Azienda
Ubicazione Azienda
COMUNE DI
Nuraxinieddu - Oristano
Provincia OR
Datore di Lavoro
Prof. Demuro Gian Domenico
Resp. Servizio Prevenzione e Protezione
Prof. Raffaele Vigilante
Medico Competente
Dott.ssa Cuccu Luisa
Rappresentante Lavoratori Sicurezza
Sig. Giorgino Soi
Tavola n°
Revisione n° 1
Data
11/02/2013
Elaborato
DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81
(Come modificato dal D.Lgs. 106/09)
DVR
PREMESSA
Il presente documento deve essere considerato una revisione del Documento di Valutazione del rischio già
redatto in data 20/04/2010
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
Sezione 1
ANAGRAFICA AZIENDA
DATI GENERALI DELL’AZIENDA
Anagrafica Azienda
Ragione Sociale
Natura Giuridica
Attività
Codice ISTAT
Data Inizio Attività
Partita IVA
Codice Fiscale
Enti pubblici non economici
Formazione
P
01/01/2008
8005710951
80005710951
Sede Legale
Comune Nuraxinieddu - Oristano
Provincia OR
Indirizzo Località Palloni - Nuraxinieddu
Sede Operativa
Comune Oristano
Provincia OR
Indirizzo Località Palloni - Nuraxinieddu
Rappresentante Legale
Rappresentante Legale
Data di Nomina
Indirizzo
Città
CAP
Provincia
Demuro Gian Domenico
01/09/2012
Pardu Nou Pod. n. 68/E
Solarussa
09050
OR
Figure e Responsabili
Datore di Lavoro
RSPP
Medico Competente
RLS
Prof. Demuro Gian Domenico
Prof. Raffaele Vigilante
Dott.ssa Cuccu Luisa
Sig. Giorgino Soi
Iscrizioni
Num. Iscrizione REA Ex Registro Ditte
Data Iscrizione REA
Num. Iscrizione Albo Artigiani AIA
Data Iscrizione AIA
Num. Iscrizione Registro Esercenti CommercioREC
Data Iscrizione REC
Comune ISTAT 020095038
Camera Commercio CCIAA di Oristano
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ AZIENDALI
Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente e per i Servizi della Ristorazione "Don Deodato
Meloni" Località Palloni - Nuraxinieddu
Sezione 2
RELAZIONE INTRODUTTIVA
OBIETTIVI E SCOPI
Il presente documento, redatto ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, ha lo scopo di effettuare la
valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito
dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di
prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel
tempo dei livelli di salute e sicurezza.
CONTENUTI
Ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. n. 81/08, il presente documento, redatto a conclusione della valutazione,
contiene:
•
una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa,
nella quale sono stati specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
•
l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali
adottati, a seguito della valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a);
•
il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza;
•
l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli
dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente
soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
•
l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha
partecipato alla valutazione del rischio;
•
l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono
una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
Il contenuto del documento rispetta le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei rischi
contenute nel D.Lgs. 81/08.
In armonia con quanto definito dalle linee guida di provenienza comunitaria, con la Circolare del Ministero
del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 102 del 07.08.95, con le linee guida emesse dall’ISPESL, con le linee
guida emesse dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome si è proceduto a:
•
•
•
•
•
•
Individuare i lavoratori così come definiti all’art. 2, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 81/08.
Individuare le singole fasi lavorative a cui ciascun lavoratore può essere addetto
Individuare i rischi a cui sono soggetti i lavoratori in funzione delle fasi lavorative a cui possono essere
addetti.
Individuare ed analizzare le metodologie operative ed i dispositivi di sicurezza già predisposti.
Analizzare e valutare i rischi a cui è esposto ogni singolo lavoratore.
Ricercare le metodologie operative, gli accorgimenti tecnici, le procedure di sistema che, una volta
attuate, porterebbero ad ottenere un grado di sicurezza accettabile.
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
•
•
Analizzare e valutare i rischi residui comunque presenti anche dopo l’attuazione di quanto previsto per il
raggiungimento di un grado di sicurezza accettabile.
Identificare eventuali D.P.I. necessari a garantire un grado di sicurezza accettabile.
Il presente documento non è quindi stato predisposto solamente per ottemperare alle disposizioni di cui al D.
Lgs. 81/08 ma anche per essere lo strumento principale per procedere alla individuazione delle procedure
aziendali atte a mantenere nel tempo un grado di sicurezza accettabile.
Si procederà alla rielaborazione del documento in caso di variazioni nell’organizzazione aziendale ed ogni
qualvolta l’implementazione del sistema di sicurezza aziendale, finalizzato ad un miglioramento continuo del
grado di sicurezza, la faccia ritenere necessaria.
Per la redazione del documento si è proceduto alla individuazione delle ATTIVITA’ LAVORATIVE presenti
nell’Unità Produttiva (intese come attività che non presuppongano una autonomia gestionale ma che sono
finalizzate a fornire un servizio completo e ben individuabile nell’ambito della produzione).
All’interno di ogni attività lavorativa sono state individuate le singole FASI a cui sono associate:
•
•
•
•
Macchine ed attrezzature impiegate
Sostanze e preparati chimici impiegati
Addetti
D.P.I.
Ad ogni singola fase sono stati attribuiti i rischi:
•
•
•
•
derivanti dalla presenza dell’operatore nell’ambiente di lavoro
indotti sul lavoratore dall’ambiente esterno
conseguenti all’uso di macchine ed attrezzature
connessi con l’utilizzo di sostanze, preparati o materiali pericolosi per la salute.
DEFINIZIONI RICORRENTI
Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni;
Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di
esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione;
Il rischio (R) è funzione della magnitudo (M) del danno provocato e della probabilità (P) o frequenza del
verificarsi del danno.
Valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei
lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad
individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a
garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza;
Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa
nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al
solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e
familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di
fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell’ente stesso; l’associato in partecipazione di cui
all’articolo 2549, e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di
orientamento di cui all’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle
leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte
professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l’allievo degli istituti di istruzione ed
universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori,
attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di
videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai
laboratori in questione; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il
lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni;
Documento di Valutazione dei Rischi
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Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che,
secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la
responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di
spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001,
n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario
non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia
gestionale, individuato dall’organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e
dell’ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di
spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di
lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo;
Azienda: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato ;
Unità produttiva: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati
di autonomia finanziaria e tecnico funzionale ;
Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati
alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa
e vigilando su di essa;
Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione
delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un
funzionale potere di iniziativa;
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione : persona in possesso delle capacità e dei requisiti
professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di
prevenzione e protezione dai rischi;
Servizio di prevenzione e protezione dei rischi insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni
all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori;
Addetto al servizio di prevenzione e protezione : persona in possesso delle capacità e dei requisiti
professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio di prevenzione e protezione dei rischi
Medico competente: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui
all’articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all’articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini
della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli
altri compiti di cui al presente decreto;
Requisiti formativi e professionali del medico competente (art. 38)
Per svolgere le funzioni di medico competente è necessario possedere uno dei seguenti titoli o requisiti:
a) specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica;
b) docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o
in fisiologia e igiene del lavoro o in clinica del lavoro;
c) autorizzazione di cui all’articolo 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277;
d) specializzazione in igiene e medicina preventiva o in medicina legale.
I medici in possesso dei titoli di cui al comma 1, lettera d), sono tenuti a frequentare appositi percorsi formativi universitari da definire con
apposito decreto del Ministero dell’Università e della ricerca scientifica di concerto con il Ministero della salute. I soggetti di cui al
precedente periodo i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, svolgano le attività di medico competente o dimostrino di
avere svolto tali attività per almeno un anno nell’arco dei tre anni anteriori all’entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono abilitati
a svolgere le medesime funzioni. A tal fine sono tenuti a produrre alla Regione attestazione del datore di lavoro comprovante l’espletamento
di tale attività.
Per lo svolgimento delle funzioni di medico competente è altresì necessario partecipare al programma di educazione continua in medicina
ai sensi del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, e successive modificazioni e integrazioni, a partire dal programma triennale
successivo all’entrata in vigore del presente decreto legislativo. I crediti previsti dal programma triennale dovranno essere conseguiti nella
misura non inferiore al 70 per cento del totale nella disciplina "medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro".
I medici in possesso dei titoli e dei requisiti di cui al presente articolo sono iscritti nell’elenco dei medici competenti istituito presso il
Ministero della salute.
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori
per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro;
Sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei
lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento
dell’attività lavorativa;
Salute : stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia
o d’infermità;
Sistema di promozione della salute e sicurezza : complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la
partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le
condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
Prevenzione il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro,
l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della
popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno;
Agente L’agente chimico, fisico o biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la
salute.
Norma tecnica: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un’organizzazione internazionale, da un
organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria;
Buone prassi: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di
buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle
regioni, dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall’Istituto nazionale per
l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51, validate
dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che
provvede a assicurarne la più ampia diffusione;
Linee Guida: atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa in materia di salute e
sicurezza predisposti dai ministeri, dalle regioni, dall’ISPESL e dall’INAIL e approvati in sede di Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
Formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema
di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo
svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla
gestione dei rischi;
Informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione
e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro;
Addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di
attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di
lavoro;
Modello di organizzazione e di gestione: modello organizzativo e gestionale per la definizione e
l’attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera
a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 590,
terzo comma, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela
della salute sul lavoro;
Organismi paritetici: organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di
lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: la
programmazione di attività formative e l’elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici;
lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; la l’assistenza alle imprese finalizzata
all’attuazione degli adempimenti in materia; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai
contratti collettivi di riferimento;
Responsabilità sociale delle Imprese: integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche
delle aziende e organizzazioni nelle loro attività commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate .
Documento di Valutazione dei Rischi
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Libretto formativo del cittadino: libretto personale del lavoratore definito, ai sensi dell'accordo Stato-regioni
del 18 febbraio 2000, di concerto tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, previa intesa con la Conferenza unificata Stato-regioni e sentite
le parti sociali, in cui vengono registrate le competenze acquisite durante la formazione in apprendistato, la
formazione in contratto di inserimento, la formazione specialistica e la formazione continua svolta durante
l'arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni, nonche' le competenze
acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi della Unione europea in materia di
apprendimento permanente, purche' riconosciute e certificate;
Documento di Valutazione dei Rischi
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OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
Il datore di lavoro , oltre alla valutazione di tutti i rischi con la conseguente adozione dei documenti previsti dall’ articolo 28
del D.Lgs. 81/08 e alla designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, ha provveduto a
•
•
•
•
•
•
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nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria
designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e
lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di
salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
affidare i compiti ai lavoratori tenendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla
loro salute e alla sicurezza;
fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del
servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente;
prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e
specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni
aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei
dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;
inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e
richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto;
nei casi di sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41, comunicare tempestivamente al medico
competente la cessazione del rapporto di lavoro;
adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni
affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o
la zona pericolosa;
informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il
rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37 del
D.Lgs. 81/08.;
astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal
richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo
grave e immediato;
consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,
l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute;
consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l'espletamento
della sua funzione, copia del documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche su supporto informatico come
previsto dall'articolo 53, comma 5, nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati di cui alla lettera
r); il documento è consultato esclusivamente in azienda;
elaborare il documento di cui all’articolo 26, comma 3, anche su supporto informatico come previsto dall’articolo 53,
comma 5, e, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Il documento è consultato esclusivamente in azienda.
prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi
per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la
perdurante assenza di rischio;
comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo
nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 8, entro 48 ore dalla ricezione del
certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro
che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi,
quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni;
l’obbligo di comunicazione degli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre
giorni si considera comunque assolto per mezzo della denuncia di cui all’articolo 53 del testo unico delle
disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124; (L’obbligo relativo alla
comunicazione a fini statistici dei dati relativi agli infortuni che comportano l’assenza dal lavoro di
almeno un giorno, escluso quello dell’evento, decorre dalla scadenza del termine di sei mesi
dall’adozione del decreto interministeriale di cui all’articolo 8, comma 4)
consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle ipotesi di cui all’articolo 50;
adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro,
nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all’ articolo 43 del D.Lgs.
81/08. Tali misure risultano adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità
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produttiva, e al numero delle persone presenti;
•
•
•
nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di
apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e
l’indicazione del datore di lavoro;
nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cui all’articolo 35;
aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno
rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica
della prevenzione e della protezione;
Il datore di lavoro, inoltre, provvederà a:
•
•
•
comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo
nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 8, in caso di nuova elezione o
designazione, i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; in fase di prima applicazione
l’obbligo di cui alla presente lettera riguarda i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori già eletti o
designati;
vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla
mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità.
fornire al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a:
o
o
o
o
o
la natura dei rischi;
l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive;
la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;
i dati di cui al comma 1, lettera q), e quelli relativi alle malattie professionali;
i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.
Il datore di lavoro e i dirigenti sono tenuti altresì a vigilare in ordine all’adempimento degli obblighi di cui
agli articoli 19, 20, 22, 23, 24 e 25, ferma restando l’esclusiva responsabilità dei soggetti obbligati ai sensi
dei medesimi articoli qualora la mancata attuazione dei predetti obblighi sia addebitabile unicamente agli
stessi e non sia riscontrabile un difetto di vigilanza del datore di lavoro e dei dirigenti.
INFORMAZIONE – FORMAZIONE - ADDESTRAMENTO
Il datore di lavoro provvede periodicamente affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
o
o
o
o
sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale;
sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di
lavoro;
sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46;
sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico
competente.
Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
o
o
o
sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le
disposizioni aziendali in materia;
sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati
di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.
Il contenuto della informazione risulta facilmente comprensibile per i lavoratori e consente loro di
acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione dovesse riguardare lavoratori immigrati, essa avverrà
previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.
Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva periodicamente una formazione sufficiente ed
adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare
riferimento a:
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o
o
concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale,
diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e
protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda.
Il datore di lavoro assicura, altresì, che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in
merito ai rischi specifici di cui ai titoli del D.Lgs. 81/08 successivi al I.
La formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico avverranno in occasione:
o
o
o
della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di
somministrazione di lavoro;
del trasferimento o cambiamento di mansioni;
della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e
preparati pericolosi.
L’addestramento verrà effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro.
La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti verrà periodicamente ripetuta in relazione
all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi.
OBBLIGHI DEI PREPOSTI
In riferimento alle attività indicate all’ articolo 3 del D.Lgs. 81/08, i preposti, secondo le loro attribuzioni e
competenze, dovranno:
a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché
delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione
collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della
inosservanza, informare i loro superiori diretti;
b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li
espongono ad un rischio grave e specifico;
c) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare
istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di
lavoro o la zona pericolosa;
d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il
rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività
in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;
f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle
attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si
verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;
g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’ articolo 37 del D.Lgs. 81/08.
OBBLIGHI DEI LAVORATORI
Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti
sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua
formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
I lavoratori dovranno in particolare:
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti
a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini
della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di
trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei
dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a
conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e
possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla successiva lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di
pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
f)
non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che
possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
i)
sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico
competente.
Nel caso di svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di
riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di
lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria
attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto.
OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE
Il medico competente, come prescritto dall’art. 25 del D.Lgs. 81/08 dovrà:
•
collaborare con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi,
(arresto fino a tre mesi o ammenda da 400 a 1.600 euro) anche ai fini della programmazione, ove
necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela
della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all’attività di formazione e informazione nei
confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso
considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del
lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di “promozione della
salute”, secondo i principi della responsabilità sociale;
•
programmare ed effettuare la sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41 attraverso protocolli sanitari
definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati;
•
istituire, aggiornare e custodire, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per
ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. Tale cartella è conservata con salvaguardia del
segreto professionale e, salvo il tempo strettamente necessario per l’esecuzione della sorveglianza
sanitaria e la trascrizione dei relativi risultati, presso il luogo di custodia concordato al momento della nomina
del medico competente;
•
consegnare al datore di lavoro, alla cessazione dell’incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso,
nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo del 30 giugno 2003 n.196, e con salvaguardia
del segreto professionale;
•
consegnare al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, copia della cartella sanitaria e di rischio,
e gli fornisce le informazioni necessarie relative alla conservazione della medesima; l’originale della
Documento di Valutazione dei Rischi
12
DVR
cartella sanitaria e di rischio va conservata, nel rispetto di quanto disposto dal decreto legislativo 30
giugno 2003, n. 196, da parte del datore di lavoro, per almeno dieci anni, salvo il diverso termine
previsto da altre disposizioni del presente decreto;
•
fornire informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso
di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari
anche dopo la cessazione della attività che comporta l’esposizione a tali agenti. Fornisce altresì, a
richiesta, informazioni analoghe ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
•
informare ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41 e, a
richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria;
•
comunicare per iscritto, in occasione delle riunioni di cui all’articolo 35, al datore di lavoro, al
responsabile del servizio di prevenzione protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul
significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità
psico-fisica dei lavoratori;
•
visitare gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla
valutazione dei rischi; la indicazione di una periodicità diversa dall’annuale deve essere comunicata al
datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel documento di valutazione dei rischi;
•
partecipare alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti
con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria;
•
comunicare, mediante autocertificazione, il possesso dei titoli e requisiti di cui all’articolo 38 al
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali entro il termine di sei mesi dalla data di entrata
in vigore del presente decreto.
ALCOL DIPENDENZA
In caso di svolgimento di attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero
per la sicurezza, l’incolumità e la salute dei terzi (riportate nel documento di INTESA DELLA CONFERENZA
PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO
del 16/03/2006) verranno eseguiti gli opportuni accertamenti sanitari per verificare l’assenza di condizioni di
alcol dipendenza nei lavoratori addetti.
TOSSICODIPENDENZA
Per le attività lavorative che comportano particolari rischi per la sicurezza, l’incolumità o la salute dei terzi
(riportate nel Provvedimento Conferenza Permanente Stato-Regioni del 30/10/2007) verranno eseguiti gli
opportuni accertamenti sanitari per verificare l’assenza di condizioni di tossicodipendenza nei lavoratori
addetti.
Documento di Valutazione dei Rischi
13
DVR
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Il Datore di Lavoro ha ottemperato a quanto disposto dall’ art. 31 del D. Lgs. 81/08 per la costituzione
del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Le modalità seguite dal datore di lavoro per l’organizzazione e la composizione del servizio sono le seguenti:
Affidamento dell’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione a:
Prof. Raffaele Vigilante
Il suddetto, accettato l’incarico, ha collaborato con il datore di lavoro ed il medico competente, alla
redazione del presente documento di valutazione dei rischi.
Il datore di lavoro ha fornito al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in
merito a:
a) la natura dei rischi;
b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive;
c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;
d) i dati di cui al comma 1, lettera r del D.Lgs. 81/08 e quelli relativi alle malattie professionali;
e) eventuali provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.
ELENCO COMPLETO DELLE FIGURE RESPONSABILI
Qui di seguito viene riportato l’elenco completo di tutte le persone, interne o esterne, con compiti di
prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori, con la indicazione dei rispettivi ruoli.
Funzione
Datore di Lavoro
Responsabile
Protezione
Servizio
Prevenzione
e
Medico Competente
Rappresentante
Sicurezza
dei
Lavoratori
per
la
Generalità
Prof.
Demuro
Giandomenico
Prof.
Raffaele
Vigilante
Dott.ssa
Cuccu
Luisa
Indirizzo
Città
Via Silvio Pellico 10
Oristano
Via Sa Pippia de Maiu
8/A
Oristano
Via Calamandrei 7
Samugheo
Sig. Giorgino Soi
Località Palloni
Oristano
Nucleo Gestione Emergenza
Ai sensi dell’Art. 18, comma 1, lett. b, il Datore di Lavoro ha individuato e nominato i seguenti lavoratori
come incaricati della gestione delle Emergenze:
COGNOME
CAMEDDA
COSSU
GARAU
MANCA
MELONI
PERRA
PULIGA
PULIGA
SABA
SARDARA
SCINTU
SCINTU
SCOTTO DI MINICO
SOI
NOME
ASSUNTINA
STEFANIA
GIULIANA
ANTONELLO
GIUSEPPINA
SEBASTIANO
MARIA
CATERINA
ISA TERESA
LUCIANA
ANTONIO
ANTONIO
LAURA
GIORGINO
Documento di Valutazione dei Rischi
CORSO
ANTINCENDIO
MODULO A D. LGS. 81
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
MODULI A E B D. LGS. 81
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
MODULI A E B D. LGS. 81
ANTINCENDIO
MODULI A E B D. LGS 81
FREQ.
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
DATA
20/03/2009
22/12/2009
22/12/2009
22/12/2009
14
DVR
TOCCO
ZANCUDI
ADALGISA MARINA
MARIA IMMACOLATA
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
SI
SI
Nucleo Primo Soccorso
Ai sensi dell’Art. 18, comma 1, lett. b, il Datore di Lavoro ha individuato e nominato i seguenti lavoratori
come incaricati del Primo Soccorso:
COGNOME
MURTAS
Documento di Valutazione dei Rischi
NOME
ANNA RITA
15
DVR
Sezione 3
CRITERI DI VALUTAZIONE DEI RISCHII
CONSIDERAZIONI GENERALI
La Valutazione dei Rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/08, anche nella scelta delle
attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi
di lavoro, ha riguardato tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli relativi a
gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato,
secondo i contenuti dell’ accordo europeo dell’8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di
gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi
alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia
contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.
La Valutazione dei Rischi cui sono esposti i lavoratori ha richiesto un’ attenta analisi delle situazione
specifiche nelle quali gli addetti alle varie postazioni di lavoro vengono a trovarsi durante l’espletamento
delle proprie mansioni.
La Valutazione dei RISCHI è:
•
•
correlata con le scelte fatte per le attrezzature, per le sostanze, per la sistemazione dei luoghi di lavoro;
finalizzata all’individuazione e all’attuazione di idonee misure e provvedimenti da attuare.
Pertanto la Valutazione dei Rischi è legata sia al tipo di fase lavorativa svolta nell’unità produttiva, sia a
situazioni determinate da sistemi quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e
prodotti coinvolti nei processi.
Gli orientamenti considerati sono basati sui seguenti aspetti:
•
•
•
•
•
•
osservazione dell’ambiente di lavoro (requisiti dei locali di lavoro, vie di accesso, sicurezza delle
attrezzature, microclima, illuminazione, rumore, agenti fisici e nocivi);
identificazione dei compiti eseguiti sul posto di lavoro (per individuare i pericoli derivanti dalle singole
mansioni);
osservazione delle modalità di esecuzione del lavoro (in modo da controllare il rispetto delle procedure e
se queste comportano ulteriori pericoli);
esame dell’ambiente per rilevare i fattori esterni che possono avere effetti negativi sul posto di lavoro
(microclima, aerazione);
esame dell’organizzazione del lavoro;
rassegna dei fattori psicologici, sociali e fisici che possono contribuire a creare stress sul lavoro e studio
del modo in cui essi interagiscono fra di loro e con altri fattori nell’organizzazione e nell’ambiente di
lavoro.
Le osservazioni compiute vengono confrontate con criteri stabiliti per garantire la sicurezza e la salute,
soprattutto in base a:
1. norme legali nazionali ed internazionali;
2. norme di buona tecnica;
3. norme e orientamenti pubblicati;
La valutazione dei rischi verrà immediatamente rielaborata in occasione di modifiche del processo produttivo
o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, o in relazione al
grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione o a seguito di infortuni significativi o
quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. A seguito di tale rielaborazione, le
misure di prevenzione verranno aggiornate.
METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI
L’analisi valutativa effettuata può essere, nel complesso, suddivisa nelle seguenti due fasi principali:
A) Individuazione di tutti i possibili PERICOLI per ogni lavoro esaminato
Documento di Valutazione dei Rischi
16
DVR
B) Valutazione dei RISCHI relativi ad ogni pericolo individuato nella fase precedente
Nella fase A il lavoro svolto è stato suddiviso, ove possibile, in singole fasi (evitando eccessive
frammentazioni) e sono stati individuati i possibili pericoli osservando il lavoratore nello svolgimento delle
proprie mansioni.
Nella fase B, per ogni pericolo accertato, si è proceduto a:
1) individuazione delle possibili conseguenze, considerando ciò che potrebbe ragionevolmente accadere, e
scelta di quella più appropriata tra le quattro seguenti possibili MAGNITUDO del danno e precisamente
MAGNITUDO (M)
VALORE
LIEVE
1
MODESTA
2
GRAVE
3
GRAVISSIMA
4
DEFINIZIONE
Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica rapidamente reversibile
che non richiede alcun trattamento
Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con inabilità reversibile
e che può richiedere un trattamento di primo soccorso
Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti irreversibili
o di invalidità parziale e che richiede trattamenti medici
Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti letali o di
invalidità totale
2) valutazione della PROBABILITA’ della conseguenza individuata nella precedente fase A, scegliendo quella
più attinente tra le seguenti quattro possibili:
PROBABILITA’ (P)
VALORE
IMPROBABILE
1
POSSIBILE
2
PROBABILE
3
M.PROBABILE
4
DEFINIZIONE
L’evento potrebbe in teoria accadere, ma probabilmente non accadrà mai.
Non si ha notizia di infortuni in circostanze simili.
L’evento potrebbe accadere, ma solo in rare circostanze ed in
concomitanza con altre condizioni sfavorevoli
L’evento
potrebbe
effettivamente
accadere,
anche
se
non
automaticamente. Statisticamente si sono verificati infortuni in analoghe
circostanze di lavoro.
L’evento si verifica nella maggior parte dei casi, e si sono verificati
infortuni in azienda o in aziende similari per analoghe condizioni di lavoro.
3) valutazione finale dell’ entità del RISCHIO in base alla combinazione dei due precedenti fattori e mediante
l’utilizzo della seguente MATRICE di valutazione, ottenuta a partire dalle curve Iso-Rischio.
Documento di Valutazione dei Rischi
17
DVR
MATRICE DI VALUTAZIONE
4
MAGNITUDO
GRAVISSIMA
GRAVE
MODESTA
3
2
LIEVE
1
4
2
3
4
4
(4)
(8)
(12)
(16)
2
(6)
4
4
(9)
(12)
1
2
3
3
(2)
(4)
(6)
(8)
1
1
2
2
(1)
(2)
(3)
(4)
1
2
3
4
0
3
2
M.PROBABILE
1
PROBABILE
IMPROBABILE
2
POSSIBILE
PROBABILITA’
3
0
3
(3)
4
Dalla combinazione dei due fattori precedenti (PROBABILITA’ e MAGNITUDO) viene ricavata, come indicato
nella Matrice di valutazione sopra riportata, l’Entità del RISCHIO, con la seguente gradualità:
1
2
3
4
1 ≤ DxP ≤ 2
2 < DxP ≤ 4
4 < DxP ≤ 8
8 < DxP ≤ 16
M.BASSO
BASSO
MEDIO
ALTO
AZIONI DA INTRAPRENDERE IN FUNZIONE DEL RISCHIO
In funzione dell’ entità del RISCHIO, valutato mediante l’utilizzo della matrice già illustrata, e dei singoli
valori della Probabilità e della Magnitudo (necessari per la corretta individuazione delle misure di
prevenzione e protezione, come indicato nella figura seguente), si prevedono, in linea generale, le azioni
riportate nella successiva Tabella A (Tabella delle Azioni da intraprendere).
Documento di Valutazione dei Rischi
18
DVR
Figura 4 – Curve Iso-Rischio ed azioni di prevenzione e protezione
Per ogni pericolo individuato sono stati sempre riportati, oltre alla Entità del Rischio i valori della Probabilità
e della Magnitudo, in modo da poter individuare le azioni più idonee da intraprendere.
Principi gerarchici della prevenzione dei rischi:
•
•
•
•
•
•
eliminazione dei pericoli e dei relativi rischi;
sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno;
intervento sui rischi alla fonte;
applicazione di provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali;
adeguamento al progresso tecnico ed ai cambiamenti nel campo dell’informazione;
miglioramento del livello di prevenzione e protezione nel tempo.
Le misure di prevenzione e protezione adottate non devono assolutamente:
•
•
introdurre nuovi pericoli
compromettere le prestazioni del sistema adottato
Documento di Valutazione dei Rischi
19
DVR
Tabella A - Tabella delle Azioni da intraprendere
Valore
1
2
RISCHIO
M.BASSO
BASSO
3
MEDIO
4
ALTO
Documento di Valutazione dei Rischi
Azioni da Intraprendere
Instaurare un sistema di verifica che
consenta di mantenere nel tempo le
condizioni di sicurezza preventivate
Predisporre gli strumenti necessari a
minimizzare il rischio ed a verificare l’
efficacia delle azioni preventivate
Programmare
con
urgenza
interventi
correttivi tali da eliminare le anomalie che
portano alla determinazione di livelli di
rischio non accettabili
Intervenire immediatamente sulla fonte di
rischio provvedendo a sospendere le
lavorazioni sino al raggiungimento di livelli di
rischio accettabili
Scala di Tempo
UN ANNO
UN ANNO
SEI MESI
IMMEDIATAMENTE
20
DVR
ELENCO DEI RISCHI INDIVIDUATI ED ANALIZZATI
Dopo aver preso in considerazione tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al D.Lgs.
81/08, come previsto dall’art. 28, comma 2, lettera a) dello stesso Decreto, sono stati individuati, nel
complesso, i seguenti rischi, analizzati e valutati nei capitoli successivi:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
AFFATICAMENTO VISIVO
ALLERGENI
CADUTA DALL'ALTO
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
ELETTROCUZIONE
GAS E VAPORI
GETTI E SCHIZZI
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
INCIDENTI TRA AUTOMEZZI
INFEZIONI
INVESTIMENTO
MICROCLIMA
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
OLII MINERALI E DERIVATI
POSTURA
PROIEZIONE DI SCHEGGE
PUNTURE, MORSI DI INSETTI O RETTILI
PUNTURE, TAGLI E ABRASIONI
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
RIBALTAMENTO
RISCHIO BIOLOGICO
RISCHIO CHIMICO
RUMORE
SCHIACCIAMENTO
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
USTIONI
VIBRAZIONI
Non risultano presenti, o sono comunque inferiori ai corrispondenti valori d’azione, i seguenti ulteriori Rischi
comunque presi in considerazione:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
AMIANTO
ANNEGAMENTO
ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
ESPOSIZIONE A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI
MOVIMENTI RIPETITIVI
PROIEZIONE DI MATERIALE USTIONANTE
RADIAZIONI IONIZZANTI
RISCHIO CANCEROGENO
RISCHIO RAPINA
SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO
SOFFOCAMENTO, ASFISSIA
STRESS PSICOFISICO
Documento di Valutazione dei Rischi
21
DVR
Sezione 4
MISURE GENERALI DI TUTELA ED EMERGENZE
MISURE GENERALI DI TUTELA
Sono state osservate tutte le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, come
definite all’ art. 15 del D.Lgs. 81/08, e precisamente:
•
•
•
E’ stata effettuata la valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, così come descritta nel
presente DVR.
E’ stata prevista la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo
coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell’azienda nonché l’influenza dei fattori
50 - 70 cm
dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro
Come dettagliato nel documento di valutazione, si è provveduto
all’eliminazione dei rischi e, ove ciò non è possibile, alla loro riduzione al
minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico
Sono stati rispettati i principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro,
nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella
definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre
gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo
E’ stata attuata, per quanto possibile, la riduzione dei rischi alla fonte
E’ stata prevista a sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo
è, o è meno pericoloso
E’ stato limitato al minimo il numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio
E’ stato previsto un utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro
E’ stata data la priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale
E’ stato previsto il controllo sanitario dei lavoratori
Si provvederà all’ allontanamento del lavoratore dall’esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la
sua persona e all’adibizione, ove possibile, ad altra mansione
Verrà effettuata l’ adeguata informazione e formazione per i lavoratori, per dirigenti, i preposti e per i
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Verranno impartite istruzioni adeguate a tutti i lavoratori
E’ stata prevista la partecipazione e la consultazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per
la sicurezza
E stata effettuata un’ attenta programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e di
buone prassi. A tale proposito è stato istituito uno specifico scadenziario che consentirà il controllo nel
tempo delle azioni previste per il miglioramento nel tempo della sicurezza dei lavoratori
Sono state dettagliate le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio,
di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato, compreso l’uso di segnali di avvertimento
e di sicurezza
E’ stata programmata la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare
riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti.
Schermo regolabile
90 °
110 °
PUNTO DI
APPOGGIO
LIBERO
Tastiera separata
SPAZIO SUFFICIENTE
min.28 cm)
•
90 °
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
5 RAZZE CON RUOTE
EVENTUALE
POGGIAPIEDI
Le misure relative alla sicurezza, all’igiene ed alla salute durante il lavoro non comporteranno mai oneri
finanziari per i lavoratori.
Documento di Valutazione dei Rischi
22
DVR
ACCERTAMENTO DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA E ALCOL DIPENDENZA
MANSIONI PER LE QUALI VIGE L’OBBLIGO DI ACCERTAMENTO DI TOSSICODIPENDENZA
Come previsto dall’ art. 41, comma 4, del D.Lgs. 81/08, in alcuni casi le visite mediche devono essere anche
finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e
stupefacenti.
Il Provvedimento della Conferenza Permanente Stato-Regioni del 30/10/2007, nell’allegato I, riporta l’elenco
delle Mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute dei terzi e che
richiedono, pertanto, l’accertamento di assenza di tossicodipendenza.
1) Attività per le quali è richiesto un certificato di abilitazione per l'espletamento dei seguenti lavori
pericolosi:
a) impiego di gas tossici (art. 8 del regio decreto 1927, e successive modificazioni);
b) fabbricazione e uso di fuochi di artificio (di cui al regio decreto 6 maggio 1940, n. 635) e posizionamento e
brillamento mine (di cui al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 302);
c) direzione tecnica e conduzione di impianti nucleari (di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30
dicembre 1970, n. 1450, e s.m.).
2) Mansioni inerenti le attività di trasporto:
a) conducenti di veicoli stradali per i quali è richiesto il possesso della patente di guida categoria C, D, E, e
quelli per i quali è richiesto il certificato di abilitazione professionale per la guida di taxi o di veicoli in servizio di
noleggio con conducente, ovvero il certificato di formazione professionale per guida di veicoli che trasportano
merci pericolose su strada;
b) personale addetto direttamente alla circolazione dei treni e alla sicurezza dell'esercizio ferroviario che esplichi
attività di condotta, verifica materiale rotabile, manovra apparati di sicurezza, formazione treni,
accompagnamento treni, gestione della circolazione, manutenzione infrastruttura e coordinamento e vigilanza di
una o più attività di sicurezza;
c) personale ferroviario navigante sulle navi del gestore dell'infrastruttura ferroviaria con esclusione del
personale di camera e di mensa;
d) personale navigante delle acque interne con qualifica di conduttore per le imbarcazioni da diporto adibite a
noleggio;
e) personale addetto alla circolazione e a sicurezza delle ferrovie in concessione e in gestione governativa,
metropolitane, tranvie e impianti assimilati, filovie, autolinee e impianti funicolari, aerei e terrestri;
f) conducenti, conduttori, manovratori e addetti agli scambi di altri veicoli con binario, rotaie o di apparecchi di
sollevamento, esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera a terra e di monorotaie;
g) personale marittimo di prima categoria delle sezioni di coperta e macchina, limitatamente allo Stato maggiore
e sottufficiali componenti l'equipaggio di navi mercantili e passeggeri, nonchè il personale marittimo e tecnico
delle piattaforme in mare, dei pontoni galleggianti, adibito ad attività off-shore e delle navi posatubi;
h) controllori di volo ed esperti di assistenza al volo;
i) personale certificato dal registro aeronautico italiano;
l) collaudatori di mezzi di navigazione marittima, terrestre ed aerea;
m) addetti ai pannelli di controllo del movimento nel settore dei trasporti;
n) addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci.
3) Funzioni operative proprie degli addetti e dei responsabili della produzione, del confezionamento,
della detenzione, del trasporto e della vendita di esplosivi.
Per i lavoratori con mansioni ricadenti tra quelle elencate verranno, quindi, predisposti da parte del
medico competente e a spese del sottoscritto Datore di Lavoro, appositi esami medici tesi ad accertare
l’assenza di condizioni di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti.
Il lavoratore per il quale sia stata accertata la tossicodipendenza verrà adibito a mansioni diverse da quelle
comprese nell'elenco di cui all'allegato I, fermo restando il diritto alla conservazione del posto di lavoro
nell'ipotesi di cui all'art. 124, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309,
e successive modificazioni.
Documento di Valutazione dei Rischi
23
DVR
MANSIONI PER LE QUALI VIGE L’OBBLIGO DI ACCERTAMENTO DI ALCOL DIPENDENZA
Per quanto riguarda gli accertamenti di alcol dipendenza, nella Conferenza Stato Regioni (G.U. 75 del
30.03.2006) vengono individuate le attività lavorative che comportano elevato rischio di infortuni o per la
sicurezza di terzi ai fini del divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche.
1) attività per le quali e' richiesto un certificato di abilitazione per l'espletamento dei seguenti lavori
pericolosi:
a) impiego di gas tossici (art. 8 del regio decreto 9 gennaio 1927, e successive modificazioni);
b) conduzione di generatori di vapore (decreto ministeriale 1° marzo 1974);
c) attività di fochino (art. 27 del decreto del Presidente della Repubblica 9 marzo 1956, n. 302);
d) fabbricazione e uso di fuochi artificiali (art. 101 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635);
e) vendita di fitosanitari, (art. 23 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290);
f) direzione tecnica e conduzione di impianti nucleari ( decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre
1970, n. 1450, e successive modifiche);
g) manutenzione degli ascensori (decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162);
2) dirigenti e preposti al controllo dei processi produttivi e alla sorveglianza dei sistemi di sicurezza
negli impianti a rischio di incidenti rilevanti (art. 1 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334);
3) sovrintendenza ai lavori previsti dagli articoli 236 e 237 del decreto dei Presidente della Repubblica 27
aprile 1955, n. 547;
4) mansioni sanitarie svolte in strutture pubbliche e private in qualità di: medico specialista in anestesia
e rianimazione; medico specialista in chirurgia; medico ed infermiere di bordo; medico comunque
preposto ad attività diagnostiche e terapeutiche; infermiere; operatore socio-sanitario; ostetrica
caposala e ferrista;
5) vigilatrice di infanzia o infermiere pediatrico e puericultrice, addetto ai nidi materni e ai reparti per
neonati e immaturi; mansioni sociali e socio-sanitarie svolte in strutture pubbliche e private;
6) attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado;
7) mansioni comportanti l'obbligo della dotazione del porto d'armi, ivi comprese le attività di guardia
particolare e giurata;
8) mansioni inerenti le seguenti attività di trasporto:
a) addetti alla guida di veicoli stradali per i quali è richiesto il possesso della patente di guida categoria B, C, D,
E, e quelli per i quali e' richiesto il certificato di abilitazione professionale per la guida di taxi o di veicoli in
servizio di noleggio con conducente, ovvero il certificato di formazione professionale per guida di veicoli che
trasportano merci pericolose su strada;
b) personale addetto direttamente alla circolazione dei treni e alla sicurezza dell'esercizio ferroviario;
c) personale ferroviario navigante sulle navi del gestore dell'infrastruttura ferroviaria con esclusione del
personale di carriera e di mensa;
d) personale navigante delle acque interne;
e) personale addetto alla circolazione e alla sicurezza delle ferrovie in concessione e in gestione governativa,
metropolitane, tranvie e impianti assimilati, filovie, autolinee e impianti funicolari aerei e terrestri;
f) conducenti, conduttori, manovratori e addetti agli scambi di altri veicoli con binario, rotaie o di apparecchi di
sollevamento, esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera a terra e di monorotaie;
g) personale marittimo delle sezioni di coperta e macchina, nonché il personale marittimo e tecnico delle
piattaforme in mare, dei pontoni galleggianti, adibito ad attività off-shore e delle navi posatubi;
h) responsabili dei fari;
i) piloti d'aeromobile;
l) controllori di volo ed esperti di assistenza al volo;
m) personale certificato dal registro aeronautico italiano;
n) collaudatori di mezzi di navigazione marittima, terrestre ed aerea;
o) addetti ai pannelli di controllo del movimento nel settore dei trasporti;
p) addetti alla guida di' macchine di movimentazione terra e merci;
9) addetto e responsabile della produzione, confezionamento, detenzione, trasporto e vendita di esplosivi;
Documento di Valutazione dei Rischi
24
DVR
10) lavoratori addetti ai comparti della edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni che prevedono
attività in quota, oltre i due metri di altezza;
11) capiforno e conduttori addetti ai forni di fusione;
12) tecnici di manutenzione degli impianti nucleari;
13) operatori e addetti a sostanze potenzialmente esplosive e infiammabili, settore idrocarburi;
14) tutte le mansioni che si svolgono in cave e miniere.
Per i lavoratori con mansioni ricadenti tra quelle elencate verranno, quindi, predisposti da parte del
medico competente e a spese del sottoscritto Datore di Lavoro, appositi esami medici tesi ad accertare
l’assenza di condizioni di alcol dipendenza.
Il lavoratore per il quale sia stata accertata la tossicodipendenza verrà adibito a mansioni diverse da quelle
comprese nell'elenco sopra riportato.
PROCEDURE D’EMERGENZA ED ADDETTI
COMPITI E PROCEDURE GENERALI
Come previsto dall’ art. 43, comma 1, del D.Lgs. 81/08, sono stati organizzati i necessari rapporti con i
servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione
dell’emergenza.
Sono stati, infatti, designati preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di
prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e
immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
Sono stati informati tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave ed immediato circa le
misure predisposte e i comportamenti da adottare;
Sono stati programmati gli interventi, presi i provvedimenti e date le istruzioni affinché i lavoratori, in caso
di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al
sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro;
Sono stati adottati i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed
immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il
competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale
pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili.
Ai fini delle designazioni si è tenuto conto delle dimensioni dell’azienda e dei rischi specifici dell’azienda o
della unità produttiva secondo i criteri previsti nei decreti di cui all’articolo 46 del D.Lgs. 81/08 (decreto del
Ministro dell’interno in data 10 marzo 1998 e decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139)
In azienda saranno sempre presenti gli addetti al pronto soccorso, alla prevenzione incendi ed alla
evacuazione.
In azienda verrà esposta una tabella ben visibile riportante almeno i seguenti numeri telefonici:
•
•
•
•
•
•
Vigili del Fuoco
Pronto soccorso
Ospedale
Vigili Urbani
Carabinieri
Polizia
Documento di Valutazione dei Rischi
25
DVR
In situazione di emergenza (incendio, infortunio, calamità) il lavoratore dovrà chiamare l’addetto
all’emergenza che si attiverà secondo le indicazioni sotto riportate. Solo in assenza dell’addetto
all’emergenza, il lavoratore potrà attivare la procedura sotto elencata.
CHIAMATA SOCCORSI ESTERNI
In caso d’incendio
•
•
•
•
Chiamare i vigili del fuoco telefonando al 115.
Rispondere con calma alle domande dell’operatore dei vigili del fuoco che richiederà: indirizzo e telefono
dell’azienda, informazioni sull’incendio.
Non interrompere la comunicazione finché non lo decide l’operatore.
Attendere i soccorsi esterni al di fuori dell’azienda.
In caso d’infortunio o malore
•
•
•
Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il numero telefonico 118.
Rispondere con calma alle domande dell’operatore che richiederà: cognome e nome, indirizzo, n.
telefonico ed eventuale percorso per arrivarci, tipo di incidente: descrizione sintetica della situazione,
numero dei feriti, ecc.
Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi.
REGOLE COMPORTAMENTALI
•
•
•
•
•
•
Seguire i consigli dell’operatore della Centrale Operativa 118.
Osservare bene quanto sta accadendo per poterlo riferire.
Prestare attenzione ad eventuali fonti di pericolo (rischio di incendio, ecc.).
Incoraggiare e rassicurare il paziente.
Inviare, se del caso, una persona ad attendere l’ambulanza in un luogo facilmente individuabile.
Assicurarsi che il percorso per l’accesso della lettiga sia libero da ostacoli.
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
Come indicato all’ art. 69 del D.Lgs. 81/08, si intende per attrezzatura di lavoro qualsiasi macchina,
apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro, mentre si intende per uso di
un’attrezzatura di lavoro qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una
attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l'impiego, il
trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio,
lo smontaggio
Qualsiasi zona all'interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale
la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello
stesso viene definita zona pericolosa e qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o
in parte in una zona pericolosa viene definito quale lavoratore esposto.
REQUISITI DI SICUREZZA
Come indicato all’ art. 70 del D.Lgs. 81/08, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori
devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive
comunitarie di prodotto. Per le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e
regolamentari o messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di norme legislative e
regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto verrà controllata la conformità ai
requisiti generali di sicurezza riportati nell’ allegato V del D.Lgs. 81/08.
Le attrezzature di lavoro costruite secondo le prescrizioni dei decreti ministeriali adottati ai sensi
dell’articolo 395 del decreto Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, ovvero dell’articolo 28 del
decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, potranno essere considerate conformi, come indicato al
comma 3 dello stesso art. 70 del D.Lgs. 81/08.
Saranno messe a disposizione dei lavoratori esclusivamente attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza
indicati, idonee ai fini della salute e sicurezza ed adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi che
devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive
comunitarie.
All'atto della scelta delle nuove attrezzature di lavoro, come indicato all’ art. 71, comma 2, del D.Lgs.
81/08, il datore di lavoro prenderà in considerazione:
•
•
•
•
le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere;
i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse
i rischi derivanti da interferenze con le altre attrezzature già in uso.
Al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all’uso delle attrezzature di lavoro e per impedire che dette
attrezzature possano essere utilizzate per operazioni e secondo condizioni per le quali non sono adatte,
verranno adottate adeguate misure tecniche ed organizzative e verranno rispettate tutte quelle riportate
nell’ allegato VI del D.Lgs. 81/08.
Tutte le attrezzature di lavoro sono state installate correttamente e si controllerà, tramite un preposto a ciò
incaricato, che le stesse vengano utilizzate conformemente alle istruzioni d’uso.
Si assicurerà, inoltre, che le attrezzature di lavoro:
•
•
•
siano oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di
sicurezza
siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione
siano assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza eventualmente stabilite
con specifico provvedimento regolamentare o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della
prevenzione e della protezione
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
CONTROLLI E REGISTRO
Verrà, curata la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per le quali lo
stesso è previsto.
Per le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione si provvederà a che le
stesse vengano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l'installazione e prima della messa in esercizio) e ad
un controllo dopo ogni eventuale successivo montaggio, al fine di assicurarne l'installazione corretta e il buon
funzionamento.
Per le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a
situazioni pericolose, si provvederà a che esse siano sottoposte a:
•
a controlli periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero
dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi;
•
a controlli straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta
che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle
attrezzature di lavoro, quali riparazioni trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati
di inattività.
I controlli, volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle
attrezzature di lavoro e saranno effettuati da persona competente.
I risultati dei controlli saranno riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, verranno
conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza.
INFORMAZIONE E FORMAZIONE
Come indicato nell’ art. 73 del D.Lgs. 81/08, per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i
lavoratori incaricati dell’uso disporranno di ogni necessaria informazione e istruzione e riceveranno una
formazione adeguata in rapporto alla sicurezza relativamente:
•
•
alle condizioni di impiego delle attrezzature;
alle situazioni anormali prevedibili.
I lavoratori saranno informati sui rischi cui sono esposti durante l’uso delle proprie attrezzature di lavoro, sui
rischi relativi alle attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se da
essi non usate direttamente, nonché sui cambiamenti di tali attrezzature, come indicato al comma 2 dell’
art. 73 del D.Lgs. 81/08
Tutte le informazioni e le istruzioni d’uso verranno impartite in modo comprensibile ai lavoratori interessati e
ci si accerterà che esse siano state recepite.
Per le attrezzature che richiedono, in relazione ai loro rischi, conoscenze e responsabilità particolari di
cui all’ art. 71, comma 7, del D.Lgs. 81/08, verrà impartita una formazione adeguata e specifica, tale da
consentirne l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano
essere causati ad altre persone.
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.)
Come indicato all’ art. 74 del D.Lgs.
81/08, si intende per Dispositivo di
Protezione
Individuale,
di
seguito
denominato DPI, qualsiasi attrezzatura
destinata ad essere indossata e tenuta dal
lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute
durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
Come indicato nelle diverse attività lavorative oggetto del presente documento di valutazione dei rischi, e
come previsto dall’ art. 75 del D.Lgs. 81/08, è stato previsto l’impiego obbligatorio dei DPI quando i rischi
non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di
protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
Come prescritto dall’art. 76 del D.Lgs. 81/08, i DPI saranno conformi alle norme di cui al D.Lgs. 4 dicembre
1992 n. 475, e sue successive modificazioni e saranno:
•
•
adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore
adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro
Essi, inoltre :
•
•
terranno conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore
potranno essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità
In caso di rischi multipli che richiedono l'uso simultaneo di più DPI, come indicati nelle schede di sicurezza
riportate nel seguito, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell'uso
simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti.
Ai fini della scelta dei DPI, il datore di lavoro:
• ha effettuato l'analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere evitati con altri mezzi
• ha individuato le caratteristiche dei DPI necessarie affinché questi siano adeguati ai rischi stessi,
tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI
• ha valutato, sulla base delle informazioni e delle norme d'uso fornite dal fabbricante a corredo dei DPI,
le caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato e le ha raffrontate con le caratteristiche individuate nella
scelta degli stessi
• provvederà ad aggiornare la scelta ogni qualvolta intervenga una variazione significativa negli elementi di
valutazione.
Anche sulla base delle norme d'uso fornite dal fabbricante, sono state individuate, come indicato nell’ art.
77, comma 2 del D.Lgs. 81/08, le condizioni in cui i DPI devono essere usati, specie per quanto riguarda la
durata dell'uso, in funzione di:
a) entità del rischio;
b) frequenza dell'esposizione al rischio;
c) caratteristiche del posto di lavoro di ciascun lavoratore;
d) prestazioni del DPI.
Sarà cura del Datore di lavoro:
• Mantenere in efficienza i DPI e assicurarne le condizioni d’igiene, mediante la manutenzione, le
riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante;
• Provvedere a che i DPI siano utilizzati soltanto per gli usi previsti, salvo casi specifici ed eccezionali,
conformemente alle informazioni del fabbricante;
• Fornire istruzioni dettagliate, ma comprensibili per i lavoratori
• Destinare ogni DPI ad un uso personale e, qualora le circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI da
parte di più persone, prendere misure adeguate affinché tale uso non ponga alcun problema sanitario e
igienico ai vari utilizzatori
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
• Informare preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge;
• Rendere disponibile nell’azienda ovvero unità produttiva informazioni adeguate su ogni DPI;
• Stabilire le procedure aziendali da seguire, al termine dell’utilizzo, per la riconsegna e il deposito dei
DPI;
• Assicurare una formazione adeguata e organizzare uno specifico addestramento circa l’uso corretto e
l’utilizzo pratico dei DPI.
Particolare addestramento verrà effettuato in caso di utilizzo dei DPI di protezione dell’udito e dei seguenti
DPI rientranti in terza categoria:
• gli apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro gli aerosol solidi, liquidi o contro i gas irritanti,
pericolosi, tossici o radiotossici
• gli apparecchi di protezione isolanti, ivi compresi quelli destinati all'immersione subacquea;
• i DPI che assicurano una protezione limitata nel tempo contro le aggressioni chimiche e contro le
radiazioni ionizzanti
• i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d'aria non inferiore a 100 °C,
con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusione;
• i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d'aria non superiore a -50 °C;
• i DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall'alto;
• i DPI destinati a salvaguardare dai rischi connessi ad attività che espongano a tensioni elettriche
pericolose o utilizzati come isolanti per alte tensioni elettriche;
ESPOSIZIONE AL RUMORE
Ai sensi dell’art. 190 del D.Lgs. 81/08, dovrà essere valutato il rumore durante le effettive attività
lavorative , prendendo in considerazione in particolare:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il livello, il tipo e la durata dell’esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore
impulsivo
I valori limite di esposizione ed i valori di azione di cui all’art. 189 del D.Lgs.
