L’acqua: una risorsa finita e mal distribuita • L’acqua è alla base della vita ed è una risorsa indispensabile per l’AGRICOLTURA, lo SVILUPPO UMANO e la crescita industriale. . Essa , però, come l’aria, è una risorsa particolare: rinnovabile, ma non incrementabile. • A parità di disponibilità d’acqua negli ultimi decenni è raddoppiata sia la popolazione che l’attività produttiva con conseguenti sprechi e mercificazione e il risultato è che gli scarti tra domanda e offerta di questa risorsa sono e saranno sempre più gravi. Eppure di acqua il nostro pianeta è ricchissimo. È un elemento che copre larga parte della superficie terrestre e le stime più accreditate, elaborate dal professore Igor A. Shiklomanov dell’Istituto russo di idrologia , sostengono che sulla Terra esistono circa 1,4 miliardi di km³ d’acqua tra oceani, laghi, fiumi, ghiacciai e falde acquifere, ma la parte utilizzabile dall’uomo è minima. Le riserve d’acqua dolce corrispondono ad appena il 2,5% del totale, ma il 99,6% di questa è contenuta nei ghiacciai dei poli e in falde sotterranee di difficile accesso e, della restante parte, soltanto uno 0,003%, localizzata in fiumi e laghi, rappresenta la disponibilità immediata d’acqua dolce per usi domestici e produttivi. Inoltre, alla diversa distribuzione di questa risorsa nello spazio, si aggiungono anche delle considerevoli differenze stagionali e temporali. In certe zone, infatti, le precipitazioni sono intense, ma concentrate in brevi periodi e alcune regioni sono colpite da cicli pluriennali di siccità che si ripetono più volte in un secolo, rendendo necessaria una razionalizzazione dell’acqua ed una regolamentazione nel suo utilizzo. Questa situazione è aggravata dal cambiamento climatico, causa di un incremento della temperatura media atmosferica, del radicalizzarsi dei fenomeni naturali e in parte del processo di desertificazione. Non tutte le acque, sono idonee al medesimo impiego,L’acqua da bere deve essere potabile, ma a causa dell’INQUINAMENTO la sua disponibilità è in continuo calo. Persino l’acqua piovana, da sempre considerata simbolo di purezza e qualità, è tutt’altro che sicura arrivando in certi luoghi ad essere tossica Un terzo degli italiani non ha accesso regolare e sufficiente di acqua potabile. Eppure l’Italia è il primo Paese in Europa per quantità di acqua prelevata, pari a 980 metri cubi pro capite annui (rispetto ai 647 della Francia e ai 719 della Germania). Nelle case italiane si consuma il 15% della do- manda d’acqua, nell’industria il 25% e nell’agri- coltura il 60% circa. L’Italia è tra i Paesi al mondo che sprecano più acqua nei processi produttivi industriali e in agricoltura. L’Italia è un Paese ricco d’acqua ma la cattiva gestione di fiumi e torrenti causa crisi idriche che si alternano ad eventi alluvionali. In Italia si perdono dalle condutture 104 litri di acqua per abitante al giorno, pari al 27% dell’acqua prelevata. • Come consumare meno acqua : • Ognuno di noi consuma circa 250 litri di acqua al giorno, che sono così ripartiti: • il 30% per usi igienici (WC); il 35% per pulizie personali (doccia/bagno); il 20% per lavare indumenti; il 10% in cucina; il 5% per pulire casa. COME SI PUÒ FARE APER RIDURRE I NOSTRI CONSUMI D’ACQUA PER USO DOMESTICO?? Semplice applicando la formula delle 3 R: 1) Ridurre gli sprechi 2) Regolare i consumi 3) Riparare le perdite …ecco alcuni ambiti in cui è possibile applicare la formula… LAVABIANCHIERIA E LAVASTOGLIA -Scegliete il ciclo “economico” ed evitate i “mezzi carichi”: azionando la macchina al massimo carico si possono risparmiare acqua ed energia. -Un carico completo di stoviglie lavato a macchina richiede un minor consumo d’acqua rispetto allo stesso lavaggio fatto a mano. Per lavare i piatti a mano conviene raccogliere la giusta quantità d’acqua nel lavello e lavare con quella. In questo modo si risparmiano alcune migliaia di litri all’anno. -Fra i diversi modelli in commercio possono esserci differenze notevoli nel consumo di acqua: da 16 a 23 litri a lavaggio per le lavastoviglie e da 50 a oltre 100 litri a lavaggio per le lava- biancheria. IL NOSTRO GIARDINO Il momento migliore per innaffiare le pian- te non è il pomeriggio, quando la terra è ancora calda e fa evaporare l’acqua, bensì la sera, quando il sole è calato.Per terrazzi e giardini scegliete i moderni sistemi di irrigazione a micropioggia programmabili, che possono funzionare anche durante la notte, quando i consumi sono più bassi. Esistono anche gli irrigatori goccia a goccia, che rilasciano l’acqua lentamente senza dispersioni e con un utilizzo ottimale. Per le piccole innaffiature (le piante d’apparta- mento, per esempio) potete sfruttare l’acqua che avete già usato per lavare, ad esempio, frutta e verdura IGIENE PERSONALE:CON INTELLIGENZA Quando ci laviamo i denti o ci radiamo la barba, teniamo aperto il rubinetto solo per il tempo necessario. Preferiamo la doccia al bagno Il frangigetto è un miscelatore di acqua che vi consigliamo di applicare ai rubinetti di casa: sfruttando il principio della turbolenza, miscela aria al flusso di acqua, e crea un getto più leggero, ma efficace. L’operazione è semplice e costa poco, in più vi farà risparmiare diverse migliaia di litri di acqua ogni anno.