Il terapeuta ericksoniano 2,0
Incorporazione
Feedback
Contesto
Metafore
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Riassunto delle puntate precedenti
Il modello di trattamento va conosciuto ma elaborato in maniera
inconscia.
Solo tecnica = Solo coscienza = direttività
Direttività = messa in atto di un modello altrui
Modello altrui = pedagogia
Comunicazione a livello inconscio:
“Come io terapeuta uso una tecnica, replicando un comportamento
altrui, tu paziente starai bene solo se ubbidirai a qualcun altro”.
Toglie totalmente spazio alla “libertà” di individuazione e di
metaforizzazione
Punto di partenza
Ogni tipo di psicoterapia può essere riassunto sul principio
terapeutico di far ottenere più libertà al paziente (Abreu, 2005),
che è stato finora imprigionato nella gabbia coattiva dei sintomi e
delle proprie costruzioni mentali.
Pianista che suona un tasto solo
La terapia non consisterà nel non utilizzare mai più quella nota e
quel tasto, ma nel trovare libertà di comporre nuove melodie,
incluse quelle che comprenderanno la nota stessa e quelle che in
un primo momento possono apparire stonate.
Non è possibile cambiare una sola cosa della propria vita.
Più cultura= più strumenti di interpretazione e manovra sulla
realtà; più possibilità di migliorare l’imprinting genetico
(espressione genica)
Conclusioni provvisorie
• Migliorare la trance non significa avere una trance
più profonda, ma più efficace
• Quanto più il mondo culturale è ricco, tanto più le
risorse percettive sono riorientabili.
• L’uomo sa più cose di quante non capisca (Adler)
Istruzioni per migliorare
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Creare un setting terapeutico
Utilizzare la trance del terapeuta
Metacomunicare fiducia nell’inconscio
Incorporare & ampliare
Utilizzare i feedback
Creare un contesto di cambiamento
Uso ragionato delle metafore
4 – Incorporazione e ampliamento
• Dire di «sì» al vissuto del paziente
• Negare il problema o attribuirlo al «paziente
designato» è quello che fanno i prossimi al
paziente
• Forniscono soluzioni che possono essere
nuovi sintomi: «doppio legame», sostituirsi
al paziente etc.
• Entrare in «leggera» trance con il paziente
Incorporazione e ampliamento
• Dire di «no» è un sistema adattivo di fronte
alle minacce del mondo… nascono i
meccanismi di difesa (sfiducia, esclusione,
chiusura, generalizzazione, coazione a
ripetere, mentalizzazione, ricerca di legami
causa-effetto, fobie)
• Ma noi dobbiamo provare a dire di sì:
accettare il mondo del paz. e aumentarlo
Incorporazione e ampliamento
• Generazione di una metafora «analogica»:
analoga al mondo del paziente che ne
riprende in parte le parole, fa capire che ne
abbiamo capito i vissuti e immette degli
elementi nuovi (cultura)
• Indiretta (genera auto-motivazione) o diretta
(il pz ha già chiaro dove vuole andare)
• Dare del «noi» al paziente
Incorporazione e ampliamento
• Il riferimento a fatti riferiti dal paziente ma
attribuiti ad altri («ho letto che… un mio
paziente mi raccontava… una leggenda
nordica dice che…») genera rapport (è
come me), confusione (non starà mica
parlando di me), e ricerca inconscia (che
legame c’è)
Esempi
• Un mio amico possedeva un cane che fuori
dalla gabbia continuava a muoversi nello
stesso spazio che aveva nella gabbia…
nessuno gli aveva detto che poteva
esplorare il mondo circostante…
• Può essere stata importante, una gabbia ci
difende da possibili aggressioni del mondo
esterno
Esempi
• La mente conscia sa che non sempre le cose
vanno come devono andare
• Intanto che pensi a questo, la tua mente
inconscia può ricordare forse un’epoca in
cui provavi a imparare qualcosa per la
prima volta, qualcosa che ora è molto
semplice
Esempi
• Ma all’inizio poteva essere talmente
complessa che hai avuto bisogno di un
aiuto, ora non pensi più all’aiuto che ha
ricevuto ma la fai in modo semplice e
automatico
• Tutti noi abbiamo qualcosa che desideriamo
ancora saper compiere, qualcosa che è
accessibile e che diventerà sempre più facile
svolgere
Esempi
• Un famoso scrittore quando voleva esercitare la
sua fantasia, saliva sul primo treno che trovava,
senza leggere la destinazione
• E gli veniva facile creare delle storie con quello
cui capitava di assistere, le persone, i luoghi, le
discussioni
• A un certo punto, si rendeva conto che non aveva
bisogno di fantasie, le cose che voleva «già
c’erano»!
