Il bambino e il mondo delle immagini
“L’intelligenza a misura di rete non è vitale solo per andare avanti: ne
avrete bisogno anche per non restare irrimediabilmente indietro. Un
simile ammonimento potrebbe essere visto come una prova del fatto
che l’uso della tecnologia è ormai largamente fuori dal nostro
controllo, ma questo è un dato di fatto, ci piaccia o no.
E indipendentemente da quello che facciamo al riguardo, il mondo
connesso è pieno di informazioni sul nostro conto fornite da altri,
comprese le loro opinioni su di noi, in una parola tutto ciò che noi
consideriamo la nostra reputazione.
Howard Reynold: «Perché la rete ci rende intelligenti».
“IL MEDIUM E’ IL MESSAGGIO”
“Noi veniamo attratti naturalmente dai contenuti che il medium veicola. Prestiamo attenzione alle parole,
alla musica, agli scritti, alle notizie, alle informazioni…
La tecnologia propria del mezzo, per quanto sorprendente possa sembrare, sparisce dietro qualsiasi cosa
essi veicoli: fatti, intrattenimento, istruzioni, parole, conversazioni…
Ma nel lungo periodo il contenuto di un medium a cui possiamo accedere, ha molto meno importanza del
medium stesso nell’influenzare il modo in cui pensiamo e agiamo.
In quanto finestra sul mondo e su noi stessi, il medium plasma ciò che vediamo e come lo vediamo, e col
tempo, se lo usiamo a sufficienza, cambia ciò che siamo come individui e società.
Gli effetti della tecnologia, infatti, (cioè nei fatti) non si verificano solo a livello delle opinioni o dei
concetti, essi alterano, senza incontrare resistenza le reazioni sensoriali o le forme di percezione”.
Marshall McLuhan: Gli strumenti del comunicare
….”Quando i computer in rete sono diventati piccoli come gli iPhone e i Blackberry, il banchetto è
diventato mobile, disponibile ovunque in qualsiasi momento. E’ a casa nostra, nei nostri uffici, nelle aule
di scuola, in auto, nei portafogli, nelle nostre tasche.
Lo schermo del computer dissipa i nostri dubbi con i suoi vantaggi e le sue ricompense: è al tal punto il
nostro servitore che sembrerebbe ingeneroso osservare che è anche il nostro padrone”…
Nicholas Carr: Internet ci rende stupidi?
Platone
Aristotele
Einstein
Obama
facebook
google
Angelina Joli
porno
you tube
Roma
lady gaga
C.G.Jung
Ronaldo
Papa Francesco
Messi
twitter
linkedIn
flickr
totale
781.000
728.000
480.000.000
575.000.000
15.670.000.000
8.850.000.000
191.000.000
230.000.000
5.590.000.000
636.000.000
174.000.000
210.000.000
310.000.000
38.000.000
190.000.000
11.300.000.000
2.240.000.000
1.020.000.000
47.705.509.000
Risultati ricerca con google
INTENZIONE: avere chiarezza circa i propri scopi e propri fini.
ATTENZIONE: nei confronti di ciò che percepiamo, di ciò che
stiamo pensando e facendo quando siamo in rete. La minaccia più
grande è la distrazione e la superficialità quando navighiamo in
rete, o ci facciamo catturare dalla rete.
CONOSCENZA DEL MEZZO: conoscenza della rete. Qual è la mia
consapevolezza quando sono in rete. Sto impiegando uno
strumento potente, che può usare quello che sa di me. Come
faccio a sapere della veridicità delle informazioni. Attenzione alle
bufale.
RISULTATO: deve coincidere con ciò che mi sono proposto di
cercare, altrimenti qualcosa ha esercitato il suo potere sulla mia
volontà individuale e personale, qualcosa ha portato la mia
percezione e i miei pensieri in un altro luogo.
Effetti dell’esposizione alle immagini riprodotte
 Il bambino rischia di perdere interesse per tutto quello che lo circonda ed è reale.
Davanti ad un’immagine in movimento riprodotta, il bambino è come ipnotizzato.
 La capacità di concentrazione e attenzione, sono ridotte e sono in rapporto alla
quantità di esposizione al mezzo multimediale.
 I bambini leggono sempre meno e quindi si riduce col passare del tempo la
capacità di formarsi immagini autonome e non condizionate, immagini che
sorgono dall’interiorità e non come riproduzione di immagini confezionate.
 Il bambino gioca sempre meno e sempre meno, attraverso il gioco, la fantasia, la
creatività esprime il suo singolare modo di essere individuo. La fantasia è la forza
che guida il modo particolare con cui il bambino si pone nel mondo. Ogni attacco
alla fantasia e alla creatività è un attacco alla unicità dell’essere bambino e quindi
dell’essere umano, all’intelligenza di ognuno di noi.
