Il laboratorio di matematica: luogo di intuizione e rigore Andrea Maffia Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Il laboratorio di matematica è il luogo in cui strumenti, sapere e interazioni sociali si incontrano fra loro (Paola, 2003) Strumenti Sapere Interazioni INDIVIDUO GRUPPO Interazioni Ognuno ha un proprio stile di apprendimento: INDIVIDUO preferenza rispetto alle modalità di accesso all’informazione e/o alle modalità di elaborazione dell’informazione oggetto dell’apprendimento stesso. Ognuno ha un proprio stile di apprendimento: INDIVIDUO CONCRETE preferenzaESPERIENZE rispetto alle modalità o di accesso all’informazione e/o CONCETTUALIZZAZIONE ASTRATTA alle modalità di elaborazione RIFLESSIONI OSSERVATIVE o dell’informazione oggetto SPERIMENTAZIONE ATTIVA dell’apprendimento stesso. SENSI COIVOLTI: PERCEZIONE VISIVA, UDITIVA, TATTILE (CINESTETICA) La progettazione di una attività di classe che sia “adatta” a tutti deve permettere diverse modalità di accesso alle informazioni e deve prevedere vari approcci risolutivi. Realizzare una consegna che soddisfi tutti i requisiti non è banale Se si vogliono implementare stimoli per la congettura e l’argomentazione diventa ancora più difficile Stylianides e colleghi (2013) notano come le difficoltà maggiormente riscontrate dagli insegnanti relativamente alle attività di congettura e argomentazione stiano nel reperimento di consegne di livello adatto e nella gestione dell’attività degli studenti Gueudet e Trouche (2009) RISORSE DOCUMENTO SCHEMI D’USO SCHEMI D’USO EVOLUZIONE EVOLUZIONE RISORSE GENESI DOCUMENTARIA Gueudet e Trouche (2009) Un esempio COMPONENTE VISIVA E COMPONENTE VERBALE RISORSA ESPLORAZIONE E INTUIZIONE ARGOMENTAZIONE CHE RICHIEDE CONOSCENZE TEORICHE DIVERSE STRATEGIE RISOLUTIVE PER IL PROBLEMA COMPONENTE INTUITIVA - Andrà e Santi (2013) L’intuizione può essere vista come il lato dell’attività intellettuale-emozionale più legato ai sensi, quando l’attività è mediata soprattutto attraverso oggetti, artefatti, gesti, movimenti corporei, uso deittico e generativo del linguaggio naturale. Le intuizioni sono una relazione fra il soggetto e un contenuto di conoscenza che permette sensibilità nel notare, pensare, diventare prossimi e sincroni con la generalità. L’intuizione può essere il “colpo di Le intuizioni sono un modo di essere e divenire della genio” di un singolo, ma è conoscenza nel suo moto verso la generalità della altrettanto vero che può essere conoscenza matematica, con la sensazione di essere condivisa in modo comunitario, vicini a ri-creare ciò che culturalmente ci trascende. anche in termini affettivi Primo tentativo: - Studenti di 14-15 anni SCHEMI Tutti ragazzi con difficoltà D’USO Contesto: centro estivo Scopo: provare esperienze matematiche positive - Attività a gruppi di 3 studenti - Consegna: smascherare l’illusione - Strumenti: righello e squadre Risultati: - Attività coinvolgente - Ciascuno studente è stato coinvolto nella soluzione - L’attività ha generato così tanto interesse che poi i ragazzi hanno voluto cercare nuove illusioni ottiche - Argomentazione carente - L’uso degli strumenti geometrici non è sempre stato appropriato - Le giustificazioni fornite per le strategie risolutive non erano sempre corrette - Non vi è stato un momento di formalizzazione degli aspetti matematici coinvolti nell’attività. Secondo gli operatori, la mancanza di un momento di sintesi e istituzionalizzazione dei contenuti concettuali emersi sarebbe risultata in una breve permanenza in memoria delle conoscenze acquisite in quel contesto Dall’intuizione al rigore… L’attività che quotidianamente viene svolta in classe è anche finalizzata alla formalizzazione delle conoscenze degli studenti Ogni attività esplorativa richiede un successivo momento di istituzionalizzazione Al fine di favorire questo processo si èGENESI deciso di modificare l’originale proposta diDOCUMENTARIA PQM Contesto: Due classi (I e II) della sec. di I grado Due lezioni, attività in gruppi di 3-4 studenti Organizzazione: - Stimolo iniziale: un matematico in classe - Una illusione comune a tutti i gruppi - Discussione orchestrata dall’insegnante - Una illusione diversa per ogni gruppo - Discussione orchestrata dall’insegnante Modifiche della risorsa Strumenti forniti: -Spago - Qualche compasso - Fogli di carta bianchi -Squadre e riga (non graduati) Risultati: primo problema Due sottoproblemi 1) Misurare i segmenti senza far ricorso a una scala graduata già pronta 2) Descrivere il processo di misura usando le parole Strumento Descrizione della procedura (risposta alla seconda consegna) Compasso - Per misurarla abbiamo aperto il compasso per la larghezza di