Esempi
• E cosa avrebbe detto il libro allo scrittore, cosa gli
avrebbero chiesto quelle pagine? Era bello
lasciarsi trasportare dai pensieri
• Così come ora o quando lo riterrai opportuno
• Diventerà piacevole insegnare a quel cane come
esplorare il mondo
• Mentre la tua mente conscia andrà a cercare del
cibo per lui, la tua mente inconscia proverà
gratificazione nel farlo
5 – Uso dei feedback
• Ogni riposta che dà il paziente durante l’induzione
e la trance (posturale, verbale, non-verbale, di
rilassamento, respiratoria, emotiva, dolorosa, etc)
va usata come ratifica della trance.
• Non indurla nel soggetto (ora ti rilasserai,
dormirai, ti verrà voglia di gridare etc), ma
osservare ciò che spontaneamente si produce e
introdurlo nella gamma delle possibilità.
• Paradossalmente, si ingiunge al paziente che è
libero di scegliere la reazione che può avere.
Uso dei feedback
• I feedback del paziente sono le risposte
ideodinamiche alla trance e vanno incorporati
nelle successive induzioni come ratifica della
trance.
• Oltre alla ratifica, si suggerisce l’approfondimento
della trance (per meglio dire, l’efficacia della
trance)
• I messaggi dell’inconscio sono spesso scambiati
per problemi dalla mente conscia («non è normale
che… mi senta agitato se… sto male se…»)
Uso dei feedback
•
•
•
•
•
•
Se il terapeuta…
accoglie le risposte ideodinamiche del pz.
usa il mirroring
parla il linguaggio del paziente…
Migliora il rapport, anche a livello conscio nel pz.
Uso di ogni possibile reazione alla trance, dando
al paziente anche la possibilità di rifiutare
• Si «permette» al paziente di decidere le proprie
sensazioni e reazioni alla trance (doppio legame
terapeutico)
Esempi
• …preferisce rilassarsi adesso o la prossima
volta…
• … mentre ti parlavo, la tua respirazione è
cambiata, la tua pressione sanguigna si è
modificata… ora potresti avere il desiderio di
chiudere gli occhi e provare benessere, e più
benessere provi, più proverai cos’è la trance
• … potrà accadere che sentendo il bisogno di
muoversi potrà farlo molto lentamente…
Esempi
• …quello che succede è una traccia importante
nella caccia al tesoro che stiamo facendo…
• … continuiamo a cercare su questa strada…
• … potrà accadere che senta il bisogno di fare
aumentare o diminuire il dolore che sta
provando… riesca a controllarlo con la sua mente
inconscia mentre la mente conscia prova a cercare
un significato…
• E se ancora non sappiamo cosa vogliano dire
queste risposte, sappiamo però…di seguire le
indicazioni corrette…
Esempi
• Il paziente reagisce con X? «più fai X più ti rendi
conto che c’è una parte di te che vuole entrare in
trance… (incorporazione-ratifica) e ti potrà
accadere di avere sempre più soddisfazione nel
continuare a farlo o nello smettere di farlo, perché
stai attuando il modo migliore che la mente
inconscia ti sta suggerendo per raggiungere
l’obiettivo che ti sei prefisso (arricchimentoapprofondimento)»
6 – Migliorare da subito
• Pensare al minimo cambiamento possibile che il
pz. possa operare nel suo schema di mondo
• Effetto valanga
• Non aspettare poco né tanto ma il «giusto»
• Fare il percorso può essere divertente
• Il cambiamento avviene nell’inconscio e non è
noto né al th. né al pz.
• Dare fiducia nell’inconscio senza promettere false
aspettative
• Terapia breve, impostata sul futuro
Esempi
• … il seme viene deposto sotto la terra e non
bisogna spostarla per vedere se cresce…
• … gli proposero un lungo e affascinante viaggio,
dove il percorso era più interessante della meta (es
Orient Express)
• La natura conosce i tempi in cui aspettare e
rinforzarsi e in cui uscire ed agire (es il letargo
degli orsi etc)
• Il fiume ha due punti fissi, la sorgente e la foce,
ma in mezzo scorre acqua infinita
Esempi
• … chiamiamo con lo stesso nome un bambino e
un anziano… il seme non è un albero venuto
male…
• … i sentieri si tracciano camminando e ogni lungo
percorso inizia con il primo passo…
• Cosa suggeriresti ora al bambino che eri quando a
… anni imparasti a …
• Nella mente conscia puoi chiederti che ore sono,
mentre la mente inconscia spazia in un attimo tra
posti lontanissimi
7 – La metafora
• L’uso delle metafore è il modo migliore per
aumentare lo spazio comunicativo (rapport) e
renderlo efficace (trance)
• Nessuno in trance: tutti difesi, nelle proprie
campane di vetro… ognuno resta sulle proprie
posizioni e si esce come si è entrati (solo
concentrazione, linguaggio tecnico es avvocati
che litigano in una causa)
• Tutti e 2 in eccessivo stato alterato di coscienza:
assenza di contratto terapeutico (linguaggio
random, solo «sballo»)
La metafora
• Nb: sia il th che il pz possono tirare il rapporto in
una direzione o nell’altra… bisogna stare attenti
alle trappole della personalità ed è comunque
compito del th posizionare il setting
• Richiede impegno reciproco e fiducia
• Metafora: sfrutta maggiormente le connessioni
cerebrali di uno stato di coscienza «alternativo»
alla veglia concentrata per accelerare le
ricostruzioni possibili del passato e sviluppare le
potenzialità future
La metafora
• M. troppo banali per il pz.: attivano il conscio, non
danno informazioni nuove
• M. troppo complesse per il pz.: non stimolano le
risorse esistenti e violano il rapport perché fuori
dalla cultura del pz.
