di Valentina Geraci
Illustrazioni relative ad una lezione tenuta presso l’Istituto Villa Flaminia di Roma nell’ambito del “Corso sul ‘900” A.S. 2012-13
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1966
1928
1967
1929
1980
1930
1984
1931
1987
1932
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1966
1928
1967
1929
1980
1930
1984
1931
1987
1932
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915

Assistente e Professore ordinario di Geologia all’Università di Milano (1927)
1940
1916

Direttore dell’Istituto di Geologia di Milano (1931) e curatore della relativa
biblioteca, che passa da 202 numeri d’inventario a 50.000
1942
1917
1947
1918

Fondatore del corso di Laurea in Scienze geologiche (1942)
1952
1919

Fondatore dell’Associazione nazionale dei geologi (1955) e promotore (1963)
dell’Ordine nazionale, di cui è il primo presidente
Presidente del Comitato geologico d’Italia (1963-1973) e curatore del
completamento della carta geologica d’Italia
Componente della commissione interministeriale per la difesa del suolo (19661970)
1953
1920
1921
1922
1925
1926


1955
1957
1961
1962
1963

Autore di oltre 400 pubblicazioni sulle ricerche svolte in Italia e all’estero
1928

Membro dell’Accademia nazionale dei Lincei
1967
1929

Docente del corso di Geologia applicata all’Ingegneria presso il Politecnico di
Milano e autore del relativo manuale di studio
1980
1927
1930
1966
1984
1931

Presidente del collegio dei periti del tribunale per il disastro del Vajont.
1987
1932

Promotore del laboratorio “Piramide” ai piedi dell’Everest (1990)
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
•
1922 Mar Egeo, esplorazioni nelle Isole del Dodecaneso
1915
•
1926 Libia, prima spedizione
1916
•
1929 Karakorum, esplorazione dei ghiacciai
1942
1917
•
1931 Libia, seconda spedizione (Sahara)
1947
•
1933 Persia, studi geologici
•
1936 Libia, esplorazione aerea e terrestre del Tibesti
1921
•
1937-38 Etiopia, ricerche di minerali
1955
1922
•
1940 Albania, ricerche di platino
1957
1925
•
1947-55 Europa, Medio Oriente, Egitto e Brasile, ricerche geologiche finalizzate alla
costruzione di impianti idroelettrici
1954 Karakorum, conquista del K2, preceduta nell’anno prima da un viaggio di
ricognizione
1961
1912
1918
1919
1920
1926
1927
1928
•
1939
1940
1952
1953
1954
1962
1963
1966
•
1961 Afghanistan, studi geologici e geofisici
1930
•
1962 Antartide, studi geologici e geofisici
1980
1931
•
1966 Birmania, studi geologici per dighe fluviali
1984
1932
•
1980 Tibet, simposio ed esplorazioni su invito ufficiale delle autorità cinesi
•
1987 Pakistan, nuova misurazione del K2 e dell’Everest
1929
1933
1934
1935
1967
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1919
1942
Ardito Desio nasce a Palmanova in Friuli il 18
1947
aprile 1897.
Studi ginnasiali e liceali prevalentemente 1952
nella vicina città di Udine.
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1917
1918
1927
1928
1929
1930
1931
1932
Al liceo scopre la passione per la
montagna, che lo porta a scalare molto
precocemente quasi tutti i monti delle Alpi
orientali (dal M.Canin 2585 m, al M.
Coglians 2780 m).
In questo stesso periodo si manifesta in lui
anche una grande attrazione per
l’osservazione della natura e del territorio.
1966
1967
1980
1984
1987
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1922