81/08
Tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente
sensibili al rumore
Gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti dalle interazioni tra rumore e sostanze
ototossiche connesse all’attività svolta e fra rumore e vibrazioni, seguendo attentamente l’orientamento
della letteratura scientifica e sanitaria ed i suggerimenti del medico competente
Le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori delle attrezzature impiegate, in
conformità alle vigenti disposizioni in materia
L'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l'emissione di rumore;
Il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l'orario di lavoro normale, in locali di cui e'
responsabile
Le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle
reperibili nella letteraturascientifica;
La disponibilita' di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione
CLASSI DI RISCHIO E RELATIVE MISURE DI PREVENZIONE
Fascia di appartenenza
(Classi di Rischio)
Classe di Rischio 0
LEX ≤ 80 dB(A)
Sintesi delle Misure di prevenzione
(Per dettagli vedere le singole valutazioni)
Nessuna azione specifica (*)
Lpicco ≤ 135 dB(C)
Classe di Rischio 1
80 < LEX ≤ 85 dB(A)
135 < Lpicco ≤ 137 dB(C)
INFORMAZIONE E FORMAZIONE: formazione ed informazione in relazione ai rischi
provenienti dall’esposizione al rumore
DPI : messa a disposizione dei lavoratori dei dispositivi di protezione individuale
dell’udito (art. 193 D.Lgs. 81/08, comma 1, lettera a)
VISITE MEDICHE : solo su richiesta del lavoratore o qualore il medico competente
ne confermi l’opportunità (art. 196, comma 2, D.Lgs. 81/08)
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
Classe di Rischio 2
85 < LEX ≤ 87 dB(A)
137 < Lpicco ≤ 140 dB(C)
Classe di Rischio 3
LEX > 87 dB(A)
Lpicco > 140 dB(C)
INFORMAZIONE E FORMAZIONE: formazione ed informazione in relazione ai rischi
provenienti dall’esposizione al rumore; adeguata informazione e formazione
sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo la
loro esposizione al rumore
DPI : Scelta di DPI dell'udito che consentano di eliminare il rischio per l'udito
o di ridurlo al minimo,
previa consultazione dei lavoratori o dei loro
rappresentanti (Art. 193, comma 1, lettera c, del D.Lgs. 81/08). Si esigerà che
vengano indossati i dispositivi di protezione individuale dell’udito (art. 193 D.Lgs.
81/08, comma 1, lettera b)
VISITE MEDICHE : Obbligatorie (art. 196, comma 1, D.Lgs. 81/08)
MISURE TECNICHE ORGANIZZATIVE : Vedere distinta
INFORMAZIONE E FORMAZIONE: formazione ed informazione in relazione ai rischi
provenienti dall’esposizione al rumore; adeguata informazione e formazione
sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo la
loro esposizione al rumore
DPI : Scelta di dispositivi di protezione individuale dell'udito che consentano di
eliminare il rischio per l'udito o di ridurlo al minimo, previa consultazione
dei lavoratori o dei loro rappresentanti (Art. 193, comma 1, lettera c, del
D.Lgs. 81/08) Imposizione dell’obbligo di indossare DPI dell’udito in grado di
abbassare l’esposizione al di sotto dei valori inferiori di azione salvo richiesta e
concessione di deroga da parte dell’organo di vigilanza competente (art. 197 D.Lgs.
81/08)
Verifica l’efficacia dei DPI e verifica che l’esposizione scenda al di sotto del valore
inferiore di azione
VISITE MEDICHE : Obbligatorie (art. 196, comma 1, D.Lgs. 81/08)
MISURE TECNICHE ORGANIZZATIVE : Vedere distinta
(*) Nel caso in cui il Livello di esposizione sia pari a 80 dB(A) verrà effettuata la Formazione ed informazione in
relazione ai rischi provenienti dall’esposizione al rumore.
MISURE TECNICHE ORGANIZZATIVE
Per le Classi di Rischio 2 e 3, verranno applicate le seguenti misure tecniche ed organizzative volte a ridurre
l'esposizione al rumore, come previsto :
•
•
•
•
•
•
•
•
Segnalazione, mediante specifica cartellonistica, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori possono essere
esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione, nonché. Dette aree saranno inoltre delimitate
e l'accesso alle stesse sarà limitato.
Adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore;
Scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor
rumore possibile, inclusa l'eventualita' di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi
ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo oeffetto e' di limitare l'esposizione al rumore;
Progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro;
Adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali
schermature,involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti;
Adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o
di isolamento;
Opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi
sul posto di lavoro;
Riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della
durata e dell'intensita' dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Nel caso in cui, data la natura dell'attivita', il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messi a
disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali sarà ridotto a un livello compatibile con il loro
scopo e le loro condizioni di utilizzo
Documento di Valutazione dei Rischi
31
DVR
ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI
Dal punto di vista igienistico, l'esposizione umana a vibrazioni si differenzia in:
•
Esposizione del Sistema Mano-Braccio, indicata con acronimo inglese HAV (Hand Arm
Vibration). Si riscontra in lavorazioni in cui s’impugnino utensili vibranti o materiali
sottoposti a vibrazioni o impatti. Questo tipo di vibrazioni possono indurre a disturbi
neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori,
definito con termine unitario “Sindrome da Vibrazioni Mano-Braccio”. L'esposizione a
vibrazioni al sistema mano-braccio è generalmente causata dal contatto delle mani con l'impugnatura di
utensili manuali o di macchinari condotti a mano.
•
Esposizione del corpo intero, indicata con acronimo inglese WBV (Whole Body
Vibration). Si riscontra in lavorazioni a bordo di mezzi di movimentazione usati in
industria ed in agricoltura, mezzi di trasporto e in generale macchinari industriali
vibranti che trasmettano vibrazioni al corpo intero. Tale esposizione può comportare
rischi di lombalgie e traumi del rachide per i lavoratori esposti.
Per effettuare la valutazione dell’esposizione al rischio vibrazioni si procederà nel seguente modo:
1. Individuazione dei lavoratori esposti al rischio.
2. Individuazione, per ogni lavoratore, del tempo di esposizione (rappresentativo del periodo di maggior
esposizione in relazione alle effettive situazioni di lavoro).
3. Individuazione (marca e tipo) delle singole macchine o attrezzature utilizzate.
4. Individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di esposizione durante
il loro utilizzo.
5. Determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di 8 ore.
I criteri igienistici formulati nell’ambito degli attuali standard sono basati su previsioni di prevalenza del
fenomeno di Raynaud o del “dito bianco”, a seguito dell’esposizione a vibrazioni mano-braccio.Si assume inoltre
che tali criteri siano sufficientemente cautelativi, anche ai fini della prevenzione di altri effetti patologici a carico
degli arti superiori, associati all’esposizione a vibrazioni.
LIVELLI DI ESPOSIZIONE
La valutazione del rischio derivante da vibrazioni consiste nella determinazione del livello di esposizione a cui
sono soggetti tutti i lavoratori che fanno uso di macchine o attrezzature che producono vibrazioni interessanti
il sistema mano-braccio o corpo intero.
Il D.Lgs. 81/08, all’art. 201, fissa i valori di riferimento (valori limite e valori di esposizione che fanno
scattare l’azione), riportati nella tabella sottostante:
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO (HAV)
Livello d’azione giornaliero di esposizione
Valore limite giornaliero di esposizione
A(8) = 2,5 m/s2
A(8) = 5 m/s2
A(8) = 20 m/s2 (su brevi periodi)
Si intende per:
•
Livello di azione il valore oltre il quale si ha l’obbligo di attuare misure di tutela dei lavoratori esposti,
come l’informazione, di ridurre il rischio e di attivare la sorveglianza sanitaria.
•
Livello limite il valore oltre il quale l’esposizione è vietata.
Nello specifico, per determinare la fascia di appartenenza e le misure di prevenzione da adottare si dovranno
confrontare i valori di A(8) con i seguenti range:
Documento di Valutazione dei Rischi
32
DVR
Livello di Rischio
Entità
A(8) ≤ 2,5
RISCHIO BASSO
2,5 < A(8) ≤ 5
RISCHIO MEDIO
A(8) > 5
A(8) > 20 (brevi periodi)
RISCHIO INACCETTABILE
Azione da Intraprendere
Nessuna misura specifica obbligatoria.
E’ consigliata, comunque, l’informazion e la
formazione dei lavoratori esposti al rischio
• Informazione/Formazione dei lavoratori
esposti al rischio
• Controlli sanitari periodici
• Misure per abbattere il rischio
• Sostituzione
immediata
della
macchina/attrezzo/apparecchiatura
o
riduzione dei tempi di esposizione
Anche per il corpo intero, il D.Lgs. 81/08, all’art. 201, fissa i valori di riferimento (valori limite e valori di
esposizione che fanno scattare l’azione), riportati nella tabella sottostante:
VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO (WBV)
Livello d’azione giornaliero di esposizione
A(8) = 0,5 m/s
Valore limite giornaliero di esposizione
A(8) = 1,00 m/s2
A(8) = 1,50 m/s2 (su brevi periodi)
2
Si intende per:
•
•
Livello di azione il valore oltre il quale si ha l’obbligo di attuare misure di tutela dei lavoratori esposti,
come l’informazione, di ridurre il rischio e di attivare la sorveglianza sanitaria.
Livello limite il valore oltre il quale l’esposizione è vietata.
Nello specifico, per determinare la fascia d’ appartenenza e le misure di prevenzione da adottare si
dovranno confrontare i valori di A(8) con i seguenti range:
Livello di Rischio
Entità
A(8) ≤ 0,5
RISCHIO BASSO
0,5 <A(8) ≤ 1,00
A(8) > 1,00
A(8) > 1,50 (brevi periodi)
RISCHIO MEDIO
RISCHIO INACCETTABILE
Documento di Valutazione dei Rischi
Azione da Intraprendere
Nessuna misura specifica obbligatoria.
E’ consigliata, comunque, l’informazion e la
formazione dei lavoratori esposti al rischio
• Informazione/Formazione dei lavoratori
esposti al rischio
• Controlli sanitari periodici
• Misure per abbattere il rischio
• Sostituzione
immediata
della
macchina/attrezzo/apparecchiatura
o
riduzione dei tempi di esposizione
33
DVR
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Per i lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi, sono state valutate attentamente le
condizioni di movimentazione e, con la metodologia del NIOSH (National Institute for Occupational Safety and
Health), sono stati calcolati sia i pesi limite raccomandati, sia gli indici di sollevamento. In funzione dei
valori di questi ultimi sono state determinare le misure di tutela, come meglio illustrato nelle allegate
schede di rilevazione.
Documento di Valutazione dei Rischi
34
DVR
SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI
ATTIVITA’ INTERESSATE
Risultano interessate tutte le attività lavorative nelle quali vi sia la presenza di prodotti, originati da una
reazione chimica voluta e controllata dall’uomo, potenzialmente pericolosi per l’uomo stesso.
Prima dell’attività
• tutte le lavorazioni devono essere precedute da una valutazione tesa ad evitare l’impiego di sostanze
chimiche nocive e a sostituire ciò che è nocivo con ciò che non lo è o lo è meno;
• prima dell’impiego della specifica sostanza occorre consultare l’etichettatura e le istruzioni per l’uso al
fine di applicare le misure di sicurezza più opportune (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli
di prudenza sono di seguito riportati);
• la quantità dell’agente chimico da impiegare deve essere ridotta al minimo richiesto dalla lavorazione;
• tutti i lavoratori addetti o comunque presenti devono essere adeguatamente informati e formati sulle
modalità di deposito e di impiego delle sostanze, sui rischi per la salute connessi, sulle attività di prevenzione
da porre in essere e sulle procedure anche di pronto soccorso da adottare in caso di emergenza.
Durante l’attività
• è fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro;
• è indispensabile indossare l’equipaggiamento idoneo (guanti, calzature, maschere per la protezione delle
vie respiratorie, tute etc.) da adottarsi in funzioni degli specifici agenti chimici presenti.
Dopo l’attività
• tutti gli esposti devono seguire una scrupolosa igiene personale che deve comprendere anche il lavaggio
delle mani, dei guanti, delle calzature e degli altri indumenti indossati;
• deve essere prestata una particolare attenzione alle modalità di smaltimento degli eventuali residui della
lavorazione (es. contenitori usati).
PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA
Al verificarsi di situazioni di allergie, intossicazioni e affezioni riconducibili all’utilizzo di agenti chimici è
necessario condurre l’interessato al più vicino centro di Pronto Soccorso.
SORVEGLIANZA SANITARIA
Sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che utilizzano
o che si possono trovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi in conformità alle indicazioni
contenute nell’etichetta delle sostanze impiegate.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
In funzione delle sostanze utilizzate, occorrerà indossare uno o più dei seguenti DPI marcati “CE” (o quelli
indicati in modo specifico dalle procedure di sicurezza di dettaglio):
•
•
•
•
•
guanti
calzature
occhiali protettivi
indumenti protettivi adeguati
maschere per la protezione delle vie respiratorie
RICONOSCIMENTO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE NEI PRODOTTI CHIMICI
Documento di Valutazione dei Rischi
35
DVR
Nella stesura del documento di valutazione, si è specificato per ciascun agente chimico:
1.
il numero CAS: da Chemical Abstract Service, è la designazione numerica attribuita ad ogni agente
chimico. E’ utilizzato nella gestione di banche dati delle sostanze chimiche dalla CE e da organismi
internazionali per definire, in maniera inequivocabile, l’identità di un agente chimico. Viene assegnato dalla
American Chemical Society (Società Chimica USA). Un altro numero identificativo è il Numero Indice;
2.
la classificazione di pericolo o etichettatura secondo la Direttiva 67/548/CEE recante: simbolo/i,
frasi di rischio (Frasi R, descrivono in maniera sintetica i rischi potenziali associati all’impiego dell’agente
chimico) e consigli di prudenza (frasi S, descrivono le comuni norme di sicurezza da adottare per rendere
minimi i rischi);
3.
la classificazione di pericolo o etichettatura secondo il Regolamento CE 1272/08 recante:
pittogramma, indicazioni di pericolo (Frasi H, descrivono in maniera sintetica i rischi potenziali associati
all’impiego dell’agente chimico) e consigli di prudenza (Frasi P, descrivono le comuni norme di sicurezza da
adottare per rendere minimi i rischi);
4.
lo stato fisico (se solido, liquido, gassoso) e le proprietà fisiche e chimiche;
5.
i limiti di esposizione professionale TLV (Threshold Limit Values) quando presenti;
6.
le proprietà tossicologiche: LD50 per via orale e cutanea e LC50 per via inalatoria quando presenti;
7.
la possibilità di reazioni di decomposizione termica e/o fotochimica e di reazioni accidentali con
altri agenti chimici o con l’aria e l’acqua e la pericolosità degli eventuali prodotti di reazione;
8.
eventuali altri pericoli derivanti da prelievo e travaso di liquidi, riscaldamento di sostanze
infiammabili, esplosive e/o comburenti, collegamenti (raccordi e/o tubazioni) non segnalati di agenti chimici
pericolosi, refrigerazione con liquidi criogenici, presenza di gas asfissianti, ecc.
Per ogni agente chimico è prevista l’etichettatura secondo la seguente normativa:
-
Direttiva 67/548/CEE;
Regolamento CE 1272/08
Il Regolamento CLP 1272/2008 è il regolamento europeo relativo alla classificazione, all’etichettatura ed
all’imballaggio delle sostanze e delle miscele chimiche che introduce, in tutta l’Unione europea, un nuovo
sistema per la classificazione e l’etichettatura delle sostanze chimiche, basato sul Sistema mondiale
armonizzato delle Nazioni Unite (GHS dell’ONU).
Il regolamento annuncia la contemporaneità del sistema previsto dalla Direttiva e del sistema CLP durante un
periodo di transizione. A partire dal 1° dicembre 2010, le etichette delle sostanze devono essere conformi al
nuovo sistema CLP ma, oltre alla nuova classificazione, nelle schede dei dati di sicurezza deve essere
menzionata anche quella prevista dal sistema precedente. A partire dal 1° giugno 2015 varrà unicamente il
regolamento CLP.
Di seguito sono riportate in maniera dettagliata le informazioni sugli agenti chimici:
Documento di Valutazione dei Rischi
36
DVR
CLASSIFICAZIONE SECONDO LA DIRETTIVA 67/548/CEE
La normativa stabilisce e codifica le Frasi di rischio (R) ed i Consigli di prudenza (S) che devono essere
riportati sulle etichette degli agenti chimici pericolosi.
Le Frasi R mettono in guardia i rischi che si possono correre con l’impiego di un agente pericoloso e sono
scelte in relazione alle caratteristiche di una determinata sostanza; sono composte da un codice che le
identifica e da una descrizione.
Le Frasi S, invece, danno informazioni sulle misure di sicurezza da adottare quando si utilizzano agenti
chimici pericolosi; devono essere scelte in relazione alle caratteristiche di una determinata sostanza e, come
le Frasi R, sono composte da un codice e dalla relativa descrizione.
Insieme alle Frasi di rischio ed ai Consigli di prudenza, gli agenti chimici sono identificati da Simboli che
servono ad informare immediatamente riguardo ai pericoli connessi all’uso, alla manipolazione, al trasporto
ed alla conservazione degli stessi.
Documento di Valutazione dei Rischi
37
DVR
I SIMBOLI
Nel campo di applicazione del D.Lgs. 81/08 sono inclusi gli agenti chimici riportati nelle seguenti tabelle
con relativo simbolo, tipo di pericolo e precauzioni.
Sono esclusi dal campo di applicazione di tale legge, gli agenti chimici pericolosi solo per l’ambiente
(recanti l’etichetta e/o simbolo N e le frasi di rischio da R50 a R59 e loro combinazioni).
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI PER LA SICUREZZA:
Simbolo
Significato
Esplosivo (E):
una bomba che
esplode
Comburente (O):
una fiamma sopra
un cerchio
Estremamente
infiammabile (F+);
Facilmente
infiammbile (F):
una fiamma
Pericoli e Precauzioni
Pericolo: Sostanza o miscela che può esplodere, detonare o deflagrare
anche senza l'azione dell'ossigeno atmosferico, per mezzo di fiamme o
scintille o per effetto di urti e attrito, con rapida formazione di gas.
Precauzioni: Evitare urti, attriti, scintille, calore.
Pericolo: Sostanza o miscela che, a contatto con altre sostanze soprattutto
se infiammabili, provoca una forte reazione esotermica (elevato sviluppo
di calore con conseguente pericolo di incendio).
Precauzioni: Tenere lontano da materiale combustibile.
Pericolo: Sono infiammabili i gas combustibili, i solidi e i liquidi che
emettono, in condizioni normali di temperatura e pressione, vapori in grado
di consentire lo svolgimento e di mantenere la combustione,
indipendentemente dalla sorgente di ignizione cui sono sottoposti. Quindi
senza ulteriore apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi.
Precauzioni: Evitare la formazione di miscele aria–gas infiammabile e
tenere lontano da fonti di accensione (calore, fiamme o scintille).
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI PER LA SALUTE:
Simbolo
Significato
Molto tossico (T+);
tossico (T):
un teschio su tibie
incrociate
Nocivo (Xn):
una croce di
Sant’Andrea
Cancerogeno:
un teschio su tibie
incrociate (T+ o T)
con croce di
Sant’Andrea (Xn)
Tossico per il ciclo
riproduttivo:
un teschio su tibie
incrociate (T) con
croce di Sant’Andrea
(Xn)
Mutageno:
un teschio su tibie
incrociate (T) con
croce di Sant’Andrea
(Xn)
Corrosivo (C):
la raffigurazione
dell’azione
corrosiva di un
acido
Irritante (Xi):
una croce di
Sant’Andrea
Documento di Valutazione dei Rischi
Pericoli e Precauzioni
Pericolo: Sostanza o miscela che per inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, può comportare rischi gravi, acuti o cronici ed anche la morte,
provocando lesioni gravi agli organi vitali quali il sistema nervoso, reni, vie
respiratorie ecc.
Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di
malessere, consultare il medico.
Pericolo: Sostanza o miscela che per inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, può comportare rischi di gravità limitata.
Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di
malessere, consultare il medico.
Pericolo: Sono agenti chimici molto pericolosi perché possono provocare
tumori o aumentarne la probabilità di insorgenza.
R45 identifica le sostanze che possono provocare tumori
R49 identifica le sostanze che possono provocare tumori anche per la
semplice inalazione dei vapori
Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di
malessere, consultare il medico.
Pericolo: Sono agenti chimici che presentano un alto grado di tossicità e
possono causare effetti nocivi nella catena riproduttiva e quindi danni alla
prole o danni alle funzioni riproduttive sia maschili che femminili
Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di
malessere, consultare il medico.
Pericolo: Sono agenti chimici che possono avere ripercussioni sulla
riproduzione. Possono causare anomalie genetiche anche ereditarie o
semplicemente aumentarne il rischio di insorgenza.
Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di
malessere, consultare il medico.
Pericolo: Agenti chimici che per contatto distruggono sia tessuti viventi che
attrezzature.
Precauzioni: Non respirare i vapori ed evitare il contatto con la pelle, occhi
ed indumenti.
Pericolo: Questo simbolo indica agenti chimici che possono avere effetto
irritante per pelle, occhi ed apparato respiratorio.
Precauzioni: Non respirare i vapori ed evitare il contatto con pelle.
38
DVR
È da notare che tutto il contenuto di una etichetta deve essere tradotto nella lingua del paese di utilizzo
del prodotto e che anche i recipienti utilizzati sui luoghi di lavoro e le relative tubazioni visibili, destinate
a contenere o trasportare agenti chimici, devono essere muniti dell’etichettatura prescritta, oppure, in
taluni casi i cartelli di avvertimento possono sostituire negli ambienti di lavoro l’etichettatura.
IL CODICE DEI RISCHI SPECIFICI
Vengono indicati mediante le cosiddette “frasi di rischio”. Tali frasi sono sintetizzate tramite la lettera R e
un numero, secondo il seguente codice:
Frase di
Rischio
R1
R2
R3
R4
R5
R6
R7
R8
R9
R10
R11
R12
R14
R15
R16
R17
R18
R19
R20
R21
R22
R23
R24
R25
R26
R27
R28
R29
R30
R31
R32
R33
R34
R35
R36
R37
R38
R39
R40
R41
R42
R43
R44
R45
R46
R47
R48
R49
R60
R61
R62
R63
R64
Significato
Esplosivo allo stato secco
Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d’ignizione
Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d’ignizione
Forma composti metallici esplosivi molto sensibili
Pericolo di esplosione per riscaldamento
Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria
Può provocare un incendio
Può provocare l’accensione di materie combustibili
Esplosivo in miscela con materie combustibili
Infiammabile
Facilmente infiammabile
Estremamente infiammabile
Reagisce violentemente con l’acqua
A contatto con l’acqua libera gas facilmente infiammabili
Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti
Spontaneamente infiammabile all’aria
Durante l’uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili
Può formare perossidi esplosivi
Nocivo per inalazione
Nocivo a contatto con la pelle
Nocivo per ingestione
Tossico per inalazione
Tossico a contatto con la pelle
Tossico per ingestione
Molto tossico per inalazione
Molto tossico a contatto con la pelle
Molto tossico per ingestione
A contatto con l’acqua libera gas tossici
Può divenire facilmente infiammabile durante l’uso
A contatto con acidi libera gas tossico
A contatto con acidi libera gas altamente tossico
Pericolo di effetti cumulativi
Provoca ustioni
Provoca gravi ustioni
Irritante per gli occhi
Irritante per le vie respiratorie
Irritante per la pelle
Pericolo di effetti irreversibili molto gravi
Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti
Rischio di gravi lesioni oculari
Può provocare sensibilizzazione per inalazione
Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato
Può provocare il cancro
Può provocare alterazioni genetiche ereditarie
Può provocare malformazioni congenite
Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata
Può provocare il cancro per inalazione
Può ridurre la fertilità
Può danneggiare i bambini non ancora nati
Possibile rischio di ridotta fertilità
Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati
Possibile rischio per i bambini allattati al seno
Documento di Valutazione dei Rischi
39
DVR
Frase di
Rischio
R65
R66
R67
R68
R14/15
R15/29
R20/21
R20/22
R20/21/22
R21/22
R23/24
R23/25
R23/24/25
R24/25
R26/27
R26/28
R26/27/28
R27/28
R36/37
R36/38
R36/37/38
R37/38
R39/23
R39/24
R39/25
R39/23/24
R39/23/25
R39/24/25
R39/23
R39/24
R39/25
R39/23/24
R39/23/25
R39/24/25
R42/43
R39/23/24/25
R39/26
R39/27
R39/28
R39/26/27
R39/26/28
R39/27/28
R39/26/27/28
R40/20
R40/21
R40/22
R40/20/21
R40/20/22
R40/21/22
R40/20/21/22
R42/43
R48/20
R48/21
R48/22
R48/20/21
R48/20/22
R48/21/22
R48/20/21/22
Significato
Può causare danni polmonari se ingerito
L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle
L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini
Possibilità di effetti irreversibili
Reagisce violentemente con l’acqua liberando gas estremamente infiammabili
A contatto con l’acqua libera gas tossici estremamente infiammabili
Nocivo per inalazione e contatto con la pelle
Nocivo per inalazione e ingestione
Nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle
Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione
Tossico per inalazione e contatto con la pelle
Tossico per inalazione e ingestione
Tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle
Tossico a contatto con la pelle e per ingestione
Molto tossico per inalazione e contatto con la pelle
Molto tossico per inalazione e per ingestione
Molto tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle
Molto tossico a contatto con la pelle e per ingestione
Irritante per gli occhi e le vie respiratorie
Irritante per gli occhi e per la pelle
Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle
Irritante per le vie respiratorie e la pelle
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione
Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle e per
ingestione
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per a contatto con la pelle
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle e
per ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione ed ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione
Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle
Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a
contatto con la pelle
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e
ingestione
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle
e per ingestione
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a
Documento di Valutazione dei Rischi
40
DVR
Frase di
Rischio
R48/23
R48/24
R48/25
R48/23/24
R48/23/25
R48/24/25
R48/23/24/25
R68/20
R68/21
R68/22
R68/20/21
R68/20/22
R68/21/22
R68/20/21/22
R68/21
Significato
contatto con la pelle e per ingestione
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a
contatto con la pelle
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione ed i
ingestione
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle
e per ingestione
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a
contatto con la pelle e per ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle
I CONSIGLI DI PRUDENZA
Sono sintetizzati dalla lettera S seguita da un numero, secondo il seguente codice:
Codice di
Prudenza
S1
S2
S3
S4
S5
S6
S7
S8
S9
S12
S13
S14
S15
S16
S17
S18
S20
S21
S22
S23
S24
S25
S26
S27
S28
S29
S30
S33
S34
S35
S36
S37
S38
S39
Misura di prevenzione
Conservare sotto chiave
Conservare fuori della portata dei bambini
Conservare in luogo fresco
Conservare lontano da locali di abitazione
Conservare sotto ... (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante)
Conservare sotto ... (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante)
Conservare il recipiente ben chiuso
Conservare al riparo dell’umidità
Conservare il recipiente in luogo ben ventilato
Non chiudere ermeticamente il recipiente
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande
Conservare lontano da ... (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore)
Conservare lontano dal calore
Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare
Tenere lontano da sostanze combustibili
Manipolare ed aprire il recipiente con cautela
Non mangiare né bere durante l’impiego
Non fumare durante l’impiego
Non respirare le polveri
Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosol (termini appropriati da precisare da parte del
produttore)
Evitare il contatto con la pelle
Evitare il contatto con gli occhi
In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e
consultare il medico
Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati
In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con i prodotti
indicati da parte del fabbricante
Non gettare i residui nelle fognature
Non versare acqua sul prodotto
Evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche
Evitare l’urto e lo sfregamento
Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni
Usare indumenti protettivi adatti
Usare guanti adatti
In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto
Proteggersi gli occhi e la faccia
Documento di Valutazione dei Rischi
41
DVR
Codice di
Prudenza
S40
S41
S42
S43
S44
S45
S46
S47
S48
S49
S50
S51
S52
S53
S1/2
S3/7/9
S3/9
S3/9/14
S3/9/14/49
S3/9/49
S3/14
S7/8
S7/9
S20/21
S24/25
S36/37
S36/37/39
S36/39
S37/39
S47/39
Misura di prevenzione
Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto, usare ...(da precisare da
parte del produttore)
In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi
Durante le fumigazioni usare un apparecchio respiratorio adatto (termini appropriati da
precisare da parte del produttore)
In caso di incendio usare ... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se
l’acqua aumenta il rischio precisare “Non usare acqua”)
In caso di malessere consultare il medico (se possibile mostrargli l’etichetta)
In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostragli
l’etichetta)
In caso d’ingestione consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l’etichetta)
Conservare a temperatura non superiore a ....°C (da precisare da parte del fabbricante)
Mantenere umido con ... (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante)
Conservare soltanto nel recipiente originale
Non mescolare con ...(da specificare da parte del fabbricante)
Usare soltanto in luogo ben ventilato
Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati
Evitare l’esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell’uso
Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini
Tenere il recipiente ben chiuso in luogo fresco e ben ventilato
Tenere il recipiente in luogo fresco e ben ventilato
Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da ..(materiali incompatibili, da precisare da
parte del fabbricante)
Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato lontano da…
(materiali incompatibili, da precisare da parte del fabbricante)
Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato
Conservare in luogo fresco lontano da .... (materiali incompatibili, da precisare dal
fabbricante)
Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall’umidità
Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato
Non mangiare, né bere, né fumare durante l’impiego
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle
Usare indumenti protettivi e guanti adatti
Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
Conservare solo nel contenitore originale a temperatura non superiore a ... °C (da precisare da
parte del fabbricante)
Documento di Valutazione dei Rischi
42
DVR
CLASSIFICAZIONE SECONDO IL REGOLAMENTO CE 1272/08
Il Regolamento CLP definisce 28 classi di pericolo: 16 classi di pericolo fisico, 10 classi di pericolo per la
salute umana, una classe di pericolo per l'ambiente e una classe supplementare per le sostanze pericolose per
lo strato di ozono. Alcune classi di pericolo possono comprendere differenziazioni, altre possono
comprendere categorie di pericolo.
Il regolamento CLP prevede, inoltre, l’indicazione di informazioni aggiuntive “Avvertenza”: tale
informazione è funzione della classe e categoria.
L’Avvertenza può essere:
- Attenzione,
- Pericolo
Si utilizza l’avvertenza “Pericolo” per le categoria più gravi, “Attenzione” per le categorie meno gravi.
Per alcune sostanze (per le classificazioni della tossicità acuta della categoria 1 e della tossicità cronica della
categoria 1 per l’ambiente acquatico), anziché i limiti di concentrazione specifici, devono essere fissati i
cosiddetti “fattori M” (fattori moltiplicatori).
Il regolamento CLP prevede l’indicazione di informazioni aggiuntive, “Notazioni”, per sostanze e miscele.
Per una sostanza classificata secondo le regole previste dal CLP, vengono fornite le informazioni circa:
-
i Pittogrammi;
l’Avvertenza;
le Frasi H;
le Frasi EUH (eventuali);
le Frasi P.
I PITTOGRAMMI
Il Regolamento CLP prevede 9 pittogrammi di cui 5 per i pericoli fisici, 3 per i pericoli per la salute ed 1 per i
pericoli per l’ambiente. Alcune classi e categorie non prevedono l’uso di un pittogramma.
Per ogni Pittogramma sono identificate le classi e categorie di pericolo associate.
Simbolo
Codice
Classi e categorie
GHS01
Esplosivi instabili; Esplosivi delle divisioni 1.1, 1.2, 1.3 e 1.4
Sostanze e miscele autoreattive, tipi A e B
Perossidi organici, tipi A e B
GHS02
Gas infiammabili, categoria di pericolo 1
Aerosol infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
Liquidi infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3
Solidi infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
Solidi infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
Sostanze e miscele autoreattive, tipi B, C, D, E, F
Liquidi piroforici, categoria di pericolo 1
Solidi piroforici, categoria di pericolo 1
Sostanze e miscele autoriscaldanti, categorie di pericolo 1 e 2
Sostanze e miscele che a contatto con l’acqua emettono gas
infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3
Perossidi organici, tipi B, C, D, E, F
Documento di Valutazione dei Rischi
43
DVR
Non è necessario
un pittogramma
GHS03
Gas comburenti, categoria di pericolo 1
Liquidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3
Solidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3
GHS04
Gas sotto pressione: Gas compressi; Gas liquefatti; Gas liquefatti
refrigerati; Gas disciolti.
GHS05
Corrosivo per i metalli, categoria di pericolo 1
Corrosione cutanea, categorie di pericolo 1A, 1B e 1C
Gravi lesioni oculari, categoria di pericolo 1
GHS06
Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categorie
di pericolo 1, 2 e 3
GHS07
Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categoria
di pericolo 4
Irritazione cutanea, categoria di pericolo 2
Irritazione oculare, categoria di pericolo 2
Sensibilizzazione cutanea, categoria di pericolo 1
Tossicità specifica per organi bersaglio – esposizione singola, categoria di
pericolo 3
Irritazione delle vie respiratorie
Narcosi
GHS08
Sensibilizzazione delle vie respiratorie, categoria di pericolo 1
Mutagenicità sulle cellule germinali, categorie di pericolo 1A, 1B e 2
Cancerogenicità, categorie di pericolo 1A, 1B, 2
Tossicità per la riproduzione, categorie di pericolo 1A, 1B e 2
Tossicità specifica per organi bersaglio – esposizione singola, categorie di
pericolo 1 e 2
Tossicità specifica per organi bersaglio – esposizione ripetuta, categorie
di pericolo 1 e 2
Pericolo in caso di aspirazione, categoria di pericolo 1
GHS09
Pericoloso per l’ambiente acquatico
– pericolo acuto, categoria 1
– pericolo cronico, categorie 1 e 2
Esplosivi della divisione 1.5
Esplosivi della divisione 1.6
Gas infiammabili, categoria di pericolo 2
Sostanze e miscele autoreattive, tipo G
Perossidi organici, tipo G
Tossicità per la riproduzione, effetti sull’allattamento o attraverso
l’allattamento, categoria di pericolo supplementare
Documento di Valutazione dei Rischi
44
DVR
LE INDICAZIONI DI PERICOLO
Le Frasi H, che corrispondono alle Frasi R previste dalla classificazione secondo la Direttiva 67/548/CE,
costituiscono gli “Indicatori di pericolo” (“Hazard statements”): sono sintetizzati dalla lettera H seguita da
un numero, secondo il seguente codice:
Indicazione
di pericolo
H200
H201
H202
H203
H204
H205
H220
H221
H222
H223
H224
H225
H226
H228
H240
H241
H242
H250
H251
H252
H260
H261
H270
H271
H272
H280
H281
H290
H300
H301
H302
H304
H310
H311
H312
H314
H315
H317
H318
H319
H330
H331
H332
H334
H335
H336
H340
H341
H350
H350i
H351
H360
Significato
Esplosivo instabile
Esplosivo; pericolo di esplosione di massa
Esplosivo; grave pericolo di proiezione.
Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione
Pericolo di incendio o di proiezione
Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio
Gas altamente infiammabile
Gas infiammabile
Aerosol altamente infiammabile
Aerosol infiammabile
Liquido e vapori altamente infiammabili
Liquido e vapori facilmente infiammabili
Liquido e vapori infiammabili
Solido infiammabile
Rischio di esplosione per riscaldamento
Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento
Rischio d'incendio per riscaldamento
Spontaneamente infiammabile all'aria
Autoriscaldante; può infiammarsi
Autoriscaldante in grandi quantità; può infiammarsi
A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente
A contatto con l'acqua libera gas infiammabili
Può provocare o aggravare un incendio; comburente
Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente
Può aggravare un incendio; comburente
Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato
Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche
Può essere corrosivo per i metalli
Letale se ingerito
Tossico se ingerito
Nocivo se ingerito
Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie
Letale per contatto con la pelle
Tossico per contatto con la pelle
Nocivo per contatto con la pelle
Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari
Provoca irritazione cutanea
Può provocare una reazione allergica cutanea
Provoca gravi lesioni oculari
Provoca grave irritazione oculare
Letale se inalato
Tossico se inalato
Nocivo se inalato
Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato
Può irritare le vie respiratorie
Può provocare sonnolenza o vertigini
Può provocare alterazioni genetiche <indicare la via di esposizione se è accertato che
nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>
Sospettato di provocare alterazioni genetiche <indicare la via di esposizione se è accertato che
nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>
Può provocare il cancro<indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo>
Può provocare il cancro se inalato
Sospettato di provocare il cancro <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra
via di esposizione comporta il medesimo pericolo>
Può nuocere alla fertilità o al feto <indicare l'effetto specifico, se noto> <indicare la via di
Documento di Valutazione dei Rischi
45
DVR
Indicazione
di pericolo
H360F
H360D
H361
H361f
H361d
H360FD
H361fd
H360Fd
H360Df
H362
H370
H371
H372
H373
H400
H410
H411
H412
H413
Significato
esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>
Può nuocere alla fertilità
Può nuocere al feto
Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto <indicare l'effetto specifico, se noto> <indicare la
via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo
pericolo>
Sospettato di nuocere alla fertilità
Sospettato di nuocere al feto
Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto
Sospettato di nuocere alla fertilità Sospettato di nuocere al feto
Può nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto
Può nuocere al feto. Sospettato di nuocere alla fertilità
Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno
Provoca danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> <indicare la via di
esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.
Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> <indicare la via
di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>
Provoca danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di esposizione
prolungata o ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo>
Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di
esposizione prolungata o ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra
via di esposizione comporta il medesimo pericolo>
Molto tossico per gli organismi acquatici
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
Alcune Frasi R non trovano un corrispondente nel sistema GHS, ma sono state comunque inglobate nel CLP nel
principio di mantenere il livello di protezione più elevato già esistente. Tali frasi sono indicate con la lettera
EUH seguita da un numero, secondo il seguente codice:
Indicazione
di pericolo
EUH 001
EUH 006
EUH 014
EUH 018
EUH 019
EUH 044
EUH 029
EUH 031
EUH 032
EUH 066
EUH 070
EUH 071
EUH 059
EUH 201
EUH 201A
EUH 202
EUH 203
EUH 204
EUH 205
EUH 206
EUH 207
EUH 208
EUH 209
EUH 209A
EUH 210
Significato
Esplosivo allo stato secco
Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria
Reagisce violentemente con l'acqua.
Durante l'uso può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/infiammabile
Può formare perossidi esplosivi
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato
A contatto con l'acqua libera un gas tossico
A contatto con acidi libera gas tossici
A contatto con acidi libera gas molto tossici
L'esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle
Tossico per contatto oculare
Corrosivo per le vie respiratorie
Pericoloso per lo strato di ozono
Contiene piombo. Non utilizzare su oggetti che possono essere masticati o succhiati da bambini
Attenzione! Contiene piombo
Cianoacrilato. Pericolo. Incolla la pelle e gli occhi in pochi secondi. Tenere fuori dalla portata
dei bambini
Contiene cromo (VI). Può provocare una reazione allergica
Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica
Contiene componenti epossidici. Può provocare una reazione allergica
Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono formarsi gas pericolosi
(cloro)
Attenzione! Contiene cadmio. Durante l'uso si sviluppano fumi pericolosi. Leggere le
informazioni fornite dal fabbricante. Rispettare le disposizioni di sicurezza
Contiene (denominazione della sostanza sensibilizzante). Può provocare una reazione allergica
Può diventare facilmente infiammabile durante l'uso
Può diventare infiammabile durante l'uso
Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta
Documento di Valutazione dei Rischi
46
DVR
Indicazione
di pericolo
EUH 401
Significato
Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso
I CONSIGLI DI PRUDENZA
I consigli di prudenza, che corrispondono alle Frasi S previste dalla classificazione secondo la Direttiva
67/548/CE, sono suddivisi in quattro tipologie: Prevenzione (es. P264: lavare accuratamente con … dopo
l’uso), Reazione (es. P301: in caso di ingestione …), Conservazione (es. P405: conservare sotto chiave) e
Smaltimento (es. P501: smaltire il prodotto/recipiente in …).
Sono sintetizzati dalla lettera P seguita da un numero, secondo il seguente codice:
Consigli di prudenza di carattere generale
Codice di
Prudenza
P101
P102
P103
Misura di prevenzione
In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del
prodotto
Tenere fuori dalla portata dei bambini
Leggere l’etichetta prima dell’uso
Consigli di prudenza - prevenzione
Codice di
Prudenza
P201
P201
P210
P211
P220
P221
P222
P223
P230
P231
P232
P233
P234
P235
P240
P241
P242
P243
P244
P250
P251
P260
Misura di prevenzione
Procurarsi le istruzioni prima dell’uso
Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze
Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate - Non fumare.
(Fonti di accensione da precisarsi dal fabbricante/fornitore; Liquidi comburenti, Solidi
comburenti, specificare: Tenere lontano da fonti di calore)
Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione
Tenere/conservare lontano da indumenti/…/materiali combustibili. (Materiali incompatibili da
precisarsi dal fabbricante/fornitore; Liquidi comburenti, Solidi comburenti, Specificare: Tenere
lontano da indumenti e da altri materiali incompatibili.)
Prendere ogni precauzione per evitare di miscelare con sostanze combustibili/…(Materiali
incompatibili da precisarsi dal fabbricante/fornitore.)
Evitare il contatto con l’aria
Evitare qualsiasi contatto con l’acqua. Pericolo di reazione violenta e di infiammazione
spontanea
Mantenere umido con …[Materiale appropriato da precisarsi dal fabbricante. Se l’essiccazione
aumenta il pericolo di esplosione, tranne se è necessaria per processi di fabbricazione o di
funzionamento (per es. nitrocellulosa)]
Manipolare in gas inerte
Proteggere dall’umidità
Tenere il recipiente ben chiuso. Per Tossicità acuta - per inalazione, Tossicità specifica per
organi bersaglio - esposizione singola; irritazione delle vie respiratorie, Tossicità specifica per
organi bersaglio - esposizione singola; narcosi: Tenere il recipiente ben chiuso se la volatilità del
prodotto è tale da generare un’atmosfera pericolosa
Conservare soltanto nel contenitore originale
Conservare in luogo fresco
Mettere a terra/a massa il contenitore e il dispositivo ricevente. Per Esplosivi: se l’esplosivo è
sensibile all’elettricità statica. Per Liquidi infiammabili: se un materiale sensibile all’elettricità
statica deve essere ricaricato; se la volatilità del prodotto è tale da generare un’atmosfera
pericolosa. Per Solidi infiammabili: se un materiale sensibile all’elettricità statica deve essere
ricaricato
Utilizzare impianti elettrici/di ventilazione/d’illuminazione a prova di esplosione. Per Liquidi
infiammabili: Altri apparecchi da precisarsi dal fabbricante/fornitore. Per Solidi infiammabili:
Altri apparecchi da precisarsi dal fabbricante/fornitore se possono formarsi nubi di polvere
Utilizzare solo utensili antiscintillamento
Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche
Mantenere le valvole di riduzione libere da grasso e olio.
Evitare le abrasioni/gli urti/…/gli attriti (Tipo di manipolazione da precisarsi dal
fabbricante/fornitore)
Recipiente sotto pressione: non perforare né bruciare, neppure dopo l’uso
Non respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol. Condizioni applicabili da
precisarsi dal fabbricante/fornitore. Per Corrosione cutanea, Tossicità per la riproduzione effetti sull’allattamento o attraverso l’allattamento, specificare: Non respirare le polveri o le
Documento di Valutazione dei Rischi
47
DVR
Codice di
Prudenza
P261
P262
P263
P264
P270
P271
P272
P273
P280
P281
P282
P283
P284
P285
P231 + P232
P235 + P410
Misura di prevenzione
nebbie; se particelle inalabili di polveri o nebbie possono liberarsi durante l’uso
Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol (Condizioni applicabili
da precisarsi dal fabbricante/fornitore.)
Evitare il contatto con gli occhi, la pelle o gli indumenti
Evitare il contatto durante la gravidanza/l’allattamento
Lavare accuratamente … dopo l’uso (Parti del corpo da lavare dopo la manipolazione da
precisarsi dal fabbricante/fornitore)
Non mangiare, né bere, né fumare durante l’uso
Utilizzare soltanto all’aperto o in luogo ben ventilato
Gli indumenti da lavoro contaminati non dovrebbero essere portati fuori dal luogo di lavoro
Non disperdere nell’ambiente (se questo non è l’uso previsto)
Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso. Tipo di dispositivo
da precisarsi dal fabbricante/fornitore. Per Esplosivi precisare: proteggere il viso. Per Liquidi
infiammabili, Solidi infiammabili, Sostanze e miscele autoreattive. Liquidi piroforici, Solidi
piroforici, Sostanze e miscele autoriscaldanti, Sostanze e miscele che, a contatto con l'acqua,
liberano gas infiammabili, Liquidi comburenti, Solidi comburenti, Perossidi organici, precisare:
indossare guanti protettivi e proteggere gli occhi/il viso. Per Tossicità acuta - per via cutanea
precisare: indossare guanti/indumenti protettivi. Per Corrosione cutanea, Precisare: indossare
guanti/indumenti protettivi e proteggere gli occhi/il viso. Per Irritazione cutanea,
Sensibilizzazione della pelle, Precisare: indossare guanti protettivi. Per Gravi danni
oculari/irritazione oculare, Irritazione oculare, Precisare: proteggere gli occhi/il viso
Utilizzare il dispositivo di protezione individuale richiesto
Utilizzare guanti termici/schermo facciale/Proteggere gli occhi
Indossare indumenti resistenti al fuoco/alla fiamma/ignifughi
Utilizzare un apparecchio respiratorio. (Apparecchio da precisarsi dal fabbricante/fornitore)
In caso di ventilazione insufficiente utilizzare un apparecchio respiratorio. (Apparecchio da
precisarsi dal fabbricante/fornitore)
Manipolare in gas inerte. Tenere al riparo dall’umidità
Tenere in luogo fresco. Proteggere dai raggi solari
Consigli di prudenza - reazione
Codice di
Prudenza
P301
P302
P303
P304
P305
P306
P307
P308
P309
P310
P311
P312
P313
P314
P315
P320
P321
P322
P330
P331
P332
Misura di prevenzione
IN CASO DI INGESTIONE:
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE:
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli):
IN CASO DI INALAZIONE:
IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI:
IN CASO DI ESPOSIZIONE:
In caso di esposizione o di possibile esposizione:
In caso di esposizione o di malessere:
Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico
Contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico
In caso di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico
Consultare un medico
In caso di malessere, consultare un medico
Consultare immediatamente un medico
Trattamento specifico urgente (vedere … su questa etichetta). Riferimento a istruzioni
supplementari di pronto soccorso, se è necessaria la somministrazione immediata di un antidoto
Trattamento specifico (vedere … su questa etichetta). Per Tossicità acuta - per via orale:
Riferimento a istruzioni supplementari di pronto soccorso se è necessaria la somministrazione
immediata di un antidoto. Per Tossicità acuta - per inalazione, Tossicità specifica per organi
bersaglio - esposizione singola: Riferimento a istruzioni supplementari di pronto soccorso se sono
necessari interventi immediati. Per Sensibilizzazione della pelle, Corrosione cutanea, Irritazione
cutanea: Riferimento a istruzioni supplementari di pronto soccorso, il fabbricante/fornitore può
specificare, se del caso, un prodotto di pulizia
Interventi specifici (vedere … su questa etichetta). Riferimento a istruzioni supplementari di
pronto soccorso, se sono consigliati interventi (immediati) quali l’uso di un prodotto di pulizia
particolare
Sciacquare la bocca
NON provocare il vomito
In caso di irritazione della pelle:
Documento di Valutazione dei Rischi
48
DVR
Codice di
Prudenza
P333
P334
P335
P336
P337
P338
P340
P341
P342
P350
P351
P352
P353
P360
P361
P362
P363
P370
P371
P372
P373
P374
P375
P376
P377
P378
P380
P381
P390
P391
P301 + P310
P301 + P312
P301 + P330
+ P331
P302 + P334
P302 + P350
P302 + P352
P303 + P361
+ P353
P304 + P340
P304 + P341
P305 + P351
+ P338
P306 + P360
P307
P308
P309
P332
P333
+
+
+
+
+
P311
P313
P311
P313
P313
P335 + P334
Misura di prevenzione
In caso di irritazione o eruzione della pelle:
Immergere in acqua fredda/avvolgere con un bendaggio umido
Rimuovere dalla pelle le particelle
Sgelare le parti congelate usando acqua tiepida. Non sfregare la parte interessata
Se l’irritazione degli occhi persiste:
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare
Trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la
respirazione
Se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in
posizione che favorisca la respirazione
In caso di sintomi respiratori:
Lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e sapone
Sciacquare accuratamente per parecchi minuti
Lavare abbondantemente con acqua e sapone
Sciacquare la pelle/fare una doccia
Sciacquare immediatamente e abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle prima di
togliersi gli indumenti
Togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati
Togliersi di dosso gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente
Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente
In caso di incendio:
In caso di incendio grave e di grandi quantità:
Rischio di esplosione in caso di incendio. Tranne se gli esplosivi sono MUNIZIONI 1.4S E LORO
COMPONENTI
NON utilizzare mezzi estinguenti se l’incendio raggiunge materiali esplosivi
Utilizzare i mezzi estinguenti con le precauzioni abituali a distanza ragionevole. Se gli esplosivi
sono MUNIZIONI 1.4S E LORO COMPONENTI
Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza
Bloccare la perdita se non c’è pericolo
In caso d’incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare
la perdita senza pericolo
Estinguere con …(Agenti appropriati da precisarsi dal fabbricante/fornitore, se l’acqua aumenta
il rischio)
Evacuare la zona
Eliminare ogni fonte d’accensione se non c’è pericolo
Assorbire la fuoriuscita per evitare danni materiali
Raccogliere la fuoriuscita
IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico
IN CASO DI INGESTIONE accompagnata da malessere: contattare un CENTRO ANTIVELENI o un
medico
IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: immergere in acqua fredda/avvolgere con un bendaggio
umido
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e
sapone
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli
indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia
IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in
posizione che favorisca la respirazione
IN CASO DI INALAZIONE: se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all’aria aperta e
mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione
IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: Sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere
le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare
IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI: sciacquare immediatamente e abbondantemente gli
indumenti contaminati e la pelle prima di togliersi gli indumenti
In caso di esposizione, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico
In caso di esposizione o di temuta esposizione, consultare un medico
In caso di esposizione o di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico
In caso di irritazione della pelle, consultare un medico
In caso di irritazione o eruzione della pelle, consultare un medico
Rimuovere dalla pelle le particelle. Immergere in acqua fredda/avvolgere con un bendaggio
umido
Documento di Valutazione dei Rischi
49
DVR
Codice di
Prudenza
P337 + P313
P342 + P311
P370 + P376
P370 + P378
P370 + P380
P370 + P380
+ P375
P371 + P380
+ P375
Misura di prevenzione
Se l’irritazione degli occhi persiste, consultare un medico
In caso di sintomi respiratori, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico
In caso di incendio, bloccare la perdita, se non c’è pericolo
In caso di incendio, estinguere con …(Agenti appropriati da precisarsi dal fabbricante/fornitore,
se l’acqua aumenta il rischio)
Evacuare la zona in caso di incendio
In caso di incendio, evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a
grande distanza
In caso di incendio grave e di grandi quantità, evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i
mezzi estinguenti a grande distanza
Consigli di prudenza - conservazione
Codice di
Prudenza
P401
P402
P403
P404
P405
P406
P407
P410
P411
P412
P413
P420
P422
P402 + P404
P403 + P233
P403 + P235
P410 + P403
P410 + P412
P411 + P235
Misura di prevenzione
Conservare … in conformità alla regolamentazione locale/regionale/nazionale/internazionale (da
specificare)
Conservare in luogo asciutto
Conservare in luogo ben ventilato. (se la volatilità del prodotto è tale da generare un’atmosfera
pericolosa)
Conservare in un recipiente chiuso
Conservare sotto chiave
Conservare in recipiente resistente alla corrosione/provvisto di rivestimento interno resistente.
