Palermo deve il suo nome al termine greco che designava una città "tutto porto", denominazione attribuita dai Fenici, luogo veramente ideale per l'approdo delle loro imbarcazioni. E uno degli accessi alla città di Palermo, quello a Nord, è dominato dall'imponenza ed enorme bellezza del monte Gallo che sovrasta l'Area Marina Protetta. Il suo nome deriverebbe dalla voce punica "Gal" che significava "basso monte". Altri riferimenti bibliografici farebbero invece derivare il nome dalla presenza rilevante di Coturnici che in dialetto venivano denominati "gaddi" o "gaddini". DOVE SI TROVA ? La flora è varia a Capo Gallo La riserva comprende una area di quasi 586 ettari ed è costituito essenzialmente dal Monte Gallo, un massiccio carbonatico, formatosi decine di milioni di anni or sono fra il periodo Mesozoico e l’Eocene medio La bellezza e la natura Della R.N.O. CAPO GALLO. Tra i più bei promontori che con le loro imponenti masse rocciose lambiscono il mare che bagna la costa tentrionale della Sicilia, vi é senza ombra di dubbio, quello di Capo Gallo che separa i golfi di Mondello e di Sferracavallo. Come spesso avviene in siffatte situazioni morfologiche,alcune grotte, scavate dall'erosione marina, hanno costituito fin dalla fine del Pleistocene (il Paleolitico superiore, un periodo che si data a circa 12.000 anni or sono), un ottimo e sicuro ricovero per un uomo che cacciava il cervo, I'Equus hidruntinus, un equide ormai estinto e raccoglieva tra gli scogli le grosse Patelle ferrugine, ridotte oggi ad un numero davvero esiguo. AMPELODESMA PINO AGAVE GINESTRA LUMACA DI MARE FOSSILIZATA