I “SILENZI”
DI
PIO XII
Prof. Vincenzo Cremone
A differenza di Benedetto XV che era
stato aspramente criticato per gli appelli
alla pace durante la Grande Guerra,
Pio XII fu pressoché unanimemente
lodato, in vita, per il suo atteggiamento
durante il conflitto 1939-1945. Finché
visse il giudizio su di lui, quale difensore
degli Ebrei, era in sostanza unanime, e
sicuramente buono.
Prof. Vincenzo Cremone
La questione dei “silenzi” si scatenò, e prese
sviluppi strepitosi nel 1963. In un testo
teatrale che ha avuto un ampio successo
scandalistico, Il Vicario, un giovane autore
tedesco, Rolf Hochhuth, accusa Pio XII di
non aver deplorato esplicitamente il
genocidio degli Ebrei compiuto dai nazisti.
Nel dramma la prudenza di papa Pacelli
diventa viltà e sostanziale complicità con gli
esecutori dell’Olocausto.
Prof. Vincenzo Cremone
Secondo l’autore il papa doveva
proferire
apertamente
e
solennemente una condanna
contro l’antisemitismo nazista,
doveva prendere una decisa e
chiara posizione contro Hitler.
Prof. Vincenzo Cremone
I giornali nazisti accusarono Pio XII
definendolo un militante della
lobby giudaica al servizio degli
Alleati.
Oggi, qualche giornalista, lo ha
definito come il
Papa di Hitler
Prof. Vincenzo Cremone
Doveva Pio XII denunciare
pubblicamente, apertamente e
duramente l’assatanato Führer
di Berlino, rischiando di
provocare rappresaglie più
dure?
Doveva assumersi la responsabilità di causare
indirettamente nuovi e ancora più tragici
lutti?
Prof. Vincenzo Cremone
Ha fatto bene o male a comportarsi nel
modo in cui si è comportato?
Le centinaia di migliaia di Ebrei cui è stata
risparmiata la vita grazie all’interessamento
e all’intervento della Santa Sede si sarebbero
salvate lo stesso se il Papa, come gli
chiedevano con insistenza gli Alleati, avesse
pronunciato la plateale condanna?
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Pio XII
fu veramente
responsabile morale
della Shoah?
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CRONOLOGIA
30 gennaio 1933: Hitler sale al potere
20 luglio 1933: Concordato tra Santa Sede e
la Germania
15 Settembre 1935: emanazione delle leggi
di Norimberga contro gli ebrei
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ATTENZIONE
A proposito del Concordato c’è da
precisare che questo non documenta
un’amicizia. Nella maggior parte dei
casi viene stipulato se esistono gravi
problemi per i cattolici in un
determinato paese. Così accadde con
la Germania.
Prof. Vincenzo Cremone
CRONOLOGIA
14 marzo 1937 enciclica Mit brennender Sorge
(“Con viva ansia”) di Pio XI. Si denunciano le
molteplici violazioni del Concordato da parte di
Hitler.
9-10 Novembre1938: Notte dei cristalli. In questa
notte in Germania furono incendiate tutte le
sinagoghe, infrante le vetrine dei negozi di proprietà
ebraica e arrestate migliaia d’ebrei
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CRONOLOGIA
10 febbraio 1939 muore Pio XI
2 marzo 1939 il cardinale Pacelli è eletto papa
e assume il nome di Pio XII
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CHI ERA PIO XII?
NOME PRIMA DI DIVENTARE PAPA:
Eugenio Pacelli
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Consacrato arcivescovo nel 1917 viene
destinato alla nunziatura apostolica
(ambasciata della Santa Sede) di Monaco, in
Baviera, dove resterà per otto anni e poi altri
quattro a Berlino
Dal 1929 al 1938 segretario di Stato
Prof. Vincenzo Cremone
2 marzo 1939 è eletto papa
assume il nome di
Pio XII
Prof. Vincenzo Cremone
Diplomatico, Segretario di Stato prima
di diventare Papa, conosceva bene le
problematiche tedesche; egli aveva
firmato, il concordato con Hitler nel
1933 e aveva partecipato alla
redazione dell’enciclica Mit
brennender Sorge (1937) che
condannava il nazismo, l’idolatria dello
stato, il razzismo e l’antisemitismo.
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Pio XII fece anche un tentativo di
migliorare le relazioni con la
Germania su richiesta dell'episcopato
tedesco, nella speranza che fossero
mitigate le persecuzioni naziste contro
la Chiesa tedesca e polacca, ma
incontrò l'opposizione del regime
hitleriano
Prof. Vincenzo Cremone
Senza alcuna simpatia per il nazismo,
preferiva gli interventi diplomatici
discreti alle dichiarazioni solenni.
Subito si preoccupò di parare la
minaccia di guerra gravante sull'Europa
invitando le potenze europee a
negoziare per regolare i loro problemi.
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Mantenne buoni rapporti con
il governo italiano, ma questi
non valsero a distogliere
Mussolini a tenersi fuori dal
conflitto
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Cosa stava accadendo nei
campi di concentramento non
si conosceva almeno fino al
1943. Si sospettava che
qualcosa di grave stesse
succedendo ma non ciò che si
scoprì a guerra finita.
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Durante la guerra molti, sospetti
di essere Ebrei, e altri ancora
trovarono rifugio nelle istituzioni
pontificie e nei conventi.
Nella primavera del 1943, Pio XII sapeva
come stavano le cose. Il Papa prova
anzitutto un senso di impotenza.
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In due testi pubblici
egli fa allusione allo
sterminio razziale, ma
sono allusioni molto
generiche.
Prof. Vincenzo Cremone
Radio-messaggio di Natale, 24 dic. 1942:
“Questo voto (di ritorno alla pace)
l’umanità lo deve a centinaia di
migliaia di persone che, senza alcuna
colpa da parte loro, per il solo fatto
della loro nazionalità o della loro
origine etnica, sono state votate a
morte o a una progressiva estinzione”.
Prof. Vincenzo Cremone
Allocuzione al Sacro Collegio, 2 giug. 1943:
“…il nostro cuore risponde con
sollecitudine preveniente e commossa alle
preghiere di quelli che indirizzano a Noi
ansiosa implorazione, tormentati come
sono, a causa della loro nazionalità o della
loro razza, da sventure più grandi, … e
abbandonati, anche senza colpa da parte
loro, a misure di sterminio…
Prof. Vincenzo Cremone
Allocuzione al Sacro Collegio, 2 giug. 1943:
“…Ogni parola da parte nostra indirizzata
a tal proposito alle autorità competenti,
ogni allusione pubblica devono, essere
seriamente pesate e misurate, nell’interesse
stesso di quelli che soffrono, per non
rendere, la loro situazione ancor più grave
e più insopportabile”.
Prof. Vincenzo Cremone
Pio XII non intervenne in maniera ferma
PER NON
PROVOCARE MALI
PEGGIORI
Prof. Vincenzo Cremone
A cose fatte molti avrebbero
preferito un atteggiamento più
profetico. Ma non si ha il diritto,
in ogni caso, di mettere in
dubbio l’assoluta sincerità delle
sue motivazioni né l’autenticità
delle sue ragioni profonde.
Prof. Vincenzo Cremone
Grazie all’azione di
Pio XII oltre
ottocentomila Ebrei
scamparono all’orrore
dei campi di sterminio
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FINE
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i “silenzi” di pio xii