(Altri materiali compatibili da precisarsi dal fabbricante/fornitore)
Mantenere uno spazio libero tra gli scaffali/i pallet
Proteggere dai raggi solari
Conservare a temperature non superiori a … °C/…°F. (Temperatura da precisarsi dal
fabbricante/fornitore.)
Non esporre a temperature superiori a 50 °C/122 °F
Conservare le rinfuse di peso superiore a … kg/… lb a temperature non superiori a … °C/…°F.
(Massa e temperatura da precisarsi dal fabbricante/fornitore.)
Conservare lontano da altri materiali
Conservare sotto … (Liquido o gas inerte da precisarsi dal fabbricante/fornitore.)
Conservare in luogo asciutto e in recipiente chiuso
Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato, se la volatilità del prodotto è tale da
generare un’atmosfera pericolosa
Conservare in luogo fresco e ben ventilato
Conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari
Proteggere dai raggi solari. Non esporre a temperature superiori a 50 °C/122 °F
Conservare in luogo fresco a temperature non superiori a … °C/… °F. (Temperatura da precisarsi
dal fabbricante/fornitore.)
Consigli di prudenza - smaltimento
Codice di
Prudenza
P501
Misura di prevenzione
Smaltire
il
prodotto/recipiente
in
…
(in
conformità
locale/regionale/nazionale/internazionale (da specificare)
Documento di Valutazione dei Rischi
alla
regolamentazione
50
DVR
TABELLA DI CONVERSIONE DALLA CLASSIFICAZIONE SECONDO DIR. 67/548/CEE ALLA
CLASSIFICAZIONE SECONDO IL REG. CE 1272/08
Classificazione
secondo la direttiva
67/548/CEE
Stato fisico della
sostanza (se pertinente)
Classificazione secondo il Reg. 1272/08
Classe e categoria di
Indicazione di
pericolo
pericolo
E; R2
La conversione diretta non è possibile.
E; R3
O; R7
La conversione diretta non è possibile.
Org. Perox. CD
H242
Org. Perox. EF
H242
Nota
O; R8
O; R8
O; R9
gas
liquido, solido
liquido
Ox. Gas. 1
O; R9
R10
solido
liquido
F; R11
liquido
F; R11
F+; R12
solido
gas
F+; R12
F+; R12
liquido
liquido
Ox. Sol. 1
H271
La conversione diretta non è possibile.
La conversione corretta di R10, liquido è:
— Flam. Liq. 1, H224 se il punto di infiammabilità < 23 °C e il
punto iniziale di ebollizione ≤ 35 °C
— Flam. Liq. 2, H225 se il punto di infiammabilità < 23 °C e il
punto iniziale di ebollizione ≤ 35 °C
— Flam. Liq. 3, H226 se il punto di infiammabilità ≥ 23 °C
La conversione diretta non è possibile. La conversione corretta
di F; R11, liquido è:
— Flam. Liq. 1, H224 se il punto iniziale di ebollizione ≤ 35 °C
— Flam. Liq. 2, H225 se il punto iniziale di ebollizione > 35 °C
La conversione diretta non è possibile.
La conversione diretta non è possibile.
La conversione corretta di F+; R12, gas risulta in Flam. Gas. 1,
H220 o in Flam. Gas. 2, H221
Flam. Liq. 1
H224
Self-react. CD
H242
Self-react. EF
H242
Self-react. G
nulla
La conversione non è possibile.
F; R15
Ox. Liq. 1
H270
La conversione diretta non è possibile.
H271
F; R17
liquido
Pyr. Liq. 1
H250
F; R17
Xn; R20
Xn; R20
Xn; R20
solido
gas
vapori
polvere/nebbia
Pyr. Sol. 1
Acute Tox.4
Acute Tox.4
Acute Tox.4
H250
H332
H332
H332
(1)
(1)
Acute Tox.4
H312
(1)
Xn; R21
Xn; R22
T; R23
T; R23
T; R23
T; R24
gas
vapori
polvere/nebbia
Acute
Acute
Acute
Acute
Acute
Tox.4
Tox.3
Tox.2
Tox.3
Tox.3
H302
H331
H330
H331
H311
(1)
(1)
T; R25
T+; R26
T+; R26
T+; R26
T+; R27
gas
vapori
polvere/nebbia
Acute
Acute
Acute
Acute
Acute
Tox.3
Tox.2
Tox.1
Tox.2
Tox.1
H301
H330
H330
H330
H310
(1)
(1)
T+; R28
Acute Tox.2
H300
(1)
R33
STOT RE 2
H373
(3)
C; R34
Skin Corr. 1B
H314
(2)
C; R35
Skin Corr. 1A
H314
Xi; R36
Eye Irrit. 2
H319
Xi; R37
STOT SE 3
H335
Xi; R38
Skin Irrit. 2
H315
T; R39/23
STOT SE 1
H370
Documento di Valutazione dei Rischi
(1)
(1)
(1)
(3)
51
DVR
T; R39/24
STOT SE 1
H370
(3)
T; R39/25
STOT SE 1
H370
(3)
T+; R39/26
STOT SE 1
H370
(3)
T+; R39/27
STOT SE 1
H370
(3)
T+; R39/28
STOT SE 1
H370
(3)
Xi; R41
Eye Dam. 1
H318
R42
Resp. Sens. 1
H334
R43
Skin Sens. 1
H317
Xn; R48/20
STOT RE 2
H373
(3)
Xn; R48/21
STOT RE 2
H373
(3)
Xn; R48/22
STOT RE 2
H373
(3)
T; R48/23
STOT RE 1
H372
(3)
T; R48/24
STOT RE 1
H372
(3)
T; R48/25
STOT RE 1
H372
(3)
R64
Lact.
H362
Xn; R65
Asp. Tox. 1
H304
R67
STOT SE 3
H336
Xn; R68/20
STOT SE 2
H371
(3)
Xn; R68/21
STOT SE 2
H371
(3)
Xn; R68/22
STOT SE 2
H371
(3)
Carc. Cat. 1; R45
Carc. 1A
H350
Carc. Cat. 2; R45
Carc. 1B
H350
Carc. Cat. 1; R49
Carc. 1A
H350i
Carc. Cat. 2; R49
Carc. 1B
H350i
Carc. Cat. 3; R40
Carc. 2
H351
Muta. Cat. 2; R46
Muta. 1B
H340
Muta. Cat. 3; R68
Muta. 2
H341
Repr. Cat. 1; R60
Repr. 1A
H360F
(4)
Repr. Cat. 2; R60
Repr. 1B
H360F
(4)
Repr. Cat. 1; R61
Repr. 1A
H360D
(4)
Repr. Cat. 2; R61
Repr. 1B
H360D
(4)
Repr. Cat. 3; R62
Repr. 2
H361f
(4)
Repr. Cat. 3; R63
Repr. 2
H361d
(4)
Repr. Cat. 1; R60-61
Repr. Cat. 1; R60
ReprRepr. Cat. 2;
R61
Repr. Cat. 2; R60
Repr. Cat. 1; R61
Repr. Cat. 2; R60-61
Repr. 1A
H360FD
Repr. 1A
H360FD
Repr. 1A
H360FD
Repr. 1B
H360FD
Repr. Cat. 3;
Repr. Cat.
Repr. Cat. 3;
Repr. Cat.
Repr. Cat. 3;
Repr. Cat.
Repr. Cat. 3;
Repr. Cat.
Repr. Cat. 3;
N; R50
N; R50-53
Repr. 2
Repr. 1A
H361fd
H360Fd
Repr. 1B
H360Fd
Repr. 1A
H360Df
Repr. 1B
H360Df
R62-63
1; R60
R63
2; R60
R63
1; R61
R62
2; R61
R62
N; R51-53
Aquatic. Acute 1
Aquatic. Acute 1
Aquatic Chronic 1
Aquatic Chronic 2
H400
H400
H410
H411
R52-53
Aquatic Chronic 3
H412
Documento di Valutazione dei Rischi
52
DVR
R53
Aquatic Chronic 4
N; R59
Ozone
H413
EUH059
CONVERSIONE TRA LE FRASI DI RISCHIO ATTRIBUITE SECONDO DIR. 67/548/CEE E LE
PRESCRIZIONI SUPPLEMENTARI RELATIVE ALL’ETICHETTATURA SECONDO IL REG. CE
1272/08
Direttiva 67/548/CEE
Regolamento CE 1272/08
R1
R6
R14
R18
R19
R44
R29
R31
R32
R66
R39-41
EUH001
EUH006
EUH014
EUH018
EUH019
EUH044
EUH029
EUH031
EUH032
EUH066
EUH070
Documento di Valutazione dei Rischi
53
DVR
PRESIDI DI PRIMO SOCCORSO
In azienda, così come previsto dall’ art.45, commi 1 e 2 del D.Lgs. 81/08, saranno presenti i presidi sanitari
indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Detti
presidi saranno contenuti in una Cassetta di Pronto Soccorso.
CONTENUTO MINIMO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
Guanti sterili monouso (5 paia)
Visiera paraschizzi
Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1)
Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3)
Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10)
Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2)
Teli sterili monouso (2)
Pinzette da medicazione sterili monouso (2)
Confezione di rete elastica di misura media (1)
Confezione di cotone idrofilo (1)
Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2)
Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2)
Un paio di forbici
Lacci emostatici (3)
Ghiaccio pronto uso (due confezioni)
Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2)
Termometro
Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa
Documento di Valutazione dei Rischi
54
DVR
LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA
D.Lgs. 26 marzo 2001, n° 151
La tutela della salute lavoratrici madri attraverso l’eliminazione o riduzione dell’esposizione a fattori di
rischio professionali per le gravide , per l’embrione ed il feto, con particolare attenzione a fattori di rischio
abortigeni, mutageni e teratogeni, ha comportato la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute delle
lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento fino a sette mesi dopo il parto, per le lavoratrici
addette alle lavorazioni.
A seguito della suddetta valutazione, sono state individuate le seguenti misure di prevenzione e protezione di
ordine generale da adottare:
•
Verranno modificati i ritmi lavorativi, in modo che essi non siano eccessivi e, che non comportino una
posizione particolarmente affaticante.
•
Se richiesto dal medico competente, o se obbligatorio per legge a causa di rischi specifici, si predisporrà
che la lavoratrice venga adibita, in via provvisoria, ad altra mansione .
In caso di ulteriori prescrizioni specifiche, esse verranno indicate nelle attività lavorative oggetto della
valutazione dei rischi, riportate nel seguito.
Le lavoratrici addette alle rispettive mansioni ed il rappresentante per la sicurezza sono stati informati sui
risultati della valutazione e sulle conseguenti misure adottate.
Nota L’art.12, comma 1, del D.lgs. 151/2001 ha introdotto la facoltà, per le lavoratrici dipendenti di datori di lavoro pubblici o
privati, di utilizzare in forma flessibile il periodo dell’interdizione obbligatoria dal lavoro di cui all’art.4 della Legge 1204/71
(due mesi prima del parto e tre mesi dopo il parto), posticipando un mese dell’astensione prima del parto al periodo
successivo al parto.
Per poter avvalersi di tale facoltà, la lavoratrice gestante dovrà presentare apposita domanda al datore di lavoro e
all’ente erogatore dell’indennità di maternità (INPS), corredata da certificazione del medico ostetrico-ginecologo del
SSN o con esso convenzionato la quale esprima una valutazione, sulla base delle informazioni fornite dalla lavoratrice
sull’attività svolta, circa la compatibilità delle mansioni e relative modalità svolgimento ai fini della tutela della salute
della gestante e del nascituro e, qualora la lavoratrice sia adibita a mansione comportante l’obbligo di sorveglianza
sanitaria, un certificato del Medico Competente attestante l’assenza di rischi per lo stato di gestazione
Qui di seguito viene riportato, anche a titolo informativo per le lavoratrici madri e per i soggetti interessati,
l’elenco dei principali pericoli per le lavoratrici stesse, con l’indicazione delle principali conseguenze e dei divieti
derivanti dalla vigente normativa in materia.
ERGONOMIA
PERICOLO
ATTIVITÀ IN POSTURA
ERETTA PROLUNGATA
POSTURE INCONGRUE
CONSEGUENZE
Mutamenti fisiologici in corso di gravidanza
(maggior volume sanguigno e aumento delle
pulsazioni cardiache, dilatazione generale dei
vasi sanguigni e possibile compressione delle
vene addominali o pelviche ).
favoriscono la congestione periferica durante
la postura eretta. La compressione delle vene
può ridurre il ritorno venoso con conseguente
accelerazione compensativa del battito
cardiaco materno e il manifestarsi di
contrazioni uterine. Se la compensazione è
insufficiente ne possono derivare vertigini e
perdita di coscienza. Periodi prolungati in
piedi
durante
la
giornata
lavorativa
determinano per le donne un maggior rischio
di parto prematuro.
E' potenzialmente pericoloso lavorare in posti
di lavoro ristretti o in postazioni non
sufficientemente adattabili per tenere conto
del crescente volume addominale, in
particolare nelle ultime fasi della gravidanza.
Ciò può determinare stiramenti o strappi
muscolari.
La
destrezza,
l'agilità,
il
Documento di Valutazione dei Rischi
DIVIETI
D.Lgs 151/01 allegato A, lett.G
(i lavori che comportano una
stazione in piedi per piu' di meta'
dell'orario)
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e fino al
termine
del
periodo
di
interdizione dal lavoro
D.Lgs 151/01 allegato A, lett.G
(lavori che obbligano ad una
postazione particolarmente
affaticante).
DIVIETO IN GRAVIDANZA
55
DVR
coordinamento, la velocità dei movimenti e
l'equilibrio possono essere anch'essi limitati e
ne può derivare un rischio accresciuto
d'infortunio.
LAVORO IN POSTAZIONI
ELEVATE
LAVORI CON MACCHINA
MOSSA A PEDALE,
QUANDO IL RITMO SIA
FREQUENTE O ESIGA
SFORZO
MANOVALANZA PESANTE
MOVIMENTAZIONE
MANUALE CARICHI
LAVORI SU MEZZI IN
MOVIMENTO
E' potenzialmente pericoloso per le lavoratrici
gestanti lavorare in postazioni sopraelevate
(ad esempio scale, piattaforme, ecc) a causa
del rischio di cadute dall’alto.
Le attività fisiche particolarmente affaticanti
sono considerate tra le cause di aborti
spontanei. E' importante assicurare che il
volume e il ritmo dell'attività non siano
eccessivi e, dove possibile, le lavoratrici
abbiano un certo controllo del modo in cui il
lavoro è organizzato.
La
manovalanza
pesante
e/o
la
movimentazione manuale dei carichi pesanti
è ritenuta pericolosa in gravidanza in quanto
può determinare lesioni al feto e un parto
prematuro. Con il progredire della gravidanza
la lavoratrice è esposta ad un maggior rischio
di lesioni causato dal rilassamento ormonale
dei legamenti e dai problemi posturali
ingenerati dalla gravidanza
L'esposizione a vibrazioni a bassa frequenza,
come accade per uso di mezzi in movimento,
può accrescere il rischio di aborti spontanei.
Il lavoro a bordo di veicoli può essere di
pregiudizio per la gravidanza soprattutto per
il rischio di microtraumi, scuotimenti, colpi,
oppure urti, sobbalzi o traumi che interessino
l'addome.
Documento di Valutazione dei Rischi
durante la gestazione e fino al
termine
del
periodo
di
interdizione dal lavoro
D.Lgs 151/01 allegato A, lett.E
(i lavori su scale ed impalcature
mobili e fisse)
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e fino al
termine
del
periodo
di
interdizione dal lavoro
D.Lgs 151/01 allegato A, lett.H
(i lavori con macchina mossa a
pedale, o comandata a pedale,
quando il ritmo del movimento sia
frequente, o esiga un notevole
sforzo)
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e fino al
termine
del
periodo
di
interdizione dal lavoro
D.Lgs 151/01 allegato A, lett.F
(lavori di manovalanza
pesante )
D.Lgs
151/01
allegato
C,
ett.A,1,b
(movimentazione
manuale
di
carichi pesanti che comportano
rischi, soprattutto dorsolombari)
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e fino al
termine
del
periodo
di
interdizione dal lavoro
D.Lgs 151/01 allegato A, lett.O
(i lavori a bordo delle navi, degli
aerei, dei treni, dei pullman e di
ogni
altro
mezzo
di
comunicazione in moto)
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e fino al
termine
del
periodo
di
interdizione dal lavoro
56
DVR
AGENTI FISICI
PERICOLO
RUMORE
CONSEGUENZE
L'esposizione prolungata a rumori forti (> 80
dBA) può determinare un aumento della
pressione sanguigna e un senso di stanchezza;
si ipotizza una vasocostrizione arteriolare che
potrebbe essere responsabile di una
diminuzione del flusso placentare. Sono,
inoltre, possibili riduzioni di crescita del feto,
con conseguente minor peso alla nascita.
Evidenze sperimentali suggeriscono che una
esposizione prolungata del nascituro a rumori
forti durante la gravidanza può avere un
effetto sulle sue capacità uditive dopo la
nascita.
DIVIETI
D.Lgs
151/01
allegato
C
lett.A,1,c
D.Lgs 151/01 allegato A lett. A
(lavori vietati ai minori ai sensi
dei
DD.lgss. 345/99 e 262/00)
D.Lgs 151/01 allegato A lett.C
(malattie professionali)
DIVIETO IN GRAVIDANZA
(per esposizioni ≥ 80 dBA)
DIVIETO FINO A SETTE MESI
DOPO IL PARTO
(per esposizioni ≥ 85 dBA)
D.Lgs. 151/01 all.egato A lett.I
(lavori con macchine scuotenti o
con utensili che trasmettono
intense vibrazioni)
SCUOTIMENTI
VIBRAZIONI
SOLLECITAZIONI
TERMICHE
RADIAZIONI
IONIZZANTI
Un'esposizione di lungo periodo a vibrazioni
che interessano il corpo intero può accrescere
il rischio di parto prematuro o di neonati
sotto peso e/o complicanze in gravidanza e
parti prematuri.
Durante la gravidanza le donne sopportano
meno il calore ed è più facile che svengano o
risentano dello stress da calore. L'esposizione
a calore può avere esiti nocivi sulla
gravidanza. Il lavoro a temperature molto
fredde può essere pregiudizievole per la
salute per gestanti, nascituro e puerpere. I
rischi aumentano in caso di esposizione a
sbalzi improvvisi di temperatura
Una esposizione a radiazioni ionizzanti
comporta dei rischi per il nascituro. Se una
lavoratrice che allatta opera con liquidi o
polveri radioattivi può determinarsi un'
esposizione del bambino in particolare a
seguito della contaminazione della pelle della
madre. Sostanze contaminanti radioattive
inalate o digerite dalla madre possono
passare attraverso la placenta al nascituro e,
attraverso il latte, al neonato. L’esposizione
durante il primo trimestre di gravidanza può
Documento di Valutazione dei Rischi
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e fino al
termine
del
periodo
di
interdizione dal lavoro
D.Lgs. 151 Allegato A lett. B
(Lavori che impiegano utensili
vibranti ad aria compressa o ad
asse flessibile soggetti all’obbligo
di sorveglianza sanitaria)
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO
A SETTE MESI DOPO IL PARTO
D.Lgs. 151/01 Allegato A lett. A
(celle frigorifere)
D.Lgs.
151/01
allegato
C
lett.A,1,f
(esposizione a sollecitazioni
termiche rilevanti evidenziata
dalla valutazione dei rischi)
DIVIETO IN GRAVIDANZA
DIVIETO FINO A SETTE MESI
DOPO IL PARTO PER
ESPOSIZIONI A TEMP. MOLTO
BASSE (es. lavori nelle celle
frigorifere)
D.Lgs 151/01 art.8
(Le donne, durante la gravidanza,
non possono svolgere attivita' in
zone classificate o, comunque,
essere adibite ad attivita' che
potrebbero esporre il nascituro ad
una dose che ecceda un
millisievert durante il periodo
della gravidanza)
57
DVR
DIVIETO IN GRAVIDANZA
Se esposizione nascituro > 1 mSv
provocare
aborto,
aumento
malformazioni e deficit funzionali
RADIAZIONI NON
IONIZZANTI
delle
Al momento attuale non esistono dati certi
sugli effetti provocati sulla gravidanza o sulla
lattazione dalle radiazioni non ionizzanti. Non
si può escludere che esposizioni a campi
elettromagnetici intensi, come ad esempio
quelli associati a fisioterapie (marconiterapia,
radarterapia)
o
alla
saldatura
a
radiofrequenza delle materie plastiche,
possano determinare un rischio accresciuto
per il nascituro. Sulla base degli studi
epidemiologici effettuati, il lavoro al
videoterminale non espone a RNI in grado di
interferire con la normale evoluzione della
gravidanza.
D.Lgs 151/01 allegato A lett.D
(i
lavori
che
comportano
l'esposizione
alle
radiazioni
ionizzanti).
DIVIETO IN GRAVIDANZA E
FINO A SETTE MESI DOPO IL
PARTO
D.Lgs 151/01 allegato A lett.C
(malattie professionali di cui all.4
al decreto 1124/65 e successive
modifiche)
D.Lgs
151/01
allegato
C
lett.A,1,e
(rischio
da
radiazioni
non
ionizzanti
evidenziato
dalla
valutazione dei rischi )
DIVIETO IN GRAVIDANZA
Per esposizioni superiori a quelle
ammesse per la popolazione
generale
AGENTI BIOLOGICI
PERICOLO
AGENTI BIOLOGICI DEI
GRUPPI DI RISCHIO
da 2 a 4
CONSEGUENZE
Le malattie infettive contratte in gravidanza
possono avere notevoli
ripercussioni
sull’andamento della stessa. Molti agenti
biologici appartenenti ai gruppi di rischio
2,3,4 possono interessare il nascituro in caso
di infezione della madre durante la
gravidanza. Essi possono giungere al bambino
per via placentare oppure durante e dopo il
parto, in caso di allattamento o a seguito
dello stretto contatto fisico tra madre e
bambino. Agenti che possono infettare il
bambino in uno di questi modi sono ad
esempio i virus dell'epatite B, C, rosolia,
l’HIV, il bacillo della tubercolosi, quello della
sifilide, la salmonella del tifo e il toxoplasma.
In particolare possono essere esposte
determinate
categorie
di
lavoratori
(es.sanità).
DIVIETI
D.Lgs 151/01 allegato A lett B
(rischi per i quali vige l'obbligo
delle visite mediche preventive e
periodiche).
D.Lgs 151/01 allegato B lett. A
punto 1 lett b (per virus rosolia e
toxoplasma in assenza di
comprovata immunizzazione)
D.Lgs 151/01 allegato C lett.A,2
(rischio di esposizione ad agenti
biologici evidenziato dalla
valutazione dei rischi)
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO
A SETTE MESI DOPO IL PARTO
AGENTI CHIMICI
PERICOLO
SOSTANZE O PREPARATI
CLASSIFICATI COME
PERICOLOSI (TOSSICI,
NOCIVI, CORROSIVI,
IRRITANTI)
CONSEGUENZE
L'effettivo rischio per la salute costituito
dalle singole sostanze può essere determinato
esclusivamente a seguito di una valutazione
del rischio. Una esposizione occupazionale
prevede spesso la presenza di una
combinazione di più sostanze, e in questi casi
non è sempre possibile conoscere le
conseguenze delle interazioni fra le diverse
sostanze ed i possibili effetti sinergici che le
associazioni chimiche possono produrre.
Alcuni agenti chimici possono penetrare
attraverso la pelle integra ed essere assorbiti
Documento di Valutazione dei Rischi
DIVIETI
D.Lgs 151/01 allegato A lett.A
(lavori vietati ai minori ai sensi
dei
DD.lgss. 345/99 e 262/00)
D.Lgs 151/01 allegato A lett.C
(malattie professionali)
D.Lgs 151/01 allegato C lett,A
punto 3 lett. a,b,c,d,e,f, e lett B
(esposizione ad agenti chimici
pericolosi evidenziata dalla
58
DVR
dal corpo con ripercussioni negative sulla
salute. Molte sostanze possono passare nel
latte materno e per questa via contaminare il
bambino. Tra gli effetti degli agenti chimici
sulla gravidanza molti studi hanno evidenziato
il verificarsi di aborti spontanei correlati ad
una esposizione occupazionale a numerose
sostanze, tra cui solventi organici, gas
anestetici e farmaci antiblastici, anche per
bassi livelli di esposizione.
PIOMBO E DERIVATI CHE
POSSONO ESSERE
ASSORBITI
DALLO
ORGANISMO UMANO
Vi sono forti evidenze che l'esposizione al
piombo, sia del nascituro che del neonato,
determini problemi nello sviluppo, danno del
sistema nervoso e degli organi emopoietici.
Le donne, i neonati e i bambini in tenera età
sono maggiormente sensibili al piombo che gli
adulti maschi. Il piombo passa dal sangue al
latte.
valutazione dei rischi)
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO
A SETTE MESI DOPO IL PARTO
Può essere consentito l’uso di
sostanze o preparati classificati
esclusivamente irritanti per la
pelle e con frase di rischio “può
provocare sensibilizzazione per
contatto con la pelle” (R43), a
condizione che il rischio sia
evitabile con l’uso dei DPI.
D.Lgs 151/01 allegato A lett.A
(lavori vietati ai minori ai sensi
dei
DD.lgss. 345/99 e 262/00)
D.Lgs 151/01 allegato A lett.C
(malattie professionali)
D.Lgs 151/01 allegato B lett. A
numero 1 lett.c e lett. B numero
1 lett.a (allegato 2 DL 645/96)
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO
A SETTE MESI DOPO IL PARTO
ALTRI LAVORI VIETATI
DESCRIZIONE
DIVIETI
LAVORO NOTTURNO
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO A UN ANNO DI
VITA DEL BAMBINO
LAVORI A BORDO DI NAVI, AEREI, TRENI, PULMAN
O ALTRI MEZZI DI COMUNICAZIONE IN MOTO
LAVORI DI MONDA E TRAPIANTO DEL RISO
LAVORI DI ASSISTENZA E CURA DEGLI INFERMI NEI
SANATORI E NEI REPARTI PER MALATTIE
INFETTIVE E PER MALATTIE NERVOSE E MENTALI
LAVORI
AGRICOLI
CHE
IMPLICANO
LA
MANIPOLAZIONE E L’USO DI SOSTANZE TOSSICHE
O ALTRIMENTI NOCIVE NELLA CONCIMAZIONE DEL
TERRENO E NELLA CURA DEL BESTIAME
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e
periodo di interdizione dal
DIVIETO IN GRAVIDANZA
durante la gestazione e
periodo di interdizione dal
fino al termine del
lavoro
fino al termine del
lavoro
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO A SETTE MESI
DOPO IL PARTO
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO A SETTE MESI
DOPO IL PARTO
LAVORI CHE ESPONGONO ALLA SILICOSI E
ALL’ASBESTOSI O ALLE ALTRE MALATTIE
PROFESSIONALI (di cui agli allegati 4 e 5 al
decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno
1965, n. 1124, e successive modificazioni)
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO A SETTE MESI
DOPO IL PARTO
LAVORI PREVISTI DAL D.LGS. 345/99
LAVORI PREVISTI DAL D.LGS. 262/2000
LAVORI INDICATI NELLA TABELLA ALLEGATA AL
DPR 303/1956 PER I QUALI VIGE L’OBBLIGO
DELLE
VISITE
MEDICHE
PREVENTIVE
E
PERIODICHE
DIVIETO IN GRAVIDANZA E FINO A SETTE MESI
DOPO IL PARTO
Documento di Valutazione dei Rischi
59
DVR
STRESS LAVORO-CORRELATO
Accordo europeo dell’8 ottobre 2004
Lo stress è uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed che
consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese
nei loro confronti. L’individuo è capace di reagire alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine, e
queste possono essere considerate positive (per lo sviluppo dell’individuo stesso), ma di fronte ad una
esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di reazione. Inoltre, persone diverse
possono reagire in modo diverso a situazioni simili e una stessa persona può, in momenti diversi della propria
vita, reagire in maniera diversa a situazioni simili. Lo stress non è una malattia ma una esposizione
prolungata allo stress può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute. Lo stress indotto da
fattori esterni all’ambiente di lavoro può condurre a cambiamenti nel comportamento e risurre l’efficienza
sul lavoro. Tutte le manifestazioni di stress sul lavoro non vanno considerate causate dal lavoro stesso. Lo
stress da lavoro può essere causato da vari fattori quali il contenuto e l’organizzazione del lavoro, l’ambiente
di lavoro, una comunicazione “povera”, ecc.
I sintomi più frequenti sono : affaticamento mentale, cefalea, gastrite, insonnia, modificazione dell’umore,
depressione ed ansia, dipendenza da farmaci.
I fattori che causano stress possono essere :
•
•
•
•
•
•
lavoro ripetitivo ed arido
carico di lavoro e di responsabilità eccessivo o ridotto
rapporto conflittuale uomo - macchina
conflitti nei rapporti con colleghi e superiori
fattori ambientali (rumore, presenza di pubblico...)
lavoro notturno e turnazione
Si provvederà alla tutela, in particolare, della salute psichica lesa o messa in pericolo dalla cattiva
organizzazione delle risorse umane, la tutela del rischio specifico da stress lavorativo di una particolare
categoria di lavoratori che in ragione delle peculiarità della prestazione lavorativa sono i soggetti più esposti
alla sindrome in esame.
Verranno effettuati adeguati controlli periodici sui lavoratori, in quanto solo attraverso i singoli controlli è
possibile acquisire quelle conoscenze sulla base delle quali il datore di lavoro è in grado evitare il rischio
specifico dello stress lavorativo (ad esempio non assegnare turni notturni una persona che ha già manifestato
e magari curato sindromi depressive) con una diversa organizzazione del personale, secondo il normale
criterio del prevedibile ed evitabile.
Ai tradizionali fattori di rischio inoltre si affiancano oggi "nuovi fattori", legati al rapporto persona-lavoro,
agli aspetti relazionali e motivazionali, alla disaffezione, all'insoddisfazione, al malessere collegato al ruolo
del singolo lavoro, alle relazioni con i colleghi ed i capi, alle vessazioni morali e sessuali, al rapporto con le
tecnologie e con le loro continue evoluzioni. Il fenomeno del disagio lavorativo sta assumendo sempre
maggiore rilevanza ed esprime il cedimento psicofisico del lavoratore-lavoratrice nel tentativo di adattarsi
alle difficoltà del confronto quotidiano con la propria attività lavorativa.
Lo stress non è una malattia, ma può causare problemi di natura fisica e mentale quando le pressioni e le
richieste diventano eccessive e assillanti, con effetti negativi per i lavoratori e le aziende. Lo stress dipende
dal contesto di lavoro (organizzazione, ruolo, carriera, autonomia, rapporti interpersonali) e dal contenuto
del lavoro (ambiente, attrezzature, orario, carico-ritmi, formazione, compiti).
Esso si può prevenire attraverso una valutazione del rischio simile a quella applicata a tutti gli altri rischi sul
posto di lavoro, coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici e i loro rappresentanti, gli RLS.
Il mobbing produce stress e lo stress facilita l'insorgere di situazioni di mobbing.
E' importante distinguerli, perché diverse sono le cause e diversi i rimedi. In particolare il mobbing si
configura come l'insieme di azioni personali e impersonali aggressive, violente, ripetute, immotivate,
individuali o di gruppo che incidono in modo significativo sulla condizione emotiva e psicofisica di un
individuo o di un gruppo di individui.
Documento di Valutazione dei Rischi
60
DVR
MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Verrà data ai singoli lavoratori la possibilità di scegliere le modalità di esecuzione del proprio lavoro;
Si cercherà di diminuire il più possibile l’entità delle attività monotone e ripetitive;
Verranno aumentate le informazioni concernenti gli obiettivi;
Sarà sviluppato uno stile di leadership;
Si eviteranno definizioni imprecise di ruoli e mansioni.
Verranno distribuiti/comunicati efficacemente gli standard ed i valori dell’organizzazione a tutti i livelli
organizzativi, per esempio tramite manuali destinati al personale, riunioni informative, bollettini;
Si farà in modo che gli standard ed i valori dell’organizzazione siano noti ed osservati da tutti i lavoratori
dipendenti;
Si provvederà al miglioramento della responsabilità e della competenza del management per quanto
riguarda la gestione dei conflitti e la comunicazione;
Si stabilirà un contatto indipendente per i lavoratori;
Verranno coinvolti i dipendenti ed i loro rappresentanti nella valutazione del rischio e nella prevenzione
dello stress lavoro-correlato.
DIFFERENZE DI GENERE, ETA’ E PROVENIENZA DA ALTRI PAESI
Studi statistici effettuati anche in altri paesi (tra cui l’“Institute for Work & Health” di Toronto) hanno
evidenziato una correlazione tra genere, età e rischi. Nella fase di valutazione si è tenuto conto di tali
fattori, considerando sempre le condizioni più sfavorevoli in funzione dei lavoratori effettivamente addetti
alle rispettive attività lavorative oggetto delle analisi.
In caso di presenza o di assunzione di lavoratori provenienti da altri paesi, si provvederà ad una più attenta
verifica dei loro livelli formativi, anche in funzione delle difficoltà determinate dalla diversità del linguaggio.
MONITORAGGIO INTERNO DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
RESPONSABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI
Ogni dipendente è responsabile sul proprio luogo di lavoro della sorveglianza dello stato di sicurezza reale
raggiunto dalle attrezzature, dagli impianti, dalle macchine, dall’ambiente, dalle materie, in relazione alla
formazione ricevuta ed alle disposizioni aziendali vigenti.
Il coinvolgimento da parte di tutti i dipendenti, ottenuto con una specifica campagna informativa, ha
consentito di ottenere direttamente le Segnalazioni di Incidente o le anomalie che danno luogo alle più
elementari valutazioni di efficienza delle procedure di sicurezza adottate.
Con il raggiungimento di un sufficiente grado di consapevolezza e di competenza i lavoratori sono
progressivamente in grado di contribuire efficacemente al miglioramento della sicurezza aziendale.
MONITORAGGIO
Per il monitoraggio dei provvedimenti tecnici organizzativi e procedurali di prevenzione e protezione, così come
definiti nelle singole attività lavorative oggetto della valutazione dei rischi e riportate nel seguito sono state
individuate le seguenti linee principali.
Frequenza massima delle verifiche
Addetti al monitoraggio e compiti
: trimestrale (valore iniziale, suscettibile di variazione in funzione dei
risultati accertati)
: vedi Servizio di Prevenzione e Protezione con distinta dei compiti
Metodologia da seguire
Documento di Valutazione dei Rischi
61
DVR
Gli addetti al controllo dovranno effettuare (periodicamente o a seguito di segnalazione pervenuta o
accertata di non conformità) l’individuazione puntuale di tutti i provvedimenti tecnici, organizzativi e procedurali
di prevenzione e protezione previsti per il reparto e per il lavoratore o la mansione oggetto del controllo, con la
segnalazione delle eventuali situazioni di non conformità e con la individuazione dei soggetti cui competono gli
interventi di rettifica delle non conformità. Tutti i dati ed i documenti di riscontro dovranno essere archiviati ed
occorrerà redigere, al termine dell’ attività, uno specifico verbale scritto firmato e datato che riporta le
conclusioni e le eventuali proposte.
In funzione dei risultati del monitoraggio verranno presi i provvedimenti opportuni, compresa la eventuale
revisione delle procedure di sicurezza oggetto del monitoraggio.
PROGRAMMA PER IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEI LIVELLI DI SICUREZZA
Per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza è prevista l’implementazione in azienda di un “SISTEMA
di GESTIONE della SALUTE E SICUREZZA dei LAVORATORI” basato sui seguenti elementi principali:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sistemazione dei luoghi, degli ambienti e delle attrezzature di lavoro esistenti e programma di controllo
e manutenzione degli stessi.
Valutazione preventiva dei RISCHI ogni qualvolta verranno introdotti nuove attrezzature o nuove sostanze
o comunque modificati i regimi di esposizione.
Controlli periodici degli impianti, delle attrezzature, delle sostanze e dei dispositivi di protezione
individuali a garanzia che tutti i processi vengano svolti in conformità alle specifiche di sicurezza.
Definizione di istruzioni scritte per l’utilizzo corretto delle attrezzature di lavoro.
Periodica informazione, formazione e addestramento dei lavoratori sui rischi lavorativi e sui modi per
prevenirli.
Controllo del comportamento in sicurezza dei lavoratori, come indicato nel precedente capitolo.
Controllo sanitario periodico, ove prescritto, per prevenire l’insorgenza di eventuali malattie
professionali.
Procedure per la gestione dell’emergenza per fronteggiare le situazioni anomale con l’intento di
minimizzare i
danni alle persone ed al patrimonio aziendale.
Procedure per la disciplina dei lavori affidati ad imprese esterne per garantire che i lavori stessi vengano
svolti
in condizioni di sicurezza, previa compilazione e sottoscrizione del documento unico di valutazione dei
rischi da interferenze (DUVRI), quando necessario.
Documento di Valutazione dei Rischi
62
DVR
Sezione 5
QUADRO RIEPILOGATIVO DELLE LAVORAZIONI
ATTIVITA' E FASI DI LAVORO
Nella seguente tabella vengono riportate le lavorazioni oggetto del presente Documento di Valutazione dei
RISCHI, suddivise in ATTIVITÀ (costituenti i diversi raggruppamenti) ed in FASI DI LAVORO (o reparti).
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 1
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5
Fase 6
Fase 7
Fase 8
Fase 9
Fase 10
Fase 11
Fase 12
SCUOLE
ATTIVITA' DIDATTICA
ATTIVITA' OPERATORI SCOLASTICI
ATTIVITA' DI LABORATORIO
BIBLIOTECA SCOLASTICA
LABORATORIO INFORMATICO SCOLASTICO
RIUNIONI E CONFERENZE
SEGRETERIA SCOLASTICA
ATTIVITA' RICREATIVA ALL'APERTO SCUOLE
LAVORI IN CUCINA SCUOLE
LOCALE CALDAIA
PULIZIA SERVIZI IGIENICI
SALA MENSA SCUOLE
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 2
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5
Fase 6
Fase 7
Fase 8
Fase 9
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA ARATURA ED ERPICATURA
AGRICOLTURA FERTILIZZAZIONE TERRENI
AGRICOLTURA GESTIONE AZIENDA AGRICOLA
AGRICOLTURA IMPIANTO ARBOREO
AGRICOLTURA IRRIGAZIONE CON MOTOPOMPA
AGRICOLTURA MIETITREBBIATURA
AGRICOLTURA MANUTENZIONE VEGETAZIONE
AGRICOLTURA REALIZZAZIONE DI STACCIONATE
AGRICOLTURA UTILIZZO TRATTRICE
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 3
Fase 1
BAR
SALA BAR
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 4
Fase 1
LABORATORI
LABORATORI BIOLOGICI
LAVORATORI E MANSIONI SVOLTE
Documento di Valutazione dei Rischi
63
DVR
Nella seguente tabella sono riportati i dipendenti presenti in azienda e le rispettive mansioni.
Matricola
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
11
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
12
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
13
130
131
132
133
134
136
137
138
139
14
140
141
Cognome
ALLEGRA
ARACU
ARCA
ARDU
BARRACCA
BONETTI
BOSU
BOTTA
BURLINI
CABIDDU
SALIS
SANNA
SANNA
SCALISE
SCINTU
SECHI
SERRA
SERUSI
SERUSI
SGRIGNANI
CABONI
SICCU
SIMBULA
SOI
SOLINAS
SUCCU
TOCCO
TRUDU
USAI
VARGIU
VARONE
CADEDDU
VIGILANTE
VIRDIS
ZANCUDI
ARIU
ATZORI
ATZORI
CARBONI
CARIA
CARTA
CAU
CADONI
CELLUCCI
COCCO
COCCO
CONTINI
CORRIAS
CORRIAS
D'AMBRA
DEIANA
DEIDDA
CADONI
DORE
DURANTE
Documento di Valutazione dei Rischi
Nome
GIOACCHINO
PAOLA
PASQUALINA
FLAVIANO
MARIA FRANCA
ELISABETTA CRISTINA
MARIO
MARCO
SERGIO
LORELLA
GIOVANNI EUGENIO
GIANFRANCA
GAVINO
PIETRO
ANTONIO
PIERGIUSEPPE
GIANBACHISIO
MARIA
GIOVANNI
VINCENZO
LILIANA
MARIA CARMELA
FRANCESCO
GIORGINO
MARIA FRANCA
VITALIA
ADALGISA MARIA
LUIGINO
ANTONINA
ANDREA
FRANCESCA
RAIMONDO IGNAZIO
RAFFAELE
ANNA MARIA
MARIA IMMACOLATA
SANDRA
LOREDANA
PAOLA
MARIA FRANCESCA
ROSA
MARILENA
ROSSANA
TIZIANA
PIETRINA
STEFANO
SUSANNA
FLAVIO
ROSELLA
ANDREA
MARIA
MARIA CARMELA
FRANCESCO
GIUSEPPA ROSA
FRANCESCO
GILDA
Mansione
Docente
Docente
Docente tecnico-pratico
Docente
Docente Cucina
Docente
Docente
Docente Educazione Fisica
Docente Diritto
Docente
Amministrativo
Docente
Docente
Docente
Operaio
Docente
Docente
Docente
Docente tecnico-pratico
Personale ATA
Personale ATA
Personale ATA
Docente
Personale ATA
Amministrativo
Docente
Personale ATA
Personale ATA
Docente tecnico-pratico
Docente Cucina
Docente
Docente Matematica
Docente
Docente
Docente tecnico-pratico
Personale ATA
Docente
Docente
Personale ATA
Personale ATA
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Personale ATA
Docente
Docente tecnico-pratico
Docente
Personale ATA
Docente
Amministrativo
Docente
Docente
64
DVR
142
143
144
145
146
147
148
149
15
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
16
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
17
170
171
172
173
174
175
177
178
179
18
180
181
182
183
184
185
186
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
ENA
FRONGIA
GHINAMI
GIAMPAOLI
LALLAI
LANGELLA
LEO
LOI
CAMEDDA
LOI
LONGU
MADEDDU
MANNONI
MARRAS
MASALA
MELIS
MELONI
MEREU
MURRU
CAPONE
NANU
PISANU
PULPO
PUTZOLU
SANNA
SANNA
SANNA
SANNA
SARDARA
SAULLE
CARBONI
SCANU
SCANU
SEDDA
SERUSI
TOLA
USAI
ZOCCHEDDU
ZONCU
SIMBULA
CAREDDA
MANCONI
PIRODDI
PODDA
SANNA
URGU
SIMBULA
STERI
CARTA
CASTI
CASU
CASULA
COCO
CONTI GALLENTI
CONTINI
COSSU
COSSU
COSSU
CUBEDDU
Documento di Valutazione dei Rischi
MARTA
DIEGO
CARLO ALESSANDRO
NICOLETTA
VALERIA
DOMENICO
GIAMPAOLA
RITA
ASSUNTINA
SIMONA
SALVATORE
CONCETTA
ANNA GLORIA
ORNELLA
IOLANDA
ANNALISA
MONICA
PATRIZIA
ANTONELLA RITA
ADA LAURA MARIA
SALVATORICA
MARGHERITA
PERLA
ROSINA
BLANCHE
NICOLA
CINZIA
LUIGIA
LUCIANA
VITTORIA MARIA
FRANCESCA
FERNANDO
CARMELINA
MARIA CRISTINA
PIETRO MARIA
ANTONIO FABIO
ROSARIA
NILO
LILIANA
ADOLFO
MARIAANTONIA
MARTINA
MAURIZIO
ALESSANDRO
SALVATORANGELO
GIOVANNI
FEDERICA
ANNA
RACHELE
ERIKA
MANUELA
ALBERTO
ALESSANDRA
DANIELA
FLAVIO
GIANCARLO
STEFANIA
GIANCARLO
LUCIANA
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Personale ATA
Personale ATA
Personale ATA
Docente
Docente Cucina
Personale ATA
Docente
Docente
Docente
Personale ATA
Docente
Docente
Personale ATA
Docente
Personale ATA
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Personale ATA
Personale ATA
Amministrativo
Docente
Personale ATA
Docente
Personale ATA
Personale ATA
Docente
Docente tecnico-pratico
Personale ATA
Personale ATA
Amministrativo
Docente
Docente
Docente
Cuoco
Docente
Personale ATA
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente tecnico-pratico
Docente
Amministrativo
Docente
Personale ATA
Docente tecnico-pratico
Docente
Docente Cucina
Personale ATA
65
DVR
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
CULTRERA
DAGA
DAGA
DAGA
DALLA LIBERA
DASSO
DE SENEEN
DEDOLA
DEFRAIA
DEIDDA
DELEDDA
DELUCCHI M
DESSI
DETTORI
FERRANTE
FILANGERI
FOIS
FRAU
GARAU
GIARRUSSO
GRANARA
IDDA
LISCIA
LODDO
LOI
LUGLIE'
MANCA
MANCA
MARCEDDU
MARONGIU
MARRAS
MASALA
MASTINU
MELE
MELIS
MELONI
MEREU
MOCCI
MORETTI
MOTZO
MURA
MURA
MURTAS
MUSCAS
NIOLA
ORE
ORTU
PALA
PALMAS
PAMPALONI
PANI
PANI
PANI
PEDROTTI
PERRA
PIANEZZI
PINNA
PINNA
PINNA
Documento di Valutazione dei Rischi
LUIGI
FRANCESCO
SIMONA
GIAMPAOLA
MARIA CINZIA
WILLIAM
BEATRICE
CHRISTIAN
GIANLUCA
ELIA
MARIA TERESA
MARCO AGOSTINO
FRANCESCA
MARIA ELENA
MARIA ROSA
SALVO
RITA
GESUINELLA
GIULIANA
BIAGIO
BATTISTINA
MARIA ANGELA SEBASTIANA
FELICE
GIOVANNI
MARIA ROSARIA
ANTONIO
MARIA
SARA
ENRICO
GIANLUCA
IVO
IGNAZIO
GIOVANNA
ANTONIA MARIA
ANTONELLO
GIUSEPPINA
GIANNI
ROSALBA
CATERINANGELA
PIERO
MARIA CRISTINA
ANTONIO
ANNA RITA
MARIA GIUSEPPA
ANNAMARIA
COSTANTINO
SARA
FRANCESCO
MAURIZO
STEFANO
MARIA ANTONIA
NEVA DINA IGNAZIA
VINCENZO
CARLO
SEBASTIANO
MARCELLO
MARIA REGINA
MARIA
GIORGIO
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente Cucina
Docente
Docente Cucina
Docente
Personale ATA
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente Cucina
Infermiera
Docente
Cuoco
Personale ATA
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente Educazione Fisica
Amministrativo
Cuoco
Amministrativo
Docente
Personale ATA
Personale ATA
Docente
Docente
Docente
Docente
Amministrativo
Infermiera
Docente
Docente
Operaio
Docente
Docente
Docente Educazione Fisica
Docente
Docente
Docente
Docente tecnico-pratico
Docente
Docente tecnico-pratico
Docente
Docente
Docente
Docente tecnico-pratico
66
DVR
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
PIREDDA
PIU
PODDA
PORCU
PUDDU
PULIGA
PULIGA
ROSA
ROSSI
SABA
SALARIS
OLGA
MARIA ANTONIA
MICHELA
IGNAZIO
MARIA BONARIA
MARIA IGNAZIA
CATERINA
ANDREINA
IRMA
ISA TERESA
GIUSEPPE
Guardiano
Docente
Guardiano
Docente
Docente
Personale ATA
Personale ATA
Docente
Docente
Personale ATA
Docente
LIVELLI E AMBIENTI/REPARTI
Nelle seguenti tabelle sono riportati i livelli e gli ambienti/reparti dell’azienda.
Liv. N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Denominazione
Direzione
Segreteria
Personale A.T.A.
Formazione Discenti
Azienda Agraria
Cucina
Aula mensa
Convitto
Infermeria
Guardiania
Guardaroba
Ambiente/Reparto
Descrizione
Datore di Lavoro
Segretario
Personale addetto alle pulizie e controllo discenti
Personale docente
Addetti azienda agraria
Preparazione pasti
Consumo pasti
Controllo studenti convittori
Infermeria
Guardiania
Guardaroba
Sup. mq
Direzione
N° Lavoratori
15
1
65
Non
definibile
35
1
120
60
10
Sala Mensa
150
3
Convitto
400
8
35
1
Segreteria
Personale ATA
Docenza
Cucine
Gurdaroba
Documento di Valutazione dei Rischi
Descrizione
25
67
DVR
Sezione 6
MISURE GENERALI DI PREVENZIONE
Qui di seguito vengono riportate le misure di prevenzione generali nei confronti dei rischi specifici individuati
nell’azienda oggetto del presente Documento di Valutazione, e riportati in dettaglio nelle Sezioni 7, 8, 9 e 10.
Oltre alle indicazioni di ordine generale riportate occorrerà attenersi alle istruzioni dettagliate nelle singole
attività lavorative e nelle schede relative all’utilizzo di attrezzature, sostanze ed opere provvisionali.
MISURE GENERALI DI TUTELA
CADUTA DALL’ALTO
Situazioni di pericolo : Ogni volta che si transita o lavora in quota (anche a modesta
altezza), in prossimità di aperture nel vuoto (botole, aperture nei solai, vani scala, vani
ascensore, ecc.), durante l’utilizzo di mezzi di collegamento verticali (scale, scale a pioli,
passerelle, ecc.)
Le perdite di stabilità dell’equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un
altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure
di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi,
impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Si dovrà
provvedere alla copertura e segnalazione di aperture su solai, solette e simili o alla loro delimitazione con
parapetti a norma.
Qualora risulti impossibile l’applicazione di tali protezioni dovranno essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi potranno essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto della caduta
Lo spazio corrispondente al percorso di un’ eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
Per i lavori di ufficio, la situazione più a rischio è relativa all’utilizzo di scale portatili, per le quali occorre
attenersi alle procedure di utilizzo in sicurezza.
MISURE GENERALI DI TUTELA
CADUTA DI MATERIALE DALL’ALTO
Situazioni di pericolo : Ogni volta che si transita o lavora al di sotto di carichi sospesi nel
raggio d’azione di apparecchi di sollevamento oppure in prossimità di scaffali, mensole,
palchetti, armadi, ripiani e piani di appoggio.
Le perdite di stabilità incontrollate dell’equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di
maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su
pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse
o attraverso l’adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose dovranno essere
eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate
alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Per tutti i lavori in altezza i lavoratori dovranno assicurare gli attrezzi di uso comune ad appositi cordini o
deporli in appositi contenitori.
Documento di Valutazione dei Rischi
68
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
Situazioni di pericolo : Presenza di oggetti sporgenti (tavole di legno, spigoli, elementi di opere
provvisionali, attrezzature, scaffalature, arredamenti, ecc.).
Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini dovranno essere eliminate o ridotte al minimo
anche attraverso l’impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per
l’impiego manuale dovranno essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non
utilizzati dovranno essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile e non dovranno ingombrare posti di
passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi dovranno essere organizzati in modo da
evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
Fare attenzione durante gli spostamenti nelle aree di lavoro e riferire al Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione o al Datore di Lavoro eventuali oggetti o materiali o mezzi non idoneamente
segnalati.
