Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica
POLITECNICO DI MILANO
Corso di Storia della Meccanica
Prof. E. Rovida - A.A. 2004/2005
Progetto d’esame: IMPIEGO DEL VAPORE NELLA STORIA
Studente: Greco Carmelo – 666273 “Il calore non è altro che potenza motrice o piuttosto movimento che ha
cambiato di forma, un movimento delle particelle dei corpi. Ovunque vi
sia distruzione di potenza motrice, vi è nello stesso tempo produzione di
calore in quantità proporzionale alla potenza motrice distrutta. E
viceversa, ovunque vi sia distruzione di calore, vi è produzione di
potenza motrice”
("Reflections sur la puissance motrice du feu”
Sadi Carnot, 1825)
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CANNONE A VAPORE: “ARCHITRONITO”
ARCHIMEDE DI SIRACUSA
SIRACUSA
287 A.C.
- FUNZIONE GENERALE:
lancio di proiettili
- PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO:
propulsione generata dalla dilatazione
volumetrica conseguente al passaggio di
stato liquido-vapore
FONTE: “Codice Atlantico”,
Leonardo da Vinci
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FUNZIONAMENTO:
- Riscaldamento culatta del cannone mediante
braciere
- Ingresso acqua dentro il cannone attraverso un
rubinetto
- Passaggio di stato liquido-vapore e conseguente
dilatazione volumetrica
- Generazione della spinta per lanciare il proiettile
COMMENTO TECNOLOGICO:
- Culatta del cannone (riscaldata dal braciere) in rame: conducibilità
termica elevata  ottima capacità di trasmettere calore
- l’acqua è accolta nella culatta, dove avviene il passaggio di stato
liquido-vapore  culatta cannone = caldaia
COMMENTO STORICO:
- Non risultano applicazioni pratiche di questa macchina
- L’idea di usare vapore come propellente per lanciare proiettili ha avuto un
seguito: fu applicata nel XIX secolo durante la guerra civile americana
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TURBINA A REAZIONE: “EOLIPILA” O “SFERA DI EOLO”
ERONE DI ALESSANDRIA
“LE PNEUMATICHE DI ERONE”
ALESSANDRIA D’EGITTO
I SECOLO A.C.
- DESCRIZIONE:
sfera munita di ugelli che, ripiena di
vapore sotto pressione, gira velocemente
su se stessa
- FUNZIONE GENERALE:
ottenimento di energia meccanica a
partire da energia termica (vapore)
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO:
riscaldamento di acqua all'interno di una
sfera metallica e utilizzo della pressione
del vapore per mettere in rotazione, per
reazione, la sfera attorno al suo asse
Animazione
orizzontale
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FONTE: scritto di Erone
"Sia AB una caldaia contenente
dell'acqua, posta sul fuoco. Si
chiude con l'aiuto di un coperchio
C, forato da due tubi ripiegati DE,
la cui estremità penetra in una
piccola sfera vuota. Si
aggiungono sulla sfera due
pezzetti di tubo N e O; il gomito
deve essere ad angolo retto
rispetto alla linea immaginaria, che
attraversa la sfera F congiungendo
fra loro i due tubi DE. Quando
l'acqua della caldaia sarà calda, il
vapore passerà per il tubo DE
nella piccola sfera e, uscendo dai
tubi a gomito nell'atmosfera, la farà
girare su se stessa" … per
reazione.
