ing. Domenico Mannelli
D.Lgs.81/2008:
“unico testo sulla
sicurezza sul lavoro”
Titolo III
USO DEI DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Definizioni
Si intende per dispositivo di protezione individuale,
di seguito denominato “DPI”, qualsiasi attrezzatura
destinata ad essere indossata e tenuta dal
lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o
più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o
la salute durante il lavoro, nonché ogni
complemento o accessorio destinato a tale scopo.
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Esclusioni
Non costituiscono DPI:
a) gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente
destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore;
b) le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio;
c) le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle
forze di polizia e del personale del servizio per il mantenimento
dell'ordine pubblico;
d) le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di
trasporto stradali;
e) i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e
non per attività lavorative ;
f) i materiali per l'autodifesa o per la dissuasione;
g) gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori
nocivi.
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Quando i DPI?
I DPI devono essere impiegati quando i rischi non
possono essere evitati o sufficientemente ridotti
da misure tecniche di prevenzione, , da mezzi di
protezione collettiva, da misure, metodi o
procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
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Requisiti dei DPI
 essere adeguati ai rischi da prevenire, senza
comportare di per sé un rischio maggiore;
 essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo
di lavoro;
 tenere conto delle esigenze ergonomiche o di
salute del lavoratore;
 poter essere adattati all'utilizzatore secondo le
sue necessità.
 in caso di rischi multipli i DPI devono essere tra
loro compatibili e efficaci
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Scelta dei DPI
a) effettuare l'analisi e la valutazione dei rischi che
non possono essere evitati con altri mezzi;
b) individuare le caratteristiche dei DPI necessarie
affinché questi siano adeguati ai rischi tenendo
conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio
rappresentate dagli stessi DPI;
c) valutare, sulla base delle informazioni e delle
norme d'uso fornite dal fabbricante a corredo dei
DPI, le caratteristiche dei DPI disponibili sul
mercato ;
d) aggiornare la scelta ogni qualvolta intervenga una
variazione significativa negli elementi di
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valutazione.
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Durata dell'uso dei DPI
In funzione di:
a) entità del rischio;
b) frequenza dell'esposizione al rischio;
c) caratteristiche del posto di lavoro di ciascun
lavoratore;
d) prestazioni del DPI.
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Gestione DPI
 mantenere in efficienza i DPI mediante la manutenzione, le
riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali
indicazioni fornite dal fabbricante;
 fornire informazioni istruzioni comprensibili e formazione ai
lavoratori;
 destinare ogni DPI ad un uso personale e, qualora le
circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI da parte di più
persone, prendere misure adeguate affinché tale uso non
ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori;
 stabilire le procedure aziendali da seguire, al termine
dell’utilizzo, per la riconsegna e il deposito dei DPI;
 addestrare i lavoratori per DPI di terza categoria e per i
dispositivi di protezione dell’udito.
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Criteri per l’individuazione e l’uso
Con decreto del Ministro del lavoro e della
previdenza sociale, di concerto con il Ministro
dello sviluppo economico, sentita la Commissione
consultiva permanente di cui all’articolo 6, tenendo
conto della natura, dell'attività e dei fattori
specifici di rischio sono indicati:
a) i criteri per l'individuazione e l'uso dei DPI;
b) le circostanze e le situazioni in cui, ferme
restando le priorità delle misure di protezione
collettiva, si rende necessario l'impiego dei DPI
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ALLEGATO VIII DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
1. Schema indicativo per l’inventario dei Rischi ai fini dell’impiego di attrezzature di
protezione individuale
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ALLEGATO VIII DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
2. Elenco indicativo e non esauriente delle
attrezzature di protezione individuale
3. Elenco indicativo e non esauriente delle attività
e dei settori di attività per i quali può rendersi
necessario mettere a disposizione attrezzature
di protezione individuale
4. Indicazioni non esaurienti per la valutazione dei
dispositivi di protezione individuale
Rischi
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Origini
forma
rischi
e Fattori
da
prendere
in
dei considerazione dal punto di vista
della sicurezza per la scelta e
l’utilizzazione dell’attrezzatura
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ALLEGATO VIII DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
4. Indicazioni non esaurienti per la valutazione dei
dispositivi di protezione individuale
Rischi
Origini
forma
rischi
e Fattori
da
prendere
in
dei considerazione dal punto di vista
della sicurezza per la scelta e
l’utilizzazione dell’attrezzatura
RISCHI DA COPRIRE
RISCHI LEGATI ALL’ATTREZZATURA
RISCHI LEGATI ALL’IMPIEGO DELL’ATTREZZATURA
ESEMPIO
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9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
CONTRO LE CADUTE
Rischi
- Origini e forma dei Fattori da prendere in
rischi
considerazione dal punto di
vista della sicurezza per la
scelta
e
l’utilizzazione
dell’attrezzatura
RISCHI DA COPRIRE (rif. punto 9.)