Dovrà essere vietato lasciare in opera oggetti sporgenti pericolosi e non segnalati.
Operare sempre a ritmi regolari, evitando movimenti bruschi in tutte le attività lavorative.
MISURE GENERALI DI TUTELA
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
Situazioni di pericolo : Durante il carico, lo scarico e la movimentazione di materiali ed attrezzature di
lavoro.Ogni volta che si maneggia materiale scabroso in superficie (legname, punesse, oggetti taglienti ecc.)
e quando si utilizzano attrezzi (taglierina, martello, cutter , ecc.)
Dovrà essere evitato il contatto del corpo dell’operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque
capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature dovranno essere protetti contro i contatti accidentali.
Effettuare sempre una presa salda del materiale e delle attrezzature che si maneggiano
Utilizzare sempre Guanti protettivi in caso di utilizzo di attrezzature taglienti.
MISURE GENERALI DI TUTELA
SCIVOLAMENTI E CADUTE A LIVELLO
Situazioni di pericolo : Presenza di materiali vari, cavi elettrici. Presenza di pavimenti
scivolosi o irregolari. Perdita di equilibrio durante la movimentazione dei carichi, anche
per la irregolarità dei percorsi.
I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi dovranno
essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
Utilizzare detergenti/sostanze che non lasciano patine scivolose/schiumose sui pavimenti.
Dotare i gradini delle scale di idonee strisce antiscivolo.
I percorsi pedonali interni dovranno sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o
altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Per ogni postazione di lavoro occorrerà individuare la
via di fuga più vicina.
Si dovrà altresì provvedere per il sicuro accesso ai posti di lavoro situati in piano, in elevazione o in
profondità.
Le vie d’accesso e quelle corrispondenti ai percorsi interni dovranno essere illuminate ed adeguatamente
segnalate secondo le necessità diurne e notturne.
Documento di Valutazione dei Rischi
69
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
ELETTROCUZIONE
Situazioni di pericolo : Ogni volta che si lavora con attrezzature
funzionanti ad energia elettrica o si transita in prossimità di lavoratori
che ne fanno uso.
.
L' impianto elettrico deve essere realizzato a regola d'arte; vale a dire secondo le norme
CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Per non pregiudicare le sue caratteristiche di sicurezza anche le
apparecchiature devono essere "a norma" (marchio IMQ o equivalente).
Un livello di sicurezza assoluto non è raggiungibile. E' possibile invece raggiungere un livello di sicurezza
accettabile mediante:
un'accurata realizzazione dell'impianto seguita da scrupolose verifiche;
l'impiego di apparecchiature elettriche di qualità garantita;
la manutenzione e le verifiche periodiche eseguite da personale specializzato.
Utilizzare materiale elettrico (cavi, prese) solo dopo attenta verifica di personale esperto (elettricista).
Verificare sempre, prima dell’utilizzo di attrezzature elettriche, i cavi di alimentazione per accertare la
assenza di usure ed eventuali abrasioni.
Non manomettere il polo di terra.
Usare spine di sicurezza omologate CEI.
Usare attrezzature con doppio isolamento.
Controllare i punti di appoggio delle scale metalliche.
Evitare di lavorare in ambienti molto umidi o bagnati o con parti del corpo umide.
RACCOMANDAZIONI
Non togliere la spina dalla presa tirando il filo. Si potrebbe rompere il cavo o
l'involucro della spina rendendo accessibili le parti in tensione.
Se la spina non esce, evitare di tirare con forza eccessiva, perché si potrebbe
strappare la presa dal muro.
Quando una spina si rompe occorre farla sostituire con una nuova marchiata
IMQ (Istituto italiano del Marchio di Qualità). Non tentare di ripararla con
nastro isolante o con l'adesivo. E' un rischio inutile!
Non attaccare più di un apparecchio elettrico a una sola presa. In questo
modo si evita che la presa si surriscaldi con pericolo di corto circuito e
incendio.
Documento di Valutazione dei Rischi
70
DVR
Se indispensabili, e previa autorizzazione del responsabile della
sicurezza, usare sempre adattatori e prolunghe idonei a sopportare la
corrente assorbita dagli apparecchi utilizzatori. Su tutte le prese e le
ciabatte è riportata l'indicazione della corrente, in Ampere (A), o della
potenza massima, in Watt (W).
Spine di tipo tedesco (Schuko) possono essere inserite in prese di tipo italiano
solo tramite un adattatore che trasferisce il collegamento di terra effettuato
mediante le lamine laterali ad uno spinotto centrale. E' assolutamente vietato
l'inserimento a forza delle spine Schuko nelle prese di tipo italiano. Infatti, in
tale caso dal collegamento verrebbe esclusa la messa a terra.
Situazioni che vedono installati più adattatori multipli, uno sull'altro, vanno
eliminate.
Segnalare immediatamente eventuali condizioni di pericolo di cui si viene a conoscenza, adoperandosi
direttamente nel caso di urgenza ad eliminare o ridurre l'anomalia o il pericolo, notificando l'accaduto al
Dirigente e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. (ad esempio se vi sono segni di cedimento o
rottura, sia da usura che da sfregamento, nei cavi o nelle prese e spine degli apparecchi utilizzatori, nelle
prese a muro non adeguatamente fissate alla scatola, ecc.).
Allontanare le tende o altro materiale combustibile dai faretti e
dalle lampade.
Le spine di alimentazione degli apparecchi con potenza superiore a 1 kW devono essere estratte dalla presa
solo dopo aver aperto l'interruttore dell'apparecchio o quello a monte della presa.
Non effettuare nessuna operazione su apparecchiature elettriche quando si hanno le
mani bagnate o umide.
E' vietato alle persone non autorizzate effettuare qualsiasi intervento sulle apparecchiature e sugli impianti
elettrici. E’ inoltre vietata l'installazione di apparecchi e/o materiali elettrici privati.
Il dipendente è responsabile degli eventuali danni a cose e/o persone dovuti all'eventuale installazione ed
utilizzo di apparecchi elettrici di sua proprietà.
Documento di Valutazione dei Rischi
71
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
RUMORE
Situazioni di pericolo: Durante l’utilizzo di attrezzature rumorose o durante le lavorazioni che avvengono
nelle vicinanze di attrezzature rumorose. Nell’acquisto di nuove attrezzature occorrerà
prestare particolare attenzione alla silenziosità d’uso. Le attrezzature dovranno essere
correttamente mantenute ed utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al
fine di limitarne la rumorosità eccessiva.
Durante il funzionamento, gli schermi e le paratie delle attrezzature dovranno essere mantenute chiuse e
dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non potrà
essere eliminato o ridotto, si dovranno porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell’area
interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile dovranno essere adottati i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
Inserti auricolari
Modellabili
Tipo: UNI EN 352-2
Inserti auricolari
Ad archetto
Tipo: UNI EN 352-2
In
materiale
comprimibile
Modellabili, autoespandenti
In
silicone, gomma
o
materie plastiche morbide
Cuffia Antirumore
In materiale plastico
UNI EN 352-1
Protezione dell’udito
In base alla valutazione dell’ esposizione al rumore, occorrerà attenersi alle misure di tutela di cui al D.Lgs.
81/2008.
Documento di Valutazione dei Rischi
72
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
INVESTIMENTO
Situazioni di pericolo: Presenza di veicoli in genere circolanti o comunque nelle
immediate vicinanze della zona di lavoro.
All’interno dell’area aziendale la circolazione dei veicoli dovrà essere regolata con norme
il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità dovrà
essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l’accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro dovranno essere approntati
percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli degli autoveicoli a altri
mezzi.
Le vie d’accesso e quelle corrispondenti ai percorsi interni dovranno essere
illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in
condizioni soddisfacenti.
Occorrerà controllare gli automezzi prima di ogni lavoro, in modo da accertarsi che tutte le parti e accessori
possano operare in condizioni di sicurezza.
Dovrà essere vietato condurre veicoli in retromarcia in condizioni di scarsa visibilità ed occorrerà utilizzare
un sistema di segnalazione sonoro e visivo specifico e farsi segnalare da un altro lavoratore che la retromarcia
può essere effettuata.
I veicoli potranno essere condotti solo su percorsi sicuri.
Occorrerà assicurarsi che tutti i lavoratori siano visibili e a distanza di sicurezza prima di utilizzare qualsiasi
veicolo.
Indumenti Alta Visibilità
Giubbotti, tute, ecc.
UNI EN 471
Utilizzare in caso di scarsa
visibilità o lavori notturni
Sarà obbligatorio l’inserimento del freno di stazionamento durante le soste e la
messa a dimora di idonee zeppe alle ruote se il mezzo è posizionato in pendenza.
I lavoratori devono essere perfettamente visibili in ogni condizione di
illuminamento.
Utilizzare indumenti ad alta visibilità, di tipo rifrangente in lavori notturni o in
aree scarsamente illuminate.
Tutti gli addetti alla guida su strada di autoveicoli o automezzi in genere dovranno
avere in dotazione idonei indumenti ad alta visibilità.
Documento di Valutazione dei Rischi
73
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
INALAZIONE DI POLVERI
Situazioni di pericolo : inalazione di polveri durante lavori di pulizia in genere, che avvengono con l’utilizzo
di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi.
Nelle lavorazioni che prevedono l’impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori
che comportano l’emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle
stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed
eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Mascherina
Facciale Filtrante
UNI EN 405
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque
nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle
stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle
attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere
sottoposto a sorveglianza sanitaria. Durante le demolizioni di murature,
tremezzi, intonaci ecc, al fine di ridurre sensibilmente la diffusione di polveri,
occorrerà irrorare di acqua le parti da demolire.
Facciale filtrante FFP1 a
doppia protezione
Utilizzare idonea mascherina antipolvere o maschera a filtri, in funzione delle
polveri o fibre presenti.
MISURE GENERALI DI TUTELA
INFEZIONE DA MICRORGANISMI
Situazioni di pericolo : Lavori di bonifica, operazioni in ambienti insalubri in genere.
Prima dell’inizio dei lavori di bonifica deve essere eseguito un esame della zona e devono essere assunte
informazioni per accertare la natura e l’entità dei rischi presenti nell’ambiente e l’esistenza di eventuali
malattie endemiche.
Sulla base dei dati particolari rilevati e di quelli generali per lavori di bonifica, deve essere approntato un
programma tecnico-sanitario con la determinazione delle misure da adottare in ordine di priorità per la
sicurezza e l’igiene degli addetti nei posti di lavoro e nelle installazioni igienico assistenziali, da divulgare
nell’ambito delle attività di informazione e formazione.
Mascherina
Facciale Filtrante
UNI EN 405
Facciale filtrante FFP1 a
doppia protezione
Quando si fa uso di mezzi chimici per l’eliminazione di insetti o altro, si devono
seguire le indicazioni dei produttori. L’applicazione deve essere effettuata
solamente da persone ben istruite e protette. La zona trattata deve essere
segnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla scadenza
del periodo di tempo indicato.
Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono utilizzare
indumenti protettivi e DPI appropriati.
.
Documento di Valutazione dei Rischi
74
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
Situazioni di pericolo : Presenza di macchine con parti mobili o automezzi e
equipaggiamenti in genere in posizione instabile.
Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle
medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, dovrà essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa.
Qualora ciò non risulti possibile dovrà essere installata una segnaletica appropriata e dovranno essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove necessario dovranno essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
Dovrà essere obbligatorio abbassare e bloccare le lame dei mezzi di scavo, le secchie dei caricatori, ecc.,
quando non utilizzati e lasciare tutti i controlli in posizione neutra
Prima di utilizzare mezzi di scarico o di sollevamento o comunque con organi in movimento, occorrerà
assicurarsi che tutti i lavoratori siano visibili e a distanza di sicurezza .
In caso di non completa visibilità dell’area, occorrerà predisporre un lavoratore addetto in grado di segnalare
che la manovra o la attivazione può essere effettuata in condizioni di sicurezza ed in grado di interrompere la
movimentazione in caso di pericolo.
MISURE GENERALI DI TUTELA
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Situazioni di pericolo: Ogni volta che si movimentano manualmente carichi di qualsiasi natura e forma. Tutte
le attività che comportano operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori,
comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro
caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l’altro rischi di
lesioni dorso lombari (per lesioni dorso lombari si intendono le lesioni a carico delle strutture
osteomiotendinee e nerveovascolari a livello dorso lombare).
La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non
richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del
carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali
da provocare lesioni al corpo dell’operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l’attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per
attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
Documento di Valutazione dei Rischi
75
DVR
I carichi costituiscono un rischio nei casi in cui ricorrano una o più delle seguenti condizioni:
Caratteristiche dei carichi
•
•
•
•
troppo pesanti
ingombranti o difficili da afferrare
in equilibrio instabile o con il contenuto che rischia di spostarsi
collocati in posizione tale per cui devono essere tenuti e maneggiati ad una certa distanza dal tronco o
con una torsione o inclinazione del tronco.
Sforzo fisico richiesto
•
•
•
•
eccessivo
effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco
comportante un movimento brusco del carico
compiuto con il corpo in posizione instabile.
Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
•
•
•
•
•
•
spazio libero, in particolare verticale, insufficiente per lo svolgimento dell’attività
pavimento ineguale, con rischi di inciampo o scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore
posto o ambiente di lavoro che non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi ad
una altezza di sicurezza o in buona posizione
pavimento o piano di lavoro con dislivelli che implicano la movimentazione del carico a livelli diversi
pavimento o punto d’appoggio instabili
temperatura, umidità o circolazione dell’aria inadeguate.
Esigenze connesse all’attività
•
•
•
•
sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati
periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente
distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto
ritmo imposto da un processo che il lavoratore non può modulare.
Fattori individuali di rischio
•
•
•
inidoneità fisica al compito da svolgere
indumenti calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore
insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione.
AVVERTENZE GENERALI
•
•
•
•
•
•
•
•
non prelevare o depositare oggetti a terra o sopra l'altezza della testa
il raggio di azione deve essere compreso, preferibilmente, fra l'altezza delle spalle e l'altezza delle
nocche (considerando le braccia tenute lungo i fianchi)
se è inevitabile sollevare il peso da terra, compiere l'azione piegando le ginocchia a busto dritto,
tenendo un piede posizionato più avanti dell'altro per conservare un maggiore equilibrio
la zona di prelievo e quella di deposito devono essere angolate fra loro al massimo di 90° (in questo
modo si evitano torsioni innaturali del busto); se è necessario compiere un arco maggiore, girare il corpo
usando le gambe
fare in modo che il piano di prelievo e quello di deposito siano approssimativamente alla stessa altezza
(preferibilmente fra i 70 e i 90 cm. da terra)
per il trasposto in piano fare uso di carrelli, considerando che per quelli a 2 ruote il carico massimo è di
100 kg. ca, mentre per quelli a 4 ruote è di 250 kg. ca
soltanto in casi eccezionali è possibile utilizzare i carrelli sulle scale e, in ogni caso, utilizzando carrelli
specificamente progettati
per posizionare un oggetto in alto è consigliabile utilizzare una base stabile (scaletta, sgabello, ecc.) ed
evitare di inarcare la schiena.
Documento di Valutazione dei Rischi
76
DVR
PRIMA DELLA MOVIMENTAZIONE
•
le lavorazioni devono essere organizzate al fine di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei
carichi anche attraverso l’impiego di idonee attrezzature meccaniche per il trasporto ed il sollevamento.
DURANTE LA MOVIMENTAZIONE
•
•
per i carichi che non possono essere movimentati meccanicamente occorre utilizzare strumenti per la
movimentazione ausiliata (carriole, carrelli) e ricorrere ad accorgimenti organizzativi quali la riduzione
del peso del carico e dei cicli di sollevamento e la ripartizione del carico tra più addetti
tutti gli addetti devono essere informati e formati in particolar modo su: il peso dei carichi, il centro di
gravità o il lato più pesante, le modalità di lavoro corrette ed i rischi in caso di inosservanza.
MISURE GENERALI DI TUTELA
GETTI E SCHIZZI
Situazioni di pericolo: Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con
materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute.
In presenza di tali sostanze, devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la
propagazione nell’ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento.
Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
MISURE GENERALI DI TUTELA
ALLERGENI
Situazioni di pericolo: Utilizzo di sostanze capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti
allergiche da contatto). I fattori favorenti l’azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura,
azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive.
La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori
personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto
diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosol e con prodotti chimici in
genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.).
MISURE GENERALI DI TUTELA
PROIEZIONE DI SCHEGGE
Situazioni di pericolo: Ogni volta che si transita o si lavora nelle vicinanze di macchine o
attrezzature con organi meccanici in movimento, per la sagomatura di materiali (flessibile,
sega circolare, scalpelli, martelli demolitori, ecc.)
Non manomettere le protezioni degli organi in movimento.
Eseguire periodicamente la manutenzione sulle macchine o attrezzature (ingrassaggio,
sostituzione parti danneggiate, sostituzione dischi consumati, affilatura delle parti taglienti, ecc.).
Occhiali
Di protezione
Tipo: UNI EN 166
In policarbonato antigraffio
Visiera
Antischegge
UNI EN 166
Visiera antischegge
volto.
Documento di Valutazione dei Rischi
In presenza di tale rischio occorre utilizzare gli
occhiali protettivi o uno schermo di protezione del
77
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
OLI MINERALI E DERIVATI
Situazioni di pericolo: Nelle attività che richiedono l’impiego di oli minerali o derivati (es. attività di
manutenzione attrezzature e impianti).
In tali circostanze devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con
la pelle dell’operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosol durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee.
Guanti
Rivestimento in nitrile
UNI EN 388,420
I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono
Indossare costantemente gli indumenti protettivi ed i DPI adeguati (in particolare
guanti)
Per lavorazioni di entità
media/leggera
Documento di Valutazione dei Rischi
78
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
GAS E VAPORI
Situazioni di pericolo: Nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con
apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dar luogo, da soli o in
combinazione, a sviluppo di gas, vapori, nebbie, aerosol e simili, dannosi alla
salute.
Devono essere adottati provvedimenti atti ad impedire che la concentrazione di
inquinanti nell’aria superi il valore massimo tollerato indicato nelle norme
vigenti. La diminuzione della concentrazione può anche essere ottenuta con
mezzi di ventilazione generale o con mezzi di aspirazione localizzata seguita da abbattimento.
In ambienti confinati deve essere effettuato il controllo del tenore di ossigeno, procedendo all’insufflamento
di aria pura secondo le necessità riscontrate o utilizzando i DPI adeguati all’agente. Deve, comunque, essere
organizzato il rapido deflusso del personale per i casi di emergenza.
Semimaschera
Filtrante Antigas
UNI EN 405
Antigas e antipolvere
Qualora sia accertata o sia da temere la presenza o la possibilità di produzione di
gas tossici o asfissianti o la irrespirabilità dell’aria ambiente e non sia possibile
assicurare una efficace aerazione ed una completa bonifica, gli addetti ai lavori
devono essere provvisti di idonei respiratori dotati di sufficiente autonomia.
Deve inoltre sempre essere garantito il continuo collegamento con persone
all’esterno in grado di intervenire prontamente nei casi di emergenza.
Utilizzare maschere o semimaschere di protezione adeguate in funzione
dell’agente.
MISURE GENERALI DI TUTELA
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI
Situazioni di pericolo: Lavori con presenza di fiamme libere o che possono produrre
scintille sia di origine elettrica che elettrostatica. Lavori in ambienti con vapori o polveri
combustibili di sostanze instabili e reattive o con materie esplosive. Presenza,
movimentazione e stoccaggio di bombole di gas.
L’incendio è una combustione che si sviluppa in modo incontrollato nel tempo e nello
spazio. La combustione è una reazione chimica tra un corpo combustibile ed un comburente. I combustibili
sono numerosi: legno, carbone, carta, petrolio, gas combustibile, ecc. Il comburente che interviene in un
incendio è l’aria o, più precisamente, l’ossigeno presente nell’aria (21% in volume). Il rischio di incendio,
quindi, esiste in tutti i locali. L’esplosione è una combustione a propagazione molto rapida con violenta
liberazione di energia. Può avvenire solo in presenza di gas, vapori o polveri combustibili di alcune sostanze
instabili e fortemente reattive o di materie esplosive.
Le cause, che possono provocare un incendio, sono:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
fiamme libere (ad esempio nelle operazioni di saldatura)
particelle incandescenti provenienti da un qualsiasi fonte
scintille di origine elettrica
scintille di origine elettrostatica
scintille provocate da un urto o sfregamento
superfici e punti caldi
innalzamento della temperatura dovuto alla compressione di gas
reazioni chimiche
getto conglomerato cementizio (vedi scheda specifica)
messa in opera pozzetti
ripristino e pulizia
Precauzioni:
Documento di Valutazione dei Rischi
79
DVR
•
•
•
•
•
Non effettuare saldature, operazioni di taglio o che possano comunque sviluppare calore o scintille in
presenza di sostanze o polveri infiammabili.
Non utilizzare contenitori che hanno contenuto sostanze infiammabili o tossiche prima di averli riempiti
con acqua e lavati convenientemente.
Durante le operazioni di saldatura non utilizzare ossigeno per ventilazione o pulizia.
Attenersi alle istruzioni riportate nella scheda di sicurezza delle sostanze infiammabili utilizzate.
Dovrà essere assolutamente vietato fumare nelle aree a rischio di incendio.
In caso di utilizzo di bombole di gas occorrerà attenersi alle seguenti misure minime preventive:
•
•
•
•
•
•
•
Verificare l’esistenza della documentazione di prevenzione incendi prevista.
Scegliere l’ubicazione delle bombole e loro posizionamento, considerando un possibile rischio d’incendio
o d’esplosione.
Tenere le bombole lontano dai luoghi di lavoro e da eventuali fonti di calore (fiamme, fucine, stufe,
calore solare intenso e prolungato).
Tenere in buono stato di funzionamento le valvole di protezione, i tubi, i cannelli, e gli attacchi, non
sporcare con grasso od olio le parti della testa della bombola.
Tenere ben stretti ai raccordi i tubi flessibili e proteggerli da calpestamenti.
Evitare qualsiasi fuoriuscita di GPL perché essendo più pesante dell’aria può depositarsi nei punti più
bassi (cantine, fosse), creando una miscela esplosiva che si può innescare anche solo con una scintilla
(evitare pavimentazioni metalliche).
Verificare l’adeguatezza ed il funzionamento dei sistemi di estinzione presenti (idranti, estintori, ecc.).
MISURE GENERALI DI TUTELA
USTIONI
Situazioni di pericolo: Quando si transita o lavora nelle vicinanze di attrezzature che
producono calore (fiamma ossidrica, saldatrici, ecc.) o macchine funzionanti con motori
(generatori elettrici, compressori, ecc.); quando si effettuano lavorazioni con sostanze
ustionanti.
Spegnere l’attrezzatura o il motore delle macchine se non utilizzate.
Seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore o riportate sull’etichetta delle sostanze
utilizzate.
Guanti
Anticalore
UNI EN 407
Non transitare o sostare nell’area in cui vengono eseguite lavorazioni con
sviluppo di calore, scintille, ecc. o nelle quali vengono utilizzare sostanze
pericolose.
Guanti
di
protezione
contro i rischi termici
Utilizzare guanti ed indumenti protettivi adeguati in funzione delle lavorazioni in
atto.
MISURE GENERALI DI TUTELA
RIBALTAMENTO
Situazioni di pericolo: Nella conduzione di automezzi di cantiere in genere o nel
sollevamento meccanico di carichi, si può verificare il ribaltamento del mezzo
con il rischio di schiacciamento di persone estranee o dello stesso operatore.
Le cause principali che portano i mezzi di cantiere all’instabilità si verificano
quando essi sono in movimento.
Documento di Valutazione dei Rischi
80
DVR
Le due cause principali, che possono provocare il ribaltamento sono:
•
•
•
il sovraccarico
lo spostamento del baricentro
i percorsi accidentati ed eventuali ostacoli.
La perdita dell’equilibrio in senso trasversale non può essere causata dal carico, ma solo da una manovra
sbagliata: la più frequente è costituita dall’errore di frenare il mezzo, mentre esso sta percorrendo una
traiettoria curvilinea. Tanto più alto è il baricentro del mezzo, tanto più facilmente esso si può ribaltare, per
cui, soprattutto durante la marcia in curva, sia a vuoto che a carico, è assolutamente necessario procedere
con prudenza ed evitare brusche manovre.
Tutti i mezzi con rischio di ribaltamento devono essere dotati di cabina ROPS (Roll Over Protective
Structure), cioè di una cabina progettata e costruita con una struttura atta a resistere a più ribaltamenti
completi del mezzo.
Occorre effettuare sempre un sopralluogo sulle aree da percorrere, controllandone la stabilità, la assenza di
impedimenti e valutando che le pendenze da superare siano al di sotto delle capacità del mezzo.
Adeguare tutte le attrezzature mobili, semoventi o non semoventi, e quelle adibite al sollevamento di
carichi, con strutture atte a limitare il rischio di ribaltamento, e di altri rischi per le persone, secondo quanto
stabilito dal D. Lgs. 81/08.
MISURE GENERALI DI TUTELA
INCIDENTI TRA AUTOVEICOLI
Situazioni di pericolo: Durante la circolazione di autoveicoli su strada, si possono
verificare incidenti tra gli stessi, con conseguenti gravi danni a persone e/o a cose.
La guida pericolosa è spesso causa di incidenti; per guida pericolosa si intende:
o
o
o
o un'eccessiva velocità in rapporto alle caratteristiche della strada, alla tipologia
della vettura e all'intensità del traffico
il mancato rispetto degli stop o dei segnali di precedenza; un'insufficiente distanza di sicurezza tra un
veicolo e l'altro;
il trasporto di un carico eccessivo o sbilanciato;
gli errori di valutazione in una situazione di pericolo e la mancanza di riflessi, spesso dovuta a
stanchezza o all'uso di alcol, eccitanti o sostanze stupefacenti.
Tra le carenze delle strade che a volte provocano incidenti si possono citare:
o
o
o
la mancanza di segnaletica o di semafori agli incroci; il fondo stradale sconnesso o sdrucciolevole;
la presenza di buche;
l'esistenza di ostacoli imprevisti, ad esempio di un veicolo in sosta per un guasto.
Tra le carenze delle strade che a volte provocano incidenti si possono citare:
o
o
o
la mancanza di segnaletica o di semafori agli incroci; il fondo stradale sconnesso o sdrucciolevole;
la presenza di buche;
l'esistenza di ostacoli imprevisti, ad esempio di un veicolo in sosta per un guasto.
Utilizzare sempre le cinture di sicurezza che, in caso di incidente :
o
o
evitano che l’occupante del veicolo venga proiettato in avanti, in modo da prevenire sia l’impatto
traumatico con le parti rigide dell’interno del veicolo (volante, cruscotto, parabrezza, ecc.), sia la
fuoriuscita dal veicolo stesso;
distribuiscono la forza di impatto dell’urto sulle parti più forti del corpo.
Preferire sempre autovetture dotate di ABS
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
L’ ABS e’ un sistema che impedisce alle ruote di pattinare durante la frenata, conservandone quindi la
direzionalità (possibilità di sterzare la vettura), e che consente di ridurre gli spazi d’arresto nella
maggioranza dei casi, specie sui fondi scivolosi
Comportamento di guida
Per ridurre al minimo il rischio di incidenti stradali occorre rispettare gli interventi previsti nel libretto
d’uso e manutenzione, ma soprattutto occorre attenersi alle norme di comportamento dettate dal Codice
Stradale, con particolare attenzione all’uso delle cinture di sicurezza, al controllo della velocità ed al
mantenimento della distanza di sicurezza.
Attenersi alle disposizioni di prevenzione relative ai rischi comportati dalla propria attività e osservare le
norme di sicurezza attinenti.
Non trasportare un numero di persone superiore a quello indicato sulla carta di circolazione del veicolo.
Tenere allacciate le cinture di sicurezza e osservare scrupolosamente tutte le disposizioni di sicurezza
possibili (distanza di sicurezza, limiti di velocità, ecc.), attenendosi nella guida alla massima prudenza.
Interrompere immediatamente la guida in caso di stanchezza o sonnolenza o di malessere, anche leggero.
Non lasciare il veicolo incustodito senza aver provveduto a garantire la sua amovibilità.
In caso di sosta imprevista su strada aperta al traffico, non uscire dall’autoveicolo senza avere indossato
prima gli indumenti ad alta visibilità.
MISURE GENERALI DI TUTELA
MICROCLIMA
Situazioni di pericolo: Tutte le attività che comportano, per il lavoratore, una
permanenza in ambienti con parametri climatici (temperatura, umidità, ventilazione,
etc.) non confortevoli. Le attività che si svolgono in condizioni climatiche avverse
senza la necessaria protezione possono dare origine sia a bronco-pneumopatie,
soprattutto nei casi di brusche variazioni delle stesse, che del classico “colpo di
calore” in caso di intensa attività fisica durante la stagione estiva.
I lavoratori devono indossare un abbigliamento adeguato all’attività e alle caratteristiche dell’ambiente di
lavoro, qualora non sia possibile intervenire diversamente sui parametri climatici.
Utilizzare indumenti protettivi adeguati in funzione delle condizioni atmosferiche e climatiche.
MISURE GENERALI DI TUTELA
VIBRAZIONI
Situazioni di pericolo: Ogni qualvolta vengono utilizzate attrezzature che producono vibrazioni al sistema
mano-braccio, quali:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Scalpellatori, Scrostatori, Rivettatori
Martelli Perforatori
Martelli Demolitori e Picconatori
Trapani a percussione
Cesoie
Levigatrici orbitali e roto-orbitali
Seghe circolari
Smerigliatrici
Motoseghe
Decespugliatori
Tagliaerba
Durante l’utilizzo di tali attrezzature, vengono trasmesse vibrazioni al sistema mano-braccio, che comportano
un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari,
neurologici o muscolari.
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
Situazioni di pericolo: Ogni qualvolta vengono utilizzate attrezzature che producono vibrazioni al corpo
intero, quali:
•
•
•
•
•
•
Ruspe, pale meccaniche, escavatori
Perforatori
Carrelli elevatori
Autocarri
Autogru, gru
Piattaforme vibranti
Durante l’utilizzo di tali attrezzature, vengono trasmesse vibrazioni al corpo intero, che comportano rischi
per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide.
Riduzione del rischi
In linea con i principi generali di riduzione del rischio formulati dal D. Lgs. 81/08, tenendo conto del
progresso tecnico e della disponibilità di misure per controllare il rischio alla fonte, i rischi derivanti
dall'esposizione alla vibrazioni meccaniche devono essere eliminati alla fonte o
Guanti
ridotti al minimo. Tale principio si applica sempre, indipendentemente se siano
Imbottiti, Antivibrazioni superati o meno i livelli di azione o i valori limite di esposizione individuati dalla
UNI EN 10819-95
normativa. In quest’ultimo caso sono previste ulteriori misure specifiche miranti
a ridurre o escludere l'esposizione a vibrazioni.
In presenza di tale rischio, è utile l’ utilizzo di idonei guanti contro le vibrazioni.
Guanti
di
protezione
contro le vibrazioni
Il datore di lavoro della Impresa esecutrice dovrà valutare la esposizione totale
dei lavoratori esposti a tale rischio, come indicato dal D. Lgs. 81/08.
MISURE GENERALI DI TUTELA
PUNTURE E MORSI DI INSETTI, RETTILI O ALTRI ANIMALI
Situazioni di pericolo: Ogni volta che si lavora in zone malsane o con possibile presenza
di rettili velenosi si corre il rischio di punture di insetti o, in casi più rari, di morsi di
rettili velenosi o animali. Un morso di animale, quale cane, gatto, topo, criceto,
porcellino d'India, scoiattolo, non deve essere trascurato in quanto può essere
responsabile insieme alla ferita anche di severe infezioni, quali la rabbia o il tetano ed
altre malattie virali.
MORSI DI RETTILI
In caso di morso di vipera potrebbero essere necessari, in situazioni gravi, anche la respirazione artificiale e il
massaggio cardiaco. Chiedete il soccorso il più presto possibile. Se il serpente è stato ucciso, portatelo con
voi, affinché possa essere identificato.
Precauzioni
•
•
•
•
Camminare facendo rumore.
Non infilare le mani tra i sassi, soprattutto quelli al sole.
Non sedersi a terra o su sassi senza prima dare qualche colpo di bastone.
Utilizzare se possibile scarpe abbastanza alte e resistenti.
PUNTURE DI INSETTI
La puntura d'insetti può essere pericolosa solo se colpisce particolari zone del corpo (occhi, labbra e in
generale il viso, lingua e gola), oppure se ad essere punto è un bambino molto piccolo o se la persona soffre
di forme allergiche. In quest'ultimo caso esiste il rischio del cosiddetto "shock anafilattico".
Precauzioni
Documento di Valutazione dei Rischi
83
DVR
•
•
•
•
•
•
indossare pantaloni e indumenti a manica lunga introducendone il fondo all’interno delle calze; evitare
abiti scuri dopo il tramonto;
nelle operazioni di sistemazione del verde indossare i guanti;
eliminare profumi e deodoranti e lacche per capelli;
evitare movimenti bruschi se l’insetto ronza nei paraggi;
applicare insetto-repellenti nelle zone cutanee scoperte, rinnovandoli più volte specie se si suda o ci si
bagna;
nelle persone particolarmente sensibili alle punture di zanzare, o con storia di anafilassi grave occorre
consultare ed informare il medico competente.
DPI: indumenti protettivi adeguati.
MISURE GENERALI DI TUTELA
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Situazioni di pericolo: i campi elettromagnetici oscillanti nello spazio e nel tempo alle diverse frequenze
formano lo spettro elettromagnetico. In funzione della frequenza di oscillazione vengono così definiti tutti i
tipi di radiazione, in particolare, al crescere della frequenza si passa dalla radiazione a RF-MW a quella ottica
(infrarosso, visibile e ultravioletto) fino ad arrivare alle radiazioni ionizzanti (raggi X) che, a differenza di
quelle prima elencate, trasportano energia sufficiente a ionizzare gli atomi.
Con il termine "radiazioni non ionizzanti" si intendono comunemente quelle forme di radiazione il cui
meccanismo di interazione con la materia non sia quello della ionizzazione. In generale esse comprendono
quella parte delle onde elettromagnetiche costituita da fotoni aventi lunghezze d'onda superiori a 0,1 um.
Spesso tali radiazioni sono indicate con la sigla "NIR" (non ionizing radiations):
•
•
•
•
•
•
•
campi magnetici statici;
campi elettrici statici;
campi a frequenze estremamente basse (ELF) (v <= 300 Hz); comprendenti le frequenze di rete
dell'energia elettrica, a 50-60 Hz;
radiazione a radiofrequenza;
radiazione infrarossa;
radiazione visibile;
radiazione ultravioletta.
Il campo delle NIR comprende inoltre le onde di pressione, come gli ultrasuoni.
PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
Consiste nell'adozione di adeguati sistemi di protezione ambientale (schermature delle sorgenti) e di
protezione personale (occhiali idonei, guanti, indumenti).
L'ACGIH (American Conference Governmental Industrial Hygienist) ha stabilito che un'irradiazione totale
nell’UV-A minore di 10 W/m2 e un'irradianza efficace nell'UV-B e UV-C minore di 1mW/m 2 non comportano
rischi professionali da radiazioni ultraviolette per effetti a breve termine.
Sarebbe inoltre utile non esporre i soggetti con una maggiore suscettibilità agli ultravioletti per difetti
congeniti o acquisiti (albini, soggetti affetti da porfiria) o affetti da alterazioni oculari recidivanti o lesioni
cutanee di tipo cronico.
DPI: occhiali di protezione, guanti di protezione, schermo protettivo, indumenti.
Documento di Valutazione dei Rischi
84
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
POSTURA
Situazioni di pericolo: il rischio da posture incongrue è assai diffuso e, seguendo una classificazione basata
sul tipo di rischio posturale si possono individuare contesti lavorativi in cui sono presenti:
•
•
•
sforzi fisici ed in particolare spostamenti manuali di pesi;
posture fisse prolungate (sedute o erette);
movimenti ripetitivi e continui di un particolare segmento corporeo.
E' ovvio che vi sono contesti lavorativi in cui si realizzano contemporaneamente due, anche più, di queste
condizioni; tuttavia è utile rifarsi a questa classificazione unicamente per semplicità espositiva.
Nei lavori d’ufficio, il lavoro sedentario può essere all’origine di vari disturbi, soprattutto se il posto di lavoro
è concepito secondo criteri non ergonomici o se le attrezzature di lavoro non sono disposte in maniera
funzionale. In questi casi i lavoratori sono costretti ad assumere una postura innaturale e scomoda con
dolorose contrazioni muscolari, affaticamento precoce, calo del rendimento e difficoltà di concentrazione,
per non parlare del maggior rischio di commettere errori.
MISURE DI PREVENZIONE
Modifiche strutturali del posto di lavoro
Nei lavori pesanti andrà favorita la meccanizzazione, negli altri il posto dovrà essere progettato
"ergonomicamente" tenuto conto cioè delle dimensioni e delle esigenze e capacità funzionali dell'operatore.
Modifiche dell’organizzazione del lavoro
Nei lavori pesanti, oltre alla meccanizzazione, servono a garantire l'adeguato apporto numerico di persone
alle operazioni più faticose che dovessero essere svolte comunque manualmente. Negli altri lavori servono a
introdurre apposite pause o alternative posturali per evitare il sovraccarico di singoli distretti corporei.
Training, informazione sanitaria ed educazione alla salute
Sono di fondamentale importanza per la riuscita di qualsiasi intervento preventivo. Sono finalizzati non solo
ad accrescere la consapevolezza dei lavoratori sull'argomento ma anche all'assunzione o modifica da parte di
questi, tanto sul lavoro che nella vita extralavorativa, di posture, atteggiamenti e modalità di
comportamento che mantengano la buona efficienza fisica del loro corpo.
Documento di Valutazione dei Rischi
85
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
RISCHIO CHIMICO
Situazioni di pericolo: presenza di agenti chimici sul luogo di lavoro.
In particolare i rischi sono legati a: proiezioni di schizzi; inalazione di agenti chimici gassosi o
in evaporazione (in particolare presenza di CO ed ossido di azoto in luoghi chiusi), vapori,
nebbie ecc.; aggressioni chimiche da acidi o alcali; contatti con agenti chimici troppo caldi o
troppo freddi con rischio di ustioni, congelamento/raffreddamento repentino.
MISURE DI PREVENZIONE
I lavoratori esposti ad agenti chimici devono attenersi alle seguenti istruzioni minime di sicurezza:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
custodire gli agenti chimici in contenitori chiusi ed in luoghi protetti, lontano da fonti di calore, fiamme
e scintille.
Verificare che gli agenti chimici utilizzati o stoccati dispongano delle schede di sicurezza aggiornate
Prima di iniziare le attività verificare che non vi siano elementi di ostacolo o di pericolo per il corretto
svolgimento delle attività stesse.
Prima di iniziare le attività verificare la presenza di eventuali mezzi di contenimento (sabbia, segatura,
stracci, ecc.) degli agenti chimici in caso di fuoriuscita accidentale, in conformità a quanto previsto al
punto 6 della scheda di sicurezza o da specifiche procedure interne.
Verificare che i dispositivi di protezione collettiva (D.P.C.) siano presenti e funzionanti, in caso
contrario, informare il diretto superiore.
Verificare che i DPI destinati allo svolgimento delle mansioni siano in dotazione e che non presentino
elementi di deterioramento.
Durante le attività usare i DPI in dotazione e previsti nell’apposita procedura.
Informare il diretto superiore di ogni eventuale anomalia riscontrata.
Durante l’uso degli agenti chimici non mangiare e non fumare.
Prima di bere assicurarsi che non vi siano elementi di contaminazione chimica e, nel caso, togliere
eventuali guanti e lavarsi le mani e/o il volto.
Prima delle pause per il pranzo effettuare una scrupolosa pulizia delle mani, del viso e del vestiario.
In caso di malessere, ingestione indiretta o altra situazione di sovraesposizione da agenti chimici
procedere attraverso le seguenti azioni:
o
o
o
informare il preposto;
consultare la scheda di sicurezza;
attivare, se necessario, le procedure di primo soccorso; in ogni caso, il telefono di emergenza da
ricordare è il n. 118.
DPI
Dovranno essere utilizzati idonei DPI marcati “CE”, al fine di ridurre i rischi di danni diretti alla salute dei
lavoratori derivanti dalle attività effettuate durante l’uso di agenti chimici pericolosi.
In funzione degli agenti chimici utilizzati, occorrerà indossare uno o più dei seguenti DPI marcati “CE” (o
quelli indicati in modo specifico dalle procedure e dalle schede di sicurezza). In dettaglio :
D.P.I. degli occhi: occhiali, visiere e schermi.
D.P.I dell'apparato respiratorio: maschere, semimaschere, facciali filtranti ed autorespiratori.
Le maschere sono diverse, specifiche per il tipo di agente chimico dal quale ci si vuole proteggere:
o
mascherine igieniche per polveri innocue o irritanti, per filtrazione di materiale con diametro >=5µ;
• FFP1 per la protezione da polveri nocive, aerosol a base acquosa di materiale particellare
(>=0,02µ) oppure quando la concentrazione di contaminante è al massimo 4,5 volte il
corrispondente TLV (valore limite di soglia);
• FFP1 per la protezione da vapori organici e vapori acidi per concentrazione di contaminante
inferiore al rispettivo TLV;
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
•
•
•
FFP2 per la protezione da polveri a media tossicità, fibre e aerosol a base acquosa di
materiale particellare (>=0,02 µ) e fumi metallici per concentrazioni di contaminante fino a
10 volte il valore limite (buona efficienza di filtrazione);
FFP3 per la protezione da polveri tossiche, fumi aerosol a base acquosa di materiale
particellare tossico con granulometria >=0,02 µ per concentrazioni di contaminante fino a 50
volte il TLV (ottima efficienza di filtrazione);
maschere con filtri antigas di classe 1, 2, 3, rispettivamente con piccola, media e grande
capacità di assorbimento e con colorazioni distinte dei filtri, in particolare:
marrone per gas e vapori organici
grigio per gas e vapori inorganici
giallo per anidride solforosa, altri gas e vapori acidi
verde per ammoniaca e suoi derivati organici
blu/bianco per ossidi di azoto
rosso/bianco per mercurio
D.P.I. delle mani: guanti. La scelta deve essere fatta in base a ciò che potrebbe aggredire
le mani, infatti esistono guanti specifici contro le aggressioni chimiche da acidi o alcali e
guanti per possibili contatti con sostanze calde o fredde.
Indumenti di protezione: capi di abbigliamento particolari che tutelano il corpo intero da
aggressioni chimiche.
Documento di Valutazione dei Rischi
87
DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
RISCHIO BIOLOGICO
Situazioni di pericolo: Tutte le attività nelle quali vi sia la presenza di qualsiasi
microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita
umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Le principali sono
quelle svolte in possibili ambienti insalubri quali:
•
•
•
•
manutenzione di fognature (canali, pozzi e gallerie) ed impianti di depurazione
manutenzione del verde
attività in ambito cimiteriale
manutenzioni in sedi ferroviarie e stradali
MISURE DI PREVENZIONE
PRIMA DELL’ATTIVITA’
•
•
prima dell’inizio di qualsiasi attività nella quale i lavoratori possano venire a contatto con agenti biologici
nocivi è necessario effettuare una preventiva valutazione ambientale, seguita da una eventuale bonifica
del sito
il personale, a qualunque titolo presente, deve essere adeguatamente informato e formato sulla modalità
di corretta esecuzione del lavoro e sulle attività di prevenzione da porre in essere
DURANTE L’ATTIVITA’
•
•
è fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro
è indispensabile indossare l’equipaggiamento idoneo (guanti, stivali, ecc.)
DOPO L’ATTIVITA’
•
tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale, che deve comprendere anche il lavaggio
delle mani, dei guanti, delle calzature e degli altri indumenti in soluzione disinfettante.
PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA
•
in caso di allergia, intossicazione o infezione da agenti biologici è necessario condurre l’interessato al più
vicino centro di Pronto Soccorso.
SORVEGLIANZA SANITARIA
•
tutti gli addetti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria e, previo parere del medico competente, alle
eventuali vaccinazioni ritenute necessarie (es. antiepatite)
Documento di Valutazione dei Rischi
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DVR
MISURE GENERALI DI TUTELA
AFFATICAMENTO VISIVO
Situazioni di pericolo: lavori che prevedono l’utilizzo di video, monitor, palmari, ecc. o che comportano
lavori di precisione; lavori effettuati con scarsa illuminazione o con posizione errata dell’operatore rispetto
alle fonti luminose.
I sintomi più frequenti sono : bruciore, lacrimazione, secchezza congiuntivale, ammiccamento frequente,
fotofobia, visione annebbiata, difficoltà di messa a fuoco.
Le cause possono dipendere da :
•
•
•
•
•
•
uso dei videoterminali ininterrotto per molte ore
scorretta illuminazione artificiale
illuminazione naturale scarsa, assente o non ben regolata
arredo inadeguato dal punto di vista cromatico
difetti visivi individuali privi di adeguata correzione
posizione errata dei VDT rispetto alle fonti di luce
PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
Garantire una corretta illuminazione nei luoghi di lavoro, sia per la qualità che per la quantità
Qualità
•
•
•
•
La luce migliore è quella naturale diretta, che deve poter essere regolata, per attenuare la luce diurna.
Si devono evitare effetti di abbagliamento
La luce deve avere una temperatura di colore intorno ai 4000° K (gradi Kelvin)
Va garantita una corretta distribuzione delle fonti di luce
Quantità
•
•
•
•
•
Tra la profondità dell’ambiente e la misura che va dall’architrave della finestra al pavimento deve essere
rispettato un rapporto almeno di 2 : 1
La superficie illuminante deve essere almeno 1/8 della superficie del pavimento (con finestre apribili)
Le finestre devono essere facili da pulire
Le finestre devono essere distribuite in maniera tale da garantire un’illuminazione adeguata in tutto
l’ambiente
L’intensità della luce deve raggiungere i valori previsti dalla vigente normativa in materia.
Documento di Valutazione dei Rischi
89
Sezione 7
VALUTAZIONE RISCHI ATTIVITA’ LAVORATIVE
Qui di seguito sono riportate le diverse fasi lavorative effettuate in azienda. Per ognuna di esse sono stati
individuati e valutati i rischi con la metodologia indicata nella Sezione 3 e sono state dettagliate le misure di
prevenzione e protezione ed indicati i Dispositivi di Protezione Individuale da indossare. Per ogni attività
lavorativa sono state, inoltre, indicate le eventuali attrezzature, opere provvisionali e sostanze impiegate, per
il cui utilizzo si farà riferimento alle rispettive Sezioni 8,9 e10.
ATTIVITA' 1 : SCUOLE
FASE LAVORATIVA
FASE 1.1 : ATTIVITA' DIDATTICA
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
Convitto-Livello 1 (Direzione)
Controllo discenti
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
L'attività è caratterizzata dallo svolgimento di lezioni in materie
specifiche svolte dal docente che si avvale di strumenti cartacei,
tra cui testi, fotocopie e dispense e, talvolta, di strumenti informatici o di attrezzature quali, ad esempio, la
lavagna luminosa. Egli ha inoltre la responsabilità degli alunni durante lo svolgimento delle attività.