“la scoperta stimolò la mia curiosità ed il vivo interesse per quei ‘sassi’ …. documenti
validi per conoscere un lembo della storia geologica di quell’incantevole territorio, che
1957
1961
1925
finii con l’amare maggiormente, perché avevo imparato a conoscer qualcosa di più delle
1962
1926
sue bellezze naturali”
1963
1927
1966
1928
1967
1929
1980
1930
1984
1931
1987
1932
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1966
1928
1967
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Nella primavera del 1915, ancora liceale, si
arruola nell’esercito italiano che stava per
entrare in guerra, come volontario ciclista.
Lo spinge a questa scelta il desiderio di
fare qualcosa di concreto per il proprio
Paese, ma, essendo minorenne ancora per
pochi giorni, deve ricorrere ad uno
stratagemma: la falsificazione della firma
del padre.
Approfitta di una licenza per affrontare
l’esame di Stato e conseguire la maturità
classica. Riprende poi la guerra di trincea
come ufficiale degli alpini, rischiando
come tanti altri suoi coetanei di perdere la
vita sotto il tiro dell’artiglieria.
.
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1966
1928
Catturato assieme al suo reparto, trascorre un anno di prigionia, sino alla fine
della guerra, in Austria e in Boemia.
1929
1967
1980
1930
“… pensai che, in ogni caso, per prima cosa avrei dovuto imparare la lingua tedesca. E così mi
1984
1931
procurai una grammatica tedesca impiegando poi utilmente il mio tempo a studiarla. La
1987
1932
maggioranza dei colleghi, invece, se non se ne stava a letto, giocava interminabili partite alle carte
1990
1933
…”
2000
1934
1935
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1915
1916
Ancora ufficiale degli alpini, Desio si iscrive alla
facoltà di Scienze Naturali a Firenze e per qualche
tempo frequenta l’Università come studente militare.
1939
1940
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1920
1921
1922
1925
1926
1927
Finita la guerra completa il suo percorso di studi e si
laurea il 27 luglio 1920 con una tesi sulla costituzione
geologica della Valle di Resia nelle Alpi Giulie. Deve
elaborare da solo, ex novo, una carta geologica del
territorio, misurandosi per la prima volta con
difficoltà pratiche mentre gli insegnamenti
universitari che aveva ricevuto fino ad allora
avevano un carattere puramente teorico.
1928
1953
1954
1957
1961
1962
1963
1966
1967
1929
“Quella esperienza mi giovò molto quando mi trovai a dover addestrare gli allievi e quando raggiunsi
1980
1930
la cattedra universitaria e potei disporre di una completa autonomia nell’organizzare l’insegnamento
1984
1931
delle mie materie. Allora introdussi, accanto alle lezioni e alle esercitazioni di laboratorio, quelle che
1987
1932
chiamai le ‘campagne estive’ , che allora non erano in uso …”
1990
1933
1934
1935
“Il suolo e il sottosuolo sono per il geologo ciò che per l’anatomista è il corpo umano.“
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
Dopo la laurea comincia a lavorare all’Istituto di Geologia di Firenze e poi va a Milano
come Direttore della sezione geologica del Museo civico di Storia Naturale.
1966
All’Università di Milano assume la cattedra di Geologia, che manterrà sino al 1972, e
trasforma la sezione geologica del Museo civico in un vero e proprio Istituto universitario
di Geologia.
1972
1932
Alcuni anni dopo fa istituire per la prima volta il corso di Laurea in Scienze Geologiche.
1987
1933
All’Università conosce Amelia Bevilacqua, una studentessa della facoltà di Scienze
Naturali, a cui assegna la sua prima tesi di laurea come professore ordinario e con cui si
sposa il 30 gennaio 1932.
1990
1927
1928
1929
1930
1931
1934
1935
1967
1980
1984
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1924
1962
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Tra il 1922 e il 1924 visita e studia le isole del
Dodecaneso, nel mare Egeo, illustrandole poi in
una monografia geologica. Due viaggi densi di
avventure, durante i quali, per la sua caparbietà
nel voler portare a termine le ricerche, mette
più volte a repentaglio la propria vita. Gli
sbarchi nelle isole sono, infatti, spesso a rischio
a causa del vento e delle onde molto alte; la
fortuna però, lo assiste sempre!
In uno dei trasferimenti da un'isola all'altra
incontra per la prima volta Aimone di Savoia