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COMMENTO TECNOLOGICO:
- caldaia realizzata in rame: elevata conducibilità termica
- i due condotti, diametralmente opposti, sono a forma di L (spinta
tangenziale)
- le estremità dei due tubi presentano un convergente: riduzione della
sezione di ciascun condotto al fine di accelerare il vapore
COMMENTO STORICO:
- Non risultano applicazioni pratiche della “Eolipila” di Erone
VARIANTE DELL’EOLIPILA:
- una sola apertura su una sfera montata su
ruote
- lo stesso meccanismo “a reazione” fa
muovere il carrello in verso opposto al
vapore uscente
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“EOLIPILA” deriva dal greco: “Aiólos” = EOLO (dio dei venti nella
mitologia greca) e “púle” = PORTA
Erone ideò un mulinello a vapore allo scopo di aprire le porte di un
tempio grazie all'energia prodotta dal riscaldamento dell'acqua sotto
l'altare su cui veniva acceso un fuoco
COMMENTO COSTRUTTIVO:
- espansione aria calda, causata dal
fuoco ardente
- aria espansa mette in pressione
l'acqua di un serbatoio
- l’acqua, attraverso un sifone, va a
riempire un secchio sospeso
- la discesa del secchio fa aprire le
porte del tempio
- se il fuoco viene spento, la pressione
nel recipiente diminuisce e l'acqua
ritorna indietro, svuotando il secchio
- allora il peso W (in basso a sinistra)
cadendo fa chiudere le porte
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COMMENTO TECNOLOGICO:
- trasmissione del moto affidata a catene, che si avvolgono su rulli
cilindrici
COMMENTO STORICO:
- il principio di funzionamento della “Eolipila” muove oggi le colossali
turbine "a reazione" delle centrali termoelettriche
- Perché la “turbina a reazione” non ha trovato sviluppo già nel I
sec. a.C.?  Problemi:
- materiali
- mentalità dell'epoca: ostilità a ricavare soluzioni pratiche da
esperimenti scientifici  disposizione di un gran numero di
schiavi = fonte di energia più economica e più generalizzata
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Non si conoscono altre notizie che riguardino il vapore sino al XV
secolo d.C. , quando cioè il grande LEONARDO DA VINCI dimostrò la
potenza del vapore con l' ”Architronito", riprendendo un’idea precedente
di Archimede.
Nei secoli XVI e XVII l'idea di costruire nuovi motori è sempre più
diffusa.
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SISTEMA DI POMPAGGIO ACQUA
GIOVANNI BATTISTA DELLA PORTA
NAPOLI
1606
- FUNZIONE GENERALE: Pompaggio acqua
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO: Utilizzo della
“forza del vapore” per estrazione dell’acqua
COMMENTO COSTRUTTIVO-TECNOLOGICO:
- il fuoco in E fa evaporare l'acqua contenuta nel
recipiente D
- il vapore prodotto entra sotto pressione nel
recipiente B, forzando l’acqua contenuta in B
ad uscire attraverso il tubo C, pescante nel
liquido stesso
COMMENTO STORICO:
Con questo sistema gli "ingegneri" di Cosimo de' Medici, Granduca di
Toscana, riuscirono a pompare dell'acqua da una miniera posta a 50
piedi sottoterra
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TURBINA A VAPORE
GIOVANNI BRANCA
PESCARA
1629
- FUNZIONE GENERALE:
generazione del movimento per azionare la
"macchina di triturazione" a pestelli
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO:
flusso di vapore colpisce tangenzialmente
una ruota palettata, mettendola in rotazione
COMMENTO COSTRUTTIVO:
- il vapore, prodotto nella caldaia A, fuoriesce con forza dall'ugello D,
imprimendo un movimento rotatorio ad una ruota a palette
sistemata orizzontalmente su un trespolo, alla stessa altezza
dell’ugello
- la ruota mette in funzionamento la "macchina di triturazione" a
pestelli che macina i minerali per preparare la polvere da sparo
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LA PENTOLA A PRESSIONE: “DIGESTER”
DENIS PAPIN
FRANCIA
1690
- FUNZIONE GENERALE:
far muovere un pistone all'interno di un cilindro
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO:
passaggio di stato liquido-vapore: dilatazione
volumetrica del mezzo & passaggio di stato
vapore-liquido: generazione del vuoto
FONTE : scritto di Denis Papin
“… dato che fra le proprietà dell'acqua vi è quella per cui una piccola
quantità di essa, trasformata in vapore dal calore, ha una forza elastica
simile a quella dell'aria, ma con il sopraggiungere del
raffreddamento si ritrasforma in acqua, sì che nessuna traccia di tale
forza rimane, ho dedotto che potevano essere costruite macchine nelle
quali l'acqua, con l'aiuto di calore non molto intenso e a poco
prezzo, avrebbe potuto produrre il vuoto completo”.
