Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) RETE DI DISTRIBUZIONE INTERNA FASE NEUTRO TERRA Nelle cabine secondarie di media tensione (MT) i trasformatori riduttori riducono la tensione al valore finale di consegna all'utente, in Italia 400 V trifase. Da questo punto fino al contatore dell'utente si può parlare di consegna di energia elettrica, la quale avviene utilizzando cavi isolati e, più raramente e nel caso di località rurali, su linee aeree su palo. La distribuzione dell'energia elettrica prosegue poi all'interno degli edifici/aziende attraverso gli impianti elettrici privati degli utenti finali per alimentare i vari carichi. • In un sistema trifase a 400 V, la tensione presente tra fase e neutro è di 230 V. Agli utilizzatori maggiori (laboratori, industrie ecc) vengono consegnate tutte e tre le fasi più il neutro. Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) ELEMENTI DI UN IMPIANTO ELETTRICO INTERNO Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI MISURA Informazioni: • Numero cliente •Tariffa in atto (T2, T3) • Potenza istantanea •Lettura dei consumi e della potenza •Lettura del bimestre corrente •Potenza massima del bimestre corrente •Lettura del bimestre precedente •Potenza massima del bimestre precedente •Data ed ora •Contratto e tariffa • CONTATORE: Punto di consegna dell’energia elettrica, ha il compito di misurare la quantità di energia elettrica consumata (kWh) e di conseguenza stabilire quanto pagare • INTERRUTTORE LIMITATORE DI CORRENTE:al fine di limitare la potenza prelevabile dall’utente entro il valore contrattuale. Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI DISTRIBUZIONE (protezione passiva) Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia DI COMANDO Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI COMANDO Nella forma più elementare l'interruttore è costituto da due contatti metallici che possono essere mossi per entrare in contatto o per essere separati. INTERRUTTORE Simbolo grafico Simbolo elettrico Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI COMANDO INTERRUTTORE UNIPOLARE interrompe solo la fase Simbolo grafico Simbolo elettrico INTERRUTTORE BIPOLARE Interrompe fase e neutro Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI COMANDO COMMUTATORE Simbolo grafico Simbolo elettrico Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia possiamo accendere e spegnere da un punto, un solo gruppo di lampade alla volta oppure due gruppi contemporaneamente. Si tratta di due o più interruttori uniti da un “ponticello” Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI COMANDO DEVIATORE Simbolo grafico Simbolo elettrico Il deviatore, esternamente, è del tutto simile all'interruttore, ma al contrario di questo, non interrompe la fase ma la devia in un altro filo. Lo utilizzeremo tutte le volte che dobbiamo accendere la luce da due punti. Fase Neutro La differenza rispetto all'interruttore è che il deviatore ha un morsetto in più, il morsetto centrale e due morsetti laterali e nel circuito elettrico, solitamente viene sempre accoppiato ad un altro deviatore. Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI COMANDO INVERTITORE Esteriormente è del tutto simile all’interruttore, mentre posteriormente presenta 4 morsetti ed ha la possibilità di avere 4 fili in ingresso. Viene usato tutte le volte che vogliamo accendere la lampada da più di due punti e viene sempre associato a 2 deviatori. Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI COMANDO RELE’ Rappresentazione simbolica del relè Il relè è un interruttore il cui azionamento avviene mediante un elettromagnete costituito da una bobina di filo avvolto intorno ad un nucleo di materiale ferromagnetico. Viene usato tutte le volte che vogliamo accendere la lampada da più di due punti. Quando passa corrente nella bobina di filo, si crea un campo magnetico che attira l'ancoretta secondo la freccia rossa verticale. L'ancoretta ruota e spinge il contatto centrale C verso destra, secondo la freccia orizzontale. In questo modo, il collegamento tra il contatto centrale C e quello di sinistra (NC) si apre, mentre si chiude il collegamento tra il contatto centrale e quello di destra (NA). Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI COMANDO RELE’ Il relè viene usato tutte le volte che vogliamo accendere la lampada da più di due punti. http://www.sgart.it/Page/default.asp?id=17&e=793 Rappresentazione simbolica del relè Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DISPOSITIVI DI SICUREZZA (protezione attiva) Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO Interruttore magnetotermico aperto: 1 Leva di comando 2 Meccanismo di scatto 3 Contatti di interruzione 4 Morsetti di collegamento 5 Lamina bimetallica (rilevamento sovraccarichi) 6 Vite per la regolazione della sensibilità (in fabbrica) 7 Solenoide (rilevamento cortocircuiti) 8 Sistema di estinzione d'arco • Protezione da cortocircuito: parte magnetica • Protezione da sovraccarico: parte termica Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) INTERRUTTORE DIFFERENZIALE corrente indotta iD iD di norma i1 = i2 i 2 - it it Schema di principio del differenziale. In rosso è indicata una dispersione Per gli impianti in abitazioni civili la differenza massima ammissibile di corrente, indicata con la lettera greca Δ, deve essere ≤ a 30 mA e tempi di intervento di 0,1 secondi. Comunemente detto salvavita, è un dispositivo di sicurezza in grado di interrompere il flusso elettrico di energia in un circuito elettrico di un impianto elettrico in caso di guasto verso terra (dispersione elettrica) o folgorazione fase-terra fornendo dunque protezione sia in caso di contatto diretto che indiretto sulle persone a rischio. È detto differenziale perché basa il suo funzionamento sulla rilevazione dell'eventuale differenza di correnti elettriche rilevata in ingresso e in uscita al sistema elettrico in caso di dispersione. • Non offre invece alcuna protezione contro sovraccarico o cortocircuito tra fase e fase o tra fase e neutro, per i quali è invece richiesto un interruttore magnetotermico Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) IMPIANTO DI TERRA Schema di principio del differenziale. In rosso è indicata una dispersione Il dispersore artificiale (DA) ottenuto o per posa nel terreno di una corda nuda o per infissione di picchetti. Il conduttore di terra (CT) è il cavo che collega il dispersore al collettore di terra. Il collettore di terra (MT) è il nodo principale, realizzato tramite una barra di rame o acciaio zincato, dove si collegano:CT, PE, EQP. Il collegamento equipotenziale principale (EQP) è un cavo che permette di collegare masse estranee al collettore di terra. Il conduttore di protezione (PE) collega tutte le masse dell'impianto elettrico. • Le carcasse metalliche degli apparecchi elettrici devono essere connesse alla terra attraverso un terzo conduttore chiamato "conduttore di terra", che la normativa prevede di colore giallo/verde. Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) CONTATTO DIRETTO Il contatto diretto si manifesta quando una persona tocca una parte attiva del circuito costituita da un qualsiasi elemento conduttore che si trova in tensione durante il normale funzionamento dell’impianto (conduttori non isolati, morsetti elettrici, ecc..). Esempio: una persona tocca direttamente un conduttore scoperto che alimenta un elettrodomestico. La corrente che attraversa il corpo della persona si richiude per mezzo del terreno verso la cabina di distribuzione. • Principalmente la difesa è affidata all’isolamento elettrico. • Grado di protezione di un involucro IP 56 (International Protection - prima cifra grado di protezione da corpi solidi, seconda cifra da corpi liquidi) Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) CONTATTO Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia DIRETTO Scuola Secondaria di Primo Grado “Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) CONTATTO INDIRETTO Si verifica quando la persona tocca parti normalmente non in tensione ma che, in condizioni di guasto o di difetto di isolamento, possono trovarsi in tensione. L'involucro metallico dell'apparecchio elettrico (massa) si trova in questo caso sotto tensione ed in caso di contatto la persona può essere investita dal passaggio della corrente elettrica verso terra. • Principalmente la difesa è affidata alla messa a terra + protezione differenziale • Doppio isolamento Realizzazione a cura del prof. Francesco Porfido docente di Tecnologia