Aosta, Duca di Spoleto, all'epoca comandante
della torpediniera "Cassiopea".
1963
1966
1967
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1915
1916
1917
1918
1919
Dal 1925, trasferitosi definitivamente in
Lombardia, si dedica allo studio dei
ghiacciai del gruppo Ortles-Cevedale.
1939
Per le sue osservazioni è capace di
restare per oltre 40 giorni consecutivi ad
oltre 2.000 m di altitudine.
1947
1940
1942
1952
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Il fronte glaciale e l’altezza dei
depositi morenici vengono di
volta in volta marcati attraverso
dei segnali.
1966
Attraverso i controlli periodici
Desio
può
stabilire
con
emozione che i ghiacciai si
stanno ritirando.
1987
1967
1980
1984
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Nel 1926 parte per la Libia invitato dalla
Reale Società Geografica ad un’esplorazione
dell’oasi di Giarabùb nel sud-est.
I mezzi a disposizione sono scarsi e
vengono organizzate carovane a piedi, con i
cammelli e, raramente, con automezzi che,
però, rimangono spesso insabbiati.
Si trattiene per tre mesi e comincia ad
elaborare la carta geologica della regione.
Studia l’ergh (deserto di sabbia) e il serir, “una piana sabbiosa, ma cosparsa di sassolini policromi,
dalle superficie brillanti e dalle forme allungate come cioccolatini …”
1962
1963
1966
1967
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1917
“Quella del 1926 fu la mia prima esperienza di
1918
viaggio nell’Africa Settentrionale. E ne fui
1919
vivamente impressionato.
1920
1921
1942
1947
1952
1953
Lo strano, scheletrico, desolato, abbagliante
1954
1957
1922
paesaggio sahariano, senz’acqua, senza vita,
1925
senza
me
1962
1926
quell’arcano spirito di avventura che, seppure
1963
1927
1928
ombre,
aveva
stimolato
in
rimaneva sopito durante la mia vita cittadina,
1929
esplodeva non appena mi trovavo a diretto
1930
contatto con la natura selvaggia e ostile.”
1961
1966
1967
1980
1984
1931
1987
1932
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1966
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Nel 1929 partecipa ad una spedizione di studio sui ghiacciai del Karakorum
guidata dal principe Aimone di Savoia - Aosta.
Studia il ghiacciaio Baltoro accampandosi in tenda tra i rumori delle valanghe
che precipitano dai fianchi della valle sovraccarichi di neve fresca.
Fra i ricordi più memorabili l’improvvisa apparizione del K2 come una
piramide di ghiaccio e pietra sospesa sulle nubi.
1967
“Fu una visione indimenticabile che impressionò profondamente il mio spirito, lasciandomi
un ricordo incancellabile, colmo di desideri e propositi”.
2000
1980
1984
1987
1990
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
Avvista in lontananza sulla cresta del Karakorum
una sella prima di allora inesplorata.
Per avvicinarla è necessario percorrere un
cammino impervio. Assieme all’esperta guida
alpina Evaristo Croux si arrampica per nove ore
nella neve fresca fra i crepacci e deve anche
attraversare un ponte di neve.
Desio esegue misurazioni topografiche per fissare
la posizione e l’altezza della sella (5626 m.), cui dà
il nome dell’esploratore inglese Conway che ne
aveva immaginato l’esistenza.
1939
1940
1942
1947
1952
1953
1954
1957
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1928
1929
1930
Per misurare le distanze ai fini dei rilievi
topografici, Desio, essendo rimasto insoddisfatto del
funzionamento del contapassi, si affida al compagno
di spedizione Vittorio Ponti, che riusciva a contare
continuativamente anche per 8-10 ore al giorno sino
a 40-50.000 passi al giorno!
1966
1967
1980
1984
1931
1987
1932
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
Nel 1931 torna in Libia per una
spedizione scientifica, nell’oasi di Cufra,
nel cuore del Sahara.
L’esplorazione dura 4 mesi, Desio con la
carovana che lo accompagna attraversa il
deserto muovendosi soprattutto di notte
per evitare il sole ed il caldo
insopportabili
delle
ore
diurne,
combattendo contro il sonno a dorso dei
cammelli.
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
1940
1942
1947
1952
1953
1954
1957
1961
1962
Durante l’esplorazione compie una serie
di rilievi paleontologici. Trova uova
fossili di Psammornis, uccelli simili agli
struzzi ma di dimensioni maggiori:
queste uova sono 1,5 volte quelle dello
struzzo e quindi 10 volte più grandi