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FASI:
- Passaggio di stato Liq-Vap
mediante riscaldamento,
espansione Vap: il pistone sale
per effetto della pressione vap, che
vince la pressione atm e il peso del
pistone stesso
- Raffreddamento del cilindro e
condensazione del Vap:
produzione di un vuoto parziale
all'interno del cilindro
- Azione della pressione atm e del
peso pistone che riportano il
pistone in basso
Animazione
COMMENTO COSTRUTT.-TECN.:
- Tubo: diametro=6 cm, chiuso nella parte
inferiore, contenente un pistone
- dente di arresto alla sommità del cilindro
- il tubo svolge la triplice funzione di
caldaia, cilindro del motore e condensatore
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COMMENTO STORICO:
Papin fu il primo ad avere
l'idea giusta: muovere un
pistone all'interno di un
cilindro
“L’AMICO DEL MINATORE” O
“MACCHINA PER SOLLEVARE L’ACQUA CON IL FUOCO”
THOMAS SAVERY
INGHILTERRA
1699
- FUNZIONE GENERALE:
Pompaggio acqua
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO:
Forza motrice generata dal vuoto
creato nel cilindro dalla
condensazione del vapore
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Animazione
FASI:
- condensazione
vapore
e
produzione del vuoto all’interno
del cilindro
- aspirazione acqua all’interno del
cilindro
- per far salire ulteriormente l'acqua
aspirata, all'interno dei cilindri viene
immesso vapore a pressione
p > p atm
- l'acqua della miniera è spinta
ancora più in alto ed espulsa
mediante un violento getto
COMMENTO STORICO:
- fine 1600: infiltrazioni acqua nelle miniere inglesi, lavoro impossibile
- Savery tentò di risolvere questo problema usando il vapore
- la tecnologia dell'epoca non dava garanzie di resistenza
- con vapore ad alta pressione la macchina di Savery non era efficiente:
caldaie, tubi e cilindri erano saldati a stagno, non resistevano alle forti
pressioni richieste per spingere l'acqua alle altezze utili per le miniere
- la macchina di Savery fu poco impiegata e ben presto abbandonata
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MACCHINA PER POMPAGGIO ACQUA
THOMAS NEWCOMEN
INGHILTERRA
1705
Animazione
- FUNZIONE GENERALE: Pompaggio acqua
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO: Far muovere un pistone in un cilindro
per mezzo della pressione atmosferica, grazie al vuoto creato sotto di
esso dalla condensazione del vapore
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CORSA ATTIVA: innalzamento del
pistone collegato all'estremità
opposta del bilanciere (5)
- Produzione vapore in caldaia (1)
- Immissione vapore nel cilindro (3)
per mezzo di una valvola (2)
- Sollevamento pistone (4), aiutato dal
peso del pistone della pompa (6) che
scende nel pozzo della miniera
- Pistone, giunto all'estremità superiore,
urta contro un arresto che chiude la
valvola di immissione del vapore (2)
e apre un'altra valvola (8) che
spruzza acqua fredda (7) all'interno
del cilindro
- vapore condensa rapidamente a
causa del raffreddamento
- nel cilindro si produce un vuoto che
costringe il pistone (4) a scendere
- A causa della discesa del pistone (4), il pesante stantuffo (6) sale e, nella
sua salita, estrae l'acqua che si è infiltrata nel pozzo
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OSSERVAZIONI:
- LAVORO FATTO DA PRESSIONE ATM premente su superficie pistone
- VAPORE serve solo a fare il VUOTO SOTTO IL PISTONE mediante
condensazione prodotta con getto di acqua fredda
- SALITA PISTONE (FASE PASSIVA) dovuta a discesa stantuffo pompa
- DISCESA PISTONE (FASE ATTIVA) dovuta al vuoto, che consente alla
p atm di spingere lo stantuffo verso il basso (con conseguente salita del
pistone della pompa)
- Nella macchina di Newcomen c'è la prima separazione di funzioni: caldaia
è separata da cilindro, ma il cilindro funge ancora da condensatore
COMMENTO STORICO:
- 1725: la macchina di Newcomen impiegata nelle miniere per aspirare
l'acqua dalle gallerie e per rifornire di acqua le ruote idrauliche
- DIFETTO: continuo raffreddamento del cilindro  enorme consumo di
carbone (rendimento termico di poche unità). Ma, nonostante questo
difetto, la macchina non ebbe rivali nelle miniere inglesi per circa 60 anni
- PREGIO: funzionava con vapore alla pressione atmosferica,
compatibile con la tecnologia dell'epoca
- Molti operai inglesi trovarono una nuova specializzazione d'impiego: il
conduttore di caldaie a vapore (doveva controllare apertura e chiusura
valvole)
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MACCHINA A VAPORE
JAMES WATT
SCOZIA
1763
- FUNZIONE GENERALE:
Produzione del movimento alternativo
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO:
Far muovere un pistone all’interno di
un cilindro per mezzo della pressione
del vapore
NEWCOMEN:
ad ogni movimento del pistone bisogna riscaldare e raffreddare la
camera che ospita il cilindro  Non opera a ciclo continuo
WATT:
“… mi venne in mente che, se si apriva una comunicazione tra il
cilindro contenente vapore e un recipiente dal quale l'aria e altri fluidi
fossero stati tolti, allora il vapore, quale fluido elastico, sarebbe
penetrato nel recipiente vuoto fino a quando non si fosse raggiunto
l'equilibrio. Se il recipiente fosse stato tenuto molto freddo con
un'iniezione o altro il vapore si sarebbe condensato".