 Si osserva una riduzione della competenza sociale, cioè della capacità di interagire
con le figure di riferimento e con gli altri bambini.
Effetti dell’esposizione alle immagini riprodotte
 Possono manifestarsi disturbi comportamentali, come, iperattività, aggressività,
isolamento, distacco emotivo, comportamenti stereotipati, omologati,
dipendenza.
 Riduzione della capacità critica nei confronti delle immagini e dei contenuti
trasmessi e anche nei confronti del mondo reale. Si perde il confine tra mondo
reale e mondo virtuale.
 Vissuti ed esperienze interiori come paure, incubi, sonno disturbato.
 Impoverimento del linguaggio. La parola era lo strumento per la trasmissione
del sapere. Oggi sta prendendo il sopravvento l’immagine riprodotta con la
conseguenza che usiamo sempre meno parole, si riduce la precisione con cui
definiamo cose e concetti, ma soprattutto si sta perdendo sempre più la
comprensione del valore simbolico, metaforico e archetipico della PAROLA.
Effetti dell’esposizione alle immagini riprodotte
 Il bambino davanti all’immagine riprodotta usa solo vista e udito, tutti gli altri
sensi sono inutilizzati. Impoverimento dell’esperienza sensoriale e
dell’integrazione tra le differenti percezioni. Sovrabbondanza di stimoli, povertà di
esperienza.
 Quando usa un videogioco i movimenti del bambino sono ripetitivi, fino
all’ossessività. E’ l’oggetto, cioè la macchina che determina il movimento. Il
movimento non è mai creativo. Il movimento si impoverisce, agiamo determinati
da fuori, reagiamo invece di agire consapevolmente.
 La conseguenza più rilevante è comunque una sottile indifferenza che col tempo
si genera nei confronti della realtà, una specie di distanza di anestesia rispetto a
tutto quello che circonda il bambino.
La parola anestesia ha almeno due significati:
-Assenza di dolore
-Assenza di bellezza AN-ESTETICO, senza bellezza.
Tempo di esposizione alle immagini riprodotte
Ore trascorse davanti a immagini riprodotte
media italiana dalle 2 alle 3 ore
2h x 365 gg. = 730h, 30 giorni all’anno
3h x 365= 1095h 45 giorni all’anno
Grazie alla televisione, un bambino americano assiste in media a 8.000omicidi e a
100.000 atti di violenza prima di aver terminato le scuole primarie.
La violenza in tv, C.S. Clark
Che ne sarà di tutto questo tempo, dove sparirà tutto questo tempo, che tempo sarà?
Non vorrei che la vita interiore, domani, diventasse così. A misura di rete!
?
Chagall
Turner
Kandinsky
Rothko
Van Gogh
Franz Marc
Possiamo concepire l’idea di
un bambino che già all’inizio
della sua vita psichica è un
soggetto complesso, articolato,
antesignano dell’adulto, non
in termini di maggiore
elementarità, ma semmai di
diversa ricchezza.
Jerome Kagam
FORZA DELL’IO
Individualizzazione
Forze interiori attive P.S.V
Patrimonio interiore
Coscienza e conoscenza complessiva
Memoria implicita e profonda
Organismo Forma
Plasticità neuronale
Memoria di lavoro
Coscienza di veglia
Percezione
MONDO SENSIBILE
Realtà sensibile
Isola
Barca
Mare
Bibliografia
Manfred Spitzer:
Demenza digitale
Corbaccio
Nicholas Carr:
Internet ci rende stupidi?
Cortina edizioni
Joseph Le Doux:
Il sé sinaptico
Cortina edizioni
Jean Boudrillard:
Il delitto perfetto
Cortina edizioni
Howard Rheingold
Perché la rete ci rende intelligenti
Cortina edizioni
Luigi Sartori
Homo videns
Edizioni Laterza
Karl Popper John Condry: Cattiva maestra televisione
Marsilio
A.A. vari
Violenza in T.V il rapporto Los Angeles Marsilio
Paolo Landi
Volevo dirti che è lei che ti guarda
Bompiani
Neil Postman
La scomparsa dell’infanzia
Armando editore
Raffaele Simone
La terza fase.
Forme di saper che stiamo perdendo
Laterza
George Orwell
1984
Mondadori
Ray Bradbury
Fahrenheit 451
Mondadori
Salvatore Quasimodo
Pollock
Sinapsi
Scarica

Slide della relazione – per gentile concessione del