LAVORO e ECONOMIA LE PREMESSE: DOVERE DI DECIDERE DA PARTE DELLA POLITICA ETICA DEL LAVORO - VALORIZZARE COMPETENZE E CAPACITA' – EQUITA' SEMPLIFICARE LA BUROCRAZIA SUPPORTARE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CON PROSPETTIVE DI SVILUPPO ATTIRARE INVESTIMENTI DA FUORI REGIONE ANCHE DALL'ESTERO SOLIDARIETA', GRATUITA' E FIDUCIA CREANO SVILUPPO ECONOMIA E SVILUPPO per attirare investimenti, da fuori possibilmente dall’estero Genova deve città che offre servizi efficienti internazionali, buoni trasporti, asili E' necessario trovare strumenti per imprese che vogliono investire (anche defiscalizzazione o minor costo di costituire un'agenzia locale che si attirare gli investimenti e promuovere puntare sull'innovazione legata alla modello di vita sostenibile sotto il sociale e culturale del territorio SOSTEGNO ALLE AZIENDE no assistenzialismo ma facilitare il lavoro, semplificando burocrazia e creando infrastrutture; tempi certi e razionalizzare le regole; gli incentivi devono essere dati alle imprese meritevoli, quindi selezionati e non “a pioggia”; creare un sistema di certificazione/patentino delle aziende che partecipano agli appalti/subappalti; supporto finanziario a medio termine per la realizzazione di progetti di investimento e aumento occupazione. INFRASTRUTTURE, E COMUNICAZIONI VIABILITA' Genova deve aprirsi all'Italia e all'Europa, sempre nel rispetto della persona umana; all'interno della città collegamenti veloci e punti di scambio (metropolitane, treni metropolitani e parcheggi di interscambio) tra i quattro luoghi chiave della viabilità cittadina: voltri-nervi-valbisagno-valpocevera; una politica concreta che, ascoltati tutti, prenda decisioni in tempi brevi; SERVIZIO PUBBLICO (pulizia, viabilità, trasporti, servizi sociali...) misurarne l'effettiva efficacia e verificare che sia davvero un servizio al cittadino; le aziende pubbliche devono essere produttive ed efficienti. Oggi il Comune e la Regione per la sola AMT mettono sul tappeto piu’ di 100 mln di euro all’anno di contributi in c/esercizio; assoluta trasparenza e chiarezza nella gestione delle aziende municipalizzate, nonché equità nella retribuzione di dirige e consulenze; collaborazione tra servizio “comunale” e privato. Non tutti i servizi devono essere necessariamente erogati dall'ente pubblico; razionalizzare il trasporto pubblico anche pensando ad PORTO, la più grande ricchezza di Genova snellire burocrazia e creare infrastrutture; attirare traffici e creare più ricchezza per tutti; lavoro educativo-culturale per far comprendere che il porto è il motore della città, non un “fastidio”; destinare ai servizi e alla produttività gran parte delle aree affacciate al porto, in TURISMO, una strada per la crescita e lo sviluppo rete tra istituzioni, operatori turistici soprattutto nel settore crociere, alberghi, guide, esercizi commerciali, botteghe storiche per giusta accoglienza; utilizzare tutti i mezzi di comunicazione per far conoscere la città; valorizzare prodotti tipici e artigianato locale. Invitare i privati ad investire nella cultura e nella tutela del patrimonio storico-culturale della nostra città; GIOVANI E LAVORO. Educazione e formazione percorso educativo-culturale per ridare dignità ai lavori manuali/tecnici, già dalla scuola elementare e media; collegamento tra scuola, università, enti locali e operatori per capire quali sono i mestieri necessari al territorio; i corsi di formazione lavoro devono essere organizzati per qualifiche utili al territorio. E' necessario promuovere la formazione anche GIOVANI E LAVORO. Opportunità riscoprire il lavoro in mezzo alla natura e agricolo. Mettere a disposizioni di cooperative di giovani i terreni abbandonati sia pubblici che privati (prodotti biologici); contro il precariato giovanile, è importante incentivare lo strumento dell'apprendistato (già negli ultimi anni dell'università); borse di studio per i laureati e stage pagati presso piccole e medie imprese liguri di eccellenza; migliorare la collaborazione con le società private di ricollocazione professionale (outplacement); adulti maestri ma con un passo indietro che lasci spazi e opportunità. SPESA PUBBLICA disciplina del buon padre di famiglia: rivedere ogni voce di spesa, tagliare non solo sprechi ma privilegi; valutare la vendita delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Genova, qualora non ci sia un interesse pubblico più grande. E' comunque possibile, anche in caso di vendita, prevedere e mantenere un controllo (ad es. modalità servizi e tariffe) da parte del Comune; Migliorare l’efficienza nella lotta all’evasione