Soprattutto nelle scuole medie e superiori, negli ultimi anni anche in alcune scuole elementari, sono stati
introdotti corsi di informatica, pertanto in questi casi l'attività viene svolte in aule attrezzate in cui ciascuno
studente ha a disposizione un videoterminale.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
PERSONAL COMPUTER
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
INCHIOSTRI
TONER
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Documento di Valutazione dei Rischi
90
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Postura
Microclima
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Improbabile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Lieve
Grave
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
Verifica dello stato di conservazione delle attrezzature utilizzate durante l'attività
Divieto di utilizzo di utenze non a norma rispetto ai requisiti minimi di sicurezza elettrica
Maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro
Prevedere adeguate condizioni di illuminamento, sia come fattore di sicurezza che come fattore di
igiene, attraverso una corretta potenza degli impianti e garantendo, attraverso una periodica e
sistematica attività manutentiva, la costante disponibilità, specie degli impianti di emergenza
Evitare di parlare continuamente per più ore consecutive, ed alternare le attività didattiche
opportunamente
INFEZIONE DA MICROORGANISMI
•
Accertarsi della corretta igiene delle aule
MICROCLIMA
•
Predisporre adeguati sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell'aria
POSTURA
•
Formazione ed informazione sulle corrette posture da adottare durante lo svolgimento delle lezioni, ed in
particolar modo per le attività che comportano la movimentazione dei carichi
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
Documento di Valutazione dei Rischi
91
FASE LAVORATIVA
FASE 1.2 : ATTIVITA' OPERATORI SCOLASTICI
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Attività di pulizia dei locali nonché di custodia e sorveglianza dei
locali. svolta dal collaboratore scolastico (già bidello) che si occupa
inoltre dei servizi generali della scuola ed in particolare ha compiti
di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni e del
pubblico
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
ASPIRAPOLVERE
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
DETERGENTI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Caduta dall'alto
Elettrocuzione
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Probabile
Possibile
Possibile
Improbabile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Grave
Grave
Grave
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
Documento di Valutazione dei Rischi
92
GENERALE
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
ELETTROCUZIONE
•
•
Assicurarsi sull'integrità dei collegamenti elettrici dell'aspirapolvere
Assicurarsi dell'integrità degli attrezzi in tutte le loro parti, soprattutto per quelle elettriche
ALLERGENI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche e tossiche utilizzate
Durante i lavori di pulizia attenersi alle schede tecniche dei prodotti in uso, mantenere le etichette, non
usare contenitori inadeguati
Per le pulizie utilizzare i prodotti meno nocivi e sostituire quelli maggiormente nocivi
Adottare una scrupolosa igiene personale: abito da lavoro e pulizia frequente con le mani
Nelle operazioni di pulizia utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibili
Dotarsi sempre di DPI idonei nelle fasi di pulizia delle attrezzature
Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro
RISCHIO BIOLOGICO
•
Gli addetti alle pulizie devono essere vaccinati contro l'epatite B, la TBC ed il Tetano
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Guanti in lattice (Conformi UNI EN 374-420)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
Documento di Valutazione dei Rischi
93
FASE LAVORATIVA
FASE 1.3 : ATTIVITA' DI LABORATORIO
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
L'attività di
laboratorio viene svolta in locali adeguatamente
attrezzati per le attività da svolgere. Più frequentemente si
incontrano laboratori nelle scuole medie e superiori per le quali il corso di studio può prevedere applicazioni
pratiche delle materie studiate.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
•
•
•
•
CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA
FORBICI
PIALLA A FILO
PRESSE
SEGHETTO MANUALE
TORNIO A CONTROLLO NUMERICO
TRAPANO ELETTRICO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
•
•
COLLANTE
DETERGENTI
SOLVENTI
VERNICI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Cesoiamento, stritolamento
Rumore Vedere valutazione specifica
Caduta di materiale dall'alto
Elettrocuzione
Punture, tagli e abrasioni
Microclima
Documento di Valutazione dei Rischi
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Grave
Grave
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
3
3
3
3
3
2
2
94
Allergeni
Improbabile
Grave
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
Verificare l'integrità della macchina, in tutte le sue parti
Installare schermature che rendano inaccessibili le zone in cui operano gli organi lavoratori delle
macchine
Verificare l'efficienza dei comandi e dell'interruttore di emergenza
La presenza attenta e costante del docente impedisce l'utilizzo improprio degli strumenti a disposizione e
quindi evita ferimenti accidentali non legati all'attività didattica
Dotare i locali di attrezzature idonee e migliorare la dotazione di arredi di servizio
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Verificare il corretto ancoraggio delle scaffalature ai muri
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Utilizzare e conservare gli attrezzi taglienti con la dovuta attenzione e cura
ELETTROCUZIONE
•
•
I lavoratori non devono adoperare gli attrezzi manuali di uso comune su parti di impianti elettrici in
tensione
Per l'uso degli utensili elettrici portatili saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti
locali. Riferimento:DPCM 01/03/91
RUMORE
•
Per l'uso del compressore saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Riferimento:DPCM 01/03/91
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
Nell'utilizzo di macchinari ed attrezzature con organi meccanici in movimento e con dispositivi rotanti
non indossare indumenti con parti libere e svolazzanti che potrebbero impigliarsi negli ingranaggi
Non effettuare interventi su apparecchiature con organi in movimento prima che siano disattivate
ALLERGENI
•
•
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo
Nelle operazioni di pulizia utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibile
Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro
Documento di Valutazione dei Rischi
95
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Verificare l'efficienza dello schermo paraschegge
MICROCLIMA
•
•
Predisporre adeguati sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell'aria
Ricambio dell'aria frequente
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Guanti in lattice (Conformi UNI EN 374-420)
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.4 : BIBLIOTECA SCOLASTICA
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi delle attività connesse alla gestione del servizio biblioteca
Documento di Valutazione dei Rischi
96
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
•
•
•
•
CICLOSTILE
FOTOCOPIATRICE
MACCHINA DA SCRIVERE
PERSONAL COMPUTER
SPILLATRICE
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
STAMPANTE LASER
VIDEOPROIETTORE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
INCHIOSTRI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Caduta di materiale dall'alto
Calore, fiamme, esplosione
Punture, tagli e abrasioni
Postura
Microclima
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Possibile
Possibile
Probabile
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
Effettuare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare durante la giornata
Verificare l'integrità delle attrezzature in tutte le sue parti
Eseguire le operazioni di fotocopiatura sempre con lo schermo protettivo abbassato
Posizionare la stampante in ambienti opportuni
Effettuare periodica manutenzione
Verificare le condizioni di illuminamento, sia come fattore di sicurezza che come fattore di igiene
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Verificare il corretto ancoraggio delle scaffalature ai muri
Documento di Valutazione dei Rischi
97
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Utilizzare la spillatrice con la dovuta attenzione e cura
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
La sostituzione del toner, essendo quest'ultimo tossico, deve essere effettuata da personale esperto
GAS E VAPORI
•
Adottare adeguati sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell'aria
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
Vietare il fumo categoricamente e non utilizzare attrezzature difettose o che possano innescare incendi
Accertarsi della presenza di estintori nel numero sufficiente in funzione del carico d'incendio, o di altri
sistemi di estinzione automatica
MICROCLIMA
•
Ricambio dell'aria frequente
POSTURA
•
•
Non mantenere a lungo posizioni scomode o viziate.In caso di impossibilità in tal senso, interrompere
spesso il lavoro per rilassare la muscolatura
Attuare misure tecnico organizzative in modo da evitare il più possibile la ripetitività e la monotonia
delle operazioni : pause, turni,ecc
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Guanti monouso (Conformi UNI EN 374-420)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
Documento di Valutazione dei Rischi
98
FASE LAVORATIVA
FASE 1.5 : LABORATORIO INFORMATICO SCOLASTICO
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi delle attività didattiche di un laboratorio informatico
scolastico.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
•
•
•
CICLOSTILE
PERSONAL COMPUTER
PLOTTER A GETTO D'INCHIOSTRO
PLOTTER ELETTROSTATICO
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
STAMPANTE LASER
VIDEOPROIETTORE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
INCHIOSTRI
TONER
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Affaticamento visivo
Punture, tagli e abrasioni
Documento di Valutazione dei Rischi
Probabilità
Probabile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
99
Postura
Radiazioni non ionizzanti
Microclima
Allergeni
Possibile
Possibile
Probabile
Improbabile
Modesta
Modesta
Lieve
Grave
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il rumore emesso dalle attrezzature appartenenti al/ai posto/i di lavoro deve essere preso in
considerazione al momento della sistemazione del posto di lavoro, in particolare al fine di non perturbare
l'attenzione e la comunicazione verbale
Le attrezzature appartenenti al/ai posto/i di lavoro non devono produrre un eccesso di calore che possa
essere fonte di disturbo per i lavoratori
L'utilizzazione dei videoterminali non deve essere fonte di rischio per gli studenti
E' possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile
La tastiera deve avere una superficie opaca onde evitare i riflessi
I simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto ed essere leggibili dalla normale posizione di
lavoro
L'illuminazione generale ovvero l'illuminazione specifica (lampade di lavoro) devono garantire
un'illuminazione sufficiente ed un contrasto appropriato tra lo schermo e l'ambiente, tenuto conto delle
caratteristiche del lavoro e delle esigenze visive dell'utilizzatore
Fastidiosi abbagliamenti e riflessi sullo schermo o su altre attrezzature devono essere evitati strutturando
l'arredamento del locale e del posto di lavoro in funzione dell'ubicazione delle fonti di luce artificiale e
delle loro caratteristiche tecniche
I posti di lavoro devono essere sistemati in modo che le fonti luminose quali le finestre e le altre
aperture, le pareti trasparenti o traslucide, nonchè le attrezzature e le pareti di colore chiaro non
producano riflessi sullo schermo
Le finestre devono essere munite di un opportuno dispositivo di copertura regolabile per attenuare la
luce diurna che illumina il posto di lavoro
MICROCLIMA
•
Si deve fare in modo da ottenere e mantenere un'umidità soddisfacente
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
•
•
•
•
•
La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili
da parte dell'utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali
Tutte le radiazioni, eccezione fatta per la parte visibile dello spettro elettromagnetico, devono essere
ridotte a livelli trascurabili dal punto di vista della tutela della sicurezza e della salute degli studenti
I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza
sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee
L'immagine sullo schermo deve essere stabile; esente da sfarfallamento o da altre forme d'instabilità
Lo schermo non deve avere riflessi e riverberi che possano causare molestia all'utilizzatore
POSTURA
•
•
•
Il supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da
ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi
Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino
Il posto di lavoro deve essere ben dimensionato e allestito in modo che vi sia spazio sufficiente per
permettere cambiamenti di posizione e di movimenti operativi
Documento di Valutazione dei Rischi
100
•
•
•
•
•
•
•
•
Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze
dell'utilizzatore
La tastiera dev'essere inclinabile e dissociata dallo schermo per consentire al lavoratore di assumere una
posizione confortevole e tale da non provocare l'affaticamento delle braccia o delle mani
Lo spazio davanti alla tastiera dev'essere sufficiente onde consentire un appoggio per le mani e le braccia
dell'utilizzatore
La disposizione della tastiera e le caratteristiche dei tasti devono tendere ad agevolare l'uso della
tastiera stessa
Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente, essere di dimensioni sufficienti e permettere
una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio
E' necessario uno spazio sufficiente che permetta agli studenti una posizione comoda
Il sedile di lavoro dev'essere stabile, permettere all'utilizzatore una certa libertà di movimento ed una
posizione comoda. I sedili debbono avere altezza regolabile
Il loro schienale deve essere regolabile in altezza e in inclinazione
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Lenti oftalmiche (in caso di utilizzo intensivo dei VDT)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.6 : RIUNIONI E CONFERENZE
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Documento di Valutazione dei Rischi
101
Si tratta di attività culturali a scopo didattico e non, come
conferenze o seminari, riunioni, cerimonie religiose importanti, o
infine consultazioni elettorali. Mentre i primi eventi sono
caratterizzati soprattutto dalla presenza di strumenti quali
microfoni, amplificatori, e talvolta lavagne luminose, l'ultimo è
caratterizzato soprattutto dalla presenza di impianti elettrici
temporanei per l'illuminazione delle cabine, dei seggi e altro.
Nel complesso tutte queste attività prevedono la presenza
nell'edificio di persone non facenti parte dell'organico dell'istituto
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
PERSONAL COMPUTER
VIDEOPROIETTORE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
POLVERI
TONER
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Microclima
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
Effettuare la denuncia dell'impianto di messa a terra (Mod. B) e documentare le successive verifiche
biennali
Una disposizione adeguata delle luci nelle aule da adibire a riunioni evita la realizzazione di impianti
temporanei
Non rimuovere i filtri ottici presenti per modificare il funzionamento del videoproiettore
Attenersi nell'uso e nella manutenzione delle attrezzature a quanto descritto nel libretto delle istruzioni
Assicurarsi dell'integrità e del corretto funzionamento delle attrezzature in tutte le loro parti
ELETTROCUZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
102
•
Il frequente controllo dell'impianto microfono - amplificatore e dell'attacco della lavagna luminosa limita
il rischio di elettrocuzione
L'impianto elettrico deve essere realizzato in conformità alle norme vigenti
•
MICROCLIMA
•
Predisporre adeguati sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell'aria
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.7 : SEGRETERIA SCOLASTICA
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi dei lavori d'ufficio delle segreterie scolastiche
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
•
•
•
FAX
FOTOCOPIATRICE
MACCHINA DA SCRIVERE
PERSONAL COMPUTER
SPILLATRICE
STAMPANTE
TIMBRATRICE
Documento di Valutazione dei Rischi
103
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
POLVERI
TONER
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Punture, tagli e abrasioni
Postura
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Probabile
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
Posizionare la stampante in ambienti opportuni
Effettuare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare durante la giornata
lavorativa in ufficio
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Utilizzare la spillatrice con la dovuta attenzione e cura
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
La sostituzione del toner, essendo quest'ultimo tossico, deve essere effettuata da personale esperto
POSTURA
•
•
Non mantenere a lungo posizioni scomode o viziate.In caso di impossibilità in tal senso, interrompere
spesso il lavoro per rilassare la muscolatura
Assumere una comoda posizione di lavoro
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Lenti oftalmiche (in caso di utilizzo intensivo dei VDT)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
104
•
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.8 : ATTIVITA' RICREATIVA ALL'APERTO SCUOLE
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Consiste nella pausa di ricreazione durante la quale si utilizzano le
attrezzature presenti, in giochi di gruppo, nonché in attività
didattiche. I docenti o altro personale scolastico sono tenuti al
controllo degli allievi, durante l'attività.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Documento di Valutazione dei Rischi
105
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Caduta dall'alto
Infezioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Microclima
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Probabile
Possibile
Improbabile
Possibile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Grave
Grave
Modesta
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
Maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro
Assicurarsi che il lavoro non venga svolto costantemente in condizioni di stress (tempi ridotti a causa di
personale insufficiente)
Prevedere personale di riserva per coprire ferie, malattie, periodi di punta, ecc. (es. servendosi di
agenzie di collocamento)
Verifica dello stato di conservazione delle attrezzature utilizzate durante l'attività ricreativa
Riporre in luogo adeguato, dopo la pausa ricreativa, tutti gli oggetti utilizzati durante la stessa
CADUTA DALL'ALTO
•
Predisporre scivoli in blocco unico aventi la parte finale meno ripida per diminuire la velocità, bordi
laterali alti almeno 10 cm, piattaforma e parapetti di sicurezza
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
•
•
•
Rimuovere gli spigoli e arrotondare i bordi; porre delle protezioni agli orli
Predisporre le attrezzature per giochi rispettando le dovute distanze di sicurezza tra di loro
Installare altaleni con seggiolini in materiale capace di assorbire colpi e con bordi arrotondati
Delimitare l'area dove è installata la giostra girevole
INFEZIONE DA MICROORGANISMI
•
Accertarsi della corretta igiene dello spazio
MICROCLIMA
•
Predisporre adeguati sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell'aria
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
Documento di Valutazione dei Rischi
106
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.9 : LAVORI IN CUCINA SCUOLE
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi di attività che prevede la preparazione e cottura dei cibi da
servire successivamente nella sala mensa.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
AFFETTATRICE
ATTREZZI MANUALI CUCINA E PENTOLAME
BISTECCHIERA ELETTRICA
CELLA FRIGORIFERA
COLTELLO CUCINA
CRISTALLERIA
CUCINA
CUCINA ELETTRICA
FORNO A GAS
FORNO A GAS VENTILATO
FORNO A LEGNA
FORNO A MICROONDE
FORNO ELETTRICO
FRIGGITRICE
FRIGOCONGELATORE
FRIGORIFERO
IMPASTATRICE PIZZA
LAVABICCHIERI
LAVASTOVIGLIE
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO
POSATERIA
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
DETERGENTI
POLVERI
Documento di Valutazione dei Rischi
107
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Ustioni
Punture, tagli e abrasioni
Elettrocuzione
Calore, fiamme, esplosione
Ribaltamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Postura
Microclima
Allergeni
Getti e schizzi
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Probabile
Possibile
Improbabile
Improbabile
Possibile
Possibile
Probabile
Improbabile
Probabile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Grave
Lieve
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
Assicurarsi che il lavoro non venga svolto costantemente in condizioni di stress (tempi ridotti a causa di
personale insufficiente)
Prevedere personale di riserva per coprire ferie, malattie, periodi di punta, ecc. (es. servendosi di
agenzie di collocamento)
Attenersi alle istruzioni riportate nella allegata scheda PROCEDURE D'EMERGENZA
Il libretto d'uso e manutenzione delle macchine sarà tenuto a disposizione di tutti i lavoratori ed in
particolare di quelli deputati ad eseguire gli interventi manutentivi
Si provvederà preventivamente alla valutazione dei rischi, qualora vengano adoperate le attrezzature in
disuso, attualmente in deposito
Le celle frigorifere devono avere la possibilità di essere aperte anche dall'interno.
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione di alimenti nel frigorifero
Informazione e formazione degli addetti sul corretto utilizzo delle attrezzature di lavoro, sulla natura dei
rischi e sui comportamenti conseguenti
Effettuare periodica manutenzione, con controllo dei tubi ed eventuale loro sostituzione, in caso di usura
I dispositivi di sicurezza (termostati, valvole di sovrap pressione) di pentole ribaltabili, bagnomaria,
steamer devono essere controllati periodicamente da uno specialista secondo le indicazioni del fornitore.
ll termostato di regolazione e quello di sicurezza delle friggitrici devono essere controllati
periodicamente da uno specialista secondo le indicazioni del fornitore.
Il personale deve essere istruito su come pulire correttamente la friggitrice : prima di svuotare la
friggitrice far raffreddare l’olio per circa 10-15 min.
e quindi sistemare il recipiente con l’olio usato lontano dalle vie di circolazione.
Verificare che i filtri antigrasso e la cappa aspirante vengono puliti periodicamente all’interno e
all’esterno.
Durante i travasi o l' impiego di detergenti o prodotti di lavaggio concentrati occorre utilizzare occhiali e
guanti di protezione ed osservare le indicazioni delle schede di sicurezza.
Verificare che nella cella frigorifera vi sia un sistema di allarme udibile in qualsiasi momento che può
essere tacitato solo nella cella frigorifera. L’allarme deve essere udibile anche se la persona che si è
rinchiusa lavora da sola in cucina.
Documento di Valutazione dei Rischi
108
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
•
Rimuovere gli spigoli e arrotondare i bordi; porre delle protezioni agli orli
I pavimenti e passaggi devono essere sgombri da attrezzature o materiali
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
•
•
•
Durante l'uso dei coltelli, controllare frequentemente lo stato del manico
Posizionare la cristalleria in maniera opportuna
Posizionare e conservare gli oggetti da posateria in maniera opportuna
Verificare che il coperchio del tagliaverdure si porti automaticamente in posizione di protezione. In caso
contrario provvedere alla riparazione o sostituzione della attrezzatura.
Verificare che i ripari del tritatutto e del pelapatate siano sorvegliati elettricamente, ossia che risulti
impossibile entrare in contatto con le parti taglienti in movimento.
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
•
Frequente pulizia del pavimento con prodotti detergenti
Disporre di pavimentazione idonea (grigliati, trattamento antiscivolo, pendenze giuste, pulizia frequente)
ELETTROCUZIONE
•
•
•
•
Assicurarsi dell'integrità del forno a microonde in tutte le sue parti, soprattutto per i collegamenti
elettrici
Assicurarsi che l'impianto elettrico e di terra sia a norma e che le attrezzature elettriche utilizzate siano
in buono stato di conservazione e collegate all'impianto di terra, se non dotate di doppio isolamento
Assicurarsi periodicamente dell'integrità degli elettrodomestici, soprattutto per i cavi di alimentazione, i
tubi per l'acqua e lo stato delle guarnizioni
Verificare che tutte le prese e le apparecchiature elettriche siano sistemate in alto al riparo dagli spruzzi
o comunque protette.
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
Provvedere ad una idonea ventilazione ambientale
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
•
Segregare gli organi lavoratori pericolosi delle affettatrici
Le affettatrici devono essere dotate di microinterruttori di sicurezza sul blocco affilatoio e sul carter
paralama e di elsa di protezione sull'impugnatura del carrello portamerce
Per il tritacarne a funzionamento elettrico attenersi alle disposizioni di cui alla Circolare Ministero Lavoro
e Previdenza Sociale n.66 del 5.9.1979
ALLERGENI
•
•
•
•
•
•
Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro
Durante l'uso delle sostanze per la pulizia, adottare gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con
la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo
Ogni sostanza deve essere opportunamente conservata in appositi contenitori
Durante l'uso delle sostanze per la pulizia non devono essere consumati cibi e bevande
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate
Nelle operazioni di pulizia, utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibile
Documento di Valutazione dei Rischi
109
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
•
•
•
•
Assicurarsi che le porte tagliafuoco, se presenti, siano funzionanti e siano mantenute sempre sgombre.
In presenza di odori tipo gas, non accendere assolutamente luci o fiamme (accendini, fornelli, ecc.)
Verificare la scadenza del Certificato Prevenzione Incendi (CPI) e/o del Nulla Osta Provvisorio (NOP)
Predisporre mezzi di estinzione portatili o fissi ed effettuare le verifiche periodiche
Con la friggitrice utilizzare soltanto oli e grassi difficilmente infiammabili e con elevato punto di fumo.
In prossimità della friggitrice deve essere presente in posizione ben visibile una coperta antifiamma da
utilizzare all'occorrenza.
MICROCLIMA
•
Utilizzare calzature antiscivolo e giacconi imbottiti per i lavori nelle celle frigorifere.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Guanti in lattice (Conformi UNI EN 374-420)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Guanti in maglia d'acciaio (Conformi UNI EN 1082/1)
Tuta antifreddo per celle frigorifere (Conforme EN 342)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.10 : LOCALE CALDAIA
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Documento di Valutazione dei Rischi
110
Trattasi di attività che prevede il controllo e una manutenzione
leggera della caldaia alimentata con vari combustibili (gas metano
oppure olio combustibile) e posta in locale apposito
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
•
CARBURANTI
POLVERI
VAPORI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Cesoiamento, stritolamento
Gas e vapori
Rumore Vedere valutazione specifica
Elettrocuzione
Ustioni
Calore, fiamme, esplosione
Urti, colpi, impatti e compressioni
Postura
Microclima
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Vibrazioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Possibile
Improbabile
Possibile
Possibile
Probabile
Improbabile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Grave
Lieve
Lieve
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
M.BASSO
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
1
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
Informazione e formazione degli addetti sul corretto utilizzo delle attrezzature di lavoro, sulla natura dei
rischi e sui comportamenti conseguenti
Per effettuare ogni operazione indossare solo abiti adatti, nonché guanti e calzature idonei
Gli addetti al locale caldaia devono conoscere in anticipo la parte di macchina o impianto che vanno a
manipolare, attraverso la consultazione del manuale di uso e manutenzione in sicurezza. Pertanto il
Documento di Valutazione dei Rischi
111
•
datore di lavoro deve fornire al personale tutte le informazioni necessarie oltre a quelle dettate dalla
pratica di esperienza giornaliera
Verificare, in caso di presenza di serbatoi interrati, se essi sono realizzati secondo la recente emanazione
del Ministero dell'Ambiente D.M. del 20.10.98 "Requisiti tecnici per la costruzione, l'installazione e
l'esercizio di serbatoi interrati"
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Rimuovere gli spigoli e arrotondare i bordi; porre delle protezioni agli orli
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi che l'impianto elettrico e di terra sia a norma e che le attrezzature elettriche utilizzate siano
in buono stato di conservazione e collegate all'impianto di terra, se non dotate di doppio isolamento
RUMORE
•
•
Effettuare la manutenzione preventiva e programmarla nei giorni o negli orari di fermo impianto per
evitare eventuale esposizione indiretta al rumore
Nei casi di livelli di esposizione personale al rumore superiori a 80 dB(A) si applicano le misure di
prevenzione stabilite dal D.Lgs.81/08
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
•
Provvedere ad una idonea ventilazione ambientale
I pavimenti non devono essere polverosi; le pareti devono essere intonacate ed imbiancate
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
Occorre in primo luogo accertarsi che gli impianti siano conformi alle norme di sicurezza. Le macchine e
gli impianti devono essere dotate di dispositivo di arresto di emergenza e di dispositivo che impedisca il
riavvio intempestivo della macchina in caso ritorni l'alimentazione elettrica dopo che questa era venuta a
mancare
ALLERGENI
•
•
Durante l'uso delle sostanze per la pulizia, adottare gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con
la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo
È importante osservare le norme igieniche, tra le quali non bere, mangiare, fumare durante il lavoro
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
•
Assicurarsi che le porte tagliafuoco, se presenti, siano funzionanti e siano mantenute sempre sgombre.
Il locale della centrale termica deve essere provvisto almeno di estintori (normalmente del tipo a polvere
od anidride carbonica) omologati
Verificare la scadenza del Certificato Prevenzione Incendi (CPI) e/o del Nulla Osta Provvisorio (NOP) ove
previsti
USTIONI
•
Proteggere tutte le superfici calde mediante coibentazione e indossare guanti anticalore ed indumenti
adeguati
Documento di Valutazione dei Rischi
112
VIBRAZIONI
•
Per ridurre l'esposizione alle vibrazioni localizzate al sistema mano - braccio è necessario utilizzare
utensili caratterizzati da bassi livelli di vibrazione o minore impatto vibratorio, utilizzare impugnature
smorzanti le vibrazioni, riscaldare l'ambiente di lavoro nei mesi freddi, ridurre i tempi di esposizione
alternando le lavorazioni tra più addetti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)
Guanti imbottiti contro le vibrazioni (Durante l'utilizzo di attrezzi che producono vibrazioni)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.11 : PULIZIA SERVIZI IGIENICI
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Documento di Valutazione dei Rischi
113
Consiste nella pulizia e disinfezione di pavimenti, pareti e
apparecchiature igienico-sanitarie presenti nei bagni
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
ASCIUGATORI
ASPIRAPOLVERE
SCALE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
•
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
DETERGENTI
DISINFETTANTI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rischio Biologico
Rumore Vedere valutazione specifica
Caduta dall'alto
Elettrocuzione
Punture, tagli e abrasioni
Postura
Allergeni
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Probabile
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
3
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
Eseguire un controllo dei locali da pulire allo scopo di rilevare l'esistenza di eventuali anomalie
funzionali, che, qualora sussistano devono essere prontamente comunicate al preposto
Documento di Valutazione dei Rischi
114
CADUTA DALL'ALTO
•
•
•
•
•
•
I pioli della scala dovranno risultare incastrati nei montanti. (Art.113 - D.Lgs.81/08)
La scala prevedera' dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. (Art.113,
comma 3, D.Lgs. 81/08)
Quando la scala supera gli 8 metri verra' munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione.
(Art.113, comma 8 - D.Lgs. 81/08)
Durante l'uso della scala la stessa presenta sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro
oltre il piano di accesso.
Durante l'uso saltuario della scala la stessa viene trattenuta al piede da altra persona.
Durante i lavori di pulizia in altezza utilizzare piattaforme a norma ed utilizzare calzature antisdrucciolo
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Prima di iniziare il lavoro, l'operatore deve indossare l'abito da lavoro, i guanti di protezione , le
calzature adeguate
ELETTROCUZIONE
•
•
•
Assicurarsi sull'integrità dei collegamenti elettrici dell'aspirapolvere
Assicurarsi dell'integrità degli attrezzi in tutte le loro parti, soprattutto per quelle elettriche
Predisporre le eventuali macchine da impiegare nel programma di manutenzione giornaliera e di pulizie
periodiche, con gli accessori necessari ed i relativi prodotti chimici e/o materiali d'uso, previa verifica
del regolare funzionamento della macchina stessa e dell'integrità delle sue parti
ALLERGENI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo
Durante i lavori di pulizia attenersi alle schede tecniche dei prodotti in uso, mantenere le etichette, non
usare contenitori inadeguati
Per le pulizie utilizzare i prodotti meno nocivi e sostituire quelli maggiormente nocivi
Adottare una scrupolosa igiene personale: abito da lavoro e pulizia frequente con le mani
Nelle operazioni di pulizia utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibili
Dotarsi sempre di DPI idonei nelle fasi di pulizia delle attrezzature
Acquisire le schede tecniche delle sostanze chimiche e tossiche utilizzate
RIBALTAMENTO
•
Durante l'uso della scala la stessa viene vincolata con ganci all'estremità superiore o altri sistemi per
evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc..
RISCHIO BIOLOGICO
•
Gli addetti alle pulizie devono essere vaccinati contro l'epatite B, la TBC ed il Tetano
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
Documento di Valutazione dei Rischi
115
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 1.12 : SALA MENSA SCUOLE
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi di attività che prevede l'organizzazione ed il servizio di
distribuzione dei pasti agli alunni presenti nella scuola, nonché al
corpo dei docenti e di tutto il personale dipendente
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
CRISTALLERIA
POSATERIA
Nota: Per le attrezzature di lavoro sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche, riportanti i
relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
Documento di Valutazione dei Rischi
116
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Calore, fiamme, esplosione
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Microclima
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Improbabile
Possibile
Possibile
Probabile
Improbabile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Grave
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
Assicurarsi che il lavoro non venga svolto costantemente in condizioni di stress (tempi ridotti a causa di
personale insufficiente)
Prevedere personale di riserva per coprire ferie, malattie, periodi di punta, ecc. (es. servendosi di
agenzie di collocamento)
Attenersi alle istruzioni riportate nella allegata scheda PROCEDURE D'EMERGENZA
Informazione e formazione degli addetti sul corretto utilizzo delle attrezzature di lavoro, sulla natura dei
rischi e sui comportamenti conseguenti
Per effettuare ogni operazione indossare solo abiti adatti, nonché guanti e calzature idonei
Utilizzare tutti i tipi di protezione individuali forniti dall'Azienda ( guanti, mascherine, ect...)
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Rimuovere gli spigoli e arrotondare i bordi; porre delle protezioni agli orli
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Posizionare e conservare gli oggetti da posateria in maniera opportuna
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi che l'impianto elettrico e di terra sia a norma e che le attrezzature elettriche utilizzate siano
in buono stato di conservazione e collegate all'impianto di terra, se non dotate di doppio isolamento
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
•
Provvedere ad una idonea ventilazione ambientale
I pavimenti non devono essere polverosi; le pareti devono essere intonacate ed imbiancate
ALLERGENI
•
•
Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro
Durante l'uso delle sostanze per la pulizia, adottare gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con
la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo
Documento di Valutazione dei Rischi
117
•
•
•
•
Durante l'uso delle sostanze per la pulizia non devono essere consumati cibi e bevande
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate
Nelle operazioni di pulizia, utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibile
Non conservare mai un prodotto chimico in un recipiente che non sia quello originale e non versarlo mai
in un recipiente anonimo
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
•
Assicurarsi che le porte tagliafuoco, se presenti, siano funzionanti e siano mantenute sempre sgombre.
Verificare la scadenza del Certificato Prevenzione Incendi (CPI) e/o del Nulla Osta Provvisorio (NOP)
Predisporre mezzi di estinzione portatili o fissi ed effettuare le verifiche periodiche
MICROCLIMA
•
I locali refettori devono avere una corretta disposizione di tavoli e sedili e devono essere ben illuminati,
aereati, riscaldati in inverno
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
ATTIVITA' 2 : AGRICOLTURA
FASE LAVORATIVA
FASE 2.1 : AGRICOLTURA ARATURA ED ERPICATURA
Documento di Valutazione dei Rischi
118
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi delle operazioni di aratura ed erpicatura meccanizzata delle
attività agricole in genere.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
•
•
•
ARATRO
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
FALCE
MOTOCOLTIVATORE
MOTOZAPPA
VANGA
ZAPPA
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
POLVERI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Ribaltamento
Ustioni
Proiezione di schegge
Gas e vapori
Rumore Vedere valutazione specifica
Vibrazioni
Calore, fiamme, esplosione
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Probabile
Probabile
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Grave
Modesta
Rischio
ALTO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
4
3
3
3
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
Documento di Valutazione dei Rischi
119
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Si procederà all'istituzione di un sistema di controllo sanitario dei lavoratori concordando i protocolli con
il Medico Competente
Si procederà alla verifica programmata e periodica della presenza e dell'integrità dei dispositivi
inamovibili posti a segregazione delle aree in cui siano presenti parti in movimento
Si procederà ad esperire opera di formazione ed informazione affinchè ogni operatore proceda, prima
dell'uso, alla verifica dell'integrità del dispositivo di segregazione della parte di organo lavoratore non
necessaria alla lavorazione
In collaborazione con il Medico Competente si individueranno tutti i lavoratori sottoposti a sforzi fisici
che comportino una sollecitazione della colonna vertebrale e si sottoporranno a visita medica finalizzata
alla rilevazione di eventuali impedimenti
Si provvederà a dotare i lavoratori di Dispositivi di Protezione Individuale provvedendo alla loro
sistematica e programmata sostituzione
Si procederà alla periodica e sistematica verifica della pressione dei pneumatici
Ai lavoratori che prestino o possano prestare la loro attività in luoghi isolati sarà fornito un pacchetto di
medicazione il cui contenuto sarà determinato avvalendosi delle indicazioni fornite dal Servizio di
Prevenzione e Protezione e dal Medico Competente
Prima dell'inizio delle operazioni si provvederà alla verifica dell'adeguatezza del fissaggio dell'organo
ruotante del decespugliatore
Si predisporrà opera di formazione ed informazione tendente ad evidenziare la necessità di verifica
dell'adeguatezza del fissaggio dell'organo ruotante del decespugliatore prima dell'inizio delle operazioni e
dopo ogni rimontaggio
Si procederà ad opera di formazione ed informazione, in collaborazione con il Medico Competente, circa
l'assunzione della posizione più ergonomicamente favorevole durante l'uso degli attrezzi portatili
Si provvederà alla sistematica e periodica verifica dell'efficienza del dispositivo che impedisce
l'inserimento della retromarcia del motocoltivatore con elementi lavoratori in moto
Si procederà alla periodica e programmata verifica dell'efficienza del dispositivo di blocco del
motocoltivatore in caso di abbandono delle stegole
Si procederà alla informazione e formazione degli operatori affinchè predispongano il carico e scarico del
motocoltivatore mediante l'uso della gru su autocarro evitando l'uso di rampe
Si provvederà alla verifica periodica e programmata dell'efficienza del dispositivo di sgancio dell'organo di
messa in moto a strappo dei motori a combustione interna
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
•
•
•
•
Si procederà alla verifica periodica della leggibilità dell'indicazione del senso di rotazione degli alberi e/o
degli organi lavoratori ruotanti
Si provvederà a segnalare i rischi residui della macchina mediante l'esposizione di pittogrammi o cartelli
riportanti le indicazioni specifiche
Nella predisposizione del lavoro si farà in modo che in prossimità dell'operatore che usa il decespugliatore
non stazionino o transitino altri operatori
Si predisporrà opera di formazione ed informazione tendente ad evidenziare la necessità di sgombero
dell'area circostante l'operatore che usa il decespugliatore
Si procederà alla verifica programmata e periodica dell'intergità delle protezioni mobili poste a
segregazione della zona di lavoro dell'organo ruotante del motocoltivatore
Si procederà ad opera di formazione ed informazione nei confronti degli operatori a cui viene affidato il
motocoltivatore affinchè sappiano dei pericoli derivanti dal sollevamento della macchina con organi
ruotanti in movimento
RUMORE
•
•
•
•
Si procederà a nuova valutazione dell'esposizione personale al rumore in modo programmato e periodico
Si provvederà a fornire una adeguata informazione sui rischi dovuti a rumore agli addetti che risultano
esposti a rumore superiore a 80 dBA
Si procederà alla valutazione dell'esposizione personale al rumore dei nuovi assunti prima di adibirli alla
lavorazione
Si procederà alla verifica strumentale del rumore a cui è esposto l'operatore
Documento di Valutazione dei Rischi
120
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
Si acquisirà la scheda tossicologica e di sicurezza del carburante impiegato portando a conoscenza degli
operatori le pericolosità proprie di tale prodotto
USTIONI
•
•
Si procederà alla verifica periodica dell'efficienza e dell'integrità dagli schermi posti a protezione delle
parti degli attrezzi portatili che assumono temperature pericolose
Si provvederà alla verifica sistematica e periodica dell'integrità delle protezioni poste a segregazione
delle parti calde del motore a scoppio
RIBALTAMENTO
•
Si procederà ad opera di formazione ed informazione specifica tendente ad evidenziare l'inadeguatezza
del motocoltivatore ad operare su terreni scoscesi se non procedendo dal basso verso l'alto
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Visiera di protezione (Conforme UNI EN 166)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO ALTO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di riportare immediatamente il RISCHIO ad
un livello accettabile.
Documento di Valutazione dei Rischi
121
FASE LAVORATIVA
FASE 2.2 : AGRICOLTURA FERTILIZZAZIONE TERRENI
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi delle operazioni di nutrizione del terreno mediante
l'aggiunta di concimi in grado di modificare la fertilità agronomica.
La distribuzione dei fertilizzanti avviene mediante macchine
spandiconcime (centrifughi o pneumatici). Gli spandiconcime sono di
tipo portato e/o trainato, azionate dalla presa di forza, costituite da
una tramoggia a forma di cono rovesciato nella cui porzione inferiore
localizzato il dispositivo distributore, nella maggior parte dei casi
costituito da un piatto orizzontale dove sono applicate delle palette.
Mediante la rotazione del piatto avviene la distribuzione del concime
granulare.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
CARRELLO ELEVATORE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
ANTIPARASSITARI
FERTILIZZANTI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rischio Chimico In caso di presenza di sostanze pericolose
effettuare valutazione specifica - Attenersi alle misure
specifiche di prevenzione riportate nella stessa
valutazione
Gas e vapori
Rumore Vedere valutazione specifica
Inalazione di polveri e fibre
Vibrazioni
Movimentazione manuale dei carichi
Allergeni
Documento di Valutazione dei Rischi
Probabilità
Magnitudo
Rischio
Possibile
Grave
MEDIO
3
Probabile
Probabile
Probabile
Possibile
Probabile
Possibile
Modesta
Modesta
Modesta
Modesta
Lieve
Modesta
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
2
2
2
122
Scivolamenti, cadute a livello
Possibile
Modesta
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
Distribuire convenientemente i periodi di riposo e ferie
L'utilizzo e la manutenzione delle macchine devono essere effettuati nel rispetto del libretto d'uso e
manutenzione
Utilizzare i DPI previsti : calzature antinfortunistiche, guanti, indumenti adeguati, mascherina
antipolvere
Quando le macchine sono in movimento, l'operatore deve essere correttamente seduto al posto di guida e
non trasportare mai passeggeri neanche in cabina di guida; non salire e non scendere con la macchina in
movimento - con i modelli più recenti ciò non possibile perché il movimento consentito solamente con
comandi a uomo presente
Sottoporre gli addetti alle visite mediche periodiche
RUMORE
•
Effettuare la valutazione della esposizione quotidiana al rumore ed attuare le conseguenti misure di
prevenzione
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
Per la movimentazione manuale dei carichi, gli addetti devono mettere in atto specifici accorgimenti per
ridurre il rischio, come chiedere l'aiuto di un'altra persona per sollevare carichi pesanti o di
conformazione tale da renderli di difficile e faticosa presa, sollevare adeguatamente i pesi flettendo le
gambe, e, quando possibile, utilizzare mezzi meccanici, quali carrelli elevatori
RISCHIO CHIMICO
•
•
•
•
•
Utilizzare sacchi di grandi dimensioni, che diminuiscono e velocizzano le operazioni di caricamento delle
tramogge, diminuendo pertanto il tempo di esposizione alle sostanze pericolose
Acquistare i prodotti in confezioni integre ed etichettate
Durante le pause, che devono essere piuttosto frequenti, allontanarsi dalla zona trattata e lavarsi
accuratamente le mani e il viso
Alla fine del trattamento lavare accuratamente i dispositivi di protezione individuale ed effettuare una
doccia accurata
In caso di utilizzo di sostanze o prodotti classificati come pericolosi occorrerà procedere alla valutazione
specifica del rischio chimico, ai sensi del D.Lgs. 81/08.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
123
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 2.3 : AGRICOLTURA GESTIONE AZIENDA AGRICOLA
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi delle attività tipiche di una azienda agricola con utilizzo di
attrezzature specifiche e sostanze di diversa natura.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
ARATRO
ATTREZZATURA MANUALE DA TAGLIO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
TRINCIATRICE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
DISINFETTANTI
FERTILIZZANTI
Documento di Valutazione dei Rischi
124
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Movimentazione manuale dei carichi
Cesoiamento, stritolamento
Rumore Vedere valutazione specifica
Postura
Elettrocuzione
Calore, fiamme, esplosione
Ribaltamento
Gas e vapori
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Possibile
Improbabile
Improbabile
Possibile
Possibile
Possibile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Grave
Grave
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il libretto d'uso e manutenzione delle macchine sarà tenuto a disposizione di tutti i lavoratori ed in
particolare di quelli deputati ad eseguire gli interventi manutentivi
Si predisporrà opera di formazione ed informazione tendente ad evidenziare la necessità di verifica
dell'adeguatezza del fissaggio dell'organo ruotante del decespugliatore prima dell'inizio delle operazioni e
dopo ogni rimontaggio
Si procederà predisponendo D.P.I. conformi alle indicazioni fornite dalle schede tossicologiche e di
sicurezza
Si provvederà affinchè i nominativi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del
Rappresentante dei Lavoratori, degli addetti al Nucleo Gestione dell'Emergenza e del Medico Competente
siano noti a tutti gli addetti
In collaborazione con il Medico Competente, caso di stato di gravidanza si provvederà alla verifica
dell'organizzazione del lavoro al videoterminale in maniera da evitare rischi aggiuntivi alla madre ed al
nascituro
Indipendentemente dalla dotazione personale di D.P.I., si provvederà a tenere a disposizione degli
addetti alla vendita e al deposito dei fitofarmaci occhiali, guanti e stivali resistenti a prodotti chimici,
grembiule o tuta di gomma, maschera facciale
Si procederà alla verifica programmata e periodica della presenza e dell'integrità dei dispositivi
inamovibili posti a segregazione delle aree in cui siano presenti parti in movimento
Si provvederà alla verifica periodica e programmata della efficienza del fissaggio all'albero degli organi
ruotanti
Si procederà alla formazione ed informazione specifica dell'operatore affinchè prima di farne uso proceda
alla verifica dell'efficienza dei dispositivi di segnalazione acustica dei mezzi semoventi
In collaborazione con il Medico Competente si individueranno tutti i lavoratori sottoposti a sforzi fisici
che comportino una sollecitazione della colonna vertebrale e si sottoporranno a visita medica finalizzata
alla rilevazione di eventuali impedimento
Si provvederà alla formazione ed informazione dei lavoratori tendente a illustrare il divieto di intervenire
manualmente su macchine in movimento.
Si esperirà opera di formazione ed informazione in maniera che gli operatori dispongano i depositi di
materiale in modo che non impedisca il pronto accesso ai dispositivi predisposti per la gestione delle
emergenze
Documento di Valutazione dei Rischi
125
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Si procederà alla distribuzione programmata dei D.P.I. ritenuti necessari a ridurre i rischi residui per la
salute emersi dalla valutazione
Si procederà alla formazione degli operatori evidenziando la necessità dell'uso dei D.P.I. predisposti per
limitare l'esposizione a rischi residui per la salute evidenziati in sede di valutazione
Si procederà alla instaurazione di un sistema di verifica programmata e periodica della leggibilità ed
integrità della segnaletica di sicurezza
Prima di introdurre nel ciclo lavorativo nuovi prodotti chimici si provvederà a verificarne l'opportunità
acquisendo il parere del Servizio di Prevenzione e Protezione
In caso di affidamento di lavori all'interno dell'azienda ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, se
ne verificherà preventivamente la capacità di assicurare l'integrità fisica dei propri dipendenti e dei
dipendenti operanti in questa unità operativa
Si provvederà ad istituire un sistema di controllo della presenza e della integrità dei D.P.I. e dei D.P.C.
predisposti a corredo del veicolo
Si procederà ad opera di formazione ed informazione circa la necessità di adoperare gli attrezzi manuali
per la funzione per cui sono stati progettati e costruiti
Nella scelta dei fitofarmaci da impiegarsi si privilegeranno quelli a minore pericolosità
In collaborazione con il Medico Competente, si espleterà opera di formazione ed informazione degli
addetti al nucleo di pronto soccorso in funzione degli specifici rischi di natura biologica evidenziati
Controllare che l'utilizzo delle attrezzature sia appropriato alle finalità per cui sono state progettate e
costruite, seguendo le indicazioni contenute nel manuale di istruzioni ed uso
Gli addetti saranno formati in merito al divieto di indossare indumenti che possano impigliarsi (es.
maniche trattenute al polso da elastici) nè braccialetti od altro
Munire tutte le trattrici agricole di cabina o telaio di sicurezza
Per ogni albero motore che fuoriesca dal corpo della macchina deve essere predisposta apposita
protezione da asportare solo in caso di applicazione di cardani, alberi di trasmissione del moto
Proteggere contro il pericolo di azionamenti accidentale le leve e gli alti organi deputati al comando
delle attrezzature di cui è dotata la trattrice
Accertarsi che gli attrezzi siano congruenti con la capacità del sollevatore della trattrice le cui portate
sono indicate nel libretto di istruzione che accompagna ogni mezzo
Predisporre un sistema per interrompere la trasmissione del moto tra il motore della trattrice e gli organi
mobili istallati sul carro trainato.Predisporre apposito programma di formazione ed informazione
tendente ad evidenziare le modalità operative
Sulle macchine semoventi predisporre un apposito quadro di controllo munito di chiave stabile.