• Comunicazione metaforica del th. come una
immissione di batteri nell’aria (nessuno o troppi
sono entrambe quantità sbagliate).
• Le parole del th che sono percepite come
importanti dall’inconscio del pz., per associazione,
fanno diventare importante il th stesso
7,1 – La metafora usa il «terzo»
terapeutico, che può essere…
• Uno spazio mentale terapeutico, costruito insieme
tra th e pz usando le metafore
• Un contesto (mondo del lavoro, la famiglia, un
viaggio…) con cui interagire
• Una persona reale
• Il pz stesso in un altro momento (passato o futuro)
della propria vita
7,1 – La metafora genera il «terzo»
• Il terzo è una sovrapposizione di insiemi
comunicativi che ha anche una sua unicità
psicobiologica es: settaggio della temperatura
delle mani tra th e pz, entrare insieme in una lieve
trance. Non è solo una realtà comunicativa
verbale, empatica, ma ha anche un’identità
psicofisiologica (termometro psicogalvanico).
7,1 – La metafora genera il «terzo»
• L’esperto di formaggi che sa quali e quanti batteri
introdurre nel caglio per ottenere un prodotto più
buono
• Bambino nella campana di vetro che non può
entrare a contatto col mondo per non ammalarsi
• Corpo che rigetta gli organi che non riconosce
come propri
• Ma… mentre la tua mente conscia conosce queste
cose… la tua mente inconscia si sta chiedendo
come e quanto sarà utile per te…
7,1 – La metafora genera il «terzo»
•
•
•
•
Fare nuove conoscenze
Provare a cambiare alcune abitudini
Scoprire l’inaspettato in un compito abituale
Trovare… accettare che qualcosa passi in noi per
sviluppare le risorse interne che già possediamo
• Sentire cose nuove, interessanti, con un pathos
narrativo
• Metafore nel quotidiano, nella narrazione del
paziente («mi sono sentito come chiuso in un
angolo», ripresa e utilizzo della metafora)
7,2 – La metafora della regressione di età
• Regressione di età (RdE) come meccanismo di
difesa per non affrontare il periodo attuale secondo
i canoni di sviluppo previsti… il paziente si blocca
là dove sono insorti i problemi o là dove
desidererebbe fermarsi
• Il sintomo in questo caso è la soluzione più facile:
il pz usa una strategia che conosce bene, fissandosi
in una età in cui ci sono minori pressioni sociali e
psicologiche (benefici secondari… presa in carico,
demandare le scelte, disimpegno…)
La metafora della regressione di età
• Nella stessa RdE però è contenuta anche la
soluzione al problema… il th che attua la RdE
utilizza il linguaggio del paziente nel suo modello
di mondo, non è regredire per scoprire traumi!
• Al contrario, la RdE serve a recuperare delle
risorse che da bambini avevamo spontaneamente
• Crea un contesto di apprendimento per analogia
con l’età in cui eravamo maggiormente pronti ad
apprendere
• Più che di una «regressione» parliamo dunque di
un «contesto di apprendimento»
La metafora della regressione di età
• «… la precondizione per l’uso della RdE come
meccanismo di difesa è una peculiare debolezza
dell’organizzazione dell’Io…» (rinforzo dell’Io)
• «…carenza di capacità a dare avvio ai legami
associativi e alle risorse esperienziali di cui la
persona ha bisogno per il proprio adattamento,
crescita, creatività e gioia…»
• La RdE proposta dal th utilizza la RdE effettuata
dal pz (utilizzo delle resistenze come risorse)
• Esempi… Early Learning Set
Esercizio
• Usare nella trance diretta/indiretta:
• Riferimento alla situazione del paziente
impostando una storia analoga al problema con un
effetto di tensione narrativa
• Ratificare e approfondire la trance con i feedback
del pz
• Creare un contesto di positività-cambiamento con
altre metafore (aneddoti, paradossi, giochi di
parole, prescrizioni «dirette», etc)
• Utilizzare la RdE
• Chiudere la storia analoga, riorientare alla realtà
Verifica/supervisione
• Eravamo a un giusto livello di prossimità con il
pz?
• Ci sono state situazioni forzate o l’induzione è
stata naturale?
• Abbiamo percepito un sottoinsieme (terzo)
comunicativo con il pz?
• La metafora ha rispecchiato il mondo del
paziente?
• Abbiamo utilizzato i feedback che ci ha fornito il
pz?
• L’insieme rapport-trance ha tratto giovamento?
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