Nell’ambito del Progetto di Educazione ambientale “ Una casa per Sparchy”
alcune classi del Liceo Scientifico “G.Aselli” di Cremona, coordinate dalla prof.
M.Cristina Bertonazzi, in collaborazione con il Parco Oglio Sud “, hanno effettato
alcuni monitoraggi negli ambienti presenti nell’area DEMOS di Isola Dovarese.
L’obiettivo di tali indagini, iniziate nell’anno scolastico 2005 - 2006 e proseguite
nel 2006 - 2007, è stato lo studio della biodiversità attraverso l’applicazione di
alcuni indici biologici quali:
I.B.E. (per valutare lo stato di salute del f iume Oglio mediante l’analisi della
composizione delle comunità di macroinvertebrati bentonici);
Q.B.S. (per conoscere la qualità biologica del suolo utilizzando i microartropdi
del terreno).
Sono, inoltre, state realizzate osservazioni sulle specie di farfalle diurne
presenti nell’area stessa.
Indagine sperimentale
La classe 2° H a. s. 2005-2006 e la classe 2° G a.s. 2006- 2007
hanno valutato la qualità biologica del fiume Oglio che lambisce
l’area Demos di Isola Dovarese .
In entrambi gli anni i campionamenti sono stati eseguiti in
condizioni di portata prevalentemente costante, su un substrato
sabbioso. Il prelievo è stato effettuato con il retino immanicato.
Per ricostruire la composizione e la densità della comunità che
vive in questa porzione di fiume, sono stati campionati tutti i
microhabitat presenti in quel tratto di fiume, affinché il campione
raccolto potesse rappresentare,in modo significativo, la struttura
reale dell’intera comunità.
Gli esemplari catturati sono stati, in seguito, identificati.
RISULTATI del MONITORAGGIO
a.s. 2005-2006
Unità Sistematiche: 15
Unità Sistematiche di Drift: 0
I.B.E. (Indice Biotico Esteso) : 7
Classe di Qualità: III
(Ambiente inquinato)
I dati sono stati confrontati e
confermati da ARPA,
Dipartimento di Cremona
Unità sistematiche identificate:
Efemerotteri:
Potamanthus sp.
Coleotteri:
Hydraenidae.
Odonati:
Platycnemis sp.
Ischnura sp.
Onycogomphus sp. Gomphus sp.
Ditteri :
Chironomidae
Crostacei:
Asellidi,
Gammaridi
Gasteropodi:
Physa sp.
Tricladi:
Dugesia sp.
Irudinei :
Piscicola sp.
Erpobdella sp.
Helobdella sp.
Oligocheti:
Naididae
RISULTATI MONITORAGGIO
a.s. 2006 - 2007
Unità Sistematiche: 18
Unità Sistematiche di Drift : 3
I.B.E. (Indice Biotico Esteso) : 8
Classe di Qualità: II
(Ambiente in cui sono evidenti
alcuni effetti dell’inquinamento)
I dati sono stati confrontati e
confermati da ARPA,
Dipartimento di Cremona
Unità sistematiche identificate:
Efemerotteri:
Potamanthus sp Caenis sp.
Ephemera sp.
Ephemerella sp.
Tricotteri:
Leptoceridae
Odonati:
Platycnemis sp.
Onycogomphus sp.
Gomphus sp.
Ischnura sp.
Calopteryx sp.
Coenagrion sp.
Ditteri :
Chironomidae
Crostacei:
Asellidi,
Gammaridi
Bivalvi:
Corbicula sp.
Irudinei :
Piscicola sp.
Glossiphonia sp.
Oligocheti:
Lumbricidae
Il QBS –ar
Il metodo che valuta la Qualità Biologica del Suolo (QBS) è stato ideato
dal prof. Vittorio Parisi dell’Università di Parma ed è stato proposto
quale indice sintetico rivelatore sia delle caratteristiche del popolamento di
microartropodi del suolo, sia della biodiversità della stazione in esame.
Il OBS si basa sul concetto di Ecomorfologia (Parisi, 2001) :
“insieme di organismi che presentano modificazioni morfologiche
finalizzate ad adattarsi all’ambiente in cui vivono”.
Principio sul quale si basa l’indice QBS-ar
Il QBS si basa sull’ applicazione del criterio delle forme biologiche (Sacchi e
Testard, 1971) ai microartropodi del suolo, con il duplice intento di dare una
valutazione del livello di adattamento alla vita ipogea (Parisi 1974) e di
superare le difficoltà dell’analisi tassonomica a livello di specie.
Secondo questo approccio i taxa di organismi vengono raggruppati in base al
loro grado di adattamento all’ambiente edafico.
Maggiore è il grado di adattamento dei microartropodi al suolo e minore è
la loro capacità di abbandonare il suolo in condizioni sfavorevoli.
La presenza / assenza degli organismi più adattati diventa un buon indicatore
del livello di disturbo del suolo.
Le Forme Biologiche sono gruppi di organismi il più possibile
omogenei dal punto di vista morfologico, con gli stessi caratteri
morfologici convergenti.
Questa ripartizione viene fatta in base ai caratteri indicati nelle
tabelle degli Indici Ecomorfologici (EMI) che permettono di
associare ad ogni gruppo un valore numerico.
I valori degli EMI sono compresi fra 1 a 20.
Indagine sperimentale
La classe 2B a.s. 2005-2006 ha valutato la qualità biologica del suolo in due
diversi ambienti presenti nell’area Demos di Isola Dovarese .
In particolare sono stati monitorati l’ambiente prato e l’argjne boscato che
delimita l’area stessa.
.Sono state prelevate tre zolle di terreno per ogni ambiente ed è stato seguito il
protocollo relativo all’applicazione dell’indice QBS per verificare se eventuali
differenze nella composizione delle comunità di microartropodi potessero
caratterizzare le due diverse zone.