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
•
Si predisporranno elementi di copertura per le parti di utensile che risultino affilate, scabrose, acuminate
o comunque pericolose per contatto o urto
Si verificherà che gli organi in movimento delle macchine siano protetti contro urti accidentali
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
•
Si predisporrà opera di formazione ed informazione tendente ad evidenziare la necessità di sgombero
dell'area circostante l'operatore che usa il decespugliatore
Si provvederà alla periodica verifica della affilatura degli organi di taglio
Si procederà alla verifica periodica dell'integrità dei setti di segregazione predisposti per evitare contatti
accidentali con parti in movimento
ELETTROCUZIONE
•
•
Si predisporrà opera di formazione ed informazione tendente ad evidenziare la necessità di verificare,
prima di farne uso, che gli utensili elettrici portatili siano provvisti di doppio isolamento e non siano
collegati all'impianto di terra
Al momento dell'acquisto si verificherà che gli utensili portatili alimentati elettricamente siano a doppio
isolamento e riportino l'indicazione dell'istituto che ha provveduto ad emettere la certificazione di tale
caratteristica
Documento di Valutazione dei Rischi
126
•
Si esperirà opera di formazione ed informazione circa i rischi generici inerenti l'utilizzo degli impianti
elettrici
RUMORE
•
•
Si procederà alla verifica strumentale del rumore a cui è esposto l'operatore
In caso di introduzione nel ciclo produttivo di nuovi impianti o macchine, su indicazione del Servizio di
Prevenzione e Protezione, si adotteranno le misure tecniche, organizzative e procedurali al fine di
ridurre al minimo l'esposizione al rumore
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
•
•
•
Prima di introdurre nel ciclo lavorativo nuovi prodotti chimici si provvederà ad informare i lavoratori sui
rischi lavorativi connessi con il loro uso
Si esplicherà opera di formazione ed informazione affinchè i fitofarmaci di prima e seconda classe
tossicologica vengano tenuti separati dai prodotti delle altre classi
Si istituirà un sistema di controllo affinchè, prima di introdurre i contenitori di sostanze chimiche negli
ambienti di lavoro, si provveda alla verifica della presenza della etichettatura di sicurezza
Si esplicherà opera di formazione ed informazione affinchè i fitofarmaci di prima e seconda classe
tossicologica vengano immagazzinati esclusivamente nell'apposito locale chiudibile a chiave
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
Si provvederà ad instaurare un sistema di verifica periodica tendente a garantire la segregazione e/o la
protezione delle parti in movimento e degli organi lavoratori delle macchine
E' vietato effettuare operazioni di pulizia e manutenzione con organi in movimento
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
•
•
•
•
•
•
Si predisporranno le operazioni di carico e scarico in maniera da consentire la movimentazione manuale
dei carichi senza affaticare i muscoli del tronco e/o caricare la colonna vertebrale
Si procederà alla specifica opera di formazione verso quegli operatori che saranno addetti alle postazioni
di lavoro in cui vi sia la necessità della movimentazione manuale dei carichi
In sede di programmazione del lavoro si procederà all'analisi delle caratteristiche dei colli da
movimentare prevedendo la predisposizione di punti di presa che ne consentano la movimentazione
manuale in condizioni ottimali
Si procederà ad organizzare la movimentazione mediante transpallet movimentati manualmente in
maniera che i percorsi risultino ben evidenziati e predisposti in maniera da non interferire con altre line
di movimentazione
Si procederà ad organizzare la movimentazione mediante transpallet azionati manualmente in maniera
che i percorsi risultino i più brevi possibile
Si procederà ad organizzare la movimentazione mediante transpallet movimentati manualmente in
maniera che gli stessi possano essere spinti e non trainati
In collaborazione con il Medico Competente si provvederà ad esperire opera di formazione ed
informazione circa le metodologie operative da attuare per esporsi in maniera minimale ai pericoli
derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi
ALLERGENI
•
•
•
Si provvederà affinchè le schede tossicologiche e di sicurezza dei prodotti chimici usati in azienda siano a
disposizione degli addetti alla squadra di primo soccorso per essere inoltrati alla struttura di pronto
soccorso in caso di intossicazione
Per gli operatori che manipolino, usino o possano rimanere colpiti agli occhi da sostanze pericolose
saranno predisposti appositi siti in cui eseguire i lavaggi oculari
Adibire personale qualificato e specializzato alle operazioni che prevedono l'uso di macchine complesse,
lavori di manutenzione o l'utilizzo di sostanze pericolose
Documento di Valutazione dei Rischi
127
GAS E VAPORI
•
Si provvederà ad apporre su ogni recipiente, serbatoio, silos pittogrammi ed avvisi richiamanti la
pericolosità delle sostanze contenute
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
•
Si procederà alla formazione ed informazione dei lavoratori circa il corretto utilizzo dei mezzi
antincendio di primo impiego
Si provvederà a predisporre la segnalazione dei siti in cui sono installate le attrezzature antincendio
Si procederà alla predisposizione di un sistema finalizzato alla verifica programmata e periodica della
efficienza dei dispositivi antincendio
POSTURA
•
In collaborazione con il Medico Competente si provvederà ad esperire opera di formazione ed
informazione circa le metodologie operative da attuare per esporsi in maniera minimale ai pericoli
derivanti dalla assunzione della postura eretta per lunghi periodi
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Documento di Valutazione dei Rischi
128
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 2.4 : AGRICOLTURA IMPIANTO ARBOREO
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi della realizzazione di impianti arborei di diversa natura.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
FERTILIZZANTI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Microclima
Punture, morsi di insetti o rettili
Urti, colpi, impatti e compressioni
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Probabile
Probabile
Improbabile
Possibile
Improbabile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Grave
Modesta
Grave
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
Documento di Valutazione dei Rischi
129
GENERALE
•
Usare i DPI previsti dalle operazioni specifiche
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, soprattutto durante
l'utilizzo di attrezzi taglienti, con segnalazioni e delimitazioni idonee
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Prima di dare inizio ai lavori, verificare la assenza di eventuali opere non visibili
ALLERGENI
•
Attenersi alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza delle attrezzature e dei prodotti o sostanze
chimiche utilizzate
MICROCLIMA
•
•
Utilizzare indumenti adeguati in funzione delle diverse condizioni climatiche ed atmosferiche
Evitare esposizione prolungata ai raggi solari senza le protezioni necessarie (copricapo)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
Documento di Valutazione dei Rischi
130
FASE 2.5 : AGRICOLTURA IRRIGAZIONE CON MOTOPOMPA
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi della irrigazione nel settore agricolo, eseguita mediante
motopompa
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
MOTOPOMPA
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
POLVERI
VAPORI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Calore, fiamme, esplosione
Gas e vapori
Rumore Vedere valutazione specifica
Punture, tagli e abrasioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Urti, colpi, impatti e compressioni
Postura
Microclima
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Probabile
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Modesta
Lieve
Modesta
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
131
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o
registrazione.Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate
cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore.Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori
mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Utilizzare i DPI previsti : guanti, stivali antinfortunistici, indumenti adeguati
Effettuare pause tecniche
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
È vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto del compressore, a meno che
ciò non sia richiesto da particolari esigenze tecniche, nel quale caso deve essere fatto uso di mezzi idonei
ad evitare ogni pericolo. Del divieto stabilito dal presente punto devono essere resi edotti i lavoratori
mediante avvisi chiaramente visibili. (Allegato VI, punto 1.6.1, D.Lgs. 81/08)
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
Non effettuare rifornimento con il motore in moto
Durante le operazioni di rifornimento e/o rabbocco è assolutamente vietato fumare ed usare fiamme
libere
MICROCLIMA
•
•
Utilizzare indumenti adeguati in funzione delle condizioni metereologiche
Evitare esposizioni prolungate ai raggi solari senza le necessarie protezioni, in particolare del capo
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Guanti imbottiti contro le vibrazioni (Durante l'utilizzo di attrezzi che producono vibrazioni)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Documento di Valutazione dei Rischi
132
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 2.6 : AGRICOLTURA MIETITREBBIATURA
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi delle operazioni di trebbiatura meccanizzata mediante
mietitrebbiatrice, nelle attività agricole in genere.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
POLVERI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Vibrazioni
Cesoiamento, stritolamento
Rumore Vedere valutazione specifica
Caduta dall'alto
Inalazione di polveri e fibre
Incidenti tra automezzi
Infezioni
Ustioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Probabile
Improbabile
Improbabile
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
133
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L'utilizzo e la manutenzione devono essere effettuati nel rispetto del libretto d'uso e manutenzione
Sulla macchina devono essere applicate targhette di avvertimento riportanti le principali norme di
comportamento utili ai fini della sicurezza
L'apertura di accesso per le persone o per il movimento dei materiali deve essere provvista di barriera
mobile
Evitare sempre, in caso di intasamento o bloccaggio di qualsiasi organo in movimento, di effettuare
alcuna manovra se il motore non fermo
Per particolari esigenze connesse alla circolazione stradale, la protezione della coclea deve essere
ribaltabile in avanti, e comunque incernierata in basso
Le fiancate esterne dell'aspo devono essere a parete piena e senza parti salienti
Indossare sempre idonei indumenti di lavoro come tute con polsini ben stretti o arricciati
Prima di riprendere il lavoro dopo un intervento di manutenzione, ripristinare tutte le protezioni,
verificare di non aver dimenticato delle parti allentare e di aver levato dalla macchina tutti gli attrezzi
usati in precedenza
Verranno forniti occhiali di protezione all'operaio imboccatore e ai suoi aiutanti e adatto copricapo a
tutto il personale addetto alla trebbiatrice (Punto 5.3, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
CADUTA DALL'ALTO
•
•
•
•
•
•
La scala di accesso ed i gradini devono essere parti integranti della macchina; la scala deve essere dotata
di corrimano e/o maniglie e formata da gradini piani (ad eccezione del primo gradino); il parapetto ed i
gradini devono essere parti integranti della macchina; i gradini devono avere una superficie
antisdrucciolo
La altezza del primo gradino don deve essere superiore a 55 cm (in caso di macchina autolivellante o a
cingoli l'altezza può arrivare a 70 cm)
L'intervallo tra i gradini deve essere compreso tra 20 e 35 cm
Verificare la presenza di idonee protezioni contro la caduta dall'alto dell'operatore
La piattaforma del posto di guida e la piattaforma di servizio devono essere munite di parapetto normale
con arresto al piede o di protezioni equivalenti
Scendere dalle macchine usando i gradini e le maniglie di trattenute evitando di saltare dalla piattaforma
a terra
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
All'interno la protezione e la parete sottostante non devono presentare punti di possibile appoggio;
devono quindi essere prive di sporgenze o rientranze
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
La piattaforma del posto guida e la piattaforma di servizio (se in dotazione) devono avere superficie
piana ed il piano di calpestio deve essere antisdrucciolevole e tale da evitare ristagni d'acqua
RUMORE
•
•
Per ridurre il rumore, il sistema di protezione più efficace è la presenza di cabina insonorizzata
Se la macchina è sprovvista di cabina insonorizzata e di filtri antipolvere adeguati, utilizzare la
mascherina antipolvere e idonei dispositivi antirumore. Anche durante interventi di manutenzione
straordinari di macchine, effettuati talvolta direttamente in campo, opportuno valutare l'utilità di dotarsi
di adeguati DPI ad esempio guanti e/o scarpe antinfortunistiche
Documento di Valutazione dei Rischi
134
INVESTIMENTO
•
Anche il transito dei carri deve essere effettuato con le dovute cautele, nel rispetto della norme che
riguardano la viabilità. Per il traino deve essere utilizzato un trattore di adeguata potenza con gancio di
traino omologato e idoneo alla portata del carro
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
Per evitare la inalazione di polveri durante la lavorazione, il sistema di protezione più efficace, garanzia
sufficiente di ridotta esposizione,è la presenza di cabina chiusa e condizionata per tutti i tipi di
macchine. E' opportuno ricordare l'importanza delle manutenzioni dell'impianto di condizionamento
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
•
•
•
•
•
Deve essere possibile bloccare il dispositivo di avvio della testata nella posizione disinserita in modo che
non sia possibile il reinserimento accidentale
Le parti in movimento e i giunti cardanici devono essere protetti
Superiormente, e per tutta la lunghezza della testata, deve essere prevista una protezione in lamiera - o
in robusta rete a maglie fitte -, leggermente inclinata in avanti
Il lato superiore della protezione deve distare almeno 1 m. dall'asse della coclea
Sulle fiancate la protezione deve essere tale da distanziare i punti di presa fra tavola e coclea
convogliatrice di almeno cm. 85 dal suo bordo
La piattaforma di taglio deve essere munita, posteriormente e lateralmente, di protezioni atte a
impedire il raggiungimento dei punti di presa fra tavola e coclea convogliatrice; tali protezioni devono
distanziare la coclea di almeno 1 mt. dal loro bordo nella parte superiore e cm. 85 lateralmente sul lato
non a contatto con il prodotto da mietere
Con targa ben visibile deve essere posta l'avvertenza per l'operatore che, in caso di intasamento della
coclea, deve essere disinserita o invertita la trasmissione alla coclea e che, su terreno in pendenza,
prima di fermare il motore, occorre portare la macchina in posizione piana
INCIDENTI TRA AUTOMEZZI
•
Per evitare incidenti stradali durante lo spostamento su strada della mietitrebbiatrice, occorre dotarsi
delle speciali autorizzazioni per la circolazione su strada ed attenersi alle dovute prevenzioni: scortare
sempre e segnalare adeguatamente le macchine durante il transito su strada e porre altrettanta
attenzione per gli spostamenti sulle strade poderali, date le grandi dimensioni di questi macchinari. Le
mietitrebbie inoltre, durante gli spostamenti sulle strade poderali, sono accoppiate alle testate, fatto
che aumenta la pericolosità
VIBRAZIONI
•
•
Per ridurre le vibrazioni, effettuare scrupolosamente tutti gli interventi di manutenzione consigliati dai
costruttori, sostituire, quando necessario le parti usurate e tenere sempre lubrificati tutti gli ingranaggi
Quando si alla guida di macchine, sia trattori sia semoventi, dotate di sedili ergonomici e antivibranti
indispensabile effettuare le dovute regolazioni (correlate a peso e altezza del conducente), altrimenti si
rischia di vanificare l'effetto ammortizzante del sedile e alla lunga di inficiarne il corretto funzionamento
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Guanti imbottiti contro le vibrazioni (Durante l'utilizzo di attrezzi che producono vibrazioni)
Documento di Valutazione dei Rischi
135
•
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 2.7 : AGRICOLTURA MANUTENZIONE VEGETAZIONE
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi della ripulitura dalla vegetazione di strade, fossati,
percorsi, aree verdi ecc. In caso di utilizzo del decespugliatore
manuale occorrerà che la sua impugnatura e le cinghie abbiano
disegno ergonomico e la macchina deve essere bilanciata. Devono,
inoltre, essere dotati di una valvola di bloccaggio per prevenire da
qualsiasi azione accidentale. Occorrerà attenersi, comunque, alle
istruzioni relative all'utilizzo del decespugliatore o di altre attrezzature specifiche.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
DECESPUGLIATORE A MOTORE
POTATRICE
Documento di Valutazione dei Rischi
136
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
FERTILIZZANTI
POLVERI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Microclima
Scivolamenti, cadute a livello
Punture, morsi di insetti o rettili
Postura
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Probabile
Probabile
Possibile
Probabile
Probabile
Improbabile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Grave
Modesta
Modesta
Grave
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
3
3
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
Usare i DPI previsti dalle operazioni specifiche
Attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede di sicurezza delle attrezzature utilizzate
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, soprattutto durante
l'utilizzo di attrezzi taglienti quali falci, decespugliatori,forbici per potatura, ecc., con segnalazioni e
delimitazioni idonee
Effettuare interruzioni periodiche e pause durante l'utilizzo delle attrezzature da taglio
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Prima di dare inizio ai lavori, verificare la assenza di eventuali opere non visibili
MICROCLIMA
•
•
Utilizzare indumenti adeguati in funzione delle diverse condizioni climatiche ed atmosferiche
Evitare esposizione prolungata ai raggi solari senza le protezioni necessarie (copricapo)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Documento di Valutazione dei Rischi
137
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Visiera di protezione (Conforme UNI EN 166)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 2.8 : AGRICOLTURA REALIZZAZIONE DI STACCIONATE
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi della realizzazione di staccionate mediante paletti in legno
realizzati in loco o forniti da ditta esterna ed infissi nel terreno per
mezzo di idonea attrezzatura manuale di uso comune. La attività
prevede, tra l'altro, l'accatastamento e la movimentazione dei
paletti.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
Documento di Valutazione dei Rischi
138
•
•
•
•
•
ASCIA
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
PALA
PICCONE
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
POLVERI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Movimentazione manuale dei carichi
Punture, tagli e abrasioni
Microclima
Punture, morsi di insetti o rettili
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Probabile
Possibile
Probabile
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Grave
Modesta
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
3
3
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
Verificare l'efficienza degli utensili utilizzati ed attenersi alle istruzioni specifiche
Effettuare interruzioni periodiche e pause durante il lavoro
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, soprattutto durante
l'utilizzo di attrezzi taglienti quali asce, accette, ecc
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
•
•
La movimentazione manuale dei carichi deve essere razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo
impegno fisico del personale addetto
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la ripartizione del carico e l'effettuazione di
turni di riposo nel caso di movimentazione intensiva e continuativa
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento,
per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti
MICROCLIMA
Documento di Valutazione dei Rischi
139
•
•
Utilizzare indumenti adeguati in funzione delle diverse condizioni climatiche ed atmosferiche
Evitare esposizione prolungata ai raggi solari senza le protezioni necessarie (copricapo)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Visiera di protezione (Conforme UNI EN 166)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 2.9 : AGRICOLTURA UTILIZZO TRATTRICE
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Documento di Valutazione dei Rischi
140
Per trattrice agricola o forestale di intende qualsiasi veicolo a
motore, a ruote o a cingoli, munito di almeno due assi, la cui
funzione principale consiste nella potenza di trazione.La trattrice
viene utilizzata soprattutto per tirare, spingere, portare o azionare
determinati strumenti, macchine o rimorchi destinati ad essere
impiegati nell'attività agricola o forestale.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
•
ANTIPARASSITARI
CARBURANTI
FERTILIZZANTI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Ribaltamento
Cesoiamento, stritolamento
Rumore Vedere valutazione specifica
Scivolamenti, cadute a livello
Olii minerali e derivati
Incidenti tra automezzi
Movimentazione manuale dei carichi
Calore, fiamme, esplosione
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Caduta dall'alto
Getti e schizzi
Probabilità
Probabile
Possibile
Probabile
Probabile
Possibile
Improbabile
Probabile
Improbabile
Possibile
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Grave
Lieve
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Lieve
Rischio
ALTO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
4
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
Trasportare persone solo in presenza di idonei sedili per accompagnatori
Prima di utilizzare la macchina, assicurarsi che tutti i dispositivi di protezione siano collocati
correttamente al loro posto ed in buono stato
Documento di Valutazione dei Rischi
141
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Per ogni chiarimento sul funzionamento e sulla manutenzione della macchina, rivolgersi esclusivamente
alla casa costruttrice o ad officine autorizzate
Utilizzare solo ricambi originali
Prima di inoltrarsi su strada pubblica, assicurarsi che la macchina sia in regola rispetto alle norme di
circolazione stradale
La trattrice deve essere dotata di dispositivi che mantengano sollevati i bracci dell'attacco a tre punti e
allo stesso tempo ne consentano la regolazione in altezza per rendere agevoli e sicure le operazioni di
aggancio e sgancio
Il conducente e l'operatore a terra devono essere coordinati nell'operazione di attacco e distacco
Preferire i sistemi ad attacco rapido
Nel caso di macchine operatrici trainate, l'accoppiamento gancio-occhione deve essere effettuato
utilizzando per i movimenti verticali l'apposito supporto di appoggio
Verificare che la trattrice sia omologata con una massa superiore o pari alla massa della macchina
trainata e che ci sia compatibilità tra i ganci e gli occhioni
Utilizzare zavorre metalliche fornite dal costruttore, recanti marcate le masse approssimative
Verificare l'esistenza della protezione dell'albero di ricezione del moto della macchina operatrice e che si
sovrapponga alla protezione dell'albero cardanico, per almeno 50 mm
Evitare interventi in prossimità della presa di potenza, quando è in movimento
Verificare che l'albero e i giunti siano dotati di una protezione in materiale plastico ai cui estremi sono
collegate due semicuffie preposte a coprire i giunti nei punti di attacco alla trattrice ed alla macchina
operatrice
Scegliere l'albero cardanico in funzione dell'accoppiamento trattrice-operatrice
L'albero cardanico che deve essere marcato CE
Sostituire le protezioni usurate o rotte
Tenere lontano gli estranei durante le lavorazioni
Appoggiare l'albero cardanico sull'apposito supporto, quando non viene utilizzato
Verificare lo stato di efficienza dei freni e dei pneumatici
Mantenere in buono stato la viabilità aziendale
Non disinserire mai la marcia in discesa
Per evitare l'impennamento, impiegare trattrici adeguate alla macchina trainata o all'attrezzatura
portata, graduare l'innesto della frizione nelle partenze e nei cambi di marcia, evitare impedimenti
nell'avanzamento, applicare idonee zavorre, verificare che la linea di traino sia in asse con quella della
trattrice
Prevedere spazi minimi per consentire al conducente l'esecuzione, dal suo sedile, di qualsiasi manovra in
tutta sicurezza
Tutti gli organi di comando, posti all'interno dell'abitacolo della trattrice, devono essere posizionati con
criteri ergonomici e ben visibili
Utilizzare sedili ammortizzati omologati
Prevedere uno specchietto sul lato sinistro, in caso di traino che limiti la visibilità posteriore
Utilizzare solo pneumatici previsti dalla casa costruttrice e rispettare le prescrizioni di gonfiamento e
carico indicate nel manuale di istruzione
Gli apparecchi di sollevamento collegati ad un organo di presa (quali: pinze, polipi) devono essere
collaudati prima della messa in funzione e verificati annualmente
Effettuare l'informazione e la formazione degli addetti sui rischi derivati dall'utilizzo della trattrice, sulle
misure da adottare e sui DPI da utilizzare
Utilizzare sempre gli opportuni ed adeguati DPI
Operare secondo le prescrizioni indicate nel manuale istruzioni
Utilizzare idonee protezioni termiche per i silenziatori di scarico
Utilizzare silenziatori (marmitte) omologati
Nel caso la trattrice venga utilizzata in ambienti chiusi, verificare l'esistenza di impianti di estrazione
dell'aria per garantire un sufficiente ricambio. In caso di assenza apporre il divieto di accesso
E' auspicabile anche la presenza di una cassetta di pronto soccorso
Verificare che sia tenuta la opportuna manutenzione della macchina secondo le istruzioni d'uso
Migliorare la viabilità aziendale, con adeguata segnaletica stradale
Le trattrici, per poter circolare su strada pubblica, devono essere immatricolate e dotate di carta di
circolazione e devono avere copertura assicurativa di responsabilità civile verso terzi
Tutte le macchine devono essere dotate di marcatura CE, devono avere una targhetta di identificazione,
devono essere presenti dei pittogrammi di segnalazione del pericolo, e devono essere dotate di manuale
di istruzione e manutenzione
Documento di Valutazione dei Rischi
142
CADUTA DALL'ALTO
•
•
•
Prevedere l'istallazione di una scaletta, dotata di superficie antiscivolo
Dotare la trattrice di elementi di appoggio per i piedi, in materiale antisdruciolevole, e di elementi
corrimano e maniglie per le mani
Usare sempre gli specifici elementi di appoggio in salita e discesa
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Prevedere spazi minimi di sicurezza per evitare schiacciamenti
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
•
Accertare la stabilità ed il corretto fissaggio della sega a disco per metalli
Tenere le macchine pulite eliminando detriti o materiali estranei che potrebbero danneggiarne il
funzionamento o provocare lesioni all'operatore
Prima di intervenire sulle parti in movimento della macchina, arrestare il motore della trattrice, estrarre
la chiave dal quadro comando ed inserire il freno di stazionamento
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
•
Usare calzature idonee, bene allacciate e con suola antiscivolo
Tenere puliti i gradini di accesso e le pedane, eliminando fango o altri materiali che le rendano scivolose
ELETTROCUZIONE
•
Mantenere l'impianto elettrico e la fanaleria in efficienza
INVESTIMENTO
•
•
Accertarsi che non vi siano persone o animali nella zona di manovra o di lavoro della macchina e
rispettare le distanze di sicurezza
Eseguire tutte le operazioni di attacco e distacco e le regolazioni con la macchina in piano e la trattrice
frenata
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
•
Non indossare indumenti che possano impigliarsi negli organi in movimento, come sciarpe, camici ecc
Verificare l'esistenza della protezione della presa di potenza della trattrice e in sua assenza installare
carter a protezione della presa di forza e degli organi in movimento (cinghie e pulegge)
Coprire l'albero della presa di potenza con una protezione metallica , quando non utilizzato
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
Utilizzare dispositivi di sollevamento per masse superiori al limite consentito
GETTI E SCHIZZI
•
•
I tubi idraulici devono essere protetti in modo da evitare fuoriuscite di liquido in caso di rotture
Prevedere un tergicristallo motorizzato, in presenza di parabrezza anteriore e in mancanza di visibilità
anteriore
Documento di Valutazione dei Rischi
143
OLII MINERALI E DERIVATI
•
•
Le prese olio della trattrice e gli innesti rapidi delle macchine devono essere dotati di un codice di
riconoscimento
Divieto di pulire, oliare ed ingrassare, di eseguire operazioni di riparazione su organi in moto
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
Le parti che raggiungono temperature pericolose devono essere protette con griglie e reti metalliche
posizionate ad adeguata distanza dalla fonte di calore
Le attrezzature che comportano un rischio di incendio, devono essere dotate di appropriati dispositivi
antincendio, ossia è obbligatoria, a bordo della trattrice, la presenza di un estintore
RIBALTAMENTO
•
•
•
•
•
•
Controllare che la macchina non abbia subito danni durante la fase di trasporto
Prevedere idonei telai di protezione o roll-bar per evitare lo schiacciamento dell'operatore in caso di
ribaltamento
Quando si stacca una macchina operatrice, accertarsi sempre che essa sia posizionata e bloccata in modo
sicuro per evitare movimenti accidentali e ribaltamenti
Per prevenire il ribaltamento, scegliere trattrici di peso e potenza adeguate alle lavorazioni e alle
attrezzature impiegate, condurre in modo attento e prudente, evitando manovre brusche
Adottare telai o archi di protezione a due o a quattro montanti con targhetta di identificazione, montati
posteriormente al sedile del conducente
Verificare la stabilità del complesso trattrice-operatrice
INCIDENTI TRA AUTOMEZZI
•
•
Consentire l'uso della macchina solo a personale autorizzato e dotato di patente di categoria B
La trattrice deve essere munita di dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, conformi al codice
della strada
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
144
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO ALTO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di riportare immediatamente il RISCHIO ad
un livello accettabile.
ATTIVITA' 3 : BAR
FASE LAVORATIVA
FASE 3.1 : CASSA BAR
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Trattasi delle operazioni di cassa tipiche del Bar.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
CALCOLATRICE
PERSONAL COMPUTER
POS LETTORE CARTE DI CREDITO
REGISTRATORE DI CASSA
Documento di Valutazione dei Rischi
145
•
•
•
STAMPANTE
TELEFONO
VERIFICATORE CARTA MONETA
SOSTANZE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
POLVERI
TONER
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Postura
Movimentazione manuale dei carichi
Calore, fiamme, esplosione
Urti, colpi, impatti e compressioni
Caduta di materiale dall'alto
Radiazioni non ionizzanti
Elettrocuzione
Microclima
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Probabile
Probabile
Improbabile
Possibile
Improbabile
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Lieve
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
Si provvederà affinchè i nominativi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del
Rappresentante dei Lavoratori, degli addetti al Nucleo Gestione dell'Emergenza e del Medico Competente
siano noti a tutti gli addetti
In collaborazione con il Medico Competente, caso di stato di gravidanza si provvederà alla verifica
dell'organizzazione del lavoro al videoterminale in maniera da evitare rischi aggiuntivi alla madre ed al
nascituro
Si provvederà ad illuminare il locale in cui è installata la fotocopiatrice in maniera da limitare la
differenza di luminosità tra quella propria dell'ambiente e quella prodotta dalla macchina
Si procederà alla verifica periodica della presenza e della leggibilità del cartello indicante i numeri da
chiamare in caso di necessità, posto in prossimità dell'apparecchio telefonico destinato alle chiamate in
caso di emergenza
Si provvederà a informare i lavoratori sulla ubicazione della cassetta contenente i presidi sanitari
necessari per il primo soccorso provvedendo alla esposizione della cartellonistica necessaria alla sua
individuazione
Si procederà alla verifica programmata e periodica della dotazione delle cassette di primo soccorso
predisponendo per il tempestivo rimpiazzo del materiale di consumo
Si provvederà a completare l'informazione di tutti i lavoratori sui rischi riscontrabili in azienda, sulle
misure precauzionali adottate e sulle attività di prevenzione da mettere in atto
Si provvederà a completare l'informazione dei lavoratori sui rischi connessi all'attività in senso generale e
specificatamente per le lavorazioni a cui sono destinati
Documento di Valutazione dei Rischi
146
•
•
•
•
Si procederà ad opera di formazione ed informazione, in collaborazione con il Medico Competente, sui
rischi connessi alla permanenza in ambienti con microclima avverso
Si provvederà alla verifica programmata e periodica dello sportello della fotocopiatrice predisposto per la
copertura del vano in cui porre l'originale da riprodurre
Si espleterà opera di formazione ed informazione nei confronti delle lavoratrici affinchè siano a
conoscenza della presenza di rischi lavorativi che, in caso di gravidanza, potrebbero nuocere sia al
nascituro che alla gestante stessa
Sottoporre i videoterminalisti a visita medica quinquennale o biennale in base alle disposizioni di legge ed
a eventuali prescrizioni del Medico Competente
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
•
Si procederà a sostituire le scaffalature lesionate e/o che risultino in cattivo stato di
conservazione.scaffali adibiti a deposito
Si provvederà alla predisposizione di piani di stoccaggio che offrano resistenza adeguata ad evitare crolli
o ribaltamenti conseguenti a cedimenti o deformazioni
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Nella predisposizione delle operazioni di scarico e carico si terrà conto della necessità di garantire la
sicura presa di ogni singolo pezzo
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
•
Prima di predisporre prolunghe elettriche si verificherà che le stesse non possano essere motivo di
inciampo
I conduttori flessibili di collegamento alla rete saranno disposti in maniera da non essere di intralcio alla
libera circolazione delle persone
ELETTROCUZIONE
•
•
•
•
•
•
•
Nella predisposizione di prolunghe elettriche provvisorie si procederà in maniera che le stesse risultino
protette contro possibili azioni meccaniche che potrebbero danneggiarle
Si provvederà a fissare le "ciabatte" elettriche ad una altezza non inferiore a 15 cm dal pavimento
Si provvederà alla predisposizione di un programma di verifica periodica dello stato di conservazione dei
conduttori flessibili facenti parte del circuito elettrico delle macchine
Si predisporrà un sistema di verifica periodica e programmata tendente a verificare che i collegamenti
dei conduttori elettrici non diano luogo a scintillio e surriscaldamento
Si provvederà alla immediata sostituzione dei cavi di alimentazione, delle prese e delle spine che ad un
esame visivo risultassero logore
Nella predisposizione di prolunghe elettriche provvisorie si procederà in maniera che le stesse risultino le
più corte possibili
Nella predisposizione di nuove prese a cui faranno capo i conduttori flessibili si procederà in modo da
consentire l'allaccio senza che i conduttori risultino poi di intralcio alla libera circolazione delle persone
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
Si procederà alla specifica opera di formazione verso quegli operatori che saranno addetti alle postazioni
di lavoro in cui vi sia la necessità della movimentazione manuale dei carichi
• Si predisporranno le operazioni di carico e scarico in maniera da consentire la movimentazione manuale
dei carichi senza affaticare i muscoli del tronco e/o caricare la colonna vertebrale
• In caso di variazione della lavorazione si procederà preventivamente alla verifica della possibilità di
predisporre mezzi meccanici adatti alla movimentazione dei carichi
• In sede di programmazione del lavoro si procederà all'analisi delle caratteristiche dei colli da
movimentare prevedendo la predisposizione di punti di presa che ne consentano la movimentazione
manuale in condizioni ottimali
Documento di Valutazione dei Rischi
147
•
•
In collaborazione con il Medico Competente si provvederà ad esperire opera di formazione ed
informazione circa le metodologie operative da attuare per esporsi in maniera minimale ai pericoli
derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi
Si indicherà ai dipendenti la necessità di utilizzare un carrello per la movimentazione di carichi che
abbiano una mole superiore ai 30 chilogrammi
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
Si provvederà a completare l'informazione dei lavoratori sui rischi connessi alla lotta antincendio ed alla
evacuazione dei locali
Si predisporranno gli scaffali in maniera che il materiale cartaceo o comunque combustibile venga
archiviato lasciando un franco di un metro dai componenti dell'impianto elettrico
RIBALTAMENTO
•
Si provvederà al fissaggio delle scaffalature alle strutture portanti, o comunque stabili, del fabbricato
MICROCLIMA
•
Si procederà alla verifica programmata e periodica del microclima ambientale
POSTURA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Si provvederà a predisporre il piano di lavoro in maniera che risulti in posizione ottimale per garantire
l'ergonomicità della posizione degli operatori
Saranno messi a disposizione degli operatori supporti per i videoterminali in maniera che ognuno di essi
possa posizionare lo schermo secondo le proprie esigenze
Si terranno a disposizione degli addetti al videoterminale che ne facciano richiesta poggiapiedi e/o
pedane
Si espleterà opera di formazione affinchè ogni operatore predisponga la tastiera in modo da scaricare il
peso delle mani e/o degli avambracci
Si forniranno agli addetti ai videoterminali sedili registrabili in altezza in maniera che possano predisporli
secondo le proprie esigenze e nella maniera più ergonomicamente valida
Si predisporranno scrivanie aventi il piano di lavoro a superficie opaca
Agli addetti al videoterminale per un tempo significativo, anche se non classificabili come
"videoterminalisti", si forniranno tutti gli elementi conoscitivi affinchè possano predisporre il loro posto di
lavoro in maniera ergonomicamente corretta
Si provvederà affinchè tutti i videoterminalisti vengano a conoscenza delle pause previste nel protocollo
che formalizza i tempi di lavoro al videoterminale e le relative pause
Per gli addetti ai videoterminali si predisporrà il lavoro in maniera da garantirne l'interruzione per almeno
15 minuti ogni due ore
Per l'apparecchio telefonico sarà realizzato un piano di appoggio posizionato in maniera da non
costringere l'operatore ad assumere posizioni scomode o ergonomicamente scorrette
Si provvederà a predisporre videoterminali di dimensioni adatte a visualizzare quanto appare sullo
schermo senza doversi avvicinarsi allo stesso con il volto
Si organizzerà il lavoro in maniera che ogni singolo operatore possa alternare le posizioni sedute con
posizioni erette
Si procederà alla formazione degli operatori affinchè possano predisporre i sedili secondo principi
ergonomicamente validi
Si provvederà a fornire agli addetti al personal computer apposite sedie dichiarate dal costruttore
conformi alla normativa vigente
Predisporre sedili di lavoro montati su 5 ruote, muniti di schienale registrabile in altezza ed inclinabile
secondo le esigenze proprie di ogni operatore
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Documento di Valutazione dei Rischi
148
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
FASE LAVORATIVA
FASE 3.2 : SALA BAR
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Descrizione
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
I caffè ed i bar possono essere dotati di:
- area lavoro con annesso bancone di somministrazione;
- area attrezzata per la somministrazione ai tavoli anche assistita.
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ARMADI FRIGORIFERI
BANCO FRIGORIFERO
CRISTALLERIA
FRIGORIFERO
GRANITORE
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO
MACINACAFFE'
POSATERIA
PRODUTTORE GHIACCIO
SCAFFALI
VETRINA REFRIGERATA
VETRINA TERMOREGOLATA
Nota: Per le attrezzature di lavoro sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche, riportanti i
relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Documento di Valutazione dei Rischi
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
149
Movimentazione manuale dei carichi
Calore, fiamme, esplosione
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Microclima
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabile
Improbabile
Possibile
Possibile
Probabile
Improbabile
Probabile
Possibile
Lieve
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Grave
Lieve
Modesta
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
2
2
2
2
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
Assicurarsi che il lavoro non venga svolto costantemente in condizioni di stress (tempi ridotti a causa di
personale insufficiente)
Prevedere personale di riserva per coprire ferie, malattie, periodi di punta, ecc. (es. servendosi di
agenzie di collocamento)
Attenersi alle istruzioni riportate nella allegata scheda PROCEDURE D'EMERGENZA
Informazione e formazione degli addetti sul corretto utilizzo delle attrezzature di lavoro, sulla natura dei
rischi e sui comportamenti conseguenti
Per effettuare ogni operazione indossare solo abiti adatti, nonché guanti e calzature idonei
Utilizzare tutti i tipi di protezione individuali forniti dall'Azienda ( guanti, mascherine, ect...)
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Rimuovere gli spigoli e arrotondare i bordi; porre delle protezioni agli orli
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Posizionare e conservare gli oggetti da posateria in maniera opportuna
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi che l'impianto elettrico e di terra sia a norma e che le attrezzature elettriche utilizzate siano
in buono stato di conservazione e collegate all'impianto di terra, se non dotate di doppio isolamento
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
•
Provvedere ad una idonea ventilazione ambientale
I pavimenti non devono essere polverosi; le pareti devono essere intonacate ed imbiancate
ALLERGENI
•
•
•
•
•
•
Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro
Durante l'uso delle sostanze per la pulizia, adottare gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con
la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo
Durante l'uso delle sostanze per la pulizia non devono essere consumati cibi e bevande
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate
Nelle operazioni di pulizia, utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibile
Non conservare mai un prodotto chimico in un recipiente che non sia quello originale e non versarlo mai
in un recipiente anonimo
Documento di Valutazione dei Rischi
150
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
•
Assicurarsi che le porte tagliafuoco, se presenti, siano funzionanti e siano mantenute sempre sgombre.
Verificare la scadenza del Certificato Prevenzione Incendi (CPI) e/o del Nulla Osta Provvisorio (NOP)
Predisporre mezzi di estinzione portatili o fissi ed effettuare le verifiche periodiche
MICROCLIMA
•
I locali refettori devono avere una corretta disposizione di tavoli e sedili e devono essere ben illuminati,
aereati, riscaldati in inverno
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO MEDIO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di conseguire un livello di RISCHIO
accettabile.
ATTIVITA' 4 : LABORATORI
FASE LAVORATIVA
FASE 4.1 : LABORATORI BIOLOGICI
La fase lavorativa oggetto dell’analisi viene effettuata all’interno dei seguenti ambienti/reparti:
Ambiente/Reparto
Documento di Valutazione dei Rischi
Descrizione
151
ATTIVITA’ CONTEMPLATA
Nei laboratori biomedici il biologo utilizza diverse metodiche con il
conseguente impiego di numerosi reattivi. Tali sostanze possono
contaminare l'ambiente di lavoro sotto forma di liquidi, aerosol,
polveri, gas e vapori e rappresentare pertanto un rischio per la
salute degli operatori che esplicano la loro attività in tali ambienti.
Le matrici biologiche che vengono analizzate nei laboratori
biomedici possono essere infette e rappresentare una possibile fonte
di contagio microbiologico per il personale di laboratorio.
I laboratori di analisi possono essere luoghi ad alto rischio infettivo per gli operatori. Tuttavia, anche se nei
laboratori di microbiologia (deputati alla diagnosi batteriologica o virologica di malattie infettive) vengono
convogliati materiali patologici frequentemente infetti, i laboratori a rischio più elevato sono (o meglio
erano) quelli di ematologia o di analisi chimico-cliniche. Questo apparente paradosso è dovuto al fatto che il
microbiologo è conscio che qualunque materiale biologico su cui opera è potenzialmente patogeno. Inoltre il
microbiologo lavora in sterilità (il che non si verifica negli altri tipi di laboratori) e le modalità operative
comportano un'estrema attenzione anche al fine di non contaminare il materiale in esame per non alterarne il
valore diagnostico.
Negli ultimi anni, con le migliorate conoscenze sui processi di diffusione dei virus dell'epatite B e dell'AIDS, le
probabilità di contrarre infezioni in laboratorio sono diminuite in quanto l'operatore pone maggiore
attenzione alla manipolazione dei campioni rispetto al passato. Tale evenienza è tuttavia sempre possibile,
anche se spesso è difficile documentare che tali infezioni siano realmente legate a questa pratica lavorativa.
Il rapporto di causalità è documentabile con relativa certezza solo in quei casi in cui l'agente eziologico
circola raramente. In Francia, ad esempio, viene considerata malattia professionale una polmonite
pneumococcica insorta in un laboratorista che, per ragioni lavorative, nelle due settimane precedenti
l'insorgenza della malattia abbia avuto contatti con tale microrganismo.
Nelle infezioni contratte in laboratorio, a volte, le vie di penetrazione dell'agente patogeno sono diverse da
quelle naturali. È noto infatti che la popolazione può contrarre la brucellosi per ingestione di alimenti
contaminati. Nei laboratoristi (così come nei veterinari), il germe penetra viceversa per via transcutanea,
attraverso irrilevanti soluzioni di continuità della cute o addirittura la cute integra. I microrganismi possono
penetrare nell'organismo dell'operatore sanitario per via digestiva, come nel caso di ingestione accidentale di
batteri. È questo il caso dei microrganismi responsabili dell'ileotifo o delle salmonellosi (anche se le cariche
microbiche infettanti, cioè le quantità di batteri indispensabili per superare le barriere difensive
dell'organismo, sono relativamente alte, nell'ordine di 105-109 microrganismi). Questa modalità di
trasmissione è legata spesso, specialmente nei piccoli laboratori, alla conservazione di bevande o alimenti nei
frigoriferi dei laboratori stessi o alla consumazione di cibi e bevande o al fumare nei locali di lavoro. La terza
modalità di trasmissione è l'inalazione. In molte pratiche di laboratorio si producono degli aerosol come
conseguenza dell'uso improprio dell'ansa. Un'ansa troppo lunga o con un occhiello troppo grande, in certe
manovre, tende a disperdere nell'ambiente piccole goccioline contaminate da batteri. Anche un flambaggio
non corretto può comportare lo stesso fenomeno. Il germe più frequentemente responsabile di eventi infettivi
a seguito delle suddette manovre è sicuramente il Mycobacterium tuberculosis in quanto, come è noto,
questo germe dà origine a colonie secche che facilmente si disperdono nell'aria degli ambienti di analisi se
non si usano idonei accorgimenti, quali l'utilizzo di apposite camere di sterilizzazione per l'ansa. La quarta e
ultima modalità di infezione è l'inoculazione accidentale. Questo evento è la conseguenza di incidenti come
la puntura di aghi o altri oggetti taglienti quali bisturi o vetreria rotta ed è responsabile di numerose malattie
infettive, sia batteriche (quali ad esempio brucellosi, difterite, sifilide) che virali (epatite B e C, AIDS,
mononucleosi infettiva ed altre ancora).
ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti ATTREZZATURE :
•
•
CAPPA A FLUSSO LAMINARE
CENTRIFUGA
SOSTANZE UTILIZZATE
Documento di Valutazione dei Rischi
152
Nello svolgimento dell’attività lavorativa si prevede l’utilizzo delle seguenti SOSTANZE :
•
•
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
DISINFETTANTI
Nota: Per le attrezzature di lavoro, le sostanze sopra indicate, si farà riferimento alle schede specifiche,
riportanti i relativi rischi, misure di prevenzione e dispositivi di protezione da indossare.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nella fase di lavoro, per ognuno dei quali è stato
valutato il relativo rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rischio Biologico
Allergeni
Probabilità
Probabile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Rischio
ALTO
BASSO
4
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), vengono applicate le seguenti misure di prevenzione e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
Le principali misure atte a prevenire il rischio di infezioni riguardano l'ambiente di lavoro, la
strumentazione e l'operatore
Gli addetti a lavorazioni a rischio biologico devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria
La protezione personale del lavoratore è basata sull'impiego di camici, guanti ed eventualmente
mascherine
L'operatore deve inoltre segnalare al responsabile del laboratorio ogni esposizione accidentale ed ogni
incidente
INFEZIONE DA MICROORGANISMI
•
Per quanto riguarda la strumentazione è consigliabile l'utilizzo di materiali a perdere che, dopo l'uso,
devono essere riposti in contenitori rigidi da avviare rapidamente alla sterilizzazione
RISCHIO BIOLOGICO
•
•
•
Si raccomanda inoltre l'utilizzo di pipette automatiche che riducono la formazione di aerosol e di cappe a
flusso laminare. Anche le centrifughe possono rappresentare un ricettacolo di germi e devono quindi
essere periodicamente bonificate con disinfettanti compatibili
Buona norma infine è quella di sottoporsi a vaccinazione (ad esempio nei confronti dell'epatite B e
dell'ileotifo) in quanto queste vaccinazioni conferiscono un buon grado di protezione
Il laboratorio diagnostico deve essere bonificato mediante accurata detersione e disinfezione (ad esempio
con una soluzione di ipoclorito di sodio all'1%) che deve riguardare soprattutto i posti di lavoro. È buona
norma quella di provvedere alla disinfezione notturna dei locali mediante raggi ultravioletti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
I lavoratori addetti alla fase di lavoro devono indossare obbligatoriamente i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Indumenti di lavoro resistenti alla permeazione (Conformi UNI EN 340-369)
Guanti in lattice (Conformi UNI EN 374-420)
Facciale Filtrante FFP2S (Conforme UNI EN 149)
Occhiali di protezione a mascherina (Conformi UNI EN 166)
Documento di Valutazione dei Rischi
153
Conclusioni
Individuati tutti i singoli FATTORI DI RISCHIO presenti nella FASE DI LAVORO analizzata e le POSSIBILI
CONSEGUENZE per la salute e la sicurezza dei lavoratori, si può presumibilmente ritenere che la stessa
presenti nel suo complesso un RISCHIO ALTO. Dovranno, pertanto, essere obbligatoriamente seguite tutte le
Misure di Prevenzione indicate ed utilizzati i D.P.I. indicati, al fine di riportare immediatamente il RISCHIO ad
un livello accettabile.
Documento di Valutazione dei Rischi
154
SEZIONE 8
VALUTAZIONE RISCHI ATTREZZATURE IMPIEGATE
Qui di seguito viene riportata l’analisi dei rischii derivanti dalle attrezzature utilizzate nelle precedenti
attività lavorative ed indicate in ogni singola attività. Anche per le attrezzature sono stati individuati e
valutati (con la metodologia di cui alla Sezione 3) i singoli rischi derivanti dal loro utilizzo e sono state
dettagliate le misure di prevenzione e protezione ed indicati i Dispositivi di Protezione Individuale da
indossare.
ATTREZZATURA
AFFETTATRICE
DESCRIZIONE
Apparecchio utilizzato per affettare gli alimenti mediante una lama
rotante.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Cesoiamento, stritolamento
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
Segregare gli organi lavoratori pericolosi delle affettatrici
Le affettatrici devono essere dotate di microinterruttori di sicurezza sul blocco affilatoio e sul carter
paralama e di elsa di protezione sull'impugnatura del carrello portamerce
Documento di Valutazione dei Rischi
155
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido (Conformi UNI EN 345-344)
Guanti antitaglio in tessuto wizard (Conformi UNI EN 1082/1 - Per le operazioni fini di taglio della carne)
Spugna con manico distanziatore (per la pulizia delle affettatrici)
ATTREZZATURA
ARATRO
DESCRIZIONE
L'aratro è uno strumento usato in agricoltura per smuovere il terreno
e prepararlo per successive lavorazioni o direttamente per la
semina.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Investimento
Postura
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Accertare la stabilità ed il corretto posizionamento della macchina
INVESTIMENTO
Documento di Valutazione dei Rischi
156
•
Accertarsi che non vi siano persone o animali nella zona di manovra o di lavoro della macchina e
rispettare le distanze di sicurezza
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
ARMADI FRIGORIFERI
DESCRIZIONE
E' un elettrodomestico che serve alla preservazione del cibo
attraverso bassa temperatura: in questo modo si rallenta la crescita
dei batteri. È un apparecchio relativamente nuovo in cucina:
sostituisce la vecchia ghiacciaia.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione negli armadi frigoriferi
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi periodicamente dell'integrità degli armadi frigoriferi, soprattutto per i cavi di alimentazione e
lo stato delle guarnizioni
Documento di Valutazione dei Rischi
157
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
ASCIA
DESCRIZIONE
Attrezzatura manuale utilizzata per il taglio di materiale in legno di
diversa natura.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Caduta di materiale dall'alto
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Postura
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Evitare turni prolungati nell'utilizzo dell'ascia ed effettuare pause opportune.
Controllare lo stato di manutenzione dell'ascia prima del suo utilizzo.
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Non abbandonare l'attrezzo in modo casuale ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto
Documento di Valutazione dei Rischi
158
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Dovendo riporre momentaneamente l'attrezzo a terra, assicurasi che le parti taglienti non possano essere
fonte di pericolo per se stessi e per altri, anche a seguito di cadute accidentali
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
Controllare che non vi siano persone nel raggio d'azione dell'ascia.
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
POSTURA
•
Assumere una posizione corretta e stabile durante l'uso dell'utensile
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
ASCIUGATORI
DESCRIZIONE
Trattasi di un elettrodomestico che genera un getto di aria calda
allo scopo di disperdere l'umidità e conseguentemente asciugare gli
oggetti verso cui è indirizzato.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Documento di Valutazione dei Rischi
159
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi dell'integrità dei collegamenti elettrici della macchina
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
ASPIRAPOLVERE
DESCRIZIONE
L'aspirapolvere è un'apparecchiatura destinata alle pulizie provvista
di una pompa ad aria che crea una depressione che permette
l'aspirazione di polvere e altre particelle.
Tramite un filtro o un ciclone l'aria aspirata viene depurata dalle
particelle di polvere che vengono accumulate in un contenitore
apposito.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
Documento di Valutazione dei Rischi
160
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
•
Assicurarsi dell'integrità dei collegamenti elettrici della macchina
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
ATTREZZATURA
ATTREZZATURA MANUALE DA TAGLIO
DESCRIZIONE
Attrezzi manuali da taglio, quali falci, accette, taglierine, ecc.
utilizzati in lavori generici di cantiere.
Devono essere integri, di buona qualità ed idonei alle lavorazioni da
effettuare; i manici devono essere correttamente fissati e non
devono presentare incrinature o scheggiature in grado di produrre
ferite. Le parti taglienti non devono presentare difetti di alcun tipo e devono essere protette in caso di
inutilizzo, anche temporaneo.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Caduta di materiale dall'alto
Urti, colpi, impatti e compressioni
Postura
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Probabile
Possibile
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
161
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Gli utensili dovranno essere provvisti del marchio di qualità. Gli utensili non rispondenti a tali requisiti
dovranno essere sostituiti. (Art.70 D.Lgs.81/08)
Selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Non abbandonare gli utensili in modo casuale ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
•
Verificare il corretto fissaggio dei manici degli utensili
Per gli utensili a punta e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
Controllare che gli utensili non siano deteriorati
Sostituire i manici degli utensili che presentino incrinature o scheggiature
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Dovendo riporre momentaneamente l'attrezzo a terra, assicurasi che le parti taglienti non possano essere
fonte di pericolo per se stessi e per altri, anche a seguito di cadute accidentali
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
POSTURA
•
Assumere una posizione corretta e stabile durante l'uso dell'utensile
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Documento di Valutazione dei Rischi
162
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
ATTREZZI MANUALI CUCINA E PENTOLAME
DESCRIZIONE
Utensili manuali di uso comune, quali mestoli, schiumarole ecc., e
pentole padelle, scolapasta ecc.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Ustioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Postura
Probabilità
Probabile
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
Documento di Valutazione dei Rischi
163
•
•
•
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Gli utensili dovranno essere provvisti del marchio di qualità. Gli utensili non rispondenti a tali requisiti
dovranno essere sostituiti. (Art.70 D.Lgs.81/08)
Selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Non abbandonare gli utensili in modo casuale ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Verificare il corretto fissaggio dei manici degli utensili
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
Controllare che gli utensili non siano deteriorati
Sostituire i manici degli utensili che presentino incrinature o scheggiature
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Dovendo riporre momentaneamente l'attrezzo a terra, assicurasi che le parti taglienti non possano essere
fonte di pericolo per se stessi e per altri, anche a seguito di cadute accidentali
POSTURA
•
Assumere una posizione corretta e stabile durante l'uso dell'utensile
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
DESCRIZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
164
Utensili manuali quali martelli, pinze, cazzuole, pale, ecc. Devono
essere integri, di buona qualità ed idonei alle lavorazioni da
effettuare; i manici devono essere correttamente fissati e non
devono presentare incrinature o scheggiature in grado di produrre
ferite.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Caduta di materiale dall'alto
Elettrocuzione
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
Selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego ed accertarsi che sia integro in tutte le sue parti
Impugnare saldamente gli utensili
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in condizioni di
equilibrio stabile (es.: riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto).
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Utilizzare l'attrezzo in condizioni di stabilità adeguata
ELETTROCUZIONE
•
I lavoratori non devono adoperare gli attrezzi manuali di uso comune su parti di impianti elettrici in
tensione
PROIEZIONE DI SCHEGGE
Documento di Valutazione dei Rischi
165
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
DESCRIZIONE
Trattasi delle attrezzature tipiche per uso agricolo, quali zappe,
vanghe, ecc.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Elettrocuzione
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
Documento di Valutazione dei Rischi
166
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità degli attrezzi in tutte le loro parti
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
BANCO FRIGORIFERO
DESCRIZIONE
Apparecchiatura refrigerante per la conservazione degli alimenti.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
Documento di Valutazione dei Rischi
167
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione negli armadi frigoriferi
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi periodicamente dell'integrità degli armadi frigoriferi, soprattutto per i cavi di alimentazione e
lo stato delle guarnizioni
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
BISTECCHIERA ELETTRICA
DESCRIZIONE
Elettrodomestico specialistico per la cottura di bistecche e simili.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Ustioni
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
168
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
•
•
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità e del corretto montaggio della bistecchiera elettrica, soprattutto per il cavo di
collegamento elettrico
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
CALCOLATRICE
DESCRIZIONE
La calcolatrice è un dispositivo in grado di eseguire calcoli numerici.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Postura
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
Documento di Valutazione dei Rischi
169
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
POSTURA
•
Assumere una comoda posizione di lavoro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA
DESCRIZIONE
Attrezzo manuale utilizzato per saldare materiali termoplastici in
genere (fogli, tubi, manufatti, pavimenti, teloni,ecc.).
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Calore, fiamme, esplosione
Gas e vapori
Rumore Vedere valutazione specifica
Ustioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Verificare la funzionalità dei riduttori di pressione e dei manometri prima di utilizzare il cannello per
saldatura ossiacetilenica
Le saldature dovranno essere eseguite da personale particolarmente addestrato
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Documento di Valutazione dei Rischi
170
•
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
RUMORE
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Durante l'uso dell'attrezzatura dovranno essere allontanati gli eventuali materiali che, per la loro natura,
risultino infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non è possibile detti materiali
dovranno essere opportunamente protetti contro le scintille
I lavori di saldatura o taglio non dovranno essere eseguiti su recipienti o tubi chiusi o che contengano o
che abbiano contenuto sostanze pericolose prima di aver provveduto ad eliminare le condizioni di
pericolo.
Verificare l'assenza di gas o materiale infiammabile nell'ambiente o su tubazioni e/o serbatoi sui quali si
effettuano gli interventi con il cannello per saldatura ossiacetilenica
Verificare la stabilità e il vincolo delle bombole sul carrello portabombole prima di utilizzare il cannello
per saldatura ossiacetilenica
In caso di lavorazione in ambienti confinati predisporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di
ventilazione durante l'utilizzo del cannello per saldatura ossiacetilenica
Non effettuare operazioni di saldatura in presenza di materiali infiammabili
Durante la esecuzione delle saldature, osservare le seguenti regole:
- In caso di lavori di saldatura a terra o in quota, evitare il diffondersi delle scintille nell'ambiente
circostante ed utilizzare delimitazioni o barriere, anche mobili, idonee a contenere le scintille e fiamme.
- Durante le operazioni di saldatura i gas prodotti non devono interessare le aree di lavoro e, se non
risultano sufficientemente diluiti, devono essere aspirati e filtrati.
- Acquisizione delle schede di sicurezza delle materie prime utilizzate, nonché degli elettrodi di
saldatura.
- Gli addetti devono fare uso dei previsti dispostivi di protezione delle vie respiratorie e di idonei
indumenti protettivi e occhiali, poiché, durante le operazioni di saldatura, si possono liberare gas
contenenti ossidi di azoto e ozono, nonché sostanze provenienti da pezzi trattati (pezzi zincati, nichelati,
cadmiati, cromati, verniciati), oppure fumi contenenti ossidi di ferro, cromo, nichel, manganese o
composti del fluoro derivanti dal rivestimento degli elettrodi basici, oppure polveri contenenti
prevalentemente ossidi di ferro, carburo di silicio, resine e più raramente silice cristallina.
- I lavori di saldatura devono essere contenuti con barriere e schermi, anche mobili, in modo da evitare
l'esposizione alle radiazioni da parte dei non addetti.
- Tenere spenta la saldatrice quando non si utilizza e lasciare raffreddare sufficientemente i pezzi
saldati.
- Le operazioni di trattamento con prodotti protettivi e/o vernici degli elementi metallici devono essere
segnalate o delimitate per evitare l'accesso alle persone non direttamente interessate ai lavori.
Non effettuare saldature in concomitanza con il trattamento con resine epossidiche o altre sostanze a
rischio d'incendio
Il trasporto nell'interno delle aziende e dei locali di lavoro degli apparecchi mobili di saldatura al
cannello deve essere effettuato mediante mezzi atti ad assicurare la stabilità dei gasogeni e dei
recipienti dei gas compressi o disciolti e ad evitare urti pericolosi (Punto 8.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
I recipienti dei gas compressi o sciolti, ad uso di impianti fissi di saldatura, devono essere efficacemente
ancorati, al fine di evitarne la caduta accidentale (punto 8.3, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Non devono eseguirsi lavorazioni ed operazioni con fiamme libere o con corpi incandescenti a meno di 5
metri di distanza dai generatori o gasometri di acetilene (Punto 8.1, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
Documento di Valutazione dei Rischi
171
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri inattinici (Conformi UNI EN 166-169)
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
Indumenti protettivi in cuoio (Conformi UNI EN 470-1)
ATTREZZATURA
CAPPA A FLUSSO LAMINARE
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Ustioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Operare sempre al centro della cappa a flusso laminare
Effettuare periodicamente la manutenzione e la sostituzione dei filtri della cappa a flusso laminare
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Documento di Valutazione dei Rischi
172
ATTREZZATURA
CARRELLO ELEVATORE
DESCRIZIONE
Attrezzatura meccanica per la movimentazione ed il sollevamento di
materiali in genere
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Investimento
Incidenti tra automezzi
Ribaltamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Probabilità
Possibile
Improbabile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e
rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e
evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora
la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere
Documento di Valutazione dei Rischi
173
•
•
•
•
•
misure appropriate per evitare che essi siano feriti dall' attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs.
81/08)
Il carrello elevatore sara' dotato di adeguato segnalatore acustico e luminoso lampeggiante.
Verificare la stabilità del carico prima di procedere al sollevamento col carrello elevatore
Durante l'uso del carrello elevatore il carico sarà opportunamente vincolato e fissato. (Punto 3.1.1,
Allegato V - D.Lgs.81/08)
Il carrello elevatore verrà utilizzato esclusivamente da personale esperto preparato attraverso uno
specifico corso di formazione. (Punto 2.1, Allegato VI - D.Lgs.81/08)
Le attrezzature di lavoro mobili dotate di un motore a combustione possono essere utilizzate nella zona
di lavoro soltanto qualora sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la
salute dei lavoratori (Punto 2.5, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Il carrello elevatore sara' dotato di appositi dispositivi antiscarrucolamento.
ELETTROCUZIONE
•
Prima dell'uso della attrezzatura, verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree
che possano interferire con le manovre
INVESTIMENTO
•
•
•
•
•
Il carrello elevatore dovra' avere le leve di comando conformate in modo tale da risultare protette contro
l'azionamento accidentale.
I percorsi riservati al carrello elevatore dovranno presentare un franco di almeno 70 centimetri per la
sicurezza del personale a piedi. (Punto 3.3.3, Allegato V - D.Lgs.81/08)
Verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo ai freni del carrello elevatore
Verificare che l'avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro del carrello elevatore
siano regolarmente funzionanti
Garantire la visibilità del posto di guida del carrello elevatore
RIBALTAMENTO
•
•
•
•
•
Il carrello elevatore sara' munito di tabella delle portate variabili.
Verificare l'integrità e la stabilità del carrello prima dell'uso e contollare preventivamente l'accessibilità e
lo stato del percorso.
