ASSOCIAZIONE
RADIOAMATORI
ITALIANI
NOZIONI DI
RADIOCOMUNICAZIONI
NOZIONI GENERALI
SU RICEVITORI E
TRASMETTITORI
IL RADIORICEVITORE
Amplifica i segnali captati dall’antenna
Seleziona il segnale che si desidera ricevere
Demodula il segnale selezionato
Amplifica l’informazione demodulata
Fornisce in uscita l’informazione con le
caratteristiche idonee al suo utilizzo
Le caratteristiche principali
di un radioricevitore :
La sensibilità :
è la capacità di ricevere segnali deboli e di ricavarne
informazioni intelligibili.
La sensibilità deve essere adeguata alle esigenze e alla
intensità dei segnali da ricevere. Comunque non deve mai
essere eccessiva, pena il “sovraccarico” del ricevitore con
gonseguente distorsione dei segnali e la generazione di
“spurie”. Se la dinamica dei segnali da ricevere è molto
ampia si utilizza un circuito definito “Controllo Automatico di
Guadagno” (C.A.G.).
Da considerare è anche il “rumore” naturale captato
dall’antenna.
Le caratteristiche principali
di un radioricevitore :
La selettività :
è la proprietà del ricevitore di selezionare fra tutti i segnali
a varie frequenze, la frequenza della stazione desiderata.
Deve essere adeguata alla banda passante del segnale da
ricevere : una scarsa selettività comporta la ricezione di
segnali indesiderati su frequenze adiacenti.
Una selettività troppo spinta “taglia” parte del segnale e, al
limite, lo può rendere inutilizzabile.
Nei ricevitori in cui sia necessario ricevere segnali con
bande passanti molto diverse tra loro è presente un
controllo manuale della selettività
Le caratteristiche principali
di un radioricevitore :
La stabilità :
è la proprietà di rimanere sintonizzato “stabilmente” sul
segnale ricevuto.
Una scarsa stabilità comporta la necessità di intervenire
spesso sui comandi del ricevitore e/o potrebbe
compromettere la corretta ricezione dei segnali.
Per alcuni tipi di segnale è imperativa una quasi assoluta
stabilità in frequenza del ricevitore.
Le caratteristiche principali
di un radioricevitore :
La fedeltà :
È la la proprietà del ricevitore di riprodurre all'uscita
l'informazione così come è stata trasmessa.
È evidente che qualsiasi distorsione compromette il
contenuto dell’informazione ricevuta
Tutti gli stadi di un ricevitore, di norma, lavorano in classe
“A”.
Nei ricevitori FM, dove l’informazione è legata alla
frequenza, è sufficiente che sia mentenuta, fino allo stadio
rivelatore (demodulatore) l’informazione corretta di
frequenza.
Le caratteristiche principali
di un radioricevitore :
L’insensibilità ai disturbi :
è la proprietà del ricevitore di rendere intelligibile
l‘ informazione anche in presenza di disturbi ed interferenze
di vario genere.
Esistono diversi metodi per ridurre o “cancellare” i disturbi o
il “rumore”. Un tempo tali metodi erano di tipo analogico, più
recentemente sono stati sviluppati metodi di elaborazione
digitale dei segnali, basati sul principio della FFT (Fast
Fourier Transform) per ricavare il segnale anche in presenza
di forte rumore. Questi metodi fanno largo uso della
tecnologia “DSP”.
Segnale nel
dominio
del tempo
Lo stesso segnale nel
dominio della
frequenza con
l’uso di un algoritmo
“ FFT “
Le caratteristiche di un radioricevitore
sono spesso contrastanti tra loro o
non è facile mantenerle costanti al
variare della frequenza ricevuta o
penalizzano la semplicità d’uso
Durante la prima metà del ‘900 questi problemi furono
affrontati e risolti con l’invenzione di diversi circuiti
speciali :
-
amplificazione diretta
reazione (e super reazione)
reflex
Conversione diretta (autodina)
conversione di frequenza (super eterodina)
AMPLIFICAZIONE DIRETTA
REAZIONE - SUPER REAZIONE
REFLEX
CONVERSIONE DIRETTA - AUTODINA
Radiometro Integrato al Silicio per la Prevenzione di Incendi e
la Salvaguardia Civile ed Ambientale (università di pisa)
CONVERSIONE DI FREQUENZA
“SUPER ETERODINA”
ant
mixer
filtro di
banda
demodulatore
X
oscillatore
locale
amplificatore
IF
amplificatore
BF
CONVERSIONE DI FREQUENZA
“SUPER ETERODINA”
PREGI :
DIFETTI :
-
- complessità circuitale
- messa a punto
- costo
sensibilità
selettività
fedeltà
stabilità
semplicità d’uso
I COMANDI
accensione: attiva l’alimentazione all’apparecchiatura.
gamma: seleziona una delle gamme di frequenza
sintonia: dispone il ricevitore sulla frequenza
volume: regola l’intensità sonora riprodotta dall’altoparlante.
tono: modifica la tonalità di riproduzione acustica
guadagno RF: regola l’amplificazione degli stadi alta frequenza
soglia del silenziatore: regola il livello di segnale che
“sblocca” il ricevitore
nota : regola la nota audio dei segnali telegrafici
modo di funzionamento: seleziona il tipo di modulazione che
si desidera ricevere.
IL RADIOTRASMETTITORE
Genera e seleziona la frequenza del segnale RF
Amplifica in potenza il segnale generato
Amplifica l’informazione modulante
Realizza il processo di modulazione
Effettua l’adattamento di impedenza con l’antenna
Le caratteristiche principali
di un radiotrasmettitore :
La stabilità di frequenza:
È la proprietà del trasmettitore di generare segnali RF che
non varino la loro frequenza.
Una deriva di frequenza oltre a rendere difficoltosa o
impossibile la ricezione provoca disturbi sulle frequenze
adiacenti.
Alcuni tipi di segnali devono essere emessi con frequenza
rigorosamente costante, pena l’impossibilità di essere
ricevuti correttamente.
Le caratteristiche principali
di un radiotrasmettitore :
La purezza spettrale :
è la proprietà del trasmettitore di emettere segnali privi di
armoniche e di frequenze “spurie”.
Qualunque emissione di segnali indesiderati si traduce in
disturbi su altre frequenze e in una riduzione della
potenza utile del trasmettitore.
Le caratteristiche principali
di un radiotrasmettitore :
La potenza :
Deve essere sempre adeguata all’uso a cui è destinato il
trasmettitore e, di norma, deve essere la minima
indispensabile per poter ottenere lo scopo previsto.
Una potenza troppo bassa si traduce in segnali deboli e di
difficile comprensibilità, al limite, nell’impossibilità di
effettuare il collegamento.
Una potenza eccessiva può generare disturbi sulle
frequenze adiacenti.
Ci sono norme di legge che definiscono la massima
intensità consentita per i campi elettromagnetici che
possono interessare le persone.
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RADIOAMATORI
ITALIANI
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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NOZIONI GENERALE SUI RICETRASMETTITORI