Il progetto didattico di educazione ambientale ci ha permesso di rendere operativi concetti e contenuti appresi e discussi in classe con attività di laboratorio che hanno favorito la nostra manualità e creatività: Abbiamo realizzato la scenografia per lo spettacolo teatrale “Alì Babà e i quaranta ladroni” Un grazie particolare alla professoressa Gianna Macchi che ha dedicato tempo, impegno, esperienza e soprattutto tanta pazienza per aiutarci in un tipo lavoro operativo al quale siamo poco abituati gli alunni “Alì Babà e i quaranta ladroni” è una storia di origine persiana, inserita poi nella raccolta medievale in lingua araba de “Le mille e una notte”. Per la rappresentazione teatrale noi abbiamo realizzato, usando spesso materiali di riciclo: il villaggio arabo: due esterni di case con le decorazioni copiate dagli edifici di Sana’à (Yemen) e, in secondo piano, la cupola della moschea con la mezzaluna araba e il minareto (1ª A) gli interni della casa povera di Alì Babà e di quella ricca del fratello Casim, montati sulla stessa quinta che ruota per consentire cambi veloci di scena (1ª B) fantasiose suppellettili d’arredo e vetrate d’autore per la casa del fratello ricco (1ª B) capienti giare nelle quali si nasconderanno i ladroni pronti alla vendetta (1ª B) forzieri pieni di monete d’oro, strepitose collane, piatti di rame, panieri colmi di stoffe raffinate, coppe d’oro e profumi: è il prezioso tesoro dei ladroni nascosto nella montagna (1ª A - 1ª B) pugnali e cappelli che indosseranno i ladroni (1ª C) l’albero dietro al quale si nasconde Alì Babà (1ª C) una grande parete di roccia che si apre (1ª C) Tutto è iniziato con la raccolta dei più svariati materiali che costituiscono parte dei nostri rifiuti domestici Poi ci siamo organizzati per realizzare le scenografie progettate Abbiamo cominciato con matita e righello, ma col pennello è stato uno spasso … I cartoni non bastano mai Abilità geometriche e tecniche sono comunque indispensabili Il progetto intanto prende forma Le decorazioni diventano minuziose anche il tesoro prende consistenza … I tappi (ops) … le monete sono d’oro e d’argento coniare monete è un lavoro lungo … ma divertente ! ... e ora si parte con i forzieri Si preparano anche i gioielli con la tecnica del QUILLING Se volete imparare, vi spieghiamo come si fa Procurarsi riviste con carta patinata pesante, oppure cartoncini ondulati, carta da regali … I fogli di carta devono essere alti 25/30 cm. Segnare prima a 1 cm il mezzo triangolo da eliminare; poi i triangoli isosceli che devono avere la base di 2 cm. Se si usa il cartoncino ondulato alto 30 e largo 2 cm si ottengono perle molto grosse; se servono anche quelle più piccole bisogna calcolare un’altezza di 13/15 cm e una larghezza di 1,5 cm. Tagliare i triangoli come si vede nel disegno, usando un taglierino dalla lama nuova. Per non perdere tempo, meglio fare subito una perla con il primo triangolo e verificare se la carta scelta va bene! Arrotolare su uno stuzzicadente le singole strisce di carta, cominciando dalla parte larga e tenendo ben tesa e centrata la striscia. Fissare la carta a metà e alla fine con Vinavil. Infilare le “perle” su un filo di ferro e spruzzarle con dello spray trasparente per renderle impermeabili; lasciarle asciugare per un giorno. In alternativa mettere sulle dita un goccio di vinavil (pochissimo) e passarlo sulla perla. Comporre la collana infilando le perle su un cordino specifico (caucciù nero, cordini colorati per collane) o su uno spago (m. 1,50 per collana), partendo dal centro e facendo un nodo vicino ad ogni perla. Chiudere con un doppio nodo inglese, lasciando almeno 5 cm per lato senza perle (meglio imparare prima a fare il nodo su una corda grossa guardando bene il disegno a fianco!) Le ragazze della 1ªA hanno realizzato collane pazzesche … autori: gli alunni della 1ªA Anche la 1ª B è al lavoro. Servono altri forzieri capienti per il tesoro altre monete e suppellettili eccezionali lavori per artisti senza frontiere ... le collane con il materiale di recupero dei coprisedili d’auto sono una sciccheria Si preparano gli interni delle case: la fase pennello è decisamente la più divertente E che dire delle vetrate d’autore e delle decorazioni con le stoffe di un provvidenziale campionario? Ora manca solo una bella mensola: una vaschetta del gelato, un polistirolo da imballaggio … e il gioco è fatto Il risultato parla da solo…. È un vero tocco di classe! Ancora al lavoro! Servono nove giare cartoni e copertoni … la fanno da padroni decorazioni, supporti e coperchi completano le giare Il prodotto: interno della casa povera di Alì Babà e il tesoro dei ladroni Interno della casa ricca di Casim, il forziere e le giare autori: gli alunni della 1ªB La 1ªC deve completare il lavoro I forzieri non bastano mai Con questo staio la moglie di Alì Babà conterà le monete Da una lastra di poliuretano modellata dalla prof sono stati ricavati i coltelli dei ladroni I cappelli sono invece interamente di materiale riciclato: è bastato curare gli abbinamenti! Federe tinte, sacchi di juta, una borsa, un cesto vecchio e tante scatole: è ciò che portano in spalla i ladroni quando entrano in scena Una macchina da cucire che ha più di cento anni verrà usata dal sarto: qui non servono modifiche! Provette recuperate in ospedale e contenitori vari: ecco la bottega dello speziale ! Le scritte, rigorosamente in arabo, indicano i farmaci in uso nel medioevo: - unguento di mercurio olio di mirra tamarindo zolfo aloe alcol zenzero Bisogna costruire la parete della montagna i contenitori delle uova dovranno imitare le asperità della roccia “Apriti sesamo”: la roccia si muove ed appare il tesoro Dove si nasconde Alì Babà per spiare i ladroni? Dietro un albero di cartone realizzato con le professoresse Banda e Regalia autori: gli alunni della 1ª C La scenografia adesso è completa Lo spettacolo può iniziare! Grazie a tutti i genitori che hanno collaborato fornendo materiali, abiti e cucendo i costumi mancanti San Macario - 5 giugno 2012