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Animazione
LA PRIMA MACCHINA DI WATT:
- Cilindro: chiuso e tenuto caldo
- Condensatore: separato dal
cilindro e raffreddato; pompa
ad aria mantiene il condensatore
a p < p atm
- Stantuffo al punto morto
inferiore: dall’alto viene fatto
entrare il vapore e in basso viene
aperta la valvola scarico 
abbassamento stantuffo: il
pistone scende per effetto della
forza del vapore
- Stantuffo al punto morto superiore: chiusura valvola immissione vapore e
apertura valvola equilibratrice (mette in comunicazione parte superiore del
cilindro con quella inferiore)  vapore passa da sopra a sotto il pistone
- lo stantuffo è tirato in alto dall'asta e dallo stantuffo della pompa, che
scendono per gravità …
- … il ciclo può quindi ricominciare
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OSSERVAZIONI:
- NEWCOMEN: UNA SOLA CAMERA per cilindro e condensatore
- WATT: due CAMERE SEPARATE per cilindro e condensatore
Watt fa scorrere il vapore in due camere, una sempre calda e l’altra
sempre fredda: non c'è più bisogno di riscaldare e raffreddare il
cilindro (come avveniva nella macchina di Newcomen)  risparmio di
combustibile, efficacia maggiore, ciclo continuo
- WATT: LAVORO UTILE compiuto DALLA PRESSIONE DEL
VAPORE, e NON DALLA PRESSIONE ATMOSFERICA
Il vapore entra sopra il pistone e spinge il pistone in basso
- 1782: WATT trasforma la sua macchina in una a DOPPIO EFFETTO
 Vapore immesso alternativamente all'una o all'altra estremità
del cilindro: pistone azionato sia nella corsa di andata sia in
quella di ritorno  pistone sempre sotto spinta  doppia potenza
a parità di cilindrata
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COMMENTO STORICO:
- Con Watt inizia una nuova epoca: “ADDIO CAVALLI”  con
l'utilizzazione del vapore fu trovato il modo di avere ENERGIA
MOTRICE POTENTE, COSTANTE E UTILIZZABILE OVUNQUE
- La macchina di Watt fu la PRIMA MACCHINA TERMICA creata
dall'uomo INDIPENDENTEMENTE DALLE FORME DI ENERGIA
PRIMARIA (mulini ad acqua e a vento) e CONTROLLABILE CON
FACILITA’ E SICUREZZA
- La macchina di Watt collaborò alla rapida trasformazione
dell’ECONOMIA DEL PAESE e avviò un notevole SVILUPPO DELLE
ATTIVITA’ INDUSTRIALI
- 1781: Watt fissa l’UNITA’ DI MISURA DELLA POTENZA (“CAVALLOPOTENZA”), misurando “l'altezza alla quale il più robusto cavallo di
Glasgow riusciva a sollevare in un secondo il peso di 150 libbre”.