rispetto all’uovo di gallina.
Dedica un attento studio al vulcano Uau
en-Namùs di cui ricostruisce le fasi di
formazione e di stabilizzazione .
1963
1966
1967
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1925
1926
1927
1928
Negli anni successivi torna più volte in
Libia nel periodo estivo, approfittando della
pausa delle attività universitarie, per
continuare le sue ricerche geologiche.
In questo periodo, dà il via alla
realizzazione di un museo naturalistico a
Tripoli.
In occasione di uno di questi viaggi in Libia,
nel 1936, per rilevare geograficamente i
confini tra la Libia italiana e i possedimenti
coloniali francesi, effettua un’esplorazione
aerea del Tibesti, un grande massiccio
montuoso esteso quanto un terzo dell’Italia
che si erge come un colossale pilastro nel
centro del Sahara.
1939
1940
1942
1947
1952
1953
1954
1957
1961
1962
1963
1966
1967
1929
1980
1930
1984
1931
1987
1932
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Nella seconda metà degli anni ’30 le
osservazioni geologiche di Desio in Libia si
concentrano sulla ricerca di acqua e di
giacimenti minerali nel sottosuolo. Le
ricerche
si
svolgono
con
successo,
consentendo l’individuazione di importanti
falde artesiane e di giacimenti di fosfati e di
sali.
1940
Non solo. Nel corso di alcune trivellazioni
viene scoperta la presenza di metano e
petrolio. Siamo nel luglio del 1938 e dal
pozzo n. 8 nei pressi di Tripoli esce
all’improvviso un fango effervescente che
sprigiona bolle di gas infiammabile e in cui
si vedono gocce di sostanza di natura oleosa:
il petrolio!
1961
Nei mesi successivi Desio prepara un
programma dettagliato per ulteriori ricerche
e trivellazioni avvalendosi anche della carta
geologica della Libia che egli stesso ha
elaborato, ma lo scoppio della seconda
guerra mondiale interrompe ogni attività.
1942
1947
1952
1953
1954
1957
1962
1963
1966
1967
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Agli inizi degli anni ’50 riprende
il progetto di una spedizione
italiana sul K2, già concepita
venticinque anni prima.
Nel 1953 Desio riesce ad ottenere
il
permesso
dal
governo
pakistano e mette a punto il
piano della spedizione, che
prevede la composizione di due
squadre: una alpinistica e una
scientifica.
La prima ha il compito di
affrontare la scalata del K2, la
seconda quello di completare ed
estendere gli studi e le ricerche
svolti durante la spedizione del
’29. E’ un’impresa colossale.
Undici alpinisti, sei scienziati, il
capo spedizione Desio e quasi
700 portatori. Immaginiamo una
carovana in marcia sui ghiacci
himalayani di 700 uomini!
1940
1942
1947
1952
1953
1954
1957
1961
1962
1963
1966
1967
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Il 31 luglio 1954, dopo l’allestimento di ben nove
campi alle crescenti quote via via raggiunte dal
gruppo degli alpinisti, Compagnoni e Lacedelli
conquistano la vetta del K2 e piantano sulla cima
le bandiere italiana e pakistana.
1966
Desio rimane altri due mesi per completare le
indagini scientifiche di carattere geografico,
geologico, geofisico, nonché botanico e zoologico.
1987
1967
1980
1984
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Desio si interessa lungamente
dell’Antartide e per molti anni
cerca di sensibilizzare l’opinione
pubblica e le autorità politiche
italiane sull’importanza di una
presenza diretta dell’Italia in
questa regione polare, più vasta
dell’Europa .
Tenta
di
organizzare,
ma
inutilmente,
una
spedizione
italiana in Antartide in occasione
dell’anno geofisico internazionale
1957-58.
Non
manca
di
recarsi
personalmente
in
Antartide
approfittando
dell’invito
a
visitare le stazioni USA rivoltogli
nel 1962 dalla National Science
Foundation.
Svolge numerose osservazioni di
carattere geografico e geologico,
individuando, fra l’altro, la
diversità
di
struttura
tra
l’Antartide occidentale e quella
orientale.
1939
1940
1942
1947
1952
1953
1954
1957
1961
1962
1963
1966
1967
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1925
1926
1927
1928
1929
1930
Nel 1980 organizza con la Società
Geografica Italiana una tavola
rotonda
sui
temi
scientifici
dell’Antartide,
facendo
poi
pubblicare in un volume dettagliato
ed organico i resoconti del
convegno.
1947
Nei suoi scritti sull’Antartide
evidenzia un dato macroscopico
ancor oggi attuale: eventuali