uno dei due segmenti e poi lo abbiamo confrontato con l’altro segmento. - Abbiamo aperto il compasso della lunghezza di A e, mantenendo la stessa apertura, l’abbiamo puntato sul B ed è risultato uguale. - Abbiamo usato il compasso aprendolo dai punti C e D della figura A. - Abbiamo aperto il compasso del segmento A e abbiamo notato che la larghezza dei 2 segmenti è uguale. - Col compasso abbiamo puntato su un vertice del primo segmento e l’abbiamo aperto fino all’altro vertice. Con la stessa ampiezza abbiamo misurato il secondo segmento. La precisione Spago - Mettendo il filo su una linea poi tenendo il punto, L: Apro le dita el’abbiamo riporto messo sull’altra linea e poi combaciavano. Squadra Altro P: Questo è proprio poco preciso! - Abbiamo visto che i segmenti erano uguali facendo un segno con la Ins: Quale metodo è più preciso? matita sulla squadra. - Per usare la squadra l’abbiamo posizionato e abbiamo puntato e i A: noi abbiamo usato tuttiil dito e tre confrontato l’altra linea e abbiamometodi, scopertola checorda, erano uguali. il compasso e la - Abbiamo usato una spanna dellasquadra. mano e abbiamo vistopiù che preciso le due misure Il metodo è la sono alla pari. squadra o il compasso, perché con - Abbiamo misurato con una cordicella, un compasso e una squadra e tutti la corda puoi muovere le dita, anno usato uno strumento diverso. invece il compasso sta più fermo. Risultati: secondo problema Discussione di classe a proposito delle possibili modalità per verificare il parallelismo fra due rette. L’intervento dell’insegnante spinge la discussione verso un maggiore rigore del linguaggio: Ins: ci sono temi comuni tra le varie schede? So: La drittezza delle righe! Ins: In termini geometrici? D: Diciamo linee. L: Segmenti paralleli o curvi Si: in quasi tutte le schede c’erano delle linee curve che invece erano dritte. Ins: In termini geometrici? Si: Rette! Ins: Rette. Come facciamo a verificare che una linea sia retta? D: Ci mettiamo sopra una riga o una squadra. C: Poi bisogna dimostrare che quelle linee rette sono parallele. E: Noi abbiamo usato il compasso per misurare la distanza. C mette in evidenza che il ‘mettere sopra una riga o una squadra’ suggerito da D non è sufficiente a “dimostrare”. Lo studente E suggerisce che la misura della distanza può essere sufficiente per questa ‘dimostrazione’ Intuizione comunitaria? Si potrebbe pensare la possibilità di intuizione del singolo “D. ha avuto l’idea mentre studente “bruciata” nel momento in cui un la S. e la C. viene hanno spiegato compagno il perché.” smaschera l’illusione ottica Si è notato che invece uno del studente determina “All’inizioquando alcuni membri gruppo avevano dove sta l’illusione allora fornisce ai del compagni sbagliato, ma poi altri membri gruppo si degli indizi sono accorti dell’illusione ottica e l’hanno “ Ci del siamo messi a guardare e io e A. spiegato al resto gruppo.” […] Dopo C. ha ha presouna la riga Ciascuno di loro quando abbiamo se necapito rende conto e invece l’E. in ha un tagliato le striscioline sensazione “Aha!” che risulta sentimento di e “L’abbiamo scopertodiinsieme, ognuno conefficacia le sue idee personale ma S. ci ha detto la dopo anche io e A. abbiamo usato la squadra per verificare e poi se ti pieghi soluzione.” il disegno con la testa piegata Tale sentimento positivo è guardando testimoniato dalla richiesta di li vedi dritti e questo lo ha trovato l’E.” ripetere l’attività con nuove illusioni ottiche Conclusioni (1) • Si è mostrata una genesi documentaria che, a partire da una risorsa reperita tramite il PQM, ha portato a graduali modifiche (sia della risorsa sia dei suoi schemi d’uso) dovute al cambiamento del contesto • In particolare, a partire dall’assunto che l’intuizione è una attività sociale (Andrà & Santi, 2013) si è deciso di far lavorare gli studenti in piccoli gruppi • Inoltre la necessità di richiedere agli allievi un linguaggio che facesse uso di termini opportuni e la volontà di spingerli ad argomentare le procedure utilizzate hanno portato a modificare le consegne originali Conclusioni (2) • L’attività è stata divisa in due momenti di lavoro, in piccoli gruppi, alternati con discussioni collettive di classe. • L’andamento della discussione di classe e le risposte degli studenti forniscono buoni elementi per inferire che l’attività ha avuto un buon impatto sia dal punto di vista affettivo sia dell’applicazione delle conoscenze per descrivere e giustificare una procedura. • In particolare ciascun gruppo di studenti è stato in grado di lavorare fino all’ultima consegna, anche quelli composti dagli studenti con maggiori difficoltà. 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