Vogliamo interrogare la vita: Quale è stata la forza che ha guidato e sostenuto le nostre sorelle? Quale parola, quale suggerimento esse offrono a noi, in questo nostro oggi così diverso dal loro tempo? Nell'anno centenario della morte di Don Bosco, accogliendo l'indicazione della Madre di lasciare un segno concreto di attenzione verso i destinatari più poveri, l'Ispettoria sicula ha assunto la direzione e la gestione di una missione, in favore di fanciulli in stato di abbandono provenienti dai vari paesi della Valle del Belice, zona colpita dal sisma nel 1968. La benefattrice, Maria Saladino, volontaria di Don Bosco ha pregato sia l'Ispettrice, sr Lucia Rizzo, che la vicaria di accettare proprio nell'anno centenario di Don Bosco, la gestione di quest’Istituto che porta il nome del grande Santo, amico dei piccoli emarginati. L’Ispettoria ha lanciato un appello di volontariato a tutte le sorelle e sono state scelte 3 suore animate da spirito missionario. Il 24 settembre del 1988 alle ore 10 accompagnate dall'Ispettrice, dall'economa e dalla maestra con le novizie arrivano a Camporeale: sr Agnese Sireci, sr Paola Quarta e sr Maria Errera. Oggi una di queste novizie è la direttrice della comunità e ricorda… “Siamo partite dal noviziato di Palermo con tanto entusiasmo. Abbiamo portato in dono la statua di Maria Ausiliatrice che avevamo nel noviziato ed ancora oggi è presente nella Cappellina della comunità di Camporeale. Quando siamo arrivate, la signorina Saladino, ci ha accolte in salotto ed ha iniziato a raccontarci la sua vita … poi abbiamo visitato l’Istituto, già pieno di ragazzini. Al ritorno eravamo molto contente… Ci sembrava di tornare da una missione, data la distanza da Palermo.. CI INTERPELLANO A DONARE LA NOSTRA VITA APERTI ALLE “NUOVE “ EMERGENZE