Impatto
-
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Caduta da
posizione elevata
Perdita
dell’equilibrio
- resistenza e idoneità
dell’attrezzatura e del
punto di ancoraggio
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9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE
Rischi
- Origini e forma dei rischi
RISCHI LEGATI ALL’ATTREZZATURA
Fattori da prendere in considerazione
dal punto di vista della sicurezza per la
scelta
e
l’utilizzazione
dell’attrezzatura
(rif. punto 9.)
disagio e impaccio nel lavoro
- costruzione ergonomica insufficiente
-limitata libertà di movimento
infortuni e rischi per la salute
-sollecitazione dinamica esercitata sul mezzo - idoneità dell’attrezzatura
di protezione nell’utilizzazione durante la - distribuzione degli sforzi di frenatura
fase di frenatura della caduta
su quelle parti del corpo che hanno una
certa capacità di assorbimento
- riduzione della forza di frenatura
- distanza di frenatura
- posizione della fibbia di fissaggio
- movimento pendolare e urto laterale
Alterazione
della
protettiva
dall’invecchiamento
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- costruzione ergonomica
- modalità di costruzione
- massa
- flessibilità
- facilità d’impiego
dispositivi
di
protezione
con
regolazione automatica della lunghezza
- punto d’ancoraggio al di sopra della
testa, ancoraggio in altri punti
funzione - deterioramento della resistenza meccanica - resistenza alla corrosione
causata causata dalle--…--delle condizioni ambientali, - resistenza dell’attrezzatura agli
dalla pulitura e dall’usura
aggressivi industriali
- mantenimento della funzione di
protezione per tutta la durata
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dell’attrezzatura
9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE
Rischi
- Origini e forma dei rischi
Fattori da prendere in considerazione dal
punto di vista della sicurezza per la scelta
e l’utilizzazione dell’attrezzatura
RISCHI LEGATI ALL’IMPIEGO DELL’ATTREZZATURA
utilizzo
della
insufficiente
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(rif. punto 9.)
protezione - cattiva scelta dell’attrezzatura
- scelta dell’attrezzatura in funzione
del tipo e dell’entità dei rischi e delle
esigenze industriali
- osservanza delle disposizioni fornite
dal fabbricante (norme per l’uso)
osservanza
della
marcatura
dell’attrezzature
(es.
tipo
di
protezione, marcatura corrispondente
e un impiego specifico)
- scelta dell’attrezzatura in funzione
dei fattori individuali dell’utilizzatore
impropria
utilizzazione - impiego appropriato dell’ attrezzatura
dell’attrezzatura
conoscendo il rischio
- osservanza delle disposizioni fornite
dal fabbricante
- attrezzatura sporca, consunta o - mantenimento dell’attrezzatura in
deteriorata
buono stato
- Controlli regolari
- sostituzione a tempo debito
- osservanza delle disposizioni fornite
dal fabbricante
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guanti
I guanti medicali, solitamente, proteggono le mani contro
uno o più rischi (es. biologico e chimico)
e, in tali casi, sulle confezioni dei guanti stessi sono
riportati i simboli dei “rischi biologici” e dei
“rischi chimici”:
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Non è sufficiente la marcatura CE
L’efficacia di un guanto può essere
valutata a priori testando la sua
permeabilità al sangue, ai virus, alle
sostanze chimiche, o all’acqua. La
conoscenza del livello di protezione è
importante quando si sia in presenza
di un rischio chimico o biologico.
Gli indici di protezione dei guanti di
sicurezza contro i rischi da sostanze
chimiche e da microorganismi
assumono valori in funzione del
tempo di permeazione (tempo
necessario ad un liquido per
penetrare all'interno).
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Quale marcatura CE?
Guanti per la protezione da prodotti chimici e
microrganismi
UNI EN 374 – 1,2,3
Marcatura CE / 475/92
e/o
Guanti medicali monouso
UNI EN 455 – 1,2
Marcatura CE / 46/97
2007
mannelli
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Protezione per aldeide formica
DPI
tipo
Norma UNI
EN
note
guanti
Gomma butilica
374
374.2
374.3
Rimuovere
immediatamente
in presenza di
segni di
deterioramento
maschera
Classe A1
405
Filtro specifico
per formaldeide
montato su
semimaschera
Occhiali/visiera
Con totale
chiusura laterale
166
vestiario
Camici monouso in
TNT
2007
340
368
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369
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Protezione per aldeide glutarica
DPI
tipo
Norma UNI
EN
guanti
Gomma butilica,
nitrilica, viton
(guanti in lattice
sconsigliati in
quanto l’aldeide li
deteriora
facilmente)
374
374.2
374.3
maschera
A/P
405
Occhiali/visiera
Con totale chiusura
laterale
166
vestiario
Camici monouso in
TNT
2007
340
368
mannelli
369
note
Rimuovere
immediatamente
in presenza di
segni di
deterioramento
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