Questa unità di potenza verrà poi chiamata in suo onore "Watt“: l'unità
HP (horse-power) corrisponde a 745,7 Watt
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CARRO A TRE RUOTE
JOSEPH NICOLAS CUGNOT
FRANCIA
1769
- FUNZIONE GENERALE: trasporto
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO: “pentola a pressione” di Papin
COMMENTO COSTRUTTIVO-TECNOLOGICO:
- Cugnot applicò il principio della pentola a pressione di Papin ad un
comune carro a ruote, anticipando il principio dell’automobile
- il “carro di Cugnot” era azionato da un motore a vapore e si
muoveva sulla sede stradale a mezzo di una grossa caldaia che
azionava le ruote e “spingeva” questo primitivo mezzo alla “folle”
velocità di 10 Km orari lungo un breve tragitto
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Durante una esibizione, il carro procedette lentamente per una dozzina
di minuti, ma andò distrutto contro un muro perchè non riuscì a
fermarsi.
COMMENTO STORICO:
Questa pur brevissima esibizione segna
l’INIZIO DELLA STORIA DELLA
MOTORIZZAZIONE: si tratta infatti della
prima prova dimostrativa pratica fornita
al mondo di un VEICOLO “AUTOMOBILE" nel senso letterale del
termine, vale a dire CHE SI MUOVE DA
SE’ tramite una forza non animale,
non immagazzinata per mezzo di
molle e che non utilizza gli effetti del
vento o dell’acqua.
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MACCHINA A VAPORE AD ALTA PRESSIONE
RICHARD TREVITHICK
MODIFICHE rispetto a WATT:
INGHILTERRA
- pressioni e velocità più alte
1800
- fasi di espansione più ampie
- parti più leggere
FUNZIONAMENTO:
- vapore entra nel cilindro
- chiusa la valvola di immissione, il pistone
viene spinto dal vapore in espansione
- quando raggiunge il punto morto superiore
si apre la valvola equilibratrice che fa
passare il vapore nella parte del cilindro
sotto il pistone riequilibrando la pressione
- pistone, spinto dal vapore, risale
- apertura valvola di scarico
- apertura valvola di immissione: tutto
ricomincia da capo
Animazione
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LOCOMOTIVA A VAPORE
RICHARD TREVITHICK
INGHILTERRA
1804
- FUNZIONE GENERALE: trasporto
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO: Macchina a vapore di Watt
- CARATTERISTICHE FUNZIONAMENTO: macchina a due cilindri; il
vapore, dopo aver lavorato nel primo cilindro alla pressione di 3-4
kg/cm², non viene scaricato ma inviato in un secondo cilindro, più
grande, dove continua a lavorare espandendosi fino a valori di poco
inferiori alla pressione atmosferica
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- Trevithick installò su un carro il motore di Watt per trasportare 25
tonnellate di materiali a una velocità di 6 km/h
- Con la sua invenzione, Trevithick dimostrò che tra le ruote lisce e le
rotaie c'era sufficiente attrito da trasmettere la forza di trazione
- I lavori di Trevithick indirizzarono i costruttori verso le macchine ad
alta pressione ad espansione multipla
- La sua macchina fu più usata in Francia che in Inghilterra
La locomotiva
di Trevithick fu
chiamata
"Catch me
who can” ("Mi
prenda chi
può”)
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1812: Primi impieghi di
locomotive su rotaie
nelle miniere
LOCOMOTIVA A VAPORE
GEORGE STEPHENSON
INGHILTERRA
1825
- FUNZIONE GENERALE: Trasporto
- PRINCIPIO FUNZIONAMENTO:
Macchina a vapore di Watt
- George Stephenson e suo figlio fecero muovere il primo treno
viaggiatori della storia, costituito da una locomotiva rinnovata e da
sei piccoli vagoni nei quali presero posto i viaggiatori, tra le città di
Stockton e Darlington, nel Newcastle, ad una velocità per quei tempi
eccezionale di 25 Km/h
- Si trattò di un esperimento che coronò il definitivo successo del
trasporto ferroviario
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FUNZIONAMENTO:
- nel focolare (1) brucia carbone 
calore per riscaldamento acqua
- nei tubi a fumo (4) scorrono i fumi
provenienti dal focolare
- trasformazione acqua-vap. in (2)
- indicatore di livello (3):
valutazione quantità acqua in
caldaia (il liquido deve coprire la
volta superiore del focolare)
- fumi: dalla camera a fumo (5) al
camino
- Il vapore prodotto si accumula nella parte più
alta della locomotiva, detta duomo (6), quindi
giunge alla camera di distribuzione (7)
- in questa scorre il cassetto di distribuzione:
regola entrata e uscita del vapore dal
cilindro
- Il vapore, entrando alternativamente attraverso le due luci spinge lo
stantuffo (8) ora a destra e poi a sinistra e fa così muovere biella e manovella
(9) e di conseguenza le ruote
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COMMENTO STORICO:
- Definitivo annientamento dei servizi a trazione animale
- Aumentano le richieste di carbone: l'Inghilterra, grazie ai suoi
grandi giacimenti e alla facilità di trasporto, consolida le posizioni
di avanguardia delle sue industrie e vende carbone a mezza
Europa
1849
1825: “North Star”, Stephenson
1854
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BATTELLO A VAPORE
- Il primo battello a vapor fu costruito nel 1778 in Francia da Claude
d’Abbans: era un vaporetto a pale di 182 tonnellate, lungo 46 metri, largo
4,5 metri. Problema: la spinta era ottenuta con una serie di palette che
“schiaffeggiano” l'acqua (l’elica non è ancora nata).
