamo una piccola buca nel giardino della scuola: la terra ricavata verrà messa in una bacinella per essere ben frantumata. Nella bacinella sotterriamo i materiali a nostra disposizione e per individuare la loro posizione piantiamo dei legnetti. La bacinella verrà posta all'esterno della scuola , nel giardino. Faremo alcune osservazioni dopo 15 giorni, poi dopo 1 mese e dopo 2 mesi, compilando ogni volta un “diario” delle osservazioni. Scheda di lavoro 2: facciamo il compost I materiali che ci occorrono: una rete metallica di circa 2 metri per un 1 m. – filo di ferro o gancetti – tessuto – rifiuti organici adatti – paglia – segatura – foglie secche – Esecuzione : arrotoliamo la rete a formare un cilindro alto 1 metro e chiudiamo i lembi con filo di ferro o gancetti Ricopriamo il cilindro con tessuto verde o nero (che faccia ombra). Costruiamo un coperchio (anche con un altro pezzo di rete e tessuto) per chiudere il cilindro. Qui vediamo alcuni ragazzi realizzare una “composteria! Riempiamo la “composteria” Descriviamo i materiali da inserire iniziando dai primi e quindi dal fondo 1 - Strato di rami e legnetti secchi, per permettere il passaggio dell'aria e dell'acqua. 2 - Strato di foglie secche, paglia e segatura, per far filtrare meglio aria e acqua. 3. Strato di rifiuti organici (biodegradabili) i quali si devono decomporre per trasformarsi in compost. 4. Strato di paglia, terriccio e compost già maturo per facilitarne la maturazione Per ottenere il compost maturo si dovrà attendere alcuni mesi, rivoltandolo periodicamente per arearlo e, se necessario, bagnarlo. QUALI SCARTI POSSONO ESSERE INTRODOTTI NELLA COMPOSTERIA E QUALI NO …è l’intevallo?..... FINE PRESENTAZIONE