Il terapeuta ericksoniano 2,0 Incorporazione Feedback Contesto Metafore www.riccardopignatti.it Riassunto delle puntate precedenti Il modello di trattamento va conosciuto ma elaborato in maniera inconscia. Solo tecnica = Solo coscienza = direttività Direttività = messa in atto di un modello altrui Modello altrui = pedagogia Comunicazione a livello inconscio: “Come io terapeuta uso una tecnica, replicando un comportamento altrui, tu paziente starai bene solo se ubbidirai a qualcun altro”. Toglie totalmente spazio alla “libertà” di individuazione e di metaforizzazione Punto di partenza Ogni tipo di psicoterapia può essere riassunto sul principio terapeutico di far ottenere più libertà al paziente (Abreu, 2005), che è stato finora imprigionato nella gabbia coattiva dei sintomi e delle proprie costruzioni mentali. Pianista che suona un tasto solo La terapia non consisterà nel non utilizzare mai più quella nota e quel tasto, ma nel trovare libertà di comporre nuove melodie, incluse quelle che comprenderanno la nota stessa e quelle che in un primo momento possono apparire stonate. Non è possibile cambiare una sola cosa della propria vita. Più cultura= più strumenti di interpretazione e manovra sulla realtà; più possibilità di migliorare l’imprinting genetico (espressione genica) Conclusioni provvisorie • Migliorare la trance non significa avere una trance più profonda, ma più efficace • Quanto più il mondo culturale è ricco, tanto più le risorse percettive sono riorientabili. • L’uomo sa più cose di quante non capisca (Adler) Istruzioni per migliorare 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Creare un setting terapeutico Utilizzare la trance del terapeuta Metacomunicare fiducia nell’inconscio Incorporare & ampliare Utilizzare i feedback Creare un contesto di cambiamento Uso ragionato delle metafore 4 – Incorporazione e ampliamento • Dire di «sì» al vissuto del paziente • Negare il problema o attribuirlo al «paziente designato» è quello che fanno i prossimi al paziente • Forniscono soluzioni che possono essere nuovi sintomi: «doppio legame», sostituirsi al paziente etc. • Entrare in «leggera» trance con il paziente Incorporazione e ampliamento • Dire di «no» è un sistema adattivo di fronte alle minacce del mondo… nascono i meccanismi di difesa (sfiducia, esclusione, chiusura, generalizzazione, coazione a ripetere, mentalizzazione, ricerca di legami causa-effetto, fobie) • Ma noi dobbiamo provare a dire di sì: accettare il mondo del paz. e aumentarlo Incorporazione e ampliamento • Generazione di una metafora «analogica»: analoga al mondo del paziente che ne riprende in parte le parole, fa capire che ne abbiamo capito i vissuti e immette degli elementi nuovi (cultura) • Indiretta (genera auto-motivazione) o diretta (il pz ha già chiaro dove vuole andare) • Dare del «noi» al paziente Incorporazione e ampliamento • Il riferimento a fatti riferiti dal paziente ma attribuiti ad altri («ho letto che… un mio paziente mi raccontava… una leggenda nordica dice che…») genera rapport (è come me), confusione (non starà mica parlando di me), e ricerca inconscia (che legame c’è) Esempi • Un mio amico possedeva un cane che fuori dalla gabbia continuava a muoversi nello stesso spazio che aveva nella gabbia… nessuno gli aveva detto che poteva esplorare il mondo circostante… • Può essere stata importante, una gabbia ci difende da possibili aggressioni del mondo esterno Esempi • La mente conscia sa che non sempre le cose vanno come devono andare • Intanto che pensi a questo, la tua mente inconscia può ricordare forse un’epoca in cui provavi a imparare qualcosa per la prima volta, qualcosa che ora è molto semplice Esempi • Ma all’inizio poteva essere talmente complessa che hai avuto bisogno di un aiuto, ora non pensi più all’aiuto che ha ricevuto ma la fai in modo semplice e automatico • Tutti noi abbiamo qualcosa che desideriamo ancora saper compiere, qualcosa che è accessibile e che diventerà sempre più facile svolgere Esempi • Un famoso scrittore quando voleva esercitare la sua fantasia, saliva sul primo treno che trovava, senza leggere la destinazione • E gli veniva facile creare delle storie con quello cui capitava di assistere, le persone, i luoghi, le discussioni • A un certo punto, si rendeva conto che non aveva bisogno di fantasie, le cose che voleva «già c’erano»! Esempi • E cosa avrebbe detto il libro allo scrittore, cosa gli avrebbero chiesto quelle pagine? Era bello lasciarsi trasportare dai pensieri • Così come ora o quando lo riterrai opportuno • Diventerà piacevole insegnare a quel cane