- Nel Marzo 1786, John Fitch brevetta uno strano battello: con un motore
Watt muove sei coppie di grandi remi, incernierati in alto su due travi che si
muovono avanti e indietro.
- Robert Fulton realizza il primo vero battello a vapore, nel 1807, con una
ruota a pale mossa da un motore costruito dallo stesso Watt; con questa
imbarcazione vengono percorse 150 miglia in 32 ore (sei volte meno del
tempo di navigazione a vela).
Battello a vapore
“Clermont” di Robert Fulton
impiegato sul fiume Hudson
con servizio regolare tra
New York e Albany, 1807
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- 1837: Ericson applica al suo battello una vera elica sommersa
sott'acqua.
- 1840: Isambard Brunel utilizza questo nuovo sistema di
propulsione a elica; costruisce un transatlantico e lo modifica
applicandovi un motore a vapore che fa girare delle eliche
sommerse
COMMENTO STORICO:
- Vantaggio della propulsione a elica azionata da motore a vapore:
si libera completamente il movimento delle navi dai “capricci” del
vento o dalla “fatica” dei loro equipaggi
- Per capire quale enorme vantaggio porta la propulsione a vapore nella
navigazione, basta ricordare che nel 1838 la nave “Great Western”
attraversa l'Atlantico in meno di 14 giorni e mezzo
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Anche nel CIELO il MOTORE A VAPORE ebbe gloria:
- 1852: il francese Henri Giffard fece volare un AEROSTATO di sua
costruzione per circa 31 chilometri sfruttando un motore a vapore
- A Enrico Forlanini si deve il volo del primo oggetto "più pesante
dell’aria" dotato di motore.
Agosto 1877: il professor Giuseppe Colombo, del Politecnico di
Milano, organizzò una conferenza presso i Giardini Pubblici di Milano
sugli aspetti teorici e pratici del problema della navigazione aerea. In
questa occasione invitò Enrico Forlanini, un suo allievo, a una prova
pratica di un suo “apparecchietto” a eliche mosso da una piccola
e leggera macchina a vapore, il PRIMO ELICOTTERO, che si alzò
fino a 13 metri con un volo di circa 20 secondi
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CAMBIAMENTI INTRODOTTI DALLA MACCHINA A VAPORE
KARL MARX, Il Capitale - Volume primo “Con la macchina di Watt era stato trovato un primo motore che
generasse da sé la propria forza motrice alimentandosi di acqua e
carbone, la cui potenzialità fosse completamente sotto controllo
umano, che fosse insieme mobile e mezzo di locomozione, urbano e
non rurale (come la ruota ad acqua), che permettesse quindi di
concentrare la produzione nelle città, invece di disseminarla per le
campagne come avviene con la ruota ad acqua; universale nella sua
applicazione tecnologica e relativamente poco vincolata da
circostanze locali nella scelta della sede. …
… Nella manifattura sono gli operai che eseguono col loro strumento
ogni processo parziale. L'officina mossa dalla forza del vapore
diventa un solo grande automa dove l'operaio ha compiti di
sorveglianza o poco più. …
… L'aumento del numero di invenzioni e la crescente richiesta di nuove
macchine fece nascere l'industria meccanica”
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Impiego del vapore nella storia (ppt, 1,2 Mega)