Gruppo di lavoro: il clima Sara Famiano Ilaria De Marco Pierpaolo Ferraro Alessio Caravetta Alessandro Costa 5°G Nell'altopiano centrale la temperatura media annua è inferiore a – 50 °C, le coste e la peninsola hanno temperature più elevate, durante l'estate, sulla costa la temperatura si avvicina agli - 0° C con punte di –15 °C, mentre nell'interno la temperatura è più bassa, durante l'inverno si raggiungono temperature che vanno da –15 °C a –30 °C, sulla costa mentre da -40 °C a –70 °C nell'interno il clima è secco e con poche precipitazioni in particolare sull'altopiano centrale dove si superano 10 mm annui di acqua equivalente. A scala globale, le regioni polari forniscono un processo di raffreddamento cruciale per il nostro sistema climatico e il tempo polare ha, sul tempo meteorologico di entrambi gli emisferi che si estende fino alle zone tropicali. Nelle superfici ghiacciate le caratteristiche chimiche dell’aria polare. Le aurore che avvengono in entrambi gli emisferi, fenomeni geomagnetici di scala planetaria che avvengono negli strati alti dell’atmosfera. Le condizioni stabili di aridità sull’altopiano antartico, soprattutto in inverno sotto le responsabili della formazione dell’aria più fredda nel nostro pianeta. Il movimento delle masse di aria fredda nell’altopiano antartico in direzione dell’oceano producono venti violentissimi. Queste circolazioni atmosferiche antartiche influenzano i problemi che avvengono negli oceani come la formazione del ghiacci marino e la formazione di correnti marine. Per migliorare la capacità previsionale degli eventi del sistema climatico è necessaria una migliore e più approfondita conoscenza dei processi che avvengono nell’atmosfera della regione antartica. La terra fa 4,5 miliardi di anni in passato il clima e cambiato ripetutamente. Le prime raccolte scientificamente attendibili di dati meteorologici risalgono al 1.700(culminato attorno a 20 mila anni fa) e oggi la temperatura media in Europa è aumentata di circa 6°. Gruppo di ricercatori in una base antartica nella penisola insieme a i ragazzi della scuola antartica della base di ricerca Marambio. Quando la neve si trasforma in ghiaccio al interno restano intrappolate molte bollicine d’aria la cui composizione chimica rimane intrappolata anche per millenni. Dove la stratificazione glaciale è incontaminata, si estraggono cilindri di ghiaccio di una decina. Analizzando le particelle d’aria e di polvere intrappolate nei vari punti della carota si possono ricostruire alcuni aspetti delle condizioni climatiche del passato remoto. L’effetto serra è il fenomeno per il quale la temperatura media di un dato pianeta risulta maggiore di quella che si osserverebbe in assenza di un atmosfera che lo avvolge, nel caso della Terra, comprende azoto circa il 78%, ossigeno per il 21%, vapore d’acqua in percentuale variabile, argon ed altri composti chimici in piccola percentuale, è in grado di interagire con la radiazione elettromagnetica che proviene dal Sole e dal pianeta stesso. L’importanza dell’effetto serra è da rinvenirsi nel fatto che consente alla Terra una temperatura media maggiore di 0°C e dunque più alta della temperatura di congelamento normale dell’acqua, grazie all’effetto serra che la vita sulla Terra è possibile. È proprio la superficie terrestre così riscaldata che emette nuovamente energia sottoforma di radiazione elettromagnetica che, si scopre, ha la caratteristica di essere quasi interrottamente riutilizzata a sua volta dall’atmosfera per il suo riscaldamento. I meccanismi per i quali questa energia viene “rubata” dai gas serra che si occupano infatti di descrivere il comportamento dettagliato e la struttura di atomi e molecole delle particelle che compongono questi sistemi. Si scopre ad esempio che le molecole non stanno “ferme” ma sono in perenne stato di agitazione vibrazionale e rotazionale. L’intera struttura ruota intorno a determinati assi. Sono proprio questi moti molecolari che caratterizzano l’assorbimento della radiazione elettromagnetica ad opera dei gas serra. Fenomeno dei tre soli Fenomeno atmosferico dei tre soli. Due ricercatrici nel momento del fenomeno dei tre soli. Il meteo artico può avere un impatto enorme sul meteo e sul clima di tutto l’emisfero settentrionale. All’opposto diverse tempeste artiche si sviluppano a partire da condizioni che si verificano alla latitudine tropicali. Queste interazioni insieme alle proprietà delle masse oceaniche, di quelle del ghiaccio, delle zone emerse e dei sistemi nuvolosi, sui corpi nuvolosi, sulle precipitazioni, sulle temperature e sui venti. I matematici con lo scopo di prevedere non solo le condizioni meteo della regione artica ma anche improvvisi movimenti di masse oceaniche, le tempeste invernali e lo sgelo primaverile. Nell’atmosfera della regione artica inoltre vengono immersi i gas. I fenomeni di riscaldamento che influenzano non solo il tempo meteorologico ma anche idrologici e chimici che avvengono nell’atmosfera artica. Condition 1: quando il tempo non permette… Le aurore polari sono fenomeni naturali di notevole bellezza. Si manifestano bagliori è fasce luminose con colori mutevoli, avviene con l’ emissione di luce da parte degli atomi che vengono investiti da particelle cariche provenienti dal sole che restituiscono l’ energia ricevuta in forma di radiazione visibile. Si parla di “vento solare”: elettroni e protoni che a grande velocità investono il nostro pianeta. A causa del campo magnetico terrestre, la traiettoria di queste cariche viene modificata ed esse si trovano “intrappolate”, a più di 100Km di altezza, nella quale si originano le aurore. FREDDO E VENTOSO Le regioni polari sono le più fredde del pianeta. La temperatura media annua al polo sud e di -18 C., al polo nord di -50 C. In antartide la temperatura può arrivare a -70 °C I venti possono soffiare fino a 300Km orari è la sensazione del freddo aumenta.