variazioni nel volume dei ghiacci
antartici influenzerebbero il clima
di tutta la Terra e provocherebbero
variazioni notevoli anche nel livello
dei mari.
1962
1952
1953
1954
1957
1961
1963
1966
1967
1980
1984
1931
1987
1932
1990
1933
2000
1934
2001
1935
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1940
1916
1942
1917
1947
1918
1952
1919
1953
1920
1954
1921
1957
1922
1961
1925
1962
1926
1963
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Nel 1980 Desio viene invitato ad un simposio sull’altopiano del Tibet. Il
programma prevede un’escursione di due settimane nel Tibet meridionale
e questo convince Desio ad accettare l’invito.
1966
1967
1980
Per il volo aereo dall’Italia a Pechino sceglie la compagnia aerea pakistana,
perché la sua rotta sorvola la catena del Karakorum! Desio può rivedere
dall’alto il grandioso complesso di cime, di creste e di enormi ghiacciai che
per anni aveva faticosamente attraversato a piedi.
1984
Viene accolto con grandi onori nelle cerimonie ufficiali e addirittura, nella
cena conclusiva del simposio, prende posto da solo accanto a Deng
Xiaoping, l’uomo politico più importante della Cina.
2000
1987
1990
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1925
1926
1927
1928
1929
1930
1931
1932
1933
1934
1935
Desio torna ancora ai piedi del tetto
del mondo per un’altra impresa, nel
1987, all’età di 90 anni.
1939
Questa volta l’intento è di misurare,
con l’ausilio di tecnologie moderne,
l’altezza di Everest e K2, dopo che un
astronomo ha annunciato che il
secondo sarebbe più alto del primo.
Con il patrocinio del CNR nasce così
la spedizione Ev-K2-CNR che, con
l’ausilio di due apparecchi GPS,
raggiunge il ghiacciaio Baltoro e
procede alla misurazione delle due
cime himalayane., confermando il
primato dell’Everest.
1947
Il progetto Ev-K2-CNR non si
conclude, però, con le misure
topografiche. Su iniziativa di Desio
viene installato nel 1990, ai piedi
dell’Everest,
“Piramide”,
un
laboratorio multidisciplinare tutt’ora
funzionante.
1940
1942
1952
1953
1954
1957
1961
1962
1963
1966
1967
1980
1984
1987
1990
2000
2001
1897
1936
1900
1937
1907
1938
1912
1939
1915
1916
1917
“Fra le gioie più pure che mi danno questi viaggi in paesi lontani,
anche se gravati da disagi, da ansie, da rischi, da pericoli, sono
1918
quelle ore di serena meditazione che mi concedono le solitudini,
1919
quelle dell’Africa sahariana, come quelle dei grandi ghiacciai
1920
1921
1922
1925
dell’Himalaya.
1940
1942
1947
1952
1953
1954
1957
Ed è così che al ritorno nella vita cosiddetta civile … provo ogni
1961
1962
1926
volta un senso di sgomento, un senso di disagio e vorrei scappare,
1927
vorrei correre via subito lontano, lontano, vorrei tornare fra gente
1966
1928
semplice, umile e primitiva, ma soprattutto vorrei tornare dove non
1967
1929
1930
1931
1932
c’è nessuno, dove ci si trova da soli di fronte a se stessi e a Dio.”
Ardito Desio
1963
1980
1984
1987
1990
1933
2000
1934
2001
1935
Con la sua vita lunga, intensa ed emozionante il Professor Desio ci
trasmette una lezione profonda ed attuale. Una lezione importante in
anni come i nostri.
Ha guardato alla natura con grande curiosità e con la passione di
conoscerla. Ma non l’ha studiata a tavolino, ha sempre cercato un
contatto diretto con essa, anche nei suoi aspetti più estremi, come il
deserto ed i ghiacciai.
Non solo. Questa sete di esplorazione l’ha finalizzata ad un sapere
scientifico messo a disposizione dei giovani, attraverso il suo
coinvolgente rapporto con gli studenti d’università.
Ha impegnato le sue forze, le sue capacità, da giovane e da anziano.
Un uomo volitivo e concreto, che possiamo prendere ad esempio per
dare qualità e forza ai nostri doveri e ai nostri interessi senza mai
cedere al disimpegno o all’indifferenza.




Le citazioni dei brani di Ardito Desio sono tratte da
- DESIO, Sulle vie della sete, dei ghiacci e dell’oro, Novara 1987
- DESIO, La conquista del K2, Milano 2004
- Scienza e avventura negli scritti di ardito Desio, a cura di Claudio Smiraglia e
Guglielmina Diolaiuti – Club Alpino Italiano


Documenti, informazioni e iniziative sulla figura di Desio sono conservati e curate
dall’Associazione “Ardito Desio” (www.arditodesio.it) e in particolare da Maria
Emanuela Desio, figlia del Professore.
Scarica

Ardito Desio - Istituto .:VILLA FLAMINIA:. @ Home Page