Controllare i percorsi e le aeree di manovra del carrello elevatore approntando gli eventuali
rafforzamenti
Controllare i percorsi e le aree di manovra approntando gli eventuali rafforzamenti prima di utilizzare il
carrello elevatore
Le attrezzature di lavoro smontabili o mobili che servono a sollevare carichi devono essere utilizzate in
modo tale da garantire la stabilità dell'attrezzatura di lavoro durante il suo impiego, in tutte le condizioni
prevedibili e tenendo conto della natura del suolo (Punto 3.1.3, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
174
ATTREZZATURA
CELLA FRIGORIFERA
DESCRIZIONE
La cella frigorifera è un locale di conservazione degli alimenti dove
viene mantenuta una temperatura costante.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Movimentazione manuale dei carichi
Microclima
Probabilità
Possibile
Probabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Attenersi alle istruzioni d'uso contenute nel libretto di funzionamento del dispositivo
Le celle frigorifere devono avere la possibilità di essere aperte anche dall'interno.
Assicurarsi dell'integrità del macchinaro in tutte le sue parti, soprattutto per quelle elettriche e per i
circuiti di refrigerazione
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione nella cella frigorifera
ELETTROCUZIONE
•
I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica.
Documento di Valutazione dei Rischi
175
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
•
•
Si procederà alla specifica opera di formazione verso quegli operatori che saranno addetti alle postazioni
di lavoro in cui vi sia la necessità della movimentazione manuale dei carichi
Si predisporranno le operazioni di carico e scarico in maniera da consentire la movimentazione manuale
dei carichi senza affaticare i muscoli del tronco e/o caricare la colonna vertebrale
Utilizzare sempre i guanti durante la movimentazione manuale dei carichi
MICROCLIMA
•
Utilizzare calzature antiscivolo e giacconi imbottiti per i lavori nelle celle frigorifere.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)
ATTREZZATURA
CENTRIFUGA
DESCRIZIONE
La centrifuga è un'apparecchiatura atta ad accelerare la separazione
tra corpi aventi differente densità.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Punture, tagli e abrasioni
Getti e schizzi
Probabilità
Probabile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
176
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
RUMORE
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
GETTI E SCHIZZI
•
Predisporre dispositivi di sicurezza che non consentano l'apertura del coperchio della centrifuga con
cestello ancora in movimento nei laboratori di analisi cliniche
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
ATTREZZATURA
CICLOSTILE
DESCRIZIONE
Il ciclostile è un sistema di stampa meccanico utilizzato per produrre
stampe in piccola tiratura.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Documento di Valutazione dei Rischi
177
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Cesoiamento, stritolamento
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
Verificare l'integrità del ciclostile, in tutte le sue parti e non effettuare manutenzioni con i rulli in
movimento
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
COLTELLO CUCINA
DESCRIZIONE
Il coltello è un utensile di uso manuale utilizzato per il taglio.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Documento di Valutazione dei Rischi
Probabilità
Magnitudo
Rischio
178
Punture, tagli e abrasioni
Possibile
Modesta
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
•
Durante l'uso del coltello viene controllato frequentemente lo stato del manico
Durante l'uso del coltello viene controllato frequentemente lo stato della lama
Dopo l'uso, riporre il coltello in apposito luogo
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti speciali antitaglio (Conformi UNI EN 1082/2)
ATTREZZATURA
CRISTALLERIA
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Documento di Valutazione dei Rischi
179
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
Posizionare la cristalleria in maniera opportuna
Manipolare con cautela la cristalleria per evitare rotture con conseguenze infortunistiche
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
CUCINA
DESCRIZIONE
Con il termine cucina si intende quell'insieme di attrezzature ed
elettrodomestici legati alla cottura, più in generale alla
preparazione, di cibi e bevande.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Ustioni
Calore, fiamme, esplosione
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
Documento di Valutazione dei Rischi
180
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Effettuare periodica manutenzione, con controllo dei tubi ed eventuale loro sostituzione, in caso di usura
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Realizzare pavimentazioni antisdrucciolo e con pendenze sufficienti per l'allontanamento di liquidi nelle
cucine
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
Provvedere ad una idonea ventilazione ambientale
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
In presenza di odori tipo gas, non accendere assolutamente luci o fiamme (accendini, fornelli, ecc.)
USTIONI
•
Tenere i bambini lontano dalle manopole, dai fornelli e dai liquidi e pentole bollenti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
Grembiule impermeabile (Nel lavaggio manuale della strumentazione da sala operatoria)
ATTREZZATURA
CUCINA ELETTRICA
DESCRIZIONE
Cucina elettrica utilizzata per diverse attività.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Documento di Valutazione dei Rischi
181
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Elettrocuzione
Ustioni
Calore, fiamme, esplosione
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Effettuare verifica biennale di legge dell'impianto affidando l'incarico ad Organismo Notificato o ad altro
ente quale ASL/ARPA
Effettuare la corretta informazione e formazione al personale sui rischi presenti
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Realizzare pavimentazioni antisdrucciolo e con pendenze sufficienti per l'allontanamento di liquidi nelle
cucine
ELETTROCUZIONE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di terra dei fusibili e delle coperture delle parti sotto
tensione (scatole morsettiere - interruttori)
I conduttori e gli elementi elettrici devono avere un rivestimento isolante continuo adeguato alla
tensione di esercizio ed alle condizioni di temperatura, umidità ed acidità dell'ambiente
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
•
Provvedere ad una idonea ventilazione ambientale
Effettuare costantemente la pulizia periodica degli ambienti di lavoro
USTIONI
•
Tenere i bambini lontano dalle manopole, dai fornelli e dai liquidi e pentole bollenti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
Documento di Valutazione dei Rischi
182
•
Grembiule impermeabile (Nel lavaggio manuale della strumentazione da sala operatoria)
ATTREZZATURA
DECESPUGLIATORE A MOTORE
DESCRIZIONE
Il decespugliatore viene utilizzato per ripulire dalla vegetazione
strade, fossati, fiumi, percorsi, aree verdi ecc. L'impugnatura e le
cinghie devono avere disegno ergonomico e la macchina deve essere
bilanciata. Deve, inoltre, essere dotato di una valvola di bloccaggio
per prevenire da qualsiasi azione accidentale.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Calore, fiamme, esplosione
Proiezione di schegge
Rumore Vedere valutazione specifica
Punture, tagli e abrasioni
Vibrazioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
M.BASSO
3
3
3
2
1
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
È vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto dell' attrezzatura di lavoro, a
meno che ciò non sia richiesto da particolari esigenze tecniche, nel quale caso deve essere fatto uso di
mezzi idonei ad evitare ogni pericolo.
Del divieto devono essere resi edotti i lavoratori mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.1,
Allegato VI TU)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
Documento di Valutazione dei Rischi
183
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
•
Verificare l'integrità delle protezioni degli organi lavoratori e delle parti ustionanti prima dell'utilizzo del
decespugliatore a motore
Controllare il fissaggio degli organi lavoratori prima dell'utilizzo del decespugliatore a motore
Verificare il funzionamento dei dispositivi di accensione e di arresto prima di utilizzare il decespugliatore
a motore
RUMORE
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Visiera di protezione (Conforme UNI EN 166)
ATTREZZATURA
FALCE
DESCRIZIONE
Attrezzo utilizzato per il taglio di arbusti in genere.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Documento di Valutazione dei Rischi
184
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Prestare la massima attenzione alla presenza di persone nel raggio d'azione della falce.
Effettuare interruzioni periodiche e pause durante l'utilizzo della falce.
Controllare lo stato di manutenzione della falce prima del suo utilizzo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
FAX
DESCRIZIONE
Il fax è un servizio telefonico consistente nella trasmissione e
ricezione di immagini fisse (tipicamente copie di documenti).
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Documento di Valutazione dei Rischi
185
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Postura
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L' operazione di sostituzione del toner va effettuata con cautela e da personale esperto
Accertarsi che il materiale sia conforme a quanto previsto dalle attuali norme tecniche e di sicurezza per
le apparecchiature per I'ufficio EN-60950 (norme CEI 74-2)
Le apparecchiature devono essere provviste di regolare marcatura "CE" prevista dalle norme vigenti
(93/68 CEE del 22/07/1993, attuazione della direttiva CEE 73/23 del Consiglio del 19/02/1973)
Accertarsi che la installazione sia stata eseguita a regola d'arte, giusta prescrizione della legge n. 168 del
01.03.1968 e che il materiale sia conforme a quanto previsto dalle attuali norme tecniche e di sicurezza
per le apparecchlature per l'ufficio EN-60950 (norme CEI 74-2)
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Accertare la stabilità ed il corretto posizionamento della macchina
ELETTROCUZIONE
•
•
•
Verificare l'integrità dei collegamenti elettrici di messa a terra visibili e relative protezioni
Verificare l'efficienza dell'interruttore di alimentazione
Evitare di utilizzare o toccare l'apparecchiatura con mani umide
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
Evitare di effettuare la sostituzione del toner se non si è pratici di tale operazione
POSTURA
•
•
•
Verificare di poter assumere una posizione di lavoro adeguata
Adeguare la posizione di lavoro
Evitare di mantenere la stessa posizione per tempi prolungati
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Documento di Valutazione dei Rischi
186
ATTREZZATURA
FORBICI
DESCRIZIONE
Strumento utilizzato per tagliare materiali sottili.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Utilizzare e conservare gli attrezzi taglienti con la dovuta attenzione e cura
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Documento di Valutazione dei Rischi
187
ATTREZZATURA
FORNO A GAS
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Ustioni
Calore, fiamme, esplosione
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
GAS E VAPORI
•
Effettuare periodica manutenzione, con controllo dei tubi ed eventuale loro sostituzione, in caso di
usura.
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
188
•
•
In presenza di odori tipo gas, non accendere assolutamente luci o fiamme (accendini, fornelli, ecc.)
Controllare frequentemente che la valvola di intercettazione del gas sia accessibile e funzionante ,
intervenendo al ripristino se necessario
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
ATTREZZATURA
FORNO A GAS VENTILATO
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Elettrocuzione
Ustioni
Calore, fiamme, esplosione
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Grave
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Documento di Valutazione dei Rischi
189
•
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
•
•
Verificare l'integrità dei collegamenti elettrici di messa a terra visibili e relative protezioni prima di
chiudere il contatto del dispositivo di accensione
Accertarsi che non vi siano acqua e liquidi conduttori che interferiscano con i collegamenti elettrici
Provvedere alla manutenzione e al controllo rigoroso dell'apparato e dell'impainto elettrico, che devono
essere idonei ad ambiente umido
GAS E VAPORI
•
Effettuare periodica manutenzione, con controllo dei tubi ed eventuale loro sostituzione, in caso di
usura.
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
•
In presenza di odori tipo gas, non accendere assolutamente luci o fiamme (accendini, fornelli, ecc.)
Controllare frequentemente che la valvola di intercettazione del gas sia accessibile e funzionante ,
intervenendo al ripristino se necessario
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
ATTREZZATURA
FORNO A LEGNA
DESCRIZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
190
Forno utilizzato per la cottura di pane, pizza ecc.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Ustioni
Calore, fiamme, esplosione
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Effetturare periodica manutenzione, in particolare con controllo del camino e della cappa
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
Assicurarsi che la legna sia depositata lontano da possibili sorgenti di fiamme, scintille
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
Documento di Valutazione dei Rischi
191
ATTREZZATURA
FORNO A MICROONDE
DESCRIZIONE
Il forno a microonde è un tipo di forno da cucina in cui la cottura del
cibo è principalmente dovuto all'effetto riscaldante delle microonde.
Il meccanismo di funzionamento del forno è abbastanza semplice: un
dispositivo, chiamato magnetron, genera un campo elettromagnetico
variabile, ovvero la radiazione a microonde. L'oscillazione del campo
elettromagnetico, che si ripete 2 miliardi e 450 milioni di volte al
secondo (2,45 GHz), è capace di produrre oscillazioni nelle molecole
che possiedono polarizzazione, principalmente acqua, ma anche
lipidi, proteine e zuccheri. Una spiegazione molto diffusa
chiamerebbe in causa a questo punto una presunta (ma inesistente)
frizione intermolecolare da cui si genererebbe il calore capace di
aumentare la temperatura dei cibi. In realtà la temperatura stessa
di un corpo altro non è se non l'agitazione molecolare dei suoi
costituenti. Dunque il meccanismo di funzionamento del microonde è semplicemente quello di scaldare
l'acqua (ovvero di aumentarne l'agitazione termica grazie all'interazione fra il dipolo molecolare e, appunto,
la radiazione a microonde), che costituisce la componente principale della maggior parte dei cibi,
permeandoli quasi sempre in tutto il loro volume. Questo modo di riscaldamento è completamente diverso
rispetto al metodo convenzionale: nel caso di cibi molto ricchi di acqua o lipidi al loro interno, l'interno
stesso si riscalderà più velocemente rispetto allo strato esterno più secco, che assorbe dunque meno
radiazione a microonde. Al contrario, in un forno elettrico normale il calore può passare per irraggiamento e
conduzione solo dagli strati più esterni a quelli interni.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi dell'integrità del forno a microonde, in tutte le sue parti, soprattutto per i collegamenti
elettrici
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
Documento di Valutazione dei Rischi
192
ATTREZZATURA
FORNO ELETTRICO
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Ustioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
•
•
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi periodicamente dell'integrità del forno elettrico, soprattutto per i cavi di alimentazione
Documento di Valutazione dei Rischi
193
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
ATTREZZATURA
FOTOCOPIATRICE
DESCRIZIONE
Macchina da ufficio per la esecuzione di copie fotostatiche.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Postura
Radiazioni non ionizzanti
Elettrocuzione
Inalazione di polveri e fibre
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Probabile
Probabile
Possibile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Grave
Lieve
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
3
3
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L' operazione di sostituzione del toner va effettuata con cautela e da personale esperto
Liberare l'area di lavoro da eventuali materiali d'ingombro
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Accertare la stabilità ed il corretto posizionamento della macchina
Documento di Valutazione dei Rischi
194
•
Verificare la disposizione del cavo di alimentazione affinché non intralci i passaggi e non sia
danneggiamenti
esposto a
ELETTROCUZIONE
•
•
Verificare l'integrità dei collegamenti elettrici di messa a terra visibili e relative protezioni
Verificare l'efficienza dell'interruttore di alimentazione
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
Evitare di effettuare la sostituzione del toner se non si è pratici di tale operazione
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
•
•
Verificare il corretto funzionamento del pannello che copre lo schermo
Tenere sempre abbassato il pannello prima di azionare l'avvio della copiatura
POSTURA
•
•
•
Verificare di poter assumere una posizione di lavoro adeguata
Adeguare la posizione di lavoro
Evitare di mantenere la stessa posizione per tempi prolungati
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
ATTREZZATURA
FRIGGITRICE
DESCRIZIONE
Le friggitrici (a gas ed elettriche) sono costituite da una vasca
stampata con fondo arrotondato per una facile pulizia. Nei modelli a
gas un gruppo bruciatore permette di aumentare lo scambio termico
e garantisce elevate prestazioni con rendimenti del 60%. La
temperatura (in genere da 100 a 190°C) è regolata da una valvola
termostatica mentre nella versione elettrica il riscaldamento è
ottenuto tramite elementi riscaldanti a contatto diretto con l'olio.
Documento di Valutazione dei Rischi
195
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Ustioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi dell'integrità della friggitrice, soprattutto riguardo allo stato del cavo di alimentazione
elettrica
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
FRIGOCONGELATORE
DESCRIZIONE
Per la congelazione e conservazione di prodotti deperibili a
temperature sotto 0°C.
Di solito a pozzetto e, a volte, a colonna con sportello cieco o a
giorno
Documento di Valutazione dei Rischi
196
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Movimentazione manuale dei carichi
Probabilità
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Attenersi alle istruzioni d'uso contenute nel libretto di funzionamento dell'elettrodomestico
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione nel frigorifero
Assicurarsi dell'integrità del macchinaro in tutte le sue parti, soprattutto per quelle elettriche e per i
circuiti di refrigerazione
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione nel frigocongelatore
ELETTROCUZIONE
•
I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica.
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
•
•
Si procederà alla specifica opera di formazione verso quegli operatori che saranno addetti alle postazioni
di lavoro in cui vi sia la necessità della movimentazione manuale dei carichi
Si predisporranno le operazioni di carico e scarico in maniera da consentire la movimentazione manuale
dei carichi senza affaticare i muscoli del tronco e/o caricare la colonna vertebrale
Utilizzare sempre i guanti durante la movimentazione manuale dei carichi
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
FRIGORIFERO
Documento di Valutazione dei Rischi
197
DESCRIZIONE
Il frigorifero è un elettrodomestico che serve alla preservazione del
cibo attraverso bassa temperatura.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione nel frigorifero
ELETTROCUZIONE
•
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi periodicamente dell'integrità del frigorifero, soprattutto per i cavi di alimentazione e lo stato
delle guarnizioni
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
Documento di Valutazione dei Rischi
198
GRANITORE
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Movimentazione manuale dei carichi
Probabilità
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Attenersi alle istruzioni d'uso contenute nel libretto di funzionamento dell'elettrodomestico
Assicurarsi dell'integrità del macchinaro in tutte le sue parti, soprattutto per quelle elettriche e per i
circuiti di refrigerazione
ELETTROCUZIONE
•
I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica.
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
•
Si procederà alla specifica opera di formazione verso quegli operatori che saranno addetti alle postazioni
di lavoro in cui vi sia la necessità della movimentazione manuale dei carichi
Si predisporranno le operazioni di carico e scarico in maniera da consentire la movimentazione manuale
dei carichi senza affaticare i muscoli del tronco e/o caricare la colonna vertebrale
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Documento di Valutazione dei Rischi
199
ATTREZZATURA
IMPASTATRICE PIZZA
DESCRIZIONE
Macchina costituita da una vasca, dove vengono posti gli ingredienti,
e braccia ruotanti che effettuano un movimento che consente di
lavorare l'impasto ossigenandolo perfettamente.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Cesoiamento, stritolamento
Elettrocuzione
Urti, colpi, impatti e compressioni
Postura
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Assicurarsi dell'integrità e del corretto funzionamento dell'attrezzatura in tutte le sue parti
Controllare il funzionamento e l'integrità dei dispositivi di comando dell'idropulitrice
Accertarsi del corretto montaggio di tutte le parti della macchina
Addestrare il personale al corretto utilizzo delle macchine ed attrezzature
Attenersi al manuale d'uso e alla manutenzione in sicurezza di ogni macchina
Informazione e formazione degli addetti sul corretto utilizzo delle attrezzature di lavoro, sulla natura
dei rischi e sui comportamenti conseguenti
In presenza di malfunzionamenti o di anomalie il personale non deve utilizzare macchinari ed attrezzi,
fino a riparazione avvenuta o sostituzione degli stessi
Accertarsi della stabilità della macchina e mentenere libera da ingombri l'area di lavoro
Controllare periodicamente il funzionamento del pulsante d'emergenza delle macchine
ELETTROCUZIONE
•
•
Assicurarsi dell'integrità dei collegamenti elettrici della macchina
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
Documento di Valutazione dei Rischi
200
•
•
Ai lavoratori è vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la macchina in moto
Devono essere munite di solido coperchio dotato del dispositivo di blocco collegato con gli organi di
messa in moto e di movimento della macchina tale da impedire di aprire il coperchio quando, la
macchina è in moto o che provochi l'arresto della macchina all'atto dell'apertura. Inoltre questo sistema
di blocco deve impedire l'avviamento della macchina se il coperchio non è nella posizione di chiusura
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
Si predisporranno le operazioni di carico e scarico in maniera da consentire la movimentazione manuale
dei carichi senza affaticare i muscoli del tronco e/o caricare la colonna vertebrale
GETTI E SCHIZZI
•
Chiudere sempre i mescolatori e gli agitatori
ALLERGENI
•
Acquisire le schede di sicurezza delle materie prime da impiegare
POSTURA
•
Assumere una posizione corretta e stabile durante l'uso dell'utensile
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Calzature antiscivolo (Conformi UNI EN 347)
ATTREZZATURA
LAVABICCHIERI
DESCRIZIONE
Si tratta di un dispositivo idraulico che serve a lavare (e può spesso
anche asciugare) i bicchieri.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
Documento di Valutazione dei Rischi
201
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi periodicamente dell'integrità degli elettrodomestici, soprattutto per i cavi di alimentazione, i
tubi per l'acqua e lo stato delle guarnizioni
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
LAVASTOVIGLIE
DESCRIZIONE
La lavastoviglie è un dispositivo idraulico che serve a lavare (e può
spesso anche asciugare) stoviglie e altre suppellettili domestiche di
piccole dimensioni.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Documento di Valutazione dei Rischi
Probabilità
Magnitudo
Rischio
202
Elettrocuzione
Possibile
Grave
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi periodicamente dell'integrità degli elettrodomestici, soprattutto per i cavi di alimentazione, i
tubi per l'acqua e lo stato delle guarnizioni
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO
DESCRIZIONE
Si tratta della macchina con cui si prepara il caffè espresso. Nelle
macchine per espresso, l'acqua viene portata ad ebollizione e quindi
fatta passare attraverso un sistema di serpentine sino ad
attraversare il contenitore dove è alloggiata la polvere di caffè
torrefatto. In questo tipo di caffettiera l'acqua passa in pressione e
la riuscita del caffè è più rapida, da cui il termine espresso, cioè
veloce.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Ustioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
203
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Verificare l'integrità della macchina, in tutte le sue parti
ELETTROCUZIONE
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti anticalore (Conformi UNI EN 407)
ATTREZZATURA
MACCHINA DA SCRIVERE
DESCRIZIONE
La macchina da scrivere è un dispositivo meccanico consistente di
una serie di tasti che, premuti, producono la stampa del carattere
desiderato su una superficie, generalmente un foglio di carta.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Postura
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
Documento di Valutazione dei Rischi
204
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
POSTURA
•
Assumere una comoda posizione di lavoro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
MACINACAFFE'
DESCRIZIONE
Si tratta di una macchina utilizzata per frantumare i chicchi di caffè,
riducendoli allo stato di polvere.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Rumore Vedere valutazione specifica
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Scivolamenti, cadute a livello
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
BASSO
3
2
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Accertarsi del corretto montaggio di tutte le parti della macchina
Rimuovere materiale di risulta
Verificare che l'area di lavoro sia libera da materiale d'ingombro
Verificare la facile accessibilità ai dispositivi di arresto della macchina
Verificare la pulizia della macchina (eventuali residui di materiale di risulta non rimosso possono
Provocare malfunzionamenti indesiderati)
Documento di Valutazione dei Rischi
205
•
•
•
Non lubrificare le parti della macchina
Non rimuovere le protezioni presenti
Mantenere sempre accessibile il pulsante di arresto della macchina
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
•
Verificare la presenza ed il corretto fissaggio delle protezioni
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
Utilizzare indumenti ben aderenti al corpo o che comunque non presentino parti libere che potrebbero
impigliarsi negli ingranaggi della macchina
Evitare di usare le mani in prossimità degli ingranaggi della macchina per pulire o per
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
•
Accertare la stabilità ed il corretto posizionamento della macchina
Verificare che il cavo di alimentazione non intralci i passaggi e non sia esposto a danneggiamenti
ELETTROCUZIONE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Verificare l'integrità dei collegamenti elettrici di messa a terra visibili e relative protezioni
Verificare l'efficienza dell'interruttore di alimentazione
RUMORE
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
MOTOCOLTIVATORE
DESCRIZIONE
Il Motocoltivatore è una macchina agricola motorizzata per la lavorazione del terreno; ha generalmente una
Documento di Valutazione dei Rischi
206
potenza non superiore a 15 kW ed è guidato da una persona a piedi.
Viene usato particolarmente nell'orticultura e nel giardinaggio. È
dotato di un motore a scoppio (a benzina o diesel), di un unico
albero, di due ruote motrici, di un manubrio a stegoli che porta i
comandi e di una presa di potenza che permette di azionare i diversi
attrezzi trascinati o portati.
La gamma di attrezzi che può essere agganciata al motocoltivatore è
vasta e comprende : aratri , frese , seminatrici , irroratrici ,
rimorchi , ecc.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Cesoiamento, stritolamento
Rumore Vedere valutazione specifica
Incidenti tra automezzi
Punture, tagli e abrasioni
Postura
Probabilità
Possibile
Probabile
Improbabile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o
registrazione.Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate
cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore.Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori
mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità dell'attrezzo in tutte le sue parti
Effettuare la corretta manutenzione del mezzo (freni, avviamento, ecc.)
La conduzione dell' attrezzatura di lavoro, essendo semovente, è riservata ai lavoratori che abbiano
ricevuto un'adeguata formazione per la guida di tali attrezzature di lavoro (punto 2.1, Allegato VI TU)
Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e
rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e
evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora
la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere
misure appropriate per evitare che essi siano feriti dall' attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs.
81/08)
RUMORE
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
INVESTIMENTO
Documento di Valutazione dei Rischi
207
•
Se l' attrezzatura di lavoro manovra in una zona di lavoro, devono essere stabilite e rispettate apposite
regole di circolazione (Punto 2.2, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
Nell'utilizzo di macchinari ed attrezzature con organi meccanici in movimento e con dispositivi rotanti
non indossare indumenti con parti libere e svolazzanti che potrebbero impigliarsi negli ingranaggi
INCIDENTI TRA AUTOMEZZI
•
•
L'interruttore di avviamento della macchina deve essere dotato di dispositivo che eviti l'azionamento
accidentale
Evitare di mettersi alla guida del mezzo in condizioni di non perfetto stato fisico (stanchezza,
affaticamento, vertigini, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido (Conformi UNI EN 345-344)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
Cintura di sicurezza del mezzo (Indossare sempre prima della partenza)
ATTREZZATURA
MOTOPOMPA
DESCRIZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
208
Motopompa mobile utilizzata per interventi su acque fangose e
prosciugamenti.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Probabile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità della motopompa in tutte le sue parti
RUMORE
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Documento di Valutazione dei Rischi
209
ATTREZZATURA
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
DESCRIZIONE
Motosega con motore a combustione utilizzata per il taglio di arbusti
ed alberi e di legni in genere.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Calore, fiamme, esplosione
Rumore Vedere valutazione specifica
Inalazione di polveri e fibre
Urti, colpi, impatti e compressioni
Vibrazioni
Probabilità
Probabile
Possibile
Probabile
Probabile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Lieve
Rischio
ALTO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
M.BASSO
4
3
3
3
2
1
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Non eseguire operazioni di pulizia con organi in movimento o comunque a motore acceso
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o
registrazione.Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate
cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore.Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori
mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
La motosega dovrà essere munita di dispositivo frizione con manopola di trattenuta che interrompe la
trasmissione del moto alla catena in caso di improvviso rilascio.
Prima di eseguire i lavori, verificare 'integrità delle protezioni per le mani della motosega
RUMORE
Documento di Valutazione dei Rischi
210
•
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
Per l'uso della motosega elettrica dovranno essere osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti
locali.
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Guanti speciali antitaglio (Conformi UNI EN 1082/2)
ATTREZZATURA
MOTOZAPPA
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Cesoiamento, stritolamento
Rumore Vedere valutazione specifica
Incidenti tra automezzi
Postura
Probabilità
Possibile
Probabile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
3
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
211
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Verificare l'integrità della macchina, in tutte le sue parti
È vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto dell' attrezzatura di lavoro, a
meno che ciò non sia richiesto da particolari esigenze tecniche, nel quale caso deve essere fatto uso di
mezzi idonei ad evitare ogni pericolo.
Del divieto devono essere resi edotti i lavoratori mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.1,
Allegato VI TU)
È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o
registrazione.Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate
cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore.Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori
mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Effettuare la corretta manutenzione del mezzo (freni, avviamento, ecc.)
La conduzione dell' attrezzatura di lavoro, essendo semovente, è riservata ai lavoratori che abbiano
ricevuto un'adeguata formazione per la guida di tali attrezzature di lavoro (punto 2.1, Allegato VI TU)
Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e
rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e
evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora
la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere
misure appropriate per evitare che essi siano feriti dall' attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs.
81/08)
RUMORE
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
Nell'utilizzo di macchinari ed attrezzature con organi meccanici in movimento e con dispositivi rotanti
non indossare indumenti con parti libere e svolazzanti che potrebbero impigliarsi negli ingranaggi
Le protezioni amovibili devono avere un dispositivo di blocco collegato con gli organi di messa in moto
della macchina in modo da impedire di rimuovere ed aprire il riparo quando la macchina è in movimento
e non consentire l'avviamento se il riparo non è in posizione di chiusura
INCIDENTI TRA AUTOMEZZI
•
•
L'interruttore di avviamento della macchina deve essere dotato di dispositivo che eviti l'azionamento
accidentale
Evitare di mettersi alla guida del mezzo in condizioni di non perfetto stato fisico (stanchezza,
affaticamento, vertigini, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
212
•
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
ATTREZZATURA
PALA
DESCRIZIONE
Attrezzo manuale utilizzato per scavi di piccola entità.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Lieve
Rischio
BASSO
BASSO
BASSO
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Controllare che la pala non sia deteriorata o danneggiata
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
Durante l'uso dell'attrezzatura, i materiali verranno irrorati con acqua per ridurre il sollevamento della
polvere. (Art. 153, comma 5, D.Lgs. 81/08)
Documento di Valutazione dei Rischi
213
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
PERSONAL COMPUTER
DESCRIZIONE
Un computer, anche detto calcolatore, o elaboratore, è un
dispositivo fisico che implementa il funzionamento di programmi.
Tutti i computer hanno quindi bisogno di programmi. Il programma
di gran lunga più importante per un computer è il sistema operativo,
che si occupa di gestire la macchina, le sue risorse e i programmi
che vi sono eseguiti, e fornisce all'utente un mezzo per inserire ed
eseguire gli altri programmi, comunemente chiamati applicazioni o
software, in contrapposizione all'hardware che è la parte fisica degli
elaboratori.
Tutti i computer possiedono due cose: (almeno) una CPU e (almeno) una memoria.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Postura
Radiazioni non ionizzanti
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
214
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
Effettuare la corretta informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori che utilizzano in
modo abituale una attrezzatura munita di videoterminale per almeno 20 ore settimanali
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
•
•
La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili
da parte dell'utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali
Prevedere una interruzione di lavoro di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro al videoterminale
POSTURA
•
•
•
•
•
•
Non mantenere a lungo posizioni scomode o viziate.In caso di impossibilità in tal senso, interrompere
spesso il lavoro per rilassare la muscolatura
Effettuare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare durante la giornata
lavorativa in ufficio
Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente, essere di dimensioni sufficienti e permettere
una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio. Il
supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da ridurre
al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi. E' necessario uno spazio sufficiente che
permetta ai lavoratori una posizione comoda
Il supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da
ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi
Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino
Predisporre sedili di lavoro montati su 5 ruote, muniti di schienale registrabile in altezza ed inclinabile
secondo le esigenze proprie di ogni operatore della reception
AFFATICAMENTO VISIVO
•
I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza
sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee. L'immagine sullo schermo deve
essere stabile; esente da sfarfallamento o da altre forme d'instabilità. La brillanza e/o il contrasto tra i
caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell'utilizzatore del
videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali. Lo schermo deve essere orientabile ed
inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze dell'utilizzatore. E' possibile utilizzare un
sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile. Lo schermo non deve avere riflessi e riverberi
che possano causare molestia all'utilizzatore
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Lenti oftalmiche (in caso di utilizzo intensivo dei VDT)
Documento di Valutazione dei Rischi
215
ATTREZZATURA
PIALLA A FILO
DESCRIZIONE
La pialla a filo è composta da una struttura metallica, generalmente
viene usata la ghisa, la quale sostiene due piani di lavoro,
registrabili in altezza, chiamati piano di entrata e piano di uscita. Al
centro della struttura fra i due piani si trova un cilindro metallico
detto albero porta-utensile, dove sono alloggiati 2, 3 o 4 coltelli. I
coltelli sono tenuti bloccati da un cuneo metallico detto lardone.
L'albero porta utensile, tramite un sistema di cinghie e pulegge, è
collegato ad un motore elettrico che lo fa ruotare ad una velocità di
5000 giri al minuto, con una potenza elettrica che può superare i 4
kilowatt. La larghezza della superficie piallabile è determinata dalla
lunghezza dei coltelli sul cilindro, può variare da 15-20 cm fino a oltre 60 cm. Il piano di entrata viene
regolato qualche millimetro più in basso rispetto il piano di uscita, tale misura vene detta profondità di
taglio. La lavorazione avviene appoggiando il pezzo da piallare sul piano di entrata e spingendolo verso il
piano di uscita. L'albero porta utensile ruotando, asporta dal pezzo uno spessore pari alla profondità di taglio.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Punture, tagli e abrasioni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Verificare l'integrità della macchina, in tutte le sue parti
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Protezione della parte di coltello non necessaria al taglio per la pialla a filo
Documento di Valutazione dei Rischi
216
•
La lavorazione di pezzi di piccole dimensioni ancorché la macchina sia provvista dei prescritti mezzi di
protezione, deve essere effettuata facendo uso di idonee attrezzature quali portapezzi, spingitoi e simili
(punto 9, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
Scarpe di sicurezza senza suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
PICCONE
DESCRIZIONE
Attrezzatura manuale utilizzata per lavori diversi in cantiere.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Rumore Vedere valutazione specifica
Inalazione di polveri e fibre
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Probabile
Probabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Documento di Valutazione dei Rischi
217
•
•
•
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Si raccomanda ai lavoratori di valutare con attenzione l'entità dei colpi del piccone in riferimento
soprattutto ai punti su cui l'attrezzo si andrà a conficcare
RUMORE
•
•
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
Per l'uso del piccone dovranno essere osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
ATTREZZATURA
PLOTTER A GETTO D'INCHIOSTRO
DESCRIZIONE
Il plotter è una periferica specializzata nella stampa di supporti di
grande formato. È il dispositivo di output ideale per i sistemi CAD,
dove è impiegato per la stampa di prospetti e progetti
architettonici, meccanici, elettrici, mappe topografiche, curve
geometriche ecc.
Con lo sviluppo della stampa a getto di inchiostro il plotter classico
con le penne è stato sostituito da stampanti in grado di muovere la
testina di stampa in senso trasversale sul foglio (o sul rullo) che scorre sotto la testina stessa in senso
longitudinale.
Documento di Valutazione dei Rischi
218
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Verificare l'integrità della macchina, in tutte le sue parti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
PLOTTER ELETTROSTATICO
DESCRIZIONE
Il plotter è una periferica specializzata nella stampa di supporti di
grande formato. È il dispositivo di output ideale per i sistemi CAD,
dove è impiegato per la stampa di prospetti e progetti
architettonici, meccanici, elettrici, mappe topografiche, curve
geometriche ecc.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Documento di Valutazione dei Rischi
219
•
Verificare l'integrità della macchina, in tutte le sue parti
ELETTROCUZIONE
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
POS LETTORE CARTE DI CREDITO
DESCRIZIONE
Il POS (dall'inglese Point Of Sale, letteralmente punto di vendita) è
un'apparecchiatura automatica diffusa presso numerosi esercizi
commerciali, mediante la quale è possibile effettuare, con l'utilizzo
di una tessera magnetica o con microcircuito tipo Bancomat e la
digitazione o meno di un codice d'identificazione personale o PIN, il
pagamento dei beni acquistati o dei servizi ricevuti. L'apparecchiatura è collegata con il centro di
elaborazione della banca o del gruppo di banche che offrono il servizio, affinché venga autorizzato ed
effettuato il relativo addebito (in tempo reale o differito) sul conto corrente del soggetto abilitato e
l'accredito sul conto dell'esercente.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Postura
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
POSTURA
•
Effettuare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare durante la giornata
lavorativa in ufficio
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Documento di Valutazione dei Rischi
220
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
POSATERIA
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Posizionare e conservare gli oggetti da posateria in maniera opportuna
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
POTATRICE
Documento di Valutazione dei Rischi
221
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità e del corretto funzionamento dell'attrezzatura in tutte le sue parti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Stivali antinfortunistici (Conformi UNI EN 345-344)
ATTREZZATURA
PRESSE
DESCRIZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
222
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Schiacciamento
Cesoiamento, stritolamento
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Gli schermi fissi montati sulle presse devono permettere soltanto il passaggio dei materiali nella zona di
lavoro pericolosa, ma non quello delle mani del lavoratore
Gli schermi mobili montati sulle presse devono consentire il movimento del punzone esclusivamente
quando sono nella posizione di chiusura
Le presse azionate elettricamente devono essere provviste di apparecchi automatici o semiautomatici di
alimentazione
Le presse meccaniche alimentate a mano devono essere munite di dispositivo antiripetitore del colpo
Le presse a bilanciere azionate a mano, quando il volano in movimento rappresenti un pericolo per il
lavoratore, devono avere le masse rotanti protette mediante schermo circolare fisso o anello di guardia
solidale con le masse stesse
Prima di procedere nella lavorazione, verificare l'efficienza ed integrità delle presse in tutte le loro parti
Nei lavori di meccanica minuta le operazioni di collocamento e ritiro dei pezzi in lavorazione nelle presse
devono essere effettuate mediante attrezzi opportuni e di lunghezza sufficiente a mantenere le mani
dell'addetto fuori della zona di pericolo
Non eseguire operazioni di pulizia con organi in movimento o comunque a motore acceso
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o
registrazione.Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate
cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore.Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori
mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI
Documento di Valutazione dei Rischi
223
•
Le presse devono essere munite di ripari e dispositivi appropriati atti ad evitare che le mani o altre parti
del corpo dei lavoratori siano colpite dal punzone o da altri organi mobili in movimento
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Non effettuare interventi su apparecchiature con organi in movimento prima che siano disattivate
E' vietato l'utilizzo di macchine sprovviste di regolari protezioni
In caso di un solo operatore accertarsi della presenza del dispositivo di comando a due pulsanti da
manovrare contemporaneamente con ambo le mani e a uomo presente (pressione continua).
In caso di più operatori accertarsi della presenza di una barriera immateriale (fotocellule a più fasci
collegati con il sistema di comando che impedisca la discesa del punzone quando le mani o altre pari del
corpo si trovano in posizione di pericolo. Devono essere a "sicurezza intrinseca" di livello 4. Devono essere
istallate a una distanza di sicurezza dalla zona pericolosa secondo la tabella:
Tempo di arresto totale* ms
60 75 100 250 500
Distanza minima di sicurezza mm
100 120 160 400 800
*Tempo di arresto della pressa più il tempo di reazione del comando
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti in kevlar (UNI EN 407-388)
ATTREZZATURA
PRODUTTORE GHIACCIO
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Movimentazione manuale dei carichi
Probabilità
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
Documento di Valutazione dei Rischi
224
GENERALE
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Attenersi alle istruzioni d'uso contenute nel libretto di funzionamento dell'elettrodomestico
Assicurarsi dell'integrità del macchinaro in tutte le sue parti, soprattutto per quelle elettriche e per i
circuiti di refrigerazione
ELETTROCUZIONE
•
I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica.
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
•
•
Si procederà alla specifica opera di formazione verso quegli operatori che saranno addetti alle postazioni
di lavoro in cui vi sia la necessità della movimentazione manuale dei carichi
Si predisporranno le operazioni di carico e scarico in maniera da consentire la movimentazione manuale
dei carichi senza affaticare i muscoli del tronco e/o caricare la colonna vertebrale
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
ATTREZZATURA
SCAFFALI
DESCRIZIONE
Lo scaffale è un mobile a ripiani usato per riporvi oggetti vari.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Documento di Valutazione dei Rischi
225
Descrizione del Pericolo
Caduta di materiale dall'alto
Ribaltamento
Probabilità
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Posizionare e conservare oggetti, attrezzi e materiali negli scaffali in maniera opportuna
RIBALTAMENTO
•
Assicurarsi che gli scaffali siano stabilmente posizionati e che non possano rovesciarsi
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
SCALE
DESCRIZIONE
Una scala è un attrezzo con 2 montanti e 2 o più gradini o pioli sui
quali una persona può salire o scendere.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Caduta di materiale dall'alto
Caduta dall'alto
Ribaltamento
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Grave
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
226
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
CADUTA DALL'ALTO
•
•
•
•
•
I pioli della scala dovranno risultare incastrati nei montanti. (Art.113 - D.Lgs.81/08)
La scala prevedera' dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. (Art.113,
comma 3, D.Lgs. 81/08)
Quando la scala supera gli 8 metri verra' munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione.
(Art.113, comma 8 - D.Lgs. 81/08)
Durante l'uso della scala la stessa presenta sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro
oltre il piano di accesso.
Durante l'uso saltuario della scala la stessa viene trattenuta al piede da altra persona.
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Durante il lavoro sulle scale, gli utensili, nel tempo in cui non sono adoperati, devono essere tenuti entro
apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta (punto 1.7, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
RIBALTAMENTO
•
Durante l'uso della scala la stessa viene vincolata con ganci all'estremità superiore o altri sistemi per
evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc..
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
227
ATTREZZATURA
SEGHETTO MANUALE
DESCRIZIONE
Il seghetto manuale è un utensile adopertao per il taglio di lamiere
di limitato spessore, profilati a freddo, barre di limitata sezione.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
SPILLATRICE
DESCRIZIONE
Attrezzo per unire fogli con punti metallici.
Documento di Valutazione dei Rischi
228
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Utilizzare la spillatrice con la dovuta attenzione e cura
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
STAMPANTE
DESCRIZIONE
La stampante è la periferica di uscita che trasferisce su carta, o su
materiali di altra natura, le informazioni digitali contenute in un
computer.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Probabile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Documento di Valutazione dei Rischi
229
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Posizionare la stampante in ambienti opportuni
ELETTROCUZIONE
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
La sostituzione del toner, essendo quest'ultimo tossico, deve essere effettuata da personale esperto
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
ATTREZZATURA
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
DESCRIZIONE
Stampante in cui una schiera di centinaia di microscopici ugelli
spruzzano minuscole gocce di inchiostro a base di acqua sulla carta
durante lo spostamento del carrello. Il movimento dell'inchiostro è
ottenuto per mezzo di due distinte tecnologie:
-pompe piezoelettriche che comprimono il liquido in una minuscola
camera;
-resistenze elettriche che scaldano bruscamente il fluido all'interno
della camera di compressione aumentandone il volume e quindi
facendolo schizzare dall'ugello.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Documento di Valutazione dei Rischi
230
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Probabile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Posizionare la stampante in ambienti opportuni
ELETTROCUZIONE
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
La sostituzione del toner, essendo quest'ultimo tossico, deve essere effettuata da personale esperto
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
ATTREZZATURA
STAMPANTE LASER
DESCRIZIONE
La stampante è la periferica di uscita che trasferisce su carta, o su
materiali di altra natura, le informazioni digitali contenute in un
computer.
In particolare, nella stampante laser un raggio laser infrarosso viene
modulato secondo la sequenza di pixel che deve essere impressa sul
foglio. Viene poi deflesso da uno specchio rotante su un tamburo
fotosensibile elettrizzato che si scarica dove colpito dalla luce.
L'elettricità statica attira una fine polvere di materiali sintetici e pigmenti, il toner, che viene trasferito sulla
carta (sviluppo). Il foglio passa poi sotto un rullo riscaldato che fonde il toner facendolo aderire alla carta
Documento di Valutazione dei Rischi
231
(fissaggio). Per ottenere la stampa a colori si impiegano quattro toner: nero, cìano, magenta e giallo,
trasferiti da un unico tamburo oppure da quattro distinti.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Rumore Vedere valutazione specifica
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Probabile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Posizionare la stampante in ambienti opportuni
ELETTROCUZIONE
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
INALAZIONE DI POLVERI E FIBRE
•
La sostituzione del toner, essendo quest'ultimo tossico, deve essere effettuata da personale esperto
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Documento di Valutazione dei Rischi
232
ATTREZZATURA
TELEFONO
DESCRIZIONE
Il telefono è uno strumento per telecomunicazioni che trasmette la
voce attraverso l'invio di segnali elettrici.
Esistono diversi tipi di telefono a seconda che la linea telefonica
utilizzata sia fissa o mobile.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Postura
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Accertarsi che il materiale sia conforme a quanto previsto dalle attuali norme tecniche e di sicurezza per
le apparecchiature per I'ufficio EN-60950 (norme CEI 74-2)
Le apparecchiature devono essere provviste di regolare marcatura "CE" prevista dalle norme vigenti
(93/68 CEE del 22/07/1993, attuazione della direttiva CEE 73/23 del Consiglio del 19/02/1973)
Accertarsi che la installazione sia stata eseguita a regola d'arte, giusta prescrizione della legge n. 168 del
01.03.1968 e che il materiale sia conforme a quanto previsto dalle attuali norme tecniche e di sicurezza
per le apparecchlature per l'ufficio EN-60950 (norme CEI 74-2)
POSTURA
•
•
•
Verificare di poter assumere una posizione di lavoro adeguata
Adeguare la posizione di lavoro
Evitare di mantenere la stessa posizione per tempi prolungati
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
TIMBRATRICE
DESCRIZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
233
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Cesoiamento, stritolamento
Gas e vapori
Elettrocuzione
Punture, tagli e abrasioni
Allergeni
Probabilità
Possibile
Possibile
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Grave
Modesta
Grave
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
3
3
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità e del corretto funzionamento dell'attrezzatura in tutte le sue parti
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi dell'integrità degli attrezzi in tutte le loro parti, soprattutto per quelle che hanno a che fare
con l'elettricità
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO
•
•
Nell'utilizzo di macchinari ed attrezzature con organi meccanici in movimento e con dispositivi rotanti
non indossare indumenti con parti libere e svolazzanti che potrebbero impigliarsi negli ingranaggi
Proteggere idoneamente gli organi di trasmissione delle macchine
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Documento di Valutazione dei Rischi
234
ATTREZZATURA
TRAPANO ELETTRICO
DESCRIZIONE
Trapano ad alimentazione elettrica per la esecuzione di fori in
materiali di diversa natura e consistenza.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Rumore Vedere valutazione specifica
Elettrocuzione
Inalazione di polveri e fibre
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Probabilità
Possibile
Probabile
Possibile
Probabile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Modesta
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
3
3
3
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
I pezzi da forare al trapano, che possono essere trascinati in rotazione dalla punta dell'utensile, devono
essere trattenuti mediante morsetti od altri mezzi appropriati (Punto 5.4.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
•
Il trapano portatile sara' munito di interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire
con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. (Punto 2.3, Allegato V - D.Lgs.81/08)
Durante l'uso del trapano verrà accertato frequentemente lo stato di affilatura della punta.
ELETTROCUZIONE
•
•
•
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
Il cavo di alimentazione del trapano portatile sara' provvisto di adeguata protezione meccanica e
sicurezza elettrica.
Il trapano portatile sara' provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del 'doppio quadrato'.
Documento di Valutazione dei Rischi
235
•
•
•
Durante l'uso dell'attrezzatura dovrà essere accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro
od altro all'interno dei materiali su cui intervenire
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
E' vietato l'uso dell'attrezzo a tensione superiore a 50 V verso terra nei lavori in luoghi bagnati o molto
umidi, e nei lavori a contatto od entro grandi masse metalliche (punto 6.2.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
RUMORE
•
•
Per l'uso del trapano portatile dovranno essere osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
ATTREZZATURA
TRINCIATRICE
DESCRIZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
236
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Modesta
Rischio
BASSO
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per
prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti,
tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni
concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Verificare preliminarmente l'efficienza ed integrità della trinciatrice in tutte le sue parti
Non effettuare assolutamente sulla trinciatrice, quando essa è azionata, operazioni di manutenzione o di
altro genere
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI
•
Verificare la funzionalità della leva d'azionamento della trinciatrice
ELETTROCUZIONE
•
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
RIBALTAMENTO
•
Verificare preliminarmente i percorsi della trinciatrice
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
237
ATTREZZATURA
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
DESCRIZIONE
Piccoli utensili ad alimentazione elettrica utilizzati per lavori diversi
nei cantieri edili.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Proiezione di schegge
Rumore Vedere valutazione specifica
Elettrocuzione
Urti, colpi, impatti e compressioni
Probabilità
Possibile
Probabile
Possibile
Possibile
Magnitudo
Grave
Modesta
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o
registrazione.Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate
Documento di Valutazione dei Rischi
238
cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore.Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori
mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
•
Non abbandonare gli utensili in modo casuale ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto
ELETTROCUZIONE
•
•
•
•
L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre
eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
Gli utensili elettrici portatili provvisti di doppio isolamento elettrico non verranno collegati all'impianto
di terra
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
E' vietato l'uso dell'attrezzo a tensione superiore a 50 V verso terra nei lavori in luoghi bagnati o molto
umidi, e nei lavori a contatto od entro grandi masse metalliche (punto 6.2.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
RUMORE
•
•
Per l'uso degli utensili elettrici portatili dovranno essere osservate le ore di silenzio imposte dai
regolamenti locali.
Effettuare la valutazione del rischio rumore ai sensi dell'Art.190 del D.Lgs.81/08 ed adottare le
conseguenti misure di prevenzione in funzione del livello di esposizione calcolato.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Elmetto (Conforme UNI EN 397)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Cuffia o inserti antirumore (Se necessario da valutazione)
ATTREZZATURA
Documento di Valutazione dei Rischi
239
VANGA
DESCRIZIONE
La vanga è un attrezzo utilizzato nel campo agricolo per smuovere
superficialmente la terra. È simile ad una pala, ma si differenzia
nell'uso perché viene spinta nel terreno con la forza del piede
anziché delle braccia.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Postura
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Lieve
Rischio
BASSO
BASSO
BASSO
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità dell'attrezzo in tutte le sue parti
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Documento di Valutazione dei Rischi
240
ATTREZZATURA
VETRINA REFRIGERATA
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione nella vetrina
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi periodicamente dell'integrità della vetrina refrigerata, soprattutto per i cavi di alimentazione
e lo stato delle guarnizioni
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Documento di Valutazione dei Rischi
241
ATTREZZATURA
VETRINA TERMOREGOLATA
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Utilizzare contenitori idonei per la conservazione nella vetrina
ELETTROCUZIONE
•
Assicurarsi periodicamente dell'integrità della vetrina termoregolata, soprattutto per i cavi di
alimentazione e lo stato delle guarnizioni
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Documento di Valutazione dei Rischi
242
ATTREZZATURA
VIDEOPROIETTORE
DESCRIZIONE
Un videoproiettore è l'apparecchio elettronico per la visualizzazione
del video che esegue tale visualizzazione su una superficie qualsiasi
attraverso un processo di proiezione utilizzante la luce.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Elettrocuzione
Probabilità
Possibile
Magnitudo
Grave
Rischio
MEDIO
3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
Assicurarsi dell'integrità e del corretto funzionamento dell'attrezzatura in tutte le sue parti
Non rimuovere i filtri ottici presenti per modificare il funzionamento del videoproiettore
Attenersi nell'uso e nella manutenzione del videoproiettore a quanto descritto nel libretto delle istruzioni
ELETTROCUZIONE
•
L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un
contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
Non si prevede l'utilizzo obbligatorio di DPI
ATTREZZATURA
ZAPPA
DESCRIZIONE
Documento di Valutazione dei Rischi
243
La zappa è un attrezzo agricolo manuale per lavorare la terra.
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati nell’utilizzo dell’attrezzatura esaminata, per
ognuno dei quali è stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Punture, tagli e abrasioni
Urti, colpi, impatti e compressioni
Probabilità
Possibile
Possibile
Magnitudo
Modesta
Modesta
Rischio
BASSO
BASSO
2
2
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), nell’utilizzo dell’attrezzatura vengono applicate le seguenti misure di prevenzione
e protezione:
GENERALE
•
•
•
•
•
•
L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i
loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V - D.Lgs. 81/08)
L'attrezzatura dovrà essere corredata da apposite istruzioni d'uso e libretto di manutenzione (Art. 71,
comma 4, D.Lgs. 81/08)
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
L'attrezzatura deve possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti
di resistenza e di idoneità ed essere mantenuta in buono stato di conservazione e di efficienza.
Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
Controllare lo stato di manutenzione della zappa prima del suo utilizzo.
PROIEZIONE DI SCHEGGE
•
Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante
utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si
devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a
recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo dell’attrezzatura, i lavoratori devono indossare i seguenti DPI con marcatura “CE”:
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile (Conformi UNI EN 345-344)
Documento di Valutazione dei Rischi
244
Documento di Valutazione dei Rischi
245
Sezione 9
VALUTAZIONE RISCHI OPERE PROVVISIONALI IMPIEGATE
Per le Attività oggetto del presente documento di Valutazione dei Rischi non vengono impiegate Opere
Provvisionali.
Documento di Valutazione dei Rischi
246
Sezione 10
VALUTAZIONE RISCHI SOSTANZE IMPIEGATE
Qui di seguito viene riportata l’analisi dei rischii relativi alle Sostanze utilizzate nelle diverse attività
lavorative ed indicate in ogni singola attività. Anche per le Sostanze sono stati individuati e valutati (con la
metodologia di cui alla Sezione 3) i singoli rischi derivanti dal loro utilizzo, e sono state dettagliate le misure
di prevenzione e protezione ed indicati i Dispositivi di Protezione Individuale da utilizzare.
SOSTANZA
ANTIPARASSITARI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Possibile
Probabile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
MEDIO
MEDIO
3
3
3
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
ALLERGENI
•
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
Nel caso di contatto cutaneo lavarsi abbondantemente con acqua; per situazioni gravi (ustioni,
ingestione, irritazioni, ecc.) sottoporsi a cure mediche.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Indumenti di lavoro resistenti alla permeazione (Conformi UNI EN 340-369)
Maschera pieno facciale (Conforme UNI EN 136)
Documento di Valutazione dei Rischi
247
SOSTANZA
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Allergeni
Probabilità
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata e tenuta in ambienti adeguati
In caso di contatto con sostanze del tipo in esame, ai lavoratori viene raccomandato di utilizzare i
prodotti specifici indicati per la detersione, e non altri, e di lavarsi con abbondante acqua e sapone; nei
casi gravi occorre sottoporsi a cure mediche.
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
ALLERGENI
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande
Durante l'uso del cemento modificato con polvere di resina, devono essere adottati gli accorgimenti
necessari per evitare ogni possibile contatto con la pelle, con gli occhi e con altre parti del corpo
Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Indumenti di lavoro resistenti alla permeazione (Conformi UNI EN 340-369)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Documento di Valutazione dei Rischi
248
SOSTANZA
CARBURANTI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Calore, fiamme, esplosione
Allergeni
Getti e schizzi
Probabilità
Improbabile
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Grave
Lieve
Rischio
BASSO
BASSO
BASSO
2
2
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
Accertarsi che sia sempre rispettato, anche dal pubblico, in tutta l'area del distributore, il divieto di
fumare e usare fiamme libere
MICROCLIMA
•
Utilizzare indumenti adeguati in funzione delle condizioni metereologiche
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Indumenti di lavoro resistenti alla permeazione (Conformi UNI EN 340-369)
Documento di Valutazione dei Rischi
249
SOSTANZA
COLLANTE
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Calore, fiamme, esplosione
Gas e vapori
Allergeni
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Grave
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata e tenuta in ambienti adeguati
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
ALLERGENI
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande
Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
Nel caso di contatto cutaneo con collante ai lavoratori viene raccomandato di lavarsi con abbondante
acqua e sapone.
Durante l'uso della sostanza dovranno essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare contatti con
la pelle e con gli occhi
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
Durante l'uso del collante viene tenuto nelle vicinanze un estintore
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Documento di Valutazione dei Rischi
250
•
•
Indumenti di lavoro resistenti alla permeazione (Conformi UNI EN 340-369)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
SOSTANZA
DETERGENTI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Possibile
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Grave
Lieve
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
ALLERGENI
•
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
Nelle operazioni di pulizia utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibile
Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Documento di Valutazione dei Rischi
251
•
Maschera pieno facciale (Conforme UNI EN 136)
SOSTANZA
DISINFETTANTI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
BASSO
BASSO
2
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
ALLERGENI
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
Nel caso di contatto cutaneo lavarsi abbondantemente con acqua; per situazioni gravi (ustioni,
ingestione, irritazioni, ecc.) sottoporsi a cure mediche.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Documento di Valutazione dei Rischi
252
SOSTANZA
FERTILIZZANTI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Allergeni
Probabilità
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Rischio
MEDIO
BASSO
3
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
ALLERGENI
•
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
Nel caso di contatto cutaneo lavarsi abbondantemente con acqua; per situazioni gravi (ustioni,
ingestione, irritazioni, ecc.) sottoporsi a cure mediche.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Maschera pieno facciale (Conforme UNI EN 136)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)
Documento di Valutazione dei Rischi
253
SOSTANZA
INCHIOSTRI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Allergeni
Getti e schizzi
Probabilità
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
BASSO
BASSO
2
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
ALLERGENI
•
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
Nel caso di contatto cutaneo lavarsi abbondantemente con acqua; per situazioni gravi (ustioni,
ingestione, irritazioni, ecc.) sottoporsi a cure mediche.
Nel caso di utilizzo di inchiostri contenenti piombo effettuare la valutazione dell'esposizione personale
dei lavoratori
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Documento di Valutazione dei Rischi
254
SOSTANZA
POLVERI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
BASSO
BASSO
2
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata
SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO
•
Frequente pulizia del pavimento con prodotti detergenti
ALLERGENI
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Indumenti di lavoro resistenti alla permeazione (Conformi UNI EN 340-369)
Documento di Valutazione dei Rischi
255
SOSTANZA
SOLVENTI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Calore, fiamme, esplosione
Gas e vapori
Allergeni
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Grave
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
•
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
Nel caso di contatto cutaneo con i solventi ai lavoratori viene raccomandato di utilizzare le sostanze
specifiche indicate per la detersione e di lavarsi con abbondante acqua e sapone.
L'uso e la conservazione dei solventi devono avvenire sempre secondo quanto riportato sull'etichettà dei
prodotti
ALLERGENI
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande
Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
Durante l'uso della sostanza dovranno essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare contatti con
la pelle e con gli occhi
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
In presenza di lavorazioni con fiamme libere o che comportino scintille o temperature elevate, l'uso della
sostanza dovrà avvenire con la dovuta accortezza e dopo aver adottato tutte le misure necessarie per
eliminare o far fronte ad un eventuale incendio
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Documento di Valutazione dei Rischi
256
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Indumenti di lavoro resistenti alla permeazione (Conformi UNI EN 340-369)
Maschera speciale per vapori organici (Conforme UNI EN 149)
SOSTANZA
TONER
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Allergeni
Inalazione di polveri e fibre
Probabilità
Improbabile
Probabile
Magnitudo
Grave
Lieve
Rischio
BASSO
BASSO
2
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
ALLERGENI
•
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti
Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149)
Occhiali protettivi (Conformi UNI EN 166)
Documento di Valutazione dei Rischi
257
SOSTANZA
VAPORI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Gas e vapori
Infezioni
Allergeni
Probabilità
Possibile
Improbabile
Possibile
Magnitudo
Grave
Grave
Modesta
Rischio
MEDIO
BASSO
BASSO
3
2
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate
ALLERGENI
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare
il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Maschera speciale per vapori organici (Conforme UNI EN 149)
Indumenti protettivi adeguati (Conforme UNI EN 342-343)
Documento di Valutazione dei Rischi
258
SOSTANZA
VERNICI
DESCRIZIONE
RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI
La seguente tabella riporta l’elenco dei pericoli individuati per la Sostanza esaminata, per ognuno dei quali è
stato valutato il relativo Rischio in funzione della probabilità e della magnitudo del danno.
Descrizione del Pericolo
Calore, fiamme, esplosione
Gas e vapori
Allergeni
Probabilità
Possibile
Possibile
Improbabile
Magnitudo
Grave
Grave
Grave
Rischio
MEDIO
MEDIO
BASSO
3
3
2
MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI UTILIZZATORI
Oltre alle misure di prevenzione di ordine generale nei confronti dei rischi sopra individuati (riportate nella
relazione introduttiva), i lavoratori addetti all’utilizzo dovranno osservare le seguenti misure preventive:
GENERALE
•
•
•
Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata e tenuta in ambienti adeguati
Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti
Nel caso di contatto cutaneo con vernici ai lavoratori viene raccomandato di lavarsi con abbondante
acqua e sapone o comunque di utilizzare le sostanze specifiche indicate per la detersione
ALLERGENI
•
•
•
Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande
Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
Durante l'uso della sostanza dovranno essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare contatti con
la pelle e con gli occhi
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONE
•
In presenza di lavorazioni con fiamme libere o che comportino scintille o temperature elevate, l'uso della
sostanza dovrà avvenire con la dovuta accortezza e dopo aver adottato tutte le misure necessarie per
eliminare o far fronte ad un eventuale incendio
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI
Durante l’utilizzo della sostanza in oggetto, i lavoratori dovranno indossare i seguenti DPI con marcatura
“CE”:
Documento di Valutazione dei Rischi
259
•
•
•
Guanti rischi meccanici (Conformi UNI EN 388-420)
Mascherina con carboni attivi (Conforme UNI EN 149)
Tuta in Tyvec ad uso limitato (Conformi UNI EN 340-465)
Documento di Valutazione dei Rischi
260
Azienda
DVR
Ubicazione Azienda
COMUNE DI
Nuraxinieddu - Oristano
Provincia OR
Datore di Lavoro
Prof. Demuro Giandomenico
Resp. Servizio Prevenzione e Protezione
Prof. Raffaele Vigilante
Medico Competente
Dott.ssa Cuccu M
Rappresentante Lavoratori Sicurezza
Sig. Giorgino Soi
Tavola n°
Revisione n°
Data
11/02/2013
Elaborato
QUADRO RIEPILOGATIVO
REPARTI ED ATTIVITA’ LAVORATIVE ATTREZZATURE OPERE PROVVISIONALI – SOSTANZE – DPI
Correlazioni Fasi, Attrezzature, Sostanze ed Opere
Provvisionali con RISCHI e DPI
D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81
(Come modificato dal D.Lgs. 106/09)
Documento di Valutazione dei Rischi
261
QUADRO RIEPILOGATIVO AZIENDA
RISCHI
REPARTI E FASI DI LAVORO
Nella seguente tabella vengono riportate le lavorazioni oggetto del presente Documento di valutazione del
Rischio, che sono state suddivise in REPARTI (costituenti i diversi raggruppamenti) ed in FASI DI LAVORO.
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 1
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5
Fase 6
Fase 7
Fase 8
Fase 9
Fase 10
Fase 11
Fase 12
SCUOLE
ATTIVITA' DIDATTICA
ATTIVITA' OPERATORI SCOLASTICI
ATTIVITA' DI LABORATORIO
BIBLIOTECA SCOLASTICA
LABORATORIO INFORMATICO SCOLASTICO
RIUNIONI E CONFERENZE
SEGRETERIA SCOLASTICA
ATTIVITA' RICREATIVA ALL'APERTO SCUOLE
LAVORI IN CUCINA SCUOLE
LOCALE CALDAIA
PULIZIA SERVIZI IGIENICI
SALA MENSA SCUOLE
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 2
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5
Fase 6
Fase 7
Fase 8
Fase 9
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA ARATURA ED ERPICATURA
AGRICOLTURA FERTILIZZAZIONE TERRENI
AGRICOLTURA GESTIONE AZIENDA AGRICOLA
AGRICOLTURA IMPIANTO ARBOREO
AGRICOLTURA IRRIGAZIONE CON MOTOPOMPA
AGRICOLTURA MIETITREBBIATURA
AGRICOLTURA MANUTENZIONE VEGETAZIONE
AGRICOLTURA REALIZZAZIONE DI STACCIONATE
AGRICOLTURA UTILIZZO TRATTRICE
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 3
Fase 1
BAR
CASSA BAR
ATTIVITÀ/FASI
DESCRIZIONE
ATTIVITA' 4
Fase 1
LABORATORI
LABORATORI BIOLOGICI
Entità max.
RISCHIO (*)
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
Entità max.
RISCHIO (*)
ALTO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
ALTO
Entità max.
RISCHIO (*)
MEDIO
Entità max.
RISCHIO (*)
ALTO
(*) L’entità massima del Rischio riportata nella tabella rappresenta il valore più alto dei singoli Rischi
individuati e riportati in dettaglio nelle successive tabelle riepilogative di ogni Reparto.
Documento di Valutazione dei Rischi
262
SCHEDA RIEPILOGATIVA ATTIVITA’ LAVORATIVE - RISCHI
FASI LAVORATIVE – RISCHI INDIVIDUATI
ATTIVITA' 1 : SCUOLE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Documento di Valutazione dei Rischi
3
2
2
3
2
3
3
2
2
3
3
2
2
2
2
3
2
3
2
2
3
3
F 9. LAVORI IN CUCINA SCUOLE
2
3
F 8. ATTIVITA' RICREATIVA ALL'APERTO SCUOLE
2
4 = ALTO
F 7. SEGRETERIA SCOLASTICA
3
F 6. RIUNIONI E CONFERENZE
3
N° Descrizione
F 5. LABORATORIO INFORMATICO SCOLASTICO
F 4. BIBLIOTECA SCOLASTICA
3 = MEDIO
F 3. ATTIVITA' DI LABORATORIO
Rischio
F 2. ATTIVITA' OPERATORI SCOLASTICI
F 12. SALA MENSA SCUOLE
2 = BASSO
F 11. PULIZIA SERVIZI IGIENICI
F 10. LOCALE CALDAIA
1 = M.BASSO
F 1. ATTIVITA' DIDATTICA
Entità del Rischio :
2
2
3
3
3
2
2
3
2
3
2
2
3
2
3
3
2
2
2
3
2
2
3
2
3
2
2
2
2
2
3
2
2
2
2
3
2
2
2
3
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
2
263
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Documento di Valutazione dei Rischi
N° Descrizione
Rischio
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
2
3
2
2
2
3
3
3
3
2
2
3
2
2
3
2
3
2
2
2
3
3
3
3
3
3
2
3
2
2
3
F 9. AGRICOLTURA UTILIZZO TRATTRICE
2 = BASSO
F 4. BIBLIOTECA SCOLASTICA
F 3. ATTIVITA' DI LABORATORIO
3 = MEDIO
F 9. LAVORI IN CUCINA SCUOLE
F 8. ATTIVITA' RICREATIVA ALL'APERTO SCUOLE
3 = MEDIO
F 7. SEGRETERIA SCOLASTICA
F 6. RIUNIONI E CONFERENZE
F 5. LABORATORIO INFORMATICO SCOLASTICO
N° Descrizione
STACCIONATEF 8. AGRICOLTURA REALIZZAZIONE DI
F 12. SALA MENSA SCUOLE
F 11. PULIZIA SERVIZI IGIENICI
F 10. LOCALE CALDAIA
F 1. ATTIVITA' DIDATTICA
2 = BASSO
F 7. AGRICOLTURA MANUTENZIONE VEGETAZIONE
F 6. AGRICOLTURA MIETITREBBIATURA
1 = M.BASSO
F 2. ATTIVITA' OPERATORI SCOLASTICI
Rischio
F 5. AGRICOLTURA IRRIGAZIONE CON MOTOPOMPA
Entità del Rischio :
1 = M.BASSO
F 4. AGRICOLTURA IMPIANTO ARBOREO
41
F 3. AGRICOLTURA GESTIONE AZIENDA AGRICOLA
40
F 2. AGRICOLTURA FERTILIZZAZIONE TERRENI
37
38
39
F 1. AGRICOLTURA ARATURA ED ERPICATURA
Entità del Rischio :
ATTIVITA' 1 : SCUOLE
4 = ALTO
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
artificiali
Atmosfere esplosive
ATTIVITA' 2 : AGRICOLTURA
4 = ALTO
2
2
2
3
3
2
264
ATTIVITA' 2 : AGRICOLTURA
40
41
Documento di Valutazione dei Rischi
2
3
3
2
2
3
2
2
3
3
4 = ALTO
F 9. AGRICOLTURA UTILIZZO TRATTRICE
VEGETAZIONEF 7. AGRICOLTURA MANUTENZIONE
F 6. AGRICOLTURA MIETITREBBIATURA
F 4. AGRICOLTURA IMPIANTO ARBOREO
3 = MEDIO
STACCIONATEF 8. AGRICOLTURA REALIZZAZIONE DI
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
artificiali
Atmosfere esplosive
MOTOPOMPAF 5. AGRICOLTURA IRRIGAZIONE CON
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
2 = BASSO
F 3. AGRICOLTURA GESTIONE AZIENDA AGRICOLA
Rischio
N° Descrizione
F 2. AGRICOLTURA FERTILIZZAZIONE TERRENI
1 = M.BASSO
F 1. AGRICOLTURA ARATURA ED ERPICATURA
Entità del Rischio :
3
2
2
2
3
2
3
2
3
3
3
2
2
4
2
4
2
2
3
2
2
3
3
2
2
2
2
2
2
3
2
3
3
265
ATTIVITA' 3 : BAR
2 = BASSO
3 = MEDIO
4 = ALTO
F 2. SALA BAR
1 = M.BASSO
F 1. CASSA BAR
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
artificiali
Documento di Valutazione dei Rischi
2
2
2
2
2
2
2
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
266
ATTIVITA' 3 : BAR
2 = BASSO
3 = MEDIO
4 = ALTO
3 = MEDIO
4 = ALTO
F 2. SALA BAR
1 = M.BASSO
F 1. CASSA BAR
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
41
Atmosfere esplosive
ATTIVITA' 4 : LABORATORI
1 = M.BASSO
2 = BASSO
F 1. LABORATORI BIOLOGICI
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Documento di Valutazione dei Rischi
2
267
ATTIVITA' 4 : LABORATORI
1 = M.BASSO
2 = BASSO
3 = MEDIO
4 = ALTO
F 1. LABORATORI BIOLOGICI
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
artificiali
Atmosfere esplosive
Documento di Valutazione dei Rischi
4
268
ATTREZZATURE UTILIZZATE
La seguente tabella riporta tutte le attrezzature impiegate nelle diverse attività lavorative:
ATTREZZATURE
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
Descrizione
AFFETTATRICE
ARATRO
ARMADI FRIGORIFERI
ASCIA
ASCIUGATORI
ASPIRAPOLVERE
ATTREZZATURA MANUALE DA TAGLIO
ATTREZZI MANUALI CUCINA E PENTOLAME
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
BANCO FRIGORIFERO
BISTECCHIERA ELETTRICA
CALCOLATRICE
CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA
CAPPA A FLUSSO LAMINARE
CARRELLO ELEVATORE
CELLA FRIGORIFERA
CENTRIFUGA
CICLOSTILE
COLTELLO CUCINA
CRISTALLERIA
CUCINA
CUCINA ELETTRICA
DECESPUGLIATORE A MOTORE
FALCE
FAX
FORBICI
FORNO A GAS
FORNO A GAS VENTILATO
FORNO A LEGNA
FORNO A MICROONDE
FORNO ELETTRICO
FOTOCOPIATRICE
FRIGGITRICE
FRIGOCONGELATORE
FRIGORIFERO
GRANITORE
IMPASTATRICE PIZZA
LAVABICCHIERI
LAVASTOVIGLIE
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO
MACCHINA DA SCRIVERE
MACINACAFFE'
MOTOCOLTIVATORE
MOTOPOMPA
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
MOTOZAPPA
PALA
PERSONAL COMPUTER
PIALLA A FILO
PICCONE
Documento di Valutazione dei Rischi
Entità max.
RISCHIO (*)
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
ALTO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
269
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
PLOTTER A GETTO D'INCHIOSTRO
PLOTTER ELETTROSTATICO
POS LETTORE CARTE DI CREDITO
POSATERIA
POTATRICE
PRESSE
PRODUTTORE GHIACCIO
REGISTRATORE DI CASSA
SCAFFALI
SCALE
SEGHETTO MANUALE
SPILLATRICE
STAMPANTE
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
STAMPANTE LASER
TELEFONO
TIMBRATRICE
TORNIO A CONTROLLO NUMERICO
TRAPANO ELETTRICO
TRINCIATRICE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
VANGA
VERIFICATORE CARTA MONETA
VETRINA REFRIGERATA
VETRINA TERMOREGOLATA
VIDEOPROIETTORE
ZAPPA
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
BASSO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
BASSO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
(*) L’entità massima del Rischio riportata nella tabella attrezzature rappresenta il valore più alto dei singoli
Rischi individuati in ogni singola attrezzatura.
Documento di Valutazione dei Rischi
270
SCHEDA RIEPILOGATIVA ATTREZZATURE - RISCHI
ATTREZZATURE – RISCHI INDIVIDUATI
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Documento di Valutazione dei Rischi
2
2
3
3
2
2
2
2
3
2
3
3
CALCOLATRICE
BISTECCHIERA ELETTRICA
BANCO FRIGORIFERO
CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA
N° Descrizione
4 = ALTO
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ATTREZZI MANUALI CUCINA E PENTOLAME
Rischio
ATTREZZATURA MANUALE DA TAGLIO
3 = MEDIO
ASPIRAPOLVERE
ASCIUGATORI
ASCIA
2 = BASSO
ARMADI FRIGORIFERI
ARATRO
1 = M.BASSO
AFFETTATRICE
Entità del Rischio :
3
2
3
3
2
2
2
3
2
3
2
3
3
3
3
2
2
3
3
3
2
2
2
2
2
3
3
2
2
2
271
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
38
39
40
41
CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA
CALCOLATRICE
BISTECCHIERA ELETTRICA
BANCO FRIGORIFERO
4 = ALTO
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ATTREZZI MANUALI CUCINA E PENTOLAME
3 = MEDIO
ASPIRAPOLVERE
ASCIUGATORI
ASCIA
ARMADI FRIGORIFERI
2 = BASSO
ATTREZZATURA MANUALE DA TAGLIO
Rischio
N° Descrizione
ARATRO
1 = M.BASSO
AFFETTATRICE
Entità del Rischio :
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
artificiali
Atmosfere esplosive
Documento di Valutazione dei Rischi
272
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
FORNO A GAS
2
FORBICI
2
FAX
2
FALCE
2
4 = ALTO
DECESPUGLIATORE A MOTORE
CRISTALLERIA
2
CUCINA ELETTRICA
COLTELLO CUCINA
2
CUCINA
CICLOSTILE
3 = MEDIO
CENTRIFUGA
2 = BASSO
CELLA FRIGORIFERA
CARRELLO ELEVATORE
1 = M.BASSO
CAPPA A FLUSSO LAMINARE
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
Documento di Valutazione dei Rischi
2
2
3
2
3
3
2
3
3
3
2
3
2
2
3
3
3
2
2
2
3
2
2
3
2
2
3
2
2
2
1
2
273
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
FORNO A GAS
FORBICI
FAX
FALCE
4 = ALTO
DECESPUGLIATORE A MOTORE
CUCINA ELETTRICA
CUCINA
CRISTALLERIA
3 = MEDIO
COLTELLO CUCINA
CICLOSTILE
CENTRIFUGA
2 = BASSO
CELLA FRIGORIFERA
CARRELLO ELEVATORE
1 = M.BASSO
CAPPA A FLUSSO LAMINARE
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
41
artificiali
Atmosfere esplosive
Documento di Valutazione dei Rischi
274
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
3
MACCHINA DA SCRIVERE
LAVASTOVIGLIE
3
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO
LAVABICCHIERI
4 = ALTO
IMPASTATRICE PIZZA
GRANITORE
FRIGORIFERO
FRIGOCONGELATORE
3 = MEDIO
FRIGGITRICE
FOTOCOPIATRICE
FORNO ELETTRICO
2 = BASSO
FORNO A MICROONDE
FORNO A LEGNA
1 = M.BASSO
FORNO A GAS VENTILATO
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
Documento di Valutazione dei Rischi
2
3
3
3
2
3
3
3
3
2
3
2
3
2
2
2
3
2
2
3
2
2
2
2
3
3
2
2
2
275
41
Documento di Valutazione dei Rischi
MACCHINA DA SCRIVERE
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO
LAVASTOVIGLIE
LAVABICCHIERI
3 = MEDIO
IMPASTATRICE PIZZA
GRANITORE
FRIGORIFERO
2 = BASSO
FRIGOCONGELATORE
FRIGGITRICE
FOTOCOPIATRICE
FORNO ELETTRICO
1 = M.BASSO
FORNO A MICROONDE
FORNO A LEGNA
FORNO A GAS VENTILATO
Entità del Rischio :
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
4 = ALTO
N° Descrizione
Rischio
artificiali
Atmosfere esplosive
276
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
Documento di Valutazione dei Rischi
3
3
3
3
3
3
POS LETTORE CARTE DI CREDITO
2
PLOTTER ELETTROSTATICO
2
POTATRICE
2
2
PLOTTER A GETTO D'INCHIOSTRO
3
PERSONAL COMPUTER
3
2
PALA
2
4 = ALTO
POSATERIA
2
2
2
3
2
PICCONE
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
3 = MEDIO
PIALLA A FILO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
MOTOZAPPA
2
Rischio
N° Descrizione
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
MOTOPOMPA
2 = BASSO
MOTOCOLTIVATORE
1 = M.BASSO
MACINACAFFE'
Entità del Rischio :
2
2
3
3
2
2
3
3
3
3
4
3
2
2
1
2
2
2
2
2
277
Rischio
41
Documento di Valutazione dei Rischi
MOTOPOMPA
POTATRICE
POSATERIA
POS LETTORE CARTE DI CREDITO
PLOTTER ELETTROSTATICO
3 = MEDIO
PLOTTER A GETTO D'INCHIOSTRO
PICCONE
PIALLA A FILO
2 = BASSO
PERSONAL COMPUTER
PALA
MOTOZAPPA
1 = M.BASSO
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
N° Descrizione
MOTOCOLTIVATORE
MACINACAFFE'
Entità del Rischio :
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
4 = ALTO
artificiali
Atmosfere esplosive
278
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
TRAPANO ELETTRICO
TORNIO A CONTROLLO NUMERICO
TIMBRATRICE
TELEFONO
4 = ALTO
STAMPANTE LASER
2
Rischio
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
2
STAMPANTE
SPILLATRICE
3 = MEDIO
SEGHETTO MANUALE
SCALE
SCAFFALI
2 = BASSO
REGISTRATORE DI CASSA
PRODUTTORE GHIACCIO
1 = M.BASSO
PRESSE
Entità del Rischio :
N° Descrizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
Documento di Valutazione dei Rischi
3
3
3
3
2
2
2
2
3
3
3
3
3
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
3
2
2
3
3
3
2
2
2
2
2
279
41
Documento di Valutazione dei Rischi
STAMPANTE
TRAPANO ELETTRICO
TORNIO A CONTROLLO NUMERICO
TIMBRATRICE
TELEFONO
3 = MEDIO
STAMPANTE LASER
2 = BASSO
SPILLATRICE
SEGHETTO MANUALE
SCALE
SCAFFALI
REGISTRATORE DI CASSA
1 = M.BASSO
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
Rischio
PRODUTTORE GHIACCIO
PRESSE
Entità del Rischio :
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
4 = ALTO
N° Descrizione
artificiali
Atmosfere esplosive
280
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
4 = ALTO
ZAPPA
VIDEOPROIETTORE
3 = MEDIO
VETRINA TERMOREGOLATA
VETRINA REFRIGERATA
VERIFICATORE CARTA MONETA
2 = BASSO
VANGA
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
1 = M.BASSO
TRINCIATRICE
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
Documento di Valutazione dei Rischi
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
2
3
2
2
281
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
4 = ALTO
ZAPPA
VIDEOPROIETTORE
3 = MEDIO
VETRINA TERMOREGOLATA
VETRINA REFRIGERATA
VERIFICATORE CARTA MONETA
2 = BASSO
VANGA
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
1 = M.BASSO
TRINCIATRICE
Entità del Rischio :
Rischio
N° Descrizione
41
artificiali
Atmosfere esplosive
Documento di Valutazione dei Rischi
282
OPERE PROVVISIONALI IMPIEGATE
La seguente tabella riporta tutte le opere provvisionali utilizzate nelle diverse attività lavorative:
OPERE PROVVISIONALI
N°
Entità max.
RISCHIO (*)
Descrizione
(*) L’entità massima del Rischio riportata nella tabella Opere provvisionali rappresenta il valore più alto dei
singoli Rischi individuati per ognuna di esse.
Documento di Valutazione dei Rischi
283
SCHEDA RIEPILOGATIVA OPERE PROVVISIONALI - RISCHI
OPERE PROVVISIONALI – RISCHI INDIVIDUATI
Documento di Valutazione dei Rischi
284
SOSTANZE PERICOLOSE
La seguente tabella riporta tutte le sostanze pericolose utilizzate nelle diverse attività lavorative:
SOSTANZE PERICOLOSE
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Descrizione
ANTIPARASSITARI
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
CARBURANTI
COLLANTE
DETERGENTI
DISINFETTANTI
FERTILIZZANTI
INCHIOSTRI
POLVERI
SOLVENTI
TONER
VAPORI
VERNICI
Entità max.
RISCHIO (*)
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
BASSO
MEDIO
BASSO
BASSO
MEDIO
BASSO
MEDIO
MEDIO
(*) L’entità massima del Rischio riportata nella tabella sostanze rappresenta il valore più alto dei singoli
Rischi individuati in ogni singola sostanza.
Documento di Valutazione dei Rischi
285
SCHEDA RIEPILOGATIVA SOSTANZE - RISCHI
SOSTANZE PERICOLOSE – RISCHI INDIVIDUATI
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
Caduta dall'alto
Caduta di materiale dall'alto
Seppellimento, sprofondamento
Urti, colpi, impatti e compressioni
Punture, tagli ed abrasioni
Scivolamenti, cadute a livello
Elettrocuzione
Rumore
Investimento
Annegamento
Inalazione di polveri e fibre
Infezione da microorganismi
Cesoiamento, stritolamento
Movimentazione manuale dei carichi
Getti e schizzi
Allergeni
Proiezione di schegge
Olii minerali e derivati
Gas e vapori
Calore, fiamme, esplosione
Ustioni
Amianto
Ribaltamento
Incidenti tra automezzi
Microclima
Vibrazioni
Punture, morsi di insetti o rettili
Radiazioni non ionizzanti
Postura
Soffocamento, asfissia
Rischio Chimico
Rischio Biologico
Rischio Cancerogeno
Stress Psicofisico
Affaticamento visivo
Movimenti ripetitivi
Rischio Rapina
Documento di Valutazione dei Rischi
2
VERNICI
VAPORI
TONER
4 = ALTO
SOLVENTI
POLVERI
2
INCHIOSTRI
2
FERTILIZZANTI
COLLANTE
CARBURANTI
3
3 = MEDIO
DISINFETTANTI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
2 = BASSO
DETERGENTI
Rischio
N° Descrizione
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
1 = M.BASSO
ANTIPARASSITARI
Entità del Rischio :
2
2
3
2
3
3
2
2
2
2
3
3
3
2
2
2
3
2
2
2
2
3
3
2
2
2
3
3
3
286
Tabella riepilogativa di valutazione dei Rischi
Rischio
N° Descrizione
38
39
40
41
VERNICI
VAPORI
TONER
4 = ALTO
SOLVENTI
POLVERI
INCHIOSTRI
FERTILIZZANTI
3 = MEDIO
DISINFETTANTI
DETERGENTI
COLLANTE
2 = BASSO
CARBURANTI
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
1 = M.BASSO
ANTIPARASSITARI
Entità del Rischio :
Radiazioni ionizzanti
Esposizione a Campi Elettromagnetici
Esposizione
a
radiazioni
ottiche
artificiali
Atmosfere esplosive
Documento di Valutazione dei Rischi
287
DPI
Nelle seguenti tabelle vengono riportati i DPI da indossare nelle singole fasi di lavoro e durante l’uso delle
diverse attrezzature, opere provvisionali e sostanze pericolose.
SCHEDA RIEPILOGATIVA ATTIVITA’ LAVORATIVE - DPI
FASI LAVORATIVE - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DPI da indossare obbligatoriamente durante lo svolgimento delle FASI LAVORATIVE
Documento di Valutazione dei Rischi
F 11. PULIZIA SERVIZI IGIENICI
F 12. SALA MENSA SCUOLE
F 7. SEGRETERIA SCOLASTICA
X
F 10. LOCALE CALDAIA
X
F 9. LAVORI IN CUCINA SCUOLE
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
F 5. LABORATORIO INFORMATICO SCOLASTICO
F 4. BIBLIOTECA SCOLASTICA
F 3. ATTIVITA' DI LABORATORIO
F 2. ATTIVITA' OPERATORI SCOLASTICI
ATTIVITA' 1 : SCUOLE
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
288
Scarpe
di
sicurezza
senza
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
suola
X
X
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
F 9. AGRICOLTURA UTILIZZO TRATTRICE
X
STACCIONATEF 8. AGRICOLTURA REALIZZAZIONE DI
X
F 7. AGRICOLTURA MANUTENZIONE VEGETAZIONE
X
F 6. AGRICOLTURA MIETITREBBIATURA
X
F 5. AGRICOLTURA IRRIGAZIONE CON MOTOPOMPA
X
F 4. AGRICOLTURA IMPIANTO ARBOREO
F 3. AGRICOLTURA GESTIONE AZIENDA AGRICOLA
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
F 2. AGRICOLTURA FERTILIZZAZIONE TERRENI
DPI
F 1. AGRICOLTURA ARATURA ED ERPICATURA
ATTIVITA' 2 : AGRICOLTURA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
289
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
F 2. SALA BAR
ATTIVITA' 3 : BAR
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
290
F 1. LABORATORI BIOLOGICI
ATTIVITA' 4 : LABORATORI
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
291
SCHEDA RIEPILOGATIVA ATTREZZATURE - DPI
ATTREZZATURE - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DPI da indossare obbligatoriamente durante l’utilizzo delle ATTREZZATURE, da intendersi aggiuntivi rispetto
a quelli relativi alle fasi lavorative se non già indossati.
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
BISTECCHIERA ELETTRICA
BANCO FRIGORIFERO
CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ATTREZZI MANUALI CUCINA E PENTOLAME
ATTREZZATURA MANUALE DA TAGLIO
ASPIRAPOLVERE
ASCIA
ARMADI FRIGORIFERI
ARATRO
AFFETTATRICE
Tabella riepilogativa utilizzo DPI in funzione delle ATTREZZATURE
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
292
Documento di Valutazione dei Rischi
293
FORNO A GAS
FORBICI
FAX
X
FALCE
CUCINA ELETTRICA
X
DECESPUGLIATORE A MOTORE
CUCINA
COLTELLO CUCINA
CICLOSTILE
CENTRIFUGA
CELLA FRIGORIFERA
CARRELLO ELEVATORE
CAPPA A FLUSSO LAMINARE
Tabella riepilogativa utilizzo DPI in funzione delle ATTREZZATURE
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
294
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO
LAVASTOVIGLIE
LAVABICCHIERI
IMPASTATRICE PIZZA
GRANITORE
FRIGORIFERO
FRIGOCONGELATORE
FRIGGITRICE
FOTOCOPIATRICE
FORNO ELETTRICO
FORNO A MICROONDE
FORNO A LEGNA
FORNO A GAS VENTILATO
Tabella riepilogativa utilizzo DPI in funzione delle ATTREZZATURE
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
295
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
X
X
POTATRICE
X
PICCONE
X
PIALLA A FILO
MOTOZAPPA
X
X
PERSONAL COMPUTER
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
X
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
PALA
MOTOPOMPA
MOTOCOLTIVATORE
MACINACAFFE'
Tabella riepilogativa utilizzo DPI in funzione delle ATTREZZATURE
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
296
TRAPANO ELETTRICO
TORNIO A CONTROLLO NUMERICO
TIMBRATRICE
STAMPANTE LASER
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
STAMPANTE
SCALE
PRODUTTORE GHIACCIO
PRESSE
Tabella riepilogativa utilizzo DPI in funzione delle ATTREZZATURE
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
297
VANGA
VETRINA REFRIGERATA
VETRINA TERMOREGOLATA
ZAPPA
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
TRINCIATRICE
Tabella riepilogativa utilizzo DPI in funzione delle ATTREZZATURE
X
X
X
X
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti
di
lavoro
resistenti
alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri
inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile
Scarpe
di
sicurezza
senza
suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
298
SCHEDA RIEPILOGATIVA OPERE PROVVISIONALI - DPI
OPERE PROVVISIONALI - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DPI da indossare obbligatoriamente durante l’utilizzo o il montaggio e smontaggio delle OPERE
PROVVISIONALI, da intendersi aggiuntivi rispetto a quelli relativi alle fasi lavorative se non già indossati.
SCHEDA RIEPILOGATIVA SOSTANZE- DPI
SOSTANZE - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DPI da indossare obbligatoriamente durante l’utilizzo delle SOSTANZE PERICOLOSE, da intendersi aggiuntivi
rispetto a quelli relativi alle fasi lavorative se non già indossati.
Documento di Valutazione dei Rischi
X
X
X
X
X
X
VERNICI
FERTILIZZANTI
X
VAPORI
DISINFETTANTI
X
TONER
DETERGENTI
X
SOLVENTI
COLLANTE
X
POLVERI
CARBURANTI
X
INCHIOSTRI
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO
DPI
Calzature antiscivolo
Cintura di sicurezza del mezzo
Cuffia o inserti antirumore
Elmetto
Facciale Filtrante FFP2S
Grembiule impermeabile
Guanti anticalore
Guanti antitaglio in tessuto wizard
Guanti imbottiti contro le vibrazioni
Guanti in kevlar
Guanti in lattice
Guanti in maglia d'acciaio
Guanti monouso
Guanti rischi meccanici
Guanti speciali antitaglio
Indumenti di lavoro resistenti alla
permeazione
Indumenti protettivi adeguati
Indumenti protettivi in cuoio
Lenti oftalmiche
Maschera pieno facciale
Maschera speciale per vapori organici
Mascherina antipolvere
Mascherina con carboni attivi
Occhiali con ripari laterali dotati di
vetri inattinici
Occhiali di protezione a mascherina
Occhiali protettivi
Scarpe di sicurezza a slacciamento
rapido
ANTIPARASSITARI
Tabella riepilogativa utilizzo DPI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
299
Scarpe
di
sicurezza
con
suola
imperforabile
Scarpe di sicurezza senza suola
imperforabile
Spugna con manico distanziatore
Stivali antinfortunistici
Tuta antifreddo per celle frigorifere
Tuta in Tyvec ad uso limitato
Visiera di protezione
X
CONCLUSIONI
Il presente documento di valutazione dei rischi:
•
È stato redatto ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 81/08;
•
È soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti che potrebbero averlo
reso superato.
La valutazione dei rischi è stata effettuata dal Datore di Lavoro con la collaborazione del Medico
Competente, per quanto di sua competenza, del Servizio di Prevenzione e Protezione ed il coinvolgimento
preventivo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Figure
Nominativo
Datore di Lavoro
Prof. Demuro Giandomenico
Medico Competente
Dott.ssa Cuccu Luisa
Rappr. dei Lav. per la Sicurezza
Sig. Giorgino Soi
Resp.Serv.Prev.Protezione
Prof. Raffaele Vigilante
Firma
Nuraxinieddu - Oristano, 11/02/2013
Documento di Valutazione dei Rischi
300
INDICE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
PREMESSA...............................................................................................................................................2
Sezione 1......................................................................................................................... 3
ANAGRAFICA AZIENDA.......................................................................................................... 3
DATI GENERALI DELL’AZIENDA...............................................................................................................3
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ AZIENDALI..............................................................................................4
Sezione 2......................................................................................................................... 4
RELAZIONE INTRODUTTIVA.................................................................................................... 4
OBIETTIVI E SCOPI..................................................................................................................................4
CONTENUTI.............................................................................................................................................4
DEFINIZIONI RICORRENTI.......................................................................................................................5
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE..............................................................................9
OBBLIGHI DEI PREPOSTI........................................................................................................................11
OBBLIGHI DEI LAVORATORI...................................................................................................................11
OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE....................................................................................................12
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE............................................................................................14
Sezione 3....................................................................................................................... 16
CRITERI DI VALUTAZIONE DEI RISCHII....................................................................................... 16
CONSIDERAZIONI GENERALI .................................................................................................................16
Sezione 4....................................................................................................................... 22
MISURE GENERALI DI TUTELA ED EMERGENZE............................................................................. 22
MISURE GENERALI DI TUTELA................................................................................................................22
ACCERTAMENTO DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA E ALCOL DIPENDENZA........................................23
PROCEDURE D’EMERGENZA ED ADDETTI................................................................................................25
USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO..................................................................................................27
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.)................................................................................29
ESPOSIZIONE AL RUMORE......................................................................................................................30
ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI..................................................................................................................32
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI.............................................................................................34
SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI ...........................................................................................................35
CLASSIFICAZIONE SECONDO LA DIRETTIVA 67/548/CEE.........................................................................37
CLASSIFICAZIONE SECONDO IL REGOLAMENTO CE 1272/08....................................................................43
PRESIDI DI PRIMO SOCCORSO...............................................................................................................54
LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA............................................................................................... 55
STRESS LAVORO-CORRELATO.................................................................................................................61
DIFFERENZE DI GENERE, ETA’ E PROVENIENZA DA ALTRI PAESI.............................................................62
MONITORAGGIO INTERNO DELLA SICUREZZA SUL LAVORO.....................................................................62
PROGRAMMA PER IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEI LIVELLI DI SICUREZZA........................................63
Sezione 5....................................................................................................................... 64
QUADRO RIEPILOGATIVO DELLE LAVORAZIONI............................................................................ 64
ATTIVITA' E FASI DI LAVORO.................................................................................................................64
LAVORATORI E MANSIONI SVOLTE.........................................................................................................64
LIVELLI E AMBIENTI/REPARTI................................................................................................................ 69
MISURE GENERALI DI PREVENZIONE......................................................................................... 70
CADUTA DALL’ALTO............................................................................................................................... 70
CADUTA DI MATERIALE DALL’ALTO.........................................................................................................70
URTI, COLPI, IMPATTI E COMPRESSIONI................................................................................................71
PUNTURE, TAGLI ED ABRASIONI............................................................................................................71
SCIVOLAMENTI E CADUTE A LIVELLO.....................................................................................................71
ELETTROCUZIONE..................................................................................................................................72
RUMORE................................................................................................................................................74
INVESTIMENTO......................................................................................................................................75
INALAZIONE DI POLVERI........................................................................................................................76
INFEZIONE DA MICRORGANISMI............................................................................................................76
CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO...........................................................................................................77
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI.............................................................................................77
GETTI E SCHIZZI....................................................................................................................................79
Documento di Valutazione dei Rischi
301
ALLERGENI............................................................................................................................................ 79
PROIEZIONE DI SCHEGGE......................................................................................................................79
OLI MINERALI E DERIVATI.....................................................................................................................81
GAS E VAPORI........................................................................................................................................82
CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI...............................................................................................................82
USTIONI................................................................................................................................................83
RIBALTAMENTO.....................................................................................................................................83
INCIDENTI TRA AUTOVEICOLI................................................................................................................84
MICROCLIMA......................................................................................................................................... 85
VIBRAZIONI...........................................................................................................................................85
PUNTURE E MORSI DI INSETTI, RETTILI O ALTRI ANIMALI..................................................................... 86
RADIAZIONI NON IONIZZANTI................................................................................................................87
POSTURA...............................................................................................................................................88
RISCHIO CHIMICO................................................................................................................................. 89
RISCHIO BIOLOGICO..............................................................................................................................91
AFFATICAMENTO VISIVO........................................................................................................................92
Sezione 7....................................................................................................................... 93
VALUTAZIONE RISCHI ATTIVITA’ LAVORATIVE............................................................................. 93
ATTIVITA' 1 : SCUOLE......................................................................................................... 93
FASE 1.1 : ATTIVITA' DIDATTICA...........................................................................................................93
FASE 1.2 : ATTIVITA' OPERATORI SCOLASTICI.......................................................................................95
FASE 1.3 : ATTIVITA' DI LABORATORIO................................................................................................97
FASE 1.4 : BIBLIOTECA SCOLASTICA..................................................................................................... 99
FASE 1.5 : LABORATORIO INFORMATICO SCOLASTICO.........................................................................102
FASE 1.6 : RIUNIONI E CONFERENZE...................................................................................................104
FASE 1.7 : SEGRETERIA SCOLASTICA...................................................................................................106
FASE 1.8 : ATTIVITA' RICREATIVA ALL'APERTO SCUOLE.......................................................................108
FASE 1.9 : LAVORI IN CUCINA SCUOLE...............................................................................................110
FASE 1.10 : LOCALE CALDAIA..............................................................................................................113
FASE 1.11 : PULIZIA SERVIZI IGIENICI................................................................................................116
FASE 1.12 : SALA MENSA SCUOLE.......................................................................................................119
ATTIVITA' 2 : AGRICOLTURA................................................................................................ 121
FASE 2.1 : AGRICOLTURA ARATURA ED ERPICATURA........................................................................... 121
FASE 2.2 : AGRICOLTURA FERTILIZZAZIONE TERRENI..........................................................................125
FASE 2.3 : AGRICOLTURA GESTIONE AZIENDA AGRICOLA....................................................................127
FASE 2.4 : AGRICOLTURA IMPIANTO ARBOREO....................................................................................132
FASE 2.5 : AGRICOLTURA IRRIGAZIONE CON MOTOPOMPA..................................................................134
FASE 2.6 : AGRICOLTURA MIETITREBBIATURA.....................................................................................136
FASE 2.7 : AGRICOLTURA MANUTENZIONE VEGETAZIONE....................................................................139
FASE 2.8 : AGRICOLTURA REALIZZAZIONE DI STACCIONATE................................................................141
FASE 2.9 : AGRICOLTURA UTILIZZO TRATTRICE...................................................................................143
ATTIVITA' 3 : BAR............................................................................................................ 148
FASE 3.1 : CASSA BAR.........................................................................................................................148
FASE 3.2 : SALA BAR...........................................................................................................................152
ATTIVITA' 4 : LABORATORI.................................................................................................. 154
FASE 4.1 : LABORATORI BIOLOGICI.....................................................................................................154
SEZIONE 8..................................................................................................................... 158
VALUTAZIONE RISCHI ATTREZZATURE IMPIEGATE....................................................................... 158
AFFETTATRICE.....................................................................................................................................158
ARATRO...............................................................................................................................................159
ARMADI FRIGORIFERI..........................................................................................................................160
ASCIA..................................................................................................................................................161
ASCIUGATORI......................................................................................................................................162
ASPIRAPOLVERE...................................................................................................................................163
ATTREZZATURA MANUALE DA TAGLIO..................................................................................................164
ATTREZZI MANUALI CUCINA E PENTOLAME...........................................................................................166
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
...........................................................................167
ATTREZZI MANUALI VARI PER USO AGRICOLO......................................................................................169
BANCO FRIGORIFERO...........................................................................................................................170
Documento di Valutazione dei Rischi
302
BISTECCHIERA ELETTRICA...................................................................................................................171
CALCOLATRICE.................................................................................................................................... 172
CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA.....................................................................................173
CAPPA A FLUSSO LAMINARE.................................................................................................................175
CARRELLO ELEVATORE.........................................................................................................................176
CELLA FRIGORIFERA............................................................................................................................178
CENTRIFUGA........................................................................................................................................179
CICLOSTILE......................................................................................................................................... 180
COLTELLO CUCINA...............................................................................................................................181
CRISTALLERIA......................................................................................................................................182
CUCINA................................................................................................................................................183
CUCINA ELETTRICA..............................................................................................................................184
DECESPUGLIATORE A MOTORE.............................................................................................................186
FALCE..................................................................................................................................................187
FAX......................................................................................................................................................188
FORBICI...............................................................................................................................................190
FORNO A GAS...................................................................................................................................... 191
FORNO A GAS VENTILATO....................................................................................................................192
FORNO A LEGNA.................................................................................................................................. 193
FORNO A MICROONDE.........................................................................................................................195
FORNO ELETTRICO...............................................................................................................................196
FOTOCOPIATRICE................................................................................................................................ 197
FRIGGITRICE....................................................................................................................................... 198
FRIGOCONGELATORE...........................................................................................................................199
FRIGORIFERO...................................................................................................................................... 200
GRANITORE.........................................................................................................................................202
IMPASTATRICE PIZZA...........................................................................................................................203
LAVABICCHIERI....................................................................................................................................204
LAVASTOVIGLIE...................................................................................................................................205
MACCHINA DA CAFFE' ESPRESSO..........................................................................................................206
MACCHINA DA SCRIVERE......................................................................................................................207
MACINACAFFE'.....................................................................................................................................208
MOTOCOLTIVATORE.............................................................................................................................209
MOTOPOMPA.......................................................................................................................................211
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE..........................................................................................213
MOTOZAPPA.........................................................................................................................................214
PALA....................................................................................................................................................216
PERSONAL COMPUTER..........................................................................................................................217
PIALLA A FILO......................................................................................................................................219
PICCONE..............................................................................................................................................220
PLOTTER A GETTO D'INCHIOSTRO........................................................................................................221
PLOTTER ELETTROSTATICO................................................................................................................. 222
POS LETTORE CARTE DI CREDITO........................................................................................................223
POSATERIA..........................................................................................................................................224
POTATRICE..........................................................................................................................................224
PRESSE................................................................................................................................................225
PRODUTTORE GHIACCIO......................................................................................................................227
REGISTRATORE DI CASSA....................................................................................................................228
SCAFFALI.............................................................................................................................................229
SCALE..................................................................................................................................................230
SEGHETTO MANUALE........................................................................................................................... 231
SPILLATRICE........................................................................................................................................232
STAMPANTE.........................................................................................................................................233
STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO...................................................................................................234
STAMPANTE LASER...............................................................................................................................235
TELEFONO...........................................................................................................................................236
TIMBRATRICE......................................................................................................................................237
TORNIO A CONTROLLO NUMERICO.......................................................................................................238
TRAPANO ELETTRICO...........................................................................................................................241
Documento di Valutazione dei Rischi
303
TRINCIATRICE.....................................................................................................................................243
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI...........................................................................................................244
VANGA.................................................................................................................................................246
VERIFICATORE CARTA MONETA............................................................................................................247
VETRINA REFRIGERATA........................................................................................................................248
VETRINA TERMOREGOLATA..................................................................................................................248
VIDEOPROIETTORE..............................................................................................................................249
ZAPPA..................................................................................................................................................250
Sezione 9...................................................................................................................... 253
VALUTAZIONE RISCHI OPERE PROVVISIONALI IMPIEGATE............................................................... 253
Sezione 10.................................................................................................................... 254
VALUTAZIONE RISCHI SOSTANZE IMPIEGATE............................................................................. 254
ANTIPARASSITARI................................................................................................................................254
CANDEGGIANTI CON IPOCLORITO DI SODIO........................................................................................ 255
CARBURANTI........................................................................................................................................256
COLLANTE............................................................................................................................................257
DETERGENTI........................................................................................................................................258
DISINFETTANTI....................................................................................................................................259
FERTILIZZANTI.................................................................................................................................... 260
INCHIOSTRI.........................................................................................................................................261
POLVERI..............................................................................................................................................262
SOLVENTI............................................................................................................................................263
TONER.................................................................................................................................................264
VAPORI................................................................................................................................................265
VERNICI...............................................................................................................................................266
QUADRO RIEPILOGATIVO AZIENDA......................................................................................... 269
R I S C H I........................................................................................................................................... 269
DPI......................................................................................................................................................296
CONCLUSIONI................................................................................................................. 310
INDICE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI.................................................................. 311
Documento di Valutazione dei Rischi
304
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