Gli esemplari catturati sono stati, in seguito, identificati.
Come si fanno i campionamenti?
Per ottenere risultati sicuramente rappresentativi della biodiversità dell’ecosistema
sono state eseguite tre repliche, cioè tre zolle di terra ,ognuna di dimensioni di
10 x 10 x 10 cm.
Ogni campione è stato prelevato in punti diversi dell’area; ma omogenei dal punto
di vista della copertura vegetazionale.
Ogni zolla è stata riposta in un sacchetto, etichettato e trasferito in un luogo non
esposto al sole.
Il campionamento, per la determinazione del QBS, deve essere effettuato in
periodi non secchi e non dopo piogge abbondanti.
Estrazione dei microartropodi
Per l’estrazione dei microartropodi è stato utilizzato il selettore Berlese-Tulgren:
Lampada da 40 - 60 W.
Setaccio con maglie da 2
mm, diametro 200 mm,
posto a 250 mm dalla
lampada.
Liquido di raccolta: alcool
70°e glicerina.
Il procedimento di estrazione sfrutta i tropismi verticali della fauna edifica in
relazione all’umidità del suolo : il calore prodotto dalla lampada fa evaporare
l’umidità dal terreno creando un ambiente ostile per gli invertebrati, che scendono
nella zolla fino a cadere nel contenitore posto sotto l’imbuto.
L’estrazione può considerarsi conclusa quando il campione è totalmente secco.
Questo avviene generalmente in 5 - 10 giorni: il tempo di estrazione varia in base
alle condizioni di umidità del terreno prelevato.
E’ importante assicurarsi che non vi siano vie di fuga dal setaccio (es. erba o parti
di foglie che sporgono oltre il bordo).
Allestimento dei preparati:
L'esame della selettura si effettua direttamente nel liquido di raccolta,
utilizzando uno stereomicroscopio con ingrandimenti tra i 20X e i 40X.
Determinazione delle forme biologiche:
 Gli esemplari presenti nel campione vengono ripartiti nelle varie forme
biologiche.
 Si assegnano gli EMI sulla base delle tabelle.
 Se sono presenti più FB appartenenti ad uno stesso gruppo, si considera
solo quella con il valore di EMI più elevato.
Calcolo del QBS-ar:
Il valore di QBS è dato dalla somma degli EMI.
RISULTATI MONITORAGGIO
Ambiente prato : Q.B.S.-ar =106
Gruppi sistematici monitorati
Acari
Dipluri
Collemboli
Coleotteri
Imenotteri
Larve Coleotteri
Larve Ditteri
Olometaboli adulti
I risultati evidenziano una buona maturità di
entrambi i suoli.
L’argine boscato presenta una biodiversità
più accentuata rispetto all’ambiente prato,
con forme biologiche ben adattate.
RISULTATI MONITORAGGIO
Argine boscato: Q.B.S.-ar = 152
Gruppi sistematici monitorati
Aracnidi
Acari
Isopodi
Sinfili
Chilopodi
Dipluri
Collemboli
Coleotteri
Imenotteri
Ditteri
Larve Coleotteri
Larve Imenotteri
Olometaboli adulti
FARFALLE COME BIOINDICATORI
I Lepidotteri diurni (Ropaloceri) sono, spesso, utilizzati come indicatori
ambientali, perché strettamente correlati alle caratteristiche di un
determinato ambiente (ad esempio esposizione, umidità, vegetazione,
ecc.) e notevolmente sensibili ai fattori di disturbo causati dall’uomo.
La scomparsa o la rarefazione di più specie di farfalle è,quindi, un
segnale evidente di alterazione ambientale: per questi insetti,infatti, vita
ed equilibrio naturale sono sinonimi.
L’insediamento di nuove colture, ad esempio, fatto di per sé
apparentemente innocuo per le specie animali, può arrecare danni alla
flora spontanea, entrando in competizione con le specie vegetali
presenti.
Le farfalle, che sono insetti fitofagi, risentono direttamente di questi
cambiamenti, in quanto, l’introduzione di una nuova pianta, può ridurre
o far scomparire essenze vegetali che nutrivano i bruchi e, che al
momento della fioritura offrivano nettare all’insetto adulto.
L’importanza dei Lepidotteri diurni è
principalmente di tipo ambientale naturalistico: molte specie, un tempo
comuni nelle nostre campagne, sono,
ormai, da considerarsi rare o in
diminuzione negli agroecosistemi di
pianura, a causa della rarefazione degli
habitat a loro congeniali e della gestione
non ottimale degli spazi coltivati e non
coltivati.
In Italia, solo recentemente i Lepidotteri
sono diventati oggetto di indagine
scientifica, sia dal punto di vista ecologico
che comportamentale.
La finalità di questo monitoraggio, è
quindi, quella di iniziare a tracciare un
quadro di conoscenze sul patrimonio
relativo alle farfalle, al fine di tradurre
questi dati in un’azione volta alla loro
conservazione.
Le specie elencate sono state osservate nell’area DEMOS:
Iphiclides podalirius - Podalirio;
Papilio machaon - Macaone;
Colias crocea – Crocea;
Vanessa cardui – Vanessa del cardo;
Vanessa atalanta – Vulcano;
Polygonia c- album - Poligonia c- bianco;
Pieris napi – Navoncella;
Pieris rapae – cavolaia minore
Inachis io - Occhio di Pavone;
Coenonynpha pamphilus – Panfila;
Melitaea cinxia;
Pararge aegeria;
Inachis io -Occhio di Pavone;
Polyommatus icarus – Icaro;
Pyrgus malvae.
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Il QBS –ar - Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco