Nuovi
bisogni e
nuovi
modelli
di abitare
per persone mediaetà e anziane
CONTESTO GENERALE
 CRESCE POPOLAZIONE ANZIANA IN EUROPA =
FATTO POSITIVO PER SE’ E PER LA COMUNITA’
 A LIVELLO EUROPEO E’ DIVENTATO PRIORITARIO
E CENTRALE LO STUDIO E LA SPERIMENTAZIONE
DI ABITAZIONI CHE RISPONDANO ALLE
ESIGENZE DELLA POPOLAZIONE
CHE INVECCHIA
CONTESTO GENERALE
 ITALIA ALTI TASSI DI INVECCHIAMENTO DELLA
POPOLAZIONE

 MANCA UNA STRATEGIA INTEGRATA CHE
AFFRONTI LE PROBLEMATICHE CONNESSE
ALL’INVECCHIAMENTO

 SOLUZIONI PREVALENTEMENTE RIVOLTE ALLA
PARTE CONCLUSIVA DELL’INVECCHIAMENTO
(NON AUTO-SUFFICIENZA – EMERGENZA –
SERVIZI DOMICILIARI)
CONTESTO GENERALE
 SIGNIFICATIVI CAMBIAMENTI SOCIALI E
DEMOGRAFICI
 COMPOSIZIONE NUCLEI FAMILIARI
 FRAMMENTAZIONE FAMILIARE
 AUMENTANO GLI ANZIANI SOLI E A RISCHIO
ISOLAMENTO
CONTESTO SOCIALE
e’ in cambiamento
 GLI STILI DI VITA
 RISORSE ECONOMICHE CARENTI
 SERVIZI INSUFFICIENTI
CONTESTO SOCIALE
e’ in cambiamento
 INVECCHIARE è una cosa naturale
 E’ una condizione di vita non è una malattia
 Può succedere che:
 Sei
acciaccato
 Bisognoso di assistenza
 Non hai soldi
CONTESTO SOCIALE
• Rischi
• Malessere: solitudine,crisi identità
• precarietà di valori e di senso, relazioni
• Paura della malattia e della morte
• opportunità
• Non si fa più solo ciò che si deve, ma ciò che piace
• È l’età del riequilibrio dei valori
• Maggior cura per sé stessi
considerazione
• Come si può ottimizzare l’Età che non sia vuoto
sociale, ma Età del progettare?
7
IL VOLONTARIATO SI INTERROGA?
Come
 valorizzare questo patrimonio
sociale perché diventi soggetto
protagonista risorsa per sé e per la
comunità
 Quali soluzioni proporre per rispondere ai
bisogni emergenti di questa categoria.
IL VO
il VOLONTARIATO SI INTERROGA?
Esplorare nuove opportunita’ per ritrovare
dimensioni di socialita’, di aiuto reciproco, di buon
vicinato.
Desiderio di ridurre la complessità della vita e i costi
di gestione delle attività quotidiane
 ABITARE LA CASA
DIVENTA BISOGNO PRIORITARIO E PUNTO
FONDAMENTALE PER OGNI PERSONA
QU
CASA
QUALI SIGNIFICATI PER
NOI?
Le nostre radici
l’odore inconfondibile dei nostri
cari
luogo di relazione e armonia
CASA
 SICUREZZA
 PUNTO DI RIFERIMENTO
 POSTO ACCOGLIENTE
 SERENITA’, INTIMITA’, CALORE
 NIDO, COME RIFUGIO
 RITROVARE LA FAMIGLIA
CASA
 LEGAME
 STABILITA’
 LUOGO DI SOCIALITA’ DOVE TROVARE GLI
AMICI
 Tante altre cose ancora….
QUALI
CASA
 OBIETTIVO POSSIBILE
 SOGNO E PROGETTO DA REALIZZARE
 IMPEGNO DI RISORSE UMANE ED ECONOMICHE
 COSTI MUTUO, ARREDO, MANUTENZIONE
CRITICITA’
LOCALIZZAZIONE (fuori
mano)
DIMENSIONE (troppo
grande)
SICUREZZA (poco
accessibile)
INADEGUATEZZA (mancanza
ascensore, riscaldamento)
IMPOSSIBILITA’ DI RINNOVARLA
DIFFICOLTA’
•SI RESTA SOLI
•BARRIERE (scale, bagni,
•FATICA A FARE LE COSE
QUOTIDIANE
•INCIDENTI DOMESTICI

•PRIGIONIERI DELLA
NOSTRA CASA
CAMBIARE PUNTO DI VISTA
CASA NON E’ FATTA SOLO DI PARETI MA ANCHE DI
SERVIZI
SPAZIO INTIMO APERTO AL MONDO DOVE
IL CITTADINO E’ IL VERO PROTAGONISTA
QUARTIERE FATTO DI PERSONE NON
SOLO INFRASTRUTTURE
CITTA’ FATTA DI RELAZIONI
RIPENSARE il concetto di Comunità (borghi), come
spazi comuni da vivere con persone che
condividono gli stessi bisogni e aspettative
BEN-ESSERE
 ABITARE DEVE ESSERE UN PROGETTO IN
CONTINUA TRASFORMAZIONE CHE CI SEGUE
NELLE NOSTRE ESIGENZE E QUINDI DIVENTA
FLESSIBILE
PUNTO FOCALE
 BENESSERE PSICO-FISICO e’ al centro
dell’attenzione e non l’assistenza
 L’anziano oggi è più esigente e consapevole e
desidera scegliere come organizzarsi la vita e
rimandare il ricovero in una residenza assistita il più
in là possibile
 Rimanere a casa o nel quartiere che ci è familiare
per mantenere le relazioni e le abitudini che ci
consentano di muoverci a nostro agio e in sicurezza.
ES
ESPERIENZE IN CAMPO
•Case
Case famiglia
famiglia
•Condomini
Condomini solidali
solidali
alloggio
•Comunità
Comunità alloggio
(co•Co-housing
Co-housing (co-
abitare)
abitare)
•Residenze miste di
 Residenze miste di
quartiere
quartiere
•Social housing
(abitare
Social housing
(abitare
sociale)
sociale)
•Casa solidale
 Portierato sociale
 •Famiglie
Famiglie tutor
tutor e/o
 Famiglie affidatarie
affidatarie
 Cortili sociali
sociale
 •Portierato
Nuda proprietà
•Cortili sociali
•Nuda proprietà
CASA FAMIGLIA
 POSSONO OSPITARE 6/8 PERSONE SINGOLE O IN
COPPIA
 SONO DELLE CIVILI ABITAZIONI CON UNA
ORGANIZZAZIONE INTERNA CHE GARANTISCE SIA
GLI SPAZI E I RITMI DELLA NORMALE VITA
QUOTIDIANA(L. 328/2000) non soggette all’obbligo preventivo di
autorizzazione al funzionamento
 GESTITE DA PRIVATI IN RACCORDO CON I SERVIZI
SANITARI DELLA ZONA
CONDOMINI SOLIDALI
 STRUTTURA COMPOSTA DA MINI APPARTAMENTI
Forniti di sostegno, assistenza e protezione sociale
Servizi socio-assistenziali
Volontariato
Finalità = offrire una residenza autonoma ad anziani in
cui l’autogestione degli ospiti viene promossa e
valorizzata in un contesto condominiale assistito
CHE COS’E’ IL CONDOMINIO SOLIDALE
 E’ una palazzina di mini appartamenti inserita nella
realtà urbana
 Appartamenti indipendenti
 Libertà e sicurezza
 Servici medici e assistenza
 Si riducono i costi per la collettività
 Anziani…ma non solo
CONDOMINI SOLIDALI
 Condomini solidali o comunità di famiglie
 Decidono di vivere accanto agli altri in modo solidale
 Parole chiavi = condivisione, sobrietà, accoglienza,
solidarietà
 Intergenerazionale (coppie, singoli, anziani)
 Vita in comune è boom a Milano
COMUNITA’ ALLOGGIO
 Sono piccole strutture residenziali che ospitano
permanentemente o temporaneamente persone
anziane non completamente autonome
 Rispetto alle Case di riposo sono di piccole dimensioni
 sono garantite le prestazioni alberghiere, cura
dell’igiene, assistenza medica e infermieristica
 Rette
CASE PROTETTE
 Persone anziane che hanno bisogno di assistenza
generica
 Terapisti, medici, infermieri garantiscono aiuto nelle
attività quotidiane
 Camere con uno o due letti e bagno privato
 retta
CO-HOUSING (co-abitare)
 ANNI 60 IN DANIMARCA e nel nord Europa
CO-HOUSING
 Gruppi di famiglie, coppie, singoli, anziani si mettono
insieme e condividono un progetto di vita in comune
 Ognuno con il proprio appartamento
 Co-gestendo ampi spazi e servizi comuni
 Buone pratiche di sviluppo sostenibile
 Contro l’emarginazione dell’individuo
 Rafforza la relazione e il vivere in Comunità
 ESPERIENZA RIO SELVA - PREGANZIOL
RESIDENZE MISTE DI QUARTIERE
 STRUTTURE RESIDENZIALI CON ALLOGGI
INDIPENDENTI PENSATE FIN DALL’ORIGINE per le
PERSONE ANZIANE DOVE I FATTORI DI RISCHIO
SONO RIDOTTI AL MINIMO collegate con Reti
assistenziali)
 FORNITE DI NUOVE TECNOLOGIE
 ESPERIENZE:(OLANDA attualmente circa 120.000
alloggi)
Casa solidale
Obiettivo principale:
 SONO LE PERSONE CHE SI INCONTRANO PER
condividere spazi abitativi in un’ottica di condivisione
e sostegno reciproco
 chi offre uno spazio nella propria abitazione
 Chi cerca soluzione abitativa anche
temporanea(ANZIANI E GIOVANI)
 (Trento =Comune e associazioni AMA)
NUDA PROPRIETA’
 Forma integrativa di reddito per una vecchiaia più
serena
 L’anziano si spoglia della proprietà e ha l’usufrutto
 E può monetizzare l’immobile e disporre di liquidità
 E’ un investimento per chi acquista
 il prezzo è inferiore al valore di mercato
SERVIZI
FAMIGLIE TUTOR - AFFIDATARIE
 CONDOMINIO SOLIDALE
 FAMIGLIE DISPONIBILI A FARE DA TUTOR:
 PICCOLI SERVIZI E AIUTI
 TELEFONO CON DUE PULSANTI =
UFF. ASS. SOCIALE
L’ALTRO CON APP. FAM. TUTOR)
 Esperienze a Torino – Imola, Samarate, ecc.
SERVIZI:
PORTIERATO SOCIALE
 Un servizio base in un condominio e puo’ servire un
quartiere:
 figura professionale ascolta, organizza e da una mano
piccole commissioni sei giorni la settimana(telefono –
auto)
 Punto di riferimento per le persone che vivono sole nel
quartiere e mantenere autonomia e reti di relazioni
 Progetto sperimentale a supporto degli anziani (Carpi)
Servizi
Cortili sociali
 CONDOMINIO E’ UNA MICRO CELLULA
(INDIVIDUALISMO)
 OBIETTIVO = ATTIVARE CICLI VIRTUOSI
 PROGETTO CHE PREVEDE IL FACILITATORE
ATTRAVERSO L’ASCOLTO, AZIONI, PROGETTI
 IDEA = RIPROPORRE IN CHIAVE ATTUALE GLI
ELEMENTI QUALITATIVI DEI CORTILI DI UNA
VOLTA
ABITARE SOCIALE
(social housing)
 SI STA DIFFONDENDO ANCHE IN ITALIA
 Evoluz.edilizia popolare con affitti calmierati
 COLLOCA TRA PRIVATO E PUBBLICO
 Convivenza Basata sulla solidarieta’ e aiuto reciproco
tra generazioni diverse
 (FONDAZIONI BANCARIE – COMUNI  ESPERIENZE A TORINO - IVREA
VILLAGGIO BARONA PERIFERIA DI MILANO
dobbiamo interrogarci
 Che idea abbiamo di rappresentazione di casa, di
spazi da condividere
 E in che misura le politiche sociali oggi sono
adeguate ai bisogni?
 Quali azioni di supporto e Strategie efficaci?
 COME ORGANIZZARE E PROGETTARE IL NOSTRO
FUTURO A PARTIRE DAL CONTESTO ABITATIVO
CHE RISPONDA ALLE NOSTRE:
ABITUDINI
ASPETTATIVE
 DISPONIBILITA’ ECONOMICHE
PROPOSTA
CREARE UN GRUPPO DI LAVORO
 Cittadini
 Ente locale
 Fondazioni di comunità
 associazioni di categoria
 Tecnici e Professionisti
del settore
Per verificare
 le necessità e le possibili soluzioni
Proposte
 ADATTAMENTO DI ALLOGGI ESISTENTI
 Indagine sul territorio
 SQUADRA PROFESSIONISTI che progettano a bassi
costi (professionisti della terza età)
 Proposte dove possibile di eliminazione Barriere sia a
livello di edificio che di alloggio
 Persone anziane che ne facciano richiesta e
concessione di mutui
 PROMUOVERE L’AUTOMAZIONE ALL’INTERNO
DEGLI ALLOGGI (collegati a un centro servizi)
C CITTADINI PROTAGONISTI
Creare rete di persone che vogliono scegliersi il futuro
dove continuare a vivere una vita di relazioni
l’unica costante del vivere è adattarsi al cambiamento
Invertire la tendenza all’individualismo alla rincorsa al
privato
Costituire un terzo settore abitativo con una forte
connotazione sociale
NON E’ PIU’ TEMPO DI ASPETTARE DA ALTRI LE
SOLUZIONI
Nuovi
bisogni e
nuovi
modelli
di abitare
per persone mediaetà e anziane
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Abitare la casa