come esplorare il mondo • Mentre la tua mente conscia andrà a cercare del cibo per lui, la tua mente inconscia proverà gratificazione nel farlo 5 – Uso dei feedback • Ogni riposta che dà il paziente durante l’induzione e la trance (posturale, verbale, non-verbale, di rilassamento, respiratoria, emotiva, dolorosa, etc) va usata come ratifica della trance. • Non indurla nel soggetto (ora ti rilasserai, dormirai, ti verrà voglia di gridare etc), ma osservare ciò che spontaneamente si produce e introdurlo nella gamma delle possibilità. • Paradossalmente, si ingiunge al paziente che è libero di scegliere la reazione che può avere. Uso dei feedback • I feedback del paziente sono le risposte ideodinamiche alla trance e vanno incorporati nelle successive induzioni come ratifica della trance. • Oltre alla ratifica, si suggerisce l’approfondimento della trance (per meglio dire, l’efficacia della trance) • I messaggi dell’inconscio sono spesso scambiati per problemi dalla mente conscia («non è normale che… mi senta agitato se… sto male se…») Uso dei feedback • • • • • • Se il terapeuta… accoglie le risposte ideodinamiche del pz. usa il mirroring parla il linguaggio del paziente… Migliora il rapport, anche a livello conscio nel pz. Uso di ogni possibile reazione alla trance, dando al paziente anche la possibilità di rifiutare • Si «permette» al paziente di decidere le proprie sensazioni e reazioni alla trance (doppio legame terapeutico) Esempi • …preferisce rilassarsi adesso o la prossima volta… • … mentre ti parlavo, la tua respirazione è cambiata, la tua pressione sanguigna si è modificata… ora potresti avere il desiderio di chiudere gli occhi e provare benessere, e più benessere provi, più proverai cos’è la trance • … potrà accadere che sentendo il bisogno di muoversi potrà farlo molto lentamente… Esempi • …quello che succede è una traccia importante nella caccia al tesoro che stiamo facendo… • … continuiamo a cercare su questa strada… • … potrà accadere che senta il bisogno di fare aumentare o diminuire il dolore che sta provando… riesca a controllarlo con la sua mente inconscia mentre la mente conscia prova a cercare un significato… • E se ancora non sappiamo cosa vogliano dire queste risposte, sappiamo però…di seguire le indicazioni corrette… Esempi • Il paziente reagisce con X? «più fai X più ti rendi conto che c’è una parte di te che vuole entrare in trance… (incorporazione-ratifica) e ti potrà accadere di avere sempre più soddisfazione nel continuare a farlo o nello smettere di farlo, perché stai attuando il modo migliore che la mente inconscia ti sta suggerendo per raggiungere l’obiettivo che ti sei prefisso (arricchimentoapprofondimento)» 6 – Migliorare da subito • Pensare al minimo cambiamento possibile che il pz. possa operare nel suo schema di mondo • Effetto valanga • Non aspettare poco né tanto ma il «giusto» • Fare il percorso può essere divertente • Il cambiamento avviene nell’inconscio e non è noto né al th. né al pz. • Dare fiducia nell’inconscio senza promettere false aspettative • Terapia breve, impostata sul futuro Esempi • … il seme viene deposto sotto la terra e non bisogna spostarla per vedere se cresce… • … gli proposero un lungo e affascinante viaggio, dove il percorso era più interessante della meta (es Orient Express) • La natura conosce i tempi in cui aspettare e rinforzarsi e in cui uscire ed agire (es il letargo degli orsi etc) • Il fiume ha due punti fissi, la sorgente e la foce, ma in mezzo scorre acqua infinita Esempi • … chiamiamo con lo stesso nome un bambino e un anziano… il seme non è un albero venuto male… • … i sentieri si tracciano camminando e ogni lungo percorso inizia con il primo passo… • Cosa suggeriresti ora al bambino che eri quando a … anni imparasti a … • Nella mente conscia puoi chiederti che ore sono, mentre la mente inconscia spazia in un attimo tra posti lontanissimi 7 – La metafora • L’uso delle metafore è il modo migliore per aumentare lo spazio comunicativo (rapport) e renderlo efficace (trance) • Nessuno in trance: tutti difesi, nelle proprie campane di vetro… ognuno resta sulle proprie posizioni e si esce come si è entrati (solo concentrazione, linguaggio tecnico es avvocati che litigano in una causa) • Tutti e 2 in eccessivo stato alterato di coscienza: assenza di contratto terapeutico (linguaggio random, solo «sballo») La metafora • Nb: sia il th che il pz possono tirare il rapporto in una direzione o nell’altra… bisogna stare attenti alle trappole della personalità ed è comunque compito del th posizionare il setting • Richiede impegno