Le popolazioni barbariche, per via di
una profonda crisi dell’esercito e
dell’amministrazione politica
Romana, stavano avanzando
inesorabilmente verso l’Europa
meridionale arrivando a minacciare
l’impero Romano d’Occidente.
Fin dai tempi di Cesare, i Barbari furono
una costante minaccia per il progetto
espansionistico di Roma.
La politica adottata dai Romani con i
nemici fu alternata tra alleanze e tentate
conquiste.
Le popolazioni più pericolose e minacciose
furono:
Gli Unni erano una popolazione di
origine Mongolica, guidata dal re Attila
(denominato: “flagello di Dio”).
Vennero definiti come una popolazione
violenta e sanguinaria, e si dice che nei
territori dove passassero non crescesse
più erba.
I Goti erano una popolazione
originaria delle regioni della
Scandinavia.
Questi erano divisi in:
1 Ostrogoti (Goti Orientali)
2 Visigoti (Goti Occidentali)
Dopo la morte di Teodosio l’amministrazione politica e
militare fu allo sbando.
Le cause principali furono: un’alta fiscalità, le
incursioni Barbariche e la poca autorità degli
imperatori.
Nel Gennaio del 395 d.C. l’impero fu diviso in
Impero d’Oriente e Impero d’Occidente.
Quest’ultimo venne affidato a un ragazzino di 10 anni
di nome Onorio; con questo evento inizia il crollo
dell’impero Romano d’Occidente.
l’impero d’Oriente, invece, fu posto sotto la tutela di
Arcadio (figlio di Teodosio).
Non passarono molti anni che i Visigoti, guidati dal re
Alarico entrarono in Italia e assediarono Roma (410
d.C.).
Una tale invasione non avveniva dal 390 a.C. con
l’assedio dei Galli alla città.
L’avvenimento destò enorme turbamento, anche se
Roma non era più la capitale di tutto l’impero, ma era
pur sempre la sua capitale spirituale e il suo simbolo
di supremazia e invincibilità.
Le conseguenze furono:
• Gli imperatori romani
non riuscirono più ad
amministrare l’impero,
quindi vennero sostituiti
dai generali di origine
Barbarica (Ezio e Oreste).
• Diminuzione della
popolazione.
• Diffusione di malattie
come la peste.
• Aumento della povertà
dei cittadini.
Dopo la morte del generale Ezio (454 d.C.) ,
l’impero dovette subire una nuova minaccia:
I VANDALI
Quest’ultimi, infatti, assediarono saccheggiarono
nuovamente Roma nel 455 d.C.
Nel corso del saccheggio ben poco sfuggì alla foga degli
invasori che non risparmiarono neppure il palazzo dei
Cesari e il tempio di Giove.
Questo sacco fu più disastroso del primo e portò Roma in
un’era buia.
Miccoli Virginia;
Lanzo Francesco;
Polimeno Giordano;
Falco Matteo;
Ventrella Andrea;
Pede Giuseppe.
Scarica

il_sacco_di_roma - IHMC Public Cmaps (2)