reciproco e fiducia • Metafora: sfrutta maggiormente le connessioni cerebrali di uno stato di coscienza «alternativo» alla veglia concentrata per accelerare le ricostruzioni possibili del passato e sviluppare le potenzialità future La metafora • M. troppo banali per il pz.: attivano il conscio, non danno informazioni nuove • M. troppo complesse per il pz.: non stimolano le risorse esistenti e violano il rapport perché fuori dalla cultura del pz. • Comunicazione metaforica del th. come una immissione di batteri nell’aria (nessuno o troppi sono entrambe quantità sbagliate). • Le parole del th che sono percepite come importanti dall’inconscio del pz., per associazione, fanno diventare importante il th stesso 7,1 – La metafora usa il «terzo» terapeutico, che può essere… • Uno spazio mentale terapeutico, costruito insieme tra th e pz usando le metafore • Un contesto (mondo del lavoro, la famiglia, un viaggio…) con cui interagire • Una persona reale • Il pz stesso in un altro momento (passato o futuro) della propria vita 7,1 – La metafora genera il «terzo» • Il terzo è una sovrapposizione di insiemi comunicativi che ha anche una sua unicità psicobiologica es: settaggio della temperatura delle mani tra th e pz, entrare insieme in una lieve trance. Non è solo una realtà comunicativa verbale, empatica, ma ha anche un’identità psicofisiologica (termometro psicogalvanico). 7,1 – La metafora genera il «terzo» • L’esperto di formaggi che sa quali e quanti batteri introdurre nel caglio per ottenere un prodotto più buono • Bambino nella campana di vetro che non può entrare a contatto col mondo per non ammalarsi • Corpo che rigetta gli organi che non riconosce come propri • Ma… mentre la tua mente conscia conosce queste cose… la tua mente inconscia si sta chiedendo come e quanto sarà utile per te… 7,1 – La metafora genera il «terzo» • • • • Fare nuove conoscenze Provare a cambiare alcune abitudini Scoprire l’inaspettato in un compito abituale Trovare… accettare che qualcosa passi in noi per sviluppare le risorse interne che già possediamo • Sentire cose nuove, interessanti, con un pathos narrativo • Metafore nel quotidiano, nella narrazione del paziente («mi sono sentito come chiuso in un angolo», ripresa e utilizzo della metafora) 7,2 – La metafora della regressione di età • Regressione di età (RdE) come meccanismo di difesa per non affrontare il periodo attuale secondo i canoni di sviluppo previsti… il paziente si blocca là dove sono insorti i problemi o là dove desidererebbe fermarsi • Il sintomo in questo caso è la soluzione più facile: il pz usa una strategia che conosce bene, fissandosi in una età in cui ci sono minori pressioni sociali e psicologiche (benefici secondari… presa in carico, demandare le scelte, disimpegno…) La metafora della regressione di età • Nella stessa RdE però è contenuta anche la soluzione al problema… il th che attua la RdE utilizza il linguaggio del paziente nel suo modello di mondo, non è regredire per scoprire traumi! • Al contrario, la RdE serve a recuperare delle risorse che da bambini avevamo spontaneamente • Crea un contesto di apprendimento per analogia con l’età in cui eravamo maggiormente pronti ad apprendere • Più che di una «regressione» parliamo dunque di un «contesto di apprendimento» La metafora della regressione di età • «… la precondizione per l’uso della RdE come meccanismo di difesa è una peculiare debolezza dell’organizzazione dell’Io…» (rinforzo dell’Io) • «…carenza di capacità a dare avvio ai legami associativi e alle risorse esperienziali di cui la persona ha bisogno per il proprio adattamento, crescita, creatività e gioia…» • La RdE proposta dal th utilizza la RdE effettuata dal pz (utilizzo delle resistenze come risorse) • Esempi… Early Learning Set Esercizio • Usare nella trance diretta/indiretta: • Riferimento alla situazione del paziente impostando una storia analoga al problema con un effetto di tensione narrativa • Ratificare e approfondire la trance con i feedback del pz • Creare un contesto di positività-cambiamento con altre metafore (aneddoti, paradossi, giochi di parole, prescrizioni «dirette», etc) • Utilizzare la RdE • Chiudere la storia analoga, riorientare alla realtà Verifica/supervisione • Eravamo a un giusto livello di prossimità con il pz? • Ci sono state situazioni forzate o l’induzione è stata naturale? • Abbiamo percepito un sottoinsieme (terzo) comunicativo con il pz? • La metafora ha rispecchiato il mondo del paziente? • Abbiamo utilizzato i feedback che ci ha fornito il pz? • L’insieme rapport-trance ha tratto giovamento?